Usa, vescovi “preoccupati per matrimoni gay”

Dopo il riconoscimento dei matrimoni gay nello Stato di New York (Ultimissima di ieri), i vescovi statunitensi esprimono viva contrarietà. In particolare, il vescovo di New York Timothy Dolan dice che una legge del genere “lascia profondamente dispiaciuti e preoccupati” perché “altera radicalmente e per sempre la storica comprensione dell’umanità del matrimonio”.
In un comunicato della Conferenza episcopale Usa si esprime “disappunto e delusione”. “Trattamo con rispetto i nostri fratelli e sorelle omosessuali, ma affermiamo con forza che il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna”, si legge. La definizione di matrimonio, sostengono, “non può cambiare, anche se ci rendiamo conto che le nostre convinzioni sulla natura del matrimonio continueranno ad essere ridicolizzate”. “Qualcuno cercherà persino di mettere in atto le sanzioni del governo contro le chiese e le organizzazioni religiose che predicano queste verità senza tempo”, paventa la nota.
Persino L’Osservatore Romano ha dovuto ribadire che l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio “non cambia” e che gli omosessuali “meritano certamente rispetto e dignità, ma il matrimonio resta l’unione tra un uomo e una donna per tutta la vita”.
Intanto, in Italia la comunità gay festeggia, come accaduto anche a New York. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha inviato una lettera all’ambasciatore statunitense David Thorne in cui plaude a questa “vittoria civile”. Spera inoltre che la decisione possa influenzare anche i politici italiani e promette l’invio di simboliche Statue della Libertà al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ai vari ministri, leader politici e anche al sottosegretario Carlo Giovanardi, noto per dichiarazioni omofobe, per sensibilizzarli sul tema delle unioni gay.

Valentino Salvatore

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120 commenti

Volo alto

Non metto in dubbio che sia un’importante conquista nell’ambito del diritto e le persone
tolleranti e ragionevoli non possono che compiacersene e rallegrarsene, tuttavia mi chiedo
se l’istituto del matrimonio fondato su assunzione di impegni e promesse non sostenibili
nel tempo, sarà ancora una modalità relazionale credibile nel futuro?

GIOVANNI

ottima domanda,onestamente non ho una risposta.
io sono sposato in comune ,ma mi sono sposato solo per motivi legali,certamente non perchè consideri il matrimonio un valore in se.
credo che l’unica cosa che conti è il rispetto reciproco e la voglia/volontà/piacere si stare assieme.
le promesse sono stenibili nel tempo con o senza matrimonio?
penso che ogni caso sia un caso a parte,anche per questo mi fanno ridere quelli che danno al matrimonio e alla famiglia significati che non hanno,valori assoluti non negoziabili.
cazzate, tanto per essere chiari.,

Leo

Ma come si fa a dire certe cose ? Lei chiama “cazzate” delle cose serie. Non capisce che la famiglia – sì, parlo esattamente della famiglia in senso cristiano – è il nucleo della società civile? Non capisce che è da una famiglia sana, dove non prevale il piacere/volontà (come dice lei) ma il DONO (sottolineo: DONO, e ancora: DONO INCONDIZIONATO E GRATUITO) di se stesso alla propria moglie e figli PER SEMPRE che nascono delle persone educate al senso del sacrificio? Non capisce che è solo da una famiglia dove c’è capacità di educare al dono di se stesso agli altri che possono uscire persone positive per la società e, quindi, per il benessere di tutta la comunità ? Non capisce che è solo alla luce di valori buoni ed assoluti che nascono persone capaci di affrontare le responsabilità che la vita pone ad affrontare? Si legga un fanoso report della polizia di Seattle e vedrà che il profilo tipico del criminale è una persona che non ha una famiglia stabile, che educa all’amore inteso come DONO e non piacere personale? E lei bolla come “cazzate” tutte queste cose che hanno sorretto e fondato la nostra civiltà ? Ma cavolo ma apriteli quegli occhi: guardate la bruttura che c’è al di fuori dei valori cristiani. Giudicate le cose dai frutti, cavolo. Siete razionalisti ma non sapere guardare le cose con la retta ragione. Guardate i disastri che hanno prodotto le leggi sul divorzio, frutto della mentalità atea e materialista: nascite sotto zero, figli sbandati in balia di genitori litigiosi che non riescono più a capire la responsabilità alla quale sono chiamati (tanto c’è il divorzio). E adesso anche le unioni gay. E il plauso per queste cavolate. Che cosa può venire di buono per la società da queste cose? Che contributo possono dare ad una società sana queste cose ? Cavolo ma guardate l’etimologia della parola matrimonio. Che cosa hanno a che vedere queste cosiddette unioni gay con il matrimonio ? Nulla. Solo desideri spacciati per diritti, ai quali però non può corrispondere nessun dovere, perchè non c’è una ontologia, un’etica che li sorregge. Perfette le parole del Vescovo Dolan. Rispetto per tutte le persone (è Cristo che lo ha insegnato per primo), anche per quelle che sbagliano (facendo un uso scorretto del proprio corpo, inteso come dono ricevuto da Dio), ma per favore non spacciate per diritti cose che diritti non sono. E guardate il Vangelo per capire cosa è l’uomo e la missione alla quale sono chiamati l’uomo e la donna. Con Amicizia!!!

Southsun

@ Leo.

Solita pappardella di CHI non vuol capire e lecca i piedi a una cricca di maschi sterili e senza famiglia, vestiti con gonna e sottana, esentasse e ricchi come Creso: i preti cattolici.

