Caso don Seppia, secondo l’ex seminarista Alfano “in seminario cose peggiori”

I carabinieri del Nas hanno fermato alcune persone che rifornivano di droga don Riccardo Seppia, parroco accusato di abusi su minori. Tra questi, anche un militare della Guardia di Finanza, come rende noto La Repubblica. In cambio di droga, il sacerdote otteneva quindi prestazioni sessuali da minorenni. Durante gli interrogatori però Seppia nega le accuse di pedofilia. Ma il suo amico, l’ex seminarista ventiquattrenne Emanuele Alfano, fa sapere che lo stesso don Seppia gli diede consigli per gestire la propria omosessualità in seminario, del tipo: “fai come il gatto, sporca pure ma poi impara a coprire bene lo sporco”. Anzi, Alfano rende noto che “nel periodo in chiesa ho visto cose ben peggiori di quelle raccontate da don Riccardo”. Intanto l’arcivescovo e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, tornando a Genova da Roma ha parlato ancora di pedofilia, stimolato dagli sviluppi del caso che riguada don Seppia. Sostiene che l’esortazione a denunciare gli abusi nel clero “è sempre stata fatta” da parte della Chiesa e che ciò verrà scritto anche nelle linee guida del Vaticano ai vescovi sul tema. Ma si fa sentire anche mons. Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto intervistato dal sito ultra-cattolico Pontifex. “In una diocesi, i vescovi sono informati ove ci siano pecore nere” perché “le voci” arrivano, ha detto riferendosi ai preti pedofili. Anzi, “talvolta è prevalso il criterio di sperare nel cambiamento” o “di spostare il prete per dargli una nuova possibilità”. In un’altra intervista recente, Babini si è detto a favore della nuova linea dura della Chiesa contro gli abusi. Ma ha affermato: “io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo e credo che nel passato, se hanno taciuto dei vescovi, hanno operato con prudenza”, perché “un prete diocesano è figlio del vescovo” e “un padre misericordioso non cerca la morte del figlio, ma la sua conversione”. “Alcune volte si è spiegata la scelta di spostare il prete ad altra diocesi”, ha continuato, “con la speranza che lontano dal suo ambiente potesse cercare la via della conversione, del cambiamento e del sincero pentimento”.

Luciano Vanciu

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106 commenti

P.C.

No, mi sa che la mafia è leggermente “meglio”…
Dopotutto, la mafia non riesce a farsi passare per una organizzazione di brave persone che fanno del bene…

P.C.

“LA CHIESA HA AVUTO LEGAMI CON LA MAFIA,IN APRTICOLARE CON IL SINDACO DI PALERMO VITO CIANCIMINO.SOLDI DELLA MAFIA SONO STATI RECICLATI ATTRAVERSO LO IOR”
Sapevo già, ma grazie lo stesso… repetita iuvant 😉

Federico Tonizzo

@ TUTTI GLI SCANDALI DEL VATICANO
@ P.C.
@ Aldo
Ho iniziato da poco a leggere il libro “STORIA DELLA MAFIA” di Giuseppe Carlo Martino (Newton Compton Editori): fin dalle prime pagine appare chiara l’analogia e la complicità fra CHIESA e MAFIA.

Roberto Grendene

“io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo” … “spostare il prete ad altra diocesi … con la speranza che lontano dal suo ambiente potesse cercare la via della conversione, del cambiamento e del sincero pentimento”

delle vittime a questo vescovo (ancora al suo posto) non interessa nulla, ma proprio nulla: la preoccupazione e’ solo per i “figli” dei vescovi, ossia i preti (e se pedofili li si sposta sperando che si pentano!)

Kaworu

non saprei, non studio legge… ma di sicuro dire qualcosa tipo “se dovessi venire a sapere che un mio collaboratore ha stuprato qualcuno non lo denuncerei” non giova alla reputazione.

nightshade90

1) non mi risulta che la legge italiana imponga la pena di morte ai pedofili. ma anzi ogni pena del codice penale italiano è tesa alla riabilitazione del colpevole. quindi la parte del “un padre misericordioso non cerca la morte del figlio, ma la sua conversione”, mostrandosi per la menzogna che è

2) è la prova di quanto noi sosteniamo da anni: per loro i membri del clero valgono molto più dei fedeli, al punto da considerare i primi “figli da proteggere” e i secondi sconosciuti qualunque dal mettere al secondo posto, anche a costo di lasciare che dei bambini innocenti vengano stuprati per poter continuare a proteggere i loro “figli”

