Milano, scuola materna vieta canti natalizi, polemiche

Il collegio dei docenti della scuola materna comunale di via Forze Armate 59, a Milano, ha stabilito che nei prossimi giorni non verranno insegnati i canti natalizi legati alla religione cristiana, ma solo quelli che parlano di Babbo Natale. La scelta è stata presa in considerazione dell’alto numero di figli di immigrati presenti nell’istituto. La decisione ha suscitato polemiche: alcuni genitori hanno inviato una protesta all’assessore all’educazione, Mariolina Moioli, che ha a sua volta chiesto informazioni alla dirigenza scolastica. Il sito di Repubblica ha altresì lanciato un sondaggio online, che vede al momento prevalere i contrari alla delibera della scuola.

Raffaele Carcano

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114 commenti

thomas

nonostante io sia ateo e mangiapreti da quasi tutta la vita, mi rendo conto che molte festività sono intrise di religione e nel bene e nel male fanno parte della nostra cultura.

Non sarebbe forse meglio… importare anche le feste di altre religioni?

Tino

No la scuola è laica niente canti religiosi. Per quelli c’è l’oratorio.

paolo

Leviamo dai programmi scolastici anche la Divina Commedia perchè è religiosa?

Dalila

@ paolo

Non mescoliamo la cultura (anche di tipo religioso) all’indottrinamento a scopo pseudo-ludico e fine a se stesso, grazie.

Marcus Prometheus

Sarebbe meglio non importare nuovi antagonismi e nuovi antagonisti,
1) Il territorio e’ gia’ affollato, cementificato, ed il lavoro gia’ manca.
2) E’ giusto e necessario dare la precedenza ai cittadini dei nuovi paesi aderenti alla Europa.
Questi paesi hanno aperto i loro mercati alla nostra industria, ai nostri servizi e commercio per ricevere in cambio accesso al mercato del lavoro dell’Europa occidentale.
Se accogliamo altri al loro posto ci creiamo dei guai per niente e tradiamo i trattati europei liberamnete firmati.
Ma chi ce lo fa fare?
Io una risposta ce l’avrei
I catto comunisti sfascisti con la scusa di essere buonisti ed i politici e preti traditori che pensano solo a sguazzare nella assitenza.

tonii

al di là dell’evidente delirio su immigrazione, “trattati europei” e “catto comunisti sfascisti” vorrei sommessamente ricordare che la tua parte politica manganellò ferocemente chi si oppose a questa globalizzazione. chi è causa del suo mal…

ps: per non parlare dell’equazione europei=non islamici che nega la storia dell’ultimo mezzo millennio, almeno. Bulgaria, Yugoslavia e Albania ti dicono niente? E storicamente Spagna e Italia…

annina

Sarebbe anche il caso di abolire TUTTE le festività religiose!! Si facciano 15 giorni di vacanza ma basta con le vacanze di NATALE e di PASQUA!!! o l’immcolata o ferragosto (l’assunzione in cielo della Madonna??!!) : siamo uno stato laico! Festeggiamo altre ricorrenze, per piacere! o tra poco ci toccherà festeggiare anche quelle musulmane….

Brachigobio

Sono pienamente d’accordo.
Per quanto riguarda i canti natalizzi, se li potrebbero risparmiare del tutto (anche quelli su babbo natale): le funzioni della scuola sono ben altre.

Federico Tonizzo

Concordo con Annina 🙂 Evviva le vacanze! 🙂 Via le religioni! 🙂

Leonardo

@ Thomas
Si, potremmo trasformare l’intero anno scolastico in un’interrotta sequenza di festività religiose. Alla fine i nostri figli magari non saprebbero fare un’addizione, però in compenso sarebbero esperti di qualsiasi superstizione.

thomas

Wow, io ci starei a far festa tutto l’anno, non m’importa con che pretesto! 😉

Barbara R.

NO la scuola è laica.E’come quando si propone come ora alternativa alla IOR l’insegnamento di “storia delle religioni”:la religione stia fuori dai corsi di studio delle scuole!!

FSMosconi

@Thomas

Emh. E come penseresti di mettere in un solo anno tutte le celebrazioni religiose di ogni religione? 😐

Paul Manoni

Appunto…Non mettendone nessuna, si facilitano di parecchio le cose! 😉

Federico Tonizzo

Nooo…
Recentemente è stato importato Halloween, prima ancora la “festa della mamma”…
Non ne posso più dell’aumento di “feste comandate”, che peraltro almeno in occidente sono soprattutto feste per i commercianti…
Ognuno festeggi pure, in privato, quel cavolo che gli pare, ma non venga a “rompere”.

crebs

Io penso che le cose dovrebbero essere chiarite.
Siamo in Italia, in Europa, in Occidente e nei nostri luoghi si festeggia il Natale.
Il Natale è una festa religiosa cristiana, ma viene “celebrato” anche in paesi che non sono cristiani, come, per esempio, in Giappone dove è diventato una festa puramente commerciale.
In tutto il mondo occidentale, lo riconoscono anche preti e simili, il significato religioso del Natale, anno dopo anno, diminuisce a vantaggio dell’aspetto commerciale.
Non mi interessa, in questo momento, discutere se ciò sia un bene o meno, ma è un fatto.
La scuola pubblica deve essere laica, ma in Italia e in tutto l’Occidente anche la scuola laica non può far finta che non esista questa festività.
Se poi gli alunni sono buddisti, atei, musulmani o seguaci dell’unicorno rosa invisibile (possano i suoi zoccoli non essere mai ferrati) non ha nessunissima importanza: la festività esiste e, qualunque significato le si voglia dare, è la più importante dell’anno.
Questo però, non deve significare nemmeno che la scuola pubblica venga utilizzata come succursale di una parrocchia.
Pertanto le feste per il Natale sì, canzoni e canti cristiani no, si possono fare in parrocchia dove avrebbero un significato ben diverso.
Secondo me Kahani sbaglia quando pretende o tutte le feste o nessuna festa: in questi giorni in quasi tutto il mondo c’è un’atmosfera (per lo più NON RELIGIOSA) particolare e la scuola dovrebbe ignorare quello che avviene? Inoltre trattare in Italia feste come quelle degli ebrei o dei buddisti mi sembrerebbe attualmente senza senso
Ripeto, sì alla festività, no alla integrazione della parrocchia con la scuola; a scuola ci vanno anche atei, musulmani, buddisti, seguaci di qualcuna delle innumerevoli religioni (qualcuno sa quante sono le diverse religioni?), ognuna con le proprie festività e qundi la scuola non si deve integrare con la chiesa, cristiana o meno, ma il Natale esiste, è importante e la scuola non può non tenerne conto, senza integralismi religiosi.

