La politica demografica della Chiesa cattolica

Raffaele Carcano*

Raffaele Carcano

L’ONU ha recentemente rivisto al rialzo le stime sulla crescita della popolazione mondiale. Pare, sostengono le Nazioni Unite, che alla fine del secolo il pianeta sarà abitato da oltre dieci miliardi di homines più o meno sapientes. Se non si ammazzeranno prima: perché le risorse disponibili non sono certo illimitate. Soprattutto in Africa, dove si concentrerà quasi in esclusiva l’aumento di oltre tre miliardi di persone rispetto alla popolazione odierna.
L’esplosione della bomba demografica è stata annunciata per la prima volta oltre due secoli fa dal pastore anglicano Thomas Malthus. Le sue catastrofiche previsioni non si sono mai tradotte in pratica soltanto perché la spinta all’aumento era, allora, quasi esclusivamente europea, e trovò una valvola di sfogo nel colonialismo, nell’emigrazione e nel progresso tecnologico. Quello stesso progresso ha, in seguito, limitato i danni prodotti dalla crescita esponenziale della popolazione dei paesi in via di sviluppo, ma non sembra più essere capace di svolgere questo ruolo.
L’Africa è un gigantesco arsenale di stati la cui popolazione è composta da una maggioranza di giovani senza grandi (e nemmeno piccole) prospettive, e la cui unica speranza è il trasferimento nel mondo occidentale. Che però sembra incapace di assorbire da solo una massa così enorme di esseri umani disperati. Nemmeno l’approdo di nuove nazioni a regimi democratici sarà particolarmente d’aiuto. Anzi, le esperienze del 1979 in Iran e del 1991 in Algeria provano che, quando un regime autoritario crolla, un altro regime di stampo religioso è pronto ad approfittare della maggior libertà per prendere il potere. Non è un caso che i cattolici e più in generale i cristiani temano questa prospettiva, sentendosi più tutelati da autocrati corrotti che dai leader dei movimenti religiosi concorrenti.
I mass media legati al Vaticano hanno dato ben poco risalto al rapporto ONU. La circostanza non sorprende affatto: sfruttando il suo status di osservatore permanente al Palazzo di vetro, e di membro votate durante le conferenze internazionali, la Santa Sede continua a operare affinché la crescita della popolazione sia ancora più massiccia di quanto previsto. In Africa i cattolici costituiscono una minoranza (come peraltro anche negli altri continenti, America Latina esclusa) e, al di là delle statistiche del Vaticano, di cui è conclamata l’assoluta inattendibilità, le conversioni sono numericamente poco significative. L’impegno diretto nel continente è, tutto sommato, limitato: anzi, al di là dell’enfasi posta sull’attività missionaria, Oltretevere tendono piuttosto a sguarnire le già magre schiere dei sacerdoti autoctoni trasferendoli nelle parrocchie della ricca Europa.
Una scelta di cortissimo respiro, un atteggiamento apparentemente incomprensibile per una religione profondamente proselitista nel continente che conoscerà un’enorme crescita della popolazione. A meno che la strategia vaticana non sia quella di favorire sia l’incremento esponenziale delle nascite, sia il trasferimento in massa di africani nel nostro paese. Un dubbio legittimo, visto sia il business legato ai centri di accoglienza (le Caritas si fanno pagare profumatamente dallo Stato ogni ospite che alloggiano), sia il condizionamento sociale che – persino Ruby per una volta insegna – porta sempre più giovani immigrati ad abbracciare il cattolicesimo professato da chi dà loro una concreta prospettiva lavorativa.
Una eventualità funesta. Tanto più che il Vaticano non sembra aver mai elaborato, né qui né altrove, un progetto concreto di sviluppo compatibile con una Terra sovrappopolata. Molto probabilmente la Chiesa cattolica si limita soltanto ad agire in base alla Tradizione (quella che dice ‘no’ a ogni controllo delle nascite, e che concentra i sacerdoti laddove possono ricevere maggiori benefici ecclesiastici). Ma il dubbio resta, ed è un dubbio che Benedetto XVI dovrebbe fugare al più presto. Spiegando, per filo e per segno, come ritiene che un’umanità di quindici miliardi di persone (a tanto si arriverebbe rapidamente senza pianificazione familiare) possa evitare di portare al collasso il pianeta.

* Studioso della religione e dell’incredulità, curatore di Le voci della laicità, coautore di Uscire dal gregge, segretario UAAR

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.
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133 commenti

Marjo

Io penso che Benedetti XVI risponderebbe: ci penserà il Signore.

nicola

Bisogna dire la verità, la religione cattolica obbliga i preti di rito latino al celibato quindi non contribuisce all’incremento demografico almeno per i suoi religiosi.
Per gli alri predica l’astinenza dai rapporti sessuali. Certo seguire l’obbligo dell’astinenza per un Cluney o un Cassano è molto difficile. Più facile è per i bruttoni o le bruttone manando di ‘materia prima’. Eroica è invece la scelta dell’astinenza.
Poichè la chiesa cattolica lotta gli ultimi e i diseredati difende l’astinenza e il sesso conapevole legato alla procreazione. Onde per cui niente sesso fuori dal matrimonio e niente preservativo. Astinenza ( o seghe, ma questo non lo dice la chiesa).

Kaworu

a me la scelta dell’astinenza sembra (quella si) contro natura e molto, molto stupida.

tra l’altro è tutto da dimostrare che la chiesa lotti per gli ultimi e i diseredati.

nicola

L’astinenza spesso la si subisce un pò come la fame quando manca il cibo.
E si può scegliere, nel qual caso, al contrario della fame, si soffre un poco se abbastanza ‘sublimati’, ma non si muore. Per quanto riguarda la storia ‘degli ultimi e diseredati’ c’è nel vangelo e la chiesa fa riferimento al vaangelo. Non mi sembra che altri ‘vangeli’ contengano frasi a favore degli ultimi e diseredati.

Kaworu

mi risulta che i musulmani abbiano la carità obbligatoria. quindi un aiuto agli ultimi e ai diseredati.

in ogni caso non c’è bisogno di un dio per fare qualcosa di buono per gli altri.

ma una religione funziona benissimo per far fare a persone che altrimenti magari non l’avrebbero fatto, tanto male verso delle persone.

riguardo all’astinenza, direi che la chiesa cattolica non è esattamente un esempio di equilibrio in materia sessuale, quindi direi che l’astinenza è qualcosa che va contro la natura umana.

nicola

L’astinenza va contro la natura umana come la fame, la sete, le malattie,…..
Non c’è bisogno di un dio per far del bene ma aiuta molto.
Per quanto riguarda i cosiddetti scandali sessuali nella chiesa, che l’impero dei media chiama pedofilia, mi sono appena visto un video su youtube di accusa:ebbene un prete condannato ha confessato i ‘crimini’. Si ‘crimini’ fra virgolette perchè così è stato definito il piacere che il monaco provava nel vedere le mutandine di qualche bambina, oggi! che in cui viene quasi rivendicato come diritto ben altro che il sol vedere le mutandine! Roba da non credere.

bradipo

Si ‘crimini’ fra virgolette perchè così è stato definito il piacere che il monaco provava nel vedere le mutandine di qualche bambina, oggi! che in cui viene quasi rivendicato come diritto ben altro che il sol vedere le mutandine! Roba da non credere.

eh??

Kaworu

nicola, la fame, la sete e le malattie non sono cose che si scelgono (a parte in caso di turbe mentali assortite, chiaramente).

idem l’astinenza da persone sane non viene scelta.

il fatto che a qualcuno “tocchi”, è un dato di fatto ma è altrettanto evidente che queste persone a cui tocca non stanno bene.

non c’è bisogno di un dio per far del bene. punto.

per far del male invece un dio sicuramente aiuta a convincere anche i recalcitranti.

ah quella che hai descritto è pedofilia, che non deve per forza tradursi in abuso sessuale.

ma vedo che la giustifichi, quindi…

che disgusto.

antoniadess

“lotta per gli ultimi e i diseredati” quando sento certe cose mi viene l’orticaria: il modo migliore per diminuire la miseria e la sofferenza, fare in modo che ci siano meno diseredati è favorire il controllo responsabile delle nascite _con tutti i mezzi_ a disposizione; pretendere di risolvere il problema degli “ultimi” con la carità è come pensare di svuotare il mare con un cucchiaino; dire no ai contraccettivi è come dire no agli interventi idrogeologici per prevenire le frane. In questo mondo irrazionale infatti si fa poca prevenzione a tutti i livelli, succedono i disastri e poi si pensa che li mandi il signore; il capitolo demografico è uno dei più importanti ma tutti, compresi certi ecologisti nostrani, fanno orecchie da mercante: parlano di Agenda 21 e dimenticano che il controllo delle nascite era posto, in quella Agenda del 1992 a Rio de Janeiro, al primo posto delle azioni virtuose urgenti per salvare il pianeta, o almeno per rallentarne il disastro, e qualcuno sta ancora a parlare di astinenza o di peccato nell’uso dei preservativi, piuttosto che della pillola: sarebbe ridicolo se non fosse tragico per i disastri che produce 🙁

Southsun

@ Nicola.

Sui crimini pedofili all’interno della Chiesa hai visto solo la glassatura di zucchero della torta schifosa.

Leggiti la storia di Don Marco Dessì per “assaporare” la farcitura di sterco.

Secondo te la Chiesa è stata condannata dai Tribunali di mezzo mondo perchè i suoi dipendenti provavano piacere nel guardare le mutandine dei bimbi??

Ma come sei messo, di’…

davide p.

direi che astinenza è contro natura come lo è la monogamia… ogni uomo sposato sa che deve sforzarsi per restare fedele combattendo l’istinto di seminare a destra e manca…

Tabakko

1)In molti paesi africani non esiste altra previdenza sociale e pensione se non la prole.
2)Il Sudafrica, cioè la nazione più “moderna”, “internazionalista” e più “condomizzata” del continente, è sull’orlo del baratro politico, e i contagi non si fermano.
Conclusione: l’Onu si è dimostrata inefficiente e incapace così tante volte che è inutile darle un credito più ampi di quello che spetta a ogni male minore.

