Referendum e crocifissi ai seggi

L’appuntamento referendario è stata un’ulteriore occasione per chiedere la rimozione dei crocifissi dai seggi elettorali. A Falconara Marittima (AN) il socio UAAR Fiorenzo Nacciariti, non avendo ricevuto soddisfazione dal presidente di seggio, ha preferito non votare: “non si tratta di un fatto personale relativo alla discriminazione religiosa (o culturale) da me percepita, ma anche e principalmente del rispetto del supremo principio della laicità dello Stato”, ha dichiarato a Vivere Ancona.
A Sulmona (AQ), un’altra socia UAAR, Liana Moca, ha trovato all’interno del seggio un’icona di Padre Pio e un quadretto della Madonna: forte del vademecum realizzato dall’associazione, ha chiesto e ottenuto, scrive oggi Il Messaggero, che il presidente di seggio “girasse quadretto e santino”.

L’associazione

110 commenti

Third Eye

Santino? Mai visto uno nelle scuole, ma almeno qualcosa di buono da questo referendum farlocco e demagogico è venuto, via…

goim

Articolo di M.Travaglio
Ma io difendo quella croce
Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano. Anzi, se fosse per quelle, lo leverei anch’io.

Fa ridere Feltri quando, con ignoranza sesquipedale, accusa i giudici di Strasburgo di “combattere il crocifisso anziché occuparsi di lotta alla droga e all’immigrazione selvaggia”: non sa che la Corte può occuparsi soltanto dei ricorsi degli Stati e dei cittadini per le presunte violazioni della Convenzione sui diritti dell’uomo. Fa tristezza Bersani che parla di “simbolo inoffensivo”, come dire: è una statuetta che non fa male a nessuno, lasciatela lì appesa, guardate altrove. Fa ribrezzo Berlusconi, il massone puttaniere che ieri pontificava di “radici cattoliche”. Fanno schifo i leghisti che a giorni alterni impugnano la spada delle Crociate e poi si dedicano ai riti pagani del Dio Po e ai matrimoni celtici con inni a Odino. Fa pena la cosiddetta ministra Gelmini che difende “il simbolo della nostra tradizione” contro i “genitori ideologizzati” e la “Corte europea ideologizzata” tirando in ballo “la Costituzione che riconosce valore particolare alla religione cattolica”. La racconti giusta: la Costituzione non dice un bel nulla sul crocifisso, che non è previsto da alcuna legge, ma solo dal regolamento ministeriale sugli “arredi scolastici”.

Alla stregua di cattedre, banchi, lavagne, gessetti, cancellini e ramazze. Se dobbiamo difendere il crocifisso come “arredo”, tanto vale staccarlo subito. Gesù in croce non è nemmeno il simbolo di una “tradizione” (come Santa Klaus o la zucca di Halloween) o della presunta “civiltà ebraico-cristiana” (furbesco gingillo dei Pera, dei Ferrara e altri ateoclericali che poi non dicono una parola sulle leggi razziali contro i bambini rom e sui profughi respinti in alto mare).

Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”).

Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci – a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo.

Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli.

A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”. Basterebbe raccontarlo a tanti ignorantissimi genitori, insegnanti, ragazzi: e nessuno – ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia – si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso. Ma, all’uscita della sentenza europea, nessun uomo di Chiesa è riuscito a farlo. Forse la gerarchia è troppo occupata a fare spot per l’8 per mille, a batter cassa per le scuole private e le esenzioni fiscali, a combattere Dan Brown e Halloween, e le manca il tempo per quell’uomo in croce. Anzi, le mancano proprio le parole. Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.

da Il Fatto Quotidiano n°38 del 5 novembre 2009

goim

“Ma, all’uscita della sentenza europea, nessun uomo di Chiesa è riuscito a farlo. Forse la gerarchia è troppo occupata a fare spot per l’8 per mille, a batter cassa per le scuole private e le esenzioni fiscali, a combattere Dan Brown e Halloween, e le manca il tempo per quell’uomo in croce. Anzi, le mancano proprio le parole. Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.”

ora, io su quest”ultima parte non sono d’accordo visto che la Chiesa ha difeso il crocifisso( ma questo articolo, considerate che è stato scritto poco dopo il caso del Crocifisso,quindi travaglio non conosceva ancora tutti i risvolti futuri) e sinceramente io dan brown,halloween e compagnia bella li combatterei pure e per quanto riguarda le esenzioni hanno un senso visto che la Chiesa è stat privata,in ogni caso,col Risorgimento delle ricchezze territoriali e quindi un risarcimento o qualcosa del genere ci vuole, però è vero che il Crocifisso lo state combattendo 4 gatti. se neanche travaglio ,poi,secondo voi, è laico, vuol dire che avete qualche problema con la parola “laicità”

Southsun

Guarda che il Risorgimento ha tolto alla Chiesa il bottino accumulato dalla Donazione di Costantino in poi, comprese le decime rapinate per secoli ai servi della gleba.

