Pitti Uomo, esposto della municipale di Firenze per vilipendio alla religione

La polizia municipale di Firenze ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per un paio di manifesti della fiera di moda Pitti Immagine Uomo, in corso proprio nella città presso la Fortezza da Basso (Ultimissima di ieri). In uno si vede Cristo vestito con gli abiti della casa di moda Cantarelli, con la scritta Devoti allo stile. Nell’altro viene ritratto lo stilista Carlo Chionna in croce, con la scritta Perdona loro perché non sanno quello che indossano e la didascalia Dio salvi il made in Italy. Anche nella stessa fiera, un padiglione è stato allestito come fosse una chiesa, scelta ritenuta blasfema e provocatoria.
Il reato ipotizzato è “offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose”, sulla base dell’art. 404 del codice penale: l’iniziativa è stata presa dopo le segnalazioni e le proteste di diversi cittadini.
Critiche dal mondo della politica e dalla Chiesa. In particolare, il consigliere comunale Pdl Emanuele Roselli sostiene che l’immagine “offende non solo i credenti, ma tutta la sofferenza umana”. “Siamo purtroppo in una società che ha fatto del laicismo anticlericale la sua ultima tendenza”, sostiene Roselli, “tendenza condita con l’ignoranza e l’autoreferenzialità, tanto che chiunque si permetta di criticare o dissentire viene prontamente accusato di bigottismo”. Ma, conclude, “preferisco passare da bigotto piuttosto che da insensibile ignorante”.

Valentino Salvatore

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52 commenti

maurizio

si deve veramente commentare questa notizia?! addirittura la polizia comunale?! villipendio?! codice penale?! paese privo di futuro…bah!

nightshade90

“tendenza condita con l’ignoranza e l’autoreferenzialità”

si riferisce agli sprolocui del clero (e papa in primis) su conseguenze sociali dei pacs, libertà sessuali e fine della famiglia tradizionale, su omosessualità, su sessualità e sull’evoluzione (in quest’ultimo caso mi riferisco a livio fanzanaga), vero? tutte cose di cui non sanno niente: non sono psicologi, non sono sociologi, non sono biologi, non sanno assolutamente nulla di tutte queste discipline (in teoria manco dovrebbero praticare il sesso, quindi anche di sessualità non sanno nulla) eppure sprolocuiano alla massima potenza parlando come se fossero i8 massimi esperti mondiali, con la stampa che non si perde un’uscita e le pecorelle che pendono dalle loro labbra come se fosse oro colato!

sauro

Come qualcuno aveva già fatto notare,dal momento che sono anni che ci scartavetrano i co….ni con il fatto che il crocifisso nelle scuole ci deve stare perchè non è solo un simbolo religioso ma anche laico,è un simbolo che ci rappresenta tutti,rappresenta le nostre radici,bla bla bla…di cosa si lamentano ora che lo usano tutti?
Si decidano:o è il simbolo di una religione e allora lo tolgano dai luoghi istituzionali,oppure accettino che chiunque ne faccia l’uso che preferisce.

stefano LI

la croce strumento di morte non può essere un simbolo positivo…e uno

la croce con un uomoseminudo straziato e sanguinante non può essere un simbolo educativo…e due

la croce simbolo comunque religioso non può essere garanzia di laicità…e tre

giravolte, carpiati in avanti e all’indietro, ipocrisia e cavilli lessicali per giustifiçare un simbolo religioso in un luogo pubblico, o peggio, per assimilarlo ad una qualsivoglia sottospecie di laicità sono degni di uomini infami, senza onore ne’ dignità (sul tipo di; politici di varia tendenza, giornalisti all’amatriciana, atei devoti, parrucconi ed escort istituzionalizzate …)

Giovanni Bosticco

E che significa “vilipendio alla religione”?
Questa è un’idea puramente soggettiva,
come l’idea liberale e comunista,
induista o buddista.
Tutte possono essere criticate, se siamo
in democrazia.
E non si venga a raccontare che, come
civiltà, siamo nati dal cristianesimo.
In Italia è partita dall’VIII secolo avanti
l’Era Comune, mentre l’impiantarsi del
cristianesimo è del IV dopo.
Da principio sembrava tollerante, con
l’editto di Costantino (313).
Poi, con quello di Teodosio (391), si sono
proibiti i culti pagani, non si sa bene con
quali metodi.
Non è possibile, con i cattolici, una pacifica
coesistenza. “uguaglianza”, nel loro dizionario,
è soltanto il loro privilegio, e, se l’uguaglianza
si attua veramente, si sentono perseguitati,
“martiri” di un regime laicista.

