Pietrasanta (LU): parroco picchia bambino, prescritto il collare

Un parroco di Pietrasanta (LU), innervosito dalle risate dei ragazzi che seguivano il catechismo per la cresima, ha dato un pugno in testa a uno di loro. Il Tirreno scrive che si è dovuto portare il ragazzo al pronto soccorso, dove gli sono stati diagnosticati quindici giorni di collare per una distorsione del rachide cervicale. Il parroco ha chiesto scusa, la famiglia sta valutando se denunciarlo.

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125 commenti

fab

La famiglia dovrebbe valutare se non aveva nessuno di meglio a cui affidare il pargolo.

pollo

Bé, in effetti sta uscendo di galera uno delle BR che ha contribuito all’omicidio MORO.
sarebbe stato sicuramente meglio affidarlo a lui.
E’ un comunista laico ……… quindi una persona buona, onesta e rispettabile.
I preti sono tutte canaglie …. si sà.

Roberto Grendene

le canaglie sono canaglie, siano essi preti o rappresentanti dell’uaar, siano essi cattolici o agnostici

il problema e’ se acquisiscono privilegi e immunità solo per la loro qualifica
questo accade ai preti, ai quali lo stato paga casa e stipendio, e ai quali e’ concessa la norma “salvapreti” originata dal Concordato

Paul

Complimenti per l’intelligenza del tuo commento, che denota una grande libertà intellettuale e una grande capacità di cogliere il cuore del problema.

In effetti un prete che da un pugno in testa ad un undicenne è davvero un uomo valoroso, la cui attitudine all’educazione dei minori non deve neanche essere messa in discussione.

Kaworu

devo dire che sei proprio spiritoso. brillante questo humor, ah ah ah.

che pena.

fab

@ pollo

No, guarda, non ci siamo affatto. I preti soggettivamente possono essere le migliori persone del mondo, ma diffondono scemenze. E’ questo il punto.

moreno03

Caro posso anche i soldati in guerra uccidono e quando tornano a casa possono essere amorevoli padri.

moreno03

Ragazzi però cercate anche di carpire questo povero parroco: si a raccontare cose a cui stenta a credere pure lui davanti a una platea di infanti che invece di prestargli attenzione ridacchia e pensa magari a tornare a casa a giocare con la Play. Su, dai poveretto, per una volta che uno non ne molesta, ma limita soltanto a picchiarli, bisognerebbe dargli un riconoscimento.

laverdure

E poi,rifletteteci: a differenza di un abuso sessuale le conseguenze sull’individuo
in futuro non protranno essere che positive.
Non ricordate come in “Arancia meccanica” curavano un teppista stupratore
mostrandogli su uno schermo scene di stupro e provocandogli contemporaneamente
sensazioni sgradevoli con botte e scariche elettriche ?
Quale cura preventiva migliore contro il bigottismo del comportamento di cui sopra?

Enrico

* Moreno03

Anche i soldati uccidono ma per una causa ed un motivo anche ideale.

Quanto tu dici è accaduto in tutte le famiglie italiane del novecento.

Ed i medici che uccidono i bambini nel ventre materno per togliere un problema alle loro madri?

FSMosconi

@Enrico

Ancora i soliti luoghi comuni, la solita disinformazione e la strategia infantile del “ma mamma l’ha fatto anche Piero!”….
Bleah!

Kaworu

@FSMosconi

si chiama “maturità”. quella che manca a chi usa il metodo “mamma mamma è vero, ho preso a sprangate giorgio, ma anche lui sicuramente ha picchiato qualcuno”.

Michael Gaismayr, lo scresimato

Mi domando se, per atti come questi, in un paese civile non dovrebbe essere previsto l’automatismo dell’azione penale.

Soqquadro

Credo (sottolineo, credo) che non sia scattata in automatico perchè la gravità sulle delle lesioni parte dai 20 giorni di prognosi (in assenza di un’arma)… Trattandosi però di minore lo trovo assurdo… anzi, da quel che sapevo, quando in ospedale arriva un bambino, la denuncia per percosse parte automaticamente dall’ospedale.
Non avendo fatto giurisprudenza, però, non garantisco di ricordarmi bene.

FSMosconi

(A scanso di equivoci: è ironico… anche se vero:

“Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta, per gioire di lui alla fine… Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire.”
-Siracide 30,1 )

Kaworu

scommetto che ci sono diversi troll cattolici che sono perfettamente d’accordo con questo tipo di insegnamenti e di “pedagogia”. tipo quello che pensa che i figli debbano ubbidire ai genitori fino al sottomettersi anche per quanto riguarda la scelta del partner.

del resto la cosiddetta pedagogia nera è IMPREGNATA di religione.

laverdure

@FSmosconi

Quindi la Franzoni,che deve aver usato una spranga di ferro o simile al posto della frusta,avrebbe dovuto essere accusata di “Eccesso di amore materno” !
E siccome non c’e nessuna citazione simile nel codice,assolta perche
“Il fatto non costituisce reato” !
Un ragionamento perfettamente intonato con i principi del Tao(rmina).
Un Tao che si puo’ nominare ,ma meno lo si nomina meglio e’.

camillo

che società in declino,tante polemiche per uno scapellotto,ecco perchè i ragazzini di oggi sono senza la minima educazione.
Bisognerebbe tornare all’anticaanche nelle scuole
+ ordine e disciplina.

Andrea il Cristianaccio

Certo che alcune volte (forse anche di più) da Atei vi trasformate in Teofobi.

“Una persona ha menato un ragazzino perchè faceva casino”. Questa è la verità obbiettiva, i preti non sono alieni.

Indubbiamente è un atto sbagliato, indubbiamente è immorale da parte di un membro del clero ma se questa cosa fosse successa ad un normalissimo laico, così come ad un ateo, non credo che avrebbe destato così tanto scalpore.

Per quanto mi riguarda questa non è nemmeno una notizia. Purtroppo sono cose che capitano…

Barbara

Sì, ma laici e atei non vanno in giro a predicare l’Ammore e a ritenersi esempi di virtù.

Andrea il Cristianaccio

E quindi? Non capisco.

Questo prete deve avere lo stesso trattamento di ogni cittadino italiano, su questo non ci piove, ma quello che una persona predica non può essere un aggravante sociale.

