Porta Pia, card. Bertone la fa da padrone: “Vasta collaborazione tra Stato e Chiesa”

La commemorazione per i 140 anni della breccia di Porta Pia a Roma, evento che ha permesso la fine del potere temporale dei papi, è stata caratterizzata dalla presenza da protagonista del card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano. Arrivato in mattinata al monumento di Porta Pia, è stato raggiunto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Bertone ha quindi enunciato un breve discorso, nel quale ha reso “omaggio verso coloro che qui caddero”. Dal loro “sacrificio e dal crogiuolo di tribolazioni, di tensioni spirituali e morali che quell’evento suscitò” ha continuato Bertone, “è sorta però una prospettiva nuova”, “grazie alla quale ormai da decenni Roma è l’indiscussa capitale dello Stato italiano e il cui prestigio e la cui capacità di attrarre sono mirabilmente accresciuti dall’essere altresì il centro al quale guarda tutta la Chiesa cattolica, anzi l’intera famiglia dei popoli”. Il segretario di Stato vaticano ha affermato che “nel reciproco rispetto della loro natura e della loro funzione, la comunità civile e quella ecclesiale desiderano praticare in questo paese una vasta collaborazione a vantaggio della persona umana e per il bene dell’intera società”. Il prelato ha quindi parlato dell’opera della provvidenza divina, “che si è dispiegata mirabilmente anche in questa città e in questa terra d’Italia per ridonare concordia di intenti dove aveva prevalso il contrasto”. “In quest’urbe che per tua disposizione fu la sede della predicazione dell’annuncio cristiano dell’apostolo Pietro” ha aggiunto Bertone rivolgendosi a Dio, “il suo successore possa continuare a svolgere in piena libertà la sua missione universale”. “Tu che hai dato agli abitanti d’Italia il grande dono della fede in Cristo Gesù” ha detto anche il cardinale, “conservi e accresci questa preziosa eredità anche per le generazioni future”. Bertone ha quindi accennato al “beato pontefice Pio IX” e alla sua invocazione “Gran Dio, benedite l’Italia!”, augurandosi che Dio benedica “oggi e sempre questa nazione”. “Assisti e illumina i suoi governanti affinché operino instancabilmente per il bene comune” ha proseguito, “dona l’eterna pace a quanti qui caddero e a tutti coloro che li seguono e anche in questi giorni hanno sacrificato la vita per il bene della patria e dell’umanità”. Augurandosi che “questa città, questa nazione e il mondo intero godano sempre” della protezione divina affinchè “il corso della storia si svolga nella giustizia e nella pace verso quei traguardi e verso la pienezza di intenti annunciata da Cristo Gesù”, il cardinale ha concluso il discorso con un “Amen”.
C’è stato un solo accenno di reazione, da parte di alcuni esponenti della massoneria, che hanno gridato “Viva Garibaldi” da dietro le transenne. La delegazione Uaar, come già segnalato (Ultimissima di oggi), è stata invece tenuta ai margini, bloccata dalle forze dell’ordine. Stesso trattamento è stato riservato ad un gruppo di giovani dell’IdV.
L’unico discorso ufficiale in pubblico, di fronte a molti cittadini tenuti a distanza dalle transenne e un discreto schieramento di forze dell’ordine, è stato quello del card. Bertone. Il presidente della Repubblica non ha fatto dichiarazioni, limitandosi ad assistere alla deposizione di una corona. Presenti durante la cerimonia anche il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Il cardinal Bertone, il presidente Napolitano e gli altri si sono poi recati presso il museo di Porta Pia. Uscendo sul retro, sono stati contestati da un piccolo gruppo di radicali, che hanno scandito lo slogan “Vaticano e partitocrazia, serve una nuova Porta Pia”. Le forze dell’ordine hanno chiesto i loro documenti. Una volta sgomberata la zona, una delegazione di repubblicani si è recata presso il monumento della Breccia per una breve commemorazione.
Rispondendo ai giornalisti durante la successiva visita al Vittoriano, il presidente Giorgio Napolitano ha detto che la presenza del card. Bertone a Porta Pia “ha un significato di conferma del rispetto della Chiesa, della Santa Sede per Roma capitale”. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, nel suo discorso davanti alla nuova assemblea capitolina e al presidente Napolitano, ha ribadito: “Roma deve ritrovarsi in una cultura capace di tessere storia risorgimentale, eredità cattolica, locazione universale e funzione nazionale”. “Ecco perché conferiamo particolare valore alla cerimonia che si è svolta questa mattina a Porta Pia, con la presenza del segretario di Stato vaticano, cardinal Bertone insieme con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”, ha aggiunto. “Non si tratta più di rimarginare la ferita storica del conflitto tra Stato italiano e Santa Sede”, ha continuato il sindaco, ma di “fare interagire sempre più profondamente la storia risorgimentale, l’amore patrio e le virtù repubblicane con la cultura cattolica, e tutto ciò che essa laicamente rappresenta per quel nuovo umanesimo più volte invocato da Papa Benedetto XVI”.

