Cagliari: “l’arcivescovo copre preti gay”

Nuovo colpo di scena nel caso della parrrocchia di Sant’Eulalia, dove l’arcivescovo di Cagliari, mons. Mani, è stato contestato dai fedeli per aver rimosso l’apprezzato parroco (cfr. Ultimissima di ieri). Un gruppo di devoti avrebbe inviato una lettera al segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, accusando l’arcivescovo di coprire preti gay. Pare, secondo quanto pubblicato dal Sardegna, che anni fa un giovane seminarista cagliaritano sia partito per Roma per studiare: ospitato da un prelato amico di Mani, si accorse che aveva una relazione con un altro seminarista. Il primo seminarista avrebbe denunciato la relazione a un cardinale ma, una volta tornato a Cagliari, sarebbe stato ricattato da Mani: niente ordinazione senza ritrattazione. E a oggi non sarebbe ancora stato ordinato.

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21 commenti

Roby GOd

Ce ne frega assai invece. Dal nostro punto di vista la situazione venutasi a creare a Cagliari è estremamente interessante. Qui infatti sono i fedeli “praticanti” a scontrarsi con l’autorità ecclesiale, sono quelli che vanno a messa tutte le domeniche, se anche loro cominciano a mettere in discussione l’operato e le scelte della chiesa, e con quella forza, l’intera baracca vaticana non solo scricchiola ma va letteralmente a pezzi. Vedere dei fedeli alzarsi e inveire contro un arcivescovo, circondarlo, dargli del buffone, ecc. soprattutto se all’interno di una chiesa, non lo avrei mai immaginato possibile in una regione come la Sardegna.

Stefano Incani

Toglimi una curiosità. Perché non avresti immaginato “possibile in una regione come la Sardegna” ?

POPPER

ma è molto grave ugualmente e pare che adesso siano i fedeli devoti ad occuparsi di far luce sui propri pastori, Mani deve spiegare ed essere convincente su questo giallo.

Il primo seminarista avrebbe denunciato la relazione a un cardinale ma, una volta tornato a Cagliari, sarebbe stato ricattato da Mani: niente ordinazione senza ritrattazione. E a oggi non sarebbe ancora stato ordinato.

Cioè, si diventa sacerdoti se si accetta di sottostare ai ricatti del vescovo, ma chi è che chiama chi al sacerdozio? Gesù? Pia illusione….e ritorna la questione che se si sta zitti e si bacia qualche chiappa purpurea si fa carriera.

rik

La diocesi di Cagliari ordinariamente manda la metà dei propri seminaristi a studiare nel Pontificio Seminario Romano.

Gli altri studiano nel Seminario Regionale sardo di Cagliari, cha accoglie tutti quanti gli altri seminaristi della Sardegna.

E’ risaputa l’ostilità delle altre diocesi sarde al turismo seminariale della diocesi di Cagliari, apparentemente incomprensibile, visto che la Sardegna ha una struttura seminariale organizzata e unificata che ha sede proprio a Cagliari.

Evidentemente ci sono ragioni incoffessabili per mandare una parte dei seminaristi a Roma, lontano dagli occhi indiscreti dei sardi…

Con un pò di sforzo è possibile risalire ai seminaristi sardi e ai protagonisti della vicenda.

Lorenzo L. Gallo

C’è chi dice che alcuni seminari siano praticamente una specie di harem per potenti ecclesiastici cui piacciono un po’ più grandicelli. Chissà se è vero… In ogni caso, non sono affatto problemi loro. Se la chiesa cattolica è piena zeppa di gay ma fa lobbying politico per non permettere ai gay di avere una vita normale, non vedete il nesso? Più aumentano i pride, più calano le vocazioni… La lotta tra la chiesa cattolica e il movimento gay è uno scontro all’ultimo sangue tra due modi diversi di vivere l’omosessualità.

iosandra

osservo con curiosità quello che sta succedendo. Vorrei evitare di schierarmi ma non è possibile. Sono vicina al parroco che non è allineato alla curia.Senza entrare nel merito dei motivi,non mi piace l’atteggiamento di chi impone, di chi ,invece di ascoltare le ragioni,vorrebbe zittirli tracciando segni di croce.Povero Cristo, come viene strumentalizzato, proprio dagli uomini di chiesa il suo sacrificio per la nostra salvezza.

Gigetto il miscredente

Sarò io che penso sempre male ma quando ho letto la parola “copre” supponevo che si trattasse di ben altro……..ci siamo capiti !!

😀

Mik

Scusate una curiosità…ma come fate ad essere sempre così informati ad ogni secondo del giorno e della notte??? Un vero ateo se ne dovrebbe fregare di quello che succede nella Chiesa…o no???!!!!

Massimo

Piccola premessa: è sulle loro ipocrisie (“a me non importa niente del sesso: sono ‘superiore’ ecc. ecc.”) che le gerarchie cattoliche fondano il tanto supponente, supposto “primato morale”. Su questa base, spadroneggiano la politica italiana e impediscono attivamente a milioni di persone di godere di leggi civili ovunque riconosciute nel mondo progredito. Tutte queste leggi negate sono sorrette da un unico principio: “libertà di scelta”. Mettere a nudo le loro magagne vuol dire sbugiardarli in nome della realtà delle cose e contribuire a spianare il percorso verso l’autodeterminazione degli individui.

Passo ora al piatto forte.

