GB: possibile iniezione per bloccare pubertà e scegliere sesso in seguito

I dodicenni inglesi, incerti sulla loro identità, potranno ora chiedere un’iniezione che blocchi lo sviluppo di troppe caratteristiche maschili e femminili, potendo quindi scegliere in seguito il proprio sesso riducendo al minimo i necessari interventi chirurgici. L’ha rivelato due giorni fa il Telegraph. Il servizio sarà a carico del servizio nazionale e sarà somministrato a coloro a cui sarà stata diagnosticata una “Gender Identity Disorder” (GID), una rara condizione psichiatrica in cui si trova chi è nato con un sesso, ma sente di appartenere a un altro.

Luciano Vanciu

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43 commenti

P.C.

Hai rotto, lo sai?
Telefonale, chiedile un appuntamento, ma non struggerti così!

Ernesto

Questo non ha mai visto una donna in vita sua, se non a pagamento…

Batrakos

Dalla frase di Teo si deduce che egli è favorevole a questo trattamento!
Chissà che direbbe il suo vescovo… 😉

Roby GOD

Papessa M? Ma la papessa non si chiamava Giovanna? Oltretutto mi sembrava fosse una figura la cui storicità fosse seriamente messa in dubbio.

Ernesto

Credo si riferisca ad una dei presidenti onorari dell’UAAR.
Questo è proprio un iddiota di prima categoria.

#Aldo#

A me sembra una stupidaggine estrema. Poveracci/e coloro che dovessero ricevere (fosse pure richiedendolo) questo tipo di “terapia”.

#Aldo#

Allora mi correggo: poveracci/e coloro che dovessero ricevere questo tipo di terapia.

Batrakos

Non so se bloccare lo sviluppo della sessualità sia un buon modo per lasciare la scelta: magari la mancanza di sviluppo potrebbe ingenerare anche più confusione e disorientamento nella persona.

Però qua è territorio per esperti, dunque preferirei sentire pareri più competenti prima di esprimere un’opinione netta.

ΔΙΩRAMA

Anch’io gradirei prima documentarmi sul parere di esperti del settore, che lavorano da anni su questo, per farmi un’idea ed essere in grado di commentare in modo informato…

bradipo

voglio immaginare che, trattandosi di 12enni, le condizioni per una diagnosi del genere saranno valutate in modo più che rigoroso…

ma è lo stesso procedimento usato per occultare il sesso degli angeli? 😀

Bruna Tadolini

La variabilità biologica individuale è una delle caratteristiche degli organismi viventi. Grazie ad essa è possibile l’adattamento all’ambiente. La variabilità biologica individuale è la risultante di diversi meccanismi (semplificando, genetici ed ambientali) che comunque agiscono influenzando la struttura “chimica” dell’individuo. Nel caso dei meccanismi genetici, sono le mutazioni geniche le responsabili del fenomeno. Nel caso dei meccanismi ambientali, sono le condizioni ambientali che, alterando la struttura genica, o gli ormoni, o i neurotrasmettitori o …., sono responsabili del fenomeno.
La variabilità biologica individuale interessa qualunque componente anatomica, fisiologica e comportamentale degli individui. Nella maggior parte dei casi le caratteristiche “varianti” non influenzano l’accettazione che gli altri individui hanno dell’individuo “variante”. In alcuni casi invece questo si verifica; soprattutto quando il variante viene ritenuto “pericoloso”. La sensazione di pericolosità può avere origine sia istintiva che culturale.
Le sovrastrutture culturali che noi abbiamo contribuiscono enormemente nella “valutazione” del “variante”. Ciò che è particolarmente interessante è che queste sovrastrutture culturali tendono a ridurre la tolleranza verso “variazioni” in realtà oggettivamente non pericolose nel caso che queste si verificano a carico della sfera sessuale (anatomia, fisiologia, comportamento). Con un meccanismo di azione e reazione ben comprensibile, i varianti che non si sentono accettati … vanno in crisi e soffrono e cercano o di cambiare se stessi (chirurgia, ormoni ..) o la società (lotta per i propri diritti).

Tutto questo dovrebbe farci meditare non sulla notizia riportata ma sul perché essa sia una notizia e sul modo con cui noi la commentiamo!