Alfonso

Scusate ma a che titolo la Polizia municipale di Firenze ha presentato l’esposto? Lorsignori sono legali rappresentanti della chiesa cattolica o di qualche altra confessione e/ organizzazione cristiana? Non capisco davvero….

ignazio

Chiunque po’ fare un esposto alla Procura della Repubblica, quando viene a conoscenza di un reato contemplato dal Codice Penale (seguendo la prescritta procedura) ovviamente anche i corpi delle forze dell’ordine.
(non sono un operatore di diritto e quindi forse non mi sono espresso “canonicamente” ma del concetto ne sono certo)

Il problema è che certe cose (che oggi potremo definire “talebane”) molti di noi le credevano superate dagli anni ’70 in poi. Invece ci troviamo in piena restaurazione della contro riforma.
A quando i roghi in piazza? Sembrerebbe che già qualcuno si stia erigendo a novello Savonarola.
Proprio a Firenze in Piazza della Signoria sul lastricato è segnato il punto in cui fu arso Savonarola.
Che sia vera la teoria dei corsi e ricorsi della storia? A questo punto dovremo attendere il rogo del Savonarola del terzo millennio, ma dubito riusciremmo a vederlo.

Sal

Si potrebbe chiedere a chi ha fatto il verbale comepotrebbero fare a sostenere che quell’uomo sia proprio Gesù dato che non esistono fotografia che lo ritraggono e tutti i dipinti che ci hanno provati, sono dei falsi in quanto Gesù non poteva avere i capelli lunghi.

( 1 Corinti 11.14-16) : – ” Non vi insegna la natura stessa che se l’uomo ha i capelli lunghi, è un disonore per lui,…. Comunque, se qualcuno sembra disputare per qualche altra usanza, noi non ne abbiamo nessun’altra, né l’hanno le congregazioni di Dio.”

Quindi sono tutti dei falsi. Oltre che Idolatri adorando un uomo disonorato.

Leonardo

L’Italia come il Pakistan ? Si usa l’accusa del reato di blasfemia per tappare la bocca alla gente.
Abroghiamo tutti i reati penali che hanno per oggetto la limitazione della libertà d’espressione!

paolo

Tutti no, l’istigazione all’odio etnico, razziale e religiosdo la lascerei.

test

“preferisco passare da bigotto piuttosto che da insensibile ignorante”.

se non è insensibilità l’arrogarsi il diritto di rappresentare persino l’umanità intera con la frase:
“offende non solo i credenti, ma tutta la sofferenza umana” per poi, subito dopo, insultare tutti quelli che non la pensano come lui ,
e se non è ignoranza l’ignorare (di proposito) che esistono altre correnti di pensiero e sensibilità che vengono regolarmente calpestate proprio per far piacere a chi si è offeso stavolta…

Brachigobio

“preferisco passare da bigotto piuttosto che da insensibile ignorante”
Non vedo la differenza tra le due possibilità

Lorenzo Galoppini

Infatti; é come dire: preferisco passare da cretino piuttosto che da imbecille.

Rudy

Abbisognerà stare attenti, ad evitare alquanti guai con corpi d’ordine, a non cimentar le membra in ginnastica con le braccia aperte o foto in guisa d’ascellar-divaricate. Il, benchè poco, duttile ingegno che incorse nel brevetto di tal posizione, benchè contestata la primigenitura, un antico incendio distruttore d’archivi nell’ufficio marchi ha reso impraticabile qualsivoglia contenzioso, è assurto a simbolo del Facit-Italica, che qualche ancor poco addotto ed ancor meno autarchico continua a volgarizzar in “Made in Italy”. Debbansi precisare gli errori coordinali che posizionerebbero l’origine del marchio in “Made in Terradilatteemiele”, ma può esser scusata tale inezia per lo spostamento del’asse terrestre che in duemila anni, semestre più semestre meno, avrebbe portato la posizione geoastronomica del Golgota precisamente sull’attuale Grisignano di Zocco, ove si tiene, va ricordato, la rinomata e antica fiera del soco. Orquindi, cautela va stipulata nel non porsi le braccia in asse ortognale con il busto.