Come al solito si dimostra che chi disquisisce di idee, per di più rispolverando un tipo singolare come Malthus, non sa un accidenti dei fatti a cui si dovrebbe rifare.
La teoria sulla “sovrappopolazione” è una bufala volta a fomentare fobie, che gode di ampio prestigio in ambienti geo-politici più che scientifici, e che è paragonabile soltanto a quella del “pericolo giallo”. Una bufala, per il semplice motivo che non può esistere alcuna sovrappopolazione ma soltanto la popolazione che può esistere. Detto ciò, se si parla di risorse disponibili, e quindi di indigenza e fame, bisognerebbe ricordare che le risorse ci sono, ma che sono gestite in modo “particolare” sia dall’occidente che dai paesi del terzo e del secondo mondo.

rolling stone

“può esistere solo la popolazione che può esistere”.
Interessante!
Anche in un allevamento di polli, ammucchiando gabbie su gabbie, può esistere solo la popolazione di polli che può esistere.

antoniadess

>>risorse ci sono, ma che sono gestite in modo “particolare”…<<
chi gestisce sono esseri umani e devi fare i conti con ciò che sono, non con ciò che dovrebbero o potrebbero essere: chiamasi principio di realtà; se le risorse materiali ci sono, ammesso e non concesso, le risorse umane, in senso qualitativo, sono molto scarse, questo è un fatto! Dire che la bomba demografica sia una bufala è mettersi una spessa benda sugli occhi, negare l'evidenza. La maggior parte degli esseri umani che nascono sono poco sapiens e poco capaci di risolvere i grandi problemi, forse sarebbe più prudente prevenirne qualcuno, questo chiamasi buon senso.

POPPER

Eh, si, bravo Carcano, questa è la realtà, sarebbe ora che anche le religioni se ne renderssero conto.

“Una eventualità funesta. Tanto più che il Vaticano non sembra aver mai elaborato, né qui né altrove, un progetto concreto di sviluppo compatibile con una Terra sovrappopolata.”

Insomma non hanno un piano B, ma a me pare che manchino anche di quello A, visto che bocciano qualsiasi tipo di prevenzione.

Diocleziano

La chiesa non può, non deve risolvere il problema: loro ci campano da millenni sulle difficoltà altrui. In un mondo felice non ci sarebbe bisogno di dio.

kleber al salim jones

Secondo studio elaborato da ricercatori, la terra potrebbe ospitare senza rissentirsi almeno 857 miliardi di persone. Ma purtroppo il rapporto è il seguente 1 egoista produce 100.000 poveri, basta fare due calcoli e vedrete che i conti tornano senza le solite baggiane legate al controllo della nnatalita, che poi è li che si vuole arrivare alla fine, interessi dell’ industria farmaceutica legata al contraccettivo.

fab

kleber, sai benissimo che i numeri non sono il tuo forte. Lascia perdere, va’.

Kaworu

potresti linkare questo studio, per cortesia?

perchè i numeri mi sembrano buttati lì a caso.

Southsun

@ Kleber.

Peccato che uno studio della Pontificia Accademia delle Scienze del 1994 aveva concluso che era necessario limitare le nascite a due figli per coppia per prevenire danni gravissimi e irreparabili all’ecosistema.

Vatti a leggere gli articoli su questo studio negli archivi storici di Corriere e Repubblica.

Studio che fu messo – ovviamente – in cantina dall’ineffabile GP II, in quanto sfarloccava la sua “dottrina” natalista.

Strano che i più ferventi natalisti siano i più sterili per SCELTA, eh?? Armiamoci e partite, vero?

RobertoV

Complimenti, ha appena detto che si potrebbe vivere nelle zone abitabili con una densità media di popolazione di oltre 20000 abitanti/km2, superiore ai 14000 ab/km2 di Tokio, senza contare che ci sono anche laghi, fiumi e montagne che sottraggono spazio. E’ quasi al livello dell’altro genio che sosteneva si potesse mettere tutta la popolazione sull’isola di Pasqua.

francesco

In Algeria nel 1991 non è crollato nessun regime. Erano state indette elezioni stravinte dagli islamici ma annullate dal regime con la solita assenza di informazione e complicità da parte dei paesi occidentali (italia in testa). Le elezioni in algeria sono poi state ripetute un anno dopo nela speranza (rivelatasi vana) che nel frattempo la martellante propaganda del regime riuscisse a fare cambiare idea alla gente. Senonchè alle successive elezioni gli islamici stavincono di nuovo. E questa volta le elezioni vengono annullate ed abolite del tutto.
Bisogna essere più precisi quando si citano fatti storici perchè la gente è in media molto ignorante e magari potrebbe anche credere che in algeria gli islamici sono davvero al potere.

La chiesa cattolica (e non la santa sede, perchè di santo non ha niente) è costantemente impegnata nell’impresa di autoperpetuarsi e per fare questo si deve sempre alleare con i regimi che più le somigliano, che sono quelli basati sui poteri di tipo gerarchico (soprattutto monarchie e regimi retti dai cosidetti ‘rappresentanti’ del popolo come quello che infesta l’talia). L’unico vero nemico dei gerarchi cattolici non è nè l’aborto nè il controllo delle nascite, ma la democrazia.

Raffaele Carcano

@ Francesco
Bisogna essere più precisi quando si citano fatti storici perchè la gente è in media molto ignorante e magari potrebbe anche credere che in algeria gli islamici sono davvero al potere.

Non ho scritto questo.

Laverdure

Forse e’ opportune precisare che i gruppi islamici hanno sfogato la loro frustrazione per
la mancata presa del potere con una lunga serie di attentati che hanno provocato e provocano ancor oggi un enorme numero di vittime tra la popolazione civile.
Tenendo conto dell’esperienza iraniana,il dubbio che l’atteggiamento delle tutt’altro che
cristalline autorita laiche sia stato il male minore (sia per l’Algeria che per altri),e’
piu’ che giustificato.

Marcus Prometheus

In Algeria la opposizione islamista non essendo riuscita ad instaurare la dittatura iniqua della sharia (ineguale nel trattamento di uomini e donne e di veri credenti ed infedeli, oltre che altre cosucce) si e’ messa ad ammazzare (ed a stuprare) all’ingrosso (per il 99,99% mussulmani) ed ha prodotto circa 200.000 morti (di cui forse meno di un 20% propri adepti e l’80% civili e qualche soldato e poliziotto).
Risultato finale amnistie ed immissione ULTERIORE di principi shariatici INIQUI verso donne ed infedeli apostati e non credenti nella legislazionem oggi sempre piu’ islamista.
Continua seppur molto ridotto il terrorismo oggi sotto etichetta Al Qaeda per un integralismo ancor piu’ accentuato.
NO, l’instaurazione della Sharia fosse anche tramite elezioni stravinte non e’ Democrazia.
La Democrazia e’ un metodo di gestione tramite elezioni e maggioranze che comunque si ricorda di proteggere anche le minoranze e l’eguaglianza di fronte alla legge, per esempio di donne e di non credenti o diversamente credenti (infedeli).

stefano marullo

@ marcus prometheus
la tua lettura mi sembra pregiudiziale. Amnesty International, che non mi pare un’associazione filo-islamica, ha espresso seri dubbi sulla paternità di molti esecuzioni attribuiti agli integralisti. Da quelle parti ammazzano un po’ tutti. Peggio quando si fa in nome della democrazia. Domanda: invalidare i risultati di regolari elezioni è democrazia? Se mi rispondi che sono filo-islamico non aspettarti replica

Laverdure

@Stefano Marullo

A titolo puramente informativo,forse e’ opportuno far notare che il fascismo in Italia
prese il potere tramite le elezioni.
Vi furono si un sacco di brogli e irregolarita,ma gli storici concordano che anche senza di esse il risultato finale sarebbe stato lo stesso.
In germania la vittoria del nazismo fu ancora piu’ netta.
E in entrambi i casi,in Germania ancora piu’ che in Italia,tali regimi godettero del
favore della maggioranzxa della popolazione per anni,fino allo scoppio della guerra.
Questo riguardo alla “sacralita” di un regime che abbia vinto le elezioni.

