New Mexico: proposta di legge per tutelare l’insegnamento di teorie anti-scientifiche

È stata presentata il primo febbraio dal repubblicano Thomas A. Anderson alla Camera dei Deputati del New Mexico. Denominata Bill 302, afferma che gli insegnanti della scuola pubblica che vogliono mettere in evidenza “debolezze” su “controversi argomenti scientifici”, tra cui l’evoluzione, il cambiamento climatico, la clonazione umana e altri, possono farlo senza timore di reprimende da parte delle autorità scolastiche. La notizia è riportata nel blog di Wired Science.
“Queste leggi dicono: ‘Oh, vogliamo solo tutelare i diritti dei docenti’, il che non sarebbe sbagliato. Ma essi disegnano grandi cerchi rossi intorno a temi come l’evoluzione e il cambiamento climatico, da trattare con cautela”, ha detto Joshua Rosenau, direttore dei progetti presso il National Center for Science Education. “Si suggerisce che questo tipo di scienza è controversa, e si proteggerebbero gli insegnanti che vogliono insegnare anti-evoluzione e fare lezioni che negano il cambiamento climatico”.
L’introduzione del disegno di legge giunge in un momento in cui, secondo uno studio recente su Science, il 13 per cento degli insegnanti degli Stati Uniti difende il creazionismo e solo il 28 per cento affronta apertamente i concetti scientifici della teoria  dell’evoluzione; circa il 60 per cento propende per una sua versione “annacquata” al fine di evitare controversie tra studenti e genitori.

Daniele Stefanini

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51 commenti

Roberto Grendene

l’evoluzione sarebbe tra i “controversi argomenti scientifici”?

mettiamoci anche la legge di gravità, allora, sai mai che siano volontà imperscrutabili a far cadere i gravi

Florenskij

Diorama. Esiste anche quella. La struttura dei peluzzi che formano la sfera dei fiori detti volgarmente “soffioni” è costituita da un “paracadute” destinato a portare il peso del seme perchè arrivi il più lontano possibile, spinto dal vento. Idem per i semi con pala rotante a 45 ° e il seme come contrappeso.

LS

sono daccordo con te…
era persino convinto che la terra fosse sferica e non piatta

Felix

L’ evoluzionismo di Darwin ha rotto il giocattolo dei creazionisti.
Il cavallo di battaglia dei fautori del grande mago che con un colpo di dita avrebbe creato il mondo si basa tutto sulla salvazione dei discendenti dei mitici Adamo ed Eva.
Sostanzialmente é questa l’ unica enorme colpa che costoro gli imputano e che non potranno mai perdonargli.

Kaworu

susu non dategli corda, tanto genera sempre le stesse vecchie e trite idiozie…

Enrico

Guardate che io non credo nel creazionismo, ritengo che come Darwin abbia esposto la teoria dell’evoluzione sia opinabile ed ascientifico.

Non è scientifico introdurre una teoria scientifica slegata dalla sua descrizione tramite formule matematiche.

Kaworu

ti è stato già esaurientemente risposto ma non te ne frega niente di discutere dato che continui con le tue idiozie.

per cui muchela lì che hai rotto a tutti, vai su cattolici romani e non ci scocciare.

tanto è perfettamente inutile discutere con te in maniera costruttiva perchè ripeto, ignori sistematicamente tutto e fai il possibile per buttarla in caciara o sull’ot più sfrenato.

mi auguro che nessun altro ti risponda perchè non meriti risposte. tempo sprecato

ateo3

il cambiamento climatico è effettivamente controverso.
non si può mettere sullo stesso piano dell’evoluzione.

fab

Sui cambiamenti climatici consiglio il meraviglioso “L’aratro, la peste e il petrolio” (si trova in Ibs.it).
Anche se non si è certi che il mondo non si stia scaldando (si, vabbe’…), esiste una cosa chiamata “principio di prudenza”.

MicheleB.

ateo3, forse dovresti ampliare le tue fonti, leggere di più. Il cambiamento climatico è controverso solamente per un pugno di tecnici pagati dalle multinazionali per dire fesserie disallarmanti.
Il riscaldamento globale è sotto gli occhi di tutti (basta aprirli) esattamente come la legge di gravità.
Non mi metto a consigliare fonti perchè sono innumerevoli e tutte valide. Basta chiederlo ad un climatologo/meteorologo, su Facebook ce ne sono parechi.
Sostenere il contrario nonè soltanto erroneo, ma addirittura criminale, perchè si nega il più grosso e catastrofico dramma attuale, il problema dei problemi, l’Aleph delle emergenze.
Prima lo capiremo TUTTI, meno difficile sarà il nostro futuro, anche prossimo.

