La festa dell’orientamento cattolico

Al Santuario del Divino amore è in corso oggi la prima edizione della “Festa dell’orientamento: primo incontro dei maturandi del Lazio”. L’incontro, dal suggestivo titolo “Oggi scelgo io”, secondo quanto scrive il sito della diocesi di Roma “è stato concretamente organizzato dal Vicariato di Roma, grazie alla collaborazione degli Uffici per la Pastorale Universitaria, la Pastorale Giovanile, la Scuola Cattolica e ovviamente la Pastorale Scolastica e l’IRC”. Risulta però, stando alla brochure ufficiale riprodotta sul sito del Santuario, ufficialmente promosso dalla “Conferenza dei Rettori delle Università del Lazio (CRUL), dalla Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (CRUPR) e dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Lazio”. All’evento sono presenti come relatori il presidente del CNR, quello dell’ISS e quello del CNEL. Il momento ludico è garantito da un musical della Star Rose Academy (Accademia di spettacolo fondata dalle Suore Orsoline), mentre, a conclusione della kermesse, è previsto lo svolgimento di una messa celebrata dal Rettore della Pontificia Università Lateranense. Nella circolare ministeriale inviata ai presidi si afferma che il santuario è stato scelto in quanto “meta tradizionale di pellegrinaggi” che, “oggi come ieri”, “si offre a tutti – cattolici e di altra religione, credenti e non credenti, italiani e stranieri, tutti cittadini e pellegrini di Roma – come il traguardo di un viaggio notturno, passaggio umano denso di difficoltà ma che si conclude nella luce del mattino”.

Raffaele Carcano

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79 commenti

il parroco di Funo

Musical «Oggi scelgo io»:
-La voglia di decidere e la paura (il rischio di sbagliare scelta)
-L’importanza della scelta universitaria come momento di consapevolezza e primo
orientamento personale della vita, che consente “errori”, ma che impegna già
-La vita intera come progetto e scelta irrevocabile: libertà impegno, responsabilità.

che c’è di scandaloso?

Ginetto

Nulla di scandaloso, a meno che non vengano utilizzati fondi pubblici. Semmai un po’ ridicolo o pacchiano. Per capire l’effetto che fa ad un ateo, immagini lei che effetto le farebbe se una cosa del genere la facessero i testimoni di geova, invitando anche i ragazzi della sua parrocchia.

bruno gualerzi

Di ‘scandaloso’ non c’è niente… salvo il fatto che il cosiddetto ‘libero arbitrio’, al quale presumo che un credente faccia riferimento quando si tratta di ‘scelte di vita, esistenziali, o lo si accetta per fede, oppure razionalmente non regge.
Detto questo, padrone ovviamente ognuno di ‘scegliere’ secondo i criteri che ritiene più probanti, per esempio quelli previsti dai precetti religiosi… ma un non credente sceglierà sempre un ‘cammino’ senza vincoli di sorta, se non quelli che rimandano ad una condizione umana non alienabile in alcuna trascendenza.

Enrico

Scegliere se fare medicina o legge è un atto di fede?

Non capisco perchè non vi piace che la chiesa aiuti i giovani a scegliere cosa c’è di male?

bruno gualerzi

@ Enrico
Mi riferivo a quanto postato dal ‘parroco di Funo’, quando parla di scelta che condiziona “La vita intera come progetto e scelta irrevocabile: libertà impegno, responsabilità.” nella quale inserire la scelta universitaria.

Kaworu

mi sfugge come gente che si autodefinisce “pecora” e “parte del gregge” possa scegliere.

di solito è il pastore che comanda.

Stefano

@ Kaworu

Beh, dai, all’interno del pascolo definito dal pastore possono brucare dove vogliono…

Federico Tonizzo

Il pastore non difende, ma “alleva” e SOPRATTUTTO MANGIA LE PECORE!!! 👿

il parroco di Funo

le difende dai lupi e le porta a ricchi pascoli.
questo è la base del paragone …

… ma mi accorgo che stavi scherzando

Federico Tonizzo

Per il parroco di Funo:
NON STAVO SCHERZANDO AFFATTO!!! 👿
IL PASTORE “ALLEVA” LE PECORE PER MANGIARLE, E IL CLERO “ALLEVA” LE “PECORE” PER DEPREDARLE DEI SOLDI!!! 👿

GIOACOLP

il pastore…guida e difende?
e da chi? dal lupo cattivo?
ma dai!
E com’è il lupo cattivo? Che sembianze ha?

nightshade90

strano, di solito il pastore non viene anche definito “guida” del gregge, ed è stato più volte definito così anche in ambito ecclesiastico? cos’è, il revisionismo dilaga sempre più?