AndreA

Infatti in quella scuola si festeggia il natale. Semplicemente non si insegnano canti di carattere religioso.

Fri

Veramente in quella scuola non fanno nessun festeggiamento. Il sondaggio pure chiede se si e’ d’acccordo che la scuola NON faccia la FESTA di natale. Non e’ solo una questione di canti religiosi o meno. Io penso che abbia ragione crebs

Giona sbattezzato

Ti sbagli, il Natale non viene affatto celebrato in Giappone.
La festa più importante e celebrata in Giappone è il capodanno.

crebs

Quando lavoravo in Giappone, negli anni 80 del secolo scorso, il Natale era una festa commerciale. Non so se la parola”festeggiare” è eccessiva, ma il Natale, in senso decisamente non religioso, era una festa commercialmente sentita.

tonii

Legare una specifica superstizione, in questo caso cattolica, a un paese è sbagliato per vari motivi. In primis perché non è vero: ci sono sempre stati italiani non cristiani. O volete dirmi che gli ebrei non sono italiani?
E’ errato anche pensare che sia una tradizione: fino agli anni 40 in molte regioni italiane non si celebrava il natale ma santa lucia (il 13 dicembre). la festa di natale fu inventata con l’arrivo degli americani a imitazione della loro festa della cocacola. E se vogliamo restare legati alle tradizioni…be’…allora perché non quel mattacchione di Zeus invece del noioso gesù?
Sostenere che il natale si festeggia in giappone è sbagliato. in giappone si imitano gli addobbi e si fanno un po’ di acquisti, ma non ci sono ferie. Viene presa esattamente come la festa di san valentino. In italia corrisponde esattamente a come oggi si festeggia halloween.

Quindi che fare?
Si potrebbe fare come a Hong Kong, nelle migliori scuole del mondo (quelle che costano decine di migliaia di euro l’anno per intenderci, dove si formano i figli e le figlie dei manager internazionali): alla ricorrenza del Diwali, Sukot, Vesak, Natale, etc. si presentano ai bambini queste feste, si spiegano loro le favole su cui si basano e cosa fanno i vari fedeli. Poi si fa una attività pratica (un disegno, un pupazzetto) e basta, poi si torna alle cose serie.

crebs

Io non ho parlato di tradizione; in effetti il natale come lo intendiamo oggi è piuttosto recente. Quando io ero piccolo, i regali non li portava gesù bambino o babbo natale, ma il giorno dei morti; erano loro che portavano i regali ai loro discendenti.
Questo comunque non cambia, credo, il mio discorso.

Stefano

Il sondaggio di Repubblica è sbagliatissimo. Dicono che in quella scuola non si festeggia il Natale. Invece si festeggia eccome, semplicemente in chiave non cristiana.
Ci vorrebbe proprio un bel sondaggio serio in Italia. Chiedere a tutti quelli indaffarati a fare addobbi e preparare regali, se al Natale associano alberi colorati e Babbi con la barba, oppure la nascita del bambin Gesù. Quelli che pensano in chiave religiosa sarebbero per me una minoranza.

Dalila

I commenti di Repubblica mi hanno colto di sorpresa: non immaginavo tanta gente essere cosi’ irragionevole riguardo alla diversità e soprattutto alla laicità come concetto di base e neanche tanto moderno, poi!

Molti debbono ancora fare il passo numero 1, cioè capire che non ci si adegua certo a persone di una cultura “altra” ma si garantisce piuttosto la totale neutralità e laicità della scuola.
Si assume quindi l’idea che “italiano” voglia dire automaticamente cristiano (per forza di cose). Anche questo è un effetto-paradosso della politica attuale in cui ogni colpa si addossa a chi è “diverso” incrementando un dilagante conformismo che certo non ci fa bene, soprattutto in un periodo cosi’ difficile e delicato.

Barbara R.

Anch’io,però ha ragione Stefano:Repubblica non ha posto la domanda nel modo corretto.

Eco

Da me il natale si è festeggiato come una vacanza, nulla più.

A scuola mai imparato i canti religiosi, solo il canto dell’albero 🙂

Tino

E comunque il natale se non sbaglio è una festa pagana recuperata dalla chiesa cattolica.

Dalila

Eco, tale è la vera origina del natale nell’epoca pagana…chiaro che a Dicembre sole ce ne sarà sempre pochino…

Stephke

Più che altro Repubblica basa la notizia sul fatto che sono presenti molti bambini immigrati. E questo ha fatto sbizzarrire tutti i nazional-razzisti che leggono la notizia.
Sicuramente se fosse stato impostato diversamente, avrebbe avuto ben altri risultati

fiertel91

Cioè meno clickate. Sai quanto frega a Repubblica della laicità, già si disinteressano dell’informazione il più possibile esaustiva, figurati!

SilviaBO

A me Babbo Natale è sempre stato antipatico (sarà che da piccola non ricevevo regali a Natale? sarà che non ho mai capito se sia una figura religiosa – San Nicola – o un testimonial della Coca Cola? o sarà che mi vien voglia di dare un calcio negli stinchi a chiunque sia dipinto come la bontà in persona?).
Se l’alternativa sono le canzoncine su Babbo Natale, quasi quasi preferisco quelle sul bambin Gesù, ma preferirei ancor più quelle di Biancaneve o di Shrek o alcune di quelle dello Zecchino d’Oro.

Angelo Ventura

Laicità per me è vuol dire che tutti possano praticare la propria religione, o non praticarne alcuna, purchè rispettino la libertà e i diritti altrui. A me non dispiacciono i canti natalizi, e perchè dovrei sentirmi offeso da chi canta “astro del ciel” purchè non mi si obblighi a cantarlo?

Roby GOD

Dovresti sentirti offeso quando tuo figlio di tre anni che vorresti educare secondo i tuoi principi non cristiani (atei o meno) viene a casa cantando di quanto è buono gesù, della madonna degli angeli in colonna e santi e anima ecc.
Dovresti sentirti offeso quando non puoi nemmeno spiegargli che sta cantando stupidaggini perchè per lui sono comunque importanti (le ha imparate all’asilo ed è orgoglioso di fare sentire come è bravo)
Dovresti sentirti offeso quando l’unica alternativa è farlo uscire dalla classe e farlo assistere in silenzio allo spettacolino cui partecipano tutti i suoi compagni.

tonii

giusto un mese fa ero in un centro commerciale di Hong Kong in preda a un disturbo intestinale piuttosto fastidioso. sono entrato nei bagni e mentre mi liberavo ho apprezzato molto che la musichina in sottofondo fosse “Venite adoremus”. Ero talmente commosso che in quel preciso luogo avrei anche appeso un crocifisso 🙂

Per venire nello specifico: se un bambino si trova in quella manciata che per onestà non cantano le lodi della divinità di turno, mentre la massa lo fa, non credi che questa sia discriminazione? In una scuola pubblica non deve succedere. Oppure basta la maggioranza? Allora entro pochi anni inevitabilmente le mense non funzioneranno nel mese del digiuno islamico, e avranno ragione. Perché la teocrazia a questo porta.

