Il sindaco di Sulmona e i gay

Al Dott. Fabio Federico, sindaco di Sulmona (AQ)

Egregio signor Sindaco,
nell’ambito di nostre ricerche sulle opinioni di sindaci e assessori abruzzesi su temi di rilevanza etica, ci siamo imbattuti in un video pubblicato da YouTube risalente a circa 5 anni fa, quando lei era consigliere di minoranza nel Comune di Sulmona, dove lei dichiara di considerare l’omosessualità una patologia, addirittura appoggiando questa sua convinzione su dei “libri” non meglio identificati, dimenticando, ed essendo lei medico la cosa è preoccupante, che l’OMS ha depennato, da anni, l’omosessualità dalla lista delle patologie umane.
I nostri soci e simpatizzanti di Sulmona, il Circolo UAAR di Pescara e la cittadinanza vorrebbero conoscere la sua attuale posizione in materia di omosessualità e PACS e sottolineare che la politica la si dovrebbe fare in base a principi di uguaglianza e di conoscenza, lasciando nella propria sfera privata le convinzioni di fede e di appartenenza religiosa.
Attendendo con ansia una sua risposta chiarificatrice, la informiamo che questa lettera sarà inviata anche ai mezzi di comunicazione cartacei ed elettronici.

Il circolo UAAR di Pescara e i soci UAAR di Sulmona (AQ)

Il Messaggero ha dedicato oggi un articolo alla vicenda. Il giudice del tribunale di Sulmona ha ordinato la rimozione da YouTube del filmato incriminato.

La redazione

55 commenti

Kaworu

dovrebbe ordinare la rimozione del sindaco dall’ordine dei medici dato che non mi sembra diverso da un medico che raccomanda il fegato di rana come panacea.

myself

Eh già, fanno rimuovere il video, spero che qualcuno lo abbia salvato e lo ripubblichi su youtube e altre piattaforme multimediali.

Airon90

Anch’io non voglio che sia rimosso: bisogna far vedere a tutti quanto è ignorante questo qui che è pure sindaco!

Godspeed you

Queste persone, che hanno idee tanto malsane, sono malate. E` evidente che non riescono a distinguere la realta` da un mondo tutto loro di fantasia, hanno bisogno di aiuto in apposite strutture sanitarie.

Lorenzo Galoppini

Più che altro siamo noi che li subiamo ad aver bisogno di aiuto.

Godspeed you

Il senso e` che andrebbero rinchiuse in un ospedale psichiatrico…

PINK

Personalmente mi hanno sempre dato fastidio anche le battutine stupide fra amici, non so se per sensibilità od altro, e mi dà parecchio fastidio pure chi poi, fatta la battuta si nasconde dietro il – ma sì, scherzavo – . Purtroppo passerà ancora del tempo per cambiare, iniziative come questa sono sicuramente da sostenere.

Julia

Concordo pienamente riguardo alle battutine inopportune….io provo lo stesso fastidio quando, con la scusa dello scherzo, si dà fondo ai luoghi comuni sulle donne….

Southsun

Conoscevo uno che aveva in bocca sempre battutacce e barzellette sconce sulle donne.

Alla fine si è sposato un’arpia. Quindi dio c’è! 😀

Ben gli sta!

andrea tirelli

Ma supponiamo che l’omosessualità sia davvero una PATOLOGIA.
Poniamo pure che gli omosessuali siano, quindi, dei MALATI.
Embé, che facciamo, discriminiamo gli infermi?
Insultiamo chi c’ha il mal di denti o i calli al piede?

Quando so di qualcuno che è gay, gli ricordo che c’ha la malattia?
Sarebbe un po’ come vedere uno che sta su una carrozzina e ricordargli che non può camminare…

Anche chi è convinto che l’omosessualità sia una malattia, sa bene che non è una malattia contagiosa (peggio, molto peggio sono la scarlattina o la varicella!) e non è una patologia che da’ problemi a chi non ce l’ha.

Quindi, amici che pensate che il gay sia un malato, rispettatelo in quanto tale che male non vi fa.

Francesco

Le persone di cui parli non sanno neanche cosa sia il rispetto non solo per gli omsessuali ma anche per i malati veri.

teologo cattolico

per fortuna che ogni tanto pubblicate qualche articolo sulla questione dei gay..

firestarter

stai attento cialtrone che ti si becca prima o poi a convertire un prostituto

una domanda seria: ma come fai a non vergognarti a dichiararti teologo? ti rendi conto che ti autocastri in questo modo?