Enrico

Il clero indica la retta via.
L’aitorità anche coercitiva è in mano ai genitori.

Kaworu

in ogni caso le pecore non sono libere.

ah ricordatevi di ignorare il troll enrico anche se sta già cominciando la sua escalation di affermazioni sempre più disgustose per suscitare un po’ di attenzione 😉

nightshade90

ma è enrico il troll che parla sul serio o enrico l’altro che fà del sarcasmo? la legge di poe colpisce ancora…….

Kaworu

questo è il troll, night 😉

ignorare e segnalare, unica cosa da fare (anche in rima va’ 😉 )

Kaworu

mangia & tosa le pecore, in ogni caso le sfrutta e le pecore non sono certo libere di fare qualcosa al di fuori di quel che il pastore gli permette.

sceglieteveli meglio i paragoni.

thyestes

“il pastore guida e difende”

– Il pastore sceglie dove si mangia oggi e se si mangia.
– Il pastore sceglie la via, l’ora e il momento.
– Se il pastore non si sveglia perché non gli va o perché è gli è successo qualcosa le pecore muoiono di fame nel recinto.
– Il pastore decide della vita e della morte delle sue pecore.
– Le pecore non possiedono libero arbitrio a parte che per qualche metro di libera azione.
– Le pecore non si sono scelte il pastore ma è il pastore che le tiene con la forza e la coercizione.
– Le pecore vivevano serenamente in natura prima dell’avvento dei pastori.
– Il pastore guida il gregge soltanto per un fine personale e egoistico non perché gli vuole bene: deve sopravvivere usando e vendendo lana, latte e carne.

Fin qui il paragone ci sta tutto con i preti.

Ma un pastore di pecore è tale perché è sostanzialmente diverso da esse, in cosa un pastore di anime sarebbe diverso dalle sue “pecore”? Cos’ha di più un prete per poter “guidare e proteggere” i suoi fedeli???
Forse l’aver studiato libri di fantasia? tu che ti chiami parroco pensi forse di saperne di più dei tuoi fedeli? Su cosa? Sul sesso degli angeli o sull’imene di Maria?
Credi che questo ti erga a guida e protettore???? ahhahahahahhahah

Stefano

@ Parroco

il pastore guida e difende

da cosa, da un pericolo inventato dallo stesso pastore?

non “comanda”

fa solo proposte che non possono essere rifiutate (altrimenti vedi sopra).

gagiaccio

Meglio essere LUPO che si mangia le pecore se vuole altrimenti va bene anche il pastore e poi è libero di ulare alla luna quanto vuole!!!!

Lorenzo T.

Credo che il parroco intendesse dire che l’analogia con il pastore si riferisce al suo essere guida e protezione per il gregge, non quindi sotto ogni singolo aspetto (come ogni analogia). Se dico che il mio amico Alberto è un leone non intendo certo dire che ha criniera e pelliccia, o vive nella savana, o che ogni tanto corre dietro al bestiame per sbranarlo.

Kaworu

“alberto è un leone” però ha chiaramente determinate connotazioni (coraggio, tendenzialmente).

il prete pastore è una metafora ben più ampia.

che come tutti avranno capito, viene modificata a seconda di come fa comodo.

cosa che non si può fare con “alberto è un leone”.

comunque contestualizza eh, mi raccomando.

Enrico

* Stefano

Pericoli dai quali il parroco contribuisce a difendere i giovani: prostituzione, sesso fuori dal matrimonio, materialismo esasperato mancanza di rispetto verso i sofferenti.

thyestes

@Enrico

e perché il pastore dovrebbe saperne di più dei giovani? Cosa gli conferisce quest’autorevolezza?

il parroco di Funo

presumo perchè è stato giovane anche lui.
e ha sbagliato.
come tutti.