Guido

Anch’io lessi quest’articolo di Travaglio, consiglio di andare sul sito del Fatto e vedere quanti commenti dei lettori sbugiardano il ragionamento del giornalista, il quale ha dimostrato essere molto preciso quando parla di politica, ma poco obiettivo quando parla di crocefisso.

goim

“Guarda che il Risorgimento ha tolto alla Chiesa il bottino accumulato dalla Donazione di Costantino in poi, comprese le decime rapinate per secoli ai servi della gleba.”

scusate un attimo, ma non vorrei che confondeste tassazione con schiavismo assoluto. è vero che la Chiesa chiedeva la decima, ma cosa sarebbe cambiato se a chiederla fosse stato un altro stato ? niente,quindi non si vede il motivo per cui la Chiesa dovesse essere rapinata,mentre altri re trattati meglio.

Diocleziano

goim
Anche Gheddafi, quando verrà sbattuto fuori, dovrà mollare il malloppo: i beni appartengono al popolo, non al tirannello di turno. Anche la chiesa deve dare a Cesare….

histor91

Cito il commento alla notizia che mi pare più efficace:

“un uomo come te, che combatte le cricche, le mafie le ingiustizie, le corruzioni, che si basa su fatti e documenti
inoppugnabili e poi te ne esci con questo articolo che difende il feticcio della madre di tutte le cricche, la matrice terroristica di tutte le mafie, corruzioni e intolleranza, così lontana da quel cristo con cui si sporcano la bocca, te ne esci con questo articolo che difende l’arma che in assoluto ha mietuto piu’ vittime di tutte le epidemie ( molte propagate proprio in nome di dio ) terremoti e tsunami di tutta la storia. ma come,ma come ti e’ venuta in mente?”

Francesco Milanaccio

CosmoGioioso un Giorno

a me è capitato di vedere un santino in un laboratorio universitario, in una posizione di rilievo LOL

william

ciao a tutti, ma non possiamo chiedere tramite un referendum di rimuovere questi crocefissi dalle istituzioni italiane? possibile che non si riesca a organizzare un referendum per questo? ciao grazie

Gianluca

@ william e Mattia Menchetti

Non si può fare, perché con i referendum si possono solo abrogare le leggi, mentre i crocifissi sono imposti da un regolamento risalente all’epoca fascista. Tra l’altro, è con questa motivazione che la stessa corte costituzionale ha rifiutato di pronunciarsi sull’esposizione del crocifisso, dopo che il TAR aveva giustamente rilevato che più che una questione amministrativa vi era il sospetto di violazione dei diritti costituzionali e gli aveva girato la patata bollente. L’unica scappatoia che ha potuto avere è stata questa, non avrebbero potuto negare che l’esposizione dei crocifissi lede sia il principio supremo di laicità dello Stato (Giudice Tosti, se ci sei batti un colpo ed eventualmente correggimi). Se per miracolo (ah, ah) si riuscisse a raggiungere un quorum la corte costituzionale dichiarerebbe l’inammissibilità.

@ teologo cattolico:
“Vi sono magistrati che ne sono stati talmente disturbati da rinunciare al posto di lavoro (forse meglio così)..”
Ti ricordo che il giudice Tosti è stato rimosso (licenziato) dalla magistratura, non se n’è andato. Sono curioso di sentire la sua conferenza stampa tra 4 giorni, dopo l’audizione alla CEDU

Diocleziano

Nel seggio dove ho votato non ho notato croci ma, da sempre, hanno la simpatica abitudine di bloccare l’ascensore per accedere alle varie sezioni, che si trovano tutte al secondo piano. Questa volta la porta dell’ascensore è stata nascosta addirittura con un pannello. Anni fa ho visto che chi non poteva salire a piedi votava nell’atrio (non in una cabina) e qualcuno riportava le schede di sopra. Non so se sia tanto corretto.

Paul Manoni

Diocleziano, questo genere di cose, dovrebbero essere denunciate al Ministero degli Interni. Tutti i voti che sono stati espressi secondo le modalità da te descritte, non sono da considerare validi.

Paul Manoni

Scusa Diocleziano, un’altra cosa…
Ma lo sbirro che di solito fa’ la guardia ai seggi, ed al regolare svolgimento delle votazioni, dov’era mentre accadeva tutto cio’??? 😯

Diocleziano

Si tratta di una scuola elementare e i poliziotti (o carabinieri?) sono seduti a un tavolo nell’atrio, quindi in vista di quello che succede. Il fatto che ho citato è successo nel 2005. Mi domando se succede ogni volta che c’è un disabile o un anziano con problemi.