3) non so che razza di genitori siano loro (e a quanto pare è davvero un bene che (in teoria) i preti non possano avere figli, visto che hanno dichiarato apertamente che se avessero dei figli criminali della peggior specie immaginabile, non farebbero nulla per proteggere gli altri ma anzi li coprirebbero ad oltranza), ma io se scoprissi che mio figlio stupra le bambine, LO PORTEREI AL COMMISSARIATO A CALCI IN CULO E DIREI AL COMMISSARIO DI CHIUDERLI IN CELLA PRIMA CHE IO CEDA ALL’IMPULSO DI TRASFORMARLO IN BAMBINA A SUO DI CALCI NEI POSTI GIUSTI E LO ABBANDONI IN MEZZO ALLE CELLE DEGLI STUPRATORI.

e solo DOPO un lungo percorso di riabilitazione e aver visto la sua REALE e COMPLETA contrzione, potrei decidere di perdonarlo.

civis romanus sum

Babini, per dirlo come lo avrebbe detto Marziale :

Adlatras nomen quod sibi cumque datur . Haereat inguinibus potius tam noxia lingua ,,, nam cum fellaret, purior illa fuit !

tianlu

Ovvero, mi pare : Abbai contro il nome che ti viene indicato. E’ meglio che una lingua tanto nociva stia attaccata al kiul, quando leccava era più pulita …

civis romanus sum

Quasi ,,, tianlu.
Se non me la bannano la traduzione esatta è questa:

“Insulta come un cane chiunque gli capita a tiro.
Meglio faceva la sua lurida lingua a restare attaccata agli inguini ,,, quando li leccava era molto più pulita.”

Marco Uno

“io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo”
“spostare il prete ad altra diocesi”

Quoto Roberto, con queste frasi manifesta un disprezzo incredibile verso i bambini violentati.
Ne saranno contenti i genitori.

teologo cattolico

@roberto

é da ricordare che spesso anche i genitori del bambino non denunciano il violentatore, anche questo mi sembra un comportamento da stigamtizzare (direi ancora di più)

Roberto Grendene

il vescovo Babini si è detto a favore della nuova linea dura della Chiesa contro gli abusi.

– ammette che la linea “dura” è nuova

– e la nuova linea non sembra ancora essere applicata (quali sono i casi di denuncia da parte dei vescovi all’autorità giudiziaria?)

Stefano

@ Roberto Grendene

Potremmo chiederlo a B’Rat, strenuo sostenitore del nuovo corso….

histor91

Un gran sostenitore della linea dura poi, non c’è che dire!

“io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo”

Kaworu

beh forse la linea morbida era “lo avrei spostato in un asilo nido”

Alex

Quello che ha detto Babini è abominevole. Non ci sono neanche parole per indicare quanto mi faccia schifo una persona che la pensa in questo modo.
Mi piacerebbe che dei manifesti con le sue parole fossero affissi nei pressi di ogni chiesa così che i genitori sappiano a “chi” rischiano di affidare i propri figli.
Attendo con impazienza i commenti dei cattolici presenti sul sito.

Kaworu

cosa ti aspetti? “complotto” “avete frainteso” “voi atei siete peggio” “comunisti”…

il triste livello è questo

Alex

Speravo che mostrasse un minimo di decenza e criticasse queste affermazioni, ma vedo che ho già avuto una risposta, sono disposti a difendere anche l’indifendibile. Che schifo.

civis romanus sum

“Nel periodo in chiesa ho visto cose ben peggiori di quelle raccontate da don Riccardo”.

Ma và ? ,,, Sembra impossibile pure pensarlo, nevvero .

Chissà mai dove, si diceva tra noi, questi pretini avranno appreso l’arte di stuprarci i bambini .

Maurizio da Gorizia

“in seminario cose peggiori”
Non fatico a crederlo!
Se mi chiedessero un giorno (e potrebbe succedere) di dichiarare di che religione sono dovrò dire di essere di religione cattolica (l’ho già fatto alla chiamata alle armi, mentire lì era pure reato), ma se mi imponessero di osservarla, le cose potrebbero cambiare drasticamente.
Quando sento che chi è timido o depresso non potrebbe accostarsi ai sacramenti (mi è successo personalmente una ventina d’anni fa, parlo per esperienza, a causa di una crisi depressiva dovuta a un grave lutto), ma un pedofilo può persino diventare prete, allora mi in – ka – $$ – o come un bufalo.

