Educazione sessuale, questa sconosciuta

L’edizione odierna di Repubblica contiene un’interessante inchiesta di Maria Novella De Luca sull’educazione sessuale a scuola, pochi giorni dopo le dure critiche formulate da Benedetto XVI (cfr. Ultimissima del 10 gennaio). La giornalista sottolinea come, in assenza di una legge o addirittura di corsi, i giovani, che pure vorrebbero l’attivazione di tale insegnamento, preferiscano rivolgersi a internet.

Raffaele Carcano

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54 commenti

moreno03

Negli anni ’90 a scuola si faceva (il corso era organizzato in maniera discutibile) ma si faceva, possibile che ora siamo tornati più indietro di 30 anni fa.

SilviaBO

Se consultano siti seri, va anche bene. Esisterebbero anche le biblioteche.
Ma non credo che il problema dell’educazione sessuale riguardi i giovani che hanno abbastanza cervello e voglia di impegnarsi per informarsi autonomamente, credo che riguardi quelli che non hanno voglia di andare a consultare un libro o di cercare un sito fatto bene. Come per tante altre materie, anche per l’educazione sessuale il compito ingrato della scuola è raggiungere anche chi non è in grado o non ha voglia di imparare per conto proprio.

Diocleziano

Chi non ha voglia di imparare per proprio conto imparerà a proprie spese… 🙁

Fri

…e a spese della famiglia, della societa’, e degli eventuali figli …

FSMosconi

Internet: come fregare i gonnelloni. Senza esagerare però, eh!… 😉

e-sugar

Così gli unici, o quasi, a parlarne sono i prof di religione, che ai ragazzi dai dodici anni in su non fanno quasi mai lezioni centrate direttamente sulla religione – anche perchè i ragazzi frequentanti non le accettano.

faber

Ricordo ancora la mia insegnante di religione al liceo (parliamo di 6 anni fa non di 60) convinta sostenitrice del coito interrotto, che ci ricordava le scarse probabilità che una ragazza rimanesse incinta utilizzando questo metodo, mentre ci consigliava (mai spiegato per quale motivo) di diffidare dal preservativo…

Stefano Grassino

Che poi che differenza c’è, avrei voluto chiedergli, tra uno spermatozoo imbrigliato in un profilattico ed uno che va a morire come aviatore……

Alessio

Ho l’impressione che la tua geniale e coraggiosa insegnante di religione abbia ricavato la sua folgorante ispirazione da certe letture della Bibbia sulle prodezze di un certo Onan. Ne parla con molta ironia Mark Twain in un aureo libriccino che ti consiglio: “Lettere dalla Terra”.

Kaworu

fai conto che il coito interrotto non è nemmeno considerato metodo contraccettivo…

daniele

sempre meglio di quelli che al corso prematrimoniale dicono che il metodo ogino-knaus sia efficace, e poi dicono che hanno 4-5 figli….

Laverdure

Riguardo ai mistici e alla presuta utilita delle loro esperienze per facilitare la comprensione altrui dei sacri misteri,io la penso come Nietzche,secondo il quale :”Il misticismo pretende di essere profondo,ma non e’ nemmeno superficiale!”.
Ascoltare le visioni mistiche di qualcuno e’ paragonabile ad ascoltare qualcuno che pretenda di raccontare i propri sogni:a meno che non possieda doti narrative degne di un
vero scrittore (ricordate il Buzzati ?)le sue esperienze “oniriche “saranno semplicemente
penose per l’ascoltatore.

Southsun

Mago Merlino, Maga Magò, il di-vino Otelma e Wanna Marchi sono il suo complemento ideale per un bel quadretto Disney fantasy.

Ci mancano solo Ursula e Madame Medusa con le ciglia finte che gli cuciono la gonna e l’affresco del surreale è completo.

Lorenzo Galoppini

Be’, a ben vedere accostare dei personaggi nati dalla fantasia di un grande autore famoso in tutto il mondo a dei volgarissimi e squallidissimi sfruttatori (che purtroppo non sono nati dalla fantasia!) mi pare perlomeno fuori luogo…
🙂

Lorenzo Galoppini

Truffatori volevo dire, non sfruttatori…non so perchè mi é venuta questa parola, anche se va bene anche quella perchè é gente che sfrutta la credulità popolare per campare.

