Concorsi UAAR di poesia e fotografia 2010

Ancora un mese per partecipare agli speciali concorsi UAAR lanciati con l’Ultimissima del 27 marzo.

Il concorso di poesia scientifica
Terza edizione, in veste tutta rinnovata, dedicato a Charles Darwin, per scrivere in versi, nella musica delle lettere, l’approccio al mondo oggettivo con tutte le contraddizioni, le paure, le riflessioni e la razionalità del caso. Le precedenti edizioni hanno prodotto davvero risultati eccellenti, poesie importanti, coinvolgenti, a dimostrazione che l’arte, la “musica” dicevamo, non ha necessariamente bisogno dell’ultraterreno per esprimersi adeguatamente con sensibilità e umanità.
Manda le tue poesie, saranno lette da una prestigiosa giuria che deciderà quali premiare e quali menzionare in occasione del Darwin Day veneziano programmato l’11 febbraio 2011 all’Ateneo Veneto di Venezia. Verrà anche prodotta una raccolta, in rara edizione, di tutte le poesie inviate.
Per le informazioni su come inviare le poesie, i premi e il regolamento, vai su www.uaar.it/uaar/concorsopoesia dove sarà possibile anche leggere e scaricare i file con le poesie dei precedenti concorsi.

Il concorso di fotografia
Tutto nuovo, on line, dal titolo esplicativo “Liberi di non credere”. Immagini che rappresentano superstizioni, discriminazioni, violenze e ingerenze delle religioni in ambito sociale, ambientale e scientifico, ma non solo. A occhi aperti sulla vita, per cogliere gli attimi in cui si palesa un concetto, un pensiero. La sfida di saper materializzare, attraverso uno scatto, un’immagine, cosa si intende per libertà dalle imposizioni. Poi ci saranno le foto pubblicate e votate on line, la valutazione di una giuria, le premiazioni e segnalazioni il 25 marzo 2011, nonché l’esposizione nella settimana successiva; il tutto al Centro Culturale Candiani nel cuore di Mestre.
Per il vedere le foto, votare, leggere il regolamento e partecipare al concorso, vai su www.uaar.it/uaar/concorsofoto.

Il circolo UAAR di Venezia

3 commenti

Kaworu

alcune foto sono davvero molto belle, altre avrebbero potuto essere più curate (il soggetto c’è, ma son foto buttate un po’ lì)

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