Batrakos

‘Con un meccanismo di azione e reazione ben comprensibile, i varianti che non si sentono accettati … vanno in crisi e soffrono e cercano o di cambiare se stessi (chirurgia, ormoni ..) o la società (lotta per i propri diritti).’

Oppure tutte due le cose assieme!

Ciò detto, prof. Tadolini: ho capito il suo discorso e mi interesserebbe capire se secondo lei quella proposta dagli inglesi è una soluzione che ha una validità o che non risolve nulla, se ha voglia e tempo.

Bruna Tadolini

X Batrakos
Non ho le competenze per poter dare un giudizio anche se penso che qualunque tentativo di aiutare il prossimo che soffre debba essere considerato con rispetto. La scienza comunque dimostra di poter offrire a quelle persone una nuova opportunità, che prima non esisteva.

Il mio intervento aveva lo scopo di far notare come il nostro atteggiamento sia irragionevolmente intollerante verso la variabilità individuale che coinvolge i comportamenti sessuali (qualunque sia la loro origine organica).
Credo che la causa di questo nostro atteggiamento sia l’ignoranza, da una parte, del ruolo puramente biologico del sesso e, dall’altra, del suo ruolo nella costruzione delle diverse società umane. Le “sovrastrutture” culturali-morali che vedono certi aspetti della variabilità sessuale come peccato ed il peccato come reato ed il reato punibile a volte in modo estremo, se applicate alle altre specie animali, avrebbero portato un bel po’ di esse all’estinzione …

Ernesto

Non sono sicuro che i transessuali siano persone che hanno scelto di cambiare se stessi mentre gli omosessuali siano quelli che hanno scelto di cambiare la società. Mi sembrano “varianti” del tutto diversi.

Kaworu

concordo.

la disforia di genere è un disturbo che non è legato all’orientamento sessuale ma all’identità (e l’orientamento sessuale va considerato “capovolto” per questi soggetti. p. e. se una donna che si sente uomo “diventa” uomo ed è sessualmente attratta da donne, è da considerarsi eterosessuale).

Bruna Tadolini

X Ernesto e Kaworu
Sono tutti percepiti come “varianti”, seppur diversi, del comportamento sessuale. Se fossero stati varianti del comportamento alimentare (vegani, vegetariani, crudisti ..) non saremmo qui a parlarne!

Kaworu

si sicuramente, ma se l’omosessualità generalmente (oserei dire “a meno di ambiente esterno particolarmente ostile”) è egosintonica, l’identità di genere quando non combacia con quella genetica è sempre egodistonica e provoca una grave sofferenza nella persona che forzatamente “deve” modificare sé stessa (a meno chiaramente che questo disagio derivi che so, da abusi o cose del genere. in quel caso ci si può lavorare sopra da altri punti di vista).

o forse non ho ben capito il tuo discorso? 😉

Bruna Tadolini

Il mio discorso non intendeva entrare in questi dettagli che onestamente non conosco.
Era limitato a sottolineare a) come il nostro atteggiamento verso varie espressioni di variabilità individuale (ad esempio sessuale vs alimentare) sia diverso; b) come l’intolleranza mostrata verso la variabilità nel comportamento sessuale crei sofferenza; c) come si cerchino risposte a questa sofferenza.
La componente culturale-sociale in questi atteggiamenti è certamente preponderante, come dimostra la tolleranza in certe culture e l’intolleranza in altre per l’assunzione di certi alimenti. Queste sovrastrutture culturali probabilmente avevano un significato adattativo sociale in un ambiente specifico ed erano imposte dal potere, probabilmente per assicurare il “bene comune”. Al cambiare dell’ambiente non hanno più significato adattativo e sono solo strumenti di potere che impongono sofferenze individuali senza che si ottenga nessun “bene comune”. E questo vale non solo per i comportamenti sessuali varianti che si cerca di far passare come patologici ma anche per quelli che si stigmatizzano come moralmente sbagliati.

