Conegliano Veneto (TV): imam italiano apre moschea in garage

Mirco Bolzan, un operaio quarantenne di Conegliano Veneto (TV) da anni convertitosi all’islam e sposato con una donna marocchina, ha aperto una moschea nel garage della sua casa. Dove ogni venerdì da tempo ormai guida la preghiera dei fedeli. E’ infatti il primo italiano convertitosi all’islam della zona (in totale una decina) diventato imam. Anni fa si era anche riuscito a far aprire una sala di preghiera per gli operai musulmani assunti dalla fabbrica.
La sua moschea fai-da-te, in assenza di altri luoghi di culto islamico nella zona, ha suscitato le critiche di alcuni politici locali. Come il consigliere comunale di centrodestra Marina Buffoni, che si dice “assolutamente contraria alla presenza di moschee nel nostro territorio”. “L’esistenza di moschee clandestine è inaccettabile”, ha aggiunto, “si ha il timore che possano sorgere cellule jihadiste”.
La Digos di Treviso, su segnalazione degli abitanti della zona insospettiti dal via vai di estranei, si è presentata e ha schedato una trentina di fedeli nell’ambito dei controlli anti-terrorismo. Senza però rilevare irregolarità.

Valentino Salvatore

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25 commenti

ΔΙΩRAMA

O controlliamo tutti, OPPURE NON controlliamo nessuno. Tanti pesi, poche misure (una è vuota, l’altra l’è colma).
Di fatto la Digos tratta noi increduli come fondamentalisti (vi ricordate il XX settembre? vi ricordate i crocifissi ai seggi? etc.).

Paul Manoni

Io personalmente non ci vedo nulal di malvagio nell’iniziativa di questo convertito…Se e’ libertà di credere (o non credere) deve pur esserlo per tutti indistintamente.
Mi fa’ piuttosto ribrezzo, il fatto che nel nostro paese, i fedeli mussulani siano costretti ad aprirsi dei templi nei garage, ma e’ sintomo della predominante malattia confessionale, che infetta l’Italia.
Le parole della Buffoni (nomen omen!), mi lasciano sconcertato…E’ xenofobia in generale e islamofobia nel particolare, allo stato brado, propagandistico e disonesto. E’ ovvio che sia necessario vigilare e tenere alta la guardia in ambienti religiosi, per prevenire fenomeni di tipo fondamentalistico ed integralistico…Ma a questo punto non si dovrebbe farlo in TUTTI gli ambienti religiosi!?

#Aldo#

Il tempio migliore d’ogni dio è nel cuore dei suoi fedeli. O no?

enrico matacena

Questa è vera persecuzione religiosa :
i cattolici integralisti mostrano tutta la loro rozza intolleranza: le altre religioni sono un pericolo, ma la loro no ? Forse allora sarebbe anche il caso di chiudere le chiese cattoliche per il rischio , concreto e documentato, che i ragazzini vengano adescati da preti pedofili ?
Libera chiesa in libero Stato è un concetto che qualche nostalgico del medio evo, non ha ancora digerito. Magari anche le chiese cattoliche si facessero nei garage senza oneri per lo Stato !

Francesco

Hanno paura della concorrenza,
preferiscono il monopolio.

Nebo

Questi politici “credenti”, ferventi difensori di una Fede che non hanno, sempre pronti a stracciarsi le vesti quando giunge notizia che in qualche remoto angolo della Terra un cristiano viene perseguitato per il suo credo, e poi così integerrimi nell’impedire ai musulmani di avere un luogo di culto in Italia.

A questo punto perché non fanno una legge per rendere illegale l’Islam stesso? Almeno sarebbero coerenti con se stessi.

FSMosconi

Ribadisco quanto detto da Francesco: ma che c’è? Non la vogliono più la grande alleanze contro l’ateismo? 😉 👿 😀

Elvetico

beh, in Svizzera le moschee sono permesse ma i minareti no e questo divieto è recentissimo, non un retaggio della controriforma.

Roberto Grendene

un conto e’ permettere luoghi di culto, fondamentale per la libertà religiosa

un altro e’ permettere la costrizione di qualsiasi tipo di edificio: i minareti in Svizzera li vedo proprio un pugno in un occhio al paesaggio

#Aldo#

Giusto. Un po’ come i pervasivi capannoni nelle nostre (ex) campagne. D’altronde, anche quelli sono luoghi di culto, il culto della triade Mercato, Produttività e PIL. Nei loro confronti si compiono sacrifici d’ogni genere, anche umani.

myself

È innegabile che non si può impedire alla gente di trovarsi nel proprio garage e pregare, oltretutto meglio nel propria casa che in mezzo alle strade pubbliche a bloccare il traffico.

serlvrer

Quello che mi rompe dei Veneti è che prima piangono per avere qua tutta la manodopera extracomunitaria di questo mondo – sì, a parole fanno tanto quelli che “non li vogliono a casa loro”, ma poi quando si tratta di fruttarli nelle proprie fabbriche [a salari che un italiano giustamente rifiuterebbe] li vogliono tutti -, poi pretendano che questi si comportino come se in pratica non esistessero sul territorio italiano.