civis romanus sum

“Se mi chiedessero un giorno (e potrebbe succedere) di dichiarare di che religione sono dovrò dire di essere di religione cattolica (l’ho già fatto alla chiamata alle armi, mentire lì era pure reato),,,”

Io l’ho fatto tanti anni fa in Germania ( allora ancora occidentale ) dicendomi però ateo alla richiesta dell’impiegata dell’Arbeitsamt ( ufficio di collocamento ) avendone in risposta uno sguardo allibito, sconcertato e infine accusatorio per come gli suonava falso, cosa mai vista, un italiano ateo ,,, Ma tu Maurizio puoi bypassare il problema se lo ritieni tale semplicemente sbattezzandoti come abbiamo già fatto in molti .

Maurizio da Gorizia

Sperando che il battesimo non diventi un atto giuridico incancellabile. Coi politici **** che abbiamo me lo aspetto. Io è da quella ventina d’anni che non vado a messa, il mio rischio di sbattezzo è serio come vent’anni fa circa era serio quello di suicidio.
Che bene che stanno alienandosi la gente, però: quando io ero a rischio suicidio, il mio parroco di allora mi aveva detto che il mio stato psicologico era una “situazione irregolare” incompatibile coi sacramenti, alla faccia del conforto che dicono di voler portare, adesso questi begli episodi… 😕
Ho sentito al TG4 (che non credo sia contro gli ambienti ecclesiastici!) che il pusher di don Seppia era un Finanziere arrestato oggi. 😯 Possibile? Ho sentito giusto?
Fosse vero, il paese è nella M. più M.osa.

Diocleziano

Se la ‘linea dura’ è rappresentata dall’energia e dal vigore che sprigiona da FesterXVI, dal Bagnasco e tutta la galleria di personaggi gelatinosi che conosciamo, c’è da ben sperare! 🙁

Laverdure

In ogni caso,non molti anni fa trovare simili discorsi sulla stampa non solo italiana ma occidentale in generale sarebbe stata pura fantascienza.
L’argomento era un tabu da ignorare ad ogni costo.
Ora i bubbone e’ scoppiato,e non credo proprio che il fenomeno sia reversibile.
Molto tempo fa un alto esponente disse “Se la Chiesa potesse essere distrutta l’avremmo gia’
distrutta noi,uomini di Chiesa !”
C’e’ voluto semplicemente piu’ tempo del previsto.

lulumiss

Anche i vescovi dovrebbero essere denunciati. In fondo sono complici.

test

“io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo e credo che nel passato, se hanno taciuto dei vescovi, hanno operato con prudenza”

se ne ricordino i genitori che portano i figli a catechismo.

Congo

Secondo me i vescovi iniziano ad avere paura.
Diventa sempre più difficile potersela sfangare parlando di casi isolati.
Nel frattempo anche l’atteggiamento dei fedeli sta iniziando a cambiare e di gente che inizia ad arrabbiarsi per davvero aumenta sempre di più.

In ogni caso la credibilità della Chiesa viene intaccata seriamente e i praticanti tiepidi tendono ad allontanarsi sempre più.

Alessio

“Da vescovo non denuncerei un prete pedofilo”. Trovo la frase semplicemente odiosa e allucinante e mi meraviglio che non ci sia una fuga in massa dalla Chiesa e dalla religione.
Come si fa a credere ancora in un’istituzione che, attraverso suoi rappresentanti, difende degli affiliati dediti a pratiche ripugnanti e criminali?

giuseppe

Ma perché dovrebbe essere il vescovo a denunciare e non le vittime o le loro famiglie ?

Kaworu

beh perchè se il vescovo sa che il tizio è un pedofilo e ha compiuto dei reati… suppongo sia per lo meno favoreggiamento.

poi va da sé che qualsiasi persona vagamente decente denuncerebbe eccome.

o forse tu non lo faresti perchè tanto non sono figli tuoi e quindi chissenefrega?

Alessio

Anche le vittime, si capisce. Ma il “capoufficio” non può fare finta di niente. Rischia di tramutarsi in complice.

Reiuky

Giuseppe, se tu sapessi che un tuo sottoposto compie un reato, lo denunceresti?

Sai che non farlo ti rende automaticamente suo complice?

E se, non denunciatolo, ti prodigheresti affinché venga trasferito, in modo che sia più difficile acciuffarlo?

Sai che questo si chiama favoreggiamento?

Risponderesti per cortesia?

