Nasce in Spagna un partito musulmano

È nato in Spagna Prune (Partido Renacimiento y Union de Espagna), il primo di ispirazione islamica in Europa. La notizia è riportata da diversi siti tra i quali Arte Journal, sul quale si può ascoltare un’intervista rilasciata da Mustafa Bakkach, marocchino nazionalizzato spagnolo, suo fondatore e presidente. Il partito presenterà numerose liste alle prossime elezioni amministrative che si terranno in Spagna il mese prossimo. “Siamo ormai spagnoli, i nostri figli sono nati qui, ma dovrebbero essere consapevoli delle tradizioni culturali delle loro origini. C’è bisogno per esempio di scuole specializzate in lingua araba e di corsi di cultura musulmana”, ha dichiarato Mohamed Bakali, delegato regionale di Prune a Siviglia.
Alcuni spagnoli intervistati non vedono di buon occhio questa nuova formazione politica e un senso di preoccupazione sta emergendo nella campagna elettorale, anche se Mustafa Bakkach va ripetendo che Prune è un partito moderato: “Per noi non si pone il problema di inglobare tutto, anche la politica; non si possono separare le cose le une dalle altre. Nell’islam c’è religione e politica, religione e vita quotidiana; è un tutto, un modo di vivere… Noi non lanciamo appelli alla sharia, non siamo un partito islamista, niente di tutto questo”. Prune si presenterà nelle maggiori città spagnole dove l’elettorato straniero rappresenta il 10% della popolazione.

Daniele Stefanini

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41 commenti

#Aldo#

Se “sono ormai spagnoli”, perché sentono l’esigenza di insegnare l’arabo ai figli? In Spagna si parla spagnolo, non arabo, quindi chi è e si sente Spagnolo dovrebbe essere pienamente a proprio agio con quella lingua. Questa contraddizione la dice lunga sulla poca schiettezza di certe affermazioni. Mi ritornano alla mente certe informazioni che ho appreso da Marcus Prometeus in merito alla esortazione coranica a usare la menzogna nel combattere gli infedeli…

Paul Manoni

Concordo. Che senso avrebbe sentirsi spagnoli ed avanzare la pretesa di imparare ai propri figli, la cultura dei loro paesi di origine??? 😯
E’ chiaro che si tratta di un modo per inserirsi su qualche poltrona ed avere un peso nella politica della Spagna. Mi auguro che non ottenga nemmeno un seggio….La loro cultura araba, non la vogliono piu’ nemmeno nei loro paesi arabi!!

Federico Tonizzo

Si stanno formando e mescolando, uno a uno, gli ingredienti della polvere pirica… Altro che “integrazione” o “multiculturalismo”. Prevedo botti! 🙁

Brian di Nazareth

Gli arabi sono stati cacciati dalla Spagna qualche secolo fa. Cosa vogliono ora, una seconda Reconquista?

Nino

Non vedo dove sia il problema.. esistono i partiti di ispirazione cristiana è logico che si formino partiti di ispirazione musulmana.. sono i partiti laici che devono farsi sentire di più.

Per quanto riguarda la cultura, non ha senso dire sono in Spagna e quindi devono imparare la cultura spagnola, la cultura è cultura da qualsiasi paese essa vanga.. il mondo islamico ha molto da insegnare, come noi abbiamo molto da insegnare a loro..

Prendete ad esempio la finanza islamica, che vieta di fare soldi tramite i soldi.. se questo tipo di finanza fosse stata usata anche in occidente adesso non si troverebbe nella situazione economicamente disastrosa in cui si trova adesso..

Per concludere, molti commenti in questo articolo, come su tanti altri qui sul blog dell’uaar nascondono un orientamento spesso non troppo velato di nazionalismo.