è noto che “esperienza” è il vocabolo con cui si definiscono i propri errori

Federico Tonizzo

@ il parroco di Funo del 15 marzo alle 19:32:
Sei proprio di coccio, eh? 👿

Kaworu

non date corda ad enrico che è solo un troll a caccia di attenzione e dell’OT 😉

e mi sa che il parroco è un suo collega.

Federico Tonizzo

@ Kaworu del 15 marzo alle 19:53:
Pare anche a me che il parroco si stia delineando come un troll; ma anche se non lo fosse, non mi sembra una persona con cui valga la pena parlare…

antoniadess

di scandaloso c’è che un’iniziativa di _chiaro stampo confessionale_ sia sostenuta dalla scuola statale; la diocesi e le università cattoliche possono prendere legittimamente tutte le iniziative che vogliono, rivolte ai suoi fedeli, ma se le finanzino con l’8per mille, facciano sganciare a bagnasco, noi abbiamo già dato, grazie! per non parlare del finanziamento alle scuole stesse. E poi la scelta del santuario, che dovrebbe essere traguardo di tutti, credenti e non credenti, ha un di più in presunzione ed arroganza

Florenskij

@ antonia…
Una cosa è il patrocinio a un’iniziativa, un’altra il finanziamento, sia pure per una percentuale ridotta. In effetti in uno stato laico al 100% non cci dovrebbe essere contributo, dato che in caso di buona riuscita c’è una ricaduta diciamo “propagandistica” favorevole all’organizzatore. Oppure rientramo nella logica della “sussidiarietà”: noi Cattolici organizziamo un servizio utile a tutti perchè voi laici non avete le forze di volontariato per farlo…
Quanto a presunzione ed arroganza, non vedo tutto questo concentrato di cattivi sentimenti. Il “pellegrinaggio” è un “topos” romantico ancorato antropologicamente. Ho letto che molti fra quelli che fanno il “cammino di Compostela” sono non credenti. Nel numero rientra il prof. Odifreddi, in compagnia del prof. Cardini ( cattolico non pecorile ) e un altro dotto amico, il tutto discutendo
di ateismo e scelte religiose. Da cui un libro stampato da un noto editore e abbastanza diffuso.

@Altri
Non riesco a capire questo continuo sprezzante richiamo al
pecor(on)ismo: c’è qualcuno che in nome di Santa Romana Chiesa obbliga i giovani a scegliere una facoltà invece di un’altra?
Piuttosto c’è il problema cruciale: iscrivermi alla facoltà che mi piace ( solitamente umanistica ) o quella in cui potrò fare carriera? Seguire gli studi che mi porteranno a prendere in mano l’attività avviatissima di mio padre, ma che non amo, oppure quella da cui mi sento attratto?Quali sono le facoltà che aprono le porte… alla disoccupazione?

Tornando al pecorismo: chi parlò a gran voce del “pecorismo nazareno” fu Giovanni Papini contro i Cattolici antiinterventisti; salvo poi a pentirsi, inorridito dal macello della Grande Guerra, e a diventare il più grande scrittore cattolico italiano del ‘900.

@ Prog. Gualerzi. Non capisco l’opposizione assoluta, da “muro d’acciaio” che lei pone fra pensiero e fede. Agostino d’Ippona non
fece un percorso verso la fede tramite il pensiero, tanto da rimanere comunque uno dei maestri dell’Occidente? Ha sentito parlare della meno nota Eduth Stein, discepola di Husserl e ora proclamata “dottore della Chiesa”?

Barbara

Ma guarda un po’, “Guardi che questa bruttissima tendenza a porsi come modello per tutti è assolutamente fisiologica per ogni grande movimento ideologico…” e quindi povera chiesa, lasciamo che prenda tutto, è fisiologico così. Però Gualerzi no, Gualerzi a cui proprio non va la divinità, è un “muro d’acciaio”. Complimenti.

Stefano

@ Florenskij

Ha già ricevuto risposta. Il pensiero si ferma se deve rimanere la fede.
In caso contrario il costo è enorme (finché si crede che lo sia).

Lei non fornisce risposte ragionevoli al problema del male. Perché è indifendibile da una prospettiva religiosa. Ma non trae l’unica deduzione ragionevole. Si affida invece a metafore. Buone per evocare. Poco per spiegare in modo razionale.

La fede non è frutto del pensiero ma di emozioni o desideri che vengono razionalizzati. Per i credenti la ragione è sussidiaria alla fede.