Reiuky

Non vorrei dire una cazzata, ma la terra ha subito cambiamenti climatici ben peggiorni e in tempi minori di quello attuale.

L’unico dubbio, semmai, è “ma il genere umano può sopravvivere a questo?”

E, magari “Ma il genere umano è in grado di invertire questa tendenza?”

moreno03

Il cambiamento climatico è indiscusso, sono le sue cause a essere oggetto di dibattito.

ateo3

Mi sono preso del male informato, del servo delle multinazionali e persino del sovversivo (diffondo informazioni pericolose).
anche se con toni gentili, questo francamente non mi va giù.

La verità è che, come ha detto Reyuki, non esistono prove incontrovertibili senza riferirsi a una scala di misurazione.
Se misuriamo l’aumento del riscaldamento sulla scala di 100 anni, 200 anni, 500 anni, 1000 anni (senza andare a quando la terra si stava raffreddando, beninteso) fin dove si possono avere testimonianze storiche e anche geologiche, la terra ha avuto periodi di riscaldamento ancora più intensi di questo.
Tutto quello che si può dire, è che stiamo assistendo a un cambiamento termico piuttosto brusco su una scala temporale piccola, che la terra ha già affrontato nella sua storia episodi simili, e che però ci possono essere sospetti che questo dipenda dall’impatto delle attività umane.
Inoltre non sono state accertate ancora le cause e imputare tutto all’anidride carbonica in aumento è una spiegazione estremamente riduttiva, semplicistica e di fatto senza prove sufficienti.
Persino la teoria secondo cui gran parte delle terre sarà sommersa con lo scioglimento dei ghiacciai sembra dover essere ridimensionata perchè i calcoli sono sempre un po’ troppo abbondanti.

Dietro queste ricerche girano i finanziamenti, ricordo. Quindi bisogna prestare attenzione a come sono condotte, ai test statistici e a come arrivano alla conclusione, senza prendersi subito i report predigeriti.

Devo specificare però che mi trovo anche parzialmente d’accordo con Fab col principio di prudenza. Dire che il clima sta cambiando senza ombra di dubbio è inesatto, stranamente è solo questa climatologia che muove grandi finanziamenti che parla per “sicuramente”, “senza dubbio”, “di certo”, quando anche chi mi dice di informarmi sa perfettamente che per la scienza non esiste il mai o il sempre ma il quanto probabile. E questo grado di certezza non penso si possa raggiungere con le ricerche condotte fin oggi per il semplice motivo del campionamento dipendente dal tempo.
D’altra parte, per principio di prudenza, quello che si può dire è che, ai fini di un modello ecosostenibile, dovrebbe fregarcene di discutere su cosa sta realmente succedendo, se si tratta dell’inquinamento o se è parte della storia geologica del nostro pianeta. Poichè inquiniamo, e questa è una certezza, si dovrebbe agire e basta.

Per come la penso io, trovo insopportabile dover attendere i risultati di una ricerca sul clima per capire che il nostro modello di sviluppo non è sostenibile. Dobbiamo sempre avere un foglio che ci dice che ci estingueremo in 100 anni se non facciamo X, possibile che non si sia in grado di orientarci da soli a modelli più sostenibili?

FSMosconi

Ora che si sentono in minoranza vogliono il rispetto delle minoranze che prima negavano. Comoda la vita, eh?

Ciccio

che assurdità… certo che in iu-ess-ei sono messi piuttosto maluccio con tutti i creazionisti che si ritrovano…

Stefano Grassino

E poi pretendono di fare gli esportatori di democrazia combattendo i talebani. Ma stateve zitti, soprattutto i repubblicani; voi ed il vostro bush (la minuscola è voluta) avete fatto più danni della grandine.

POPPER

Ma non ci posso credere! Ah già, anche in Italia la Moratti ha tentato di fare qualcosa del genere e adesso ci tocca pagare lo stipendio al creazionista del CERN, De Mattei, un racocmandato del Berlusca.