Kaworu

se fossi disabile o anziana, mi farei portare su a braccia.

magari dagli stessi poliziotti seduti a osservare, dato che il diritto al voto vale per tutti e tutti devono essere messi in condizione di esercitarlo.

Julia

Che c’entra il diritto di voto con l’orientamento sessuale o la fede? Anche omosessuali e atei pagano le tasse e sono cittadini, quindi partecipano alla vita politica del Paese, che questo piaccia o no a persone cristianamente aperte e tolleranti come te….

Julia

Il paragone con Kanzi mi sembra…divino! 😀 Comunque frequento il sito dell’uaar solo da poco, sono nuova in questo forum e mi sa che me ne sono perse parecchie di str***ate dette da cattolici e religiosi….

Kaworu

le sue sono insuperabili, credo che meriti per acclamazione lo scettro di miglior troll (o di peggior sponsor del cattolicesimo) mai capitato qui 😉

teologo cattolico

@Julia

Per alcuni è evidentemenet importante, se non vota a causa di un pezzo di legno appeso ad una parete: almeno questo dovrebbe essere la percezione che ne ha un ateo. Vi sono magistrati che ne sono stati talmente disturbati da rinunciare al posto di lavoro (forse meglio così)..

la mia idea è è che la causa sia un’altra e sia meglio espressa nel lemma sotto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paranoia

Kaworu

poi c’è teologo, che coerenza e onestà di solito le usa al posto della tenderly 😉

Julia

Per teologo…..
quando ho votato non ho guardato santini e crocifissi perchè già normalmente non mi interessano e quindi non mi sento affetta da nessun tipo di paranoia 🙂 Qualcuno non vuole lavorare se in ufficio c’è il crocifisso? Mi dispiace per lui se si licenzia, io semplicemente appenderei accanto al crocifisso qualche altro simbolo o rappresentazione artistica di mio interesse, così da sentirmi rispettata anch’io mentre rispetto voi cattolici…per me infatti il rispetto non è un optional 😉

Paul Manoni

@Kaworu
KANZI… 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Sei fantastica Kaw….!!! 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Non riesco a mettere di ridere, la descrizione e’ azzeccatissima…! 😀 😀 😀

Stefano

@ teologo cattolico

“basato su un sistema di convinzioni a tema persecutorio non corrispondenti alla realtà”

Tipo la fissa di essere tentati continuamente da un essere che non ha altro da fare, creato da un altro che gli consente di farlo ma cerca di rimediare senza riuscirci?

Francesco

Per teologo
“Per alcuni è evidentemenet importante, se non vota a causa di un pezzo di legno appeso ad una parete: almeno questo dovrebbe essere la percezione che ne ha un ateo. Vi sono magistrati che ne sono stati talmente disturbati da rinunciare al posto di lavoro (forse meglio così)..”

Per una persona per bene credente o non credente significa la violazione di un diritto fondamentale, che in un paese civile non dovrebbe accade, cioe’ la mancanza di rispetto nei confronti delle minoranze, poi che gli atei sanno che si tratti di un oggetto insignificante lo sapevamo gia’.
Il Giudice Tosti ha dimostrato di essere una persona serie e coerente ma per uno che tollera la pedofilia e normale che trovi migliore che una persona seria non possa fare il proprio lavoro.

nightshade90

teologo

è così difficle capire che il crocifisso appeso in luoghi pubblici è come la svastica o la falce e martello appesa in luoghi pubblici? ad un ateo dà lo stesso fastidio. e scommetto che VOI non permetterste mai e poi mai di appendere per legge svastiche e falci e martelli nei luoghi pubblici.

julia

appenderci di fainco altri simboli, religiosi o politici che siano?…..magari! sarebbe bello fare un bel muro con tutti i simboli di tutte le fedi ed ideologie e non-fedi accanto al crocifisso. peccato che però non sia praticamente mai concesso.
e che in ogni caso, mentre il crocifisso è obbligatorio, essi non lo sono, e quindi si è comunque in regime discriminatorio.

Paul Manoni

@nightshade90
“è così difficle capire che il crocifisso appeso in luoghi pubblici è come la svastica o la falce e martello appesa in luoghi pubblici?”

Forse questo: http://www.vivereitalia.eu/index.php?page=articolo&articolo_id=265037

Sarebbe utile quantomeno a capire il senso e la logica tipica del “marcatore del territorio”, e la logica che funziona in modo alternato, da parte del CATTOTALEBANO medio italiota.

fab

Ale, pensa al fatto che il diritto di voto è impedito a te, dato che sicuramente non sei capace di mettere la croce al posto giusto. Il che è anche un bene, d’altronde.