Inoltre, una persona che predica l’amore è molto diversa da chi si ritiene esempio di virtù. Un prete, così come un cristiano, sa bene che è un peccatore uguale a tutti gli altri.
Predicare l’amore è ammirevole, lo faceva anche Gandhi che non era cristiano. Cercare di essere un esempio di virtù è altrettanto ammirevole ma ritenersi tale è un enorme atto di superbia.

Un laico non può accettare che la religione generi disparità di diritti, sia nel bene che nel male.

Barbara

@ Andrea
“… quello che una persona predica non può essere un aggravante sociale.”

“Un laico non può accettare che la religione generi disparità di diritti, sia nel bene che nel male.”

Chissà perché quando si tratta di un prete arriva subito il credente di turno a prenderne le difese o a trovargli giustificazioni.

Quindi non hai nessun problema se parte la denuncia vero?

Eco

Dunque, se compie la sua missione apostolica è buono, un rappresentante della chiesa.

Se fa cazzate invece è un uomo…

Sempre gli stessi. Ma come si può ovunque e comunque difendere le sottane?
Allora l’uomo del clero è trino solo per andare in analisi? Ma su…

Barbara

Un po’ come tutte le denunce che la chiesa ha sempre tanto raccomandato di far partire per la pedofilia, vero?

FSMosconi

“Indubbiamente è un atto sbagliato, indubbiamente è immorale da parte di un membro del clero ma se questa cosa fosse successa ad un normalissimo laico, così come ad un ateo, non credo che avrebbe destato così tanto scalpore.”

Non ti credere….

laverdure

Invece sono pienamente d’accordo.
Un laico non lo avrebbe cagato (licenza poetica)nessuno,mentre per un prete
guarda caso la Curia non manca mai di muoversi.
E se un vescovo arriva ad augurarsi pubblicamente che un prete arrestato per omicidio torni in liberta al piu’ presto,cosa auspichera in questo caso?
La sua beatificazione anticipata?

paniscus

““Indubbiamente è un atto sbagliato, indubbiamente è immorale da parte di un membro del clero ma se questa cosa fosse successa ad un normalissimo laico, così come ad un ateo, non credo che avrebbe destato così tanto scalpore.”

Non ti credere…”

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Veramente, ogni volta che si alza un sospetto del genere su un insegnante, ad esempio, ci sono paginate e paginate di indignazione, di orrore, e di invocazioni della pena di morte, che continuano all’infinito… anche nel caso che poi il sospetto si riveli falso, e che si dimostri che in realtà l’episodio non era andato così.

Lisa

Diocleziano

Cristianaccio
Cosa c’entra la teofobia? Questo è sano e sacrosanto(!) anticlericalismo. Se una cosa del genere l’avesse fatta un privato, sarebbe finita nelle notizie di cronaca spicciola ma il colpevole sarebbe finito nei guai. Il prete finirà nei guai o se la caverà solamente con l’ignobile farsa di buttarsi in ginocchio?
(per quanto riguarda i preti, non sono alieni, sono alienati)

Andrea il Cristianaccio

Oi Diocleziano, sei sicuro che se l’avesse fatta un privato sarebbe finita nelle notizie locali? Sei proprio sicuro? Io conosco precedenti che dimostrano il contrario, ma purtroppo vengo dalla Calabria Saudita e non faccio testo.

Per quanto riguarda il prete, in ginocchio o no, la famiglia può denunciarlo tranquillamente anche perché ho letto che era già una persona violenta di suo. Lo stato italiano glie ne da’ il diritto e nemmeno il Papa in persona può ufficialmente intervenire.

I preti sono persone come me e te, non sono alienati ma sono individui che hanno scelto uno stile di vita ed uno scopo che va rispettato così come va rispettato quello di un ateo. Questo è un UNIVERSALE DIRITTO UMANO.

La Teofobia c’entra, proprio perchè hai tirato in ballo l’anticlericarismo.

Ateo vuol dire essere senza dio, scelta sicuramente da rispettare.
Teofobo vuol dire aver paura o provare odio verso le divinità e le religioni, cosa che per me è un inutile perdita di tempo.

Un cittadino italiano ha menato un bambino e, se i genitori lo riterranno opportuno sarà denunciato e pagherà. Per una persona obbiettiva la “notizia” è solo questa.
Il fatto che sia un membro del clero, un rabbino o un ateo è del tutto irrilevante per la costituzione italiana.

Lo so che capita che il clero sia favorito, ma non è detto che succederà adesso. Spero che riusciate a capire la differenza tra realtà e pregiudizio…

Giusto per tirare in ballo un pregiudizio a caso, chi ti dice che buttarsi in ginocchio sia una farsa? Non so come facciate ad avere così tante sicurezze nella testa…

FSMosconi

@Andrea il Cristianaccio

“Il fatto che sia un membro del clero, un rabbino o un ateo è del tutto irrilevante per la costituzione italiana.”

Domanda: da quand’in quà abbiamo seguito la Costituzione in Italia per quanto riguarda la religione?

Diocleziano

Cristianaccio,
lo sai che il clero è favorito però vuoi dirmi che forse non succederà questa volta… ma allora di cosa stiamo parlando? Il papa non può ‘ufficialmente’ intervenire: perchè sai che ufficiosamente qualcuno interverrà?… Quello che tu chiami pregiudizio è solo esperienza. La teofobia può essere solo una caratteristica di un credente, per un ateo è una contraddizione paradossale. In quanto alla perdita di tempo, hai ragione, odiare un dio è una perdita di tempo, tanto quanto amarlo.

Andrea il Cristianaccio

Siete troppi e non posso rispondere a tutti, inoltre il sito, giustamente, non permette le risposte alle risposte delle risposte.

Io parlavo di “non cristiani” e non i “non credenti”, e cmq perchè fissarsi su una frase, ma si può ragionare così?
Prendete una frase, la copiate senza considerare il contesto in cui è stata scritta, e poi la criticate in modo DISTRUTTIVO.

Parli come se io fossi d’accordo con questa situazione imbarazzante della chiesa, offendi il mio credo senza che io abbia mai offeso te come ateo.

Se il mio Dio è il prossimo, quindi gli altri, quindi l’umanità, cosa c’è di male ad amarlo? Il fatto che ci sia una sottomissione da parte mia o dei cristiani in generale alla Chiesa è un pregiudizio tuo.

Teofobia, TE LO RIPETO, è paura o odio per divinità o religioni. Questo è italiano.
Poi se in questa frase ci vedi solo un significato ristretto non è colpa mia.