Si temono le discusisoni per ignoranza spesso e gli antiscientifici creazionisti premono per rendere statale un insegnamento che di scientifico non ha nemmeno il minimo croterio.

devono avere il coraggio di alzare il polverone, perchè anche così si svegliano le sensibilità dei genitori verso il bene dei loro figli studenti che vogliono imparare i veri criteri scientifici, altrimenti per timore di polemiche su questi argomenti anche l’insegnamento della scienza ne subirà le conseguenze, cioè dlala vigliaccheria culturale intrinseca al tacer per il quieto vivere.

Nathan

la destra americana, e quella italiana che purtroppo le assomiglia tantissimo, si sta distinguendo per la sua battaglia contro la scienza, dato che le loro credenze sono anti-scientifiche. Ovviamente sulla interpretazione dei dati sul riscaldamento globale ci possono essere discussioni, ma credo indubbio che ci sia una tendenza media planetaria al riscaldamento, piuttosto rapida anche. Solo un idiota o un reazionario in malafede come Littorio Feltri può pensare che la cosa sia smentita da una nevicata a Milano. Si può al massimo discutere in che percentuale il trend sia dovuto alle attività umane piuttosto che a naturali fluttuazioni. Però è chiaro il significato del rifiuto a credere la cosa: noi pensiamo che il nostro benessere economico si basi sull’attuale modello inquinante e vogliamo il dirittto di continuare ad inquinare il pianeta. Il fondamentalismo religioso Bible Belt USA a questo punto entra come il “deus ex machina” nel dramma, letteralmente: la convizione propagandata da questi idioti fanatici sovvenzionati dai petrolieri è che, in ogni caso, Gesu sta per arrivare a cavallo delle nubi, con codazzo di angeli strombettanti l’apocalisse, e loro,i buoni cristiani, saranno miracolosamente salvati e vivranno coi loro corpi glorificati in un pianeta pure ripulito in modo mIRACOLOSO, mentre tutti gli increduli, i liberals, i mussulmani , i comunisti etc, passERANNO ATTRAVERSO INFERNALI SOFFERENZE, CHE AUMENTERANNO PURE LA GODURIA DEI BUONI CRISTIANI AMERIKANI.
Sembra follia, ma purtroppo in milioni negli USA hanno questa credenza, più o meno esplicitata.

romeno10182

“la destra americana, e quella italiana che purtroppo le assomiglia tantissimo, si sta distinguendo per la sua battaglia contro la scienza, dato che le loro credenze sono anti-scientifiche. ”

la destra americana e’ religiosissima, al confronto di quella italiana, che nemmeno si sognerebbe di mettere in dubbio l’ evoluzione.. (eccetto alcuni casi di menomati mentali)

Felix

Lascia che dicano, tanto la Scienza, quella vera avanzerà comunque.
Se non in USA, altrove.

bradipo

nelle ore di laboratorio si disegnano cerchi nel grano? 😆

Kaworu

mi sfugge una cosa…

ma come/dove si sono laureati quegli insegnanti?

lezioni casalinghe by mamma pentecostale?

Federico Tonizzo

Probabilmente hanno studiato, sostenuto e passato certi esami senza crederci veramente.
Anni fa ho conosciuto uno studente universitario italiano di Geologia che negava l’evoluzione perchè era Testimone di Geova: mi diceva che agli esami raccontava ai prof quello che loro volevano sentirsi dire solo per passare gli esami, ma poi mi diceva per esempio che una delle prove che l’evoluzione è una teoria errata consiste (ma guarda un po!…) nei fossili che sono stati trovati, che ovviamente mancherebbero del solito “anello mancante”, e non lo convinsero (a detta sua) le mie argomentazioni secondo cui da un lato è già tanto che abbiamo i fossili che abbiamo (perchè la quasi totalità degli animali morti si è decomposta completamente), dall’altro se anche in mezzo ad una sequenza di due “anelli” esistenti ne mettessimo uno intermedio questo non basterebbe a collegare direttamente i primi due, e quindi il Testimone di Geova finirebbe fatalmente per pretendere forse migliaia o milioni di “anelli” (fossili), cosa impossibile per quanto detto prima… e così il ragazzo si imbroglia da solo… o meglio: come al solito i suoi “Anziani” gli avevano fatto il lavaggio del cervello. O meglio: dell’intelligenza.