Per avere una idea di cosa “sia” la morale in biologia, suggerisco la lettura da pag 164 del libro (in particolare da pag 172 per quanto riguarda la morale dell’uomo) che si può liberamente scaricare qui http://www.biochimicaditutti.com

Bruna Tadolini

Da una oretta ho ripetutamente cercato di inviare una risposta ma, malgrado non risulti in attesa di approvazione e malgrado mi si dica che è un duplicato, ….. in realtà non è mai comparsa!!! Mi scuso con gli amici ..

myself

Nonostante il progresso della tecnica gli interventi per cambiare sesso restano ancora qualcosa di più che travagliato, se questa tecnica può semplificarli molto bene.

ateo3

Non sono assolutamente a favore. Già in più di un’occasione l’Inghilterra si è dimostrata avere un approccio da elefante nel negozio di cristalli, rispetto alla psicologia infantile.
Ok che questo dispositivo medico sarebbe proposto, quindi una delle tante alternative. Ma il fatto che venga proposto a dodicenni (o ai genitori dei suddetti) con un buon margine di errore nell’identificazione della GID, vista l’età delicata, non mi fa ben sperare.

Direi che come terapia rischia troppe volte di dimostrarsi peggiore del male.

nightshade90

a dire la verità, ho il lieve sospetto che una cosa del genere (soprattutto se diffusa in certi altri paesi) possa portare ad un dilagare di “pedofilia ed ebofilia legalizzata”, tramite il mantenimento artificile dei caratteri infantili oltre l’età del consenso…..

quanto al resto, non sono sicuro che un bambino di 12 anni sia in grado di decidere se farne uso (e fermare il proprio sviluppo) o meno, ma mi rimetto al parere degli psicologi che su queste questioni sono più esperti di me.

Ernesto

Se esistesse un intero establishment medico pedofilo avresti ragione.
Ma forse dimentichi che bloccare chimicamente l’inizio della pubertà è già possibile da anni, cioè da quando sono stati sintetizzati i bloccanti degli stimolanti ipofisari degli ormoni sessuali.

giancarlo bonini

Queso TEO (notare le maiuscole) è un essere disgustoso: come ho già scritto, non tollera le donne e sopratutto, le donne scienziate; se fosse per lui dovrebbero tutte fare la fine ( meritata) di Ipazia.

Federico Tonizzo

Uhm… Non so cosa pensare.
Però mi viene il dubbio che tale trattamento possa più che altro “rinviare” un problema, più che aiutare a risolverlo, ed eventualmente anche a formare delle persone con “sesso indefinito” con eventuali problemi di (ahinoi) discriminazione. Inoltre, se poi queste persone si abituano alla loro condizione di “non sessualmente definiti”, per quanti anni (o decenni?) potrebbero volere le iniezioni??
Suppongo (ma lascio la parola finale a sessuologi, psicologi, psicanalisti, psichiatri, neurologi, endocrinologi, eccetera eccetera) che sia meglio non “sospendere” ormonalmente la vita sessuale, ma accettare di viverla comunque come si può e si riesce, trovando la propria strada sia pur con difficoltà ma senza tirarsi indietro, per non perdere esperienze e tempo prezioso per la propria maturazione personale…

Kaworu

ma no, perchè?

farmaci per inibire la pubertà si usano da un bel po’ per permettere ai bambini di svilupparsi di più e più armonicamente.

del resto in questo caso verrebbero usati immagino gli stessi farmaci in assenza di disturbi di pubertà precoce solo per bambini che hanno invece un disturbo dell’identità di genere.

POPPER

a me sembra una buona idea, poter scegliere il proprio orientamento sessuale fa parte dei diritti dell’individuo e questa iniziativa è rivoluzinaria. Oltretutto vorrei sapere dalla psichiatria se questo GID può essere considerato davvero una patologia o è invece un bivio a cui metterà temporaneamente rimedio l’iniezione, in vista di una scelta radicale, perchè mi rifiuto di pensare che sia una patologia, altrimenti anche essere transessuali sarebbe una malattia e non lo posso accettare.

Comuqnue vedo bene l’iniziativa, apre a riflessioni molto profonde, etiche e deontologiche che introduce l’essere umano ad una più profonda conoscenza di se stessi, non superficiale.

Kaworu

il disturbo dell’identità di genere è effettivamente una patologia.

ed appunto il cambiamento di genere è la “cura” a questa patologia (ovviamente se non è causata da traumi vari ed eventuali tipo molestie o affini che possono giustificare un rifiuto del proprio corpo… ma di solito iniziano presto presto, quindi…).