Alecattolico

Se non capisci quello che scrivo,come fai a rispondermi,io ho fatto la battaglia contro il reFerendum per abolire la legge 40e ho vinto.( assieme a milioni di cattolici che non andarono a votare.

FSMosconi

@aletroll

Votare “no” non sarebbe stato più dignitoso invece che disertarea dun dovere morale civile?
Ma che te lo chiedo a fare? 🙄

Kaworu

peccato che la cassazione ve l’abbia poi messo in quel posto 😆

fab

Ale, se il referendum sulla legge 40 non è passato è stato NONOSTANTE i tuoi sforzi.

FSMosconi

@aletroll

Com’ho già domandato in altra Ultimissima:
ma che sei fan di un certo tedescho baffutelllo?

Kaworu

ç_ç

mi viene da piangere quando lo leggo.

davvero, mi viene da piangere. ho la sensazione fisica degli erp che partono quando si leggono strafalcioni grammaticali.

è terribile!

comunque abbiamo un esempio di cattolico nazista, fantastico. sarai lieto di scrivere a flo e compagnia quando tireranno in ballo il nazismo ateo immagino.

FSMosconi

@aletroll

Ora si spiegano molte cose…
Ad ogni modo se pensi che la scelta altrui possa essere una scelta propria, non sarò certo io a farti cambiare idea. Ma poi non lamentarti se gli altri eleggono qualcuno che non ti piace…

FSMosconi

@Kaworu

Tirarà in ballo la storia del Libero Arbitrio. Ormai dovremmo conoscere i nostri polli… 😉 😀 ( 🙁 )

Diocleziano

Ma gli assistenti sociali non controllano quello che scrive questo povero idio†a?
Perché lo lasciano solo, davanti al computer?

Kaworu

probabilmente il parroco lo mette davanti al pc in modo che non si mangi le candele…

teologo cattolico

altrimenti non avresti votato…?!
Se lo sapeva Berlusconi ti tappezzava la via per arrivare ai seggi

Kaworu

perchè estendi a una persona il pensiero di un’altra?

cioè capisco che il tuo modello sia quello dei borg, ma non è per tutti così.

mi sono limitata a dire che non ho mai trovato crocefissi al mio seggio.

cosa avrei o non avrei fatto “nel caso in cui”, non l’ho mai detto.

Paul Manoni

Berlusconi chi?…Quello che per 95 cittadini su 100, dovrà presentarsi in tribunale puntuale, ogni volta che verrà chiamato…? 😆

fabio

@Paul Manoni

Vorrai dire per 95 votanti su 100, che rapportato al 57% dei votanti sugli aventi diritto equivale solo a circa il 55% degli elettori (gli altri se ne sbattono o sono d’accordo con il Berlusca); e ad una percentuale ancora più bassa se calcolassimo i cittadini non aventi diritto (minori ed interdetti al voto).

Questo detto io mi sono presentato e ho votato 4 bei SI; al contrario di quello che pensate voi Cattolico=berlusconiano.

Fri

“Questo detto io mi sono presentato e ho votato 4 bei SI; al contrario di quello che pensate voi Cattolico=berlusconiano.”

Conosco un sacco di cattolici che non sono berlusconiani e che hanno votato 4 si. Siete voi che fate di tutta l’erba un fascio e pensate che tutti gli atei debbano pensarla allo stesso modo.

Fri

Nemmeno io ne ho trovati.

@ teologo cattolico
se ci fossero stati avrei chiesto di rimuoverli, come dice la legge.

teologo cattolico

Anche io non ne ho trovati e non ho preteso che fossero messi. Questa la nostra differenza: ho votato benissimo lo stesso

nightshade90

chiedere che non si metta il simbolo di qualcun’altro per te è equivalente a chiedere che si metta il proprio? voi cattolici siete proprio degli egocentrici, pensate che l’alternativa sia solo tra voi e noi….

comunque semmai la diferrenza tra noi è che NOI non IMPOGNAMO I NOSTRI SIMBOLI NEI LUOGHI PUBBLICI PER LEGGE (come fai anche tu. quindi la tua “concessione” di non pretendere che sia esposto un simbolo che PER LEGGE non ci deve essere nei seggi non è magnanima, semmai sarebbe stato patetico il contrario. tanto più che sono pronto a scommettere che se tu avessi visto il nostro simbolo o una croce e mertello o una svastica avresti preteso l’immediata eliminazione di essi).

Francesco

Per teologo
Che i crocifissi li mettete per infastidire gli altri e che in fondo a voi ve non ne frega niete di loro lo sapevamo.