91 commenti

Mauro Ghislandi

Mi sembra tutto un incubo. Datemi un pizzicotto forte, così mi sveglio e vado a vedere Nightmare al cinema, tanto per rilassarmi un po’.

Stefano Grassino

Perche tremendo. E’ naturale; questi sono i tempi in cui viviamo.
Starà a noi batterci con le esigue forze che abbiamo, nella speranza che qualcuno apra gli occhi.
Staremo a vedere, senza facili illusioni ne disperazione.

libero

Io la vedo come una chiesa che cerca di apparire infilandosi dapperutto e in tv, perché i fedeli in chiesa sono pochi.
E’ un segno di decadenza, quando le chiese erano piene non facevano così.

Pietro

Infatti, pensavo anche io la stessa cosa.
Iniziano a tremare…..

Ciccio

il problema è che nonostante perdano continuamente fedeli, il loro potere temporale continua ad aumentare a dismisura e le loro infiltrazioni pseudomafiose nello Stato (come CL onnipresente negli ospedali di alcune regioni ecc ecc) non accennano a diminuire, anzi.

libero

I voti però sono voti e quando non saranno più determinanti….
E’ per questo che i laici dovrebbero unirsi tutti e parlare con una sola voce, buttando sul tatolo, 20.000 iscritti, 30.000 iscritti, … fino a contare come e più della CCAR.
4.000 non basta.

camillo.coppola@tin.it

Il nuovo corso papalino,ispirato a PIO IX,consente solo i genuflessi,
con particolare dispensa,anche atei devoti.
Ma non crucciamoci,la distorsione della storia,affidata ai discendenti del sommo sacerdote del tempio di Gerusalemme,CAIFA,mette in luce vivida il meretricio dei politicanti Italiani,mercanti nel tempio dell’ipocrisia.
Non tutti i mal vengon per nuocere.

POPPER

Uscendo sul retro, sono stati contestati da un piccolo gruppo di radicali, che hanno scandito lo slogan “Vaticano e partitocrazia, serve una nuova Porta Pia”. Le forze dell’ordine hanno chiesto i loro documenti. Una volta sgomberata la zona, una delegazione di repubblicani si è recata presso il monumento della Breccia per una breve commemorazione.
Rispondendo ai giornalisti durante la successiva visita al Vittoriano, il presidente Giorgio Napolitano ha detto che la presenza del card. Bertone a Porta Pia “ha un significato di conferma del rispetto della Chiesa, della Santa Sede per Roma capitale”.

Caro Presidente Onorevole Giorgio Napolitano, entrambi avete manifetstato sprezzo per le proteste, non avreste sentito la loro mancanza e questo è grave e pregiudica ogni diritto dei cittadini ad essere da lei garantiti in commemozazioni di imporatnza nazionale. Lei mi ha deluso e non mi sento da lei garantito. Se le capiterà per caso di venire a leggere su questo sito gli interventi amareggiati per il comportamento delle Istituzioni più rappresentative della nostra amata Repubblica Italiana, si renderà conto che non potrà più parlare in generale degli italiani quando invia le sue felicitazioni al papa, come se le sue parole avessero toccato anche il nostro cuore, il mio non di certo e sono suo concittadino, quindi parli per il suo di cuore e non per quello degli altri suoi concittadini che potrebbero non avere la Sua stessa sensibilità verso il Papa. La ringrazio e le auguro di rimanere lucido ma altrettanto coraggioso contro elementi neofascisti che vogliono riportarci a quelli anni bui del fascismo e della tentata restaurazione del vaticano come padrone d’Italia.

Stefano Grassino

Con questo presidente, le tue son parole al vento. meglio far finta di essere orfani (e del resto lo siamo) rimboccarsi le maniche e camminare per la nostra strada.

POPPER

Beh, hai ragione anche tu Stafano G.

Hai sentito Giovanardi sulle adozioni gay? La Concia è stata ancora buona, ci sarebbero dovute essere delle proteste diplomatiche da parte delle nazioni interessate alla accusa gravissima di Giovanardi, credo bene che si dovrebbe chiedere le sue dimissioni e firmerei io stesso la petizione per una mozione di sfiducia.

Stefano Grassino

POPPER contro giovanardi non puoi nulla………..i nativi del nord america dicevano: se l’anima di un uomo malvagio vola via, egli non è più malvagio.

robby

benvenuti in vaticalia-dove un sindaco,decide di togliere i simboli solo se bossi lo ordina,non il ministro del istruzione di competenza-benvenuti in italia dove ce un presidente che sorride di cio-e ci crede veramente che lui è un uomo da imitare………….

