Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente: “teologia non giustifica occupazione Israele”

Il messaggio finale dell’assemblea speciale per il Medio Oriente del sinodo dei vescovi ha rivolto all’Onu e alla comunità internazionale la richiesta di porre fine all’occupazione israeliana dei territori palestinesi, “attraverso l’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. I vescovi hanno inoltre sostenuto che “non è permesso ricorrere a posizioni teologiche bibliche per farne uno strumento a giustificazione delle ingiustizie”: e poiché il Nuovo testamento ha superato il Primo, “la terra promessa è tutta la terra”, e dunque “non vi è più un popolo scelto”.
Benedetto XVI, nell’omelia conclusiva, ha evidenziato “l’urgente bisogno di una nuova evangelizzazione anche per il Medio Oriente. Si tratta di un tema assai diffuso, soprattutto nei Paesi di antica cristianizzazione”: ha quindi colto l’occasione per annunciare che la prossima assemblea ordinaria, nel 2012, sarà dedicata al tema La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana.

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29 commenti

FSMosconi

“Benedetto XVI, nell’omelia conclusiva, ha evidenziato “l’urgente bisogno di una nuova evangelizzazione anche per il Medio Oriente. Si tratta di un tema assai diffuso, soprattutto nei Paesi di antica cristianizzazione”: ha quindi colto l’occasione per annunciare che la prossima assemblea ordinaria, nel 2012, sarà dedicata al tema La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana.”

Una nuova Crociata in vista? 😐

Volo alto

La nuova crociata sarà guidata dall’unto del signore!
Escort permettendo!

Batrakos

Non voglio parlare della situazione mediorientale perchè qua ognuno ha le sue posizioni e non ho voglia personalmente di iniziare un dibattito estenuante.
Vorrei sottolineare due perle di ecumenismo papale.

‘Il nuovo testamento ha superato il primo’
Questo lo dicono i cattolici, non certo gli ebrei e nemmeno i musulmani per cui Gesù è un anticipatore di Muhammad.

“l’urgente bisogno di una nuova evangelizzazione anche per il Medio Oriente. Si tratta di un tema assai diffuso, soprattutto nei Paesi di antica cristianizzazione”
Bene, dunque il problema del medioriente si risolve evangelizzando, che al di là delle acrobazie ideologiche sulla ‘testimonianza’, significa volontà di convertire al cristianesimo (i paesi di antica cristianizzazione…mi sa che là il discorso delle radici culturali non prenderà molto piede).

Insomma: il problema lo si risolve, secondo Ratzinger, con la conversione alla verità cristiana che è più vera delle altre verità abramitiche.
Complimenti: una perla di tolleranza e anche di pragmatismo e reale volontà di collaborare alla soluzione della questione medio orientale!

moreno03

“poiché il Nuovo testamento ha superato il Primo, ‘la terra promessa è tutta la terra’, e dunque ‘non vi è più un popolo scelto'”, è molto bella come sintesi, in pratico per i vescovi siccome la loro Verità è più vera di quelli degli ebrei si permettono di dire che la loro Fuffa prevale sulla fuffa degli altri

MASSIMO

“La teologia non giustifica l’occupazione di Israele.”

Perchè, forse la teologia giustificava i roghi e le torture dell’Inquisizione?

Sailor-Sun

Quoto.
Inoltre avversano le motivazioni teologiche usando la teologia come motivazione. -_-‘

Paolo Garbet

Teologia: lo studio del nulla, basato sulle favole
(di G.C.Vallocchia, se non sbaglio)

Paul Manoni

“EFANCELIZZAZIOONE, EFANCELIZZAZIONE”…A ruota libera ormai….”EFANCELIZZAZIOONE, EFANCELIZZAZIONE”…Prima o poi vorra evangelizzare anche le formiche del mio giardino, o le muffe sulle porta umida della mia cantina!

Sandra

La teologia non giustifica nemmeno l’8xmille, lo stato pontificio, l’esistenza del vaticano, lo ior, l’esenzione ici. A ben vedere l’esistenza dello stato d’israele è stato conseguenza di un olocausto che ha le sue radici ideologiche precisamente nell’antisemitismo cristiano, sono stati i papi i primi a far indossare distintivi e rinchiudere nei ghetti chi non condivideva il loro libro “avanzato”. La discriminazione verso tutti i non cristiani in Europa per quasi due millenni è fondata sulla teologia cristiana.