Batrakos

Sono contro i crocifissi nei luoghi pubblici, l’IRC, le scuole private ancor più se religiose, le pretese di tutte le religioni nei confronti dello Stato laico e contro ogni forma di proselitismo da parte di qualsivoglia religione, come credo di aver detto tante volte.
Ma non credo che qua si possa parlare di proselitismo e cerco di spiegarmi, conscio di poter sbagliare e lieto di accettare critiche.
Mi spiego.
Questa distinzione tra canti natalizi religiosi e non mi pare un pochino esasperata: i canti religiosi natalizi tipo ‘tu scendi dalle stelle’ o ‘astro del ciel’ anche se originariamente religiosi fanno parte del folklore natalizio.
Allora, o si rigetta in toto il Natale come espressione comunque di una religione, quella cristiana, anche se ormai festa dei negozianti più che dei religiosi oppure lo si prende con tutto il suo corollario di folklore popolare ispirato a religione cristiana (canti vagamente religiosi ormai folkloristici) mischiata a folklore pagano.
D’altronde i musulmani più ferrei sono contro la figura pagana di ‘Babbo Natale’, come un’anziana signora che conosco, quindi se si vuole essere rispettosi di tutte le religioni non andrebbe bene nemmeno Babbo Natale.
Per i figli di atei o comunque irreligiosi, beh…io non sono stato mai credente ma se alla materna mi è capitato qualche canto natalizio religioso non è che mi abbia ideologicamente mai toccato o avvicinato ai cattolici o ad altre religioni cristiane.
In tal senso dico che è difficile definire la cosa come proselitismo.
Per questo se si festeggia il Natale, associarlo ad una dimensione cristiana mi pare inevitabile, perchè seppure mutuato dal paganesimo, il Natale dal cristianesimo è inscindibile e diventa anche un po’ ridicolo vigilare sulle canzoni laically correct o meno.
Si potrebbe obiettare che la cosa vale anche per il crocifisso: qui è diverso perchè è un simbolo politico/ideologico (quello della CCAR, nemmeno dell’intera cristianità), il Natale è una festa che unisce cristianesimo e paganesimo: a questo punto sarebbe stato da non festeggiare assolutamente e farlo festeggiare ad ognuno a casa come usa (o non usa) la sua famiglia.

fiertel91

Replicando alle prime tue frasi: rigetterei il Natale con tutte le sue implicazioni religiose. Niente canti religiosi, niente recite di Maria e Giuseppe. E’ proselitismo, blando e poco efficace, ma sempre proselitismo. Basta con queste tradizioni!, sono una giustificazione a tutte le violazioni della laicità!

Batrakos

Io ancora non capisco che senso abbia scindere il Natale dalla religione se è una festa religiosa; è anche una forzatura della verità presentarlo come una specie di festa civica in cui ci si fanno regali….non che così non sia di fatto, ma si tratta sempre di una festa di tipo religioso.

Allora se si teme -e non a torto- che anche una cosa del genere sia proselitismo sarebbe più logico non festeggiare in alcun modo, piuttosto che reinventare un Natale laico che veramente sarebbe un modo ibrido di conservare una festa comunque religiosa fingendo che non lo sia.

fiertel91

E’ intrinsicamente una festa civica. E’ la festa del solstizio d’inverno. Su questa ricorrenza hanno poi applicato connotazioni religiose.

Batrakos

Sì Fliertel, come genesi storica ok e l’avevo detto io per primo, ma mi pare un sofisma perchè la festa del Natale è di fatto una festa cristiana, che, come detto, assorbe le precedenti tradizioni pagane.
Si chiama appunto Natale (dies natalis), non Sol Invictus, e chiunque ti dirà che i credenti in quel giorno festeggiano convenzionalmente la nascita di Gesù (gli ortodossi hanno mi pare altra data ma stessa solfa).
E allora l’asilo per assurdo doveva chiamarla festa del Sol Invictus (o festa di fine anno) e non festa di Natale se voleva dargli un’altra connotazione, ma a quel punto a me potrebbe non star bene che mio figlio per non festeggiare Natale festeggi fenomeni astronomici che sono comunque un residuato di mentalità magico/religiosa.

fiertel91

I fenomeni astronomici non sono di mentalità magico/religiosa, non sono fenomeni astrologici. Sono piuttosto legati alla vita contadina.

Che la festa sia il Natale cristiano purtroppo è la scelta del nostro Stato.

Batrakos

Mi sono spiegato male: festeggiare fenomeni astronomici riprendendo i riti pagani è cosa che secondo me rientra pur sempre nel pensiero magico/religioso, non i fenomeni astronomici in sè che sono fatti scientifici.
Fosse anche qualche ora in più di luce, perchè dovrei festeggiare il sole che è nè più nè meno che una stella?
Per non parlare di Babbo Natale.
Questo intendevo come mentalità magico/religiosa, credevo fosse chiaro anche se mi sono espresso male.

Poi era un modo di dire per assurdo, nel senso che fosse anche un legame al paganesimo perchè dovrei festeggiarlo io razionalista? E perchè il Natale di tipo pagano o addirittura commerciale va bene per i canti e i canti di tradizione cristiana vanno invece banditi?

A questo punto, tutte o nessuna.
Poi non me ne importa, pensala come vuoi ma questo era il sunto del mio intervento; fino a distinguere tra astronomia e astrologia ci arrivo anche io Fliertel, ma appunto qui secondo me inizia un po’ l’inghippo, come ho provato a spiegare meglio

Andrea65

Mi trovo perfettamente d’accordo con la scelta dell’istituto, non solo, dovrebbe essere una legge a vietare attività di qualunque genere (non solo canora) tale da insinuare il dubbio in esseri umani non ancora capaci di intendere e volere dell’esistenza di quello di cui si parla (o canta).
Quindi al bando le imposte tradizioni e largo alla laicità.
Non credo sia così difficile festeggiare una festa come il natale in modo laico, io lo festeggio senza dover cantare “Tu scendi dalle stelle” o quant’altro.
Lo stesso vale per la scuola, sarebbe solo una dimostrazione di mancanza di fantasia dover per forza cadere in attività necessariamente di stampo religioso, faccio un esempio banale ma chiaro, al posto di canzoni natalizie di stampo religioso si potrebbe far cantare “Aggiungi un posto a tavola”, che a mio modesto parere è tra le altre cose molto più edificante.