Tu odi, o ti infastidiscono, le divinità o le religioni perché li vedi come un male per la società. Questo mi pare di aver capito e questa è teofobia.
Poi se mi ritieni così stupido (forse perchè credo in qualcosa in cui tu non credi) da pensare che un ateo abbia paura di una divinità che non esiste, come al solito, questo è solo un tuo pregiudizio.

Caro Diocleziano, ho molti amici atei con cui riesco ad avere un dialogo costruttivo che in questi anni mi ha arricchito. Non ci crederai ma mi hanno arricchito anche i cristiani bigotti, i leghisti, i berlusconiani, i comunisti ecc. proprio perchè non ho pregiudizi e cerco con tutte le forze di non odiare nessuno.

Questo mi insegna la mia insensata religione. Ora ti raccomando, prendi una parola o una frase e criticami in modo distruttivo concludendo con una bella domanda retorica.

Usare l’esperienza per predire il futuro è un suicidio. Se tutti facessero così un ragazzo che dalla nascita avrebbe visto solo violenza penserebbe che tutti gli uomini sono violenti, un uomo che ha conosciuto solo ragazze facili penserebbe che le donne sono tutte puttan. ecc…

Il pregiudizio è paura combinata all’esperienza, odio combinata all’esperienza… Su queste supposizioni (ovviamente personali) continuo a sostenere che chi ha pregiudizi come te sia un teofobo.
Dopo Frattini che ha dato lezioni di ateofobia, vedo che voi atei restituite colpo su colpo.

Gli atei hanno tanto da dare ma con questo atteggiamento rimarrete sempre una minoranza mentre la parte marcia della Chiesa continuerà tranquillamente a fare le sue porcate.

Ho scritto già troppo, ci si sente al prossimo round. Ciao.

fiertel91

“Ateo vuol dire essere senza dio, scelta sicuramente da rispettare.”

Scelta? 😀

v.

Un “normalissimo laico” non pretende però di fare la morale agli altri.
“Purtroppo sono cose che capitano”: quando capitano a un prete educatore sarebbe meglio che andasse alla vanga, perché evidentemente inadeguato al ruolo.

Otzi

Che disquisizioni su un’umana perdita di pazienza!!! Per me è sfuggito il vero insegnamento: il prete è convinto del valore della cresima e della serietà dei segni efficaci di dio e perde la pazienza. Il bambino ride. E che gli resta da fare se di quelle cose non capisce niente e per questo reagisce a suo modo alla noia?
Lasciate che i bambini vengano a me. Per farli ridere? E il Gesù di Pasolini con loro. Ma neanche per sogno! Bisogna indottrinarli, naturalmente col consenso dei genitori. Forse il pugno lo renderà improvvisamente conscio… dell’efficacia dei segni sacramentali….anche se lo schiaffo vescovile seguirà!
A questo proposito c’è un fatto, quasi analogo, nella vita di Giuseppe Verdi da bambino mentre serviva alla messa prima del suo parroco. Si era addormentato dimenticandosi delle ampolline da servire. Il prete gli sferrò un calcio che lo fece rotolare giù dai gradini dell’altare e si svegliò di soprassalto. Brontolo secco al prete: Maledetto!
Neanche veramente dio l’avesse ascoltato, durante quell’estate e prete e sagrestano che si trovavano all’aperto in compagnia furono fulminati da un’improvvisa saetta e stecchirono. E Verdi? Oltre che anticlericale fu ossessionato da quella parola che è presente e musicata in tutte le sue opere. Un incubo.

Roberto Grendene

domandati allora perche’ fa notizia, perche’ va sui giornali

forse ci andrebbe anche se fosse stato un insegnante il colpevole della violenza

ma il prete e’ dipinto senza alcuna ragione come portatore di valori, come persona “per bene”, come persona di cui fidarsi

invece andrebbe trattato come tutti gli altri cittadini, e in primio luogo non pagato con i soldi pubblici e non protetto da immunità

Andrea il Cristianaccio

Caro Roberto, quello che dici non è esatto.

Il prete modello è dipinto come portatore di valori, così come un insegnante modello. Allo stesso modo un giudice modello o un arbitro modello sono rappresentati come persone più obbiettive della media.

Ma quale persona sana di mente penserebbe che tutti i preti, tutti gli insegnanti, tutti i giudici, i politici ecc.. Sono uguali al modello rappresentato?
Comunque, torto o ragione, prendersela con una categoria intera di persone per colpa delle parte marcia non è mai una cosa buona. Pensa come credi.

Ci si sente alla prossima occasione. Ciao

hexengut

Otzi. Frate! troppo soffrii il tuo parlar crudele…Dunque il trono piegar dovrà sempre all’altare!

ser joe

Certo che non hai capito la gravità. Uno sberleffo può anche andare ma non una sberla da far male come non un pugno in testa con forza tale da provocare la distorsione del rachide cervicale da doverlo portare immediatamente al pronto soccorso. Hai capito adesso?

Andrea il Cristianaccio

Ho capito invece. Io volevo solo far notare che l’accento è stato messo sul fatto che sia stato un prete a commettere questo atto.

Se un cristiano aprisse un blog e attaccasse ogni atto sbagliato fatto da tutti i non cristiani, a questo livello di notizia, posterebbe 100 articoli al giorno.

Comunque, se mi dici che questa non è teofobia ma è una notizia importante, mi fido. Scusa la mia malafede, non sono ironico.
Ciao

Diocleziano

Cristianaccio,
ti faccio notare che su 100 articoli, 85 sarebbero attinenti a CREDENTI, se fosse vera la percentuale di cattolici di cui vi vantate. Se proprio vorreste cercare solo fatti commessi da non credenti, per mettere insieme 100 articoli dovreste faticare un po’…

otzi

Hexengut! Mai piegar! Mai! Nè al Trono, nè all’Altar!
Magis mori. Amen, amen.

otzi

Hexengut! Dio che nell’alma infondere / amor volesti e speme, 7 desìo nel core accendere / tu dei di LIBERTA’. / Giuriamo.
Ciao, tuo Otziman

Kaworu

forse ti sfugge che quella persona, proprio in quanto prete, era investita di un’autorità “morale” di default superiore a quella di un comune mortale da parte della gente qualsiasi.

Artemisia

Ma non capite che anche questo va “contestualizzato”, come per le bestemmie? 🙂
Se stai raccontando una barzelletta e sei premier e molto potente, la bestemmia ci sta. Se l’adolescente ti fa perdere le staffe e sei prete, anche la punizione corporale ci sta, no? O almeno, così direbbe l’ineffabile Farinella…

Southsun

@ Artemisia.