Alessio

Bello il refuso della terza riga dell’articoletto. Il papa sarebbe il centoseiesimo Benedetto della storia della Chiesa. Con gergo moderno potremmo dire: la Chiesa ha sfornato benedetti a manetta. Non so come far comparire con la tastiera la faccina sorridente!!

POPPER

E il papa vorrebbe che la famiglia se occupasse? cari ragazzi “tutti in internet”, perchè il papa non vuole che sia lo stato ad educarvi alla sana sessualità, tranne imporvi mediante lo stato i l’educazione ai crocifissi, la vostra famiglia magari non lo ha fatto o lo ha fatto con dei tabù, o ha delegato la chiesa a farlo.

Siamo in un momento di grande confuzione in Italia tra stato e chiesa, cosa deve fare lo stato secondo la chiesa cattolica? Cosa ha fatto lo stato che non piace alla chiesa cattolica?

Ecco la schizzofrenia dello stato e della chiesa cattolica nel compiacersi e dispiacersi a vicenda, in una schizzofrenia cerchiobottista, per opportunismi politici e d economici, per delle deliranti crociate frattiniane che contraddicono il supremo principio della laicità dello stato.

In questo contesto l’educazione sessuale diventa fai da te, i ragazzi si sveglino e si informino sui prorpi diritti costituzionali ma anche questo ha dei limiti, finché la Consulta boccerà i matrimoni gay e l’omofobia è ancora uno spot culturale cattolico.

Appunto di omofobia vorrei parlare, l’educazione sessuale in questo senso come può essere garantita in Italia ai ragazzi che desidererebbero essere riconosciuti come tali? Si devono ancora nascondere? Tenere tabù un mondo così vasto di ragazzi di ogni orientamento sessuale è secondo me una vera discriminazione e oppressione asfissiante, allora va bene anche che in Internet vi siano corsi di educazione sessuale moderni e adatit alle esigenze dei ragazzi di oggi e di domani.

stefano LI

il problema della pratica sessuale non sussiste in quanto i nostri adolescenti di sesso ne fanno anche troppo 😉 e spesso lo fanno male, e qui entra in gioco l’educazione sessuale che di fatto non esiste e non è mai esistita.
teniamo presente che un’educazione sessuale seria deve toccare tematiche su cui gravano tabù enormi, il corpo umano, il funzionamento degli organi e apparati riproduttivi, la fecondazione, e cosa diabolica e terribile L’ORGASMO ahaaaaarrg 😉 siamo seri, chiediamo l’impossibile…

Southsun

Quindi, visto che nelle scuole italiane educazione sessuale NON se ne fa, di cosa blaterava Nazinga Z l’altro giorno?

Aaahh, sìì! Era rivolto agli Stati esteri, mica al suo cortile! Peccato che raglio d’asino non salga al cielo, ergo tutto come prima e più di prima.

Federico

Una mia amica psicologa che aveva accettato di fare il corso di educazione sessuale in una scuola media.
Allora inizia con un grande entusiasmo.
Oltre a parlare di contraccettivi, cose che, come tutti sanno, richiede al più un ora di lezione (e se non siete ateucci tutta teoria e niente pratica o dovreste sapere), avrebbe voluto parlare di differenze di sensibilità tra uomo e donne, sentimenti, dinamiche della sessualità con altre pulsioni umane, in modo concreto e semplice.

Ebbene sì… ha resistito per tre lezioni, ma poi ha gettato la spugna.
I maschi erano delusi perché non si parlava di certi siti web di cui conoscono tutti gli url a memoria e di cui si vantavano di essere assidui visitatori.
Le femmine invece urlavano come qualcuno nominava qualche tronista, definito “bono”.

Insomma sono d’accordo all’attivazione di questi corsi affinché di possa distinguere subito che nella vita sia destinato a spalare letame e chi per qualcosa in più.

Ciao a tutti

Kaworu

il problema è che gli aspiranti spalatori di letame poi faranno spalare il loro letame anche ai figli.

Kaworu

personalmente conosco anche troppo bene la contraccezione, per quel che potrà mai servirmi 😉

se era sarcasmo, mi spiace ma mi preoccuperei più per una madre tredicenne e il di lei figlio.

anyway ho ben presente la situazione nelle scuole, avendo fatto quel che la tua amica ha fatto.

ma contrariamente a lei la maggior parte del tempo andava ai contraccettivi (o lei aveva il dono della sintesi, o aveva davanti dei sordomuti e non parlava LIS), e direi “purtroppo”, visto che quel che veniva fuori non era desolante, era peggio.