Ciao a tutti

fanecchissimo

non solo. il ruolo educativo della materna è fondamentale… soprattutto su temi importanti come uguaglianza e conformismo…

fiertel91

E l’unico gioco disponibile per il Natale 2010 è sono i canti religiosi?

biondino

i canti relgiosi sono l’unico gioco proibito per il natale 2010

Tino

A me danno fastidio i genitori che protestano. Figurati se i canti natalizi i loro figli non li imparano già a catechismo o all’oratorio, cosa vogliono far vedere che sono più bravi? E poi ci sono le scuole private che sono fatte apposta per gli integralisti, tra l’altro forse un’overdose di religione è l’unico modo in certe famiglie per uscire dal condizionamento con il vantaggio che non vengono a rompere nella scuola pubblica. Quindi che vadano nelle scuole private.

fiertel91

Pensare che io abolirei gli istituti confessionali paritari proprio per impedire scappatoie ai genitori che intendono plagiare i propri figli.

flying

prima dimostra che di plagio si tratta, invece di parlare a vanvera di cose che non conosci.

fiertel91

Eh no, non conosco gli istituti confessionali. Tant’è che c’ho fatto l’asilo!

Dalila

Macchè, è una vecchia scusa per riunirsi, spettegolare, fare gruppetto (ricchi vs poveri) e sbafarsi il panettone….

Batrakos

sì Fanechissimo, hai ragione.
Dovevo dire ‘ci stanno anche (che è omesso ed è invece fondamentale) la festa e il gioco’ che sono forme educative se fatte bene, ma la pedagogia e l’educazione a mio parere sono cose diverse dallo studio, pur se forme di comunicazione e dialogo volte all’apprendimento anch’esse.
Era solo per dire che ‘a scuola per studiare mai’ mi sembrava più un discorso atto ad altri ordini di studi, mentre resta da discutere se festeggiare il Natale rientri in una forma educativo o meno o se la discriminante stia tra i tipi di canti più che come la cosa viene presentata ai bambini, che a mio parere è il fattore fondamentale.

Flavio

Hanno fatto benissimo. Solo che… canzoni su babbo natale? Spero intendano quelle sull’inverno, slitte e lucine varie.

Wakko Warner

Il testo del sondaggio di repubblica è fuorviante.
Dice infatti “…il Natale non sarà festeggiato per rispettare i bambini di religione diversa…”
Alla scuola in questione non è che non si festeggerà il Natale, semplicemente lo si festeggerà rispettando le diverse religioni dei bambini.

fiertel91

Ripeto: la laicità è secondaria ai click per Repubblica. Già lo è per tutto il resto…

Wakko Warner

Il testo del sondaggio di repubblica è fuorviante.
Dice infatti “…il Natale non sarà festeggiato per rispettare i bambini di religione diversa…”
Alla scuola in questione non è che non si festeggerà il Natale, semplicemente lo si festeggerà rispettando le diverse religioni dei bambini cosa del tutto civile e ampiamente condivisibile.

Tino

Ma perché rispettare sempre le diverse religioni e mai quelli che di religione non ne hanno proprio?

Diocleziano

I bambini piccoli devono solo giocare e imparare divertendosi, ma ancora una volta l’ingerenza della religione è causa di divergenze e malumore.

El Topo

A mia nipotina in prima elementare ho spiegato come la festività natalizia derivi da una antica usanza che festeggia il giorno a partire dal quale le giornate ricominciano ad allungarsi (il sol invictus per l’appunto) e come tale festività nel tempo abbia assunto vari nomi pur mantenendo il primigenio significato, una festa per la vita che rinasce. Per me è importante farle capire cosa c’è alla base della questione in modo da darle gli strumenti per comprendere e valutare eventuali canti natalizi e quant’altro; va benissimo proibire i canti natalizi a scuola ma sarebbe utile che venissero sostituiti con una festa “astronomica” in cui si festeggi il solstizio invernale come momento di nuovo inizio.

Giovanni Bosticco

Allora, parliamoci chiaro.
La scuola pubblica (dal latino
res publica) ovverosia scuola
di tutti, non deve fare distinzioni
religiose.
E, allora, chi vuole praticare il
cristianesimo, non ha chiese,
parrocchie, conventi, oratori?
Vuole anche prendersi ciò che
è di tutti (pubblico)?
I Valdesi sono onesti: loro hanno
ciò che gli spetta legittimamente,
non altro.
Gli altri cristiani non mi sembrano
così.

luigi

allora devono disegnare babbo natale verde perché è stata la coca cola a farlo diventare rosso nelle pubblicità e poi tutti si sono dimenticati che era verde!!!!

#Aldo#

Sono insegnante di musica, e trovo che osteggiare in modo assoluto i canti natalizi sia una posizione non molto dissimile da quella di quel padre che impone alla figlia le cuffie antirumore durante le lezioni per impedirle d’ascoltare la musica a suo dire blasfema. I canti natalizi sono canti, così come “Bella ciao” e l’Inno dell’Internazionale o “Faccetta nera”. Al limite si può “oscurare” il testo, sostituendolo con roba tipo «mi-la-si-dò-laaaa, mi-la-si-dò-laaaa» o «sossossolfà-reee, doddoddossì-soool». Quello che conta è il modo in cui si propone la musica, che non è una bandiera, e vi garantisco che da bambini si può cantare di tutto senza essere presi dalle convulsioni. Quelli che rovinano tutto non sono i bambini, sono gli adulti legati a qualsiasi forma di integralismo.

Andrea65

Come dicevo in un posto più sopra, si potrebbe far cantare “Aggiungi un posto a tavola”, che ha anche il contenuto condiviseibile (almeno spero).

Ciao a tutti

dina 53

è mai possibile che in nome della tolleranza noi ci annientiamo come cristiani e come italiani,dovremmo essere orgogliosi delle tradizioni anche cristiane che hanno fatto dell’italia e degli italiani il popolo che siamo con valori di accoglienza, volontariato ,generosità che ci contradistingono e ci fanno dire sono orgogliosa di essere italiana.agli emigrati non importa dei nostri crocifissi per noi invece importanti e nemmeno dei nostri canti natalizi un bel tu scendi dalle stelle cantato dai bambini di ogni razza e nazionalità scalda il cuore e innumidisce gli occhi di molti di noi. poi dovremmo anche noi farci rispettare come nazione di origini cristiane con le nostre tradizioni e i nostri credo religiosi. PAESE CHE VAI DOVERI DI RISPETTO CHE DEVI FARE TUOI, questo è quello che noi ITALIANI facciamo quando andiamo negli altri paesi (almen spero)

#Aldo#

“Aggiungi un posto a tavola”? Sì, ma solo nella forma “Sossossossolla sol-fami, missossossollasì…”.