Vi è stato GIA’ più volte spiegato PERCHE’ la società NON può essere come quella cattolica telecomandata dal Papa che pretendete voi.

Vi è stato spiegato cento volte, inoltre, come una società sotto il gioco teocratico non funzioni e porti a nulla di buono (Stato Pontificio da noi ieri e Iran/Arabia Saudita oggi).

Vi è stato ribadito 1000 volte che la concezione cristiana – Storia alla mano – NON avrebbe portato alla democrazia e allo sviluppo di nessuna libertà civile, in primis quella religiosa (che a voi sta tanto a cuore quando siete MINORANZA).

Per tutto il resto dei “valori cristiani”:

chiedetelo a Don Seppia e Don Cantini e Don Marco Dessì…

… e aI LORO COLLEGHI CRIMINALI CHE LI HANNO PROTETTI PER DECENNI.

Loro sì che sono i più fulgidi esempi di “valori cristiani”.

Dalila

Concordo con le riflessioni di volo alto e Giovanni.
Divertente invece leggere la pappardella molto American style di Leo che altro non conosce che il nucleo familiare in salsa cristiana ed il “dono” che poi è anche quello un atto volontario e del tutto basato sulla parola e imprevedibile nella prospettiva dei fatti futura.
Se la società ideale fosse davvero basata su tale fanatico, monolitico magistero conservatore, non esisterebbero individui civili educati e responsabili in luoghi come il Giappone, ad esempio, lontanissimi dal modello di cristianità eppure così rispettosi degli altri.
La democrazia e l’equilibrio dell’individuo non nascono certo dalla visione storica e colonialistica dei cristiani che da sempre impongono più o meno brutalmente il loro modello come unico e vero, senza mai menzionare il loro comune vizietto della doppia morale -STORIA (e geografia) ALLA MANO-.

Kaworu

leo, io ti ho già risposto una volta ma te hai mollato lì.

quindi sei uno dei soliti troll che buttano il sasso e scappano.

personalmente credo che tu sia solo un ignorante omofobo

Batrakos

Forse dico una gran fesseria, ma a naso mi par di notare qualche velatissima apertura, a parte il tipico linguaggio pretesco ‘i fratelli omosessuali’ che lascia il tempo che trova visto poi quel che dice dopo.
Mi spiego su quel che intendo.
Il comunicato e anche l’estratto dell’Osservatore insiste molto sul concetto di ‘matrimonio’, quasi a voler dire che se le unioni tra i gay fossero chiamate con altro nome, tipo Pacs, onde sostanzialmente non garantire l’adozione, su cui la Chiesa non sente ragione, potrebbe anche star bene.
Io, a scanso di equivoci, sono per la totale equiparazione tra matrimoni etero e gay, ma la Chiesa questo non potrà mai farlo, perlomeno in tempi non biblici, quindi cerco di cogliere i segni del suo lentissimo procedere, perchè, perlomeno in Italia, se la Chiesa allenta le briglie è più facile che qualcosa si muova.
E forse, parlando a nuora perchè suocera intenda, i vescovi USA -con un comunicato che mostra una certa debolezza quando paventa ridicolizzazioni e soluzioni draconiane, le prime probabili le seconde men- stanno dicendo al Vaticano che visto come stanno andando le cose sarebbe bene cedere qualcosa (i pacs o robe così) per non perdere tutto (il matrimonio).
Nel caso, dipenderà da Ratzinger: se si ostina rischia di farsi scavalcare dagli eventi, se, lui o il papa che verrà dopo, toglie il niet al veto sulla legge per le unioni civili, non al matrimonio e certamente non religioso (ma quello di decidere a chi fare o no il matrimonio religioso è suo diritto), credo che passo dopo passo si potrà arrivare ad un riconoscimento.
Non so come la pensino i militanti lgbt sul fatto che come primo passo anche un’unione civile possa essere buono o se si deve puntare da subito ad una legge sull’equiparazione piena; a me, sempre da realista, come primo passo una legge di unione civile potrebbe parere buon segno
Fosse vero quel che ho sostenuto, vuol dire che comunque là in alto nelle gerarchie si sta aprendo una crepa, e le crepe quando iniziano ad aprirsi pian piano diventano un burrone; se invece è un delirio mattutino, beh…scusate! 😉

P.C.

Mah, io questa “apertura” non la vedo… mi pare ci sia soprattutto il tentativo di fare del vittimismo, come se dicessero “state attaccando i nostri valori, ce l’avete con noi, vergogna! Cancellate subito ‘sta cosa!”

Ridicolo poi che dicano “Trattamo con rispetto i nostri fratelli e sorelle omosessuali”; sono senza pudore…

Batrakos

Vittimismo e linguaggio ipocrita ci sono senz’altro, come in stile vaticano d’altronde.

Probabilmente mi sono sbagliato e ho avuto un eccesso di ottimismo mattutino!

serlvrer

Concordo: sempre il solito vittimismo patetico dei gonnelloni.

elena

anche io sono per la totale equiparazione tra matrimonio etero e gay, e non m’importa niente se la chiesa non lo riconosce: quello che conta ai sensi legali, per il riconoscimento di diritti e doveri, è il matrimonio civile. Una volta che lo stato riconosce la validità dei matrimoni omo, i gonnelloni possono anche attaccarsi al tram.