Kaworu

p.s.
le preghiere su questo sito non sono bene accette, tienitele per il tuo 😉

Florasol

“parlare di contraccettivi, cose che, come tutti sanno, richiede al più un ora di lezione”
ah sì? convinto? Guarda che oltre il preservativo e l’ogino knaus (che peraltro praticamente NON è un metodo contraccettivo ma una roulette russa) esistono anche altre svariate cosucce. Cerotti, pillole, anelli, diaframmi, ed altro ancora.
E per capirle occorre qualche preventiva nozione di anatomia umana. Che so, sapere cos’è un ormone. Come funziona un’ovaia. Cosè il periodo fertile. Come funziona l’ovulazione. Se tu sai spiegare a dei ragazzini tutto questo “tutt’al più in un’ora” devi parlare DAVVERO veloce!!!

paniscus

Solo per una precisazione tecnica.

L’Ogino-Knaus puro, quello originale di 50 anni fa, è una bufala e non se ne discute nemmeno. Ossia, si fonda solo sul conteggio dei giorni, e quindi funziona solo su chi ha un ciclo regolarissimo, e comunque ogni mese si può dire solo a posteriori se ha funzionato o no.

Questo non toglie che esistano altri metodi considerati “naturali” che un fondo di verità ce l’hanno, ossia quelli fondati NON SOLO sul conteggio dei giorni, ma sull’osservazione diretta dei sintomi di ovulazione. In particolare, ci sono delle donne con segni di ovulazione abbastanza evidenti, che dopo un po’ di esperienza nell’osservazione dei sintomi possono ragionevolmente fidarsi della cosa.

Questo non vuol dire che il metodo sia sicuro, e soprattutto non vuol dire che possano usarlo TUTTE: perché appunto ci sono donne con sintomi evidentissimi e donne che invece non ce li hanno per niente, e questa non è una questione di volontà o di attenzione, ma è solo fortuna. Oppure, ci sono anche donne (me stessa compresa) che hanno avuto sintomi evidenti, o sintomi del tutto inesistenti, in diverse fasi della vita.

Per cui, ALCUNI metodi naturali (ma non certo l’Ogino-Knaus puro) funzionano abbastanza, come indirizzamento generale, per aumentare o ridurre la possibilità di rimanere incinta.

Magari vanno anche bene per chi normalmente usa la pillola, ma deve fare due o tre mesi di pausa.

Questo non vuol dire assolutamente che siano “efficaci quanto la pillola”, o che siano da consigliare a chi di figli non ne vuole proprio, in assoluto…

Lisa

ANCIA LIBERA

credo che la scuola non debba e non possa sostituirsi alla famiglia, pertanto credo che spetti ai soprattutto ai genitori liberarsi dai condizionamenti della ccar e svolgere il compito di educatori anche in materia di sesso – per i genitori atei come me la cosa viene naturale !!!

Kaworu

beh già evitare di saltare le parti sull’apparato riproduttore farebbe molto eh.

Wakko Warner

Io credo invece che un essere umano, quale è certamente un bambino e un ragazzino, abbia pieno diritto a potersi informare anche al di fuori della sua famiglia e accedere anche alle informazioni che la sua famiglia ritiene negative e che vuole nascondergli.
Credo fermamente che un ragazzino abbia pieno diritto a ricevere informazioni su qualsiasi argomento desideri da altri ragazzini o da altri adulti al di fuori della sua famiglia e credo che la scuola non debba occuparsi solo delle solite materie scolastiche ma possa e debba occuparsi anche dell’educazione ad una vita sessuale sicura e consapevole e dell’educazione alla civiltà e rispetto altrui.

Se un ragazzino potrà fare queste cose, con anche le eventuali esperienze negative che tutto questo comporta, avrà poi un bagaglio culturale molto più vasto dei suoi genitori e sarà quindi in grado di agire e fare scelte migliori (o per lo meno più ponderate) di quelle limitate dall’ideologia dei suoi genitori.

Perciò ritengo che finché il concetto di famiglia esiste sia diritto dei genitori spiegare a proprio figlio cosa ritengono giusto o sbagliato e quali siano i loro valori o le loro credenze, ma ritengo altresì che il figlio abbia pieno diritto ad avere un’educazione che va al di là di questo e che debba poter attingere le sue informazioni anche altrove, in modo assolutamente libero.