MASSIMO

Brava Sandra.

Che c’entra Cristo e il Vangelo con il fatto che l’Italia deve regalare montagne di denaro al Vaticano? Dove sta scritto?

giovanni

attenzione a tutti i musulmani
nuova tappa di evangelizzazione in Medio Oriente!

Federico Tonizzo

Ce li vedo proprio, i mussulmani, a stare ad ascoltare un prete cristiano! Lo fanno arrosto! 😉

busta

“la prossima assemblea ordinaria, nel 2012, sarà dedicata al tema La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana.”

Con buona pace per le da loro tanto difese ‘radici culturali’.

POPPER

Non si è fatta attendere la risposta di Usraele:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/scontro-vaticano-israele-sinodo-arabi-609933/

Netta la risposta di Gerusalemme: ”I governi israeliani non si sono mai serviti della Bibbia” per giustificare l’occupazione o il controllo di alcun territorio, inclusa Gerusalemme est (la parte a maggioranza araba della Città Santa, la cui annessione a Israele non è riconosciuta dalla comunità internazionale). Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor, in risposta proprio alle critiche del sinodo dei vescovi cattolici.

E ancora: il sinodo vaticano sul Medio Oriente è stato ”preso in ostaggio da una maggioranza anti-israeliana”. Israele, per bocca del vice ministro degli Esteri Danny Ayalon, respinge al mittente le critiche lanciate dal Sinodo allo stato ebraico bollandole come ”attacchi politici nel segno della migliore tradizione della propaganda araba”.

Non c’è che dire…per la diplomazia del vaticano un altro flop e scontro politico antisemita di cui nessuno sentiva il bisogno, quindi, la richiesta di non legiferare contro il negazionsimo in Italia ora ha una spiegazione anche molto chiara.

bardhi

io non so da cosa si è servita il governo israeliano per occupare la terra degli palestinesi, ma ieri pomeriggio un bel documentario sul ZDF faceva vedere che tutti i coloni intervistati nei territori occupati si servivano di due cose per occupare le terre dei palestinesi, della teologia e del esercito israeliana.
Quindi per quanto è vero che in questo caso il bue(Vaticano) sta dando del cornuto al asino (Israele), ma l’uso della teologia come giustificazione per l’occupazione degli territori da parte dei coloni lo è e come.

Sinceramente mi sono rotto con queste paroloni; anti-israeliani, islamo-fobici, cristiano-fobici ect,ect, i tre monoteismi stano incendiando il mondo con le loro beghe pero ogni uno di loro è solo vittima.

Sandokan91

@ Bardhi

Finalmente uno che lascia un commento condivisibile! Mi ero stancato di leggere le solite menzogne lasciate da Soqquadro il sionista quadro e da Laverdure il reazionario amorale (filo-sionista ovviamente, altrimenti non avrebbe il certificato D.O.C. che hanno solo i giustificatori dei crimini dell’occidente).

Sandokan91

@ Popper

A prescindere da quel che ha detto il Sinodo sul M-O, Usraele è uno Stato terrorista, che si serve ANCHE della teologia per portare a termine i suoi piani criminali ispirati dal sionismo, piani che consistono nell’occupazione e nello sfruttamento di suolo palestinese del quale gli unici proprietari sono gli arabi autocni di quelle terre, oltre alla pulizia etnica strisciante attuata ormai da diversi decenni contro i palestinesi e che l’informazione asservita ai poteri forti filo-statunitensi nega con criminale ipocrisia, facendo sì che la gente non sappia cosa realmente accada in quelle terre e non faccia nulla per mettere fine all’orrore sionista.

E per favore basta con l’accusa di antisemitismo contro chiunque apre bocca contro lo Stato terrorista di Usraele! I principali accusatori di quell’entità sono proprio degli ebrei!! Ti consiglio caldamente di leggere il libro “Perchè ci odiano” di Paolo Barnard. Fallo, e dopo torna a dirmi che ne pensi.

Roberto Grendene

non è permesso ricorrere a posizioni teologiche bibliche … e poiché il Nuovo testamento ha superato il Primo…

ma ci sono o ci fanno?