Batrakos

Elena,
sono d’accordo con te.
Mi sembrava semplicemente che la Chiesa stesse facendo alcune minime ‘aperture’ (anche sbagliando io, questo ora non conta) e che, se ci fossero, esse avrebbero comunque conseguenze su tutta la società, visto che purtroppo la Chiesa mette bocca sull’intera società e non solo sui suoi credenti e ha i mezzi per far contare la sua opinione.
In linea di principio sono d’accordo con te: matrimonio equiparato valido civilmente,ma penso anche che cercare di misurare il polso all’avversario sia sempre buona cosa perchè comunque essa c’è e mette bocca.
Indipendentemente dal merito delle valutazioni espresse.

elena

Ma sì, sarei contenta anche io se si rendessero conto che siamo nel XXI secolo e non nel XVI, però non è che ci faccia tanto affidamento, ecco. Aborto e divorzio sono stati conquistati nonostante la contrarietà della CCAR, e nonostante tuttora il loro peso politico renda queste due pratiche difficoltose, almeno in Italia (tempi lunghi per i divorzi, obiettori di coscienza per gli aborti etc). Toccherà fare a meno di loro anche per la conquista del matrimonio gay. Magari chiederanno scusa tra qualche secolo. 🙁

B'Rat

Batrakos,
onestamente io ho sempre pensato che se solo gli omosessuali avessero scelto un’altra parola, un’istituzione nuova ad hoc, si risolverebbero un sacco di problemi e contrapposizioni.
Quanto alla Chiesa non è da oggi che ammette la possibilità di unioni civili per riconoscere determinati diritti (senza comunque possibilità di adozione, per esempio): lo stesso Fisichella (non proprio un simpatizzante della sinistra) ha dichiarato pubblicamente a più di una trasmissione positività in tal senso. Tantopiù che mi pare di ricordare (ma so che sono da prendere con le molle) che quando il governo Prodi tentò di fare i DICO la maggiore opposizione era sul riconoscimento delle coppie di fatto eterosessuali, definite “un piccolo matrimonio” o richiesta di uguali diritti con minori doveri.
Che poi anche una certa componente di paradosso nel fatto che spesso dagli stessi settori che richiedono il matrimonio gay (vedi anche sotto p.e.) provengono proclami su quanto siano superati e arcaici del matrimonio, e “famiglia naturale”… se sono così retrogradi, viene da chiedersi provocatoriamente, perchè vogliono imitarli con tanto impegno? Non dovrebbero creare qualcosa di più “avanzato”?

Francesco

Anche il motore a scoppio viene considerato arretrato ma che fai non te la compri la macchina se ti serve?

Bee

“onestamente io ho sempre pensato che se solo gli omosessuali avessero scelto un’altra parola, un’istituzione nuova ad hoc, si risolverebbero un sacco di problemi e contrapposizioni”

Perdonami, potresti spiegarti meglio?

B'Rat

Secondo me, già solo sostituire l’espressione parola “matrimonio gay” con “PACS”/”ababo”/altro avrebbe aiutato molto…. si, siamo così stupidi secondo me. La mia esperienza è di parecchie persone ben contrarie al “matrimonio gay” ma del tutto disponibili verso i “PACS”. E non sono tutti esperti giuristi…
Decisamente meglio poi se esso non fosse concepito come una copia carbone del matrimonio ma, boh, avesse sensibili differenze (anche se non saprei dire quali, comunque può darsi anche solo a livello di “presentazione”), per rinforzare l’idea “non ci inseriamo nel solco della tradizione a voi cara” (almeno a parole, poi se c’è sul serio la tanto proclamata creatività nell’istituire “la coppia del futuro”, fate pure). Punti bonus poi se è presente l’astuzia di rimandare i riconoscimenti più controversi (p.e. adozioni) a dopo che è stato ottenuto il grosso riconoscimento di base.

Ma so che sogno.

Francesco

“non ci inseriamo nel solco della tradizione a voi cara”

Il matrimonio civile non e’ una tradizione ed e’ un contratto a cui tutti possono ambire.

B'Rat

Il matrimonio fra uomo e donna è considerato da molti una tradizione meta-culturale/religiosa.

Francesco

Le opinioni non contano quello che conta e’ la verita’ e il matrimonio civile non deve dipendere dall’opinione dei bigotti.

B'Rat

Queste sono affermazioni di principio: il mio è un discorso pragmatico.

Francesco

Per B’Rat
Per tue sono affermazioni basate su un pregiudizio che consideri realta’ io sono pragmatico

Francesco

Per B’Rat
E’ esattamente il contrario di quello che dici.

Roberto Grendene

anche io noto qualcosa che non quadra nelle dichiarazioni dei vescovi USA

quel riferimento all’esser messi in ridicolo, poi!

non so se parlano a nuora perche’ suocera intenda, ma e’ vero che ci stanno facendo la figura degli schiavisti una volta che la schiavitù viene finalmente abolita

la strategia di mirare ad ottenere a piccoli passi la non discriminazione delle persone lgbt (pacs, dico, ecc.) la trovo invece controproducente, soprattutto ora che in tanti paesi il matrimonio non e’ più discriminatorio per persone dello stesso sesso (a prescindere dalla battaglia per ottenere altre forme istituzionalmente riconosclute di unioni di coppia e non solo il matrimonio)

Batrakos

Sì, Roberto, probabilmente hai ragione: la strategia dei piccoli passi, in un momento come questo, è un controproducente eccesso di prudenza.

B'Rat

Mah, a me pare che il numero massimo di passi possibili sia 3, alla fine, per cui che possano essere tanto piccoli ne dubito…

1) Riconoscimento unioni “leggere”
2) Riconoscimento unioni “forti” equivalenti al matrimonio (senza determinati diritti più discussi tipo l’adozione)
3) Riconoscimento diritti controversi

P.C.

