Verbania, commissione tributaria rigetta ricorsi di enti religiosi su esenzione Ici

Il Sole 24 Ore rende note due recenti sentenze della Commissione tributaria provinciale di Verbania sulla questione dell’esenzione Ici. Le sentenze hanno rigettato due ricorsi da parte di enti religiosi, che pretendevano l’esenzione dall’Ici per strutture formalmente indicate come edifici di culto ma di fatto utilizzate diversamente.
La sentenza n. 41/10 ha rigettato il ricorso presentato dal monastero di Cannobio, cui erano stati inviati avvisi di accertamento dell’Ici relativa al periodo dal 2005 al 2008 per una struttura usata come convento e convitto. La scuola ospitata nel convitto era stata chiusa e non c’erano più suore: per questo l’esenzione non può più essere riconosciuta, sostiene la Commissione.
La sentenza n. 42/10 ha chiarito inoltre che un edificio religioso utilizzato anche come “casa ferie” non può avere l’esenzione. Questo perchè si tratta di attività “oggettivamente commerciale”, “rivolta ad un pubblico indistinto e dietro pagamento di quote giornaliere non irrilevanti”. E anche se la struttura ha un piccolo luogo di culto, come una cappella.

Archiviato in: Generale, Notizie

34 commenti

Roberto Grendene

vien detto che “dare a Cesare quel che e’ di Cesare” e’ un concetto chiaro, laico, innovatore
ma tutte le volte si scopre che nulla e’ di Cesare…
e in questo caso la cosa dovrebbe essere lampante: si tratta di pagare le tasse

bismarck

Sembra che un giudice si sia scomodato a scendere da Berlino fin qua.

Lino

Per me questa è una cattiva notizia: stavo proprio cercando di evadere l’ICI sul mio appartamento appendendo un’immagine di Padre Pio in bagno e mi capita questa commissione tributaria così zelante che dà il cattivo esempio!

Florenskij

Padre Pio rifiutò di stornare dalle offerte destinate alla “Casa sollievo della sofferenza” le ingentissime somme che lo “stato maggiore” dei Cappuccini gli chiedeva per turare le falle enormi provocate dalla sconsiderata adesione alle proposte del “banchiere di Dio” Carlo Giuffrè. Questo rifiuto ( ben rappresentato nel film TV interpretato – mirabilmente – da Sergio Castellitto ) gli causò, a quanto pare, la “seconda persecuzione”, iniziata nel 1960, dopo la “visita apostolica” di mons. Maccari. Padre Pio, umile com’era, non avrebbe rifiutato di essere messo in bagno; quello che è in bagno ( non certo bagnomaria ) è il cervello di persone che parlano di padre Pio a vanvera, senza essersi documentate, quindi senza aver minimamente compreso la grandezza del personaggio. Si sa, le vie del pregiudizio e del livore sono infinite. Grazie al cielo il padre ha sofferto e prega anche per chi disprezza la sua figura. Amen.
P.S. Concordo sul fatto che gli enti ecclesiastici paghino il dovuto; comunque a latere faccio una proposta, visto che la Chiesa rappresenta un “bubbone” anche dal punto di vista economico: provate a calcolare quale sarebbe il mancato introito del turismo se non esistessero i poli di attrazione costituiti dall’arte commissionata dalla Chiesa: Roma, Assisi, Siena e via dicendo. tanti saluti, e datevi una ripassata alla storia dell’arte e della civiltà italiana.

gianfranco

tranquilllo che la maggior parte dei soldi che i turisti portano ripassano per strutture che fanno capo alla chiesa…
l’arte commissionata dalla chiesa è stata fatta, soprattutto a Roma, distruggendo l’arte classica preesistente e con le ricchezze saccheggiate qua e la nei secoli…

Dariok

storia della “civiltà” italiana? certo, le chiese le cattedrali etc sono state costruite dai preti con le loro manine e con i loro soldini! perchè certa gente insiste a venir qui a scrivere scemate? Padre Pio? se esistesse l’inferno che tanto vi terrorizza quello sarebbe il suo posto! documentati tu!