stefano marullo

Se ci si riferisce al periodo della guerra civile protrattasi fin oltre la meta degli anni Novanta, è evidente da parte del regime militare che prese al potere in Algeria con un golpe, che si volle favorire una strategia della tensione che avrebbe portato allo stato d’emergenza che dura tuttora. Che gli estremisti del FIS, GIA e Co. fossero dei criminali non ci piove; basterebbe la testimonianza di donne come Khalida Messaoudi. Ma c’è qualcosa che non torna. Marcus Prometheus è certo che gli autori dei massacri fossero i fondamentalisti islamici. Un rapporto di Amnesty International dava conto della circostanza che la maggior parte delle atrocità era stato compiuto intorno alla capitale Algeri, nella regione più militarizzata del paese, e molte di esse a poca distanza dalle postazioni dell’esercito e delle forze di sicurezza. Nonostante le urla delle vittime, le fiamme delle case incendiate da parte dei terroristi, le forze di sicurezza non sono mai intervenute a difendere la popolazione civile. Amnesty ha raccolto le testimonianze di diversi sopravvissuti i quali hanno dichiarato di avere raggiunto le postazioni dell’esercito chiedendo aiuto ma invano. Esistono anche denunce riguardo al fatto che alcuni di questi massacri siano stati compiuti da milizie legate al governo o da squadre dell’esercito e che alcuni gruppi di “terroristi” agissero sotto copertura delle forze di sicurezza. Le autorità all’epoca furono sempre contrarie ad autorizzare indagini indipendenti per i massacri e per le altre violazioni e non si capisce perché se si considera che erano molto attive nel chiedere la condanna del terrorismo da parte della comunità internazionale. In molte zone rurali ci furono poi veri e propri eccidi – il picco nell’ottobre del 1996 – con un gran numero di donne e bambini uccisi. Alcune di esse erano state teatro di operazioni dell’esercito che aveva usato aerei per il bombardamento e forze di artiglieria. Ma mentre il governo enfatizzava gli stupri e gli sgozzamenti da parte dei gruppi armati di opposizione, su queste operazioni non forniva molti dettagli parlando di “operazioni contro il terrorismo”. E il copione si ripete, in nome della lotta al terrorismo negli anni a venire in Algeria si sono giustificati esecuzioni extragiudiziali, sparizioni, torture e detenzioni illegali. Qualcuno ricorda la “primavera nera” in cui nel 2001 si sparava contro le folle inermi che chiedevano libertà e democrazia? Il male minore dici Laverdure?, Ma è così che abbiamo foraggiato i Ben Alì, i Gheddafi, i Mubarak sentinelle contro l’integralismo islamico, per poi svegliarci un giorno e dire che erano dei mostri! Quanta ipocrisia. Laverdure ricorda i casi del fascismo e del nazismo che furono scelti dagli elettori. E allora? Un conto è l’esercizio della democrazia (il voto è una delle sue espressioni, nulla di “sacro” ma sarebbe “profano” negare questo fondamentale diritto) che va sempre garantito, un conto sono i fondamenti della democrazia che vanno difesi sempre e comunque da qualsiasi potere eletto. Un paese deve dotarsi di adeguati anticorpi per garantire che nessuno possa, arrivato al potere, fare scempio delle garanzie di uno stato di diritto. E se non ne è capace, ahimé, forse si merita la sharìa, il fascismo e il nazismo. Sospendere i principi democratici per contrastare il pericolo rappresentato dal nemico che potrebbe minare quei principi è semplicemente contraddittorio. Non è possibile accettare la violazione dei diritti elementari in nome di nessuna ideologia, dottrina o filosofia. Se lo si facesse in nome dell’ateismo cesserei di essere ateo. Questa era la morale di Pinochet quando attaccò La Moneda facendo piazza pulita di un governo liberamente eletto in nome della lotta contro il comunismo. E quella di Reagan quando sosteneva il terrorismo dei Contras contro il legittimo governo sandinista. Questo non ci esime dal giudicare la follia della sharìa e dei fanatici integralisti che vanno combattuti sul piano prima culturale e poi con il codice penale. La nascita di un partito islamico moderato in Algeria è la più cogente sconfitta per i gruppi islamici più intransigenti, già sconfitti militarmente.

P.C.

È un insulto gratuito o hai delle fonti e dei dati per contraddirlo o per dimostrare che quelli citati da lui non siano validi?

P.C.

Chiamalo come vuoi, ma è gratuito o hai delle fonti e/o dei dati per contraddirlo o per dimostrare che quelli citati da lui non siano validi?

il parroco di Funo

“Molto probabilmente la Chiesa cattolica si limita soltanto ad agire in base alla Tradizione (quella che dice ‘no’ a ogni controllo delle nascite,…”

questa è una balla colossale, dal famoso discorso di pio XII alle ostetriche nel 1951, in poi.

PS: L’espressione “paternità/maternità responsabile” è stata usata la prima volta al vaticano II.

bradipo

PS: L’espressione “paternità/maternità responsabile” è stata usata la prima volta al vaticano II

se è così si può anche dire che sono quelli che da più tempo non la mettono in pratica 😆

P.C.

@ bradipo 😆

@il parroco di Funo 1952. E (se non sbaglio) non si riferiva al controllo delle nascite, ma al “possedersi” reciprocamente (a scopo non riproduttivo) di marito e moglie durante il periodo di sterilità naturale della donna.

“L’espressione “paternità/maternità responsabile” è stata usata la prima volta al vaticano II.” Se non sbaglio, è stato usato nel senso di “cercate di non fare figli che non potete allevare, ma mi raccomando senza abortire nè usare anticoncezionali”, non nel senso “se tutti fate 8 figli a testa, anche potendoli allevare, finiremo per distruggere il pianeta”. (mi riferisco alla posizione di paolo VI, visto che alla fine non contò l’orientamento della maggioranza del concilio, bensì l’orientamento del papa).

puric

se la maternità/paternità responsabili si basano sul metodo ogino/knaus stiamo freschi! Bisio lo chiama “la roulette vaticana”…

P.C.

@puric Ebbene si, il metodo ogino-knaus non funziona. Per chi non lo sapesse, ma fosse curioso/a, non funziona perchè le secrezioni vaginali possono mantenere in vita per qualche tempo gli spermatozoi “fregati” dall’essere “arrivati” proprio in quel momento del ciclo.

Tommaso

Papi, cardinali vescovi e giù a scendere, sono a sbornia fissa !

Perchè no ?

Una vale l’ altra !

🙂

Gérard

Andate e guardate cosa bevono nel Palazzo Propaganda Fide, negli appartamentini dei Monsignori . Non è aqua santa …!

Southsun

@ parroco.

“Spiegando, per filo e per segno, come ritiene che un’umanità di quindici miliardi di persone (a tanto si arriverebbe rapidamente senza pianificazione familiare) possa evitare di portare al collasso il pianeta”.

Domanda legittima e sensata, non trovi parroco? Mica vino e ostia!

Ora, siccome il Papa è occupato ad intrallazzare con i criminali cattolici tipo Mugabe, vuoi provarci tu a rispondere in vece sua a questa domanda?

Aspettiamo trepidanti la tua qualificata risposta.

Pensiero mio mefistofelico:

non è che state portando volutamente il mondo alla rovina demografica per far avverare per forza le profezie bibliche catastrofiste, e poi mangiarci sopra?

“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” (Giulio Andreotti, cattolico)

Kheld

Ribadisco:

Normalmente il ragionamento mainstream è: “dobbiamo ingegnarci a produrre più cibo (rese altissime con fertilizzanti chimici, ogm, ecc.) perché alla fine del secolo il pianeta sarà abitato da oltre dieci miliardi di uomini”
Senza rendersi conto che così si invertono causa ed effetto.
È il contrario.

Entro la fine del secolo ci saranno esattamente tante persone quante ne nutriranno.
(provateci voi a vivere senza mangiare)

Con tasso di fecondità positivo, ripeto, con tasso di fecondità positivo, è il progresso scientifico-tecnologico che fa aumentare il numero di abitanti del pianeta.

La popolazione aumenterà perché verrà distribuito più cibo. (e non perché si faranno più figli di adesso)

serlvrer

Veramente in africa si moltiplicano anche se hanno appena di che sopravvivere, ma il problema non è questo, è: che futuro aspetta all’umanità?

Kheld

e quel “appena di che sopravvivere” che cos’è se non cibo?

È il cibo che dà il limite della popolazione.

Il problema è che combattere la fame nel mondo, a tutt’oggi, è dannoso per il mondo.

rolling stone

geniale Khled!
Stiamo a guardare.
Sarà la fame a determinare la popolazione del mondo.

Kheld

Perché “sarà”? È già così.

In una popolazione in espansione il numero di individui aumenta finché non viene raggiunto il numero massimo di poveri. (come sosteneva anche Malthus)

Solo un’iniqua distribuzione delle risorse può fermare l’avanzata della povertà. (e l’antropizzazione totale del mondo)

Non è geniale, è drammatico!

Ma a mali estremi…

PaoloS

Faccio solo notare che fortunatamente qualcuno in italia ascolta la politica demografica della chiesa e l’enciclica humanae vitae di Paolo VI, altrimenti i nostri problemi riguarderebbero l’estinzione; grazie alla vostra mentalità “la fecondità in Italia nel 2010 è stata di 1,40 figli per donna, ancora molto al di sotto della soglia di 2,1 che permette la costanza della popolazione,..”(http://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d%27Italia) sotto il 2.1 vuol dire dire addio agli italiani.
Da sottolineare che la regione italiana che ha il record negativo di natalità, e il record di mortalità in italia è la liguria, propio dove c’è la capitale dei non credenti!!!

Kaworu

ti faccio notare che nei paesi civili la natalità viene incentivata con iniziative concrete, non con l’elemosina o la proibizione dell’aborto.

Kaworu

(tra l’altro ti faccio notare che genova è stata “capitale dei non credenti” per quel ciclo di conferenze, così come milano lo è stata per il cervello grazie a un ciclo di conferenze dedicate al tema. non è che lo sono 24/7…)

SilviaBO

E perché la popolazione dovrebbe rimanere costante? Chi l’ha detto che la popolazione attuale sia quella ideale? Io starei meglio se in Italia fossimo 5 milioni: significherebbe più spazio per tutti, la possibilità di coprire la totalità del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, la rinascita della natura (in Italia orribilmente deturpata dalla capillare presenza di agricoltura e costruzioni), meno inquinamento, meno problemi di smaltimento rifiuti, meno malattie (le epidemie amano le popolazioni dense).
Incentivare la natalità in Italia è un crimine ecologico e sociale.

Batrakos

Come dice giustamente Carcano, il problema grosso della bomba demografica è l’Africa.
E là è il focus del problema del discorso papale, non tanto l’Italia, che, per quanto è la nostra terra, è un piccolo francobollo se si guarda il mondo, per cui il rapporto tra discorso papale e demografia nostrana mi pare malposto.

SilviaBO

Sì, ma non possiamo pretendere di comandare in casa d’altri. Si può tentare di istruire le donne, indirizzare le idee… ma poi ognuno a casa propria è libero di fare ciò che vuole.
E da che pulpito verrebbe la predica? I paesi africani potrebbero risponderci: “scusate, ma voi che avete una densità di popolazione più alta della nostra come vi permettete di venirci a dire di non aumentare di numero? I vostri nonni e bisnonni si sono riprodotti come conigli e adesso che lo facciamo noi ci criticate?”
Cominciamo a dare il buon esempio, dopo possiamo fare la predica agli altri.