POPPER

Eppure Roby, continuo a vedere uyna via di uscita. Pensa al periodo fascista, oggi non sarà meglio ma qualche conquista l’abbiamo ottenuta, abbiampo superato alcune prove tra le più dure, oggi una delle più dure a scapito, non solo dell’UAAR, ma dello stetto principio di laicità dello stato.

Tuttavia molti sono i successi dell’UAAR e, più si va avanti, più le istituzioni catto-talebane e leghiste non potranno fermare la nostra corrente laica perchè l’anelo alla libertà è la legge più forte in natura, attraversa anche lei difficoltà quasi insormontabili ma poi la storia ci insegna che ha prevalso sulle ideologie e le teocrazie.

Coraggio Roby, siamo sopravvissuti alle grandi guerre della storia, le generazioni future spero ricorderanno le lotte per la laicità dello stato che oggi portiamo avanti.

libero

Si le cifre sono con la laicità, lo dimentichiamo troppo spesso, 20% di fedeli in buona parte anziani e decremento annuale del 2,5% in aumento, il dato più ottimistico è che i giovani sono pochi, quindi verrà il giorno che …
E’ ovvio che la CCAR si infili ovunque, se i fedeli non vanno in chiesa, la chiesa va ovunque per far vedere che c’è.

Ratio

Secondo me è uno dei peggiori presidenti, assieme a quello che parlava con la madonna.
Vedremo come sarà il prossimo.
Sob!

alex

Il prossimo sarà Berlusconi!! al peggio non c’è mai fine, ormai non c’è più nulla da fare..:(

FSMosconi

“Porta Pia, card. Bertone la fa da padrone: “Vasta collaborazione tra Stato e Chiesa””

Collaborazione-tipo tra Stato e Chiesa: i politici danno ‘immerite’ una mano, i Gonnelloni si prendono il braccio…

RAmen-ya

stefano f.

non è un incubo ma la realtà che stiamo vivendo.
ripeto, se vogliamo che i nostri diritti siano rispettati dobbiamo combattere per questo, e ciò signifiça scendere in strada e dire la nostra a muso duro.
con apparizioni estemporaneee in tv in programmi di dubbia levatura intellettuale (scusate ma è solo il mio pensiero) non arriveremo mai a nulla.

Stefano Grassino

A muso duro n° 4000 persone pacifiche come noi? Sai quanti minuti…..no scusa secondi, ci mette la celere in assetto antisommossa a romperci le ossa? Vent’anni di duro lavoro e tempo scucito alle nostre famiglie per costruire questa bella realtà che inizia a far paura (perche sono i cervelli e non le braccia che spaventano i poteri) distrutto per una bravata? No grazie.

libero

Diventare aggressivi è quello che vorrebbero i confessionalisti, così potrebbero giustificare la repressione violenta, non cadiamo in questa trappola, oltretutto non ci sono le condizioni.

Arnaldo

Ma la storia italiana ce lo insegna:se non diventiamo noi agressivi perchè riusciamo ad evitare le trappole, lo diventano “loro” a nome nostro.
Questo è il “loro” asso nella manica. P2 docet…

ATEONONTROPPO

Mah….. Questa entrata a gamba tesa dell CCAR in un evento che l’ha vista sconfitta e depredata solo per diplomaticamente dirci che Roma è l’indiscussa capitale, che ringraziano Dio per l’unità d’italia, che saranno collaborativi con lo stato (!) mi puzza di società dei magnaccioni.
Da quando in qua sono diventati i garanti dell’unità d’italia con Calderoli che fa leggere la proposta di legge federalista a Bertone prima che al parlamento?
Anche loro mangiano nella greppia assistenzialista e campano con i soldi di chi abortisce, di chi tromba con preservativo e pillola, di chi non va a messa e di chi non crede.
Puah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

FSMosconi

Non fornire altri dettagli per favore, posso immaginarlo… 🙁

Flavio

Che tristezza. Parla proprio da vincitore. Concordo coi massoni: viva Garibaldi!

robby

ohh ieri sera la cieligina sulla torta in rai,non anno fatto un docufiction-films ecc,sul evento(20 settembre),nooooooo,un bel film ,preferisco il paradiso..con s filippo neri,to un altro bel calcio alla memoria storica che gli italiano,propio quella sera,cioè ieri avrebbero dovuto vedere…..benvenuti in vatitalia

Alfonso

Amici, ma di cosa ci meravigliamo, tutti noi sapevamo di vivere in un paese comandato dal Vaticano. Da oggi con questa cerimonia la teocrazia è stata semplicemnete ufficializzata ed ora lo sa anche il mondo intero.