ser joe

Pregiudizio e livore su padre pio?
L’unico miracolo di padre pio non è quello di aver avuto i calli allemani lavorando ma di aver saputo sfruttare la credulità popolare per arricchire la propria confraternita, tanto che da morto gli hanno fatto una cripta di 200 mq. ricoperta di oro massiccio manco fosse Tutankhammon.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che gesù, se mai è esistito ha dato a Pietro le chiavi di una chiesa povera e non certo quelle delle banche.
Dunque, le tue sbrodolate di delirio mistico su personaggi ammantati di santità vai a farle altrove.

Southsun

Guarda che l’arte “della Chiesa” è spesso frutto di lasciti fatti da chi voleva comprarsi il Paradiso perchè “timorato di dio”. Tesori pagati due soldi o avuti gratis (o razziati all’estero, vedi l’oro degli Incas fuso e usato per adornare gli idoli cattolici).

Se la Chiesa avesse dovuto pagarsi quelle opere inestimabili al loro vero valore, sarebbe finita in cenci e stracci da secoli.

La prova? Perchè non chiede ORA ai più grandi artisti moderni di farsi fare opere agggratis o per quattro soldi, in cambio del Paradiso?

OGGI la Chiesa sa fare solo porcherie, comprese quelle architettoniche. Qui da noi le periferie sono piene di chiese brutte da incubo.

Mario

@ Southsun

“OGGI la Chiesa sa fare solo porcherie, comprese quelle architettoniche. Qui da noi le periferie sono piene di chiese brutte da incubo.”

Lo immagino bene. Pensa che una volta, andando verso Giugliano, mi capitò di vedere una chiesa che da fuori sembrava identica ad un centro commerciale. Se non ci fosse stata la scritta: “Chiesa di Cristo risorto ecc.ecc.”, non avrei capito che si trattava di un luogo di culto.

Paul Manoni

Spacciavano un albergo (“Casa ferie”) per un luogo di culto, piu’ o meno quasi, un monastero….
Cosa non farebbero per evadere l’ICI! 😉

nightshade90

gesù divenne violento e adirato solo a vedere dei mercanti fare dei commerci presso il tempio, mi chiedo cosa direbbe a vedere la sua chiesa spacciare degli edifici commerciali per luoghi di culto per non pagare le tasse 😉
quanta ipocrisia tra i suoi presunti “vicari e rapprsentanti….”

San Giovese

Era un luogo di culto…. si praticava il culto al Dio Euro!!!

Paolo

Finalmente, una goccia di giustizia nel mare dei privilegi degli enti religiosi.

denis

“casa per ferie”? basta cambiare la denominazione in “casa per la riflessione interiore” e farsi pagare non con ricevuta ma con “offerta volontaria” (obbligatoria sottointeso). e tutto risolto.. magari la si trasforma in onlus. sai cha pacchia..

Florenskij

Molto probabilmente il ricorso a certi mezzucci da parte degli enti ecclesiastici e della comunità religiose è l’espressione di un forte disagio. Parto da un esempio: nel secondo dopoguerra i Lords inglesi si trovavano in difficoltà perchè dovevano pagare le tasse per i castelli aviti, senza parlare delle ingentissime spese di gestione. Così suppongo che sia per le proprietà ecclesiastiche oggi: in tempi di fortiisima crisi religiosa si fa fatica a mantenere conventi et similia, e venderli diventa difficile, date le spese di ristrutturazione occorrenti per rendere gli edifici funzionali e “a norma”. Da qui il ricorso a fonti di finanziamento talora fantasiose, come il turismo ( para ) religioso. Sta di fatto che alcune comunità religiose sono quasi alla fame. Un tempo gli enti religiosi ricevevano donazioni e lasciti testamentari perchè si riteneva che svolgessero una funzione pubblica ( e in gran parte la svolgevano effettivamente, come nel caso dell’Opera san Francesco” che nutre gli emarginati – a proposito: quanti volonatri atei fanno altrettanto ? ). Oggi in molti casi le proprietà sono diventate una pietra al collo.
Non potreste cercare di capire le possibili ragioni di certi “traviamenti” ( ovviamente continuando a denunciare, com’è giusto, speculatori e paperoni in veste ecclesiastica )? Si può qualche volta uscire dalla logica del livore sempre e comunque?