Lorenzo Galoppini

@ Wakko Warner

Quoto. Se si affida tutto alla famiglia, stiamo freschi. Almeno la scuola é obbligatoria e (più o meno) uguale per tutti.
Poi é chiaro che anche e soprattutto la famiglia (l’altra “agenzia educativa”) dovrebbe svolgere quest’opera, ma se aspettiamo che certe famiglie si liberino da certi condizionamenti la vedo molto dura..

POPPER

Dovrebbe essere una lezione compresa nell’ora di Scienze e affrontata scientificamente con tutte le informazioni biologiche, ginecologiche, farmaceutiche e giuridiche.

A questo riguardo necessita un corso speciale per i professori di Scienze, perchè molti di essi hanno difficoltà ad affrontare tale tema, tuttavia l’educazione sessuale non deve essere interpretata in alcun modo né dalla famiglia e neppure dallo stato come oggetto di discussione morale e religiosa, è invece oggetto di discusisone scientifica ed etica, cioè, conoscere meglio il proprio corpo e il proprio orientamento sessuale senza vergogna di manifestare una porpria identità gay o lesbica, anche perchè si deve iniziare a far conoscere e rispettare il proprio modo di essere fino ad estirpare i vecchi tabù, l’ignoranza, la vergogna e l’omofobia.

Se non saranno le famiglie a risolvere questo problema, e lo stato non formula adeguatamente delle direttive inequivocabili, i ragazzi saranno sempre più portati al “Fai da te”, ad arrangiarsi tra loro informandosi reciprocamente sulle novità dei siti che ne parlano, Fa.Book e altri blog, ecc…ecc…

L’educazione sessuale dovrebbe essere uno dei primi capitoli del dovere di genitori, prima ancora che dello stato, ma mai delegare ai precetti della religione tale materia delicata che riguarda solo gli individui in carne ed ossa, persone con una dignita non negoziabile, e non fantomatiche anime campate per aria anche nei discorsi più profondi da parte dei credenti.

Al diavolo l’anima, è l’educazione sessuale quella che conta nel nostro essere in equilibrio tra affetto, amore e scelte impegnative con chi vogliamo vivere insieme.

Questo papa non è mai stato capace di parlare alle anime, adesso pretende che la famiglia continui nell’ignoranza a mantenere i tabù che la Ccar ha sempre voluto, anche i diplomatici si saran fatti una bella risata tornando a casa, alla faccia del discorso di un vecchio rimbambito.

SilviaBO

Credo anch’io che l’educazione sessuale debba essere trattata nell’ambito delle lezioni di scienze. E’ vero che sono importanti anche gli aspetti psicologici della sessualità, ma credo che parlare degli aspetti biologici possa servire a far dissolvere anche parecchi motivi di disagio e vergogna.

Alessio

L’educazione, anche quella sessuale, spetta ai genitori. Non dimentichiamo mai che la prima “agenzia” (da agere, fare) in fatto di educazione è la famiglia. La scuola potrà essere d’aiuto, ma mai sostituirsi completamente alla sensibilità di una madre e/o di un padre.

daniele

l’educazione mi pare ovvio che spetta ai genitori, ma se si pensa che i figli stanno più tempo a scuola che a casa coi genitori….

Florasol

E’ importante avere qualcuno che dà informazioni che in famiglia a volte sono indisponibili.
Fate conto che ho avuto la fortuna di avere una madre colta e per nulla stupida -ma un bel po’ bigotta-. Eppure alla mia domanda “Cosa vuol dire masturbazione?” (parola che avevo trovato in un periodico intorno ai 9 anni, e non avevo capito) mia madre mi ha risposto “Avrai letto male, quella parola lì NON ESISTE”.
Posso immaginare quali generi di informazione sessuale si possano ottenere in famiglie ancora meno “fortunate”.

luigi

e già che ci sono porebbero parlare di tutte le malattie infettive più diffuse ceh passandosi sempre la bottiglia d’acqua tempo dei dodici anni hanno tutti l’herpes.

Kaworu

l’herpes però non incasina granché la vita (magari quella sociale per qualche settimana se proprio ti va male), un figlio probabilmente si. e più che altro, si rischia anche di rovinarla a lui.

MicheleB.

Io non ce le ho mai avute certe lezioni, però in terza media la prof. di scienze affrontò l’argomento. Ed oggi credo che un’insegnante di biologia sia in effetti la figura più indicata, nonchè l’unico soggetto che possa mostrare certi temi senza uscire dalla propria materia.