Sergio

Che bel commento: c’è ancora qualcuno con un po’ di cervello, ne sono lieto. Forse non tutto è perduto (diciamolo per farci coraggio).

serlvrer

C’è il non piccolo problema che da loro le aree coltivabili sono scarse rispetto alla popolazione. Il problema non è la concentrazione antropica, ma le possibilità del territorio di sostenerla.

Southsun

@ SilviaBO.

Già, e nonostante la popolazione cresca pochissimo, in Italia c’è una “fame” di case che sembra da baby-boom.

Risultato: case in rovina nei centri storici e metastasi cementizie in ogni dove nelle periferie, e prezzi in continua ascesa.

C’è “qualcosina” che non torna in questo Paese… 😀

fab

PaoloS, non è che l’estinzione dell’italianità sarebbe poi questo gran male, sai?

#Aldo#

Mi ero ripromesso di non scrivere nessun commento a questa ultimissima, ma lo faccio.

La natalità ridotta della quale godiamo qui in Italia è una ricchezza e una preziosa opportunità, perché permetterebbe di ridurre in modo graduale ed incruento la nostra eccessivamente elevata e già abbondantemente insostenibile densità di popolazione, dando un po’ di respiro sia a livello di “smaltimento dell’isteria da folla”, sia a livello di danneggiamento del territorio. Anche se non ce lo dicono, basta guardarsi intorno per rendersi conto che la sovrappopolazione non è un problema del futuro, ma del presente.

Purtroppo i nostri “illuminati” dirigenti hanno deciso che ridurre la consistenza della mandria [1] danneggerebbe i loro affari, per cui stanno compensando il moderato calo naturale con consistenti importazioni di materiale umano, tanto da procurare un intenzionale incremento annuo di circa mezzo milione di persone all’anno, ovvero una nuova città di Milano ogni tre anni. Il processo è stato preparato normativamente a partire dai tardi anni ’80 e messo in atto concretamente a partire dal 2001 (osservate le statistiche e noterete un balzo talmente repentino da apparire chiaramente “artificiale”).

Il papa ha la sua fetta di responsabilità, ma a livello nazionale una responsabilità ancora maggiore l’hanno le dirigenze d’ogni schieramento. Loro sono gli allevatori, noi la mandria.

[1] Un allevatore non si preoccupa del benessere dei propri capi di bestiame, se non nella misura minima in grado di garantirne la produttività. Siccome la produttività di un singolo capo di bestiame non può essere aumentata oltre un certo limite, per il mandriano la soluzione per ottenere un reddito sempre maggiore è aumentare il numero dei capi a disposizione, possibilmente riducendo i costi del mantenimento di ciascuno di essi. Vi dice niente?

lucrezia

Straquoto.
Del tutto azzeccato il paragone con l’allevamento.

kleber al salim jones

Klen le tue teorie mi spaventano, mi ricordano un personaggio con i baffetti…

Southsun

@ Kleber.

…personaggio coi baffetti che era tanto amico del clero cattolico tedesco.

Roberto Grendene

“sotto il 2.1 vuol dire dire addio agli italiani.”

stai parlando di “razza”? spero vivamente di no

di cittadini italiani immagino ce ne saranno sempre tantissimi, che poi abbiano la pelle più scura o più chiara non mi sembra per nulla interessante

PaoloS

Mi dispiace doverti contraddire ma nel 1.4 figli per donna sono compresi anche i nati da donne immigrate in italia, quindi con pelle più o meno chiara, scompariranno gli italiani, i francesi, gli inglesi, i tedeschi, gli americani, e tutti quelli che si faranno influenzare dal vostro modo di pensare!!!

@Kaworu
ti faccio notare che nei paesi “civili” la natalità è decisamente inferiore. (http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_stati_per_tasso_di_natalit%C3%A0)

Il movimento ateo mi sembra molto radicato a genova!!

Kaworu

sarà anche radicato, ma da qui a definire genova “capitale”… sarebbe opportuno capire il significato di ciò che si legge 😉

per quanto riguarda i dati, mi pare che le cose siano all’opposto di come dici tu.

italia con “politiche” (diciamo così per non ridere) ridicole: 192 Bandiera dell’Italia Italia 8.18

mentre invece

169 Belgio 10.15
170 Svezia 10.13
161 Paesi Bassi 10.40
162 Finlandia 10.38
147 Lussemburgo 11.73
153 Norvegia 10.99
159 Danimarca 10.54
157 Regno Unito 10.65
143 Francia 12.57
139 Islanda 13.43 (uh qui poi come premier c’è una lesbica peccatrice)

poi chiaramente se vai a guardare posti dove la natalità è alta e la mortalità pure, ma la qualità di vita infima è un altro discorso. se aspiri a quello, non so che dirti.

Roberto Grendene

“scompariranno gli italiani”

se il tuo problema non e’ il colore della pelle, pensi davvero che nessuno abiterà più l’Italia?

se gli abitanti dell’Italia si riducessero gradualmente a 10 milioni, la vedrei una cosa positiva

Southsun

@ PaoloS.

Guarda che in Italia esiste un Paese assolutamente sterile, che assorbe risorse massive e non produce altro che carta straccia e dichiarazioni farneticanti su argomenti di cui non ha la minima competenza. Si chiama Vaticano, e prospera sulle spalle delle famiglie lavoratrici da 2000 anni e rotti.

Quindi tranqui funky, caro, chè i figli non si fanno se poi non arrivi a fine mese e non li puoi mandare all’università. I figli COSTANO, e i soldi non si trovano nel “giardino dei gentili”.

Infatti, lo Stato italiano prima deve pagare i lussi della Corte papale sterile, poi, se rimane qualche spicciolo, pensa a tutto il resto.

In Svezia, invece, più calci in faccia alla Chiesa cattolica e più asili pubblici per i bimbi delle madri lavoratrici.

I risultati te li ha dati Kaworu. Saluti.

firestarter

e’ uno di quelli “miss italia nera non e’ rappresentativa della bellezza italiana”.

kleber al salim jones

Scompariranno anche gli atei italiani, verranno sostituiti dagli atei cioccolato.

PaoloS

Sei uno di quelli sparo fango a caso per farmi vedere.

Io ho dei cugini etiopi e sono bellissimi, quindi evita di aprire bocca.

@Southsun
il fatto che i paesi europei siano in fondo alla classifica è la dimostrazione che dove arriva la vostra “civilizzazione” la razza umana inizia il suo declino.

“..lo Stato italiano prima deve pagare i lussi della Corte papale sterile, poi, se rimane qualche spicciolo, pensa a tutto il resto…” come fai a definire qualche spicciolo, quando viene dato alla chiesa cattolica meno dell’ 0.8% del gettito irpef (dico meno perchè non va tutto al vaticano), pensa a tutte le altre tasse che vanno (almeno in teoria) allo stato o alle amministrazioni tipo iva,ici,…

@Kaworu

siete stati voi i primi a definire genova capitale europea dell’incredulità (facendo un mega flop, perchè 500 partecipanti ad un incontro internazionale sono veramente pochi).

bradipo

rotfl, ma ‘sta storia del flop è un po’ come l’esistenza di Dio… per continuare a credere che sia così bisogna ripeterlo come un mantra 😆

Kaworu

@paoloS

te lo dico e te lo ripeto:

anche milano è stata “capitale del cervello”.

per la durata del ciclo di conferenze (che sinceramente non so come sia andato).

probabilmente non hai idea dei numeri che ci sono ai congressi o alle conferenze di solito, altrimenti arriveresti pure tu a capire che quei numeri, per l’evento che è stato, sono alti 😉

bradipo

mi sa che Milano è stata quel che la testa di PaoloS non sarà mai 😆

Kaworu

eh comunque è stata una cosa temporanea 😉

non è che milano dopo la conferenza s’è tenuta il “titolo” 😉

ma credo che paolo non capirà.

bradipo

Forse quello lo capisce pure, o già lo ha capito.
Quello che non arriva a comprendere è che avendo tutti chiara la cosa, si vede anche la malafede del suo tentativo di distorsione con provocazione.

mah, magari è utile per la pressione selettiva… se qualcuno leggendolo non vede il raggiro, è bene anche per noi che si trasferisca su altri lidi dove l’incapacità critica è un vantaggio 😀

Southsun

@ PaoloS

Il fatto che i Paesi europei siano in fondo alla classifica dimostra soltanto che i figli si fanno A RAGION VEDUTA, e non per compiacere il prete sterile.

In Africa e Asia, invece, i figli si fanno “perchè sennò il dio piange”, salvo poi farli morire a centinaia di fame e malattie.

L’infinito disastro umanitario e demografico dell’Africa e dell’Asia, appunto, dimostra che dove arriva la vostra “civilizzazione” cristiana/religiosa scoppiano guerre, carestie e migrazioni di massa. Ruanda docet.

Cose sconosciute in Europa da quando ai nostri preti hanno tagliato le unghiacce.

Anche le recenti rivoluzioni nel mondo arabo – religiosissimo e poverissimo, guarda caso – dovrebbero insegnarvi qualcosa. Ma voi, no.

In ultimo, la Chiesa si becca circa 5 MILIARDI di euro l’anno solo dallo Stato italiano, più tutta l’altra valanga di soldi dall’estero.

Soldi che, se fossero tutti dei fedeli, non creerebbero scandalo. Invece, come sai, non è così, vedi la quota IRPEF statale rigirata alla Chiesa cattolica, e le “libere” elargizioni milionarie delle Amministrazioni locali a parrocchie e parrocchiette.

Una valanga di denaro che, a quanto pare, non vi basta mai!

Batrakos

Ha ragione Carcano: il Papa dovrebbe spiegare come affrontare la sovrappopolazione, altrimenti la sua posizione, senza esplicitare soluzioni concrete, darebbe da far dietrologia a chiunque.