Dariok

di volontari atei ce ne sono a bizzeffe, non insinuare cialtronerie! emergency è per caso sotto l’ordine delle suore disgraziatine di cernusco?
sei ridicolo

denis

conosco personalmente e ho amici religiosi con cui parlo in maniera aperta di queste cose e ti posso assicurare che alla fame ci sono i privati imprenditori che pagano le tasse e si ritrovano in concorrenza sleale con simili “case per ferie” esentasse.

Ti smentisco che le comunita religiose siano alla fame. non sono mai state cosi floride. LA comunita papa giovanni XXIII qua in romagna ha raggiunto livelli di finanziamento assurdi ed incredibili. A Forli hanno costruito una casa famiglia da favola e non ti dico il lusso sfrenato che si trova all’interno ad uso dei “responsabili” mentre gli alloggi per gli emarginati sono ovviamente piu modesti. Ma ti assicuro che sono piu che finanziati a piene mani sia dallo stato che dalla comunita europea. Vogliamo parlare chi trova alloggio in simili case? dovremmo aprire un altro capitolo alquanto doloroso.

LA curia cesenate e questo per ammissione di un amico che ha frequentazione con gli alti ranghi, ha proprieta inimmaginabili e quando le parrocchie vanno a cercare finanziamenti per ristrutturare le LORO chiese, si sentono risponodere che devono aprire mutui a cui devono in prima persone rispondere i parrocchiani..

Vogliamo parlare del lusso sfrenato dei vescovi e di macchine extra lusso con autista?.. In ultima analisi.. VOGLIONO FORSE FARTI CREDERE CHE SONO ALLA CANNA DEL GAS, IN QUESTA MANIERA E’ PIU FACILE FARE APRIRE I CORDONI DELLA BORSA DEI NOSTRI GOVERNANTI PACIAPILE.. MA LA REALTA E TUTT’ALTRO..

UN ALTRA COSA.. QUESTO MIO AMICO ATTIVISSIMO NELLA COMUNITA ECCLESIASTICA DA LAICO, STA DANDO SEGNI DI CEDIMENTO.. SI STA SCHIFANDO DI CIO CHE VEDE…

Fri

Non potreste cercare di capire le possibili ragioni di certi “traviamenti” ( ovviamente continuando a denunciare, com’è giusto, speculatori e paperoni in veste ecclesiastica )? Si può qualche volta uscire dalla logica del livore sempre e comunque?

1) finche’ si prendono l’8 permille delle mie tasse no, non si puo’ uscire dalla logica del livore
2) da una istituzione che si erge a guida morale del mondo e portavoce unica dell’unico dio mi aspetto e pretendo che non usino certi “mezzucci” nemmeno in momenti di crisi (ma e’ poi vero che la ccar e’ in crisi economica?)
3)”e in gran parte la svolgevano effettivamente, come nel caso dell’Opera san Francesco” che nutre gli emarginati” che la ccar stessa contribuiva a mantenere poveri ed emarginati!
4)”quanti volonatri atei fanno altrettanto ?” non sono fatti tuoi. Gli atei non hanno bisogno di sbandierare ai quattro venti quello che fanno per gli altri, come invece piace tanto fare ai cattolici.