MassimoP

@tanto cattolico da essere teologo

Mi sembra che, “ogni tanto”, qui vengano pubblicate notizie sui diritti degli omosessuali, sulla fecondazione assistita, sulla VERA libertà di culto (ingresso obbligato da infante nella chiesa cattolica, uscita consapevole da adulto), sulle staminali, sull’aborto, sul matrimonio con o senza chiesa (statistiche ecc.), sulla contracezione, sull’eutanasia, sul non obbligo di tortura ai malati incurabili (riconosciuti come tali e non intenzionati a soffrire inutilmente), sulle svarionate del papa e di altri capi “spirituali” un po’ materiali, sulle angherie perpetrate a vario titolo nei confronti di numerosi individui in nome delle religioni e così via.
In una parola, ciò che capita di leggere qui sono notizie e aggiornamenti su quelle che i cattolici usano chiamare “questioni eticamente sensibili” e i non cattolici sono soliti definire “temi relativi alla libertà di coscienza e alla dignità della persona”.
Insomma: direi che di questi argomenti, qui non si parli spesso: in realtà, se ne parla sempre. Perché si parla sempre dei molteplici lati di una stessa medaglia a molte facce (purtroppo).
Chiunque scorga particolari differenze fra i singoli aspetti della medesima questione dolente (in Italia), di facce dimostra comunque di averne una sola. Quella che ben conosciamo…

andrea tirelli

@teologo cattolico,

ma com’è che ti danno tanto fastidio le notizie che riguardano il tema dell’omosessualità e poi sei sempre puntualmente tra i primi a commentarle?

Mi piacerebbe che una volta, da buon teologo che dici d’essere, smettessi di dire baggianate e volgarità (che è umiliante per chi teologo lo è davvero) e affrontassi un po’ seriamente il tema dal punto di vista “sistematico” (se hai capito cosa intendo…).

Southsun

@ Kaworu.

Non è scritto in aramaico o sanscrito o latino o greco antico.

Ergo non è in grado di capirlo, oltre che di decifrarlo.

😀

Giacomo_UAAR forlì

una bella pernacchia al signor sindaco! (il minuscolo è puramente voluto)!

Antonio

Ho già provveduto ad inviare alcuni giorni fa una protesta all’Ordine dei Medici tramite mail, inviandone copia anche alla Direzione e alla Redazione del quotidiano La Repubblica, ma finora nessuna risposta da entrambi. Vorrei invitarvi a fare altrettanto, dato che il medico in questione potrebbe inviare alcuni suoi pazienti omosessuali ad uno psicologo o psichiatra per una fantomatica terpaia di guarigione. Grazie per l’attenzione. Antonio.

Kaworu

muhahahahahaha

ale potrebbe anche leggersi il link che ho postato poco sopra il suo solito patetico intervento 😉

sempre che sappia l’inglese.

Otzi

@Alecattolico
Pietà per le persone più sfortunate? Sai cosa dice il tuo Gesù? “A chi ha sarà dato, a chi non ha, sarà tolto anche quel poco che ancora potrebbe avere”. Nessuna pietà quindi per chi ha la verità di dio in tasca.

cesareTS

Sarebbe il caso di continuare a chiedere al sindaco e medico come si giustifica oggi, chiedere chiedere, chiedere, fino alla nausea (che peraltro mi ha già fatto venire).

Southsun

E’ stato già fatto: il sedicente medico conferma quanto disse all’epoca.

Il tempo passa ma i leghisti non si evolvono. Un caso urgente da studiare per l’antropologia.

tiziana rossi

premetto l’assenza, nel mio modo di pensare, di una visione omofoba della situazione.
ciò che vorrei mettere in evidenza con questo post è il tema dello squilibrio ormonale in condizioni di omosessualità, non considerabile in tutti i casi un concetto astratto e frutto di menti omofobe ( leggendo vari commenti sul web, si desume ciò).
ad esempio, se consideriamo un malato di cirrosi epatica, che in condizioni di salute ha un comportamento sessuale definito “etero”, nelle fasi avanzate della sua patologia, quando cioè il livello di estrogeni sarà molto importante rispetto al livello ematico di androgeni, oltre a presentare alterazioni fisicamente evidenti ( ginecomastia, cute glabra), potrà presentare anche un atteggiamento omosessuale. queste sono evidenze biochimiche e clinicamente accertate e accertabili, dato che il comportamento sessuale è fisiologicamente indotto e regolato dai livelli ormonali delle gonadotropine.

