Belgio, scandalo pedofilia: si dimette commissione istituita da Chiesa

Lo psichiatra Peter Adriaenssens, presidente della Commissione incaricata dalla Chiesa di raccogliere ed esaminare le segnalazioni sugli abusi sessuali compiuti da sacerdoti, si è dimesso dopo le polemiche riguardanti il blizt della polizia belga nell’arcivescovado di Bruxelles. “Siamo stati usati come esca”, ha affermato in un’intervista al quotidiano De Standaard. La magistratura belga, secondo Adriaenssens, avrebbe sequestrato i dossier raccolti dalla commissione istituita perchè riteneva “che potessimo tenere nascosta la verità, mentre la nostra intenzione era di lavorare in piena trasparenza”. Nel corso della giornata, anche i membri della commissione si sono riuniti  e hanno deciso di rassegnare in blocco le dimissioni. Uno degli esponenti, Karlinin Demasuer, commenta: “Ci dimettiamo perchè la fiducia tra la giustizia e la commissione è stata deteriorata e di conseguenza anche la fiducia tra la commissione e le vittime che si sono rivolte a noi”. Molte vittime di abusi si era rivolte alla commissione, senza fare ricorso alla giustizia ordinaria: ora i loro casi saranno esaminati dalla magistratura belga, che ha in mano i dossier. La Chiesa belga deciderà giovedì se sciogliere o meno la commissione. Intervistato dal Sir, il portavoce della conferenza episcopale Eric de Beukelaer sostiene che la Chiesa non è “assolutamente in concorrenza con la giustizia” ma che “ci sono casi che non arriverebbero mai davanti alla polizia o alla giustizia civile”. “Ci sono persone che vogliono far ascoltare le loro storie” continua de Beukelaer “sarebbe un grande peccato non poterglielo permettere”.

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37 commenti

giorgio

che potessimo tenere nascosta la verità, mentre la nostra intenzione era di lavorare in piena trasparenza”.

seeee

Barbara

Perché, tutti quelli che si sono rivolti all’interno hanno forse trovato subito ascolto e giustizia? Basta guardare il nostro caso toscano. Tutta questa attenzione che ora pongono alle vittime non è credibile.

Sal

Chi si saebbe mai fidato delle conclusioni della commissione …? Delle chiesa mai fidarsi racconta solo frottole e si aggiusta le storie per suo uso e comodità.
Se già esiste un tribunale ordinario in uno stato laico, che bisogno c’è di avere un tribunale ecclesiastico fatto da fatti in casa per gestire come gli pare ?
Meglio quelli di fuori che quelli di dentro.

Dariok

…una bella mega perquisizione degli archivi vaticani! e pochi anni fa hanno fatto portare a Roma tutti gli incartamenti delle curie locali riguardanti i delitti commessi dai loro pastorelli di anime, chissa’ se per distruggerli

Flavio

Mi chi se ne importa di una commissione interna! E’ evidente che i magistrati belgi devono sequestrare ed esaminare i loro atti. La chiesa smettera’ di pensarsi al di sopra della legge?

Barbara

E’ che loro credono di essere migliori perché si sentono investiti della giustizia divina.

busta

sembrano quei bambini che se ne vanno gridando “NON GIOCO PIU’!!”

busta

La cosa scandalosa e che dovrebbe far riflettere è proprio che le vittime abbiano subito un tale lavaggio del cervello che si rivolgono ad una commissione di questo tipo piuttosto che dorettamente alle forze dell’ordine. Incompresibile per il mio cervellino stanco.