La ragione non giustifica alcun articolo di fede. Tanto che su questi non esiste consenso né tra medesimi ceppi religiosi né con quelli alternativi.
E le religioni vengono meno per mancanza di fedeli, non per falsificazione delle loro credenze.
Non è stato dimostrato che Zeus non esiste.

Detto questo, nessuno vi proibisce di credere.
Solo che lo fate in modo ingiustificato.
Se questa affermazione non vi va bene, provate a giustificarvi senza ricorrere a misteri, entità o affermazioni inverificabili per principio.
Non potete? Non siete ragionevoli. Caratteristica della ragione è fornire motivi che possano – se giustificati – far cambiare opinione. Questa possibilità non esiste finché si pone come obiettivo finale la fede.
Lo è solo se, al contrario, si consente che la “fede” possa essere indagata alla luce della ragione. Senza compromessi. O facilitazioni non concesse ad altre religioni o argomenti.

Il problema è che partendo da questi presupposti la chiesa voglia influenzare le scelte di chi non crede. Tutto qui.

Sandra

Florenskij
Ma l’immagine di 5000 diciottenni (ripeto diciottenni!) caricati su pullmann e condotti a Roma senza nemmeno essersi scomodati a prepararsi un panino (a diciotto anni!) non ti comunica l’idea di un ammasso di pecore? A diciotto anni si ha almeno un’idea di quello che si vuole o si è portati a fare, e “on se bouge ses fesses”, cioè ci si attiva e si va alle giornate organizzate dalle facoltà, ci si informa, da soli!! Questi pappamolloni hanno bisogno di essere accompagnati per scegliere il loro futuro professionale?? Forse glielo si concede così beeeehatamente, per tosarli con comodo dopo… Come Pinocchio nel paese dei Balocchi. Se non pecoroni, somari.

robby

agostino di ippona doveva prendersi un po di ripetizioni di ebraico,florenskji,pure Hans kung,lo ha frullato,come un tipo sopravalutato,scippatore,di idee,e voltagabana,e voi,cattitroll ,avete,pure condannato pelagio(non era eretico) era 10000 piu fine,e profondo di agostino),,….ma guarda un po,parli ,fai fraseggi,che non danno nulla,la tua critica,vola basso,florenskji.se da stimolo,ma fai le pulci,sei solo un minestrone,non hai spunti originali,cerche diessere convincente.ma non va oltre le tue pregiudiziose idee,piene di faziosita.se il classico tipo che se studia platone e aristotile,per tutta la vita pensa non conoscere filosofia,ma di essere la filosofia….d accordo ,col dna,dei tuo gruppo,chiamato caar.

Federico Tonizzo

E’ TUTTO ARROGANZA, non solo la scelta del santuario.
Ed è anche tutto PRESUNZIONE, INVASIONE E PREDAZIONE! 👿

Tommaso W.

Ma come mai, da qualche tempo a questa parte,si affannano sempre a proclamare che quello che fanno, riguarda : “”credenti e non credenti “” ???

🙂

libero

Perchè i “credenti” ormai ascoltano poco e i giovani quasi per niente.

Federico Tonizzo

Perchè hanno deciso da tempo di “bombardare a tappeto”.

Tommaso W.

Ma come mai, da qualche tempo a questa parte,si affannano sempre a proclamare che quello che fanno, riguarda : “”credenti e non credenti “” ???

🙂

Florenskij

@ Tommaso W.
Le do ragione: l’espressione rientra in una certa retorica pstconciliare per cui tutti sono umanisti, cristiani e atei/agnostici, ma i cristiani si riservano di pensare di avere un “supplemento d’anima” che rende il loro umanesimo “integrale” ( Maritain ). Non lo strombazzano, ma lo vorrebbero proporre blandamente ( stile “Famiglia Cristiana ). Qualche volta ci può stare, molte altre volte no.
Probabilmente è il fondo retorico che oggi rende politicamente corretto dire “NON vedenti” e “DIVERSAMENTE abili”. La retorica è l’arte, spesso utile e cara ad avvocati e politici, di dire del bicchiere mezzo pieno che è mezzo vuoto e viceversa.