Francesco

Per giuseppe
Solo una persona schifosa puo’ cercarsi una scusa simile oppure sei totalmente stupido.

nightshade90

giuseppe, vuoi farci capire che se tu assistessi ad uno stupro, un omicidio, una rapina, ecc. o comunque sapessi su esse cose che la polizia non sà, STARESTI ZITTO?

è RESPONSABILITA’ MORALE E CIVILE DENUNCIARE GLI ABUSI QUANDO SE NE VIENE A SAPERE. anche quando le vittime per paura o per altro non hanno il coraggio di parlare. questo per PROTEGGERE TUTTE LE ALTRE FUTURE POSSIBILI VITTIME.

e fortuna che poi cianciano di “morale cristiana” e “mettere sempre il prossimo al primo posto davanti a sè stessi”……

Federico Tonizzo

@ giuseppe:
PERCHE’ ALTRIMENTI SI RENDE COMPLICE DI UNO DEI PEGGIORI REATI CHE SI POSSANO IMMAGINARE!!! 👿 NON CI ARRIVI, INTELLIGENTONE? 👿

Kaworu

probabilmente soffrite entrambi di una brutta forma di cecità selettiva

Federico Tonizzo

@ teologo cattolico:
Ha ragione Kaworu: leggi per esempio l’intervento immediatamente sopra il tuo.

giuseppe

Tutti a gridare che schifo ! che merda ! che orrore ! Intanto nessuna altra struttura pubblica e laica ha avuto tanto coraggio nel dichiarare pubblicamente il problema in casa propria.

Kaworu

com’è che non rispondi alle domande dirette che ti vengono fatte ma appunto procedi secondo il classico modus operandi di quello che non ha argomenti?

(ovvero tuonando contro i comunisti oppure dicendo che c’è chi fa peggio e altre cose altrettanto puerili)

aspettiamo tutti, ti abbiamo fatto delle domande dirette in 4.

Kaworu

tra l’altro in quale altra organizzazione è successo (e succede da sempre) quel che succede nella chiesa cattolica?

così, per sapere.

alessandro

ma cosa vai farneticando? Quale struttura pubblica e laica dovrebbe avere tale “piccolo problemuccio” presente invece nella chiesa cattolica?
Nel caso in cui esista questa struttura pubblica e laica con il “piccolo problemuccio” mi sapresti dire se di solito si erge a guida morale, peraltro non richiesta, come fa la chiesa cattolica?
Gradirei risposte (sensate intendo)

Stefano

@ giuseppe

se sei a conoscenze di strutture pubbliche dove si verificano casi non segnalati di insegnanti spostati da presidi da una scuola all’altra (non si può), carabinieri spostati da una stazione all’altra dal “padre” comandante o similia, beninteso non già denunciati ufficialmente o in corso di indagine, ebbene provvedi. O segnalalo a qualcuno che possa provvedere. In caso contrario il tuo intervento appare (e lo dico usando probabilmente innecessaria carità) veramente MESCHINO.

Federico Tonizzo

@ giuseppe:
“nessuna altra struttura pubblica e laica ha avuto tanto coraggio nel dichiarare pubblicamente il problema in casa propria.”
LA CHIESA LO HA FATTO SOLO QUANDO NE E’ STATA COSTRETTA DALL’EVIDENZA, CIOE’ DAL FATTO CHE LA NOTIZIA LE ERA “SCAPPATA DI MANO”, CIOE’ QUANDO NON POTEVA PIU’ “COPRIRE” O NEGARE COME FA AL SUO SOLITO!!! 👿
E PERALTRO LA CHIESA CERCA SEMPRE DI MINIMIZZARE I CRIMINI DI PRETOPEDOFILIA, DICE “NON LO SAPEVO” (PURA MENZOGNA!!!) E PONE L’ACCENTO SUL “POVERO PRETE PEDOFILO” MA MAI SULLA “POVERA VITTIMA”!!! 👿

teologo cattolico

@giuseppe

Esatto. E a partire da quelle famiglie che non denunciano la violenza subita dal figlio. Non sono colpevoli anche loro di favoreggiamento se non denunciano l’accadauto, o solo il vescovo che di certe cose può sapere solo indirettamente?

Federico Tonizzo

@ teologo cattolico:
Le famiglie sono forse PLAGIATE o MINACCIATE o semplicemente IDIOTE, ma i vescovi che non denunciano i preti pedofili sono CRIMINALI! 👿

civis romanus sum

Quoto ,,, e tutti i preti che lo gestiscono chiusi in una gabbia dello zoo .