Se io, davanti ad un problema, dico che la soluzione non è X (quando peraltro X sembra la più semplice e lineare), sarebbe opportuno che proponessi una concreta soluzione Y.

Peraltro, se qua da noi in Europa gli unici ad oggi che seguono in massa il ‘crescete e moltiplicatevi’ sono i musulmani (la Chiesa da noi sui temi etici non la ascoltano più nemmeno molti cattolici), nei Paesi poverissimi dell’Africa, per una serie di ragioni culturali e sociali (nelle economie rurali di autosussistenza l’alta prolificità è una costante), l’eccesso di riproduzione riguarda un po’ tutti, musulmani, cristiani e credo anche animisti.

SilviaBO

“I mass media legati al Vaticano hanno dato ben poco risalto al rapporto ONU”

Magari fossero solo loro a dare poco risalto al tema della sovrappopolazione! Ammetto di non seguire con attenzione costante tg e quotidiani, ma se uscissero spesso titoloni al riguardo li vedrei. Invece sento e vedo proclami a favore dell’incremento della natalità (ci si è messo pure Piero Angela: vergogna!), che spesso dichiarano falsità per convincere la gente che dobbiamo aumentare di numero. E se le donne italiane non vogliono collaborare… via con l’immigrazione!
Vorei ricordare a chi ritiene che il problema della sovrappopolazione riguardi solo i paesi africani o asiatici che l’Italia ha una delle densità abitative più alte del pianeta. Se si escludono gli stati molto piccoli, che per natura tendono ad avere densità anormalmente alte, i paesi con una densità di popolazione più alta dell’Italia sono pochi.

Batrakos

Silvia,
ho letto anche la tua replica di sopra.

Chiaramente non possiamo comandare in casa d’altri: il mio discorso era rivolto alle linee guida papali (no condom, no regolamentazione delle nascite) che vanno all’opposto di quello che possiamo fare, cioè provare a diffondere una seria educazione scientifica.

Sull’Italia: concordo che un calo demografico sarebbe auspicabile, ma esso deve essere guidato e graduale, se è nei termini odierni è di nuovo a mio avviso un problema.
E’ un problema perchè se le nascite calano ma aumenta la longevità ci troviamo con una popolazione molto anziana (cosa che sta avvenendo) con le conseguenze di squilibrio che ciò comporta…molti anziani e pochi giovani vuol dire tanta gente che giustamente deve essere asssistita e giustamente non può produrre e poca gente che invece può farlo.
Almeno, a non saper nè leggere nè scrivere in merito, a me questo pare un problema che può presentarsi nel futuro immediato

#Aldo#

Batrakos, quando la popolazione cresce, ci sono più giovani che anziani; quando cala, ci sono più anziani che giovani. L’unico modo per ottenere un calo della popolazione senza un incremento degli anziani è una mortalità precoce, e non mi sembra un “piano” auspicabile.

Considera anche che la popolazione infantile ha un costo simmetrico rispetto alla popolazione anziana: negli anni del baby boom si spendevano cifre stratosferiche nei settori di supporto all’infanzia; negli anni del calo (se mai riusciremo ad averli, perché significherebbe tirare il freno a mano sull’immigrazione e le nostre dirigenze non vogliono farlo) si dovranno spendere cifre analoghe nei settori di supporto agli anziani.

Certo è che, col senno di poi, la cosa più saggia sarebbe stata non provocare la crescita nel passato e godersi una popolazione ridotta ed equilibrata, ovvero una in cui la “piramide generazionale” non è una piramide ma… un cubo! Altrettanto certo è, con un minimo di onestà, riconoscere che continuare a crescere (come stiamo facendo a un ritmo vertiginoso) è da minorati mentali, particolarmente con un territorio già abbondantemente sovrassaturo di umanità.

Batrakos

Aldo, scusa, ti leggo qua solo ora.
Io, e ti ho risposto praticamente già sul post del ‘tragico rito apotropaico’, dico solo che il problema, anche del calo, non è così semplice, tutto qua, e credo che sia indissolubilmente legato al nostro sistema economico e politico.
Ma, appunto, il problema è sviluppato meglio nell’altro post per cui ti rimando a quello.

Batrakos

Scusa Aldo: ti rimando anche alla risposta a Cesares sotto, perchè il problema non riguarda solo l’assistenza ma le forze giovani che possono lavorare.
E anche qua il problema è legato all’attuale e folle modello di sviluppo economico che poi creando lo scontro tra poveri per un lavoro ed uno straccio di paga riesce a deprezzare e togliere ulteriore potere contrattuale al lavoratore; il ‘divide et impera’ ha fatto scuola.

Mauro

Personalmente non penso che ci sia un disegno particolarmente elaborato rispetto a questo problema da parte cattolica; non credo cioè che ci sia una deliberata volontà di creare un serbatoio di futuri fedeli, né di mantenere nella miseria le persone. Penso piuttosto ci siano una grande ignoranza ed un’adesione acritica alle norme di comportamento arcaiche prescritte dai testi “sacri” e da tutta la tradizione religiosa. Poi ovviamente le conseguenze di questo paradigma finiscono con il rafforzare, per un perverso feedback, proprio i portatori del paradigma stesso: in un mondo sovrappopolato, ignorante e misero, le religioni saranno sempre più forti, così come i conflitti ne saranno potenziati. Insomma le religioni, specie quelle più tradizionaliste e diffidenti verso le libertà individuali (comprese quelle sessuali e procreative), potrebbero condurci mestamente ad un mondo da incubo (incubo di cui probabilmente l’Africa sta già facendo esperienza).
Non vorrei sembrare particolarmente pessimista, non penso che questa deriva sia inevitabile, però è un rischio concreto; l’unico rimedio a lungo termine che mi venga in mente è un’istruzione diffusa, che sembra innescare una retroazione di natura opposta a quella citata.

ale cattolico

La politica demografica della chiesa cattolicaè perfetta,forse bisognerebbe incitare ,gay,atei,ad estinguersi,comunque è perfetta.

fab

Figuriamoci se potevi astenerti da questa immane sciocchezza. Eri così preso a scriverla che ti sei dimenticato di introdurre il solito congruo numero di strafalcioni.

Kaworu

tranquillo, ha rimediato mettendo la punteggiatura in maniera casuale 😆

Southsun

…e invece vi estinguerete voi, come sta succedendo in Nord Europa.

Potete prosperare solo in un caso: diffondendo ignoranza, povertà e malattie. Le pecore, infatti, figliano di più, e i porci ancor di più.

Bismarck

Solo la scienza e la tecnologia ci salveranno e una nuova era sta per arrivare (non quella della fine del mondo del 2012 sia chiaro).
2045 la singolarità è vicina – Ray Kurzweil.

Sergio

Nel 1994 uno studio della Pontificia accademia delle scienze aveva concluso che era necessario limitare le nascite a due figli per coppia per prevenire danni gravissimi e irreparabili all’ecosistema. Conservo gli articoli su questo studio apparsi nel Corriere e la Repubblica.

Stranamente nessuno ne sa niente e di questo studio non parla più nessuno. Personalmente penso che sia stato un incidente di percorso che fece imbufalire GP II.

Ormai l’incremento demografico mondiale è inarrestabile, non si può fare più niente. Ci sarà probabilmente un tracollo doloroso che si sarebbe potuto evitare.

Murdega

In una irresponsabile crescita della popolazione, vince la classe colta sull’ignoranza.
Questo modello adottato dalla ccar, alla lunga non sò dove porterà,ma agli stregoni
della ccar questo non interessa ,meglio tutto e subito,finchè dura fà verdura.

Gianluca

Forse stiamo perdendo di vista un punto secondo me fondamentale: ci si interroga sui motivi per i quali il Vaticano tiene quel comportamento assurdo o altri, cercandovi secondi o terzi fini. Questo perché si tende a considerarli persone “normali”. Non dimenticate che, dopotutto, anche loro sono stati bambini e costretti alla religione, come tutti noi (escluso i pochi fortunati nati da genitori atei entrambi), solo che a differenza nostra sono stati talmente plagiati da precludersi poi da adulti addirittura la possibilità di formare una famiglia, diventando preti. Essendo stati bersaglio fin da piccoli di argomentazioni quasi esclusivamente fuffologiche e non logico-razionali, con rapporti di causalità tra premesse e sviluppo dei ragionamenti, secondo me non ci fanno, ci sono. Ricordate il rasoio di Occam: perché cercare la malizia se c’è la stupidità? Me lo sono chiesto più volte, un esempio per tutti: alla morte di Giovanni Paolo II è stato fatto pontefice l’attuale molto probabilmente per evitare l’estradizione chiesta dagli USA per gli scandali pedofilia essendo diventato capo di stato estero. Ebbene, ritenendolo un perfetto idiota tale da suscitare delusione anche tra i cattolici (e ne conosco tanti, ne sono circondato) ho pensato:” ma il Vaticano non sa che in questo modo cade dalla padella nella brace?” Evidentemente no, perchè uno fa l’errore di considerarli persone normali. Penso che la CCAR avrebbe rallentato la perdita di consensi che sta avendo scegliendo un altro pontefice ed estradando Ratzinger negli USA, ma non lo ha fatto perché secondo me al Vaticano (a livello centrale, conosco qualche prete intelligente) non hanno la capacità di prevedere le azioni a medio-lungo termine, grazie alla carenza di capacità logico-razionali di cui parlavo sopra. Non posso che augurare all’attuale papa una lunga, lunga vita

Mauro

Sono d’accordo: i religiosi sono, in un certo senso, le prime vittime della religione. Il che non significa che non si debba lottare contro di loro per affermare i propri diritti!