Jane K

Il mondo intero (e in particolare i principali stati europei) l’ha sempre saputo che l’Italia è una colonia vaticana. Purtroppo sono i cittadini italioti che non se ne rendono conto e minimizzano sempre. Tutte le volte che mi capita di sottolineare la sudditanza del nostro paese alla chiesa ottengo solo mezzi sorrisi di assenso misto a rassegnazione. E poi tutti a far battezzare i figli, fare le feste di cresima e comunione, i matrimoni in chiesa, perchè “le tradizioni sono importanti” perchè “la chiesa fa anche del bene”, perchè “io non credo nei vescovi e nei cardinali ma in alcuni preti sì”, perchè “se non ci difendiamo con le nostre tradizioni religiose saremo invasi dai musulmani”, ecc. ecc.

rosalba sgroia

su you tube c’è il video della contestazione dei radicali, cercatelo. Ho messo il link prima ma è in attesa di approvazione…

gigi

I corvi neri
erano appolaiati
sui pali delle vigne
e aspettavano.
Ora si son fatti
piu sfacciati
volano tra le case,
tra le vie del paese.
Stanno sulle ringhiere
dei balconi,
sbirciano dentro
le finestre.
Servi di dio
padroni di tutto.

23 – 05 – 10

salam aleikum

gigi

eullucci

Un giorno tutto ciò sarà solo un brutto ricordo. I preti e i loro servi potranno frenare, ma non fermare il progresso della ragione e la sua vittoria sull’oscurantismo. Alla fine perderanno.

nicola007

quando verra’ quel giorno,spero di avere la memoria corta,perche sto soffrendo molto ora.

Entomos

Peccato perchè sarebbe il più bel Paese del mondo,ma viene veramente voglia di portar via i cosiddetti quando ti umiliano così….
Vorrei vederla come Popper,ma faccio una fatica…sarà che ho poca fede 😉

Giona sbattezzato

Traduzione del significato dei discorsi pubblici alla cerimonia: chiesa e stato sono pappa e cicca, ci sta bene così, comandiamo noi per cui continuiamo a spalleggiarci così.

Massimo

“Roma deve ritrovarsi in una cultura capace di tessere storia risorgimentale, eredità cattolica, locazione universale e funzione nazionale”… per non dire [che di tratta di] “fare interagire sempre più profondamente la storia risorgimentale, l’amore patrio e le virtù repubblicane con la cultura cattolica, e tutto ciò che essa laicamente rappresenta per quel nuovo umanesimo più volte invocato da Papa Benedetto XVI”… cioè, in particolare, con annessi e connessi, con licenza parlando, ‘absit iniuria verbo’, ‘qui lo dico e qui lo nego’, ma… non solo – e, perdonatemi, chiedo venia… ‘non soltanto’, come dicevo, ‘qui lo dico e qui lo nego’… ma anche, in nome di Dio e degli uomini – ma anche no, per non offendere nessuno – ‘qui lo nego e qui lo dico’, senza offesa per nessuno, con quache altro contorsionismo a piacer vostro, e pur anco ‘a Dio piacendo’… ecc. ecc. ecc. … E, COMUNQUE, QUI, COMANDA IL PAPA… VERSTANDEN?

Francesco De Biasi

Ho visto la notizia sul TG5, e la presenza del Cardinal Bertone è stata salutata come una grande cosa, prova della definitiva riconciliazione tra Stato e Chiesa. Come se fossero mai stati avversari, come se questa presunta riconciliazione fosse una cosa positiva.

Rabbrividisco.

Flaviana

@Stefano Grassino
Concordo su tutto. Dobbiamo continuare con perseveranza e buon senso. E non mollare mai. Cio’ che ci circonda lo conosciamo, non ci possiamo illudere di rovesciare tutto in una notte e magari nemmeno tra 1000, ma nemmeno mai pensare che il nostro impegno sia inutile. Mai.

Stefano Grassino

Arnaldo risponde:

martedì 21 settembre 2010 alle 8:00

Ma la storia italiana ce lo insegna:se non diventiamo noi agressivi perchè riusciamo ad evitare le trappole, lo diventano “loro” a nome nostro.
Questo è il “loro” asso nella manica. P2 docet…

Vero quello che dice Arnaldo e ce lo dobbiamo aspettare. E’ anche vero purtroppo che non possiamo permetterci di fare ciò che possono loro. Subire la violenza fisica e reagire con le idee è la nostra unica arma. E’ difficile, lo sò. Difficile se non alle volte impossibile ma non possiamo fare altro. Se un giorno avremo invece di quattromila iscritti, quattrocentomila allora……….sempre con le idee faremo sentire un ben altro peso.