#Aldo#

Nino, cito Gheddafi perché è il primo nome che mi viene in mente (chissà quanti altri potrei citarne se fossi più informato), lasciando da parte gli accadimenti del momento: la famiglia Gheddafi, nel gestire gli ingenti investimenti del proprio patrimonio in giro per il mondo, rispetta il principio che vieta di fare soldi tramite i soldi? Non so perché, ma credo di conoscere già la risposta, e temo che quella risposta faccia carta straccia della presunta superiorità etica del modo islamico di gestire la finanza. Poi, per la carità, non sono certo un esperto di economia…

Nino

In libia c’è un dittatore che della finanza islamica se ne frega altamente è un corrotto che in cambio di denaro (tanto da quello che si legge ultimamente) ci da gas e petrolio, mentre la popolazione muore di fame.. e che non aveva problemi a mitragliare il suo popolo sulle sue coste in cambio di un minore approvvigionamento di risorse da parte delle nostre compagnie.. e pure nonostante tutto la libia è riuscita a realizzare il più imponente sistema di trasporto dell’acqua in alcuni casi considerata anche l’ottava meraviglia del mondo.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8106

Comunque neanche io sono un esperto di economia.. tuttavia leggendo i precetti della finanza islamica non ho potuto fare a meno di pensare a quanto equa sia rispetto alla nostra economia.. ovviamente l’applicazione di questi precetti.. è un’altro paio di maniche.

serlvrer

A sì, vieta di fare “i soldi con i soldi”, e tutti i fondi sovrani che fanno operazione ad alto valore speculativo che cosa sono?

Brian di Nazareth

Il problema caro Nino è che se un musulmano pretende spazi culturali arabi in Spagna, DEVE concedere spazio culturale agli spagnoli in Arabia Saudita, senza condizioni. Prima che mi lascino costruire una catedrale alla Mecca, e poi continuamo questo discorso.

Nino

L’occhio per occhio è un concetto fin troppo religioso a finché io possa condividerlo.

nightshade90

l’occhio per occhio è una punizione (tu mi hai fatto questo e IO te lo rifaccio)
questa è reciprocità (io ti tratto in un certo modo solo se la cosa è reciproca).
ed è la base del vivere civile: ti tratto in modo gentile solo se sei disposto a ricambiarmi la cortesia: non ti faccio dei favori se non sei disposto a fare anche tu quegli stessi identici favori a me. altrimenti la cosa diventa semplice sfruttamento di uno su qualcun’altro

giulio

@ nightshade90
una democrazia non può rispettare i diritti umani solo dei cittadini i cui paesi rispettano i diritti umani
se l’Arabia Saudita è un paese incivile la Spagna che è una democrazia europea non può certo rincorrerla in barbarie

Luigi

La cultura araba vieta anche la musica.
Non la prenderei troppo come esempio.

Nino

L’occhio per occhio è un concetto fin troppo religioso a finché io possa condividerlo.

Brian di Nazareth

Perdonare i nemici è un concetto altrettanto religioso, e perciò dovresti rifiutare di condividere pure questo. La legge è uguale per tutti, NESSUNO può atribuirsi il diritto di usare due pesi e due misure.

Nino

io non perdono nessuno quel partito non ha commesso nessun reato..

Brian di Nazareth

Benissimo, tutto è possibile. Allora vai in Arabia Saudita, fonda un partito, chiamalo Democrazia Cristiana/Ebrea/Atea, e poi mi racconti… Se non era chiaro prima, il discorso è: se un arabo può avere diritti in Spagna, uno spagnolo deve avere gli stessi diritti in Arabia. O forse sbaglio?