………………

A parte il fatto che “un vero ateo” – non avendo “decaloghi” o leggi condivise in tutto – non esiste – e, in questo, non fa il borioso pretendendo di “superare dio” (in inesistenza), cosa di cui potrebbe essere accusato dai fideisti -, il motivo per cui gli atei sono così attenti a simili questioni è di una semplicità che rasenta il banale: “saperne (e dirne) di più non può mai guastare”. Che significa? Che, poiché delle contraddizioni interne del “sistema-chiesa cattolica” ai così detti fedeli importa piuttosto poco (tranne rare, lodevoli eccezioni, che ci si augura s’infittiscano e pullulino), ci vorrà pur qualcuno che, scovandole, additandole ed enumerandole, aiuti a far comprendere che senso abbia l’explicit della “novella della badessa” (XIV sec.) – modernizzo la lingua: “Questa ho detto a mio diletto, per ciascun che altri ripiglia: parlar bene e con rispetto e sapere ciò che bisbiglia. E non volere alzare le ciglia, alcuna fiata, quando è gionto [= le volte che capita], e non essere così pronto [ad inveire da moralista] come fu quella badessa”. La badessa, avvisata nel cuore della notte (era luna piena) da una monachella rimasta sola (e quindi invidiosa), passa all’attacco fuori di sé. Ciò che è successo è che la giovane “consacrata” della porta accanto ha nel letto il proprio amato; anche la badessa, però, si sta sollazzando con un uomo, ma, avvertita della marachella della monaca, finge indignazione e grida allo scandalo. L’unico problema è che non si è accorta – nella fretta e nel trambusto, dovendo uscire di camera al più presto – di essersi messa in testa le mutande dell’amato anziché il velo monacale, cosa di cui la povera ragazza colta in fallo si accorge e ride (“io ho fallato, ma el veletto v’acconciate!”).

………..

Ergo: chiunque “sia in fallo” (ovvero: tutti gli atei – “extra ecclesiam nulla salus”) ed apprezzi che si sappia come essere in fallo sia “cosa buona è giusta”, gradisce avere elementi per poter dire al prete di turno di “acconciarsi il veletto” (specie se, come qui, è “velato”…)!

luca06

Mik, come si fa a non interessarsi di chi dal pulpito predica una cosa e poi ne fa un’altra?
Mi dirai, bisogna distinguere i contenuti buoni dal comportamento cattivo del singolo….. e sia pure, ma se tanti deviano dal sentiero bisognerà pure chiedersi il perchè, se ad esempio quel “messaggio” abbia un senso o non si risolva in un grande inganno per la collettività in cui si vive. Se a questo aggiungi che da sempre gli altri vengono messi dai cattolici nella condizione di non apparire, finanche di non esistere come soggetti che producono etica…. allora può essere verosimile l’idea che il potere ed il denaro sono il solo scopo della santa romana chiesa: non il bene di tutti, ma solo di alcuni….. i più furbi….

luca06

Mik, noi viviamo tutti insieme……. te ne sei reso conto immagino. Come puoi pensare che l’ateo non abbia una sua morale e l’ateismo non abbia implicazioni etiche?
Credere o non credere non significa nulla…. è ciò che ne deriva che importa. Come puoi pensare che l’ateo sia una persona che oggi cura i suoi figli e domani li uccide, e domani l’altro stupra qualcuno ed il giorno seguente si presenta lindo e pinto in ufficio? E’ un non senso, via.
NON hai detto questo? Ti sbagli perchè pensare che l’ateo, quindi milioni di persone non il sig X o la sigra Y, non debba interessarsi a…. implica queste considerazioni.

Davide Pupparo

Mik, è chiaro che tu non sai esattamente cosa sia l’UAAR e quali sono gli scopi che persegue. Ti invito quindi a leggere le varie pagine del sito che spiegano queste cose, così potrai renderti conto di come è realmente , riprendendo una tua citazione, un “vero ateo”. Buona lettura.

Salvo

Hanno fatto bene a contestarlo! Era il minimo che potessero fare, trattandosi di soggetto da loro ritenuto non affidabile. Allora, perchè continuare a tenerlo lì, e non piuttosto rimuoverlo? Di conseguenza vien da pensare che le complicità stiano proprio altrove (più in alto), dove pervicacemente non si interviene e provvede, contrariamente alle belle parole (chiacchiere).

Andrea

Osservo che si continua a commentare notizie senza nomi, date, circostanze: insomma, favole.
Divertente?

Massimo

@ Andrea

Se fossero menzionati nomi, date, circostanze (che certamente ci sono, visto che la contestazione è avvenuta ed è attestata e consultabile da tutti) sarebbero i nomi, le date e le circostanze di un evento tanto positivo quanto raro in Italia: la dimostrazione concreta che qualche pecora, in Italia, sta subendo la mutazione genetica che la potrebbe portarla a diventare “pastora di se stessa”. In fondo, perché dovrebbe essere così terribile per un prete, anche in tarda età, provare la curiosa esperienza di cercarsi un lavoro come tutti? Ce ne sono così tanti che hanno provato il brivido del chierichetto… perché tutte queste remore per un’esperienza stimolante ed “esotica” come la roncola, la pala, il piccone o (absit iniuria verbo)… la cazzuola?

Paul Manoni

Questo arcivescovo e’ un bel fenomeno…Sono certo che ne risentiremo parlare presto! 😉

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