Sbagli: così direbbe Fisichella.

Don Farinella è invece un prete scomodo e nient’affatto “contestualizzante”, e fece fuoco e fiamme quando al Berlosco fu data la comunione, specialmente dopo che si scoprì che aveva le putt putt di Tarantini sotto al letto.

E’ per questo che la Chiesa lo ha marginalizzato e ferocemente combattuto.

Tra 50 anni si approprieranno dei suoi scritti e delle sue posizioni, come hanno fatto con tanti suoi predecessori, demonizzati al tempo e poi “santificati” decenni dopo.

La Chiesa ha sempre mangiato nei piatti in cui prima sputava.

Mizranumides

Scalpore? Per favore, non raccontiamoci la favoletta!
Se un insegnante avesse fatto la stessa cosa ovvero assalire un tredicenne a lui affidato, stattonarlo, colpirlo con un pugno e mandandolo al pronto soccorso il suddetto insegnante sarebbe stato denunciato su due piedi dai genitori del ragazzo e tutti gli altri genitori avrebbero fatto il diavolo a quattro con preside, provveditorato e quant’altro.
Inoltre “scalpore” un paio di ciuffoli! La notizia è stata pubblicata sul Tirreno, mica un quotidiano nazionale, quando vedremo la notizia sparata a raffica su “Verissimo” o “Studio Aperto” od altro siparetto ad alta speculazione massmediatica potremo parlare di scalpore. Sempre per tornare al controesempio dell’insegnante che malmena un tredicenne quanto ci avrebbero messo i soliti pseudo-telegiornali a strombazzare la notizia?

stefano b.

non credo che se un qualsiasi cittadino avesse menato un bambino l’avrebbe passata liscia
anzi, il vespa catodico avrebbe subito esposto un plastico
e il tale sarebbe stato etichettato con termini poco piacevoli

mentre ad un prete un po’ si può trovare una scusa
tant’è che i genitori sono in dubbio sulla denuncia

metterlo alla ribalta serve anche per trovargli dei difensori, creare un caso nell’opinione pubblica, chi pro, chi contro
fa specie che uno a cui si affida un figlio, credendo (credere non è possedere la certezza, la verità) di darlo in mano a una brava persona, poi ci si accorga che invece è così fragile psichicamente
meglio che cambi mestiere
come i finanzini o i politici che rubano
non si può perdonarglielo
nemmeno ai genitori

moreno03

Caro Andrea innanzitutto il fatto più grave è che questo gesto sia stato fatto da un educatore, una figura che dovrebbe saperci fare coi giovani e non andare alle mani per di più con mani così pesanti da mandarlo al pronto soccorso.
Secondo il fatto che sia un prete, non sarà un’aggravante penale (lo è però il fatto di essere educatore), ma lo è comunque del punto di vista morale, visto che il prete pretende solo per l’abito che porta di essere portatore di chissà quale altissima e indiscutibile verità morale.

Diocleziano

Più che al bambino, il collare (con catena) andava imposto al prete…

hexengut

alla lettura del titolo dell’ultimissima, per un attimo ho pensato che, alla faccia di Beccaria e Amnesty, al prete manesco fosse stata imposta una sorta di gogna, un collare quale marchio infamante; idea riprorevolissima, sia chiaro: questi metodi sono i loro

Kaworu

evidentemente tengono più a quel che dice il prete e la comunità religiosa che al benessere del bambino.

posso solo immaginare il suo stato psichico al momento.

Diocleziano

Già il fatto di mandarlo a catechizzare non depone a loro favore.

peppe

evidentemente temono di essere additati come “quelli che hanno denunciato quel sant’uomo del parroco che tanto bene ha fatto alla comunità…” e così via pistolotteggiando.

Alfonso

@Rosalba Sgroia

E la famiglia sta valutando di denunciarlo! Ma cosa aspetta?

devono prima interpellare il Vescovo. E’ così che funzionano le menti bacate del gregge, è successo anche per reati ben più gravi come la pedofilia, non dimentichiamolo.. 🙁

Otzi

Un calcio di prete è all’origine dell’ossessionante pathos artistico delle maledizioni verdiane presenti in tutte le sue opere. Mi auguro in base alle probabilità matematiche che questo pugno sia all’origine di una nuova genialità. Vedere intervento sopra.

Otzi

Un calcio di prete è all’origine dell’ossessionante pathos artistico delle maledizioni verdiane presenti in tutte le sue opere. Mi auguro in base alle probabilità matematiche che questo pugno sia all’origine di una nuova genialità. Vedere intervento sopra.

Painkiller

Dopo un anno te ne accorgi? Ragazzo hai bisogno di un oculista, se ne è parlato anche nelle ultimissime 😆

Barbara

Tu ricordati Current il 27, alle 22.30, vediamo quanto stato laico prevede la tua organizzazione! Poi torniamo a parlare di realtà e pregiudizio!

Andrea il Cristianaccio

La mia organizzazione??? La chiesa non è la la mia organizzazione e cmq non bisogno di un documentario per sapere che la chiesa, come tutte le “organizzazioni” fatte da uomini, ha una parte marcia.

E pur volendo, purtroppo qui non ho sky, posso vedere il documentario solo se lo mettono in rete.

Barbara

Eh questi omacci! Pazienza, tanto ci penserà lo spirito santo a rimediare!

Federico Tonizzo

Questo è un modo di “far entrare in testa” ai bambini le “radici cristiane”? 🙁

Kaworu

io sono del parere che queste persone siano fondamentalmente “cristallizzate” in uno stadio infantile.

del resto se guardate il modo in cui si approcciano ai bambini, in linea di massima non sembra quello di un adulto che si mette al livello di un bambino pur mantenendo lo status di adulto, ma sembra quello di bambinoni cresciuti fisicamente ma che di fatto stanno ancora al livello del bambino.

da qui le reazioni infantili e disfuzionali (le botte) e nella fattispecie il “pugno in testa” che fa tanto bambino che cerca di fare il gradasso come ha visto fare ai cartoni animati in tv, senza capire o sapere quali conseguenze fisiche avrà la sua azione.

Federico Tonizzo

Infatti, appena ho letto la notizia mi è venuta in mente l’immagine: “se il bambino fosse stato alto e forte e il preta basso e debole, il bambino avrebbe senz’altro ricambiato pari pari, se non pestando anche più forte…”.