(Tanto per citare Daniele Luttazzi)

I vescovi hanno dichiarato: “certo che i gay possono sposarsi… ma non fra di loro!”
Parlano di matrimonio… ehi, se non partecipate al gioco non fate le regole!

Sergio

E se invece abolissimo il matrimonio? Pacs o dico per tutti. Tanto ormai le unioni di quasi tutti sono a tempo: nell’amore eterno non crede più nessuno. I risvolti pratici di un rapporto (beni, casa, eredità, pensione) possono regolarsi benissimo per contratto.

Batrakos

Good idea! E il matrimonio religioso potrebbe essere continuato per chi lo vuole senza effetti civili, ma solo come ‘sacramento’.
Ma non è cosa che possiamo decidere noi, quindi per adesso questa è da vedersi secondo me proprio come la meta finale da raggiungere, ma ancora tanto tanto lontana…

Federico Tonizzo

Effettivamente la trovo un’ottima proposta!
Il matrimonio “per la vita” è caratteristico solo delle società religiose più retrive.
Le civiltà più “civili” in quel senso, il “matrimonio” lo hanno gestito in genere come qualcosa di meno “incatenante”… Tanto vale effettivamente abolire il matrimonio e legiferare per i Pacs o i dico per tutti.

elena

Le civiltà più civili hanno leggi più civili e meno vincolanti per il divorzio, tutto qui.

Dalila

Il caso francese dimostra che è questa in effetti la nuova tendenza.
Ovviamente i livelli di laicità non sono metri applicabili in tutti gli stati…ecco perchè ritengo che la chiesa possegga ancora un peso molto subdolo in molti Paesi.

Federico Tonizzo

Per di più, organizzare un “matrimonio” costa un “patrimonio”, il che grava soprattutto sulle famiglie a basso reddito i cui € vanno a finire nelle tasche di ristoratori, fotografi, ecc: tutto verrebbe risparmiato per la vita personale della coppia! Inoltre, si risparmierebbe di obbligare gli “invitati” a fingere di non annoiarsi per un giorno intero!

elena

Un matrimonio costa 15 euro di marca da bollo, in comune. Il resto – pranzo, foto, vestiti e truzzerie varie – è totalmente superfluo.

serlvrer

Ancora con questa storia del “contratto”: anche il matrimonio di adesso in termini giuridici è un “contratto”, solo che è opponibile ai terzi, mentre un normale contratto tra privati non lo è, praticamente chiunque altro, eccetto i due contraenti, possono usarlo come carta igienica per spazzarsi il deretano.

Batrakos

B’Rat
Il contratto regolerebbe anche l’assistenza alla prole in caso di separazione, oppure ci si atterrebbe alle norme di legge.
Tanto, anche se la gente quando si sposa giura ‘finchè morte non vi separi’ poi , guardando i fatti, quando si stanca si separa lo stesso (e in casi di convivenze ormai logore e che producono una violenza sul figlio ancor maggiore della separazione, quest’ultima secondo me è preferibile anche per lui).
Per cui…

B'Rat

Fra il serio e il faceto sottointendevo che se davvero si dovessero partire dall’idea che le unioni dopo un po’ scoppiano, i figli ne soffrirebbero ancora più spesso di quando ne soffrono oggi quando ciò accade (che la cosa sia impostata bene giuridicamente o meno). Dopotutto mi pare ragionevole pensare che, se è vero che anche partendo dall’idea “per sempre” molti poi (posso dire purtroppo?) si separano, partendo dall’idea “quanto dura dura” il fenomeno aumenterebbe (sì, ancora di più). E qualcuno pensi ai bambini!

Francesco

E qualcuno pensi ai bambini!

Non ti preoccupare che i genitori seri si preoccupano dei propri figli sia che sia sposati o separati al contrario dei genitori poco seri che se fregano dei loro sia che siano sposati o che siano separati anche loro.

Batrakos

Non sono d’accordo, B’Rat, per due motivi.
1) Ai bambini, finchè son bambini piccoli, non c’è bisogno di raccontare i dettagli tecnici del contratto matrimoniale; i bambini devono sentire affetto e cura, senza che siano istruiti sulla lunghezza del matrimonio, quando ancora non sanno bene nemmeno il concetto di tempo.Quando affetto e cura vengono meno, lì nasce il problema…purtroppo.
2) Collegandomi a sopra e al resto del tuo intervento: spesso la gente quando si sposa in chiesa in realtà, al di là della frase di rito, sa benissimo di avere a disposizione il divorzio e ben pochi, anche sposati in chiesa, non ne usufruiscono per l’impegno di quella frase e chi per coerenza lo fa lo farebbe, è lapalissiano, anche se non ci fosse l’istituto del divorzio. Per cui, sempre per realismo, il discorso sull’intenzione non mi pare molto concreto…del resto, come si dice, la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni 😉

P.C.

A tal proposito, volevo segnalare la “gestione dei bambini” nella società descritta da “Culpa Innata“, in cui la crescita, l’istruzione e l'”assistenza sentimentale” (leggi cure parentali) dei bambini è affidato a personale qualificato in strutture propriamente attrezzate.
Quando ne ho sentito la prima volta ne ero rimasto (parecchio) perplesso, ma pensandoci bene eviterebbe che delle persone disgustose (o semplicemente inadatte a crescere dei figli, magari perchè fuori di testa) o anche stupende ma con un totale di 10 minuti alla settimana da dedicare ai figli, siano gli unici ad occuparsi dei loro bambini.