Paul Manoni

Giusto a titolo informativo…

Art. 404. – (Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose)

Chiunque, in luogo destinato al culto, o in luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose, compiute in luogo privato da un ministro del culto, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.

Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni».

Paul Manoni

Cio’ che viene descritto nell’articolo di Ultimissime, non mi sembra particolarmente ingiurioso nei confronti della religione cattolica. Bisognerà vedere se le immagini eventuali dei cartelloni in oggetto di contestazione, lo siano semmai, perche’ le espressioni non mi sembrano affatto da ingiuria, visto e considerato che l’ingiuria e’ sostanzialmente un’insulto.

moreno03

Mi dovrebbero spiegare quali cose hanno vilipeso o danneggiato: non mi pare che abbiano preso un crocifisso e l’abbiano distrutto, hanno fatto loro un’immagine con un uomo crocifisso, ora a meno che la CHiesa non voglio il Copyright sulla crocifissione (che tra l’altro era in una presso i Romani: loro si divertivano con ben altri strumenti di tortura) si devono attaccare al tram

Gino Verza

“Il consigliere comunale Pdl Emanuele Roselli” non è certo “un insensibile”: semplicemente non sa, anzi, ignora che ignorante e bigotto sono sinonimi.

Il Filosofo Bottiglione

non possono fargli proprio un bel niente.
e se anche glielo facessero, sai che danno?!

mille euro, ci si pulisce di sotto e glieli sgancia con una risata. tutto ciò gli fa una pubblicità della ma..

resta l’immonda pratica persecutoria contro l’ironia verso le cose religiose. fintanto che si scaglia contro il sistema della propaganda commerciale me ne posso anche sbattere (mica tanto) ma il vero obiettivo è quello di incatenare le opinioni, l’ironia, la satira.
ciò è indegno di un paese civile.

poi una postilla: come la mettiamo se uno entra in un luogo pubblico e dice: quel crocifisso sulla mia testa non è gradito e lo toglie.
quel crocifisso è cosa religiosa o cosa laica?
sarebbe bene saperlo una buona volta, così, tanto per sapersi regolare…

Stefano grassino

quel crocifisso è cosa religiosa o cosa laica?
sarebbe bene saperlo una buona volta, così, tanto per sapersi regolare…

Il punto è proprio questo; non vogliono una legge precisa come del resto nessuna legge in questo stato lo deve essere.
Questo permette l’interpretazione mettendo il potere giuridico nelle mani dell’esecutivo, molto più di quanto si pensi.
Quando gli torna comodo dare addosso a Pitti uomo (tanto per fare un’esempio semplice) il crocifisso è un valore religioso, ma quando si trattò di rimuoverlo dalle aule scolastiche come chiese l’uaar, il consiglio di stato disse che era un valore laico.

stefano LI

il crocefisso in un bar? bè andrebbe contestualizzato hahaha…

FSMosconi

Non vuole apparire nè bigotto nè insensibile ignorante?
Be’… EPIC FAIL!

sauro

Mi sfugge il signiicato di vilipendio alla religione:il fatto che esistano migliaia di religioni implica che ogni religione è vilipendio nei confronti dei creduli di tutte le altre dal momento che vengono considerati credenti in qualcosa di inesistente.

#Aldo#

La mia impressione è che l’accusa di vilipendio, per casi come quelli descritti, non stia in piedi. Probabilmente chi ha fatto l’esposto non si preoccupa di far sprecare energie a chi dovrà controllare per poi risolversi in un nulla. Tanto paga pantalone.

Ribadisco comunque che si tratta di una forma di pubblicità fuori luogo, e che un po’ d’a u t o c e n s u r a basata sul buon gusto non guasterebbe. Ma perché scomodare la Legge per un po’ di s t u p i d i t à? Quella mica è reato, né!