POPPER

Se i genitori non lo denunciano danno al porprio figlio un messaggio negativo, di accettazione incondizinata di qualasi torto da parte dei preti, della ccar, insomma, è come dire al figlio, “prendile e sta zitto”, sei suddito di sua maestà il vescovo.

Il loro figlio potrebe loro rimproverare un giorno di non avere deunciato il prete, e già il pugno determina un precedente molto grave e il figlio non vorrà più andare al catechismo, vorrei proprio vedere come in fururo i genitori lo obblighino ancora ad andarci.

Io lo rimprevererei ai miei genitori un giorno di non aver preso le mie difese davanti alla prepotenza della ccar nella persona del prete.

Il prete deve andare in galera per questo e non gli deve eessere più affidato alcun bambino, alla faccia delle parole di Gesù “lasciate che i bambini vengano a me”.

Kaworu

tra l’altro, dimentichi il messaggio “tu vali meno del nostro conformismo”.

Sandra

Veramente l’articolo riportato termina con l’intenzione della madre di sporgere denuncia.
“Per questo oggi andrò dall’avvocato ed intendo presentare denuncia…Perché non deve accadere mai più a nessun bambino quello è capitato a mio figlio.”

Ovviamente è da denunciare, ci mancherebbe altro, se questo prete non è capace di autocontrollo e non gli piace insegnare, che si dedichi ad altro.

Belial

Chi tocca i ragazzini andrebbe bastonato sulla fronte finchè la testa non gli si apre in due

#Aldo#

Se si fosse trattato d’un insegnante, penso che «la famiglia sta valutando se denunciarlo» sarebbe stato immediatamente «la famiglia ha sporto denuncia»; e se non ci avesse pensato la famiglia del diretto interessato, ci avrebbe pensato quella di qualche suo compagno di classe. In quel caso, avremmo assistito ad una prontissima dimostrazione pratica del concetto di “tolleranza zero”, con tanto di messa al muro mediatica. Come se la cosa non fosse esattamente la stessa, prete o non prete. Inspiegabilmente, due pesi e due misure.

Southsun

Vero. E la Direzione Didattica avrebbe sospeso l’insegnante manesco sui due piedi, immantinente tamburo battente, in attesa di chiarimenti.

Invece il vescovo che fa, il pesce nel barile?

Kaworu

chissà dove sarà enrico… questa notizia sembra fatta apposta per lui.

Enrico

Condanno il fatto che il sacerdote abbia colpito volontariamente il giovane, comunque ricordiamoci che educare vuol dire reprimere e che i gioani devono portare rispetto a Dio ed ai vecchio della loro famiglia anche se limita la loro libertà.

Federico Tonizzo

Scusa Enrico, posso farti qualche domanda molto personale? Tanto sei coperto dal nick. Comunque, se vuoi, dimmi pure di farmi gli affari miei, nel qual caso io ti chiedo scusa in anticipoi se le domande ti hanno offeso. Dunque:
1) Quanti anni hai?
2) Qual è il tuo titolo di studio?
3) Qual è la tua professione?
4) Hai mai avuto rapporti sessuali con qualcuno/a? Ti è piaciuto?
5) Ti sei mai masturbato? Ti è piaciuto?
6) Hai figli? Se sì, li educhi con la repressione di cui parli?
7) Perchè credi in Yahvè anzichè in Allah o negli Elohim o in Ahura Mazda?
8) Hai avuto un’educazione molto repressiva?
9) Hai contatti molto stretti con la tua famiglia d’origine?
10) Quanto spesso ti confessi?
Grazie delle eventuali risposte.

Lorenzo Galoppini

@ Enrico ore 19:31

Il tuo squallore umano ha qualcosa di sublime. Giuro.
😉

Enrico

Rispondo che sono un peccatore di 34 anni laureato in una ingegneria industriale che vive in casa coi propri genitori la professione la conoscete già

Enrico

Non sono sposato ne tantomeno ho figli ed ho rifiutato proposte di matrimonio. Credo in Dio e nella chiesa cattolica perchè sono verita, sono anche l’unico della mia famiglia che và a messa tutte le domeniche.

FSMosconi

@Tutti

“Non sono sposato ne tantomeno ho figli ed ho rifiutato proposte di matrimonio. Credo in Dio e nella chiesa cattolica perchè sono verita, sono anche l’unico della mia famiglia che và a messa tutte le domeniche.”

Sono solo io o anche a voi questa sembra l’esatta descrizione di chi in questo caso non potrebbe avere la minima voce in capitolo? 😉

Sandra

“ricordiamoci che educare vuol dire reprimere”

Di solito hanno bisogno di ricordarselo i repressi per autoconvincersi che “represso è bello”, che i genitori sono perfetti, che la famiglia è santa, …

Hai solo 34 anni? dall’espressione “ho rifiutato proposte di matrimonio” non si direbbe, è una frase che si addice piuttosto… non so, ai tuoi genitori…. forse gliela senti dire spesso. Un matrimonio di solito si progetta per un po’ di tempo, insieme, se ne parla, non è una cosa che uno si sente dire ci pensa e poi rifiuta… Non funziona, sembra che tu parli di un servizio che ti è stato offerto per posta, non qualcosa che hai vissuto.

Il rispetto si insegna a partire dalla reciprocità e si deve guadagnare; forse tu intendevi educazione, che è sempre dovuta. Se questo prete perde il controllo di sè, strattona e butta in terra un ragazzino e lo picchia al capo (e poteva andargli molto peggio!) non puo’ piu’ pretendere rispetto da nessuno, come uomo e come educatore. La chiesa ha problemi seri di credibilità se a roboanti annunci di commissioni di evangelizzazione non è in grado di affiancare persone all’altezza del loro compito.

Comunque ho idea di come si risolverà la faccenda: succederà come per la comunione, la anticiperanno. Non ce la faranno piu’ a tenere li’ i ragazzini, i preti verranno sempre piu’ dall’africa o dal sud america, parleranno male l’italiano e i motivi per ridere non mancheranno. Comunione a 7 anni e cresima entro le elementari.

Kaworu

allora dio esiste! enrico non ha figli 😆

è un bene, credimi. un bene perchè se non altro non danneggerai qualcuno che purtroppo non è attrezzato per risponderti per le rime.

mi sento sollevata, ero preoccupata per la sorte di quegli eventuali poveri bambini… che di piccoli che patiscono per i problemi dei genitori ce ne sono anche troppi.