FSMosconi

Sei OT tanto per dire.
E non parliamo poi della tua capacità argomentativa…

ΔΙΩRAMA

Un commento laico a Fiorenzo Nacciariti: ho rispetto per la tua scelta, ma sii consapevole che ne va della tua onorabilità di cittadino. Sarebbe interessante se scrivessi un articolo di opinione a riguardo, almeno per capire perché hai fatto questa scelta che sulla base delle tue opinioni potrebbe essere anche condivisibilissima.

Paul Manoni

@ΔΙΩRAMA
Sto passando il pomeriggio a leggermi proprio le motivazioni che hanno portato Fiorenzo a protestare per l’ennesima volta. Si tratta di piu’ di 6 pagine piene di motivazioni, che partono dall’anno 2005 fino ad oggi, attraverso un’infinità di occasioni di chiamata alle urne, dove il nostro socio UAAR puntualmente faceva notare ai vari Presidenti dei seggi, le precedenti sentenze che dicono espressamente come un seggio debba essere neutrale e scvro da simboli di sorta.

Invito anchio Fiorenzo a scriverci sopra un articolo da mandare qui ad Ultimissime, per fare in modo che la cosa venga approfondita anche dai lettori. E’ inconcepibile che nonostante lettere, articoli di protesta, verbali, sentenze e via dicendo, puntualmente ci si ritrova sopra la testa il cadavere in croce della religione cattolico cristiana (peraltro alcuni partiti hanno proprio una croce come simbolo!!).

Se tutti i soci UAAR, facessero verbalizzare la richiesta di rimozione del crocifisso dal seggio, ogni volta che lo si riscontra, sono certo che i Presidenti sarebbero piu’ attenti nell’allestire l’aula dove i cittadini sono chiamati a votare…Ed a lungo andare, anche lo Stato stenderebbe precise istruzioni per loro.

Solidarietà e vicinanza all’amico Fiorenzo da tutta la Delegazione UAAR di Senigallia. 😉

ΔΙΩRAMA

Grazie.
Segnalo in questa pagina: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=128779 ancora più importante la ricostruzione di Fiorenzo sotto a commento. Si trova anche un file ZIP in cui è consultabile praticamente tutto: http://pic.viveresenigallia.it/m/0604/nacciariti.zip (cosa manca da questo file?)

Al momento non esprimo il mio parere perché mi sto documentando (ciò non mi vieta di fare pubblicità dei documenti).
L’unica cosa che mi viene da dire adesso è che utilizzare documenti del Word di Microsoft può far violare facilmente la privacy. http://www.attivissimo.net/security/word_documents/word_documents.htm Diffidate dal DOC! 😀

ΔΙΩRAMA

Nel file zip ci sono: copia della protesta consegnata alla presidente del seggio n. 19 in data 9 aprile 2006; copia di una lettera da me consegnata a diversi esponenti dell’UAAR e di alcune associazioni affini; copia della lettera di richiesta d’iscrizione all’albo degli scrutatori; copia della lettera inviata al Presidente della Repubblica e al Ministro dell’interno in data 15 marzo 2006.

2 domande da “studente”: 1)perché ha mandato raccomandate AR? 2)quali, quando e come si possono controllare i verbali di un seggio?

Un’ultima cosa: anche se non condivido il gesto di non andare a votare, c’è comunque tutta la mia solidarietà a Fiorenzo.

Paul Manoni

@ΔΙΩRAMA

1)Ha mandato raccomandate A/R semplicemente per il fatto che ti viene data una ricevuta dell’avvenuta ricezione della raccomandata…Utile ai fini legali. 😉

2)Ipotizzo che i verbali dei seggi siano consultabili in qualche modo…Altrimenti a che servirebbe stendere un verbale. Penso che tutti i verbali vengano trasmessi al Ministero degli Interni, che e’ il Ministero che si occupa del giusto procedimento elettorale.

Penso che il rifiuto di votare, sia arrivato a seguito dell’esasperazione. La faccenda va’ avanti da un bel pezzo e nonostante Fiorenzo abbia scritto a mezzo paese le sue ragioni, non e’ cambiato nulla.

ΔΙΩRAMA

Mi interesserebbe sapere com’è possibile consultare quei verbali.
Quelli delle elezioni vengono depositati nell’Ufficio Elettorale del Comune, quindi penso basti una domanda cartacea con generalità + documento di identità…

Markus

E perchè non votare ? Si può dissentire e votare lo stesso, no ?

giulio

Convengo, non votare è come il marito che per fare dispetto alla moglie si taglia gli attributi.

teologo cattolico

Me lo auguro..anche se la mente degli atei è tutta un mistero per me

Kaworu

probabilmente dipende dal fatto che la mentalità di un ateo non è sovrapponibile a quella di un altro ateo.

quando capirai la differenza tra individualità e pensiero unico probabilmente avrai fatto un passo avanti.

