Il Vaticano: “siti e blog cattolici sono troppo aggressivi”

Commentando il messaggio per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali diffuso da Benedetto XVI sul tema Verità, annuncio e autenticità nell’era digitale, mons. Claudio Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali ha sottolineato la necessità di “uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale che porti a una comunicazione onesta e aperta, responsabile e rispettosa dell’altro”. Celli, scrive il portale cattolico Zenit, ha rimarcato come l’invito papale a uno stile “rispettoso e discreto” nell’annuncio del Vangelo vale anche come richiamo “per quei siti e blog cattolici aggressivi, che scomunicano e non hanno uno stile cristiano di presenza”, tanto che “bisogna vedere fino a che punto questi siti siano veramente cattolici”. Il monsignore non ha portato esempi, ma ha annunciato che il suo dicastero sta preparando “un documento programmatico con linee di azione e di presenza cristiana sul web”.

Raffaele Carcano

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25 commenti

Tino

C’e da chiedersi se si riferisce a quelli non rispettosi degli atei o a quelli non rispettosi delle autorità ecclesiastiche…

andrea pessarelli

sarebbe stato più importante un invito a non censurare e bannare le voci in dissenso. 2 blog con una discreta utenza e con ottima libertà di espressione sono quelli dei vaticanisti de “la stampa”. in ogni caso i pontifessi dovranno ora moderare i toni

bradipo

che il Papa abbia lasciato un commento su Pontifex e l’hanno bannato?

luca06

Avranno travisato ciò che ha scritto senza dargli la possibilità di replicare:
io non afere decto qvesto

fab

E’ il gemello di Elvis Presley quello che è ingrassato e morto… Elvis è sempre giovane e perfetto.

c.j.

Questo Papa è ovviamente un laicista comunista ateista relativista razionalista.

Dunque offensivo non solo nei confronti della fede cattolica, ma anche irrispettoso nei confronti del nostro amatissimo Papa (ops)

Jeeezuz

Semplicemente non vogliono che la base cattolica cominci a sparare a zero sul nano ninfomane.

Costantino Rossi

Forse c’è anche lo zampino del successo delle Ultimissime UAAR. Che il blog più seguito tra quelli che trattano di religione sia quello della concorrenza, e sia caratterizzato da notizie presentate senza alcuna alcuna aggressività, può darsi che abbia dato e dia un po’ di fastidio.

Costantino Rossi

I commenti non sono l’associazione, né sono aggressivi quanto quelli dei cattolici. Mentre nel caso di alcuni siti cattolici si verifica l’inverso: articoli sempre sopra le righe, e commenti o disattivati (Antiuaar), oppure ragionevoli, ma lasciati da non credenti (Pontifex). Un osservatore neutrale è in grado di percepire la differenza.

nightshade90

rileggiti i commenti: nessuno ha detto che i cristiani le violenze se le meritano: è stato detto che anche loro non sono poi così santi (quando e dove hanno il potere per farlo lo fanno anche loro alle altre fedi), che il dato che pone il 75% delle persucuzioni fatte contro i cristiani è probabilmente esagerato e comunque dovuto non tanto al fatto che le persecuzioni siano contro i cristiani quanto al fatto che le persecuzioni sono contro i membri delle altre fedi/correnti religiose e che semplicemente nei paesi più fanatici i cristiani sono la minoranza più presente, che il papa ha una faccia di bronzo a lamentarsi delle persecuzioni contro o copti come se fossero fatte contro i cattolici, al punto da oscurare gli stessi rappresentanti della comunità copta e da ricevere condoglienze e dolenze dei politici e dei media al loro posto, mentre tali rappresentanti sono in tale occasione totalmente snobbati (o qualcuno ha visto un’intervista al patriarca copto, o ad un prete copto, sulla questione?)……..

Southsun

@ B’Rat.

Hai di nuovo toppato.

Non solo i COMMENTI dei lettori nei siti cattofascisti come Ponticess sono aggressivi.

Hai letto qualche “soave” editoriale o il resoconto di qualche notizia o l’intervento di qualche “amorevole” vescovone, di recente?

Vai e beati di tanto cattolico e autentico “amore”.