Fausto Sanna | servizio moderazione

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Fausto Sanna

rolling stone

no Fausto
se non ci fossero i troll bisognerebbe inventarli.
Un dettaglio tennico (!) Per favore:
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Ciao

giorgio fender

secondo me,il sondaggio di repubblica è stato esposto male in quanto avrebbero dovuto dire:il natale festeggiato in forma laica ,senza canti con netto riferimento alla religione ecc ecc
la festa del natale anticamente era la festa del solstizio d’inverno e quella deve restare assieme a babbo natale

POPPER

Non deve passare serenamente il messaggio che la scuola possa tingersi di religioso, qualsiasi siano la religioni presenti in italia, la scuola, dalla materna all’università deve essere laica e neutrale, amio parere neppure babbo natale dovrebbe avere la licenza nella scuola, ma a questo ci si arriva con molti “no” alle religioni da parte dei Consigli di istituto e da parte dei “magnifici” rettori di università, più sono i “no” e più il ministero dell’istruzione sarà obbligato a prenderne atto e rispettare l’autonomia della Scuola e dell’Università.

Ovviamente parlo di come dovrebbe essere, la realtà è un’altra purtroppo finché chi sono i crocifissi appesi alle pareti delle scuole e rettori che invitano vescovi cattolici a fare benedizioni, messe e sermoni, perchè allora non invitano mai il clero vadese? Perchè di certo i Valdesi hanno un’altra mentalità rispetto all’opportunismo asfissiante e opprimente della vhiesa cattolica apostolica romana, che ormai ha unto berslusconi a patrono del vaticano.

Ci sono ad esempio su questo sito alcune delle abitudini che abbimao erditato dagli antichi romani:

http://www.vivereitalia.eu/index.php?page=articolo&articolo_id=225573

per esempio: Secondo Varrone, l’usanza di farsi regali in questo periodo venne istituita da Tito Tazio, quindi agli inizi della fondazione di Roma, il quale per primo colse, come buon auspicio per il nuovo anno, il ramoscello di una pianta (arbor felix) posta nel bosco sacro alla dea Strenia, da cui derivò il termine strenae, strenne, per i doni di vario genere.

per esempio: Durante le festività veniva sovvertito l’ordine sociale: gli schiavi erano temporaneamente liberi di far quel che credevano, potevano parlare apertamente ai loro padroni, stare a tavola con loro e venire perfino serviti da loro, anche se in realtà questo non accadeva quasi mai, servendosi piuttosto i padroni di cuochi e servitori esterni, una sorta di “catering” dell’antichità.

davvero interessante ma preferirei che la Gelmini lasciasse il ministero piuttosto che vederla a servire gli studenti ad un ipotetico festival della scuola italiana, lei non è fattaper servire se non il suo signore e padrone, berlusconi il corruttore.

Paul Manoni

Fantastico POPPER…Nel link che hai postato, c’e’ addirittura un mio commento di piu’ di un anno fa’! 😉

POPPER

sono appena tornato, sono contento per te. Cosa ne pensi di una nuova era di tradizioni laiche promossa dall’UAAR?

Paul Manoni

Diffilissime da far digerire ai concittadini peracottai dediti alla transumanza…!
Piu’ semplice riportare in auge quelle antiche, spiegando alle persone che non stanno festeggiando Gesu’ o la Madonna o qualche Santo…!Semplicemente, sono Gesu’&C. che sono stati adattati alle vecchie feste pagane e civili.

P.S: i toni del mio post nel link sopra, sono alquanto polemici perche’ qualche settimana prima, avevo avuto un profondo scontro su quel blog, con uno dei Sindaci che multano chi toglie i crocifissi dalle aule scolastiche, sulle “Radici Cristiane d’Italia e d’Europa”. 😉

POPPER

Una domanda a tutti gli amici uarrini, anche i più elastici di mentalità rispetto alla mia:

Perchè deve essere per forza la religione a dettare le tradizioni? Molte sono di origine laica legate alla natura, alle stagioni, all’osservazione del cielo, alle opere letterarie di greci e e latini, alle antiche usanze pagane che resistono ancora oggi.

Siamo in grado di crearne noi oggi che possano essere in futuro annoverate come feste laiche?

L’UAAR potrebbe raccogliere molti pareri e proposte e opere che possano essere accettate come moderne feste della lacità, tipo quella del 9 febbraio della libera scelta, in risposta alla festa clerico-fascista proposta dal governo sulla legittimità della tortura di fine vita.

Perchè non reindirizzare il Natale in “Festa della solidarietà” o, “Festa del Sole che ilumina”, o anche l’UAAR protrebbe proporre delle feste uarrine per stagione, dando alle stagioni nomi laici nuovi o nomi antichi.

Essere creativi è proprio della laicità, le tradizioni religiose tendono a prendere la muffa ed essere consacrate al consumismo contrariamente a ciò che il papa stesso predica (spesso in decifrabile anche per i fedeli stessi).

G.B.

“La scelta è stata presa in considerazione dell’alto numero di figli di immigrati presenti nell’istituto.”
Una decisione giusta con una motivazione sbagliata. I canti religiosi andavano evitati in base al principio di laicità e imparzialità delle istituzioni.
Questo non significa, ovviamente, che agli studenti delle superiori non si debbano insegnare i Promessi sposi e la Divina commedia in quanto impregnati di ideali cristiani: in questo caso, infatti, si fa uno studio storico-critico, non si propongono, in modo esplicito o implicito, dei modelli.

POPPER

Sono d’accordo con te, ma è da bambini che si inizia ad avere molta fiducia nell’insegnamento in genere e non si ha una capacità critica, poi crescendo i ragazzi si devono fare una propria opinione critica, è che in Italia si esalta la letteratura religiosa e si schernisce quella laica, ciò non giova alla maturità integrale degli studenti, i quali devono anche avere una cultura laica e scientifica che affronti anche i testi più critici verso le religioni, e qui ci inserirei qualche video di Dawkins sulle religioni e quasi quasi qualche dibattito più approfondito sulla laicità e sulla sua interpretazione corretta, a differenza delle pseudo interpretazioni contestualizzanti dei politici e teologi del centro destra e di alcuni del centro sinistra ossequiosi e ipocriti al vaticano.

Il problema non è la letteratura religiosa ma il fanatismo legiferante della maggioranza cattolica che tende ad inporre una visione confessionalista dello stato laico, più o meno come se avessimo ancora una religione di stato, cioè quella cattolica, che già economicamentre pesa sui conti pubblici anche se non è ufficialmente religione di stato.

G.B.