B'Rat

Ok, non riesco a farmi capire…
In breve la mia premessa è: i poveri bambini indifesi (drammaticità prima di tutto), quando i genitori si separano, soffrono, sviluppano problemi. Ci sono eccezioni e molti lo fanno anche per altri motivi, ma avendo una famiglia nell’istruzione posso assicurarvi che mediamente la differenza è molto evidente. Non è certo un motivo per non dare il divorzio (avere una famiglia in conflitto non è certo meglio), ma penso sia almeno un motivo per considerare meglio se davvero si può e vuole formare una famiglia che duri (almeno fino alla maturità dei figli, se vogliamo).

Per il resto, è chiaro che si sa che c’è il divorzio, ma una cosa è partire con “proviamoci”, una cosa come suggerito sopra “Ma certo che è a tempo!”

ΔΙΩRAMA

Ciao B’Rattolo, come va? (Eldrad)
Puoi spiegarti meglio, per piacere? ^^
Non ho capito il nesso con l’Ultimissima.

B'Rat

So so…
comunque il nesso non è con l’Ultimissima in particolare ma con i commenti qua sopra.

Francesco

B’Rat
Ma perche’ sei convinto che le persone non ci pensano a i figli e che prima del matrimonio non abbiano pensato che un motivo per cui debba durare sono i figli?

B'Rat

Francesco,
il non dico questo. Dico che chi propone “abolire il matrimonio e largo alle forme evanescenti di unione” evidentemente non ci pensa…

Kaworu

i figli si fanno comunque, dentro o fuori del matrimonio.

e non è certo tenendo insieme due tizi che si odiano che i bambini cresceranno bene.

chiaro che due idioti che si fanno la guerra quando divorziano non sono proprio la cosa migliore, ma un divorzio può anche non essere lacrime e sangue.

senza contare che per molti figli spesso è una liberazione (almeno, una mia amica e i suoi fratelli han letteralmente festeggiato quando finalmente i loro si son separati) rispetto alle guerre di tutti i giorni

Francesco

Ma perche’ devi dire che chi non crede nel matrimonio non posso pensare di rimanere insieme a lungo se non per sempre anche per la felicita’ dei propri figli?

Kaworu

ma una eventuale forma “volatile” di coppia non impedisce a due persone di stare comunque insieme.

in sintesi, non vedo sinceramente il problema o la differenza tra facilità di divorzio & forma volatile di coppia.

B'Rat

Qua alcuni hanno essenzialmente proposto l’abolizione del concetto di “coppia per sempre”. Ora, vogliamo pensare che ciò diminuirebbe le separazioni? Non credo. Ergo, qualcuno pensi ai bambini!

(sulla differenza, vedi sotto, ma mi pare abbastanza evidente…)

Francesco

B’Rat
A questo punto devo pensare che sei un bambino abbandonato da tuoi genitori che sta cercando aiuto.

Roberto Grendene

da sposato da oltre 17 anni e ancora “felicemente”, non e’ una idea malvagia

ma non abolirei il matrimonio: lo renderi gay-friendly e aggiungerei altre possibilità istituzionalmente riconosciute di unione

poi ognuno scelga

Batrakos

B’ Rat.

Continuo a non capire il nesso c’è col divorzio: chiaro che sarebbe meglio che la gente ci pensasse bene, soprattutto dove ci sono i figli o si vogliono averne.
Però questo riguarda comunque la mentalità delle persone, perchè dal momento che il divorzio civile esiste chiunque sa che può ricorrervi.
Dunque o si nega il divorzio (con conseguenze ancora più drammatiche per tutti) o, dal momento che la possibilità c’è, è inutile sostenere formalmente che sia per sempre quando la soluzione di rescinderlo c’è.

hexengut

da sposato da quarant’anni, molto felicemente nonostante le avversità esistenziali, concordo con Grendene.

B'Rat

Batrakos,
io appunto mi riferivo a commenti come QUESTO o QUESTO che al divorzio.
Comunque essi mi aiutano a partire nello spiegare la differenza fra matrimonio e le unioni come quelle esaltate nel primo, anche in presenza del tasto Reset (io non intendo dire che il matrimonio civiile sia per forza per sempre; ma intendo sostenere che è assai più “per sempre”, e quindi child friendly, di un’unione come quelle prospettate, divorzio o meno). Intanto perchè mostra che sono percepiti diversamente.
Il fatto è che il matrimonio è una presa di responsabilità e doveri “forte”, concepita a tempo indeterminato (magari tutta la vita, magari no), da cui si può certo ritirare, ma proprio in virtù della forza dell’impegno preso cancellarlo è molto impegnativo, in quanto ci vogliono motivazioni e controlli di tutti i crismi e una procedura protratta nel tempo (anni!). Insomma, anche giuridicamente urla che è un giogo pesante a cui sottoporsi e che è il caso di non contrarlo partendo dal presupposto di poterne uscire con leggerezza.
Le unioni civili invece per come sono caratterizzate sono sì anch’esse in teoria a tempo indefinito, ma il concetto che passa è appunto che quando finiscono è una bazzecola uscirne. Insomma, unioni più che temporanee assai volatili, anche appunto a livello giuridico.
Insomma, come accennavo sopra, se vogliamo l’abolizione del matrimonio e la proliferazione delle unioni civili, qualcuno pensi ai bambini!