Gwunderi

Appunto, chi è che ricorre a posizioni teologiche? E non a un’innoqua, ma alla “teologia della sostituzione”.
Se poi si cerca su Google “Sinodo e Israele” si trova fra l’altro “Israele contro il Sinodo” – “Israele attacca il Sinodo”.
Mondo alla rovescia

Giovanni Bosticco

Il principale problema mediorientale è il conflitto arabo-israeliano.
E da che è venuta la necassità di uno Stato ebraico, se non da
tutti i pogrom, dalla Spagna fino alla Russia?
E chi li ha animati, se non 19 secoli di antisemitismo cristiano?
Gli Ebrei di Roma erano ghettizzati, fino alla breccia di Porta Pia.

bardhi

Prima di tutto maggior parte degli ebrei del oriente non sono semiti ma bensi cazari , popolazioni turco-finiche, convertendosi al ebraismo nel IX secolo, sono stati loro oggetto dei pogrom nella russia cazirista. Il sionismo e nato fra i ebrei del europa occidentale(Inghilterra e germania) proprio nel momento di minor discriminazione, e comunque i palestinesi non centra un bel niente con tutto cio.

Giovanni Bosticco

Certo i palestinesi non hanno fatto pogrom alcuno,
ma un sacco di ebrei residenti in Israele sono finiti
lì per sfuggire alle persecuzioni zariste, ispirate
dall’odio alla religione dei “crocifissori di Dio”.
Poi i palestinesi si son trovati questi nuovi venuti.
E il resto segue.

bardhi

Da wiki, : “Il Sionismo è un movimento politico internazionale, nato alla fine del XIX secolo tra gli ebrei residenti in Europa, il cui fine è l’affermazione del diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante l’istituzione di uno stato ebraico.” http://it.wikipedia.org/wiki/Sionismo
Peccato che in quel momento nella ex terra promessa la maggioranza erano palestinesi musulmani.
Quindi gli ebrei hanno cominciato a ripopolare la Palestina molto prima delle persecuzioni dei zar e del nazismo e la motivazione era quasi strettamente religioso: http://it.wikipedia.org/wiki/Sionismo#Dal_1880_al_1896:_le_origini_del_sionismo

Marcus Prometheus

Il pregiudizio antisraeliano del sinodo

Di Emanuel Baroz, in Antisemitismo, Antisionismo, Vaticano, pregiudizio antisraeliano.
6 Commenti
Il sinodo antisionista

di Giulio Meotti

ROMA. In un sinodo vaticano dedicato al medio oriente c’era da aspettarsi riferimenti a Israele. Ma, come registrato ieri in prima pagina sul Foglio, è stata insistente e ben scandita la retorica antisraeliana adottata dai vescovi mediorientali. Attacchi allo stato ebraico, alla sua “pulizia etnica”, all’occupazione israeliana vista come un “peccato contro Dio”, persino inviti a boicottare Israele, sono venuti dai patriarchi Michel Sabbah, Fouad Twal, Elias Chacour, Antonius Naguib e Edmond Farhat. Quindi non solo da vescovi palestinesi. Farhat, già nunzio apostolico e rappresentante della politica vaticana, ha detto che Israele è un “trapianto non assimilabile” in medio oriente, “corpo estraneo, che corrode”, un malanno di cui non si trova “la cura”. Difficile pensare a un peggior trattamento per Israele.

David Horowitz, direttore del maggiore quotidiano israeliano in lingua inglese, il Jerusalem Post, che ha denunciato gli attacchi vaticani a Israele, lancia un appello al Vaticano: “Comprendiamo che il Vaticano cerchi di salvare le vessate comunità cristiane che si trovano in un milieu islamico intollerante, ma non può avvenire a spese d’Israele. Accusare Israele del disagio quotidiano palestinese, senza citare le atrocità terroristiche che hanno reso quelle restrizioni inevitabili, significa dipingere gli israeliani come tirannici. Questa è demonizzazione. Per il bene della Santa Sede come autorità morale: non si arruoli nel carrozzone antisraeliano”.