Busta

Beh, basterebbe sostenere che quello non era cristo crocifisso, bensì il simbolo delle radici culturali del nostro paese ;p

baudopippo

Bigotto…certo che preferisce passare x bigotto se nò come fa’ a prendere i voti di un paese cattolico?
Tuttavia io son dell’idea che nell’attuale società, ancora divisa in classi, sia controproducente attaccare la chiesa in quanto non si fà altro che aumentarne i consensi.
In una società senza classi tutto l’apparato clericale si scioglierebbe come neve al sole.

ulivinico

Il primo maggio beatificazione di Giovanni P. II
Non so se vi rendete conto ma è una chiara mossa per RUBARE anche il giorno del 1° maggio.
Ci sarebbe da far molto casino….se l’Italia fosse una democrazia.

Federico Tonizzo

L’hanno già rubato una volta facendone la “festa di S. Giuseppe lavoratore” 👿
Ora la bi-rubano…
Torneremo ai conflitti fra Peppone e don Camillo? 👿
Ops… dimenticavo… dov’è Peppone? E’ molto che non si fa vedere in giro 🙁

paolo

“Siamo purtroppo in una società che ha fatto del laicismo anticlericale la sua ultima tendenza”

MAGARI!

MetaLocX

Ma, conclude, “preferisco passare da bigotto piuttosto che da insensibile ignorante”.

Eppure a leggere le sue parole viene fortemente il dubbio che sia bigotto e anche ignorante. U_U’

MetaLocX

Non capisco il motivo, ma così come i prepotenti lamentano di essere dei perseguitati, gli ignoranti ritengono che i veri ignoranti sono le persone più colte di loro. Forse perché vivono in un mondo molto piccolo.

Federico Tonizzo

Sarebbe interessante se la dissacrazione di questo tipo continuasse e si diffondesse progressivamente, serpeggiante ed inesorabile, fino ad una diffusione tale da rendere oggetti banali e non più “di culto” gli oggetti dell’ “adorazione cristiana”: forse aiuterebbe a “sfibrare” la religione? O le farebbe solo pubblicità? 😯

Painkiller

Mai capito perchè la chiesa ci tenga tanto a far pubblicità a certa robaccia. Io non avrei mai saputo dell’esistenza di Dan Brown se non avessero fatto tutto quel casino…. e sarebbe stato meglio.

Otzi

Ma dico: chi mai sa quali abiti ha indossato Cristo? O meglio tuttora indossa, visto che è risorto col proprio corpo fisico e siamo già a 1980 anni dopo circa? Che male c’è dire, ad esempio, che indossa mutande Armani? Dov’è il vilipendio? Quanto poi al perdonare perchè non sanno quello che indossano: non è proprio quello che fanno, o meglio dovrebbero fare, i preti nei confronti di quelli che indossano certi abbigliamenti nei luoghi sacri?
Ma poi è più vilipendioso far indossare a Cristo abiti alla moda o trasformare il presunto pensiero di Cristo alla moda sempre nuova dei preti? Suvvia! Un po’ di sano buonsenso!

Federico Tonizzo

Secondo le scritture, a suo tempo indossava una “tunica tessuta interamente senza cuciture”.
Oggi chissà… Magari indosserebbe una salopette da falegname? 😉

Comunque hai ragione: la Chiesa ha sempre “vilipeso”, nel senso di “interpretato a proprio gradimento, uso e consumo, e anche a seconda dei tempi e delle situazioni”, il presunto pensiero di un presunto Cristo che si presume sia stato riportato, e più volte “aggiustato”, nei cosiddetti Vangeli che è difficile presumere chi abbia scritto veramente… 🙂

ser joe

La cosa interessante è se il giudice chiamerà a testimoniare gesù o dio per verificare se si sentono vilipesi.

Diocleziano

Il mandato di comparizione resterà lettera morta per contumacia, gli interessati sono irreperibili.

Diocleziano

Quando ho visto la foto del poster ”Perdona loro perchè non sanno quello che indossano” ho pensato: ”Senti chi parla! Ma ti sei visto?”

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