A proposito di siti pedofili, mi pare c’era un prete che s’era fatto loro gendarme del web fondando ( ovviamente coi nostri soldi ) un organizzazione, come si chiamava ?
E perchè non si adopera per far chiudere pontifex ?
Comincio a pensare che ha dovuto abbandonare la sua battaglia per non dover mettere sotto “fuoco amico” tanti suoi colleghi .

Garibaldi li chiamava la “gramigna contagiosa dell’umanità” ,,, “la nera genìa” ,,, qualcuno vorrà dargli ancora torto, immagino .

Losna

Ripeto quanto già scritto varie volte sull’argomento: la cosa che più mi indigna è che non spendono alcuna parola per le loro piccole vittime, semplicemente le ignorano; il problema per loro è lo scandalo e la “redenzione” del peccatore. Non hanno nemmeno quello che si dice la “carità cristiana” di inginocchiarsi davanti loro e chiedere perdono. VERGOGNA!

Godspeed you

Questi la vergogna non sanno riconoscerla nemmeno se la vedono…

Elvetico

@giuseppe
a denunciare dovrebbe essere il vescovo perché, come ha dichiarato il vescovo di Lugano signor Grampa a commento dello scandalo a sfondo sessuale che ha toccato un suo sacerdote: ‘ Mi domando, alla luce dei fatti finora appurati, se non si sarebbe dovuto informare e chiedere l’intervento del Vescovo prima di rivolgersi ad altri’.
Quindi delle due l’una: o Grampa intendeva denunciare (e quindi ti risponde) oppure intendeva nascondere e allora deve andare in galera.
Per informazione, don Italo Casiraghi, il criminale di Gordola, è stato poi mantenuto in servizio trasferito a Sesto Calende (VA)

teologo cattolico

@elvetico

Non tutti i vescovi hanno il super potere della veggenza. E questo non sembra che basti se la vittima non conferma l’abuso..o conferma l’oracolo mantico del vescovo a distanza di decenni..

Paul Manoni

Si vabbe’…Un conto pero’, e’ “non sapere”… un’altro e’ “far finta di niente”.
Nel caso di Don Seppia, erano gli stessi parrocchiali che avevano piu’ volte ravvisato dei comportamenti “fuori dalle righe” del prete. Un altro sacerdote della stessa diocesi (quella dell’Arpia che studia da papa, Bagnasco!), ha detto in un’intervista, che “c’era piu’ di un sospetto” nei modi di fare di Don Seppia. Aggiungi alla faccenda, che in precedenza (ben 15 anni fa’) c’e’ stata la storiella prontamente insabbiata delle telefonate moleste a “figli” minorenni di un medico, e si dovrebbe avere la giusta misura, di quanto questo scandalo sia stato abbondantemente “annunciato”.

teologo cattolico

Siceramente non so se vi è un obbligo di denuncia in Italia per i reati e per questo in particolare. Sono ignorante in materia. Ma se il singolo parrocchiano sapeva e se vi è obbligo di denuncia, se non ha denunciato allora deve essere a sua volta denunciato.

Il caso della molestia è stata denunciata alla magistratura, non vedo l’insabbiamento. Se la polizia o il magistrato ha insabbiato dove non doveva, allora va denunciato e perseguito

Paul Manoni

@teologo
La legge in questione, esiste eccome, ed e’ valida per TUTTI i cittadini.
Inanelliamo tutti i personaggi che sapevano o avevano sospetti (compresa la megistratura e parrocchiani vari) sul comportamento di Don Seppia, e comunque vedrai che e’ impossibile parlare di un “non sapere”.

Sandra

Bagnasco sostiene che l’esortazione a denunciare è sempre stata fatta.
Qualche esempio?

Sandra

Forse a Bagnasco è sfuggita la lettera di Castrillon Hoyos, all’epoca Prefetto della Congregazione per il clero, che si congratula con il vescovo Pican per non aver denunciato l’abate Bissey, condannato a 18 anni di carcere per abusi su 12 minori. La lettera è del settembre 2001.