Forenskij

Mi sono procurato il libro “Gli errori di Darwin” di Piattelli Plamarini – Fodor, quelli che “scandalosamente” sostengono l’insufficienza della “selezione naturale” nell’accezione darwiniana come spiegazione del processo selettivo. Secondo loro la selezione attraverso la “lotta per la sopravvivenza” c’è ma è una concausa, non l’unica causa: “… “selezionare-per” è un processo intensionale. Se c’è un agente che opera la selezione-per, questo spiegherebbe la sua intensionalità; ma, nel caso dell’adattamento evolutivo, ovviamente non c’è alcun agente. In alternativa, se ci sono leggi dell’adattamento ( leggi sulla fitness relativa dei fenotipi ) anche questo spiegherebbe l’intensionalità della selezione-per. Ma sembra proprio che non ce ne siano.””… sarebbe di grande aiuto per gli adattamentisti se ci fosse una Madre Natura. però, dato che non c’ è, l’adattamentismo è una canna molto fragile a cui appoggiarsi. Lo stesso vale per la Fata Turchina, per la Grande zucca, o Dio. Solo gli agenti hanno menti, e solo gli agenti agiscono in base alle loro intenzioni, e la selezione naturale non è un agente.” ( pag. 166 )
Lo stesso prof. Pievani, secondo quanto ho letto, sostiene che la teoria darwiniana, già rimaneggiata, necessita di un notevole ampliamento, sia pure senza un rovesciamento delle aue travature fondamentali.

In sede scolastica sarà lecito dare almeno per incompleta e discutibile la teoria darwiniana?

Southsun

E chi dice il contrario? Solo che qui il sospetto che si vogliano introdurre di soppiatto le fesserie creazioniste dando loro dignità di scienza è più che lecito, vista la FONTE della proposta (i Repubblicani).

Alle falle della teoria darwiniana si risponde con altre spiegazioni o teorie scientifiche, non con la fuffa bigotta di Bibbia & Company.

Osvaldo

Alcuni aspetti della teoria darwiniana sono in discussione tra i biologi evoluzionisti stessi e ciò può essere espresso senza alcun problema, anzi è doveroso che lo sia.
Ciò però non significa mettere in discussione la verità scientifica dell’evoluzione, fatto ampliamente verificato a livello sperimentale e perciò dato ormai per assodato.

ateo3

non per niente il modello darwiniano è stato integrato con le teorie degli equilibri punteggiati.
Discutere di scoperte, rivisitazioni, integrazioni che consentano al modello di essere sempre migliore e capace di descrivere la realtà, è doveroso.

Ma è doveroso rispettare i criteri della scienza. Altrimenti si sta parlando d’altro.

Forenskij

P.S.Mi spiego con parole personali: la sofisticazione e il coordinamento degli apparati funzionali sono tali ( complessità irriducibile ) da rendere ben poco sostenibile l’unicità del processo selettivo “casualistico-meccanicistico”. E’ come se non il singolo individuo, ma la specie conoscesse l’ambiente esterno e progettasse mutazioni adattative.
Si può esssere agnostici, anche se non proprio atei, sulla base del lamarckismo ( posto che si trovassero argomenti per ripescarlo ).

Stefano

@ Florenskij

la sofisticazione e il coordinamento degli apparati funzionali sono tali ( complessità irriducibile )…

http://scienceblogs.com/pharyngula/2008/03/eppur_si_muove.php

http://scienceblogs.com/pharyngula/2006/07/flap_those_gills_and_fly.php

“One of the common creationist claims I plan to shoot down is the whole idea of “irreducible complexity” as an obstacle to evolution. I was going to bring up two ideas that invalidate it: the principle of scaffolding (which I discussed here), and exaptation, in which features evolved for some other purpose than the one that they play in an organism we observe today.”

E

http://www.thenation.com/article/improbability-pump

Unfortunately, in the end their (Fodor & Piattelli-Palmarini ) critique proves as biologically uninformed as it is strident, and despite their repeated avowals that Darwinism is dead, it refuses to lie down.

E, infine, leggiti “The Greatest Show on Earth” di Dawkins.

Poi magari lasci perdere ciò che risulta irriducibilmente complesso prima di saperne qualcosa.