Batrakos

Se ho ben capito (a parte i commenti, su cui non amo entrare se non per risposta diretta): per te praticamente gli ostacoli burocratici che il matrimonio pone per venir risolto può essere un deterrente per non far sciogliere le famiglie rispetto a pratiche più semplici… permettimi di dubitare: magari restano unite sulla carta più tempo ma all’interno di un clima intollerabile e la sostanza peggiora ancor di più.

B'Rat

Chiaramente con le leggi non si risolve un tubo del rapporto fra due persone, e in generale è più una questione culturale che giuridica… quello che dico è più che altro che la concezione del matrimonio come impegno forte si riflette anche nelle procedure per il divorzio (e che in un certo senso esse stanno lì a ricordartelo, senza che questa sia la loro funzione).

B'Rat

Comunque, se può fare da deterrente, lo interpreto come verso lo sposarsi “a cuor leggero” (“Tanto se non va ci si divorzia”)

Francesco

“ma il matrimonio resta l’unione tra un uomo e una donna per tutta la vita”

Questa frase proviene direttamente dalla classifica delle caz za te del secolo.

gagiaccio

“ma il matrimonio resta l’unione tra un uomo e una donna per tutta la vita”

Finchè sacra rota non vi separa!!!!!

Stefano Grassino

Se non ci fosse stata la legge sul divorzio, i preti dal 1974 ad oggi si ritroverebbero in cassa, tramite la sacra rota, euro……..acc. che conto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

COELESTIS

Probabilmente i Padri Pellegrini, nel fondare il Nuovo Mondo, non avrebbero immaginato che i loro severi principi sarebbero stati stravolti da governanti venduti e compiacenti verso una società corrotta dove viene ammesso addirittura il matrimonio tra invertiti. Ma forse ogni Impero, prima o poi, precipita nella decadenza…ma verranno i nuovi barbari a rimettere le cose a posto e a non permettere simili sconcezze?

Diocleziano

celestino,
il segno della decadenza di questa società è dato dal fatto che si tollera l’esistenza di una organizzazione di parassiti e pedofili che vivono come fuchi, dannosi per una sana convivenza.

Kaworu

dici che è per via del sangue alla testa che scrive certe vac cate?

ΔΙΩRAMA

@COELESTIS: abbassa la cresta, invertito sarai tu! (Feuerbach insegna)
Sui barbari: sei di quelli che preferirebbe di gran lunga gli islamici/i cinesi per quanto riguarda i diritti umani?

Kleber al Salim Jones

Quando l’uomo perde la bussola e non riesce piu a distinguere il bene dal male ci pensa Qualcunaltro….. Sodoma e Gomorra!!! Attenti furbacchioni!!!

alessandro

@Kleber al salim jones….oddio me la sto facendo sotto….che paura!

Bee

@kleber

Ma tu sai solo minacciare a vuoto?

“Quando l’uomo perde la bussola e non riesce piu a distinguere il bene dal male ci pensa Qualcunaltro”

Non mi risulta che Qualcunaltro sia intervenuto per mettere fine alla follia nazista.
Ah ma lì Qualcunaltro stava tranquillo perchè si sterminavano zingari, omosessuali e quei maledettissimi deicidi degli ebrei, vero?

Southsun

Sodoma? Cioè la Città del Vaticano?

Gomorra? Cioè Roma?

Urca, tutta fuffa già vista. Sono 2000 anni che siete seduti sulle porcherie più infami puntando il dito sugli altri per sviare i sospetti.

Non ti piace l’Occidente con le sue libertà? Vattene in Arabia Saudita. Godrai come un riccio.

Kaworu

sodoma e gomorra?

parli dei racconti di quel padre degenerato che voleva far stuprare le sue figlie pur di salvare gli ospiti?

quello che poi s’è ubriacato e s’è accoppiato con le figlie?

Ernesto

i padri pellegrini fondarono una colonia nel Massachusetts, non il “nuovo mondo”.
Cmq, tu prendi come modello degli ipocriti supercalvinisti il cui passatempo principale era bruciare le streghe e massacrare gli indiani.

Io preferisco i padri fondatori, che erano filosofi illuministi e si preoccupavano di ordinare lo stato in modo tale che non erodesse le libertà individuali dei suoi cittadini.

Diocleziano

Vuoi vedere che anche l’America ha radici giudaiche? 😉

tianlu

Coelestis, devi essere un’altro di quelli che da piccolo veniva picchiato tutti i giorni a scuola. Perchè non sei andato dallo psichiatra anzichè diventare totalmente misantropo. Invertito sarai tu e il tuo papà che ti ha dato questa educazione nazista.

fab

COELESTIS, ti sei risposto da solo: quelli che non vogliono parità fra le persone sono BARBARI.

Southsun

@ Celeste (che nome da invertito…)

I Padri Pellegrini erano un gruppo di pazzi bigotti scappati dall’Inghilterra, prima in Olanda e poi in America, che si erano messi in testa – come tutti i facinorosi religiosi – di ricostruire una “Chiesa pura” a loro uso e consumo e a loro immagine.

Erano puritani e vivevano senza musica e in case senza finestre. Infatti, durante il breve lasso di tempo in cui conquistarono il potere in Inghilterra (con Oliver Cromwell), chiusero tutti i teatri e i luoghi di svago, che avevano in odio.

La lettura e l’applicazione LETTERALE della Bibbia era/è il loro credo e la loro pratica, così come l’intolleranza verso altre religioni, specialmente quella cattolica il cui Papa veniva considerato come l’Anticristo. Chiunque non si conformasse veniva esiliato o punito con la galera o la morte (come le “streghe”).

