La Chiesa arricchisce Palazzo Vecchio

Marco Accorti*

Marco Accorti

«La chiesa arricchisce Palazzo Vecchio». Con queste parole il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd) ha “rivitalizzato”, stando alla cronaca locale de la Repubblica, un uditorio sonnacchioso. Il cronista non ci dice se si è risvegliato per l’entusiasmo o per l’ironia involontaria di questa battuta provocatoria e paradossale. Già, perché è la Curia locale che omaggia il Comune con laute prebende come quegli oneri di urbanizzazione secondaria che fra chiese, parrocchie e associazioni laicali assorbono dai bilanci pubblici quasi 750.000 euro. E’ la Curia locale che paga le cedole librarie dei testi di religione, ma non quelli per l’attività didattica alternativa all’insegna della rivendicazione di una parità economica per le scuole cattoliche che Betori, bontà sua, definisce scuole di qualità che mettono al centro la persona umana. E’ sempre la Curia che, di nascosto, paga l’ICI delle innumerevoli aziende alberghiere travestite da convitti monacali.
Ha dunque ragione il sindaco Matteo Renzi quando afferma che la religione ha una «dimensione pubblica» che “arricchisce” con le sue tracimazioni incontrollate nella politica e nell’economia cittadina e relegarla nel privato offrirebbe «spazi al fanatismo e all’estremismo» delle coppie di fatto o peggio il matrimonio trans. Sono il fanatismo e l’estremismo che hanno indotto il Comune di Firenze a offrire la cittadinanza onoraria a Beppino Englaro con un atto «pretestuoso, offensivo e distruttivo». E’ ancora e sempre il caritatevole Betori che il 26 giugno scorso, coincidenza singolare della ricorrenza della morte di don Milani e del fondatore dell’Opus Dei, invece di fare un salto a Barbiana ha commemorato san Josemaría Escrivá de Balaguer. Così come è lui che ha ripescato dal pozzo nero di don Cantini il vescovo ausiliare Claudio Maniago che, da bravo allievo e sodale, ho assistito per anni in silenzio alle gesta del maestro stupratore.
Ha ragione Betori: «nell’apertura alla trascendenza si trovano le basi di principi di convivenza condivisi», condivisi ovviamente dal sindaco Renzi in modo che Palazzo Vecchio si arricchisca dei valori del temporalismo immancabile, invadente immanente di Santa Romana Chiesa. Per chi non lo sapesse Matteo Renzi è un sindaco laico.

* Socio del circolo UAAR di Firenze

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.
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3 commenti

bruno gualerzi

Matteo Renzi, il rottamatore del PD (il ‘nuovo che avanza’ nel PD) stimato da Berlusconi nella cui dimora si reca per ‘contrattare’ gli aiuti per Firenze? “Il fine giustifica i mezzi”, dirà poi da pessimo allievo del grande fiorentino Machiavelli.
Indipendentemente da ciò (per altro già significativo), ecco un bell’esempio di quella ‘laicità positiva’ inventata dalla teologia vaticana per – come al solito – mettere il suo sigillo su ciò con cui i tempi la costringono a confrontarsi. Senza per altro dover faticare molto con simili laici…

Batrakos

Bell’analisi.

Avrei una cosa da capire rispetto ad un punto.

Riporto dall’altra ultimissima su Renzi,

A detta di Renzi, la religione ha una “dimensione pubblica” e relegarla nel privato offrirebbe “questi spazi al fanatismo e all’estremismo”.

Non è che, piuttosto che alle coppie di fatto, potrebbe essere un’allusione alla famosa questione dei ‘regimi’ (peraltro da che pulpito di democrazia interna e trasparenza viene la predica) atei comunisti e, a detta loro, anche il nazismo (per me non era un fenomeno prettamente cattolico come sostengono alcuni, ma ben lontano dall’ateismo in quanto sincretico con alcune riprese, rovesciate di senso, del mondo biblico e cristiano, cosa che però faceva anche con la genetica), secondo il classico vecchio spauracchio conservatore (detto da uno del PD è pesantissimo…) che la religione, la ‘dimensione spirituale’, è buona per tenere a freno ideologico le masse dai loro possibili eccessi, classica posizione del cattolicesimo (e dell’ateismo devoto) quantomeno conservatore (detto da una che era vista come la nuova leva della sinistra è poi agghiacciante)?
Che poi per loro sono eccessi quando colpiscono i loro privilegi, Franco grande amico dei cattolici, inviò alcune divisioni dell’esercito nell’invasione dell’URSS e tenne sempre una neutralità di fatto vicina e amica dell’Asse. Eppure non li senti mai parlar male di Franco, o di Pinochet, chissà come mai…

Poi, è vero che solitamente quando alludono hanno in mente qualcosa e il collegamento col mondo glbt viene in effetti alla mente, ma non so le posizioni di Renzi sull’argomento, quindi in mancanza di argomenti conosciuti faccio l’agnostico e sospendo il giudizio.
Sarei lieto, se qualcuno, sa di essere informato.
Se davvero Renzi si è espresso con tendenza anche leggermente omofoba…abbiamo un cattolico conservatore, possibilista su Berlusca, d’accordo con Marchionne sindaco a Firenze; questa la novità-Renzi all’interno della sinistra italiana.

Charlie

Ho accolto l’investitura di Renzi come un evento luttuoso che mi fa rimpiangere il predecessore Domenici,
Firenze, bellissima città, adesso lo è un pò di meno

con simili figuri il Pd è condannato a restare un accozzaglia senza identità, incapace di sostenere posizioni chiare e decise, alla continua, patetica ricerca di una tiepida investitura vaticana per governare
nel tentativo di includere diverse visioni culturali scontenta tutti ma soprattutto i laici, riuscendo soltanto a soggiacere miseramente ai diktat clericali
insomma una macchietta di opposizione che fortificherà il monopolio berlusconiano e delle destre nei secoli dei secoli

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