Florenskij

@Stefano. Quello che ho letto di Dawkins è bastato a darmi l’impressione che sia filosoficamente debolissimo, se non peggio. Ad esempio la sua ripresa da Bertrand Russell dell’argomento della teiera nello spazio e la critica dell’argomento teologico dei gradi di essere sono risibili. Piattelli-Palmarini e Fodor si sono espressi in termini lusinghieri sulla preparazione del prof. Telmo Pievani, che a sua volta non ha contrattaccato frontalmente. I due interlocutori però hanno sostenuto che l’allargamento del neodarwinismo caldeggiato da Pievani diventerebbe di fatto un rovesciamento dei suoi assi portanti.
Io ho semplicemente sostenuto che il Darwinismo è ancora “sub judice”, anzi lo è sempre di più, e che non è affatto assodato come l’esistenza della forza di gravità ( Grendene ); per cui non è affatto da bruciare su un metaforico rogo chi ha riserve su di esso o vi si oppone, purchè ne presenti una visione corretta. Il problema di fondo è l’uso ( comprensibilmente ) ideologico che si fa di Darwin, come “quaestio stantis aut cadentis”, fino a invocare i rigori della legge.
Leggerò quanto mi propone di Dawkins; tuttavia la frase finale (“Lasci perdere… prima di saperne qualcosa.” ) mi sembra colorato da quel tono di sufficienza e anche di supponenza che in questo blog è costantemente presente, direi come il sale nella minestra.

Stefano

@ Florenskij

Ma non ti sorge qualche dubbio circa il fatto che le supposte critiche al darwinismo vengano fatte da farmacisti, barbieri e pizzicagnoli?
Non esiste alcuna alternativa valida (e viabile, fruttuosa) al darwinismo e nessuna critica decisiva. Esistesse sarebbe da premio Nobel.
E le capacità esplicative della teoria sono state ampiamente dimostrate. Ogni miglioramento, ovviamente, è benvenuto.
Leggiti i link che ti ho fornito sulla supposta obiezione circa “l’irriducibile complessità” (Behe, un biochimico).
Mi interesso di scienza cognitiva e lì, bada bene apprezzo i contributi di Fodor e Piattelli. Si può seguire con interesse il loro contributo sull’evoluzionismo, ma pensare che costituisca un’obiezione che specialisti del settore prendano sul serio è altra cosa. Diventa supponente come gli interventi a sproposito di chi – credente – interviene senza alcun serio argomento in questo blog. Costantemente presenti, come il sale nella minestra. Forse perché glielo ha comandato il capo di essere sale.
Preciso, non sto parlando di te.

In merito a “l’uso ( comprensibilmente ) ideologico che si fa di Darwin” andrebbe piuttosto rigirata in l’uso ideologico che si fa CONTRO Darwin, visto che non esiste, lo ripeto alcuna alternativa plausibile ad una teoria che ha ampiamente diimostrato la sua validità.

Alternative al darwinismo devono reggersi sulle loro gambe e non sono valide per default se il darwinismo cade: attendiamo trepidanti. Fino a quel momento cerchiamo di essere onesti circa gli “usi ideologici”.

Osvaldo

Florenskji

riguardo alla critica di Dawkins sull’argomento teologico dei gradi di essere ti riferisci a per caso a questo brano di The God Delusion?

“The Argument from Degree.
We notice that things in the world
differ. There are degrees of, say, goodness or perfection. But
we judge these degrees only by comparison with a maximum.
Humans can be both good and bad, so the maximum goodness
cannot rest in us. Therefore there must be some other maximum
to set the standard for perfection, and we call that
maximum God.

That’s an argument? You might as well say, people vary in smelliness
but we can make the comparison only by reference to a perfect
maximum of conceivable smelliness. Therefore there must exist a
pre-eminently peerless stinker, and we call him God. Or substitute
any dimension of comparison you like, and derive an equivalently
fatuous conclusion.”

Se sì, In che modo sarebbe risibile?
A sembra invece che il controesempio di Dawkins dimostri proprio quanto sia ridicolo l’argomento di Tommaso …

Luca

sto scrivendo un romanzo che si isipira a questa cosa:parla di un ragazzo mio coetaneo italianissimo(è di salerno come me) che per uno strano scherzo del destino fa amicizia con ragazzini americani di fede evangelica che sono stati protagonisti in un documentario (ovviamente fittizio ) che si ispira a Jesus Camp

Luca

il mio romanzo venderà vista la trama? che penserà la critica letteraria italiana?

Federico Tonizzo

Prova a domandare a Piergiorgio Odifreddi che te ne faccia la recensione… 😉

Federico Tonizzo

E’ il solito problema: da un lato gli Statunitensi non hanno avuto vicino casa la Rivoluzione Francese con eliminazione di molta parte del clero, dall’altro sono per lo più Protestanti e quindi tendono a prendere alla lettera (sebbeno ciascuno un po’ a modo suo) la Bibbia, dal terzo sono anche un po’ ignoranti (statisticamente, gli alti livelli di conoscenze sono positivamente correlati con l’ateismo, e viceversa).