Ovvio che ai ragazzi grandi vadano fatti studiare sia gli scrittori orientati in senso religioso che quelli atei e materialisti(per limitarsi ai classici Lucrezio o Leopardi, ma si potrebbero ovviamente fare tanti altri nomi)

tonii

il 15 agosto è già nostro: festa dell’imperatore Augusto. Giornata del cazzeggio e delle limonate ghiacciate.
Introdurrei anche la festa del libero pensiero, il 17 febbraio. Dare fuoco al pupazzetto del papa.

Il capodanno è eccellente come festa. Se festeggiassimo anche il capodanno del calendario rivoluzionario sarebbe bello e dimostreremmo il nostro affetto al sistema metrico decimale che fu istituito da quella stessa commissione. Cade nell’equinozio di autunno.
http://numismatica-italiana.lamoneta.it/calendario_rivoluzione_francese.php

michele

A me sembra strano tutto questo clamore, oltretutto in una grande città come Milano (nonostante CL) . . mia madre lavora in una scuola materna nella provincia di Pisa, e sono diversi anni che per natale viene fatta una recita dove non c’è assolutamente niente di religioso e queste lamentele non ci sono mai state. Wow, non sapevo che la mia Pontedera fosse tanto avanti 😛

Kaworu

il problema come al solito sono le motivazioni.

(oltre al fatto che se avessero insegnato solo jingle bells senza specificare perchè, nessuno avrebbe avuto da ridire…)

Batrakos

Ragazzi scusate, riprendo il discorso fatto prima: il Natale, si voglia o non lo si voglia, è una festa religiosa, cioè anche se ormai ha assunto anche una dimensione di celebrazione sociale è una festa che si basa sulla religione cristiana. Per quanto nasca da feste pagane è una festa cristiana (che come tutte le feste assorbe le precedenti pagane).

A me sembra un po’ irreale e ingiusto presentare il Natale come una festa di tipo civile tagliando opprtunamente i canti di ispirazione religiosa, che comunque è cosa diversa dalla predica anche nel modo in cui un bambino recepisce una canzone da una predica.

A tal punto, se si considera anche questa una forma di proselitismo bisognava evitare ogni forma e modo di celebrazione e fare all’asilo un giorno come un altro.
E’ una posizione più coerente di quella di ritagliare un Natale non religioso, che mi sembra una sorta di classico compromesso all’amatriciana, come si usa fare qua in Italia su tante cose.

paolo

Io i canti natalizi li avrei lasciati, fanno parte della nostra tradizione. E lascerei anche le vacanze natalizie.
Secondo me va fatta una distinzione tra religione in senso stretto, e tradizioni (anche di origine religiosa). La religione deve uscire dalle scuole, le tradizioni italiane no.
Per questo toglierei crocefissi, messe natalizie, benedizioni e IRC, ma non canti natalizi, alberi di Natale e presepi.

rolling stone

è esattamente cio’ che sostengono
i paladini delle radici cristiane dell’Europa.

paolo

No, chi parla di radici cristiane dell’Europa sostiene anche la religione a scuola, non solo le tradizioni. Te li vedi Pera o Ferrara proporre l’abolizione dell’IRC?

laverdure

E’ semplicemente l’ennesimo episodio che dimostra come,parafrasando Stephen Weinberg,
si possano prendere iniiziative decenti per motivi indecenti.
Vale a dire limitarsi a festeggiamenti laici soltanto per non irritare la suscettibilita di stranieri
che ci fanno l’onore di venire in casa nostra senza essere invitati per godere del nostro benessere,benessere che guarda caso non e’ piovuto dal cielo ma evidentemente si e’ costruito
in parecchi secoli grazie ad una cultura che alla prova dei fatti si e’ dimostrata piu’ efficente della loro.
Discorso molto politically scorrect,vero ?
Eppure, per esempio,provate a pensare alla cultura araba e come,mille anni fa,superasse per molti versi quella occidentale.
Oggi invece appare completamente inadatta,per molti versi,alle caratteristiche del mondo tecnologico moderno.
Chissa cos’e che l’ha handicappata a tal punto ?

Chiara

Temo che il cristianesimo non ci abbia formati così tanto all’accoglienza e al rispetto, dato il numero di femminicidi e di generici crimini d’odio…Non vorrei essere OT, ma i raid nei ghetti il venerdì santo, il terrore bianco dei sanfedisti e del Viva Maria, pur avendo altri motivi di base, anche se la scusa era religiosa, non paiono proprio lampanti esempi di apertura e accoglienza.E’ vero che ciò accedeva 100-200 anni fa, ma perfino oggi è pieno di gente che riempie le chiese, ma darebbe fuoco a ogni nero/ebreo/omosessuale/ateo ecc che incontra…
Chiara

Volo alto

Condivido le considerazioni di Batrakos, evitiamo noi razionalisti, certe intolleranze che assimigliano tanto a quelle religiose.
Nessuno, mi sembraalmeno, ha rilevato che se si eseguono brani di qualità,capaci di suscitare una piccola emozione o creare un’atmosfera, ben vengano.
Anche,naturalmente, quelli di altre tradizioi o culture.
E’ solo un’opinione, ben inteso!

Sandra

Forse è una questione di misura. Sono d’accordo nell’evitare le canzoncine a taglio decisamente cristiano, ma per tutti comunque il natale è una festa commerciale, e ce lo ritroviamo intorno nelle luminarie delle città, nelle pubblicità, insomma è anche educativo spiegare ai bambini il perché di questa festa. E se la scuola fosse davvero laica sarebbe occasione di conoscenza per chi non crede e di riflessione per tutti: perché “a natale puoi” per esempio? Puoi cosa? E soprattutto è vero?

Poi bisogna considerare che la maestra non è tenuta a insegnare testi inerenti al sacro: se io fossi maestra, non mi piacerebbe dover rispondere a domande di bambini su un testo sul quale, credente o meno, non avrei la preparazione adeguata, mi sembrerebbe poco onesto nei loro confronti. Alla fine colpisce il pressapochismo di coloro che si dichiarano credenti: proprio loro dovrebbero avere a cuore che il discorso della natività fosse preparato e spiegato da un sacerdote o da un catechista, in chiesa, che è il luogo per coltivare la propria fede. Si pretendono invece canzoncine a scuola, come se non esistessero libri con cd allegati, come se non si potessero organizzare corsi in oratorio, certo si dovrebbe dedicare del tempo…. invece è cosi’ comodo trovare il lavoro fatto e esibire ai parenti i propri pargoli recitanti …. come nella pubblicità….