Kaworu

ad ogni modo come altri ti fanno notare, il tuo concetto di educazione (e di pedagogia) ha qualcosa di vergognoso ed aberrante.

non so che problema ti abbia portato a sviluppare questa visione, ma sinceramente da un lato mi dispiace, dall’altro beh spero che prima o poi tu te ne renda conto e risolva i tuoi problemi.

la tua frustrazione comunque fa ben capire come mai odi profondamente bambini, omosessuali (che sentimentalmente sono felici, oltretutto… che affronto a te che non lo sei…) e in generale chiunque non viva la sua vita con un cilicio figurato ma anche no stretto intorno a una coscia.

chissà perchè hai deciso di indossarlo, questo (figurato o no, non voglio indagare e preferisco pensarlo in senso figurato) cilicio… forse prima o poi ti renderai conto che puoi anche toglierlo. forse no.

ma non per questo tutti devono indossarne uno per farti sentire meno solo.

triste, molto triste.

Kaworu

diciamo che uno dei miei sogni è che chiunque desideri riprodursi, prima pensi bene a sé stesso e a risolvere eventuali suoi problemi prima di crearne di nuovi (o gli stessi suoi) alla sua prole.

un sogno ben lontano dallo realizzarsi purtroppo, ma del resto non sarebbe un sogno altrimenti, no?

Federico Tonizzo

@ Enrico:
Ok, grazie. Mi permetti di riassumere? Dici:
“Rispondo che sono un peccatore di 34 anni laureato in una ingegneria industriale che vive in casa coi propri genitori la professione la conoscete già.
Non sono sposato ne tantomeno ho figli ed ho rifiutato proposte di matrimonio. Credo in Dio e nella chiesa cattolica perchè sono verita, sono anche l’unico della mia famiglia che và a messa tutte le domeniche.”

Mi consentiresti qualche pensiero circa come ti descrivi?
Quello che mi fa pensare di più è il nocciolo “ti senti peccatore, vivi in casa con i genitori, non sei sposato (e da come parli di “proposte di matrimonio” dedurrei che non hai avuto esperienze sessuali, o al massimo molto superficiali e ne sei fuggito) e credi in Dio e nella chiesa cattolica perchè sono verità”.

Mi è capitato di conoscere diverse “famiglie molto unite”, cioè con figli che non si staccano nonostante abbiano un lavoro; ti posso dire che in quelle famiglie c’era sempre “qualcosa che non funzionava”, e dopo qualche tempo la vita di almeno qualcuno dei componenti (tipicamente i figli) naufragava in una catastrofe spaventosa.
Ti vorrei citare un passo del libro “Il Profeta” di Kahlil Gibran, in cui l’autore parla di come intende sia la miglior vita possibile per ciascuna persona; esattamente, ti cito il paragrafo intitolato “I Figli”:

“[…] E una donna che aveva al petto un bambino disse: “Parlaci dei Figli.”

“I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l’arco che sta saldo.”

Ancora a 34 anni, hai rinunciato alla VITA, Enrico 🙁

Ti assicuro, la VITA sta fuori da quelle 4 mura in cui ti sei rinchiuso affibbiandoti la qualifica IMMAGINARIA di “peccatore” per condannartici e andando a messa tutte le domeniche (unico della famiglia per giunta) per cercare conferma del tuo supposto “status” di peccatore. Ovvio che nessun prete ti dirà mai infatti “Tu non sei un peccatore” (figurarsiiiii!), anzi tutti loro dicono sadicamente che tutti sono peccatori (per farli sentire in colpa e quindi tenerseli stretti!!!) e tu vai lì proprio perchè DESIDERI sentirtelo dire.
E io temo che tu desideri sentirti dire che sei un peccatore proprio per castrare i tuoi (rimossi o solo repressi?) desideri di una VITA NORMALE, quella vita normale che ha tanta gente che è FELICE di stare con il coniuge o con il convivente, e con gli amici e con le amiche.

Il tuo rimanere con la famiglia di origine non è una cosa positiva, anche se tu lo consideri tale (o come fine in sè stesso o come mezzo per evitare la VITA che potresti avere fuori di lì), ma è solo una rinuncia a VIVERE, una rinuncia a RESPIRARE L’ARIA FRESCA, LIBERA SOLEGGIATA, una rinincia ad AMARE e ad ESSERE FELICE.
Certo, “vivendo” si può anche rischiare – può capitare a tutti – qualche delusione, ma l’importante è non “ritornare indietro” (alla famiglia d’origine, come eterni bambini che sono rimasti tali e quindi non sono capaci di VIVERE), ma leccarsi un attimo le ferite e poi ANDARE AVANTI il più presto possibile, ricominciando daccapo la ricerca della propria FELICITA’.
Felicità che CERTO non hai ora, visto che ti “giudichi peccatore” (e non mi dirai che sentirti “peccatore” ti fa sentire felice!!!) allo scopo di “CONDANNARTI” a rimanere nella familgia di origine.

Hai solo paura di vivere, Enrico…

Forse all’origine di questo c’è un’ “educazione” punitiva o repressiva o ricattatrice (tipo “Rimani con noi, a fare il bravo figliolo che un giorno curerà i genitori nella loro vecchiaia, e per questo rinuncerà a vivere lui!”).

In ogni caso, senza dubbio quella che hai avuto non è stata un’educazione alla libertà e alla gioia di vivere e alla propria autorealizzazione, ma alla schiavità tetra in una prigione che è la casa dei tuoi.

Spicca il volo, Enrico! 🙂

Vai incontro alla tua LIBERTA’, alla tua VITA, alla ricerca della tua FELICITA’!
Cerca amici ed amiche con cui stare bene e divertirti, forse ci troverai anche l’amore di qualche persona 🙂 , qualche persona che forse in questo stesso momento ti sta aspettando! 🙂

Auguri, Enrico, BUONA VITA A TE! 🙂

Kaworu

a volte federico, è più facile odiare chi vive piuttosto che trovare il coraggio per vivere.

Federico Tonizzo

Proprio così, Kaworu.
E ovviamente le persone “così”, oltre a soffrire loro stesse (autoinfliggendosi le sofferenze, come dicevi tu prima parlando del cilicio, reale o simbolico), rendono spesso difficile la vita agli altri. Credo proprio che Enrico sia una di tali persone.
Ora spero che Enrico si faccia vivo per dire la sua…

Southsun

In relazione all’articolo di cui sopra, ho dimenticato di farvi notare che – almeno in Russia – la tragedia delle Case delle Maddalene continua.