Cioè, nulla da invidiare ai talebani musulmani dei nostri giorni.

Tienteli, rosicone, e studia un po’ di Storia prima di postare ciofecate.

Alfonso

Il cancro della società è proprio il matrimonio monogamico patriarcale, invenzione criminale delle religioni monoteiste come strumento di controllo e di prigionia, prima delle donne e poi dei popoli.
L’essere umano è poligamo, questa è la verità.

ps: Dal Vangelo di [San] Valentino (protettore di cornuti/e): “chi è senza CORNA scagli la prima pietra!”

DF1989

“Trattamo con rispetto i nostri fratelli e sorelle omosessuali, ma affermiamo con forza che il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna”

Per la serie: vi rispettiamo e vi vogliamo bene, basta che ve ne state buoni e non pretendete di essere considerati cittadini uguali a tutti gli altri, con gli stessi diritti…

Stefano Grassino

E’ vero, ma sta a tutti coloro i cui più elementari diritti vengono negati, non prendere in considerazione le ingiuste leggi e lottare per ottenerli.
Come disse a suo tempo il grande pittore cubista George Braque: “La libertà non si chiede, la libertà si prende”.

IULIUS

Sono ateo e fortemente anticlericale, e non ho nulla contro gli omosessuali,sono favorevole a una forma di unione civile (non lo chiamerei “matrimonio”,perchè quello per eccellenza è tra maschio e femmina,non prendiamoci in giro) ma poi la cosa deve finire là. Noto con grande disappunto che dietro la scusa della difesa dei diritti omosessuali si stanno assumendo prese di posizione intollerabili. Ognuno deve poter vivere la propria sessualità liberamente,ma che sia una cosa privata e discreta, invece vedo che molti (parlo di frange estremiste del movimento gay) chiedono di essere “uguali” e poi si compiacciono di essere “diversi” , rivendicano con orgoglio questa prerogativa,in quelle pagliacciate che sono i gay pride. Allora io dico, o sono uguali a tutti gli altri (e io credo questo) e quindi vivono la loro condizione in modo discreto senza esibizionismi,oppure sono “diversi” e quindi qualche problema si pone,nel senso che poi si sfondano delle barriere di dignità, come appunto nel gay pride,che mettono in dubbio le loro reali intenzioni….Insomma credo che la battaglia per i diritti omosessuali vada ricondotta su binari più civili e istituzionali, e vista da un punto di vista giuridico,perchè dal punto di vista culturale mi pare che l’omosessualità sia già largamente accettata e anche sfruttata dal punto di vista mediatico, basta che accendete la televisione su certi canali o comprate determinate riviste e ve ne accorgete.

elena

Ma sei terrorizzato dall’espressione delle emozioni? se vedi una coppia *etero* che si tiene per mano, o che si bacia teneramente alla fermata del bus, ti scandalizzi? Ti scandalizza che lo faccia una coppia omosessuale?
Il gay pride è *una* manifestazione pubblica per richiamare l’attenzione sulla mancanza di riconoscimento giuridico a migliaia e migliaia di persone che sono discriminate per il loro orientamento sessuale, così come chi va a una manifestazione sindacale non passa la sua vita soffiando in un fischietto e agitando una bandiera. Non mi risulta che chi partecipa a un Pride passi la sua vita vestito di lustrini, paillettes e microperizomi di pelle, e anche se fosse, comunque, fatti suoi, non sta né a me né a te straparlare di “dignità”, soprattutto quando usi la parola per nascondere bigottismo e omofobia.

Kaworu

credo che tu stia parlando a vuoto, non c’è nessuna volontà di capire i semplici concetti che esponi -_-

IULIUS

@Elena, aspettavo con ansia che qualcuno come te subito attaccasse a testa bassa per i miei “bigottismo e omofobia”. Rispiego meglio il concetto per come la vedo io: NON sono omofobo, ma credo che il gay pride non ha nulla a che vedere con la rivendicazione dei diritti dei gay: diciamocelo apertamente senza finti moralismi, è solo una pagliacciata fatta per mettersi in mostra,per auto-compiacersi di questa loro presunta “diversità” (allora, sono “uguali” agli etero o no??). Esibizionismo allo stato puro, ecco cos’è il gay pride,inutile prendersi in giro…la dignità sta proprio nel non mettersi a fare queste cose, scusa perchè devono ridicolizzarsi in quel modo davanti a tutti? Si pigliano per il c*** da soli, e sanno di esssere trasgressivi, ed è quello che vogliono,una trasgressività fine a se stessa, che di certo non li aiuta nei loro obiettivi…Io sto dicendo questo, non altro. I diritti dei gay si conquistano anche vivendo con discrezione la loro condizione che è normalissima ma che appunto non deve essere strumentalizzata e trasformata nelle carnevalate che troppo spesso siamo costretti a vedere. Anche perchè poi l’ho già detto, in TV si abbonda con certi personaggi “trasgressivi”, quindi la visibilità è garantita, non vivono certo nell’ombra o perseguitati da chissà quale autorità…. @Kaworu: temo che il mio discorso non venga compreso, vengo subito tacciato di omofobia!!

elena

Iulius stai facendo il discorso “non sono io che sono razzista, sono loro che sono negri”
😆

(come mi aspettavo, non hai risposto a nessuna delle mie domande)

tianlu

In America e in altri paesi liberali vi va molto male, vescovoni ciccioni.

COELESTIS

tianlu

un grande ignorante sembri tu!