Florenskij

@ Gianluca. la fortuna di essere nato da genitori atei la lascio tutta intera a lei. Quanto a me, mi ritengo “graziato” proprio per il contrario. Non che i miei fossero zelantissimi, anzi… Però grazie a loro nell’infanzia ho potuto credere di gustare “il pane degli angeli” e di essere legittimato a dire: “Lassù qualcuno mi ama”.
Dica lei se le sembra poco.

PS S’immagini che una trentina di anni fa ho sentito un gesuita di Milano dire durante la predica: se rinascessi cento volte, cento volte mi rifarei prete! Miracoli del plagio infantile.

Quelle che lei fa su Benedetto XVI più che supposizioni mi sembrano… supposte: Ratzinger, ben lungi dall’essere un idiota, è il tipo del professore tedesco che prima di parlare di un argomento legge tutta la letteratura precedente. Insomma della razza di Marx e di Max Weber ( il gigante della sociologia borghese ).

Gianluca

@ Florenskij

“@ Gianluca. la fortuna di essere nato da genitori atei la lascio tutta intera a lei. ”

Non ho avuto questa fortuna purtroppo, ma non importa.

“Però grazie a loro nell’infanzia ho potuto credere di gustare “il pane degli angeli” e di essere legittimato a dire: “Lassù qualcuno mi ama”.
Dica lei se le sembra poco.”

Io sono per la libertà religiosa, quindi sono contento per lei se trova questa soddisfazione e appagamento nella fede. Converrà, spero, con me nel constatare che imponendo una visione confessionale di parte si negano ad un bambino gli strumenti per avere una visione critica delle cose e si lede la sua libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Sì, di pensiero, perchè credere o meno in un dio è un’opinione, non un fatto e inculcare ad un bambino la “certezza” (perchè per un bambino è certezza dio quanto babbo natale) di dio, angeli e Gesù che ci vogliono bene è come dirgli” il rosso è meglio del verde, il rosso è bene e il verde fa schifo”. Il rosso non è meglio del verde, sono gusti, opinioni, no? Poi da adulti a nessuno è preclusa la possibilità di avvicinarsi alla fede e di trovarvi tutto quello che ci trova lei.

“PS S’immagini che una trentina di anni fa ho sentito un gesuita di Milano dire durante la predica: se rinascessi cento volte, cento volte mi rifarei prete! Miracoli del plagio infantile.”

Ha detto bene: miracoli del plagio infantile.

Che Ratzinger sia un idiota è una mia opinione (come il rosso e il verde di prima). E’ innegabile però che la percezione nei fedeli di questo papa sia ben lontana dallo spessore di Giovanni Paolo II.

Murdega

Caro Florenskij il fatto che uno si fà prete è solo una scelta personale,io ho
scelto di fare un’altra cosa.Miracolo dell’autodetterminazione.
Se lei è un estimatore di S.S. continui pure,la cosa mi è assolutamente
indiferente .
Caro Florenskij continui il suo percorso di fede più sereno pensando
che altre persone hanno un visione diversa da Lei.
Se il padre eterno esiste “Lassù qualcuno ama tutti “.

Ferrer

E’ sempre un piacere trovarsi le perle del nostro flo:

“Però grazie a loro nell’infanzia ho potuto credere di gustare “il pane degli angeli” e di essere legittimato a dire: “Lassù qualcuno mi ama”.
Dica lei se le sembra poco.”

A beh, allora, di fronte ad un argomento così solido….

“PS S’immagini che una trentina di anni fa ho sentito un gesuita di Milano dire durante la predica: se rinascessi cento volte, cento volte mi rifarei prete! Miracoli del plagio infantile.”

Ma guarda, di solito ci si aspetta che i preti durante la predica dicano: “che scemo sono stato a fare questo lavoro…”

“Ratzinger, ben lungi dall’essere un idiota, è il tipo del professore tedesco che prima di parlare di un argomento legge tutta la letteratura precedente.”

Infatti di solito i professori, fuori della Germania non leggono nulla…
Inoltre, se un idiota legge “tutta la letteratura precedente” (cioè impiega un tempo molto superiore alla durata di una vita umana, qualsiasi sia l’argomento trattato) ciò non lo rende alla fine meno idiota.

Insomma della razza di Marx e di Max Weber ( il gigante della sociologia borghese ).”

Uguale, la copia sputata di tutti e due, aggiungerei Einstein e Goethe…

civis romanus sum

In un sistema FINITO come è la terra, predicare lo sviluppo e la prolificazzione INFINITA non è solo una contraddizioni in termini, ma una vera idiozia che ci destinerà all’estinzione .

Esiste da anni un programma di rientro demografico nei termini di due miliardi di esseri umani, una cifra reputata sostenibile dal nostro sistema, basta cliccare su google Rientro Dolce appunto, e ne avrete notizia .
Uno, Due figli a testa e in due, tre generazioni vivremo tutti più pacifici, ricchi, con maggior spazio a disposizione e più risorse ,,, senza ammazzarci a vicenda per averle .
La sola ragione umana dovrebbe condurci naturalmente verso questo obiettivo razionale .

Se non ci si pensa è perchè chi produce vuole vendere di più e chi predica favole fa a gara con la concorrenza sulla coltivazione dei beoti che li dovranno sovvenzionare .

rolling stone

… ma il prodotto nazionale lordo deve aumentare, altrimenti entriamo in crisi!
E poi, se non si fanno figli, chi pagherà la nostra pensione?

#Aldo#

…e non dimenticare che non esiste più la mezza stagione, che chi non risica non rosica e che sono sempre i migliori quelli che se ne vanno.

rolling stone

e che la vita è un dono di dio,
i figli sono un pezzo e core,
il mondo è meraviglioso,
la divina provvidenza è infinita
staremo a vedere,
in fondo si è sempre trovata una soluzione ..

DURRUTI 51

Certo non è solo la chiesa ad avere posizioni sbagliate, ma tutta la vasta massa dei laudatori delle”magnifiche sorti e progressive”, ricordo i tempi “belli” quando la borsa raddoppiava ogni quattro anni, si parlò di fine dei cicli economici, di crescita progressivamente accelerata, di un “futuro meraviglioso” espressione del ministro degli esteri del secondo governo Berlusconi(anche se solo per sei mesi). Supercazzole in spregio all’ABC delle scienze economiche per non parlare di quelle naturali.
Fine della povertà e dei conflitti di classe benessere e felicità per tutti (ricordate l’edonismo Reaganiano?). Certo al di sopra delle predicazioni esiste l’inerzia culturale delle grandi masse ancorate ad una mentalità preindustriale: i figli come macchine agricole, o come braccia per pascolare e difendere i greggi dagli allevatori rivali. Le religioni sono ancorate a questa visione perchè sono un prodotto culturale dell’epoca preindustriale, peggio dei cattolici: Indù e musulmani.
Da noi esiste un’altra religione più insidiosa e pericolosa accanto a quella cattolica, ed è l’atteggiamento fideistico nelle capacità della tecnica di risolvere qualsiasi problema(così si spiega anche Piero Angela) e questo impedisce di prendere provvedimenti adeguati. Scusatemi ma la vedo assai nera il riequilibrio ci sarà comunque , ma ci sono fondati sospetti che passeremo per un grande imbarbarimento e forse ci rimarremo: un ritorno ad un medioevo peggiorato, accompagnato da una serie di immani carneficine. L’unica cosa che mi conforta è che è inutile che mi roda il fegato perché la mia rabbia non cambierebbe il corso degli avvenimenti.

civis romanus sum

“,,, la vedo assai nera il riequilibrio ci sarà comunque ”

Concordo in parte, sarà nel corso naturale delle cose che ci autoregoleremo, ma non per un imbarbarimento ma per un evoluzione in meglio e più pochi.
La Specie ha per istinto la sopravvivenza e sarà per questo istinto che si autoregolerà anche con la prolificazione, più razionale e sostenibile per il sistema Terra, finito contro la contraddizione dell’infinito sviluppo . Prolificazione che sarà minore nonostante le predicazioni contrarie, come già avviene nelle società più razionali. La fisica umana stessa si sta autoregolando, limitando la mobilità degli spermatozoi e la fertilità e il numero degli ovuli femminili.

Ricollegandomi al mio precedente post :

http://www.rientrodolce.org/

#Aldo#

DURRUTI: «Da noi esiste un’altra religione più insidiosa e pericolosa accanto a quella cattolica, ed è l’atteggiamento fideistico nelle capacità della tecnica di risolvere qualsiasi problema»

Questa frase sarebbe da scolpire sull’architrave di ogni porta, affinché entri nella consapevolezza comune in tutto il suo spessore. E non sono nè ironico nè sarcastico.

civis romanus sum

Ma se non ci affidiamo alla tecnica, solo sui nostri mezzi in sostanza, non vedo chi altri potrebbe toglierci dai guai .
Lungi da me un approccio fideistico alla scienza ma torno a dire, solo con adoperandoci con razionalità possiamo risolvere i nostri problemi ,,, e se va male almeno potremo dire che ci abbiamo provato .
Tutt’altro atteggiamento dal rimanere inerti davanti ai cambiamenti o aspettarsi un intervento dall’esterno o da altrove .

rob

Chi mi sa dare maggiori informazioni sul fatto citato che “le Caritas si fanno pagare profumatamente dallo Stato ogni ospite che alloggiano”?

grazie

Florenskij

@ rob. Lodevole richiesta! Per conto mio posso dirle che quando ( a Milano ) passo per l’incrocio viale Piave – corso Indipendenza sento un gran profumo, decisamente penetrante: è costituito dal’odore della minestra che i frati del convento francescano ivi ubicato distribuiscono ai poveri ( quasi tutti extracomunitari: dunque, a causa delle pessime condizioni igieniche in cui sono costretti a vivere, sembra che al profumo di cui sopra se ne aggiunga dell’altro… ). Mia figlia ha lavorato a tempo in progetti della Caritas: se lei sapesse quanto si è arricchita! Gioielli, pellicce, vacanze di lusso: il ben di Dio! E’ la stessa ragazza che anni fa chiese di andare come capo scout nel gruppo di un quartiere molto periferico e molto malfamato, dicendo che nel nostro era troppo facile. Gratis, pensi un po’! Non ha preso il brutto viziaccio tipico dei gonnelloni, quello di lucrare sulla cosiddetta carità!