MASSIMO

Visto che si devono tutelare le teorie antiscientifiche perchè non tuteliamo anche quella che diceva che la terra è piatta?

Florenskij

Stefano.
1) Non si dovrebbero troppo svalutare farmacisti, barbieri e pizzicagnoli, visto che Mendel era “solo” un monaco dilettante e Spinoza sbarcava il lunario lucidando lenti. Oltretutto il libro-vetrina dell’Illuminismo montante, l'”Encylopedie, ou Dyctionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers” mirava di proposito a un collegamento fra la teoresi e la pratica, anche attraverso le ben note incisioni.
In ogni caso il capofila dell’antidarwinismo italiano è Giuseppe Sermonti ( fratello del più noto Vittorio, commentatore di Dante ). Sermonti ( fino al 1986 ordinario di Genetica all’università di Perugia ) insieme al prof. Roberto Fondi ha scritto “Dopo Darwin”,, in cui dichiara infondato il meccanismo concettuale del darwinismo e ripropone il tema della “forma” in senso platonico come “causa finale” degli organismi biologici. Anni fa mi è capitato di trovarmi seduto accanto al prof. Fondi in un convegno: devo dire di non aver sentito odori di medicinali o di salumi, nè di essermi sporcato di saponata. Pochi anni fa l’antidarwinismo come fatto culturale e sociale è stato ripreso in tono battagliero ( il Darwinismo come rovina della civiltà ) da Rosa Giannetta Alberoni, sociologa, moglie del più noto Francesco, sociologo e corsivista del “Corriere della Sera”. Titolo del suo libro:”Il Dio di Mosè ( o forse “di Michelangelo” ) e la barba di Darwin”. Su Internet si può vedere da quale scarica di derisioni, anche volgari e violente, sia stata coperta, avendo toccato un punto delicato.

2) Una spiegazione può rimanere allo stato di ipotesi quando mancano ancora riscontri esaurienti; ciò non toglie che i riscontri possono essere trovati in futuro. Se, per fare un esempio, qualcuno, imbeccato da un marziano, avesse proposto la teoria microbica delle infezioni nel 1200, avrebbe potuto essere accusato di non scientificità. Occorreva aspettare il microscopio. Quindi è corretto prendere atto di una ipotesi non vistosamente sconclusionata dichiarandola tale e sospendendo
almeno in parte la condanna. P.P. e F. dicono che l’indagine spassionata
porta a pensare che nell’evoluzione molto più che il fattore esogeno della lotta per la sopravvivenza conta il fattore endogeno di una “inventività” di cui peraltro finora non si sa nulla: è una “scatola nera” ancora da aprire. Basta questo per anatemizzarli?

3) A moltissimi sfugge la distinzione tra il Creazionismo fondamentalista, sostenuto da gruppi protestanti americani, e Creazionismo diciamo “più elastico” e aperto a interpretazioni allegoriche e “contestualizzazioni” (!!!) predominanti nella Chiesa Cattolica, fino ad aprirsi all’Evoluzionismo; inoltre tra Evoluzionismo darwinista, lamarckiano, vitalista ( Schopenauer, Nietzsche, von Hartmann, Bergson ) e spiritualista ( Teilhard de Chardin ). Hitler, tanto per dirne una, si basava su una commistione di evoluzionismo darwiniano e di evoluzionismo vitalista.
Altra distinzione fondamentale che sfugge: tra teologia razionale ( molto simile alla fisica teorica ) e teologia popolare. E’ abbastanza sciocco accusare un san Tommaso d’Aquino di credere a Babbo Natale.
Chiedere a Umberto Eco: Guglilmo di Baskerville è un indagatore-filosofo medievale.

ateo3

1) chissà perchè l’opposizione al darwinismo è sempre di matrice religiosa, filosofica ma mai scientifica nel senso proprio del metodo scientifico.