Federico Tonizzo

In questo caso si rivolgono ai bicchieri completamente pieni, parzialmente pieni, parzialmente vuoti e anche a quelli completamente vuoti.
Pioggia di parole su tutti…

Florenskij

@F. Tonizzo. Gli esperti partecipanti mi sembrano al massimo livello ( a me basta citare Antonio Paolucci per averlo seguiro in qualche documentario d’arte: grandissima cultura e pari capacità comunicativa ). Il vicariato ha organizzato qualcosa che può andar bene per tutti: e allora? E’ il caso di guardare sempre e comunque di traverso? Organizzate voi, anche con i contributi pubblici? Non era la CCAR ad avere il monopolio della “demonizzazione”?

Federico Tonizzo

@ Florenskij:
Antonio Paolucci “a novembre 2007 è stato nominato dal Papa, nuovo Direttore dei Musei Vaticani” (Wikipedia), quindi potrà anche essere un “esperto partecipante al massimo livello”, ma è pur sepre super-ammanicatissimo con Ratzinger in persona.
In realtà, quello che la “Chiesa” fa è una grande “autopubblicità” (e pure con il contributo di soldi pubblici!) per attirare consenso e poi fare una raccolta di fondi (pensa p. es. all’imminente 8 per mille, oltre a tutto il resto).
Detto altrimenti: con questa iniziativa la “Chiesa” fa come il suonatore del flauto magico, che incanta tutti per poi portarseli via (o almeno i loro soldi).
Se vuoi un altro paragone, fa come le sirene di Ulisse, che adescavano tutti con un bellissimo canto per poi mangiarseli.
In sintesi: non concepisco assolutamente la “Chiesa” se non come una multinazionale a ovvio scopo di lucro.

Florenskij

@ F. Tonizzo. Il prof. Paolucci prima era direttore delle laiche Belle Arti di Firenze: una carica di assoluto prestigio, tale da richiedere una competenza eccelsa. Immanicato col papa anche quand’era sull’Arno?
Se volessi aprire un ricovero per i senza casa avrei bisogno di soldi. Vorrebbe dire che sono un profittatore sempre e comunque?
Ha provato mai a leggere qualcosa di don Orione?

Federico Tonizzo

@ Florenskij:
Non so “da quando” Paolucci è immanicato con Ratzinger, ne’ mi pare abbia importanza qui. Troverai senz’altro eccessivo il paragone, ma lo espongo lo stesso: tutti sappiamo che alcune persone vivono onestamente per decenni e poi commettono un reato, magari anche grosso.
Don Orione, ed altri eventuali “buoni” che si possano citare, possono pure essere “buoni” di per loro, ma è evidente che la “Chiesa” ne sfrutta l’immagine per abbellire se’ stessa, travestendosi, la “Chiesa”, da “buona” (come un lupo travestito da buon pastore).
Dici “Se volessi aprire un ricovero per i senza casa avrei bisogno di soldi. Vorrebbe dire che sono un profittatore sempre e comunque?”; rispondo: tu non lo so, però la “Chiesa” sì perchè non fa NIENTE senza interersse, anche se l’interesse può a volte consistere “solo” in un abbellimento della propria immagine (cosa che non è affatto da poco, di questi tempi, in cui l’immagine della “Chiesa” è sporca di pedofilia e di molto altro): mere operazioni di marketing clericale, insomma.

POPPER

Sono molto amreggiato per ciò che è successo a Luigi Tosti, laCssazione mi ha proprio deluso profondamente, speravo che almeno Lei avesse raccolto il messaggio del 12 marzo sulla difesa della Costituzione laica, ma invece….. a questo punto Strasbusrgo dovrà non solo dar ragione a Tosti ma sollecitare il legislatore a fare una buona legge laica, o semplicemente vincolarlo a fine di fargli togliere il crocifisso nei Tribunali.

Viviamo in momenti difficili per la nostra Repubblica, l’istruzione, la ricerca, la cultura, il lavoro, tutto è a rischio di essere vincolato ad interferenze del vaticano.

Ahi serva Italia….!

POPPER

AL SIGN.R LUIGIO TOSTI.
La mia solidarietà a Lei, Sig.r Luigi Tosti e il mio rammarico che la Cassazione abbia perso un occasione importante per difendere i vcalori laici insiti nella Costituzione a 150 dell’Unità di’Italia. Spero che Strasburgo, a cui Lei farà ricorso, Le restituisca giustizia e dignità.