Paul Manoni

Come teologo, la maggior parte delle cose religiose in contraddizione tra loro o con evidenti lacune di tipo storico/logico, per te sono un “mistero”. 😉

Stefano

@ teologo cattolico

“la mente degli atei è tutta un mistero per me”

Non sai quanto mi conforti questo tuo pensiero….

Southsun

@ Teologo.

“Me lo auguro..anche se la mente degli atei è tutta un mistero per me”

E te credo: le vostre sembrano fatte tutte a stampino, e le matrici stanno in Vaticano.

Murdega

La mente degli atei e una mente come gli altri,purtroppo la tua visione del mondo
è condizionata dalla sindrome di Konrad.

Antonio

Sinceramente mi pare una reazione esagerata: neanche a me piacciono i crocifissi ma mica gli hanno imposto di baciarlo per avere le schede, al massimo avrei fatto notare il mio disappunto per la sua presenza ma una reazione del genere mi sembra infantile. Secondo me ci sono modi e tempi per lottare contro il crocifisso nei luoghi pubblici e il referendum non è uno di questi.

hpman

Sul piano logico in un vero stato laico la richiesta di rimozione dei crocifissi è perfettamente legittima. Considero anche la pubblicità che nei casi più noti ha prodotto, però tirate le somme ritengo che l’effetto che ne risulta è negativo. Il simbolo cristiano, specie qui in Vaticalia lo ritroviamo un pò da tutte le parti e chiedere di toglierlo causa reazioni che sono fuori da ogni logica ma che al momento sono state efficaci e hanno permesso di mantenere questi simboli.
Personalmente a me il crocifisso non fa nessun effetto. Credo che un organizzazione atea dovrebbe lavorare affinchè questi simboli siano sempre più privi di significato per tutti coloro che li osservano, allora forse sarà molto più semplice decorare le pareti degli edifici pubblici con cose più belle o utili del crocifissi.

Paul Manoni

Pensa al simbolo del partito politico della ex-DC o al simbolo del partito dell’attuale UDC, o ai simboli dei partiti simili, e capirai immediatamente il perche’ un seggio elettorale, per sentenza, debba essere neutrale e privo di simboli. 😉

hpman

non sto mettendo in dubbio la legittimità dell’atto e comprendo benissimo le ragioni, concordo pienamente che ciò dovrebbe essere fatto sempre ed in ogni luogo pubblico.
Ma siamo in italialand, e in questo strano parco in cui viviamo le cose “normali” diventano “anormali” e viceversa.
Il mio pensiero è volto all’azione promossa dalla Uaar, non ti sembra strano che solo noi della Uaar conduciamo ormai questa battaglia? Non c’è più neppure un rappresentante di lista della sinistra radicale che si lamenta dei crocifissi.
Per me questo attacco frontale al crocifisso della Uaar comporta più perdite che vantaggi, personalmente cosiglierei di cambiare tattica.

Paul Manoni

Si tratta di diversi punti di vista… 😉
Per me invece, occorre perseverare. La Grande Camera ha argomentato la sentenza sul ricorso dell’Italia alla sentenza CEDU, in modo inequivocabile, nonostante non abbia dato ragione alla famiglia Albertin.
La Grande Camera ha sentenziato che il crocifisso e’ un simbolo religioso a tutti gli effetti (contrariamente al Consiglio di Stato che lo ha sentenzaito simbolo laico…!).
Quindi la domanda che si ripropone e’ sempre quelle ed e’ validissima:
Cosa ci fa’ un simbolo religioso in un luogo pubblico, sia esso un ospedale, un aula scolastica o un tribunale???
Penso che se ci si arrende alla sconfitta di una battaglia, diventa impossibile scoprire se e’ possibile vincere la guerra. 😉

hpman

Chi ha mai parlato di arrendersi?

Ho parlato di cambiare tattica … non di mollare.
Il rischio al momento attuale è di passare per i soliti scocciatori atei che se la prendono con i crocifissi, perchè non hanno niente di meglio da fare.

Secondo me la migliore tattica da utilizzare per opporsi allo strapotere delle religioni è escluderle dalla propria considerazione, se tutti lo facessero non esisterebbero più (utopia). Noi Atei, dovremmo preoccuparci meno di ciò che fanno le religioni e di più di come riempire il vuoto quando non ci saranno più.

Sostengo che se iniziassimo un movimento di pensiero, meglio ancora una moda, per cui la religione è una cosa stupida, inutile e priva di senso che va combattuta o meglio ancora ignorata credo che alla lunga porterebbe il risultato che vogliamo.