Nino

a ok quindi non ti fanno fare il partito li e tu non gli fai fare il partito qui rispondi all’intolleranza con l’intolleranza bravo..

bradipo

@Brian

vedila così… se la Spagna negasse gli stessi diritti che vengono negati in Arabia Saudita non sarebbe migliore.

nightshade90

ma soprattutto: coloro che pretendono dei certi diritti (perdipiù diritti IN PIU’ di quanti già dati, come in questo caso) devono come minimo essere disposti a concedere gli stessi diritti agli altri SE LA SITUAZIONE FOSSE INVERTITA. quindi: questi membri del partito islamico, se fossero ancora in arabia e dovessero decidere se concedere agli immigrati spagnoli il diritto di costruirsi scuole loro dove si insegna e parla solo lo spagnolo in modo da mantenere le loro “tradizioni” (o anche solo il diritto di fondare il partito “democrazia cristiana/atea/ecc.”), glielo concederebbero?

il fatto che l’arabia non conceda certe cose non è colpa loro, ma loro, se fossero ancora in arabia e dipendesse da loro decidere la cosa, concederebbero agli immigrati cristiani (o atei o altro) gli stessi diritti che pretendono?

se la risposta è sì, allora tutto bene. se la risposta è no, allora non dovrebbero manco osare pretendere tali diritti. non si pretende per sè quello che si negherebbe agli altri.

Laverdure

Con buona pace di quei partiti nostrani,che e’ inutile citare,che per anni hanno sostenuto l'”immigrazione selvaggia” all’unico scopo di procurarsi “bestiame da voto”,e si sono incaponiti su questa linea con cocciutaggime suicida,anche quando,essendo ormai chiaramente avversa all’opinione pubblica,rappresentava un suicidio elettorale.
Non li ha nemmeno sfiorati il pensiero che i movimenti integralisti potessero sfruttare l’arma del voto per estendere il loro potere in occidente,e dato che la disponibilita di capitali e’ alla base del successo di ogni movimento politico,il loro successo e’ assicurato,come pure e’ assicurato l’appoggio di tanti gruppi politici nonche di tanti intellettuali nostrani, che non mancheranno di essere “toccati dalla loro generosita”!(almeno finche potranno essere utili).

Francesco

I credenti di qualsiasi religione:
se vanno da qualche parte pretendono che si debba rispettare la loro tradizione,
se qualcuno viene da loro pretendono che si debba rispettare la loro tradizione,
dovrebbero impare questi sottosviluppati di qualsiasi credo che nel paese dove vivono non dovrebbe imporre le loro tradizioni, perche’ ne rallentano il progresso scientifico e culturale e nei paesi dove vanno dovrebbero lasciarle perdere le loro tradizioni per evitare la stessa cosa.

sNappy

A me invece fondamentalmente la notizia fa piacere: si apre un confronto.

Si risolleva il problema: è logico che un partito sia legato ad una religione?

Si evidenzia l’assurdità: i cattolici diranno che non ha senso un partito islamico, gli islamici diranno che non ha senso il partito cattolico, una parte di entrambi gli schieramenti spero si renderà conto che non hanno senso entrambi perché pretendono di rappresentare una sola posizione religiosa. E allora la loro soluzione si spera sarà la laicità della politica e delle istituzioni.

Sono troppo ottimista? Credo di no: ad esempio in Italia molti problemi di laicità (crocifisso, riti funebri, poligamia etc.) si sono sollevati proprio grazie all’arrivo di immigrati, che portavano con loro un’altra cultura, altri riti e altre tradizioni che possono avere diritto, dignità e parità solo se prende piede il principio di laicità.

Questo vuol dire che i “botti”, gli scontri, ci saranno se non ci sarà laicità.

tonii

Anch’io sono favorevole! Se i cattolici avessero un briciolo di cervello auspicherebbero la laicità, visto che molto presto non saranno più maggioranza. E invece impongono alle minoranze le loro idiosincrasie e truffaldine credenze.
E’ logico che gli altri monoteisti cerchino di integrarsi facendo esattamente quello che fa la CAAR: creazione di partiti e apparati che gestiscano il potere civile.