PS Nel 1898, durante le giornate della repressione dei moti contro il carovita comandata dal generale Bava Beccaris, l’esercito prese d’assalto ( e forse anche a cannonate ) il convento di viale Piave. Si pensava che fosse un covo di rivoltosi, aizzati dalla frataglia: invece erano poveri in attesa della minestra. Dunque già allora i gonnelloni – saioni avevano il vizio di distribuir minestra chissà con quali loschi intenti!

Florenskij

@ rob. Lodevole richiesta! Per conto mio posso dirle che quando ( a Milano ) passo per l’incrocio viale Piave – corso Indipendenza sento un gran profumo, decisamente penetrante: è costituito dal’odore della minestra che i frati del convento francescano ivi ubicato distribuiscono ai poveri ( quasi tutti extracomunitari: dunque, a causa delle pessime condizioni igieniche in cui sono costretti a vivere, sembra che al profumo di cui sopra se ne aggiunga dell’altro… ). Mia figlia ha lavorato a tempo in progetti della Caritas: se lei sapesse quanto si è arricchita! Gioielli, pellicce, vacanze di lusso: il ben di Dio! E’ la stessa ragazza che anni fa chiese di andare come capo scout nel gruppo di un quartiere molto periferico e molto malfamato, dicendo che nel nostro era troppo facile. Gratis, pensi un po’! Non ha preso il brutto viziaccio tipico dei gonnelloni, quello di lucrare sulla cosiddetta carità!

PS Nel 1898, durante le giornate della repressione dei moti contro il carovita comandata dal generale Bava Beccaris, l’esercito prese d’assalto ( e forse anche a cannonate ) il convento di viale Piave. Si pensava che fosse un covo di rivoltosi, aizzati dalla frataglia: invece erano poveri in attesa della minestra. Dunque già allora i gonnelloni – saioni avevano il vizio di distribuir minestra chissà con quali loschi intenti!

Kaworu

tua figlia magari un domani troverà lavoro ben retribuito scavalcando qualcuno di più competente come di solito accade grazie agli intrallazzi coi gonnelloni, chissà.
può capitare.

l’ho visto capitare fin troppe volte.

niente per niente…

Southsun

Scusi, ma si è mai chiesto – allora – come mai la Chiesa ha questa inestinguibile fame di soldi SE…

…chi lavora dentro le sue strutture lavora GRATIS? Davvero avete quindi bisogno di 5 miliardi di euro per dare un pasto caldo ai poveri?

La valanga di denaro che assorbe ogni anno dallo Stato centrale e dalle Amministrazioni pubbliche – sempre senza soldi per tutto – non è quindi ingiustificata?

Le do un indizio: solo il 20% di tutto quel denaro va in carità. Allora dov’è il trucco?

Il trucco non sarà – appunto – che PRIMA viene il mantenimento di tutta la faraonica baracca centrale in quel di Roma, e DOPO la minestra ai poveri?

Raffaele Carcano

Sofia Basso, su Left del 29 maggio 2009, ha scritto degli «alti rimborsi richiesti dalle strutture del privato-sociale, in prevalenza cattoliche: al costo medio giornaliero per ragazzo di 77 euro delle comunità di accoglienza pubbliche, le private contrappongono rette giornaliere medie di 324 euro per ogni minore assistito».
Dichiarazioni che non mi risulta essere state smentite.

jesus

Risulta evidente che per il Vaticano più siamo, più disperati e numerossi, più ignoranti, meglio è per loro. Gregge facile che si accontenta con un po’ di erba in cambio di sottomissione ed obbedienza. L’associazione criminale più grande ed antica della storia.

Giorgio Ceruti

fino a 3-4 decenni fa il tempo di raddoppio della popolazione mondiale era sui 30 anni o meno. Se fosse sempre cosí fra un secolo ci sarebbero sui trenta miliardi di persone. Chiaramente, la previsione di 10 miliardi tiene conto del fatto che interverrano fattori limitanti lo sviluppo demografico. Uno di questi fattori é il controllo delle nascite, gli altri sono la fame, le guerre, le epidemie, nessuno puó sapere come lo sviluppo si fermerá, ma intanto che discutiamo quale sia il limite di popolazione sostenibile dal pianeta, quel limite é stato giá superato da vari decenni, e molte sofferenze incomboni sulle prossime generazioni.

POPPER

Addio amici miei, non mi sento più di commentare nulla, a certi intellettuali non mancherò di sicuro, statemi bene, tante belle cose a voi tutti; rimarrò uarrino ancora per molto e valuterò gli sviluppi dell’associazione. Non mi sento più a mio agio, lo avrete capito di certo da un po’ di tempo a questa parte.

Un abbraccio amichevole a tutti e le mie sincere scuse ai credenti se li ho oltremodo tormentati.

Lunga vita e prosperità

Batrakos

Ciao Popper, passa belle giornate.
A me piace leggerti e sarei contento ci ripensassi, ma sai tu meglio quel che vuoi.
Un abbraccio.

POPPER

Grazie di cuore per la tua risposta, Batrakos, ricambio l’abbraccio amichevole, io sono invalido al 100%, ma me la caverò ugualmente nella vita, ad oggi sono ancora ad essere sia il cocchiere che il padrone della mia carrozza, ma ho già ammesso di essere emotivo, la razionalità non mi basta, ho un cuore che mi batte nel petto e sono ancora capace di amare pieno di sentimenti positivi, ecco la mia modesta spiritualità in cui non lascerò mai entrare il freddo della logica, ho raggiunto il mio equilibrio e sono ad un empasse, sto cambiando di giorno in giorno, non sono mai la persona di ieri e di oggi, il cervello lo si può davvero vedere in meditaizone, è questo che sto sperimentando, una viisone seppure emotiva, ma equilibrata.

Ognuno pensi di me quello che vuole ma l’ateismo per me non deve essere mai freddo anche nelle parole, e anche se è emotivo nel mio caso, è perchè sono umano, non una macchina logica, meccanicistica nel ragionare, rigida e prigioniera nel proprio cranio, senza neppure un po’ di capacità di trascendenza.

Noi siamo più di quello che evidenziamo con la sola esistenza, noi possiamo trascendere qualsiasi cosa, possiamo vedere ogni cosa sotto una luce più illuminata e a questo mi han portato alcune tecniche meditative tratte dal Tai Chi Chuan.

Ma son sempre del parere che si deve conoscere dapprima come funziona il corpo e la mente e il mondo in modo sicentifico, poi si può trascendere la realtà materiale attraverso tecniche di medtazione, sarò anche ateo ma ho visto in me una scala che posso salire verso una comprensione superiore.

Batrakos

Popper, non mi intendo molto delle vie di cui mi parli…ma non fa niente: un grande in bocca al lupo per la tua ricerca!
E se capita, magari un commento ogni tanto lasciacelo quando ti va!

cesares

Penso che fare previsioni sullo sviluppo demografico da qui a fine secolo sia una pura esercitazione accademica e se la previsione si rivelasse azzeccata lo sarebbe per puro caso.
Resta il fatto che il problema della sovrapopolazione esiste e che le religioni monoteistiche rappresentano un ostacolo all’applicazione di politiche adeguate ad affrontarlo. Certamente dove c’è benessere si fanno pochi figli. Qualcuno lamenta l’invecchiamento della popolazione e che in futuro pochi giovani dovranno farsi carico di molti vecchi. Ma nessuno dice mai che questi giovani saranno molto più benestanti. Conosco molti figli unici su cui convergono i patrimoni delle famiglie paterne e materne. Ed è risaputo che anche oggi la teza età è tutt’altro che emarginata. Viaggiano, spendono, hanno interessi culturali. Un mondo di anziani presenta anti aspetti positivi, maggiore tranquillità e saggezza.

Batrakos

Cesares.

Il problema del farsi carico è una faccia della medaglia, l’altra è quella del lavoro.
Ammettiamo che i giovani siano più benestanti (c’è da vedere se ci sarà una ripresa occupazionale, altrimenti nell’arco di qualche anno il patrimonio si estingue e infatti credo che 7 o 8 anni fa fossero ancor più benestanti, ma ora sorvoliamo).
Ci vorrebbe pur sempre qualcuno -giovane- che svolga i mestieri -spesso faticosi e necessari- che un benestante giovane può permettersi di non svolgere; per cui il problema si ripropone comunque.

#Aldo#

Batrakos, riprendo dal mio commento precedente. Occorre lavorare per provvedere alle necessità di chi, anziano, non può più farlo. Vero. Altrettanto vero è che occorre lavorare per chi, troppo giovane, non può ancora farlo. Le due cose si bilanciano — una popolazione in crescita crea gli stessi problemi di una in calo. In effetti, vista la situazione territoriale, dovremmo puntare a lasciare che si verifichi un calo consistente e prolungato, dopo di che augurarci che i nostri lontani discendenti (noi saremo già morti) sappiano finalmente giungere a quell’equilibrio che ci è stato negato da chi ci ha preceduto.

Batrakos

Aldo, riprendo solo su un punto perchè forse non ci siamo capiti sul discorso del lavoro.

Certo: occore lavorare per i troppo anziani e per i troppo giovani, ma non solo.
Occorre lavorare e produrre anche perchè il sistema in cui viviamo si basa su quello, sulla produzione di merci (o sapere intellettuale) attraverso un lavoro retribuito da un salario versato da chi investe un capitale per trarre l’utile dal commercio delle merci prodotte, sia esso investitore un privato o lo Stato.
Se funziona così ci vuole comunque gente giovane che possa lavorare.
Quindi, al di là della previdenza sociale, se occorre gente a lavorare e la percentuale degli ultraottantenni si fa altissima, il sistema economico (e anche noi che di consumo di merce campiamo) ha un problema.

