Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è iniziato oggi sulla home page del sito UAAR. La domanda è la seguente: “Cosa pensi della campagna pubblicità UAAR sull’ora alternativa?”
Otto le opzioni tra cui scegliere la risposta preferita:
– È blasfema
– È cretina
– È brutta
– Mi ha lasciato indifferente
– Non male, ma l’UAAR deve fare di più
– È bella, e l’iniziativa è utile
– È molto bella, e l’iniziativa è indispensabile
– Non so / altro

Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era il seguente: “Si moltiplicano le denunce di violenze contro i cristiani in diversi paesi del mondo. Che ne pensi?”
Questi i risultati (1708 voti):
66% Le religioni sono divisive: solo la laicità degli stati può limitare attacchi di questo tipo
23% È puro vittimismo: anche i cristiani sono autori di violenze contro i fedeli di altre religioni
4% Per i cristiani è un momento molto difficile, ma quanto accade è opera di sparuti fanatici
3% È pura cristianofobia, l’islam e il laicismo vogliono distruggere il cristianesimo
2% È pura cristianofobia, l’islam vuole distruggere il cristianesimo
2% Non so / altro

16 commenti

Stefano Grassino

“È molto bella, e l’iniziativa è indispensabile” in un momento in cui il vaticano con i suoi uomini (i politici italiani) stà lanciando una forte offensiva.

marjo

– Non male, ma l’UAAR deve fare di più. – Penso si dovrebbe dare qualche risposta a certe
sparate papali; con delle risposte in modo da far pensare, chi ha una testa che riesce a farlo.
Con qualche manifesto, molto tranquillo ma, efficace. Questo vale anche per qualche fesseria di qualche politico.

Lorenzo Galoppini

Quoto, anche se io ho votato “È molto bella, e l’iniziativa è indispensabile”. Qualche giorno fa di queste sparate ce n’é stata una, quellea di b16 su educazione sessuale e civica, ed era di quelle che meritano senza dubbio risposta, mostrando quanto la chiesa sia dichiaratamente contro il progresso e la civiltà. Una risposta rivolta soprattutto non ai bigotti cerebrolesi, ovviamente, ma a chiunque abbia ancora qualche capacità di ragionamento, magari a chi di queste cose non sa nulla e non si é mai interessato.

tonii

quando l’ho vista su Internazionale l’ho trovata una inattesa benvenuta sorpresa!
Molto utile il fatto che si dia modo a molti di rintracciare il sito e da lì le informazioni utili per contrastare la deriva clericale della scuola.

L’educazione civica, il conoscere i propri diritti, come dice Ratzinggher, è dannoso alla chiesa! 🙂

stefano LI

l’iniziatia è senzaltro bella ma dubito della sua utilità in un paese popolato da bigotti ed ignoranti.

#Aldo#

Non ho visto la pubblicità, quindi pongo una domanda: si mette l’accento sui costi che sosteniamo per l’insegnamento della religione (quantificandoli, magari su base individuale)? Chiedo perché lo ritengo un punto fondamentale.

Mattia

Non male, ma l’UAAR deve fare di più.
L’UAAR potrebbe fare una propaganda martellante sulla laicità, essere presente sempre nelle strade, tra la gente. Bisogna che ci facciamo vedere e si intensifichi la presenza in ogni ambito secondo me.

FSMosconi

“è bella, e l’iniziativa è utile”

Non mi voglio sbilanciare… 😉

Luca

Penso sia ben fatta, ma poco “aggressiva” nel suo messaggio.

Si doveva puntare di più sul portafogli.

Roberto Grendene

il portafoglio c’entra, e c’entra quasi sempre quando c’e’ il clericalismo di mezzo

ma nel tema dell’indottrinamento infantile, con bambini che dai 3 anni di età sono sottoposti a due ore la settimana di insegnamento della religione cattolica (“conforme alla dottrina cattolica”) da insegnanti scelti dal vescovo, no, il portafogli non e’ la cosa peggiore

la campagna OcchioPerMille, la Campagna Oneri, quelle puntani al nostro portafogli saccheggiato per i monsignori
la campanga ora alternativa no, punta principalmente a fornire una via d’uscita all’indottrinamento infantile e al condizionamento a cui bambini, ragazzi, famiglie sono sottoposti

Mauro

Penso che in realtà sia un bene che la campagna non sia troppo aggressiva, e che sia stata proposta su riviste mainstream: sarebbe un’ottima cosa se le posizioni scettiche e razionaliste si insinuassero come una delle alternative possibili in modo morbido, almeno in quel settore di società che può essere più ricettivo (le riviste in questione sono abbastanza orientate).
Per quel che conta (ed in realtà temo conti parecchio) trovo sia stata ottima anche la forma (la grafica, lo slogan…), ambito in cui l’uaar mi pare stia facendo grandi passi avanti. Il tutto, ripeto, quando ci si rivolge ad un certo tipo di destinatario: non c’è campagna pubblicitaria che tenga con altre componenti della società.
Quanto all’aspetto economico… penso si possa puntare anche su quello, mettendo in conto che per le persone che, più meno in buona fede, sono religiose sarà un accostamento insultante, e ci saranno critiche non molto intelligenti e molto prevedibili ai soldi spesi per la campagna…

Sandra

E’ bella graficamente, ma coinvolge solo chi è davvero già motivato a non volere l’ora di religione, chi per esempio ha già scelto di non far frequentare catechismo ai propri figli. Li’ il discorso è già accettato, e se da una parte la campagna puo’ incoraggiare questi genitori a insistere con una richiesta di ora alternativa, non arriva a sfondare quella parte di genitori, che secondo me sono la maggioranza, che mandano i figli a catechismo piu’ per conformismo che per convinzione. E su questi genitori invece si potrebbe ottenere qualcosa, rimarranno conformisti per il catechismo, ma si potrebbe fare leva sulla preparazione scolastica che viene persa in italia rispetto ad altri paesi europei. Io penserei a uno slogan in cui si mette a confronto un bambino svedese e un italiano, e due testi, uno in inglese o scienze e l’altro un brano della bibbia, la comprensione del testo del bambino italiano è uguale a quella di suo nonno (anche perché è lo stesso testo che suo nonno aveva a disposizione…), mentre il bambino svedese (o altro) lo mette a un livello di competenza, e quindi di capacità di trovare lavoro, maggiore.

giorgio fender

io avrei messo davanti un bel:finalmente oppure per fortuna

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