Vista la durissima persecuzione vissuta dalla comunità islamica in spagna, trovo molto divertente che proprio lì la storia mostri la sua nemesi 🙂

Marcus Prometheus

Non solo sei troppo ottimista, ma non vedi che i religiosi di tutte le fedi si puntellano gli uni con gli altri contro la laicita’ e trovano facilmente un accordo fra di loro quando si tratta di perseguitare donne gay laici e chi si vorrebbe fare gli affari propri lontano da ogni imposizione clericale che sia islamica o cristiana.

Alessandra

Dice bene Marcus: steccati sempre più alti delle religioni, a bloccare chi cerca sentieri di buonsenso. Non vedo buone notizie.

Sai

Se in un paese ci sono cristiani, possono avere un partito cristiano.
Se ci sono persone di destra, possono avere un partito di destra.
Se ci sono persone di sinistra, possono avere un partito di sinistra.
Con una discreta presenza di mussulmani, si può fare un partito mussulmano, non ci vedo niente di male.
L’importante è che non sia anticostituzionale; esempio: come ci sono partiti a favore dei matrimoni gay, i partiti cristiani o islamici possono essere contrari (come il partito di estrema destra in Svezia), l’importante è che nel loro programma non abbiano la morte per gli omosessuali.

Poi i partiti vengono votati dalle persone, se vincono le elezioni in qualche comune/regione significa che la maggior parte delle persone in quel luogo vuole quel partito. Affari loro.
Senza bisogno che qualcuno cominci a gridare: “Svegliatevi! Sono arrivati! Vogliono conquistare l’Europa”.

Hanno creato un partito, se alla gente piace li vota.

Frithnanth

come ci sono partiti a favore dei matrimoni gay, i partiti cristiani o islamici possono essere contrari

Non sono affatto d’accordo. Non possono essere contrari.
L’omosessualita` non e` una malattia, ne’ una scelta. E` natura.
Vietare i matrimoni tra omosessuali e` come vietare i matrimoni tra persone con capelli ricci.

romeno10182

concordo con sai. il diritto di parola e’ la base dell’ occidente. o diciamo era, visto che non e’ piu cosi. io credo hanno il diritto di critica. pero sta alla societa civile di repingere questi por*i nazisti islamici. il diritto di critica e’ altrettanto importante, e forse anche piu, del diritto di parola. o diciamo sta sullo stesso piano pero e’ la base di una repubblica costituzionale vivente. L’ occidente purtroppo lo vedo molto in decadenza, i giovani sono tutti fascisti. forse l’ occidente non ha mai creduto in pieno nell’ ideologia libertaria, che considera la liberta il bene supremo. ce stata la sinistra che premeva per i diritti civili, pero adesso vedo poche sentinelle della liberta. la destra e’ di matrice anti-libertaria perche odiano la liberta individuale, o comunque per le liberta civili. checche ne dicano. o diciamo sono per assolutezza d’ ipocrisia come il nano fascio-malefico: liberta sociale pero non per tutti. il giorno dopo gli ritrovi ai convegni di cattotalebani per la famiglia. quindi io la vedo dura per l’ occidente, visto che non sono mai stati nel cuore libertari.

io ho speranza nelle paesi emergenti, che sono secondo me piu libertari che noi. comunque vedo che anche in occidente una frangia della sinistra si sta svegliando, ma anche una parte di destra. pero resta una minoranza (15%).

la maggiore minaccia per la liberta sono pero le teorie correnti economiche basate sulle teorie di keynes. io voglio qui spingere i frequentatori del forum a informarsi ed educarsi in teoria economica.

