Indicazioni Irc 2010: la Cei propone, il ministero dispone

Sono state recentemente rese pubbliche le indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nei licei, gli istituti tecnici e quelli professionali, che troveranno attuazione dal 1 settembre.
Come viene riportato candidamente sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Conferenza episcopale ha redatto e fatto pervenire tali indicazioni al ministro. Il ministero dal canto suo “ritiene di poterne accogliere il contenuto” e lo ha quindi trasmesso alle scuole, in attesa che una versione definitiva sia emanata secondo le modalità previste.

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42 commenti

Roberto Grendene

Ho aperto la “proposta” della CEI e mi sono fermato alle prime righe:

“L’insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all’esigenza d riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano”

e i disvalori della cultura religiosa? e i contributi negativi del cattolicesimo?

questo e’ indottrinamento, fatto da un esercito di insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato

sulla pelle di bambini dai 3 anni di età (3 anni!) per due ore la settimana (due ore!)

Roberto Grendene

succede da anni (probabilmente da sempre)

alla “materna” e alle “elementari” le ore di religione cattolica sono due la settimana

per quanto ho visto, piu’ o pari a informatica, inglese, scienze, laboratorio, educazione fisica

Augusto

L’insegnamento di R.C. nella scuola materna è un regalo del Concordato del 1984: prima non c’era. E la chiesa dalla destra che ha bisogno di puntelli morali per far dimenticare le cricche e le escort continuerà ad ottenere privilegi di ogni genere, se non cambiamo le cose.

Barbara R.

Quello che proprio non capisco è che col Concordato stato/chiesa del 1984 è stato stabilito che la religione cattolica non è più religione di stato.Allora perchè viene insegnata nella scuola PUBBLICA?perchè non esclusivamente nelle scuole PRIVTE cattoliche?

Magar, bieco illuminista,

Vabbé, la CEI è il piazzista che esalta la propria merce. L’IRC lava più bianco…

È il ministero che “accoglie” e si fa abbindolare, anziché fare l’interesse degli italiani. Che sarebbe nel non avere insegnamenti faziosi organizzati, all’interno della scuola pubblica, da associazioni private ideologiche.

Roberto Grendene

sì, lo sdegno va rivolto verso le nostre istituzioni, che dovrebbero tutelare gli interessi della Repubblica e i diritti civili dei cittadini

Clair de Lune

Propongano pure.
I discenti disporranno comunque della ragione per respingerle.
E vista l’assiduità dei giovani nelle funzioni religiose, la chiesa cattolica probabilmente non ha ancora capito della controproducibilità di questo insegnamento.
D’altra parte conoscere la religione cattolica non è un fatto poi cosi negativo: è come con l’Aids, se la conosci sicuramente la eviti.
E il profilattico è sicuramente un sano studio critico ed informativo, più che l’astensione dai rapporti con essa.

Roberto Grendene

“I discenti disporranno comunque della ragione per respingerle.”

a 3 anni? a 6 anni? a 9 anni?

non dimentichiamo che la fascia colpita piu’ intensamente e’ quella fino alle elementari, quando ci sono due ore la settimana di religione cattolica (come e spesso piu’ di inglese, di informatica, di educazione fisica, di scienze)

un conto e’ il confronto con l’autorità istituzionale-religiosa a 16 anni, tutt’altro quando i discenti sono piu’ piccoli e piu’ influenzabili (il solo fatto che “lo ha detto la maestra” per loro e’ legge)

Massimo

Credo che i tempi siano maturi: dopo tanto parlare di “violenza ai minori” e “pedofilia” nella chiesa cattolica (sempre e solo con questa connessione e con questi connotati), è forse giunto il momento di rimediare a una grande ingiustizia. Ritenere, dar da pensare, avallare l’idea che l’abuso fisico/sessuale sia sempre e comunque distinto, “incomparabilmente più grave”, “unicamente abominevole” rispetto all’aggressione psichica e mentale è un gigantesco errore. Inculcare nella mente di un bimbo idee malsane come l’inferno, il peccato, il supplizio eterno ecc. ecc. è un gesto da condannare recisamente e frontalmente – né più né meno come si condanna la pedofilia. Basta con il sopruso fisico! Basta con il sopruso cerebrale! I bambini vanno lasciati in pace. Il loro cervello è parte del loro corpo: lasciatelo crescere sano, critico, libero e robusto… e, soprattutto, pussate via, brutti becchini!

Roberto Grendene

@ Massimo

e’ veramente antieducativo e una violenza inaudita insegnare ai bambini che esiste una punizione che li attende nell’aldilà, una punizione eterna, di sofferenze eterne

E voluta da un essere buono, infinitamente buono (cavoli, fosse stato un essere crudele, cosa avrebbe escogitato per questi suoi giocattoli che egli stesso ha creato?)