MaTTiA

Secondo me dovremmo smettere di festeggiare il 20 settembre.
La breccia di Porta Pia non ha affatto permesso all’Italia di entrare a Roma ma al contrario è stata una falla attraverso cui tutto il marciume del Vaticano si è riversato in Italia.

antoniadess

concordo su questo: “La breccia di Porta Pia non ha affatto permesso all’Italia di entrare a Roma ma al contrario è stata una falla attraverso cui tutto il marciume del Vaticano si è riversato in Italia.” 🙁
invece penso che si debba continuare a ricordare il XX settembre, per rinfrescare la memoria storica perduta dai nostri concittadini, oltre che dai politicanti; più che festeggiare, perchè quello che doveva essere la fine del potere temporale dei papi, purtoppo non si è avverato: in altre forme (zuavi in parlamento) è più vivo che mai

Barbara

“fare interagire sempre più profondamente la storia risorgimentale, l’amore patrio e le virtù repubblicane con la cultura cattolica, e tutto ciò che essa laicamente rappresenta per quel nuovo umanesimo più volte invocato da Papa Benedetto XVI”.

Le parole più vomitevoli che abbia mai sentito.

alex

A te non sono piaciute??e chi se ne frega!! in tanto sono quelleche hanno sentito tutti gli Italiani!! buon 20 settembre a tutti!!ahaha 😛

Barbara R.

“La commemorazione per i 140 anni della breccia di Porta Pia a Roma, evento che ha permesso la fine del potere temporale dei papi, è stata caratterizzata dalla presenza da protagonista del card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano”

Mi sa che con questa partecipazione si vogliono RIPRENDERE UFFICIALMENTE il potere temporale dato che in pratica mettono bocca e comandano in Italia.

Stefano Grassino

Il potere temporale? Ma selo hanno già. Qui da noi nel Lazio, la legge quaranta è ormai inesistente. I consultori sono stati invasi dall’opus dei grazie alla polverini e con il tacito assenso del pd.

libero

Mi stai dicendo che sarebbe meglio non avere a che fare con il Lazio.

Beatrice

“…in piena libertà la sua missione universale…”

Libertà non significa “liberi tutti”.
Libertà NON significa ricevere soldi dai bilanci pubblici senza contrarre l’obbligo di rispettare i regolamenti finanziari che viaggiano con i soldi, né di fare entrare per ispezioni la corte dei conti competente per le verifiche su come quei soldi sono stati spesi.

luca t.

Il colmo è che il Card. Bertone, se non erro, ha ricevuto ed ha tuttora i gradi di generale di corpo d’armata del nostro esercito, essendo stato insignito in passato del comando del “cappellanato militare” dell’esercito italiano.

Non ci sarebbe neppure da meravigliarsi se ricevesse ancora una lauta pensione per tale incarico.

Insomma, il cardinale/generale del nostro esercito, che presiede la commemorazione del 150° della breccia Porta Pia, in rappresentanza di chi ha scomunicato il corpo dei bersaglieri del nostro stesso esercito…

Non è simpatico?

StefanoM

Sarebbe stato meno deprimente leggere la scritta della mia stessa lapide.

Serve uno stomaco forte per leggere fino alla fine…

Sal

Dicono di seguire il vangelo ma poi fanno tutto l’opposto. Erano stati avvisati che il loro potere sarebbe stato rispettao e che sarebbero stati difesi dal Re. Hanno preferito fare i morti invece di seguire il vangelo che dice: – “A chi ti schiaffeggia sulla guancia destra, porgi anche l’altra. E se uno vuole farti causa per impossessarsi della tua veste, lascia che ti prenda anche il mantello; e se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia..”

Avevano deciso il ” expedit prohibitionem importat.” che non avrebbero potuto partecipare alla vita politica italiana e hanno cambiato idea ora non fanno altro che dare la linea.

Pio IX (caparbio) aveva detto : «Io non sono profeta, né figlio di profeta, ma in realtà vi dico che non entrerete in Roma». “ Neanche in questo ci ha preso.

In aafrikaans il camaleonte lo chiamano “verkleurmannetjie” che significa “ometto che cambia colore” e c’è ancora qualcuno che gli da retta. Povera italia, colonia Vaticana.
Altro che breccia e porta pia.

antoniadess

“la cultura cattolica, e tutto ciò che essa LAICAMENTE (sic!) rappresenta per quel nuovo umanesimo più volte invocato da Papa Benedetto XVI”
mazziati e beffatti…dalla “san(t)a laicità”

Barbara

E attenzione al nuovo UMANESIMO. Per quello che aggettivo conieranno? Lasceranno nuovo alla Alemanno?

Brain

la presenza del cardinale Bertone alle celebrazioni dell’anniversario della braccia di Porta Pia è stata ridicola e grottesca. È un po’ come invitare un politico sconfitto alle elezioni a festeggiare nell’anniversario nel quale non è stato rieletto. Il tutto la dice lunga su quanto sia ancora lontana la reale separazione tra Stato italiano e Chiesa cattolica, da tutti evocata a parole ma nei fatti mai realmente messa in pratica.