Marcus Prometheus

AUGURI SOLSTIZIO d’ INVERNO.
BUON NATALE DEL SOLE e FELICE ANNO NUOVO

IL NATALE FESTA DI TUTTI
Gli antichi romani il 25 Dicembre celebravano il gioioso dies Natalis,
cioè giorno NATALE di Bacco, del Sole Invincibile, di Mithras e di altri dei solari.
I cristiani dei primi 4 secoli, invece, celebravano la nascita di Gesù (successivamente trasformato in loro Dio), il 6 di Gennaio.
Solo svariati secoli dopo ( fra il 337 ed il 450 dopo Cristo), per soppiantare le feste di questi dei solari, i cristiani spostarono al 25 Dicembre anche il natale del loro Dio per appropriarsi del significato del ben più antico NATALE dei POLITEISTI che era il Natale del solstizio e del ritorno della luce del 25 Dicembre, il natale di Dionisio-Bacco, del Sole invincibile, di Helios, di Mithras.

*
Chi non si riconosce nella tradizione cristiana, dunque non si senta fuori posto durante le festività natalizie, ma festeggi pure, con parenti ed amici e con la intera comunità italiana ed occidentale le feste del ritorno della luce, riconoscendole come proprie, come laiche o come pagane con tutti i diritti di priorità rispetto all’appropriazione cristiana.
Rivendichiamo come festa laica il ritorno di giornate di luce più lunghe, ottimo motivo per festeggiare.
E di fronte ai cristiani che alzano la bandiera del tradizionalismo, rivendichiamo le autentiche tradizioni autoctone romane precedenti alla loro e da loro snaturate.
Ed anche l’albero di Natale non ha niente di originariamente cristiano!
La tradizione di festeggiare alberi era tipicamente pagana ed aspramente condannata già dalla Bibbia. L’abete poi (con precedenti romani), è di tradizione nordica, al solito tardivamente fatta propria dai cristiani eppoi più recentemente “laicizzatasi quasi completamente nel sentire comune.
I laici reagiscano alla retorica religiosa ma NON estraniandosi dalla
propria comunita’, bensì rivendicando orgogliosamente le proprie radici nella tolleranza e nella libertà di pensiero dei tempi “pagani”.
Se consideriamo (come fanno perfino i neopagani) che il paganesimo non è stato una religione, bensì un atteggiamento tollerante verso tutti i modi di pensare e tutte le tradizioni, non avremo difficoltà a mantenere intatto il nostro laicismo pur recuperando pienamente il folclore gioioso delle nostre radici più profonde.

*
25 Dicembre NATALE : il giorno della rinascita della luce :
è una data sicuramente importante, visto che sembra abbia dato il NATALE a molti Dei !

1. Dionisio o Bacco o Libero, dio del vino della gioia e delle orgie
di Grecia e Roma. Moltissime sono le similitudini fra i misteri di Dionisio (conosciuto da 13 secoli prima di Cristo) ed il “mito cristiano”:
Dioniso (uomo che divenne dio), era venerato come “dio liberatore” (dalla morte) perché una volta defunto discese agli inferi ma dopo alcuni giorni tornò sulla terra.
Proprio questa sua capacità di resurrezione offriva ai suoi adepti la speranza di una vita ultraterrena tramite il suo divino intervento. Anche per essere ammessi al culto dionisiaco era necessario essere battezzati, introdotti al tempio e sottoposti ad un rigido digiuno.
Altra somiglianza fra il culto di Dionisio e quello ben più tardo di Gesù è nel rituale che prevedeva l’ omofagia (consumazione della carne e del sangue di un animale, identificato con Dioniso stesso), come segno di unione mistica con il suo corpo ed il suo sangue.
Dioniso inoltre era strettamente connesso con i cicli vitali della natura alla quale venivano legati il concetto di resurrezione (primavera) e morte (autunno) proprio come manifestazione della morte e la resurrezione del dio.
Anche gli antichissimi simboli di Dioniso: la vite, il melograno e l’ariete diventano tutti al completo i simboli attribuiti dai cristiani a Gesu’. Due corrispondono perfettamente (la vite ed il melograno) ed uno corrisponde con una minima, anzi trascurabile variazione:
(l’ariete di Dionisio viene ringiovanito e diventa Agnus Dei – agnello di Dio).
Robert Graves in Greek Myths ha scritto: “… Dioniso, anche detto
«colui che è nato due volte» una volta affermato il suo culto in tutto il mondo, ascese al cielo e ora siede alla destra di Zeus come uno dei Dodici Grandi ”
Oltre a Dionisio fra i nati verso il solstizio d’inverno ci sono anche;

2. Ercole (Eracles nato il 21/12 per i greci, ma il 1/2 per i Romani)

3. Sol Invictus dio indigete cioè fra le divinità delle origini romane piu’ antiche, ricevuto da ancor più lontani cicli di civiltà cioe’ dalla tradizione indoeuropea, identificato poi con Mithra ed anche col dio solare siriano Elio Gabalo.

4. Elio Gabalo (o El Gabal) di cui un gran sacerdote omonimo divenne
(pessimo) imperatore per breve tempo.

5. Mithras, nato in una grotta (da una roccia), sotto gli occhi di
pastori che lo adorarono, culto dei militari di Roma e quindi diffuso
in tutti gli angoli dell’impero dalle legioni, (e diverso dal numero 6, il Mithra persiano).

6. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni) , e diverso ancora dal numero 7 il Mitra dell’India.

7. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.

Poi, sempre nati insieme all’allungarsi delle ore di luce ci sono ancora :

8. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,

9. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della Pasqua), eppoi

10. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua
rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua
festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).

11. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).

12. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell’amore.
Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.

13. Shamash il dio solare babilonese e del Vicino Oriente, e

14. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero la cui morte
periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche alle donne ebree (Bibbia, libro di Ezechiele VIII,14).

15. Baal – Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.

16. Osiride dio supremo egizio della morte e rinascita della vegetazione, e per estensione della rinascita dell’uomo.
La resurrezione è il tema centrale del mito trinitario egizio di Osiride, Isis ed Horus dal quale pare proprio che sia stata presa l’ispirazione per una successiva famosa resurrezione in ambito ebraico, quella di Gesu’. Anche Osiride muore con l’inverno e rinasce di primavera.

17. Horus, dio falcone solare, figlio di Osiride ed Iside con cui costituiva una popolarissima triade che (insieme alle tante altre triadi di dei popolarissime in tutto il mediterraneo) è stata
d’ispirazione alla triade cristiana non ufficiale di Dio padre, Madonna e Bambino Gesu’, nonché al raggruppamento ufficiale della trinita’, che esclude l’elemento femminile.
La sua nascita era celebrata il 26/12.