Lindoro

Apprezzo il tono disteso del tuo intervento e lo ritengo in certi punti condivisibile. Il problema della presenza sociale della chiesa però è spinoso: nel momento in cui loro detengono il monopolio dell’assistenza, posso imporre le loro condizioni per essere assistiti. Lo Stato contribuisce riccamente al mentenimento e al restauro di chiese e opere (che sono parte effettivamente del patrimonio culturale italiano… spesso ma non sempre…) ma in cambio di questo fiume di denaro prelevato a tutti i cittadini il vaticano non perde occasione per insultare sbeffeggiare irridere e offendere alcuni cittadini, pur ricevendone felicemente il denaro. Non perde occasione per fare pressioni per fare approvare leggi liberticide, assurde, medievali, retrograde… e allo stesso tempo ostacola leggi di improcrastinabile progresso civile solo per suo tornaconto di potere “spirituale” o temporale. Dove sarebbe quindi il tanto sbandierato “contributo sociale” della chiesa? Darà anche da mangiare ai poveri coi soldi altrui, ma in cambio ha pretese impensabili riguardo la vita sociale ed economica dello Stato che lo ospita.

Solo come ciliegina sulla torta (e non come “esempio” perché so che di mentecatti del genere non ce ne sono poi tanti nemmeno nella Chiesa), guarda le dichiarazioni dell’infamous vescovo babini, contro il concerto di elton john da farsi sul suolo (pubblico!) antistante una chiesa: «I cattolici farebbero bene ad occupare la piazza della cattedrale di Trani per protesta contro Elton John. Incredibile che canti davanti ad una chiesa. Non se ne può più degli omosessuali». E poi: «Meglio non nascere che vivere certe esistenze».

E quste dovrebbero essere le persone cui noi dovremmo delegare l’assistenza sociale e la compassione dei più deboli? Spero che ci muoia, il vaticano, lapidato dal suo ingente e sfarzoso patrimonio immobiliare. Ucciso non da un modellino del duomo, ma dal duomo vero e proprio! (sai che nemesi sarebbe? 😉 )

denis

HO DUE COMMENTI IN ATTESA DI APPROVAZIONE E NON SO PERCHE’..

FRUSTRANTE.. proposta. si puo avere un programmino che analizzi i testi per capire cosa da fastidio al vs sistema? grazie..

cartman666

ottima cosa che ci sia questo orientamento da parte delle commissioni tributarie. @Florenski, forse tu non sai quanti enti religiosi fanno concorrenza sleale agli alberghi, facendo tariffe concorrenziali, visto anche l’utilizzo del lavoro di suore e frati, senza versamenti di contributi.
Sembra che pure la commissione europea se ne stia interessando, se giudicherà queste esenzioni come aiuti di stato, altro che sentenza del crocifisso, cominceranno a starnazzare i vari bagnasco,fisichella, ruini, in una maniera invereconda.

Florenskij

La “presenza sociale” costa molto, anche e soprattutto per la costruzione e gestione di edifici. Ai tempi della grande persecuzione di Diocleziano il diacono-manager san Lorenzo fu cotto alla graticola per non aver voluto fare luce sui beni della Chiesa. La rivolta di Lutero fu occasionata da un abuso legato al problema del gettito monetario destinato alle spese ecclesiastiche. Uno dei motivi dell’apertura vaticana a Mussolini all’inizio degli anni ’20 fu a quanto pare, una questione finanziaria ( nominatività dei titoli al portatore, se non erro ). E allora? Pensate che non esista il problema del mantenimento delle strutture, per la Chiesa, come per il PSI di Craxi, come per il PCI, che a quanto si vocifera, riceveva generosi contributi dal governo sovietico, di cui parlava male in epoca berlingueriana? Lo sapete che la Russia già sovietica si affrettò a concludere accordi economici con il primo governo Mussolini?