Kaworu

ma non sempre il professore di biologia è competente su determinate questioni (per esempio… ok a spiegare l’apparato riproduttore non ci vuole una scienza, però non è detto che l’insegnante ne sappia davvero qualcosa sui contraccettivi)

Fri

La parte puramente anatomica e fisiologica la puo’ (e in effetti la dovrebbe) spiegare il prof di scienze, mi sembra logico (anche se in Italia la logica non si e’ mai trovata particolarmente a suo agio) e sarebbe gia’ un passo avanti non indifferente nelle scuole italiane…

Kaworu

sicuramente, molti si fanno scoraggiare dalle risatine.

comportamento che invece di solito i ragazzini non tengono con degli esterni. che per questo forse potrebbero essere più efficaci del professore di ruolo.

MicheleB.

@Kowaru
se non è competente un biologo, figuriamoci un filosofo. Si tratta si formarsi su di un argomento, come fanno gli insegnanti quando preparano le lezioni. Un prof. di scienze delle medie può essere laureato in scienze naturali o agraria o geologia -ad es.- e non ha automaticamente nozioni di etologia e vulcanologia se non si prepara sugli argomenti da insegnare. Lo stesso vale per i contraccettivi.

Kaworu

e chi parla di filosofo?

esistono i ginecologi fino a prova contraria.

chi meglio di un ginecologo per spiegare il funzionamento dei contraccettivi?

non è che deve fare lezione tutti i giorni per quindici anni eh, bastano un paio di incontri all’anno.

si parla di MTS e contraccettivi e bon.

i contraccettivi non rientrano, se non come vaghisssssima informazione, nel programma di biologia.

ci rientra l’apparato riproduttore ma un professore di biologia per quanto si possa preparare sarà comunque una persona “non competente” che spiega un argomento piuttosto spinoso.

Rocco

Per un periodo ho frequentato assiduamente quello strano posto chiamato yahoo answers, nello specifico nella sezione “concepimento e fecondazione”. Ero li per dare consigli a coppie con problemi di subfertilità e bastonare i biechi che vomitavano odio contro l’aborto.

Spesso ero sconcertato dall’incredibile superficialità con cui i giovani affrontano la sessualità, Sono a digiuno di cose fondamentali: non sanno i rischi del coito interrotto (troppo praticato), non sanno come agire in caso di incidente (preservativo rotto o sfilato) o come esercitare il diritto dell’IVG.
Troppe giovani che fanno i conti alla rovescia per la comparsa del ciclo, e che vanno letteralmente in crisi con un paio di giorni di ritardo.

Abbiamo giovani donne che arrivano alla prima gravidanza SENZA mai aver fatto una visita ginecologica, con rischi enormi per loro e per i feti.
Ragazze che rifiutano la visita ginecologica per paura che si sappia che non sono più illibate.

Uno degli argomenti più ricorrenti è (tenetivi forte): “quanto durano gli spermatozoo a contatto con l’aria” e la risposta prevalente che i giovani si scambiano è: “nulla, a contatto con l’aria muoiono all’istante”.

L’evidenza che ne emerge è il fallimento dell’educazione sessuale, che a causa del veto-tabù è demandata alla pornografia, da un lato, e a leggende metropolitane dall’altro.
Poi abbiamo giovani paranoiati sulle dimensioni (e ci credo se basano tutto sulla pornografia…).

Non so nell’interesse di chi, genitore, possa essere di tenere i figli a digiuno su un argomento così importante. Anzi, ho sbagliato a dire importante (la sessualità è solo uno degli aspetti dell’esistenza) la definizione più accurata potrebbe essere: quell’aspetto che se trascurato o usato in maniera sciagurata può casuare gravi imprevisti.

Giovanni Bosticco

Il cristianesimo ci ha ficcato in testa che il
sesso è una disgrazia, per cui va tenuto
ben nascosto ai minori.
Ora, vorrei chiedere, come mai, se una
donna va in Persia a viso scoperto, nasce
al minimo un uragano?
Perché la bocca è un’attrattiva sessuale,
ma, per noi, che ce la siamo sempre vista,
non interessa se non c’è il contatto.
Così è per tutto il corpo.
Gettiamo a mare questi miti sessuofobi,
giunti qui insieme all’odio ai gay, e a quello
agli Ebrei.
Ricacciamo in Asia le presunte “radici cristiane”,
principio delle nostre disgrazie.

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