Sono amareggiato per quello che Le han fatto, viviano in un Paese in cui si vincola tutto ad un siMbolo religioso che falsamente lo fan passare per culturale e poi te lo impongono per legge.

Nell’attesa che la Grande Chambre emetta la sua sentenza finale SUL CASO LAUTSI, i miei più solidali auguri.

DAVVVERO CI NON VOLEVA! LASCIATEMELO URLARE. GRAZIE!

glicerio

nessuno ha nulla contro i cattolici, nel senso che ognuno è libero di credere in quel che vuole.
Quello che da tanto fastidio è l’ansia di sponsorizzazione che hanno, l’appoggio ricercato o offerto da parte delle amministrazioni statali e comunali, e sopratutto, l’assurda
presunzione di sentirsi un punto di riferimento per tutti, una guida per credenti e non credenti.
Hanno stufato. Per me non sono una guida, non sono un punto di riferimento, sono solo una manica di creduloni da un lato e furbacchioni dall’altro e trovo i loro insegnamenti scandalosi e contrari ad ogni etica sociale.
Quindi, liberi loro di riunirisi e pregare anche per mesi, fatti loro, ma non si autoproponessero come modello, perché sono solo una manica di ideologizzati che ha spento il cervello da generazioni, che si pongono come termine di paragone per tutto ciò che deve considerarsi giusto, come manuale di discernimento tra bene e male.

Quanto poi al pastore…..il pastore ci campava con le pecore, erano la sua fonte di sostentamento economico, curare le pecore è il lavoro del prete.
Così come compito del macellaio (che ha comprato la pecora dal pastore) che la carne marcisca prima di esser venduta e della casalinga/o di cucinare detta carne senza bruciarla.

IL pastore le pecore le cura per farne scannare qualcuna e sfruttare le altre.

Florenskij

@ glicerio. Guardi che questa bruttissima tendenza a porsi come modello per tutti è assolutamente fisiologica per ogni grande movimento ideologico, dai Persiani prediletti di Ahura Mazda agli Ateniesi demoimperialisti, dai Romani dell’Impero ai Comunisti dell’Internazionale, ai Fascisti, ai liberalcapitalisti USA…
Perfino le marche di detersivo hanno il prodotto così bianco che più bianco non si può!

Quanto al discorso del pecorismo è ovvio che la metafora sia ad ambito limitato e riduttivo ( pecora come emblema della dolcezza in senso buono ); alla stessa stregua il lupo è la cattiveria personificata, mentre oggi si cerca di evitare l’estinzione della razza.
Vorrei sapere sulla base di quale profonda dote di penetrazione psicologica lei pensa di poter affermare che TUTTI i membri della CCAR sono profittatori o ignoranti creduloni. Allo stesso modo si potrebbe dire che TUTTI i diigenti dei partiti filopopolari sono carrieristi che approfittano dei bisogni della povera gente?
Quanto allo “spegnimento del cervello da generazioni” è sicuro di parlare con cognizione di causa?

Stefano

@ Florenskij

“dai Romani dell’Impero”

in materia religiosa molto più tolleranti.

Volo alto

@Glicerio, quoto, aggiungerei per completezza, che il pastore si circonda di cani per
controllare che il gregge non si disperda e prenda iniziative non compatibili!
I compagni di viaggio delle gerarchie sono stati i peggiori dittatori della storia.
Cani e pastori si sono spesso cambiati di ruolo ma il fine mai!

Florenskij

@ Stefano. I Romani in materia religiosa non erano poi così tolleranti. Ricordo di aver letto come nel corso delle operazioni in Britannia avessero distrutto il Vaticano druidico nell’isola di Mona ( Man ). Lo stesso devono aver fatto con il druidismo della Gallia Cisalpina e Transalpina. Le figurazioni della Colonna Traiana fanno pensare a una repressione molto dura sui Daci, che deve aver compreso anche il corpo sacerdotale. Anche i Cristiani ebbero un certo numero di martiri ( facciamo alcune centinaia come minimo ) nel corso di tre secoli, da Nerone a Diocleziano, non escludendo l”optimus princeps” Traiano. Tra essi ( qualcuno lo apprenderà con piacere ) anche il diacono Lorenzo, tesoriere della Chiesa di Roma. Provate a leggervi in “Latin library” la “Passio Perpetuae et Felicitae”.