Il vero problema mondiale sono le BANCHE CENTRALI, con il loro MONOPOLIO MONETARIO. una moneta che PERMETTE DI CREARE DEBITO FARA FALLIRE OGNI SOCIETA CHE LA USA. E’ un dato di fatto.

un membro dell’ influente famiglia dei rothshild ha detto: “I don’t care who runs the country if I print the money”. e non e’ mera propaganda o teoria conspirazionista. e’ pura realta. IL MONOPOLIO DI UNA MONETA A DEBITO-INFLATIONISTA distruggera l’ occidente (e probabilmente tutte le nazioni mondiali), ED E” STRETTAMENTE ANTI-CAPITALISTA. La cosidetta pianificazione centrale dell’ economia attraverso una banca centrale PRIVATA e’ nel manifesto comunista. L’ inflazione e’ una tassa, ma non lo sentirete mai dai politici (anche perche sono troppo ignoranti per capirlo). Per coprire meglio il terrorismo finanziario inflazionista lo chiamano espansione monetaria, ma non e’ nient’ altro che diluire il valore della moneta attraverso il flooding di nuova moneta (o carta per meglio dire).

vi siete mai chiesti da cosa e’ coperta la moneta cartacea chiamata euro? tempo fa era l’ oro fisico che garantiva il valore reale delle monete. oggigiorno e’ la ficucia. quindi la carta chiamata euro tendera ad avere lo stesso e identico valore del suo valore reale: quindi 0. purtroppo e’ idea comune che salvare le banche sia necessario per salvare il sistema.. l’ america ha duplicato!!!!!!!!!!! il debito pubblico per salvare le banche. il TERRORISMO FINANZIARIO HA DISTRITTO L’ OCCIDENTE, e si ripercuote su tutte le nazioni che dipendono dalla manoeta a debito inflazionista. basti a pensare al prezzo delle materie prime. l’ Argento due anni fa era a quota 16, ora e’ a quota 40 dollari!!!!!!! finche la societa civile non si educhera in materia economica la societa e’ destinata a fallire.

la verita e’ che le banche sono fallite in ogni periodo della storia, e non ce niente di male in cio. anche le recessioni non sono negative. ripuliscono il sistema. putroppo il terrorismo finaziario perpetrato dalle banche americanio distruggera l’ occidente.

Roberto Grendene

“l’importante è che nel loro programma non abbiano la morte per gli omosessuali.”

meglio se riformuli, sembri dire che possono essere fatte tutte le discriminazioni agli omosessulali tranne mandarli a morte

e impedir loro il matrimonio e’ già una discriminazione, ancora accettata dai meno civili come lo era la schiavitù un tempo

Sai

Roberto G. mi hai frainteso. ^^
Era un esagerazione per dire che: se un partito ha un programma, che non condivido, ma legale (solo matrimonio etero) può nascere ed essere votato, se ha un programma illegale (pena di morte, carcerazione, multe ecc.. per omosessuali) non può essere votato.
Un partito islamico non lo vedrei molto diverso da La destra, PDL, UDC, PD.
Cambia solo la religione.

Eppoi se in un comune di 10000 abitanti, la maggior parte sono pagani e vogliono leggi basati sul paganesimo (purchè costituzionali) non ci vedo niente di male a creare il partito di Dioniso.
I cristiani possono avere i democristiani.
Gli atei possono avere democrazia atea.
I mussulmani potranno avere un partito islamico, purchè abbiano un ideologia, anche non condivisibile da persone sensate (come gia abbiamo per la Lega, La destra, il PDL, l’UDC, il PD…o volendo per chi è di destra IDV, SEL, Rifondazione) purchè legale e costituzionale.

Marcus Prometheus

Un cittadino mussulmano ateo cristiano o quello che vuole deve avere tutti i diritti salvaguardati senza differenze in base a cio che crede.

Pero’ in base a quello che crede puo’ fare qualsiasi cosa?

Una religione che dichiari la ineguaglianza fra fedeli ed infedeli, fra uomini e donne, fra ebrei e non ebrei e che proclami l’obbligo di ammazzare gli apostati, i gay ed i bestemmiatori con bestemmiatore intendendo perfino quello che recita le preghiere di una religione diversa (rendendo cosi’ bestemma al dio unico di chi pretende obbidienza) puo’ essere compatibile con le costituzioni dei paesi europei liberaldemocratici?
La democrazia puo’ fondarsi su qualcosa di diverso dell’eguaglianza giuridica dei cittadini?
Si?
No?
La Democrazia puo’ fondarsi su qualcosa di diverso dalla liberta’ di parola?
Si?
No?