è del tutto comprensibile che qualcosa che causa un disturbo all’individuo sia una patologia, non ho capito perchè lo consideri inaccettabile…

la persona transessuale che ha completato la transizione fondamentalmente ha “curato” il suo disturbo perchè con un nuovo genere riesce a stare bene con sé stessa. tra l’altro l’operazione di riassegnazione se non sbaglio la passa il SSN da noi.

quello che si propone in GB è semplicemente dare più tempo ai ragazzini che soffrono di disturbo dell’identità di genere di capire effettivamente cosa vogliono.

gibbon

Ma non e’ che fa male alla salute, nel senso di far ammalare l’organismo magari venti o trent’anni dopo?

Kaworu

mi sembra piuttosto sensato se non provoca problemi alla salute (non più di quelli che procurerebbe la riassegnazione, dato che comunque non è una passeggiata), dato che l’intervento eventualmente riuscirebbe molto meglio e con risultati migliori, probabilmente anche dal punto di vista psicologico e non soltanto estetico.

vivere in un corpo che non si sente “proprio” posso solo immaginare senza comunque pienamente capire quanto sia devastante, e tendenzialmente è qualcosa che si sente piuttosto presto.

ovviamente mi auguro che questi bambini (e anche i loro genitori) siano seguiti da psicologi specializzati, sia per aiutarli a capire cosa effettivamente vogliono e chi effettivamente sono, che per eventualmente gestire la transizione

gibbon

Non conoscevo questo termine nell’accezione da lei usata…frequentando il sito dell’UAAR si impara sempre qualcosa
Riassegnazione: “Intervento chirurgico mediante il quale si modifica il sesso anatomico in caso di transessualismo (conversione sessuale, cioè assunzione dei caratteri sessuali del sesso opposto a quello di appartenenza) o di errata attribuzione del sesso in caso di genitali ambigui alla nascita (ermafroditismo, pseudoermafroditismo)”
In questo caso abbiamo un intervento chirurgico, c’e’ una casistica plurisecolare; nel caso del topic si tratterebbe, se ho ben capito, di sostanze chimiche inibenti introdotte nell’organismo, con quali effetti chi lo sa? Sono numerosi i casi di farmaci poi rivelatisi particolarmente nocivi (come la Talidomide, che fece nascere numerosi bambini focomelici)

Kaworu

pardon, mi sono espressa male.

con “riassegnazione” intendevo tutto il percorso ben più lungo di somministrazione di ormoni, chirurgia e poi per finire appunto la riassegnazione propriamente detta con l’isterectomia per le donne e la costruzione di un pene, e appunto la penectomia per gli uomini con la costruzione della pseudovagina.

che il tutto “venga meglio” se si comincia precocemente ho potuto vederlo conoscendo una bellissima ragazza che aveva iniziato questo percorso molto presto (bellissima ragazza nata maschio), visto che il corpo risponde meglio agli ormoni che vengono somministrati.

immagino che siano farmaci già utilizzati, del resto farmaci simili si usano quando ci sono disturbi ormonali che appunto provocano una pubertà troppo precoce (senza problemi per quanto riguarda l’identità di genere). e forse meglio così che scelte sbagliate.

Francesco

Padre: Scusi dottore ho portato mio figlio per fare il vaccino contro l’influenza di quest’anno ma adesso ha un blocco di sviluppo delle sue caratteristiche sessuali.

Dottore: Infermiere ma e’ possibile che sbaglia sempre confezione!

Andrea F

Tecnicamente sotto i 14 anni non si hanno le capacità giuridiche di intendere e di volere, perciò non mi capacito in base a cosa possa esser stabilito se un bambino di 12 anni debba esser sottoposto a tale “terapia”, tuttavia, personalmente ritengo questa “terapia” un’oscenità :-/

Kaworu

nessun bambino DEVE esser sottoposto a questa terapia.

un bambino che manifesta problemi di identità di genere PUO’ essere sottoposto a questa terapia.

Marco

Già è un’assurdità poter cambiare sesso, figuriamoci bloccare lo sviluppo di un ragazzino…

Bruna Tadolini

In tantissime altre specie non lo è! Una innumerevole serie di animali, in base all’età o alle dimensioni o alla temperatura o ad altre condizioni ambientali, normalmente i maschi si trasformano in femmine o le femmine in maschi!
In altre specie poi, anche lo sviluppo sessuale può venire rallentato o bloccato adattando la strategia riproduttiva all’ambiente.

Kaworu

meglio aspettare che si suicidi per quanto sta male, mi pare giusto…

quoto bruna.

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