Xindi

Ero scrutatore, quando ho fatto notare al presidente che c’era il crocifisso è stato rimosso senza che nessun scrutatore dicesse qualcosa (comune con affluenza del 68,83%, da sempre di sx)

Paul Manoni

Scusami Felix, ma non ho capito la pertinenza del tuo commento e del link che hai segnalato, con il thread sui croceffissi nei seggi…

MicheleB.

Alle ultime politiche intavolai una breve polemica col presidente di seggio per la presenza del morticino nell’aula. Ieri, nella stessa aula, il feticcio non c’era. Lungi da me attribuirmene un merito: non conosco il motivo della rimozione. Però non c’è più.

ΔΙΩRAMA

Si dovrebbe fare una legge di iniziativa popolare per privatizzare il servizio ecclesiale: quello sì che va privatizzato.
Oppure si rende pubblica la gestione della fede (non la fede) per cui tutti i prelati sono eletti dai cittadini e predicano le virtù del cittadino e dell’umanista.
Mi piace più la privatizzazione.

Falloppio

Esagerato…io avrei votato comunque: non sia mai che mi mettono una centrale nucleare sotto casa e un antenna di radio Vaticana nel pianerottolo.

giuseppe

Ma quante storie per una immagine. Dovreste rallegrarvi dell’esito del referendum e invece vi occupate di problemi di lana caprina. Quanto al tizio che non ha votato peggio per lui. Se aveva un minimo di senso della democrazia non si fermava davanti ad una immagine per esprimere il suo parere. Fare togliere il crocefisso era più urgente che evitare le centrali nucleari ? Se sono questi i vostri membri…..le conclusioni le lascio a voi. Non c’é cosa perggiore che essere ottenebrati da una idea fissa.

MicheleB.

Per me niente è più urgente che fermare la follia nucleare. Non condivido la sua rinuncia al voto. Non è affatto tipico di un socio UAAR essere “ottenebrato da idee fisse”, anzi: dovrebbe esserne antitetico. Ma se la presenza di quell’immagine fosse un problema di lana caprina come dici, non si spiegherebbe l’accanimento con cui i clericalisti la difendono.

Chiaro di Luna

Al posto di un referendum sul crocifisso, secondo me si può avere battaglia sull’eutanasia.
Forse i tempi non sono ancora del tutto maturi, ma ricordiamo che molte grandi battaglie sono state ottenute sul piano civile (divorzio, aborto, ecc…)

Chiaro di Luna

Sì Roberto, ne sono al corrente. Solo che un referendum sul crocifisso per me verrebbe disertato in massa, visto che c’era la proposta sopra, mi andava di dire la mia. Sicuramente è una battaglia da vincere, però in questo momento ci sono cose molto più prioritarie!

Alphonsus Mughumba Mambede

Alora sieliere di nun divintari vekio i di rimaniere ziovani pir sempri finominu!

Gabriele (dottore)

Io sono stato fortunato, perché al mio seggio non ho mai trovato nessun simbolo religioso.

Francesco

Ma informare i sindaci delle citta’ prima delle elezioni con una bella raccomandata con ricevuta di ritorno che illegale tenere un oggetto tribale in un seggio elettorale, cosi’ quando uno ne trova uno sono problemi suoi, del sindaco intendo. Si puo’ fare?

ΔΙΩRAMA

Poco sopra Paul Manoni ed io abbiamo fornito tutti i link sufficienti e necessari per capire il gesto di Fiorenzo, inclusi i trascorsi e le n-mila raccomandate.

Francesco

Come sempre le cose in Italia sono peggiori di come uno le puo’ immaginare.
Che vergogna.

MEVI

Secondo me,ora si dovrebbe (e più pubblicamente possibile) a iniziare di parlare sulla necesstità del referendum sulla legge 8×1000 e simile.Non a accadrà mai,però magari la Chiesa e i politici capirano che i tempi cambiano e che non è necessario lecare alla Chiesa per accaparrarsi qualche voto in più?

Batrakos

Ognuno va rispettato per le sue scelte e quella di Nacciariti come scelta per la laicità è assolutamente rispettabile.
Per me, visto che stiamo dicendo i nostri pareri, era più urgente non sprecare il voto e, per fortuna, vista l’importanza politica di questi referendum (personalmente hanche dato una mano ai Comitati contro la privatizzazione della rete idrica, e dei rifiuti ecc, che nella mia città hanno svolto un lavoro eccezionale) è andata bene.
Per cui penso che Nacciariti non sentisse questi referendum come importanti, altrimenti non votare non sarebbe stato gran gesto astuto ,tanto alla fine a nessuno delle istituzioni interessa nulla se uno vota o meno (penso che questi quesiti interessassero invece la collettività).
E, credo, dopo la sentenza europea purtroppo ci siano anche meno appigli per far rimuovere il crocifisso, ma questo non sono in grado di dirlo con certezza, non essendo io un giurista.
Sia chiaro: sono contrario anche io alla presenza dei crocifissi nei luoghi pubblici, ma personalmente reputo prioritario non sprecare il proprio voto.

andrea tirelli

scusate ma vorrei tornare sull’articolo postato di Marco Travaglio.
Che fa proprio quanto scrisse su l’Unità di qualche decennio fa Natalia Ginzburg in difesa del crocefisso.