Kaworu

io davvero non capisco come possano certi cattolici giustificare o sminuire tutto questo schifo.

teologo cattolico

@sandra

Io credo che coprire o insabbiare un reato sia un reato. Mi dici i nomi dei numerosi vescovi che sono stati condannati, con sentenza definitiva, per non aver denunciato un reato che conoscevano (in questo caso di pedofilia) ? perchè se non ne conosci, o non sono cos’ numerosi, si rischia di parlare al vento…

Sandra

Il vescovo Pican per esempio fu condannato a tre mesi. Il cardinale Law forse lo sarebbe stato, peccato che sia scappato dal processo e abbia trovato rifugio in vaticano dal suo amico polacco, beato lui, no? Quindi numerosi non possono essere, anche perché come nel caso di don Seppia il fascicolo della denuncia per molestie telefoniche non si trova, non esiste una ricevuta per il conto delle intercettazioni che il padre non ha mai pagato contrariamente alla prassi, rimane il fascicolo dell’archiviazione.
Ma, e ancora non lo capisci!, non è la dimostrazione di colpa a minare la credibilità della Chiesa, è il sospetto. Esempio, la Jepsen, capo dei vescovi luterani, si dimise quando fu sospettata di aver saputo di un caso. Non c’erano prove a suo carico, non ci fu un processo, lei stessa si dimise in quanto non più credibile.

Non si troverà nessuna prova che i vescovi di Genova sapevano. Ma in fondo a minare la loro credibilità basta un piccolo ragionamento: come è possibile che un giovane sacerdote 35enne venga trasferito da una delle due parrocchie di Recco, comune che conta 10mila abitanti, per una parrocchia di tre frazioni di un comune di montagna che di abitanti fa 700? E Tettamanzi non ha un dubbio, davvero non fa una telefonata, per esempio al suo primo parroco, per capire come mai un sacerdote – che studia Diritto – sia finito in “castigo”? E nemmeno Bagnasco si chiede, sfogliando il dossier di un parroco, il perché di quello strano trasferimento? La superficialità è molto grave.
Strano poi che un cattolico come te si ostini a ignorare quanto sottile sia la divisione tra atto e negligenza: se ricordo bene, nell’atto di contrizione si recita proprio “ho molto peccato per … opere e omissioni”. Le omissioni sono sullo stesso piano dell’atto, e i vescovi hanno molto, ma molto, peccato.

Non so legalmente come sia perseguibile la negligenza, ci penserà eventualmente la class action dei genitori. Per me come persona è sufficiente per dubitare della buona fede di una persona, e quindi MAI le affiderei un bambino.

teologo cattolico

@sandra

ho capito bene, conosci al mondo il caso di un solo vescovo condannato per favoreggiamento?

E visto che mi rispondi, mi dici in cosa differisce il favoreggiamento di un Vescovo che non denuncia il prete (in quell’unico caso) rispetto al genitore che non denuncia il prete che sa di aver abusato del figlio??

Ecco, se mi chiarisci questo mi fai un piacere. Almeno qualcosa la imparo nel frequentare il blog dell’uaar.

Sandra

Se un ente è corrotto e potente, il singolo non può sfidarlo. Sempre restando nel caso Seppia, un padre si era rivolto alla polizia, e il vescovo non pensò di meglio che trasferirlo in una parrocchietta di un comune di poche centinaia di abitanti: quello che “dimenticò” di fare fu di segnare con un pennarello rosso negli archivi della Curia che questo prete, che si trastullava con telefonate oscene a due bambini, non era mentalmente idoneo per avere a che fare con ragazzini. Che le circostanze dei trasferimenti (perché ce ne fu un altro) non abbiano dato adito a sospetti ai due arcivescovi successori, non depone a favore di una Chiesa attenta al bene dei bambini. Piuttosto distratta e insensibile, non trovi?

Basta che pensi alla Chiesa come a una Polizia di un paese totalitario. Un poliziotto abusa del suo potere, tu ti metteresti contro un’organizzazione in grado di schiacciarti? Un’organizzazione dove il diritto dell’individuo vale zero di fronte al Potere?
Aggiungi, nel caso della Chiesa cattolica, altri elementi, come la sessuofobia, e un certo paternalismo che genera infantilismo: questi pedofili possono relazionarsi sessualmente solo con bambini/ragazzini.

Se vuoi imparare, allora ti consiglio “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri.
“Il potere corrompre, il potere assoluto corrompe assolutamente”. Chi ha troppo potere, o autorità, finisce per abusarne. La Chiesa è per sua natura fondata sull’autorità, è creatrice di vittime che non potranno mai denunciare, ed è vittima del suo stesso potere e della sua autorità. Non dovendo mai rendere conto a nessuno, essendosi creata una posizione di supremazia morale, si è sentita, ed era, intoccabile.