POPPER

il riassunto è questo: Bertone dice a Napolitano, “ci siam battuti con onore per difendere la santità della sede di Pietro, ma avete vinto voi, ora ci stiamo prendendo la rivincita.

ClaudioLXXXI

Cari commentatori, con molta sincerità e nessun intento offensivo, mi fate quasi tenerezza.
Piangete alti lai paventando la fine della laicità dello Stato per quella che non è stata altro che una cerimonia doverosa di riappacificazione della memoria collettiva. Inveite contro una teocrazia italiana che di fatto esiste solo nella vostra immaginazione vittimistica, giacchè mi pare che leggi siano tuttora scritte dal parlamento eletto dal popolo e non dal collegio cardinalizio. In verità il vostro non è che un fondamentalismo uguale e opposto a tutti i fondamentalismi teocratici, e come tale destinato ad essere sconfitto dalla storia.
Voi siete il passato, noi (e con noi intendo quelli che vogliono costruire un paese unito e non in guerra civile permanente) siamo il futuro.
Saluti da un cattolico laico

PS sig. Stefano Grassini, mi farebbe gentilmente sapere donde trae l’informazione sull’ammontare della pensione di Bertone?

Markus

Mi piace il discorso EREDITA’ CATTOLICA fatto dal sindaco di Roma.

Meglio l’eredità cattolica che le radici cristiane… in fondo l’eredità non è qualcosa che apparteneva a un morto e ora torna utile a qualcun altro ?

Ma sù, pensiamo allo IOR alla collaborazione Stato e Chiesa e lasciamo che anziani signori sognino ancora mentre la realtà gli sfugge…

G.B.

” Il prelato ha quindi parlato dell’opera della provvidenza divina, “che si è dispiegata mirabilmente anche in questa città e in questa terra d’Italia per ridonare concordia di intenti dove aveva prevalso il contrasto””
Dunque per Pio XI la divina provvidenza si era manifestata attraverso quel bel signore che sappiamo, e adesso quali sono i suoi strumenti?

stefano b.

“Il prelato ha quindi parlato dell’opera della provvidenza divina, “che si è dispiegata mirabilmente anche in questa città…”
anche un po’ qui a Bergamo dove la curia possiede tre miliardi (3.000.000.000 €) di euro solo in beni immobiliari…
non so da voi

Cesare b

Fatevene una ragione. Porta Pia non significo’ affatto la rovina della Chiesa Cattolica come istituzione religiosa, anzi … Non significo’ nemmeno la fine Stato Pontificio, che, pur ridottissimo in termini territoriali, fu lasciato sopravvivere dal Regno d’ Italia. Infatti le truppe e le altre autorita’ italiane non misero mai piede nell’area che oggi e’ SCV, non obbligarono (come abitualmente si fa in caso di “debellatio”) il Capo dello Stato sconfitto all’esilio, non affrontarono le truppe (simboliche, e’ vero, ma inquadrate ed armate) acquartierate in Vaticano. Tale situazione di fatto fu poco dopo (13 maggio 1871) sancita ufficialmente con la cosiddetta Legge delle Guarentigie. Questa lasciava al Papa (irrevocabilmente e in esenzione da qualsiasi imposta) i Palazzi Vaticano e Lateranense e la villa di Castel Gandolfo, gli riconosceva tutti gli onori sovrani, comprese le precedenze accordategli dai sovrani cattolici, lo dichiarava “sacro e inviolabile” nonche’ esente dalla giurisdizione penale italiana, senza distinzione tra atti connessi e atti estranei all’esercizio del suo ministero. La legge puniva gli attentati e le ingiurie al Pontefice con le stesse pene stabilite per gli attentati e le ingiurie al re, concedeva al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede le stesse garanzie e prerogative accordate al corpo diplomatico accreditato presso il re, consentiva al Pontefice di continuare a tenere i consueti corpi armati; garantiva ai cardinali, anche nel caso in cui fossero colpiti da sanzioni penali, la possibilità di prendere liberamente parte al conclave; assicurava che nessun ecclesiastico fosse perseguitato per avere partecipato alla formazione ed emanazione di atti pontifici; lo Stato s’interdiceva la possibilità di espellere ogni straniero titolare di un ufficio ecclesiastico in Roma. Al Papa era riconosciuto il diritto di avere un proprio ufficio telegrafico e di usare la valigia diplomatica, e lo Stato si impegnava a corrispondergli una generosa dotazione annua. Il Concordato del ’29, recepito in Costituzione, e la revisione “craxiana”, non hanno altro che dare una forma giuridicamente piu’ certa e piu’ chiara a quanto era gia’ contenuto implicitamente in quella legge, che a sua volta era prefigurata dal comportamento di fatto degli Italiani tra il 20 settembre 1870 e il 13 maggio 1871.
Mi spiegate che cosa un laicista sfegatato ha da festeggiare nella ricorrenza del 20 settembre? E mi spiegate perche’ i cattolici non dovrebbero, invece, onorarla e non dovrebbero definire “provvidenziali” i fatti di quel giorno con tutto quel che ne e’ seguito?
Saluti.