Durissimo il commento di Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma: “C’è una contraddizione tra l’azione svolta dalla diplomazia vaticana su Israele e l’azione e il pensiero degli uomini di fede in medio oriente. Non è soltanto atavico odio antisemita e antisionista, queste espressioni contro Israele care alla propaganda islamica e negazionista forse sono un ricatto delle tirannie che tengono i cristiani in ostaggio. Non si erano visti mai tanti attacchi a Israele, in un sinodo che nasce dalla legittima preoccupazione del mondo cattolico rispetto alla propria condizione nei paesi islamici, dove si registrano violenze anticristiane che sfociano, nel migliore dei casi, in stupri e intimidazioni, ma spesso in massacri. Ma c’è anche il silenzio assordante del Vaticano, pronto a stigmatizzare le politiche di sicurezza e di difesa dei suoi cittadini attivate da Israele”.

Parla da posizioni di realismo cattolico il fondatore di Sant’Egidio, lo storico Andrea Riccardi: “I cristiani orientali condividono le opinioni del mondo arabo. Non accettano Israele, loro che sono stati i fautori dell’arabismo del Baath. I primi traduttori dei ‘Protocolli dei savi anziani di Sion’ sono stati i cristiani arabi. La domanda per me è un’altra: le minoranze cristiane sono arrivate alla fine o avranno un futuro? Se si estingueranno, il mondo islamico sarà più fondamentalista e totalitario. E’ interesse d’Israele e dell’occidente che i cristiani restino nel mondo arabo”.

Molto più diretto è il commentatore e accademico cattolico Vittorio Emanuele Parsi: “Questi vescovi sono duri con i deboli e deboli con i duri, perché sanno che non pagheranno alcun prezzo nelle loro critiche a Israele”. “I vescovi antisraeliani avrebbero la vita più difficile se anziché Israele denunciassero l’oltranzismo islamista che rende impossibile la vita dei cristiani in medio oriente e che è la causa principale della decrescita cristiana, non certo per la presenza d’Israele”, continua Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano ed editorialista della Stampa. “Questi vescovi dovrebbero protestare con i governi dei propri popoli. Dal punto di vista politico attaccare Israele e l’islam radicale significa denunciare i nemici dei propri governanti, da Mubarak ad Assad: non si paga nulla, c’è furbizia politica e poco coraggio. Il Vaticano con il suo appeasement ha quindi sbagliato in medio oriente, è il momento di cambiare politica”.

Più sfumato il giudizio del direttore di AsiaNews, Bernardo Cervellera: “Politicamente i palestinesi vedono le loro difficoltà dovute all’occupazione d’Israele, il muro a Betlemme, gli insediamenti di coloni israeliani. I soldati israeliani lì fanno il bello e il cattivo tempo”. Quanto al riconoscimento d’Israele come “stato ebraico”, Cervellera è duro: “Una forzatura”.

La commentatrice e parlamentare Fiamma Nirenstein attacca il “palestinismo”, una distorsione della legittima rivendicazione palestinese a uno stato: “Nel sinodo si è infiltrato un negazionismo sempre più mainstream nella politica vaticana. Un terzomondismo cristiano, associato all’odio per l’ebraismo sinonimo di imperialismo, sta dilagando poi nelle chiese mediorientali. La Santa Sede deve smontare quest’ideologia orrenda e falsa. L’impellenza più netta dell’alleanza ebraico-cristiana è la difesa della democrazia e dei diritti umani, da pericolose forze che le attaccano, prima fra tutte l’integralismo islamico che odia sia cristiani che ebrei. Cristiani ed ebrei, dice giusto il Papa, sono sullo stesso fronte nella battaglia per la vita e per la pace”.

Andrea Riccardi conclude così: “L’accettazione dell’ebraismo da parte dei cristiani arabi è un passaggio obbligato. Gli ebrei non sono gli Ixos, i barbari, del medio oriente”.

(Fonte: Il Foglio, 23 ottobre 2010)

Nella foto in alto: il sinodo in Vaticano

Zerco

Grazie per avere trascritto questo tazebao. Che mi porta a rivedere certe mia posizioni.
Infatti ho sempre considerato Sant’Egidio un’organizzazione meritoria e Riccardi un personaggio equilibrato, interprete serio del cattolicesimo solidale.
Purtroppo vedo che anch’egli ha a cuore gli interessi di Israele e dell’occidente piuttosto che fare la carità.
Un altro missionario, peccato!

Sandokan91

Ben detto, Zerco, ne abbiamo piene le scatole di questi doppiopesisti che giustificano ogni crimine proveniente da occidente ma incurvano le ciglia non appena in medio-oriente qualcuno fa qualcosa di anche soltanto lontanamente sbagliato.

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