Ai miei occhi, ma è un’opinione, la cosa peggiore non è che il fatto di non aver denunciato all’autorità civile, ma di non aver reso inoffensivi questi criminali, mettendoli a lavorare in uffici, biblioteche, case di riposo…. questo era nel potere della Chiesa. Che invece li abbiano ritrasferiti, facendo finta di credere al pentimento, non mi va giù: era solo una questione di potere, sapevano che qualche scandalo di sesso e bambini, isolato per assenza di informazione globale, non avrebbe scalfito il loro potere. Invece in materia dottrinale non sono mai stati così comprensivi, perché rischiava di minare l’unità e quindi il potere, e lì infatti sempre stati fiscali. I bambini NON erano una priorità.
Se adesso lo diventeranno, sono contenta per i cattolici. Che la Chiesa ci sia arrivata perché messa con le spalle al muro per la sua decennale (se non secolare!) negligenza verso i piccoli (contravvenendo allo stesso insegnamento evangelico), fa però dubitare di tutto un edificio costruito su una superiorità morale che non ha nessuna ragione di esistere.

Cesare b

Ne’ l’ anziano Vescovo in pensione Babini ne’, tanto meno, il sito “Pontifex” rappresentano la Chiesa.
Saluti.

Stefano

@ Cesare b

Ti dispiace ripetere questo intervento a Pontifex?

bradipo

Su Pontifex scrivono preti.
Un prete ha una divisa e gode di privilegi perché la indossa.
Se non sono voce ufficiale o se la tolgono o gliela tolgono.

firestarter

Ne’ l’ anziano Vescovo in pensione Babini ne’, tanto meno, il sito “Pontifex” rappresentano la Chiesa.
Saluti.

If it looks like shit and it smells like shit …

Catone48

Io penso che il Papa debba ascoltare i pensieri e i consigli dell’UAAR e quindi procedere allo scioglimento e messa in liquidazione della Chiesa.

Ma poi l’UAAR…come farà a sopravvivere?

Dr. Marvin

L’UAAR non DEVE per forza sopravvivere!
Se non e ne fosse più bisogno ci sentiremo liberi di fare le cose che ci piacciono di più.

Alex

Vedi che la sopravvivenza dell’UAAR non è mica necessaria. Anzi io spero proprio che arrivi un giorno in cui la religiosità diventi in fatto esclusivamente privato e che un’associazione come l’UAAR non abbia più motivo di esistere.
Vedi non sarebbe necessario neanche che la chiesa si sciolga, basterebbe che la smettesse di interferire nella vita di quelli che non fanno parte della loro religione influenzando le leggi dello stato che valgono per tutti i cittadini e che tanto per cambiare iniziasse a “mantenersi” esclusivamente con le donazioni dei fedeli.

Catone48

@ Kaworu

Perché, ad esempio, ci sarebbero (ancora) i musulmani. Il tuo “perché” la dice lunga sulla serietà del tuo ateismo. Che è solo anticattolicesimo. Ci sei cascata come una pera cotta (naturalmente non c’era bisogno di dimostrarlo).

@ Alex

Anche tu, in realtà, più che ateo sei solo anticattolico. Se, infatti, guardassi con occhio seriamente laico alla “influenza” (come la chiami tu) della Chiesa nelle leggi dello stato, capiresti che tale influenza non è niente di più e niente di meno di una qualsiasi influenza che può esercitare una qualunque organizzazione sindacale o un qualunque gruppo di pressione o una qualunque lobbie. Se l’influenza della Chiesa è forte è solo perché essa rispecchia la maggioranza dei cittadini italiani ed ha una antichiessima tradizione. Il concetto è molto semplice. Comprendo, umanamente, che è difficile accettare ciò da parte di chi è in minoranza.

@ Dr. Marvin

Sei libero.
Ma se non ti senti tale per colpa della Chiesa è solo un problema tuo.
Dimenticavo, c’è anche la libertà degli altri.

Godspeed you

Non dimentichiamoci che stiamo parlando di una istituzione e di uno Stato all’interno di un altro Stato istituzionale; a parer mio il Vaticano non andrebbe riconosciuto come Stato, la chiesa cattolica andrebbe perseguita per i reati che ha commesso e i danni che ha recato…

Kaworu

per quanto riguarda l’italia principalmente sono anticlericale oltre che essere atea. penso sia superfluo spiegarti il motivo.

ma un eventuale scioglimento dell’uaar non poterà certo all’estinzione degli atei, io dell’uaar manco faccio parte.