18. Ra, il dio Sole egizio corrispondente ad Helios, la cui nascita era celebrata il 29/12 nella città -tempio di Heliopolis a lui dedicata nella zona dell’attuale Cairo.

19. Krishna, (attualmente il dio più importante per gli Indiani).
Nel testo sacro Mahabarata risulta VIII avatar reincarnato di Visnù (la seconda persona in una delle piu’ classiche trinita’ indiane) tramite concezione miracolosa con una donna sposata ad un artigiano (o allevatore).. Il tiranno del luogo fece una strage di una ventina di neonati innocenti per tentare di sopprimerlo mentre era introvabile, fuggito nel deserto coi suoi genitori.
Inizialmente appare come uomo eroico o semidio, ed infine si rivela come dio. Era venuto al mondo per riconquistarlo dai demoni. Compi’ miracoli, fu considerato salvatore e chiamato dio pastore. Mori’ ucciso (da una freccia, non sulla croce), ma, tranquilli, rinascerà anche lui infatti promise di tornare dopo la morte, e comunque gli indu’ credono alla reincarnazione per tutti. (Fonte: Louis Jacolliot francese 1837-1890) [Altre fonti pero’ datano la nascita di Khrisna al 19 luglio 3228 avanti Cristo].
Da notare che oggigiorno anche Krisna come babbo natale porta doni nel cuore della notte! E’ tutto un riciclo: uno degli ispiratori del mito di Gesu’ (anteriore di 12 secoli), dopo 30 secoli vede il suo culto contaminato dalla figura che ha contribuito ad ispirare.

20. Joshua Ben Josef (detto Gesu’, Gesu’ bambino, Nazareno [o Nazireo], Galileo, Cristo = unto, Messia e il Salvatore) che arriva buon ultimo nella serie di dei di ambito mediterraneo orientale ed indoiranico .

(alcuni aggiungono alla lista dei nati intorno al solstizio d’inverno
anche Zaratustra in Media e Buddha India;

In ambito Nord Europeo vi sono 2 dei:
21. Freyr dio solare Scandinavo, patrono di pace e della fecondita’
della natura (n. solstizio d’estate, m. inverno)

22. Baldur (o Baldr, o Palatar il padrone) dio Scandinavo della primavera e della bellezza figlio di Odino

23 Scing-Shin in Cina.

In ambito Centro Americano Messicano pre Colombiano troviamo 3 dei:
24. Bacab (Balam Acab giaguaro della notte) dio dei Maya dello Yucatan (Guatemala e Messico Sud Est), eppoi

25. Huitzilopochtli dio azteco solare signore del mondo e della guerra e simbolo del Sud del sole e del cielo.

26. Quetzocatl (Quetzalcoatl) dio serpente piumato azteco (di origine Tolteca), simbolo dell’Oriente e del Mais.
——

Molti altri eroi semidei e dei discesero agli inferi e da lì’ fecero ritorno: (in totale sono sei fra quelli elencati come nati verso il solstizio d’inverno:
Dioniso, Adone, Attis, Tammuz, Baal-Marduk, Osiride.
(Poi separatamente ne contiamo almeno altri 10 fra quelli nati in altri periodi o di cui non si conosce la data: Teseo, Orfeo, Enea, Zagreo, Sabazio, Apollonio di Tiana. Chuchulain, Gwydion, Amathaon, Ogier danese,
ma la lista è certo incompleta di molti altri personaggi antecedenti o contemporanei a Gesù Cristo).

Alcuni di questi 26 dei o eroi sono morti attorno all’equinozio di primavera (che è il periodo della Pasqua) e risorti dopo qualche giorno, a volte proprio dopo 3 giorni, come per Gesù (ma il dio Baldur, forse più pigro, è risorto dopo quaranta giorni).
—–
Ad alcuni di questi dei, (sembra una mezza dozzina, la maggior parte di quelli orientali dal 6 al 15) è stata attribuita dai seguaci la nascita da una vergine (così come fu fraintesa dai teosofi occidentali studiosi di Buddismo una nascita da una vergine anche il non dio Buddha. Ed anche l’illuminato, è stato quasi deificato da una parte dei seguaci in aperto contrasto col suo insegnamento che non giustificava niente di simile).
Nel mito di Gesu’ si possono poi riscontrare talune attinenze col mito di Asklepio o Esculapio figlio di dio (Apollo) guaritore e resuscitatore di morti ed altre attinenze col mito di Ercole figlio di dio (Zeus) soccorritore di uomini, e che raggiunge l’immortalita’ ed ascende al cielo tramite la sofferenza (morte sul rogo).

Painkiller

Insomma stai dicendo che invece di evitare che ai miei figli venga obbligatoriamente inflitto indottrinamento cattolico devo sorridere ricordandomi che un bel po’ di superstizioni festeggiano la propria ignoranza in questi giorni?
I direi piuttosto ai credenti, di tutte le loro religioni, di festeggiare le loro superstizioni a casa loro e nei loro luoghi di culto… senza infestare scuole ed edifici pubblici pretendendo di indottrinare tutti.

Non parliamo poi degli sprechi osceni quanto a energia elettrica, rifiuti e cibo buttato. festeggiare la vita sprecando e impoverendo il pianeta è una delle cosa più ridicole che si possano vedere.

daniele

no, ha semplicemente visto quella robaccia di nome Zeitgeist…

FSMosconi

@Daniele

Emmh, avrei controllato eeee… Zeitgheist ha due grandi pecche, dice alcune cose corrette, ma ha pur sempre questi errori:
E’ complottista
E’ impreciso (e anche approssimativo a voler essere pignoli)

E ora che ci penso ne ha anche un’altro, il più grave:
Identifica TOTALMENTE Gesù con Horus, il tutto basato su una raffigurazione letta da un principiante – io direi NABBO – che per di più non ha letto le scritte geroglifiche messe in bella vista appositamente dagli antichi scalpellini.

Ripensandoci tale “film” ha più pecche che altro, e quel poco che c’ha viene eclissato da resto. Forse hai ragione a definisrlo “robaccia”, sai?

Sandra

è natale è natale si puo’ fare di piu’……

“Alto 13 metri e addobbato con 180 pietre preziose offerte da una rinomata gioielleria, l’albero di Natale dell’Emirates Palace Hotel di Abu Dhabi vale oltre 11 milioni di dollari e punta al primato mondiale come il più costoso della storia.” Repubblica, 17 dicembre 2010

Giovanni Bosticco

Voglio citare un fatto noto.
Per celebrare il funerale di un ex-partigiano
i suoi amici volevano cantare “Bella ciao” in
chiesa. Il parroco l’ha vietato, perché la chiesa
non è luogo per canti politici.
Non ho nulla da obiettare.
Ma, allora, la scuola non è luogo per canti religiosi.

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