2) errore. se si dovesse vedere tutto con i microscopi, non avremmo preso per valido neanche il modello della doppia elica del DNA, modello che poi venne confermato in seguito con la microscopia elettronica, ma che è stato preso così come era proprio perchè spiegava bene termodinamica, topologia e struttura. La teoria darwinista è esattamente così, spiega in modo esauriente fossili, geologia, macro e microevoluzione, persino l’evoluzione molecolare. Dal darwinismo si sono ricavati i modelli di competizione animale che hanno un notevole grado di capacità predittiva. Il darwinismo è stato perfezionato grazie a una comunicazione osmotica con discipline come la biologia molecolare, da questo prende il corpo anche il neo-darwinismo che altro non è che il darwinismo che ha risolto la contraddizione di avere un tasso di evoluzione costante, cosa smentita dalla flessibilità intesa come diverso tasso di mutazione delle sequenze di DNA. Non si è svalutata affatto la teoria darwinista, ma si è arricchita di contributi preziosi e ora su questa teoria è possibile costruire modelli descrittivi e predittivi ancora più esatti. E c’è un gran fermento attorno a questa teoria, nel mondo scientifico, proprio perchè è quella che spiega più cose.
Fino al giorno in cui non sarà “osservabile al microscopio” non c’è da sentirsi in colpa nell’usarla per descrivere la realtà, poichè messa alla prova risponde sempre bene, ma soprattutto perchè è quella che
risponde meglio.

3) io non faccio differenza tra creazionismo e intelligent design o altre teorie più edulcorate, perchè si fondano tutte sul concetto di meraviglia e di ignoranza dell’evoluzione molecolare.
Sapendo come si sono evoluti lungo tutto l’albero filogenetico le sequenze e gli organi, è facile capire che il livello di complessità attuale è determinato solo dal successo riproduttivo di una serie di mutazioni casuali e allo stesso tempo orientate, ma non da una forza aliena, bensì dalla flessibilità stessa della molecola di DNA come veicolo informazionale.

Stefano

@ Florenskij

1) ininfluente. Non pertinente.
2) “mancano ancora riscontri esaurienti” una parola di troppo: esaurienti.
3) vedi 2

Parafrasando Peter Woit, le alternative al darwinismo non sono neanche sbagliate.
Sulla scorta di tutto questo dare addosso al darwinismo è SOLO operazione ideologica di stampo prevalentemente religioso.
Non c’è bisogno di aggiungere altro.

Florenskij

@Ateo 3
1) Piattelli Palmarini è biofisico e scienziato cognitivo, Fodor linguista.
Entrambi sostengono di essere irriducibilmente atei. Non negano l’evoluzione e l’esistenza di alberi filogenetici; semplicemente negano la validità della spiegazione darwiniana del processo di passaggio da un nodo all’altro dell’albero.
2) Da dilettante mi dico: la selezione dei modelli può avvenire all’esterno, attraverso la lotta, ma anche all’interno, mediante una simulazione nel cervello, sulla base non solo dell’esperienza accumulata, ma anche di conoscenze teoriche. Le specie sembrano sviluppare adattamenti funzionali sulla base di conoscenze sofisticatissime, ad esempio di chimica dei veleni, che presuppongono una cognizione della fisiologia della specie predata. Per tale preda, tale preciso veleno che colpisce tale preciso apparato. Alla buona: zanzare e serpenti frequentano Città Studi?
3) Che la selezione naturale offra uno schema predittitvo ( quasi ) universalmente valido è appunto quello che P.P. e F. negano. E’ questa l’ipotesi scandalosa da seppellire sotto l’INRI “NON SCIENTIFICO”.
E se invece fosse “NON ANCORA SCIENTIFICO. IPOTESI TUTTA DA CONVALIDARE, MA INTERESSANTE”?
4) L’ateismo è nato in ambito filosofico e di lotta antireligiosa
( Democrito, Epicuro, Lucrezio ). Ovviamente le loro teorizzazioni non avevano uno status scientifico; l’ateismo scientifico si sarebbe affermato quasi duemila anni dopo. Se lei fosse vissuto da “libero pensatore – spirito forte ” nel ‘600 avrebbe aspettato la convalida scientifica per abbracciare l’ideale ateistico?
5) Ovviamente ogni teoria scientifica o ipotesi mirante a diventare
tale oltre a un valore in sè ha un valore di appoggio a una certa ideologia. Lo stesso Brecht, nel suo “Vita di Galileo”, in un certo senso mostra comprensione per i difensori del geocentrismo, rilevandone la funzione ai fini di un’ideologia consolatoria ( dialogo fra Galileo e il diacono Fiorenzo, figlio di pii contadini ).
Certo, l’antidarwinismo dà fiato a ideologie filosofiche e religiose il cui sostegno di teoresi scientifica è oggi molto limitato. E con ciò? Non potrebbe questa teoresi rinforzarsi nel tempo a venire?
@Massimo. questa della terra piatta è una vecchia balla. La maggioranza dei pensatori medievali era convinta che la terra fosse sferica. Basta pensare a Dante ( e poi a Paolo Toscanelli ). Perfino sant’Agostino ( IV sec. d. C. si interessò del problema degli antipodi ).