Alex

@Catone48

Sicuramente sono anche anticlericale. L’influenza della chiesa è forte semplicemente perchè i nostri politicanti sono asserviti ad un’associazione che ha un forte potere economico. E la cosa mi fa decisamente schifo.
Ma non ripecchia la volontà della maggioranza degli italiani.
Le posizioni dei cittadini italiani su divorzio, aborto rapporti prematrimoniali ne sono un esempio.
La maggior parte dei cittadini italiani sono cattolici solo di nome, nei fatti scelgono le parti della religione che più gli garbano e escludono totalmente le altre.
Se fci fosse una legge per cui i cattolici fossero davvero costretti a seguire gli obblighi della chiesa nel giro di 24 ore diventeremmo il paese con la più alta percentuale di atei.

Chiaro di Luna

Adesso salterà fuori qualche altro pagliaccio che dirà le solite frasi sui presunti regimi atei o qualche altra stupidaggine simile.
Non perdete tempo a discutere coi cattolici, è peggio che parlare ai muri…E’ come se fossero degli automi, non hanno coscienza propria…

Dalila

Ragionano semplicemente per compartimenti stagni.
A proposito, dov’è Florenskij?

MASSIMO

E nonostante tutto questo, la maggioranza dei genitori italiani continua a mandare i loro bambini a catechismo…….

dario colombera

Sento una grande pietà per quei preti, diventati pedofili e comunque psicopatici, perché da bambini, o giovanetti, costretti in un ambiente crudele e disumano, dove hanno subito tutto quello che ora fanno. Come si può tollerare, sia da laico e ancor più da religioso, una tale associazione, che è criminale due volte, in quanto pervertisce sia le anime dei preti , che quelle dei bambini e giovani che vengono loro afffidati. Se l’Italia è un paese senza religiosità a chi lo si deve? A quei FALSI fedeli pigri e conformisti, che per la ridicola idea di andare in paradiso, via stupidtà e superstizione, accettano l’ostia da preti immondi, nemici degli insegnamenti evangelici.
Gesù Cristo ha fatto i suoi miracoli per sostenere la pedofilia, l’omosessualità violenta, la finanza criminale, la politica dei dittatori, ecc..? O mi sbaglio ?

Godspeed you

Secondo me ti sbagli almeno su due cose: che possa essere esistita una persona che fosse imparentate con l’Uomo Invisibile e che questa abbia fatto miracoli… 🙂
Penso anche che possa esserci un insegnamento alla eticita’ senza farse religiose di alcun tipo, sono anzi convinto che un insegnamento siffatto avrebbe risultati di molto superiori rispetto ai cosiddetti insegnamenti evangelici…
Rimane un fatto che certi individui andrebbero arrestati e con loro TUTTI quelli che li hanno sostenuti.

Marcvs

– Nei tanti anni in cui ho trattato l’argomento non mi è mai, e sottolineo mai, arrivata una sola denuncia né da parte di vescovi, né da parte di singoli preti, e questo è un po’ strano. La magistratura quando arriva a inquisire un sacerdote per questi reati ci deve arrivare da sola, con le sue forze – . (Pietro Forno, capo del pool antimolestie e procuratore aggiunto di Milano)

Mario 47

Ovviamente è un magistrato di estrema sinistra: andrò a dirlo a Obama.

mario

teologo cattolico

@marcus
ciao

Chiedo anche a te. Come mai a tuo avviso si considera reato gravissimo un vescovo che non denuncia il prete (non credo che esista il reato di insabbiamento” o di “copertura” ) e invece non si considera parimenti reato quiello del genitore che non denuncia il colpevole dell’abuso del figlio?

Diocleziano

Potrei darti due o tre risposte pertinenti ma, dato che frequenti da qualche tempo questo blog, dovresti già conoscerle.

Sandra

Prova a sostituire vescovo con padrino e prete con picciotto, e vedi se capisci.

Sandra

o anche vescovo con capo della polizia francese e prete con DSK, per esempio.

Nerodiseppia

Da notare la difesa ufficiale minimizzava sostenendo che di accertato c’erano dei baci non del sesso, e che comunque era uno scambio (droga VS carezze).

Già, come se un prete che spaccia a minorenni… in fondo in fondo cosa vuoi che sia?
Bello, lo stile vaticano!

Anzi, erano quelli dei pervertiti che si drogavano, quindi, tutto sommato…. quasi quasi se lo meritavano, no?

MA perché non restauriamo la “Santa” Inquisizione e facciamo un po’ di pulizia di tutti questi criticoni ingrati?

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