quindi credo sia necessario valutare con estrema accuratezza questo tema che non è scindibile dall’influsso fondamentale che anche l’equilibrio naturale ha sul comportamento individuale a trecentosessanta gradi.

andrea tirelli

Grazie Tiziana,

il punto per me è: il riconoscimento dei diritti dipende dal livello ormonale? Se “il livello di estrogeni è molto importante rispetto al livello ematico di androgeni”, deve scattare la condanna sociale, il pregiudizio, la discriminazione?
E gli albini, non hanno anche loro qualcosa di caratteristico che mediamente l’uomo e la donna bianchi non hanno? E i neri? E i nani? E i calvi? Etc. etc. etc.

A me pare che ognuno sia diverso (e scientificamente c’è senz’altro una ragione per esserlo) ma che è proprio dal rispetto della diversità che nasce una società migliore, tanto più se “il diverso” è minoranza.

L’approccio scientifico deve necessariamente distinguere: il bianco dal nero, il biondo dal bruno, la donna dall’uomo, etc. etc. etc.
L’approccio etico-laico unisce: i diritti sono per tutti, nessuno escluso.

FedeB

@Tiziana
Se fosse come dici avresti scoperto da sola la “causa” dell’omosessualità, che invece non è ancora scientificamente determinata al 100%.
Tu invece confondi la libido con l’orientamento sessuale e affettivo. Una persona con uno squilibrio ormonale può essere occasionalmente attratto fisicamente da una persona dello stesso sesso, come d’altronde lo può essere un etero.
Un gay o una lesbica non hanno nessuna differenza ormonale con una persona eterosessuale ma non attratti sia fisicamente che mentalmente da una persona dello stesso sesso, c’è una bella differenza.

tiziana rossi

andrea, concordo pienamente con ciò che hai scritto!! se dal mio post emerge una visione storicista della società, ammetto di essermi espressa male perché sono convinta che non debba essere la classificazione scientifica lo strumento in base al quale elargire diritti, essendo questi “congeniti”.
la mia osservazione in merito nasce dal confronto con quanti sbraitano ogniqualvolta si accosta il tema ormonale al tema sessuale , come se fosse fantascienza! il tema e la ricerca a riguardo, sono molto interessanti, per una curiosità meramente scientifica!

lungi da me “storicizzare” i dati di laboratorio e differenziare gli aventi diritto dai non.

Rudy

Probabilmente esistono anche motivazioni neurofisiologiche, ormonali e di struttura neurale che determinano le propensioni politiche (ad esempio “conservatrici” o “progressiste”), quindi con una opportuna terapia, tutta da studiare, si possono “guarire” idee politiche inopportune. Dipende dalla maggioranza naturalmente.

myself

Questa degli ormoni è una s.t.r.o.n.z.a.t.a colossale!

Ci sono gay così carichi di ormoni androgeni da sembrare gorilla così come ci sono lesbiche con così tanti estrogeni da sembrare la dea venere. 😀

Southsun

E’ vero.

Ho conosciuto una lesbica che sembrava Nicole Kidman e mi presi una cotta per niente.

MicheleB.

Sicuramente ci sarà una parte degli abitanti di Sulmona indispettita per le idee espresse addietro dal proprio sindaco, ma se sta lì vuol dire che l’hanno votato, per cui la domanda la rivolgerei alla maggioranza degli elettori di Sulmona. Loro come la vedono? Penso che i loro concittadini LGBT testino ogni giorno il livello di tolleranza di una comunità che elegge un sindaco simile.

roanzel

la cosa si stra ingrandendo sempre più….. e non fraintendete per favore!!!:-) 🙂
Anche Repubblica ha pubblicato la vicenda, per caso ho ascoltato oggi il TGR di Radio Capital ed anche lì la faccenda di Sulmona veniva trattata….per martedi insieme ad una associazione di cittadini e arcigay stiamo organizzando un sit in al comune…..

Kaworu

anche perchè tra l’altro ha infilato una serie di bestialità che sembra che la laurea in medicina l’abbia trovata nel fustino del dixan

enrico25

….ancora nel 2011 le solite storie!!!

Ma trombate con chi vi pare ed in c… ai repressi come il …di sulmona

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