POPPER

Cesare B, guarda che a stato ponticio ci si doveva ancora arrivare, almeno fino a Mussolini, quindi, al tempo della Breccia non c’era uno stato pontificio ma un regno pontificio con possedimenti territoriali e con un esercito.

Oggi è ancora una teocrazia, beninteso, e i cui sudditi devono scegliere, o essere cittadini Italiani e difendere la laicità dello stato, o obbedire al papa re e lottare contro i diritti umani.

libero

E fu un errore, era necessario che i Savoia inviassero il papato ad Avignone, provvisoriamente, per rinverdire la fede anche in Francia.
Forse ci hanno pensato, ma non hanno avuto il coraggio, nonostante tra i liberal-massoni ci fosse qualcuno che lo avrebbe fatto.
Una volta inviato il papato ad Avignone i Savoia avrebbero dovuto fare come Enrico VIII°.

POPPER

Dissento dal tuo post Cesare b, per molte ragioni, tutte laiche ovviamente.

Ti stai togliendo forse del tutto la maschera? Non riesci più ad arrampicarsi sugli specchi magici, hai voluto reagire in modo molto reazionario e oltranzista, finalmente inzio a vedere il tuo profilo un po’ meglio; vedi, essere sinceri una volta tanto qui nel sito fa bene all’anima, come direbbe un qualasiasi prete nel confessionale.

Quando tutti i bizantinismi ipocriti della ccar falliscono si arriva all’oltranzismo catto-talebano, si dice davvero quel che si pensa, per esempio, che eravate contenti di vedere le proteste dell’UAAR essere impedite, anche se questo vuol dire anticostituzionale, ma a voi non ve ne importa nulla, siete sudditi del papa o cittadini italiani? La risposta è semplice, vi state comportanto come sudditi del papa e non come cittadini italiani.

Evvai..siate sinceri..dite finalmente che vorreste bruciarci vivi e multate per ingiuria al papa.

Fiorenzo Nacciariti

“Mi spiegate che cosa un laicista sfegatato ha da festeggiare nella ricorrenza del 20 settembre?”

Per esempio possiamo festeggiare l’abolizione della pena di morte avvenuta per tramite del Codice Zanardelli; che se aspettavamo i papocchiantropi ce lo potevamo scordà (ancora ce l’hanno nel catechismo, la giustificazione della pena di morte). Più in generale festeggiamo la fine di una infame teocrazia o, più modestamente, la riduzione della sua nefasta influenza sulle possibilità di sviluppo dell’Italia.

Poiché si considera poco ciò che già si possiede, è logico che molti italiani di oggi non capiscano le lotte del Risorgimento e ormai neanche più quelle della guerra di liberazione dal nazifascismo.

È proprio per l’oblio del Risorgimento e della Resistenza che oggi la restaurazione clerico-nazifascista procede al galoppo.

Paul Manoni

@Fiorenzo
L’inizio di una liberta’ di culto. Fino a quel momento gli Ebrei, per esempio, erano confinati nei ghetti…. 😉

Paul Manoni

Il 20 settembre 1870 toccò ad un ufficiale ebreo piemontese l’onore di comandare la batteria dei cannoni che aprì una breccia nelle mura di Roma a Porta Pia, con l’annessione della città al Regno d’Italia, terminò il potere temporale dei papi, il ghetto fu definitivamente abolito e gli ebrei equiparati agli altri cittadini italiani.

spapicchio

Anche per me, Cesare b., forse dovresti togliere una maschera, non lo sento onesto fino in fondo il tuo discorso, non sincero quello che scrivi… troppi errori nel suo post, anche se ricco di particolari, oppure prova a percepire e a riconoscere la gravità della deriva confessionale nel Paese, il rischio dovuto al degrado dello Stato di Diritto e della democrazia in Italia, l’errore di mettere in risalto solo militia christi, che di cristiano ha ben poco, la perdita di credibilità al livello o nel contesto internazionale, in Europa, la mostruosità della pedofilia cattolica, e tante altre cose. Molti se ne sono accorti, anche all’estero… è bene riflettere… se davvero ci conviene continuare questa situazione senza prendere adeguati provvedimenti, e se conviene anche a te Cesare b. il non fartene una ragione, e andare schiavo al papa: tutte quelle garanzie, quelle guarentigie, quei privilegi, non sono meritati dalla gerarchia cattolica, la quale gerarchia anche se straricca (poiché sono pieni zeppi di denaro pubblico) non è indispensabile a nessuno, soprattutto se non opera per il bene del Paese ma, al contrario, lo disprezza, e ne disprezza la democrazia e la laicità delle istituzioni che sono condizione di libertà e civiltà di qualsiasi stato.