La storia non insegna niente ai preti e ai loro seguaci.

Kaworu

ahahah rieccolo qui XD immagino che concordi con certi metodi educativi

Kaworu

mah per esempio non copriamo pedofili, l’uaar non è un’organizzazione che tollera quello schifo come invece fa la tua chiesa (e penso che nemmeno singolarmente i vari atei lo facciano… del resto non hanno un giogo come certi cattolici che pur di difendere la chiesa farebbero stuprare i propri figli) e via dicendo.

già questo è un cargo di roba eh…

Sandra

Ma chi l’ha detto che i preti cattolici sono tutti uguali?

“La chiesa di Lucerna distribuisce preservativi
L’iniziativa è nell’ambito di una campagna informativa della durata di tre giorni sull’Aids. Si ispirerebbe all’amore per il prossimo
Presa di posizione “rivoluzionaria” in Svizzera: la Chiesa cattolica della città di Lucerna sta distribuendo in questi giorni dei preservativi. Su ogni confezione è presente lo slogan “Dimenticarsi è contagioso. Proteggi il tuo prossimo come te stesso”.
Con questa azione la comunità svizzera avrebbe dunque preso di fatto le distanze dalla posizione ufficiale della Chiesa che è da sempre contro l’uso del preservativo. La campagna circolerà per la Svizzera grazie un camion della mostra di una missione cattolica: nelle varie tappe elvetiche saranno fornite ai giovani informazioni sull’Aids in Africa e in Svizzera. ”

http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=185956

Kaworu

purtroppo il fatto che un dipendente della philip morris non fumi, sia astemio e faccia volontariato nella giornata contro il cancro ai polmoni, non rende le sigarette philip morris qualcosa di sano.

Kaworu

mentolo vs light 😆

di problemi interni ce ne sono sempre quando il bottino diventa eccessivo…

POPPER

Un momento Sandra, queste iniziative non sono approvate dal papa B16, quindi, sono indipendenti e non costituiscono né la regola nè l’eccezione nella CCAR, essa ufficialmente non dà il suo consenso a queste iniziative, questo è da dire a caratteri cubitali, cara Sandra, e tu sai come l’attuale papa è contro queste iniziative.

Mi domando: come mai allora queste iniziative possono essere attuate in barba all’ufficialità anti-preservativi da parte del papa? Che autorità pontificie le hanno autorizzate? Mi puzza di anarchia o di disobbedienza queste iniziative, forse sono le prove per preparare uno scisma?

Non esiste una CCAR favorevole ai preservativi in una nazione e non in un’altra, non mi convince che mi si dica: non generalizzare sulla CCAR le sue leggi non sono uguali per tutte le Conferenze Episcopali sparse nel mondo. Il suo codice di diritto canonico è uguale per tutte le conferenze episcopali, magari contestualizzate nell’area geografica dove si trovano ad evangelizzare, per esempio, l’omertà sui casi della pedofilia si è registrato un unico comportamento in tutta la CCAR a livello mondiale, quindi, di omissioni di reati gravissimi.

Se un parroco mi venisse a dire: nella mia parrocchia distribuisco preservativi, io gli risponderei: faccia quello che vuole, non farò la spia al Vescovo, ma sappia che questa sua iniziativa non la cosidero cattolica, perchè il suo papa B16 non lo approverebbe mai, meno che mai il suo vescovo.

Sandra

Voleva essere una battuta… mal riuscita, dato ho perso per strada quello che avevo pensato e che poi non ho controllato di aver scritto, cioè che i preti non sono tutti uguali, c’è chi distribuisce pugni e chi preservativi….

I preti devono tutti ubbidire e chi non lo fa è fuori. Ma non sempre, ci sono già stati all’estero preti che si sono distanziati in materia di preservativi (mi sembra in Francia) o di omosessualità (in Olanda), e non a livello individuale (anche il card. Martini se non ricordo male era meno dogmatico in materia di preservativi, ma era solo, e solo è rimasto).
Qui parliamo di clero che non si uniforma, e di questo la chiesa ha paura. La notizia è già ripresa dal telegraph, da cbsnews, tra i molti media anglosassoni, mentre almeno finora non ve n’è traccia su testate giornalistiche italiane del livello di wp o telegraph.

POPPER

Scusa Sandra di questo non ero informato, magari è colpa mia, ho ancora una visione monolitica della CCAR, probabilmente esistono anche nella chiesa preti libertini, solo che non li conosco io.

POPPER

Sconvolgente, grazie Sandra, magari adesso la mia visione monolitica è un meno rigida, meglio che io non gerenralizzi più sul mondo cattolico, tuttavia lo stesso Pontefice nella sua replica ad Israele precisa che sono state solo alcune opinioni singole a scatenare la polemica, non la CCAR nella sua ufficialità, quindi, la mia interpretazione monolitica della ccar aveva in parte anche ragione, il sinodo spara su israele e il vaticano precisa che non era Lui a farlo ma solo alcuni singoli cattolici.

Il vescovo scoprirà che il parroco promuoveva i preservativi e dirà che non è la chiesa cattolica a promuoverli ma solo un singolo prete, e penserà che la repiutazione così sarà salva.

Ma il prete che ha picchiato il bambino era nell’ufficialità della chiesa cattolica mentre essa per bocca sua insegnava catechismo, non era solo un singolo prete da cui prendere le distanze per sarvarsi la sacra reputazione, la ccar deve rispondere alla giustizia secolare di questi momenti ufficiali in cui si commettono reati contro la persona, mentre invece si dovrebbe insegnare l’amore di dio.

paniscus

Io comunque ci vedo anche un effetto di trascinamento giornalistico sulla “moda” delle notizie di questo tenore che sta dilagando negli ultimi giorni.

Avete presente quei temi ricorrenti (in generale relativi a tristi fatti di cronaca o a elementi che sollecitano le paure personali più profonde) che vengono additati come “emergenza” e citati tutti i giorni in maniera ossessiva, per due o tre mesi… per poi sparire del tutto in maniera inspiegabile ed essere sostituiti da un’altra emergenza dello stesso tipo?

Non so, nessuno si ricorda il panico sociale da “emergenza cani pericolosi” che andava per la maggiore tre o quattro anni fa?