#Aldo#

I veneti vogliono quel tipo di manodopera come i romani vogliono la beatificazione di KW e le celebrazioni del 1° maggio. Ovvero, ALCUNI veneti e romani li vogliono: quelli che ci guadagnano. Gli altri, non avendo voce in capitolo per impedirli, li subiscono loro malgrado.

Roberto Grendene

in Veneto i comuni hanno finanziato per anni con milioni di euro l’edificazione e la ristrutturazione di luoghi di culto
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/

mi sembra il minimo che tali luoghi di culto finanziati con soldi pubblici servano per tutti i culti

vengano quindi adibiti spazi nelle parrocchie per altri tipi di culto

ci ammorbano con la “sussidiarietà”, che a qualcosa serva, almeno

Leonardo

Laicità= libero chiesa in libero stato
Anche quando la chiesa è un garage.

spapicchio

Sentivo spiegare come spesso il pretesto della religione Romana Cattolica venga usato in modo grettamente strumentale e discriminatorio tra compaesani, e soprattutto negli intrighi di giunta ed amministrativi, principalmente attraverso i giornali locali, molto spesso da esponenti di Lega Nord e PDL; comunque anche qui il consigliere Buffoni ribadisce il timore di cellule jihadiste, e se poi aggiungiamo una contingente crisi economica abbastanza generalizzata, si capisce come sia difficile per tutti affrontare gli eventi prendendo decisioni al riguardo, soprattutto nei territori di provincia più periferici;

ci sono stati casi di azioni calunniatorie istigatorie, attentati intimidatorii all’ordine pubblico, mentre gli esponenti leghisti e pidiellini soffiavano sul fuoco dell’intolleranza popolare esasperando i timori sulla presenza islamica, sollevando, giustificando ed incoraggiando xenofobia, etnofobia ed omofobia opportuniste, strumentali, traendone impensabili coperture a livello politico, grossi favoritismi e vantaggi in termini di consenso conservatore e classista sommario che si basano però sulla discriminazione anche tra compaesani, e perciò non sono sostenibili dalla collettività, minando le più normali regole di convivenza civile, la coesione sociale e la solidarietà, dove in vari casi erano state faticosamente raggiunte.

Anche i partiti di sinistra, vedasi PD, hanno varie volte dimostrato disorganizzazione e indecisione nell’affrontare le principali e più gravi forme di intolleranza emerse esplicitamente ed inequivocabilmente sul territorio, anche al livello delle amministrazioni comunali, palesando una mancanza di volontà di governare queste emergenze direttamente sul territorio interessato, anche in conseguenza alla degenerazione recrudescente di reati e comportamenti lesivi dello stato di diritto difficilmente perseguibili dai comuni cittadini e dalle forze dell’ordine.

Questo comportamento ha fatto loro perdere posizioni e varie elezioni amministrative e nazionali.

Trovo che non si debba mai cedere all’irrazionalità ed alla strumentalizzazione della religione da parte dei politici conservatori e dei capi religiosi: alle associazioni religiose si possono riservare spazi delimitati al di fuori delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche, a condizione che si adattino alle più normali regole di convivenza civile.

cesareTS

Tutte le religioni vadano a quel paese. Poi è logico che si osteggino tra loro, nel regno del cattolicesimo vorreste forse che accettassero l’intromissione per esempio dei mussulmani i loro più potenti nemici? Così come dove regna l’islam perseguitano le altre religioni, il cristianesimo più di tutte. Chi la apre in afghanistan oggi una chiesa chessò : cattolica, ortodossa, ebraica ecc…?
Tutti inesistenti e inutili. Ma finche gli atei non potranno essere maggioranza poco o nulla cambierà.

Batrakos

Non mi pare che professare la religione islamica sia proibito dalla legge.
La Digos ha fatto i controlli e tutto è in regola; costui usa il garage di casa sua… non vedo cosa si possa aver da ridire sul piano giuridico.

giulio

Non ci si può lamentare che i musulmani aprono le moschee clandestine nei garages se poi gli si impedisce di costruirle in modo regolare.

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