ateo3

1) e dicono in cosa fallisce il modello darwiniano? hanno proposto un modello alternativo che si adatta bene anche per spiegare la variabilità attuale, almeno con la stessa precisione dei modelli informatici attuali? se l’hanno fatto, su che basi l’hanno formulato?
Forse devo fare una specifica: io non parlo di ambiente da dove arriva l’accusa, io parlo di strumenti con cui questa accusa viene portata. Se un’accusa a una teoria scientifica non usa il linguaggio e gli strumenti della scienza, non si sta parlando di scienza (Vedi De Mattei).

2) si vede che sei dilettante, e non è un’offesa. Io la penso diversamente ma perchè ho avuto nel mio piccolo, l’occasione di leggere e studiare di questi argomenti. Pur conoscendone una frazione infinitesimale, potrei parlarti per giorni, a partire dai batteri per finire con l’uomo, il percorso che fanno certe funzioni prima di affermarsi nell’evoluzione. Per esempio, sapevi che le mutazioni che si fissano non sono quasi mai vantaggiose (a meno di non comportare un vantaggio immenso) ma sono quasi sempre debolmente svantaggiose? è la pressione selettiva dell’ambiente e i cambiamenti dello stesso che ne determinano il successo o la scomparsa.
Confermi quello che dicevo, il creazionismo si ciba del substrato di ignoranza in zoologia, biologia e chimica, e si nutre del senso di meraviglia.

Per riferirmi al tuo esempio, i serpenti hanno il veleno per predare, ma non hanno bisogno di nessuna conoscenza fisiologica. Il loro veleno è pericoloso per tutti i mammiferi, non è stato studiato per colpire il topo. Che fine farebbero i serpenti che predano col veleno se tu gli togliessi il veleno? Un suggerimento: estinzione.
Le ghiandole velenifere del serpente non sono un unicum, di rettili velenosi c’è pieno. Ognuno col suo livello di complessità, nel palato, sotto la lingua, nei denti, sul dorso.
Se andiamo indietro sull’albero filogenetico troviamo gli insetti, pure loro non troppo complessi ma dotati di veleno.
Se prendiamo un ramo totalmente diverso dell’albero evolutivo, troviamo pure delle convergenze funzionali: le piante sono capaci di difendersi col veleno, anche una tallofita semplice come un trifoglio contiene acido cianidrico, per indurre nausea negli erbivori che, così facendo, non si divorano a cuor leggero intere distese di questa pianta.
La sintesi di una sostanza con effetti così devastanti come i veleni emolitici o le sostanze neurotossiche è molto meno complessa di quanto sembri. è l’efficacia che a te meraviglia, ma del resto, se non fossero efficaci dove sarebbero finiti quegli animali di cui ora ti stupisci?

3) in realtà, la scientificità della loro affermazione deve avere delle basi per essere presa come scientifica, non basta il grado di interessamento. su che basi è possibile negare un’universalità in termini di modelli? e tra l’altro, cosa si intende per universalità?
che la teoria di Darwin (ora neodarwinismo, per la storia del tasso di mutazione costante che è un’approssimazione troppo grossa) non possa spiegare tutta la realtà evolutiva degli organismi al 100% è scontato. Ci sono variabili molecolari come l’instabilità del DNA, fattori epigenetici (il ruolo dell’ambiente) , lo stesso ripiegarsi delle proteine… variabili che a oggi sono fenomeni in via di studio e che non possono essere inclusi con un’equazione definita per descrivere questi processi. Ma i modelli derivati da Darwin finora rispondono molto bene come interpretazione, e questo vuol dire che si è sulla buona strada e che è giusto e sacrosanto che si perfezioni la teoria.

Stefano

@ Florenskij

“Non potrebbe questa teoresi rinforzarsi nel tempo a venire?”

Sono passati una quindicina di anni da quando Behe se ne è uscito con l’idea della “complessità irriducibile” come idea chiave contro il darwinismo.
Stiamo ancora aspettando la teoria alternativa.
Che deve essere irriducibilmente complessa, impossibile da scrivere su una tastiera premendo un tasto alla volta.

Le idee che proponi hanno scientificamente la stessa realtà del mostro di Loch Ness in biologia.

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