Non mi ricordo la data esatta, ma mi pare che fosse intorno all’estate del 2006: OGNI GIORNO, ogni santissimo singolo giorno, c’era un richiamo in prima pagina a proposito di un nuovo caso di persona aggredita da un pitbull o da un rottweiler.

Di lì a pochi mesi, a cavallo tra il 2006 e il 2007, fu sostituita di botto dall’ “emergenza guidatori sbronzi”: ogni giorno c’era un lancio in prima pagina o un quarto d’ora di servizio di TG nazionale su un nuovo singolo caso di tragedia della strada provocata da un automobilista brillo.

Ora, è possibile che in tutti i tre o quattro mesi precedenti, di incidenti stradali provocati da ebbrezza non ce ne fosse stato manco uno, perché tutte le potenziali vittime erano impegnate a farsi sbranare dai pitbull? Oppure, è possibile che nei tre o quattro mesi successivi, i cani non trovassero più nessun passante da aggredire, perché erano già stati tutti stesi dagli automobilisti ‘mbriachi? E NO, che non è credibile.

Quest’estate, diciamo dalla metà di agosto fino ai primi di ottobre, abbiamo avuto l’ “emergenza tragedie ostetriche”. Ogni giorno c’era una denuncia indignata di un caso di malasanità in sala parto… compresi casi drammatici di semplice sfortuna in cui la malasanità non c’entrava affatto.

Da un paio di settimane, di colpo, sembra che di neonati morti o di mamme isterectomizzate non ce ne sia più nemmeno un caso, che sia uno.

In compenso, sono stati sostituiti da una nuova emergenza, quella degli “interlocutori litigiosi” o della “discussione sfuggita di mano”. Dopo qualche caso oggettivamente tragico, come quello della donna rumena uccisa alla fermata della metro, o del tassista massacrato di botte per aver investito un cane… adesso qualsiasi lite degenerata in violenza finisce sul giornale con estrema dovizia di particolari, ANCHE se si tratta di un caso che due mesi fa non si sarebbe mai filato nessuno.

Perché erano tutti troppo impegnati a monitorare i reparti maternità, ovviamente.

Quindi, in sintesi, il fatto che questo fosse un prete o meno è mediaticamente irrilevante: l’episodio (brutto e meritevole di denuncia immediata COMUNQUE) sarebbe finito sui media, sì o no, a seconda di quale fosse l’emergenza giornalistica che andava di moda in quel momento. Se fosse successo tre mesi fa, nessuno se lo sarebbe filato di striscio.

Lisa

#Aldo#

Mmm… a parte il fatto che lo “scudo parapreti” è una innegabile realtà, direi che con questa osservazione sulla “creazione” delle crisi hai colto pienamente nel segno. Del resto, la tua intuizione non è certo una novità. Basti pensare che già Ben Bova scrisse, tanti anni fa, un racconto breve sulla questione: http://tinyurl.com/2w2opuz Non è certo un capolavoro della letteratura, ma l’idea è di quelle che si fanno notare.

paniscus

Che dicevo, appena una giornata fa? 🙂

Dopo qualche tempo che non riusciva più a finire in prima pagina come portavoce berlusconiano, c’è riuscito anche Capezzone, a tornare alla ribalta grazie al cazzottone che fa notizia!…

LIsa

ser joe

Se questo come semplice prete dà addirittura un pugno in testa, chissà cosa avranno pensato gli altri cresimandi quando arriverà il vescovo ……………..

Mario 47

Risposta (tardiva) a Pollo

“Bé, in effetti sta uscendo di galera uno delle BR che ha contribuito all’omicidio MORO.”

Il personaggio in questione è stato condannato dalla magistratura (notoriamente di estrema sinistra!) ed ha scontato 23 anni di galera. Non so quanti fossero quelli originariamente comminati, comunque è un buon numero.

Non so se la magistratura avrà occasione di occuparsi del prete in questione. Di sicuro non avrà grossi problemi con la sua organizzazione.

Relativamente al fatto di affidare l’educazione e la cura di bambini al brigatista rosso, non credo che molti genitori sentiranno l’urgenza di farlo.

Come pure la maggior parte dei genitori non sentiranno il bisogno di chiedersi e di riflettere se:

– sia il caso di continuare ad affidare i propri figli a questo specifico prete (ovviamente per quelli della sua parrocchia)

– sia il caso – prima di affidare i figli ad una organizzazione come la ccar – maltrattamenti, pedofilia, protezione dei maltrattatori e dei pedofili, visione contro natura degli aspetti sessuali – di esaminare la questione al di là delle consuetudini e delle convenienze sociali. Insomma, fare una scelta e prendersi la responsabilità della stessa; non – come molti dicono – li mando in parrocchia perchè così mi sento tranquillo.

mario

MASSIMO

Ci provasse con il mio nipotino. Gli faccio mangiare una statuina di padre pio.

Andrea65

Se fosse stato un insegnante della scuola pubblica sarebbe stato come minimo sospeso e probabilmente licenziato.
Sono fermamente convinto che invece questo fatto gravissimo passerà sotto silenzio e il pugile rimarrà al suo posto.
A coloro che pensano che un prete sia una persona come noi dico che sbagliano.
A chi dice che il prete ‘ una persona normale come noi e che quindi andrebbe trattato come una persona normale dico che sbaglia. Prima di tutto da un punto di vista morale, in quanto questi parassiti si autonominano pastori del gregge, esempi da seguire, scelti da un dio onnipotente/onnisciente/infinitamentebuono come propri sacerdoti tramite la vocazione.
In secondo luogo chi riceve in affidamento/custodia una persona, per di più minorenne (in questo caso bambini) è ancora più responsabile.

Ciao a tutti

Paul Manoni

“Il parroco ha chiesto scusa, la famiglia sta valutando se denunciarlo.”

Non so se mi fa’ piu’ vergogna il parroco o la famiglia omertosa… 🙁
Certo pero’, che per provocare una distorsione del rachide cervicale, doveva essere davvero un gran bel pugno!! 😯

Lorenzo Galoppini

Sul Tirreno di oggi 26/10 c’é la conferma che la famiglia lo denuncerà.
Magari non servirà a nulla, ma era per dirlo..

Paul Manoni

Ottimo!…Direi che il buonsenso ha vinto stavolta! Ritiro parzialmente il mio post dellle 18.50…Fa’ vergogna solo il parroco! 😉

Kaworu

beh mi pare il minimo sindacale…

un genitore ha il dovere di proteggere il proprio figlio.

ma proprio come base eh.

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