Che l’inferno sia una balla, che delle proprie responsabilità si deve dar conto qui in questo mondo a sè stessi, ai propri cari, al resto della società e dell’ambiente tutto e’ la sola questione metafisica che ho “imposto” ai miei figli, giustamente spaventati da cio’ che dicevano loro i compagni che frequentavano religione cattolica e catechismo.
Una rassicurazione che un genitore dovrebbe dare, a mio avviso.
Per il resto, liberi di pensare (e ragionare) sull’esistenza di semidei, divinità, supereroi, babbi natale, ecc.

ser joe

Sono indicazioni didattiche della CEI per ridurre le scuole pubbliche in madrasse cattoliche.

Marco

Decidono gli insegnanti, decidono i programmi… quando verrà il momento in cui lo stato riprenderà pieno comando? Possibile che si debbano subire tali intromissioni? Se si devono fare delle ore di educazione religiosa, che almeno siano ore nelle quali si studia la storia e i pensieri che stanno alla base di queste religioni, almeno per poter discutere liberamente. Invece mi sembrano ore perse nelle quali o si parla del più e del meno o si fa indottrinamento.

Sandra C.

Discutere liberamente? E’ una bestemmia per loro, i ragazzi potrebbero …ragionare…moolto pericoloso!

Alessandra

Però bisogna dire che il campionario degli insegnanti di religione, poveretti, alla causa fa più danno che altro: una delle nostre si metteva i sassi nelle scarpe perchè cadesse il comunismo ateo. Dopo un anno di spernacchiamenti è rimasta a casa, esaurita, e non penso si sia ripresa neppure a muro ormai caduto.
Che ne mandino, a farsi sbertucciare dalle classi…

Sandra

Per riuscire a insegnare ai ragazzi ci vuole preparazione e una buona dose di personalità, e non sembra proprio che i docenti di religione siano i piu’ brillanti. Viene in mente quella battuta di Woody Allen sui suoi insegnanti:
“In classe avevamo un detto: chi non sa fare niente,insegna; chi non sa insegnare, insegna ginnastica. Quelli che neanche ginnastica, credo che li destinassero alla nostra scuola…”

E quelli che nemmeno nella scuola di WA, li mandano a insegnare religione in Italia…

Painkiller

Ciccio finisci le frasi. Un discorso di senso compiuto aiuta la comunicazione, sai?

Alfonso

@Painkiller
Egli, il Federico, è abituato alle esegesi, alle mezze frasi, ai tre quarti di frase, ad un’ idea di frase. Alla teologia insomma. Siamo noi atei che non riusciamo a comprendere l’impenetrabile comunicazione divinamente ispirata!

Daniela

Io aspetto “in grazia” che istituiscano un ora di storia delle religioni (religionI, tutte) sarebbe utilissimo anche per la tanto sbandierata integrazione fra diverse culture.

Flavio

Non sarei troppo convinto di una soluzione simile. A meno che intendi una presentazione di molte o tutte le concezioni del mondo compresa quella degli atei.
“Storia” delle religioni secondo me non ha la dignita’ di una materia a se stante.

Fri

Sono d’accordo con Flavio. Durante le ore di storia si puo’ accennare anche la religione del popolo che si sta studiando. Cosa peraltro che si fa gia’ mi pare, quantomeno per le civita’ piu’ antiche.

Roberto Grendene

potrebbe essere un miglioramento (ma se lo continui ad affidare agli stessi insegnanti scelti dal vescovo puo’ essere una soluzione peggiore del male)

e bisogna chiedersi
1) perche’ un insegnamento separato per questa materia, che potrebbe essere trattata nei programmi di storia, geografia, filosofia, educazione civica (se ci fosse) ?
2) perche’ tutti gli anni scolastici, per ore la settimana? e’ questione di proporzioni: rendiamoci conto che non vengono insegnate le lingue, la storia moderna, la scienza (i laboratori sono praticamente scomparsi)

Flavio

Tutto preciso come un orologio. Quasi mi viene da credere in un creatore che progetta un meccanismo cosi’ infallibile…

RobertoV

Tutte le religioni sanno come le dittature (e le ideologie) quanto sia importante l’imprinting culturale ed il condizionamento/indottrinamento dei giovani e come poi sia difficile liberarsi di tali condizionamenti. Grazie all’ora di religione hanno accesso ai bambini già dall’età di 3 anni senza dover aspettare l’età del catechismo (e spiegargli la transustanziazione come è successo all’asilo ai compagni del mio 2° figlio). E temono la pluralità di scelta. L’anno scorso in Austria anche i Testimoni di Geova hanno ottenuto accesso all’ora di religione, diventando la 5° religione autorizzata. Ne è sorto un dibattito sull’utilità di mantenere 5 offerte differenti e tutti hanno difeso a spada tratta il diritto di avere la loro lezione di religione anziché sostituirla con un’ora di insegnamento delle religioni. In effetti come potrebbe capire liberamente un bambino qual’è “l’unica vera religione”…? Comunque quest’anno la chiesa cattolica ha rischiato per la 1° volta in una scuola pubblica elementare di non poter fare la sua ora perché nonostante continui a rappresentare la maggioranza in Austria, anche se in calo (66 % nel 2009), non erano riusciti a trovare su 200 bambini, 3 bambini che volessero farla (poi miracolosamente il 3° lo hanno trovato). In effetti questi sono i rischi di concedere una libertà di scelta……
Qui in Italia dove c’è il monopolio della chiesa cattolica, nonostante per giustificarla dicano che si parli anche delle altre religioni nella classe del mio figlio maggiore (che fa alternativa) è stata fatta a fine corso durante l’ora di religione una sola ora in cui si spiegavano tutte le altre religioni (mica potevano togliere ore alla Sindone). E vedendo quale simpatia ci sia tra protestanti e cattolici chissà cosa dicono. Qui in Italia la chiesa cattolica non deve neanche porsi il problema del confronto, basta che detti le sue condizioni e nessuno oserà contraddirla e porle dei limiti.