Fri

Lo sapete che la Russia già sovietica si affrettò a concludere accordi economici con il primo governo Mussolini?

e quindi?

darwin

Ma davvero si può giustificiare il fatto che si cerchi di evadere per esistere pur di esistere a qualsiasi costo? nei paese a democrazia avanzata sono i fedeli che si preoccupano di mantenere in vita il proprio culto. Qui da noi si intende farlo a spese di tutti! Inammissibile. Inqualificabile! Se è vero che nn ci sono le risorse per mantenere in vita le proprie strutture si possono vendere! A Florensky, lo invito a rileggersi l’art 20 della nostra Cost che tutti dimenticano… E nn vi meravigliate se prosegue lo svuotamento delle vostre chiese.. Vi state attirando – a ragion veduta – il rancole e il disappunto di tante brave persone stanche dei vostri privilegi e dei vostri sorprusi rivestiti di verità assoluta….

Painkiller

@Florenskij

Disagio un corno! Voglio raccontarti due storie legate a chiesa e onlus che ho vissuto di persona.
Non faccio i nomi delle onlus per via della legge sulla privaci, ma su una non credo ci voglia molto ad arrivarci.

STORIA 1:
Grossa pseudo ONLUS ecclesiastica internazionale contatta la mia azienda per spedire 43 metri cubi di infissi a stessa ONLUS ma in Albania. Il mio agente controllando le credenziali del destinatario per accertare che sia tutto in regola per l’import scopre che la destinazione è un collegio privato di lusso (con rette astronomiche).

STORIA 2
Piccola onlus indipendente italiana deve mandare ad una parrocchia albanese dei filati per un progetto di sviluppo. In pratica dal lato italiano si procuravano i filati, la onlus albanese produceva tessuti tipici da rivendere in italia e coi proventi finanziare la creazione di nuovi posti di lavoro. Insomma una onlus VERA. Prepariamo la spedizione e dopo che era già partita e stava facendo valico a Bari salta fuori una nuova legge in Albania per cui anche le onlus per potere importare devono avere partita IVA…. purtroppo la parrocchietta non l’aveva e ci sarebbero voluti 2 mesi per averla. Si contatta il responsabile della grande onlus albanese della storia una e il don gli chiede di importare i filati a nome della big onlus e fare poi un atto di donazione, il don gli avrebbe rimborsato i costi delle pratiche (30 euro). Risposta: “noi non abbiamo tempo da perdere in cazzate”. Da queste “cazzate” dipendeva il lavoro di 40 famiglie, che rischiavano di non mangiare.
Morale abbiamo dovuto scaricare la merce in un magazzino doganale a Bari (e non avete idea di quanto costi caro purtroppo) e riportarla a Milano. Il don nel frattempo ha fatto i salti mortali per ottenere i permessi per importare la merce come privato cittadino e ci ha pagato sopra, di tasca sua, IVA e dazi di importazione.

Florenskij ai bassi livelli della chiesa c’è veramente brava gente (questo don albanese è un mito), ma quando vai nei grandi giri delle grandi ONLUS e dei pezzi grossi c’è solo da vomitare. Non hai idea di quante porcate del genere si vedano.
Personalmente vorrei tanto prendere a calci mr.grande onlus…. la sua stronzaggine stava per costare veramente cara.

Ormai ho il radar per queste cose… quinti con le finte Onlus alzo i prezzi e così finanzio le super scontate alle vere Onlus (fortuna che il boss la pensa come me).

esperantio

Riciclare “sterco del diavolo” sporco,unto di mafia,di camorra,d’dandrina,di sacra corona unita,ecc.ecc. gli riesce molto bene (tanto hanno l’approvazione del loro pseudo-dio) ma pagare e rispettare le leggi universali dell’uomo,mai. Spudorati vergognosi e vomitevoli!!!!!

#Aldo#

“Quote giornaliere non irrilevanti” che, spero, saranno regolarmente tassate come quelle di qualsiasi altro operatore del turismo… perché è così, vero?

EtruscoViola

Come riportato chiaramente dal Vangelo, Gesù non aveva alcun problema a pagare le tasse e anzi dava l’esempio: sono davvero loro I SUOI RAPPRESENTANTI?

Commenti chiusi.