RobertoV

In Austria sotto la spinta delle associazioni delle vittime della pedofilia stanno preparando un referendum contro i privilegi della chiesa e vogliono chiamare in causa anche lo stato per le sue eccessive connivenze con la chiesa cattolica. In Germania qualcuno si sta chiedendo se si debba ancora rispettare l’accordo del 1803 che indennizzava la chiesa per averle sottratto vari beni patrimoniali: con tale accordo lo stato si impegnava a pagare gli stipendi ai preti (pari a 500 milioni all’anno oggi, e ad alcune altre agevolazioni in modo da raddoppiare le entrate dai fedeli con le tasse) ed in tal modo sono passati da allora alla chiesa qualcosa come 150 miliardi di Euro attualizzati.
Il problema è che dal passato tale multinazionale ha ereditato una marea di beni e privilegi in ogni nazione che quando si vanno a controllare si resta sbalorditi, ed in più possiede industrie, varie catene commerciali, assicurazioni e banche, TV e giornali. Beni e privilegi che vengono accumulati ed utilizzati in una logica aristocratica e latifondista e solo in minima parte per i fedeli (basta vedere come cerchino di risparmiare sugli indennizzi alle vittime della pedofilia in Austria, mentre in Germania qualcuno ha fatto una proposta di soli 5000 Euro a vittima). Il problema è che grazie a questa eredità ed a questa situazione ed al controllo che ha sui fedeli (soprattutto sullo “zoccolo duro” al quale va bene qualsiasi cosa i vertici facciano) ed alla retorica “buonista” che ancora funziona, è una multinazionale troppo potente ed ammanicata (e che gode dei privilegi di stato) ed è difficile contrastarla ed anche uno stato si trova in difficoltà a cercare di eroderne il potere (si è visto anche col Kulturkampf di Bismarck nel XIX secolo che dopo 10 anni ha dovuto rinunciarvi ed anche i Savoia cosa potevano fare contro chi possiede ancora oggi il 20% del patrimonio immobiliare italiano (ed il 25% nel Lazio), oltre a tutto il resto?). E’ ovvio che è un forte potere economico e politico, un impero, che ha perso poco rispetto alla sua gemella aristocrazia a cui progressivamente sono stati sottratti privilegi e beni. Qualcosa a livello europeo e faticosamente sta avvenendo (purtroppo non in Italia), ma è una lenta erosione, perché nonostante la perdita di presa sui fedeli per la secolarizzazione, ha a disposizione dei mezzi molto potenti (e si è vista la loro “potenza di fuoco” e la loro “vera natura” soprattutto in Italia negli ultimi 10 anni approfittando del fondamentalismo islamico, dopo un periodo di apparente “tranquillità” seguito al Concilio Vaticano II). La chiesa sa (e d’altronde non è stato diverso in passato) che se dovesse basarsi solo sulla spiritualità e la testimonianza avrebbe perso la sua battaglia e sarebbe pesantemente ridimensionata ed i suoi fedeli si dividerebbero in tante chiese o nella non credenza, quindi, sta utilizzando tutti i sistemi di potere ed economici ed i media per contrastarlo, ma soprattutto per conservare tutto il suo potere e le sue ricchezze e non per nulla punta alla colonizzazione del 3° mondo.

statolaico

Il Presidente Giorgio Napolitano avrebbe dovuto presenziare, come atto dovuto, con le associazioni laiche di liberi cittadini piuttosto che esibirsi tra Bertone e il papista Letta.

Fiorenzo Nacciariti

Dialogo tra i signori Augusto Bertone e Tacito Napolitano, dirimpettai in Roma.
Inizio dialogo.
Augusto dice a tacito:
“Visto che semo dirimpettai e che c’avemo grande amicizia, confidenza e reciproco rispetto, io direi de fa così, io vengo nel tuo appartamento quanto me pare, in piena libertà e amicizia, visto che ce so, fraternamente, me servo pure alla tua mensa. Tu, ogni volta che te pare, poi fa domanda in carta bollata per chiede de venì nel mio appartamento, per fa tutto quello che permette il protocollo che me compiacerà de comunicarte allegato al permesso che graziosamente forse te farò ave. Ed è proprio così che se vive nel reciproco rispetto, sono sicuro che sei d’accordo Tacito.”
Fine dialogo.

Commenti chiusi.