@ Tutti. Rispondo con linguaggio montalbanesco: che rompimento di cabbasisi ( e che livello argomentativo )! Avete preso una metafora e ci avete ricamato come se fosse non un modo di dire, ma una prova schiacciante di chissà che. Siccome la metafora risale a Gesù vorreste dire che era una specie di sfruttatore & assassino sul genere Polifemo?
Rispondo con le parole del laicissimo e filogaribaldinisssimo Carducci: “Le braccia di pietà che al mondo apristi”.

Stefano

@ Florenskij

E tu pensa che sulla base (nel caso migliore) di metafore la tua organizzazione i cabbasisi li rompe da millenni, non solo alle pecore.
E tu con le tue, qui (vasi rotti come teodicea)?

robby

i romani,florenskji,il pasticciere di sua maesta,mo di ti chiamo,sembri,il personnaggio,verdoniano, di furio,sè lo conosci,non eliminarono la religione brittana,o il druidismo,ma i sacrifici umani,commessi,da alcune frangie,guardasi editti,di claudio,riportati da storici romani ecc….,per favore,non fare brutte figure,che sè no dottore della chiesa non ci diventi.

Rudy

“…è stato scelto come il traguardo di un viaggio notturno, passaggio umano denso di difficoltà ma che si conclude nella luce del mattino”.

Ma è un rave party??

Lorenzo T.

Ahah! Credo però che i partecipanti ai rave abbiano molte più visioni “mistiche” di quella gente 😀

Sandra

Si resta sempre più allibiti. Estenderanno questa iniziativa a fine medie, il Lazio sarà la regione pilota. Quante risorse sprecate, poveri ragazzi, in mano a dei cialtroni.
http://www.portalavoro.regione.lazio.it/portalavoro/news/?ida=4&id=FORMAZIONE-ZEZZA-LAZIO-REGIONE-PILOTA-PER-PROGRAMMA-FIXO-JUNIOR-_1030&a=0

Mariella Zezza, lista Polverini, ha collaborato a scrivere un libro sulla maternità insieme a Salvatore Mancuso, pres. del comitato etico del Gemelli. Ma come si può aver voglia di mettere al mondo figli sapendo che passeranno sotto questi disgraziati?

Enrico

Preferisic che crescano in Cina dove la politica del figlio unico stravolge la demografia?

Federico Tonizzo

@ Sandra:
Sono anche io estremamente preoccupato e inorridito per la politica demolitiva dell’istruzione pubblica (nonchè della sanità pubblica, dell’etica, della legge e di molte altre cose) di questo “governo” di malfattori e complici del Vaticano.

Sandra

14/03/2011 – Festa dell’orientamento “Oggi scelgo io” presso il Santuario del Divino Amore di Roma
Presentazione della LUMSA e dei suoi corsi di laurea all’interno della manifestazione “Oggi scelgo io” organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università del Lazio e la Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie presso il Santuario del Divino Amore di Roma.

La Lumsa è la Libera Università di S. Maria Assunta…….
Ho trovato che si è presentata la Luiss, e RomaTre. Mi manca un ateneo per il quarto workshop.

“Oggi scelgo io” sembra il nome di quelle scatole gioco per bambine tipo “oggi cucino io”. Patetici. Nel programma si legge che il “pranzo al sacco” è offerto, ma il pranzo è “al sacco” se lo si porta da casa, no? E questi sarebbero gli orientatori…

ANCIA LIBERA

ho letto poc’anzi l’articolo sul fatto quotidiano – uno scandalo – come ho detto più volte ho cinquant’anni – ma prima o poi prendo e me ne vado -lascio questo paese di mer.da al suo destino !!

Federico Tonizzo

@ ANCIA LIBERA:
Scusa, posso domandarti dove progetti di andare, e per quali motivi sceglieresti quella tua meta fra altri posti possibili? Te lo domando per curiosità, perchè ogni tanto ci penso anch’io ma non ho ancora pensato bene “dove”…

Diocleziano

C’è un posto dove non si lavora, girano soldi a volontà, ordinato e ben tenuto… sarebbe l’ideale se non fosse pieno di preti: il vaticano! 😉

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