#Aldo#

Batrakos, l’importante non è l’entità della popolazione di ultraottantenni, ma la somma delle popolazioni di ultrasettantenni e di men che ventenni — se cresce l’una e cala l’altra, l’equilibrio economico regge semplicemente spostando le “risorse” da un comparto all’altro. Ad esempio, io che faccio l’insegnante potrei passare domani stesso a lavorare in un ricovero senza che questo comporti aggravi d’alcun genere. Ma se a crescere è invariabilmente la componente giovanile (come è accaduto fino a pochi anni fa per l’imprevidenza dei nostri genitori, nonni e via all’indietro), quello che non regge è l’ambiente, perché la sovrappopolazione è inevitabile. Infatti in Italia la viviamo in pieno, salvandoci dagli effetti peggiori solo perché abbiamo, e vien da chiedersi per quanto ancora, la possibilità di acquistare dall’estero quel che ci serve e che il territorio non può darci.

Batrakos

Scusa Aldo, ma non riesco a seguirti molto bene.
Se cala costantemente la popolazione giovanile e la vita media si allunga, inevitabilmente nell’arco di qualche generazione aumenteranno gli anziani e, appunto, se c’è un alto tasso di anziani non ci sono più muratori, facchini, operai, cuochi, marmisti ecc… perchè dopo una certa età sono lavori che non si possono fare più, nè si può, per ragioni umane e di capacità produttiva, mandare la gente in pensione a novant’anni; già con la pensione siamo arrivatoi ad età incredibili.
A me pare un dato ineludibile, se non mi sfugge qualcosa.

#Aldo#

Batrakos, vorrà dire che avremo meno impiegate nelle agenzie di viaggio, che dovremo ridurre le persone che fanno televendite in tv, quelle che passano il tempo a allestire mostre e musei, quelli che di professione fanno i vetrinisti, quelli che si occupano di alta cucina… E’ solo una questione di reindirizzamento delle potenzialità, ma dato che ce la vendono in un modo diverso e siccome ripetono lo stesso mantra con un’insistenza da manuale (si chiama “tecnica della ridondanza”, ed è riconosciuta anche come tecnica pedagogica) ecco che quelle che sono falsità strumentali diventano verità provate. «Se lo dicono tutti…» e, in particolare, «l’hanno detto in tv» o «l’ho letto sul giornale» o «l’ha detto Tizio» (sostituire Tizio con un personaggio adeguatamente in vista)… allora è vero, anche se è falso.

Aggiungo che l’allungamento ostinato della vita anche quando non è più vita non è tra le cose che alimentano il mio entusiasmo. Basta farsi un giro in certi reparti ospedalieri, o nelle strutture per la lungodegenza, o anche solo nei ricoveri per anziani non autosufficienti per capire cosa intendo per «vita che non è più vita» e per «allungamento ostinato». Ne ho avuto più volte esperienza diretta, e non riesco ad accettare l’idea che quel tipo d’accanimento sia una conquista. E quando senti parlare di aumento della speranza di vita, è a quel tipo di “vita” che si fa riferimento, non a quella attiva.

Batrakos

Aldo,

sull’allungamento della ‘speranza di vita’ nei termini da te detti mi trovi d’accordo, avendone avuto anche io esperienza, e penso che sia una delle ragioni del testamento biologico.
Per il resto, torniamo al punto base: non è pensabile un decremento all’interno di un sistema come questo, proprio perchè ridurre le figure professionali da te dette presupporrebbe un controllo esterno del mercato e dell’economia, perlomeno un calmiere e, ahimè, è l’esatto opposto di quello a cui tende la nostra economia.

#Aldo#

Mi ero ripromesso di non scrivere nessun commento a questa ultimissima, ma lo faccio.

La natalità ridotta della quale godiamo qui in Italia è una ricchezza e una preziosa opportunità, perché permetterebbe di ridurre in modo graduale ed incruento la nostra eccessivamente elevata e già abbondantemente insostenibile densità di popolazione, dando un po’ di respiro sia a livello di “smaltimento dell’isteria da folla”, sia a livello di danneggiamento del territorio. Anche se non ce lo dicono, basta guardarsi intorno per rendersi conto che la sovrappopolazione non è un problema del futuro, ma del presente.

Purtroppo i nostri “illuminati” dirigenti hanno deciso che ridurre la consistenza della mandria [1] danneggerebbe i loro affari, per cui stanno compensando il moderato calo naturale con consistenti importazioni di materiale umano, tanto da procurare un intenzionale incremento annuo di circa mezzo milione di persone, ovvero una nuova città di Milano ogni tre anni. Il processo è stato preparato normativamente a partire dai tardi anni ‘80 e messo in atto concretamente a partire dal 2001 (osservate le statistiche e noterete un balzo talmente repentino da apparire chiaramente “artificiale”).

Il papa ha la sua fetta di responsabilità, ma a livello nazionale una responsabilità ancora maggiore l’hanno le dirigenze d’ogni schieramento. Loro sono gli allevatori, noi la mandria.

[1] Un allevatore non si preoccupa del benessere dei propri capi di bestiame, se non nella misura minima in grado di garantirne la produttività. Siccome la produttività di un singolo capo di bestiame non può essere aumentata oltre un certo limite, per il mandriano la soluzione per ottenere un reddito sempre maggiore è aumentare il numero dei capi a disposizione, possibilmente riducendo i costi del mantenimento di ciascuno di essi. Vi dice niente?

alessandro pendesini

Ritengo che l’attuale crisi demografica e ambientale stia « metastasando » rapidamente causando una delle più grandi crisi ecolo-evoluzionistica mai incontrata dall’uomo !
Fino prova contraria, ritengo che una crescita demografica non controllata -insufficientemente rallentata riferita a certi Paesi- è da considerare come la caratteristica più importante e invalidante di un paesaggio fisico, bio-culturale, ecologico e socio-politico.
Trovare il sistema di regolare -pacificamente- l’esplosione demografica la dov’è necessario, dovrebbe essere un’assoluta priorità di questo nuovo dilemma, è dovrebbe essere trattato molto più rapidamente e seriamente di quanto si sta facendo attualmente.
Purtroppo da cio’ che costato, la religione, (con la complicità di plutocrati oligarchi e despoti), non solo non è di nessuno aiuto per la soluzione di questo spinoso problema, ma addirittura -forte della sua avidità, pseudo principi etici e dogmi- lo sta aggravando !!

RobertoV

La superficie terrestre emersa è di circa 150 milioni di km2, ma circa 1/3 è desertica o ghiacciata, quindi non abitabile. A questa quota va aggiunto che circa il 31% attualmente è coperto da foreste. Quindi solo poco più di 1/3 è effettivamente abitabile, ma di questa parte ci sono vasti territori scarsamente abitabili come il Canada, la Siberia e la Lapponia dove si raggiungono d’inverno temperature di -40 e anche -50 °C. La zona abitabile rimanente (che comunque presenta situazioni non omogenee di abitabilità sia climatiche, sia territoriali, che per la presenza di montagne, laghi e fiumi) già con l’attuale popolazione mondiale presenta una densità di circa 170-180 ab/km2, vicina a quella dell’Italia che secondo il criterio dell’impronta ecologica ha bisogno di 3 Italie per funzionare. Il criterio dell’impronta ecologica al sistema mondo indica che abbiamo superato di 1/3 le capacità del pianeta, cioè che stiamo funzionando in deficit e che prima o poi dovremo saldare il conto.
Con la situazione attuale, quindi, dobbiamo occupare ogni spazio possibile, anche zone altamente pericolose: se in Giappone o Sud Est Asiatico potessero costruire a 10 km dal mare non avrebbero morti per gli tsunami.
Ma al di là del problema spazio resta il problema delle risorse che sono limitate. Così, nonostante i progressi nelle rese dei terreni, abbiamo dovuto trasformare le zone abitabili in territori agricoli o a pascolo (e adesso anche per la produzione di biocombustibile) e ogni anno sottraiamo 80 mila km2 di foreste per le nostre esigenze. Inoltre c’è il problema dell’arretratezza dei paesi emergenti o sottosviluppati: se tutto il mondo raggiungesse l’intensità energetica e l’efficienza dell’Europa che è quella più avanzata (negli USA è il doppio) e che ha investito e sta investendo di più in questo campo i consumi di energia salirebbero a 2,5 volte quelli attuali.
Quelli che sostengono che i limiti sono dovuti al sistema inefficiente, che se fosse reso efficiente potrebbe soddisfare i bisogni di tutti ignorano che la trasformazione non può avvenire per bacchetta magica e che viviamo in un mondo reale, non utopico, ma che sono richiesti enormi investimenti, e che vi sono enormi difficoltà economiche, organizzative, sociali e culturali e di disponibilità di risorse per poter ottenere questi risultati, ammesso che sia possibile ottenere un sistema efficiente, come sa bene chi si occupa di queste problematiche.
Un buon genitore dovrebbe preoccuparsi di quanto il suo bilancio gli consente di spendere, perché una volta che i soldi sono finiti farà la fame. Il sistema sicuramente si riequilibrerà come ha sempre fatto, il problema è che si vuole evitare che lo faccia in modo traumatico e che si intensifichino le guerre per le risorse (già ci stiamo avvicinando a quella per l’acqua potabile).

RobertoV

Aggiungo anche la questione tempo perchè si riesca ad ottenere dei cambiamenti significativi, ci vogliono decenni perchè questo avvenga. Per esempio l’Europa, la più avanzata, nel 2006 ha avviato un grosso programma di riduzione dei consumi di energia primaria del 20% per il 2020, obiettivo che difficilmente verrà raggiunto. Inoltre i miglioramenti diventano asintotici mano a mano che avvengono, cioè ci vogliono investimenti sempre più grossi ed interventi più difficili per ottenere gli stessi cambiamenti.

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