Ammetterlo nelle aule pubbliche (scuole, tribunali, etc.) significa ammettere che è un simbolo che “TACE” (come scrisse la Ginzburg), è “ININFLUENTE” e “SOSTANZIALMENTE PASSIVO” (come ha sentenziato la Corte di Strasburgo), è parte dell’ARREDO (alla stregua di banchi, cattedre, gesso e cancellini – tant’è che è presente nel regolamento ministeriale sugli arredi scolastici).

Il crocefisso può far capolino sulle pareti dei luoghi pubblici solo al costo della sua SOTTOVALUTAZIONE e del suo RIDIMENSIONAMENTO; ci rimane, sulle pareti, perché SVUOTATO di qualunque significato religioso.

A queste condizioni, non dovrebbero opporsi proprio i credenti?
Non dovrebbero essere loro in prima fila a dire che il crocefisso NON tace, NON è un arredo, NON è passivo e NON è ininfluente?
Non sarebbe più dignitoso salvare il significato di quel simbolo anche a costo di rimuoverlo dalle mura dei locali pubblici, piuttosto che esporlo deprivandolo del suo significato di fede?

tianlu

Io non ho visto crocefissi nelle classi ma l’altra notte a un giorno in pretura dietro al giudice che leggeva la sentenza c’era un creocefisso di dimensioni esageratissime. Ma cosa ha a che fare la religione con la giustizia?

Diocleziano

Sono più seri a Forum: lì di crocifissi non ce ne sono. 😉

tianlu

Vero 😉 Lo hanno dimostrato anche con l’episodio della finta terremotata che lodava quel santuomo del Berlu. Sempre più equilibrati dei TG di minzolini.

Hysteron Proteron

@Sergio D’Afflitto (l’autore del kit elettorale
http://www.uaar.it/uaar/campagne/scrocifiggiamo/kitelezioni.zip)

1. Posso chiederle cosa pensa che risponderebbe un Presidente di seggio (non socio UAAR) nel leggere la frase della sentenza da lei riportata, che parla sì di

«opportunità che la sala destinata alle elezioni sia uno spazio assolutamente neutrale, privo quindi di simboli che possano, in qualsiasi modo, anche indirettamente e/o involontariamente, creare suggestioni o influenzare l’elettore»,

ma che nelle righe precedenti specifica che

«tra ciò che la sala delle elezioni deve avere non è affatto menzionato o considerato il crocefisso, il cui indubbio valore simbolico non è peraltro in discussione in questa sede»?

“Opportunità” ossia discrezionalità del Presidente del seggio.

2. Inoltre perché nel vademecum da lei prodotto non ha inserito anche la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio n. 4558 del 22 maggio 2002:
http://www.olir.it/documenti/index.php?documento=560 ?

Quella, per intenderci, contro il ricorso dell’UAAR, sintetizzabile nell’«inammissibililità del ricorso proposto dalla Unione degli atei e degli agnostici razionalisti tendente ad ottenere la rimozione dei crocifissi dai seggi elettorali prima dell’inizio delle operazioni di voto in quanto le leggi vigenti e la Costituzione non prevedono alcun divieto di esposizione del crocifisso e di oggetti sacri nei seggi elettorali e negli uffici pubblici in genere, con ciò lasciando intendere che il Ministero non è tenuto ad adottare particolari disposizioni per la rimozione di tali oggetti. Infatti, secondo i principi stabiliti dalla Costituzione in tema di libertà religiosa, come interpretati dalla Corte costituzionale, non sussiste un obbligo né un divieto circa l’esposizione del crocifisso negli uffici pubblici in genere.»

firestarter

Hystericon,

se e’ capace a leggere giudichi lei tale sentenza. E poi vada lei ben sa dove.

Hysteron Proteron

La sulmonese socia UAAR Liana Moca, ha trovato all’interno del seggio un’icona di Padre Pio e un quadretto della Madonna: forte del vademecum realizzato dall’associazione, ha chiesto e ottenuto, scrive oggi Il Messaggero, che il presidente di seggio “girasse quadretto e santino”.

Peccato che l’obiettivo non fosse perlomeno quello di Mizaru, la scimmia saggia del ben noto trio rappresentato nel Nikkō Tōshō-gū, quella che “non vede il Male”:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/60/Hear_speak_see_no_evil_Toshogu.jpg

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