Maurizio_ds

Bisogna ricordarsi che al ministero per l’istruzione c’è la gelmini, il che spiega tutto…

Roberto Grendene

no: governi di sinistra e di destra si sono sempre comportati nello stesso modo

non dimentichiamoci che e’ stato con il governo D’Alema, ministro Luigi Berlinguer, che si e’ aperta la strada per il finanziamento pubblico alle scuole private (=cattoliche)

thomas

“Alla fine del percorso lo studente sarà in grado di sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita”

In effetti è così che sono diventato ateo.

nullità

io pure.

ma sarebbe bello risparmiarsi sta trafila.

mi è sorto comunque un dubbion atroce. la mia insegnante di religione (che quando credevo consideravo una sulle nuvole e ai limiti del bigottismo estremo, una di quelle che vede il bene in tutto) quando ci ha proposto una serie di dilemmi morali che mi hanno spianato la strada all’ateismo…

sarà stata mica un’atea travestita???

salvo

Come sarebbe meglio non imbottire il cervello di nozioni e notizie che altro non fanno che annebbiarlo, con conseguenze negative certo non lievi, trattandosi di adolescenti, che rimangono segnati in modo indelebile!

Roberto Grendene

il problema piu’ grave non e’ per gli adolescenti, ma per i bambini dai 3 ai 10 anni di età

in questa fascia di età scolare (“materna” e “elementare”) i bambini sono molto piu’ indifesi, e sono sottoposti a 2 ore la settimana di religione cattolica nella scuola statale
dalle scuole medie inferiori si passa ad un’ora la settimana, e con ragazzi un po’ piu’ dotati di senso critico

Otto Permille

Forse un giorno, quando si inventerà la macchina del tempo e l’umanità potrà viaggiare indietro e rivisitare la propria storia, sarà finalmente possibile dimostrare il fondamento mitologico e leggendario di tutte le religioni, compresa quella cristiana. Lo scanner del tempo continuerà a pecorrere in lungo e in largo la Palestina senza scorgere nessuna ombra di Gesù spuntare nel deserto. Sarà una grande rivoluzione, che allora confermerà un sospetto che molti, anche all’interno della chiesa stessa, hanno in fondo sempre avuto: che si tratta solo di una leggenda.

andrea pessarelli

già. ma anche senza dimostrarlo abbiamo più che sufficienti elementi per trarre ugualmente le stesse conclusioni. se poi giungessimo a dimostrarlo temo che ciò non sarebbe sufficiente a convincere chi vuole disperatamente ostinarsi a non perdere le proprie illusioni

nightshade90

diranno che gesù “trascende lo spazio e il tempo” e non è individuabile con la macchina del tempo. come gli aristotelici continuavano a sostenere che la luna è perfettamente liscia anche dopo che galilei aveva puntato il cannocchiale contro di essa dimostrando che non è così. e se anche si avesse ficcato looro la faccia davanti al cannocchiale, avrebbero sostenuto che le macchie che vedono in realtà sono sporco sulla lente. quando uno he una verità rivelata, non c’è prova evidente che tenga. pensa anche solo a quanti ancora credono in adamo ed eva e nel diluvio universale, e non parlo dei paesi analfabeti, ma di paesi come italia e america………

Massimo

Il Ministero “ritiene di poterne accogliere il contenuto”

…………………….

A parte il fatto che non avevo dubbi che lo “potesse accogliere” (dove non importa), tono e fraseggio ricordano assai da vicino le “approvazioni ufficiali” del re nano al duce o le ratifiche del “Senato e del Popolo romano” alle decisioni dell’imperatore. Il Ministero “lo accoglie”, quel CONTENUTO clericale, perché, di per sé, su tali temi, il Ministero è FORMA.
Ci risparmiassero almeno la pantomima del “teatro della laicità” e gridassero a scena aperta “Signorsì!” battendo i tacchi con le dita stese davanti alla fronte e l’altra mano sul petto, ci risparmierebbero se non altro la pena di farci vedere come “costruiscono” un palazzo, una nave o un ospedale… tagliando un nastro.
Strisciate davanti e dietro le quinte, almeno! Un po’ di stile, un briciolo di dignità, un assaggio coerenza… che diamine!

Tiziana P.

Sono un’insegnante di filosofia. Posso testimoniare che nn viene realizzato neanche un quinto del programma indicato. E’ una truffa. Morale ed economica.

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