In America, “grande Paese liberale”, fino a quarant’anni fa i negri non potevano salire neanche sugli autobus dei bianchi ed anche ora se non hai un’assicurazione privata puoi allegramente crepare senza cure. Ocorre pure ricordare che l’economia degli Usa si basa tutt’ora sullo sfruttamento dei popoli più poveri, in particolare quelli del sudamericani……

Stefano Grassino

E tu ricordati che le colpe dell’America vanno suddivise con il potere mafioso e quello clericale ovvero la “Santissime Trinità”.

Southsun

Appunto! Vedi che ci arrivi anche tu?

Quindi, i gay sono esattamente nella stessa posizione in cui erano i neri 60 anni fa, e – come loro – combattono per i loro diritti.

Per inciso, i neri furono schiavizzati e privati dei diritti civili sulle stesse infami e false basi bibliche che condannano i gay all’emarginazione (e peggio).

Se i neri non avessero protestato per ottenere libertà e uguaglianza, col cavolo che nel 2008 sarebbe stato eletto un nero alla Presidenza degli USA.

Tra 20-30 anni si guarderà all’apartheid dei gay come noi oggi consideriamo la segregazione razziale dei neri negli anni ’50 e la sottomissione delle donne fino agli anni ’70.

Sta a voi cristianisti evolvervi o unirvi ai nazisti della Supremazia Bianca per schiamazzare contro le libertà altrui.

Buona fortuna.

robby

si è vero è l america e un paese cattolico è protestante ,per capirci celestino….studia,

tianlu

Per quanto la democrazia americana non sia perfetta è sempre più liberale di Vaticalia, una delle teocrazie più imbecilli del pianeta.

Southsun ti ha spiegato le cose molto bene. Prendi appunti.

StefanoM

“Trattiamo con rispetto i nostri fratelli e sorelle omosessuali”

….. questa può competere con “credevo fosse la figlia di mubarack”

Laverdure

Ma abbiate un po’ di pazienza :Santa madre Chiesa ha ammesso che la terra gira intorno al sole no?
O che la vaccinazione contro le malattie infettive non va contro le sacre scritture,no ?
Dandole tempo ammettera nel suo gregge anche le coppie di credenti omosessuali a pieno diritto,primo fra tutti quello di contribuire con le loro finanze,fin dala cerimonia nuziale,al suo
mantenimento.
Pecunia non olet.

Southsun

Ci vorranno circa 50-100 anni per quello che dici.

Madama la marchesa, prima di cambiare le carte in tavola, dev’essere sicura che tutti quelli che vissero nella “verità” precedente siano morti o troppo vecchi per poter alzarsi e sputtanarla.

I cambiamenti devono essere lentissimi e graduali, affinchè il gregge non se ne avveda e la massa creda che “quella” sia la verità SEMPRE-valida-prima-durante-dopo e in saecula saeculorum.

Maurizio_ds

La verità è che ormai il mondo è cambiato, e sta cambiando ovunque, mentre la chiesa è rimasta a secoli fa, quando poteva dettare legge ed era riverita e temuta ovunque. Adesso anche nei paesi molto più cattolici del nostro, di quello che dicono i vescovi e il papa non glie ne frega niente. La dimostrazione è che la legge dello stato di New York è passata con il contributo determinante di esponenti repubblicani cattolici, che pur essendo personalmente contrari hanno riconosciuto che le persone gay devono avere gli stessi diritti delle persone eterosessuali.
Cari vescovi e cardinali, continuate così, riuscirete soltanto a stare sempre più indietro rispetto al mondo civile, e a far capire alla gente quanto false e inutili siano le religioni e le organizzazioni religiose.

giancarlo bonini

Quello che penso da sempre è: piantiamola una volta per tutte con il matrimonio, così come ora è inteso e quindi egemonizzato dalle varie chiese e parliamo solo di riconoscimenti giuridici di corresponsabilità tra persone che sono insieme per attrazione reciproca e interessi, anche di natura economica.
Mi sembra l’unico modo laico e civile di considerare questo fatto, peraltro naturalissimo.

alessandro

continui ad offendere gratuitamente ma alla fine non rispondi mai nel merito….
Sei un buffone e i tuoi commenti ti qualificano per quello che sei 🙂
Fai solo un pò pena ma in fondo non me la prendo con te…purtroppo la stupidità è geneticamente determinata e la natura con te è stata proprio cattivella e avida.
Fai quasi tenerezza 🙂
p.s. se ne sei in grado rispondi al mio post che sta su

giancarlo bonini

Anche se all’inizio del suo intervento il sig. ECCE ALIEN si dichiara d’accordo con me ( anche a me sta a cuore la sicurezza dei figli), per il resto mi dissocio totalmente dalle parole e dal tono che usa.

COELESTIS

Ad essere proccupati non sono solamente i vescovi ma tutte le perone di buon senso.

nightshade90

sì, e sono preoccupate di quello che faranno gli omofobi come te ora che cominciano a sentirsi alle strette: quando fù legalizzato l’aborto gli “amorevoli cristiani” hanno cominciato a sparare ai medici abortisti, quindi ora cominciano a chiedersi fino a che punto vi spingerà la vostra omofobia…..

fab

Ci vuole proprio tanto buon senso ad opporsi a qualcosa che avvantaggia qualcuno e non danneggia nessuno. Se si è invertiti, ovviamente.

Marcvs

come dice il vescovo auspico anch’io che venga alterata radicalmente la comprensione dell’umanità del matrimonio ma non sono così ottimista sulle capacità dei suoi fedeli

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