Riflettete su questo.

Gérard

In Francia, non potendo avere un partito politico che si riferisca ad una fede religiosa, hanno riportato i loro voti al partito comunista ( che ormai non ha più una spina dorsale ) e all’estrema sinistra .
Allora con tutti i musulmani presenti in Francia, questi partiti dovrebbero avere più voce in capitolo ? Pero questo non avviene perchè molti preferiscono vivere come gli altri francesi senza altri rompimenti di scatole ( e c’e ne sono abbastanza attualmente !! )

Marcus Prometheus

Europa islamizzata, Italia compresa

10.04.2011 Europa islamizzata, Italia compresa
La cronaca di Francesco Carella

Testata: Libero
Data: 10 aprile 2011
Pagina: 8
Autore: Francesco Carella
Titolo: «Uno studio americano, L’Italia è la più a rischio di islamizzazione»

IC segue con interesse, anche se quasi sempre con delusione, gli articoli che affrontano il futuro prossimo dell’Europa, Italia inclusa, quando il nostro continente sarà definitivamente assoggettato alle regole islamiche.
Un futuro che ci viene regolarmente nascosto da quasi tutti i media, dalla maggioranza degli analisti, con la meritoria eccezione del prof. Giovanni Sartori, che ha pubblicato alcune analisi sul Corriere della Sera, ma che il quotidiano si è ben guardato dal riprendere con altri interventi.
Per questo pubblichiamo volerntieri oggi, 10/04/2011, l’articolo di Francesco Carella, su LIBERO, a pag.8, dal titolo ” Uno studio americano, L’Italia è la più a rischio di islamizzazione”, augurandocui che l’allarme contenuto venga preso in seria considerazione da chi di dovere.
Ricordiamo il libro di Walter Laqueur, Gli ultimi giorni dell’Europa, Marsilio ed., indispensabile a chiunque voglia capire in anticipo il futuro che ci attende.

Walter Laqueur

Ecco l’articolo:

Tra vent’anni in Italia la seconda lingua sarà l’arabo. Nei prossimi due decenni il numero dei fedeli islamici nel nostro Paese aumenterà del 102%, superando ampiamente la quota di tre milioni. Nella classifica di questa invasione ci precedono solo i Paesi scandinavi. Lì gli incrementi previsti vanno dal 120% della Svezia al 150% della Norvegia e della Finlandia. Andrà meglio alla Francia, dove si prevede un aumento del 45%. Attualmente, i musulmani che vivono in Europa sono circa venti milioni. Se la Turchia dovesse entrare nell’Ue, la popolazione islamica salirebbe a 110 milioni: il 25% dei residenti. I dati arrivano dai ricercatori di uno dei più prestigiosi think tank americani, il “Pew Research Center”. Attenzione, però. Lo studio è stato realizzato prima che il Nord Africa e il Medio Oriente entrassero in ebollizione e prima che scoppiasse la guerra in Libia. I continui sbarchi sulle coste siciliane sposteranno questi numeri sempre più verso l’alto e riporteranno in primo piano il problema della futura identità dell’Europa come area culturale e civile, prim’ancora che politica. E protagonista, suo malgrado, si troverà ad essere l’Italia: in un medesimo spazio geografico, peraltro assai limitato, si troveranno a fare i conti due società del tutto diverse: l’una, figlia della tradizione giudaico-cristiana e dell’illuminismo, l’altra, educata alla rigida ortodossia islamica. Di tutto ciò poco si parla e quando qualcuno prova a farlo viene puntualmente snobbato, se non addirittura insultato dai funzionari del politically correct. È quel che accadde, qualche anno fa, al più grande islamista vivente, Bernard Lewis, quando mise tutti sul chi vive confidando al giornale tedesco Die Weltche «i musulmani erano destinati a diventare la forza dominante dell’Europa. E questo perché gli europei, avendo rinunciato a difendere le proprie radici culturali e civili non avranno alcuna possibilità di arginarne l’avanzata. L’Europa fra qualche decennio diventerà il Nord del Maghreb». La reazione fu all’insegna di un “assordante silenzio”. Chi parlò, lo fece usando parole al vetriolo. Lo storico Olivier Roy scrisse che «Lewis sembrava un mistico e che aveva perso ogni contatto con la realtà ». Insomma, era andato giù di testa. Completamente ignorati continuano ad essere gli appelli che arrivano da Pervez Hoodbhoy, docente in fisica nucleare presso l’Università di Quaid-e- Azam a Islamabad e protagonista di molte battaglie a favore dei diritti umani in Pakistan. Egli cerca disperatamente di far capire che «la convivenzapuò essere possibile apatto che ilVecchio Continente non arretri davanti agli estremisti e davanti a tutti coloro chenoncredono nei diritti fondamentali. Occorre ricordare che chi disprezza questi valori prima o poi abbraccia la violenza». Del resto, in una recente indagine, condotta in Germania su un campione di milleduecento giovani tedeschi di origine turca, si leggono risultati inquietanti: circa un terzo degli intervistati sostiene che l’Islam deve trionfare in tutti i Paesi e che l’uso della violenza contro i non credenti è giustificato se serve all’affermazione del proprio credo. In tal senso, Samuel Huntington, il teorico della “guerra delle civiltà”, ci aveva già avvertiti che fra «i musulmani la fedeltà allo Stato nazione è sempre stata storicamente debole, mentre i veri legami si sono formati attorno alla famiglia, al clan, alla tribù e, soprattutto, all’in – terno della comunità religiosa». Ora che l’Euro – pa si trova alla vigilia di un’invasione senza precedenti, si spera che i fatti non vengano ancora una volta negati. In caso contrario, non resta che rassegnarci alla trasformazione dell’Europa in Eurabia. Oriana Fallaci combattè come un leone per scongiurare una tale eventualità, ma l’esta – blishment politico-culturale non volle ascoltarla

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

romeno10182

“… cristianesimo, islamismo e comunismo”

mettici anche il neo-capitalismo

Marcus Prometheus

Capitalismul NU este o religie si NU este pagubos, este un sistem de productie care a fost adoptat CU MARE PROFIT PENTRU BINE POPORULUI CHINEZ, Vietnamez etc. chiar de un partid care facuse din lupta contra capitalism steagul lui si scuza lui pentru a conduce dictatorial, dupa ca metodele comunuismului au dat faliment (cu 80 de milioane de morti in foamete provocata de la “mare saritura inainte” a presedintelui Mao).

Il capitalismo non e’ una religione e non e’ dannoso, e’ un sistema di produzione che e’ stato adottato CON GRANDE PROFITTO PER IL BENE DEL POPOLO CINESE, (Vietnamita e di altri) addirittura da un partito che aveva fatto della lotta contro il capitalismo la sua bandiera e la sua scusa per dirigere dittatorialmente, dopo che i metodi del comunismo hanno fatto fallimento (con 80 milioni di morti nella carestia provocata dal “grande balzo in avanti” del presidente Mao.

romeno10182

guarda che io mi riferivo al neo-capitalismo, ovvero il capitalismo inteso dai GANGSTERS DI WALL-STREET, ossia prendere i soldi pubblici E inflazionare la valuta pur di salvare wall-street dalla bancarotta. Questo NON e’ capitalismo, e’ socialismo per i ricchi.

Emanuele

Non vedo il problema: come ci sono i partiti di ispirazione cristiana ci sono anche quelli ispirti ad altre religioni…

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