Batrakos

Per me potrebbe essere un velato avvertimento a siti come Pontifex e altri su quella linea un po’ fascista nei contenuti e nei modi espressivi.
Ed è da notare che la Chiesa, che ama la forma più della sostanza, invita ad usare toni meno aggressivi e non interviene sui contenuti, sempre posto che si parli di quel che credo io.

Chiericoperduto

“bisogna vedere fino a che punto questi siti siano veramente cattolici”..
Lo sono, lo sono. Il fatto è che il cattolico militante quando si può nascondere dietro un nick svela tutto il suo integralismo. Altra cosa dovesse dirle di fronte a qualcuno mettendoci la faccia.

ser joe

Esempi:
Figo quel gesù cristo ha un blog su Facebook; suo padre poi, l’onnipotente è più ganzo, ha addirittura un sito web tutto suo; e la madonna, pensa si fa vedere ogni tanto ma il resto delle giornate le passa a chattare online.

Markus

Ancora ???

Vi reprimete e la repressione genera violenza verbale e fisica. Non potete credere che le balle scritte in certi opuscoli siano più vere della legge di natura, che tanto invocate quanto negate e ignorate.

Un caro saluto a tutte le donne, i compagni ed i figli dei preti. Forse un giorno diventerete famiglie normali.

FSMosconi

Già me l’immagino una delle prime frasi consigliati dal documento del monsignore:

“Siamo i cattolici […] abbassate gli scudi e arrendetevi. Sarete assimilati. La resistenza è inutile”

Ad ogni modo: che abbia saputo di PontifeSS/CCSG? 😉

qwerty

a me sembra positivo.
in entrambi i sensi.

noi ci guadagnamo perchè fa bene in generale che si abbassino i toni

loro ci guadagnano perchè sono quei blog sono un emblema di pubblicità negativa.

vedremo dove ci porterà.

moreno83

I cattolici in rete si mostrano semplicemente per quello che sono, visto che non ci devono mettere direttamente la faccia, quindi si manifestano con i più bassi istinti per i trogloditi che sono.

Southsun

Lo vadano a dire a quei pazzi bavosi di Militia Christi e al loro pregiudicato leader.

Massimo

Se avessero citato… “papale papale” il mostruum Pontifex, stavolta li avrei applauditi. Il punto è però che, dovendo “fare i buoni” di facciata – più per forza che per amore – danno il classico colpo al classico cerchio e alla classica botte (uno per volta, ovviamente). Si confronti l’ultimo sibillino “richiamo” di Bagnasco a proposito del vecchio porcellone di Arcore – ma anche no: a proposito dei giudici che lo hanno messo sotto… ma anche no: a proposito di lui (e così via, a piacere, come in un frattale).
Così ognuno è contento e può accusare l’altro – mentre il prete ufficiale di turno ha fatto il suo, zittendo in questo modo chiunque rinfacci alla chiesa di non fare niente per indurre alla famigerata “sobrietà”. La regola è sempre la solita della vecchia, cara omertà: soprattutto, non fare nomi e menare il can per l’aia quanto più si può.

Marco

Ragazzi, a costo di ripetermi, continuo a pensare che qualche cattolico, o ortodosso, o ebreo, o induista… anche ragioni! Non facciamo di tutta l’erba un fascio adesso. E il primo che mi commenta “hanno cominciato loro” la dice lunga sulla sua ragionevolezza. Magari è anche vero, ma abbiamo cose più importanti da pensare che giocare a chi ha cominciato…

Sono felice che da Roma abbiano dato indicazione di moderare i toni e, con un po’ di ottimismo, lo prendo come un primo passo, punto. D’altra parte anche come cattolico certe uscite che si leggono nei siti di cui parlavamo mi avrebbero dato un fastidio orrendo.

Io spero sinceramente che non ci sia nessuno al mondo che difenda gli integralismi come strumenti per poter meglio difendere una qualunque religione. Gli integralismi sono forme deviate, e per di più prevalentemente politiche e poco teologiche, di religione. Che la Chiesa faccia politica e che non dovrebbe farla è chiaro. La religione però, in questo caso, è una cosa diversa dalla Chiesa (maiuscola o minuscola che sia). Non so se mi spiego…

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