Cassandra testarda

Non so se il comportamento della polizia belga sia stato ineccepibile, perchè è pur vero che le polizie di ogni parte del mondo talvolta usano la mano pesante. Ma sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale penso che la magistratura belga abbia fatto bene ad intervenire e a prendersi i fascicoli della commissione istituita dalla Chiesa belga. Questo genere di commissioni “esterne” che però dipendono dalla Chiesa stessa, somigliano molto alle Commissioni parlamentari nostrane , spesso inconcludenti e inutili e veri e propri doppioni di facciata che rubano spazio e tempo alla magistratura ordinaria che sola ha le competenze, la funzione e i poteri per indagare, formulare accuse e comminare condanne ai colpevoli quando se ne trovano le prove.
Ritengo sia stata una operazione di chiarezza e di affermazione di un principio di autonomia e di competenza di uno Stato nei confronti di una organizzazione ecclesiastica che finora ha fatto il possibile per nascondere i reati dei propri associati

Stefano Grassino

Le commissioni politiche dei regimi comunisti hanno fatto scuola, una scuola che si è fatta apprezzare dalle democrazie occidentali e dalle stesse gerarchie ecclesiastiche……….oddio, i regimi comunisti avevano imparato bene dal clero se non erro………….

Cesare b

I risultati della brillante operazione della Magistratura belga mi sembrano i seguenti.
a – Tutte le vittime di pedofilia clericale che, legittimamente, desideravano denunciare la propria disavventura (e, magari, averne risarcimento), senza pero’ che fosse resa pubblica, rischieranno vederla mettere in piazza, e magari resa nota a figli e nipoti.
b – Resteranno impuniti tutti quei casi che avrebbero potuto essere colpiti dalla legge interna della Chiesa ma non da quella dello Stato per prescrizione, impossibilita’ di provare adeguatamente, “eta’ del consenso” della vittima all’epoca dei fatti.
c – Molti di coloro che avrebbero denunciato, non lo faranno, per una delle due ragioni suddette (pubblicita’ e inutilita’ nel caso specifico), o per entrambe.
Saluti.

nightshade90

a-pensi davvero che la polizia belga renda pubblici dei fatti senza il consenso delle vittime? trovati scuse migliori
b-la chiesa rifiuta di lavorare sui casi perchè la polizia non si fida e li ha perquisiti? piangano pure, ma poi non dicano che fanno di tutto contro la pedofilia. se non avessero nulla da nascondere continuerebbero a passare le informazioni ricevute alla polizia e lavorerebbero in proprio sui casi non perseguibili. se se ne tirano fuori del tutto e se ne lavano le mani facciano pure, ma che la chiesa smetta di fare la fittima nonchè l’eroina in prima linea contro la pedofilia. se se ne escono al primo sgarbo risulta tutta la loro ipocrisia. anche perchè si è già visto come tratta i casi in prescrizione: spostando il colpevole da una parrocchia all’altra
c-come sono stati smontati i opunti precedenti, cade anche questo. aggiungo che per rivorgersi alla chiesa invece che alla polizia per questi casi si deve essere davvero pirla e ingenui.

Stefano Grassino

Dimmi, caro Cesare b, niente niente avrai mica pronto il passaporto per il Brasile? No sai perche certi tuoi commenti mi fanno pensare………

fiertel91

a – Tutte le vittime di pedofilia clericale che, legittimamente, desideravano denunciare la propria disavventura (e, magari, averne risarcimento), senza pero’ che fosse resa pubblica, rischieranno vederla mettere in piazza, e magari resa nota a figli e nipoti.

Giusto, così la vittima intasca il risarcimento e lascia a piede libero il delinquente. Comportamento corretto, ti pare? E’ ugualmente complice dei delitti che permetterà, quindi la sua privacy non sarà minimamente da tutelare.

b – Resteranno impuniti tutti quei casi che avrebbero potuto essere colpiti dalla legge interna della Chiesa ma non da quella dello Stato per prescrizione, impossibilita’ di provare adeguatamente, “eta’ del consenso” della vittima all’epoca dei fatti.

Questo lo dici con quali competenze? Se tanto tengono alla riservatezza (leggi: omertà), allora qualcosa da nascondere gli ecclesiastici ce l’hanno. Eccome.

c – Molti di coloro che avrebbero denunciato, non lo faranno, per una delle due ragioni suddette (pubblicita’ e inutilita’ nel caso specifico), o per entrambe.

Affare loro. La vittima ha tutte le garanzie di cui può voler disporre, per cui non è da pregare che collabori. Se non collabora è automaticamente complice, conoscendo chiaramente l’autore del delitto e permettendogli di condurre la sua attività delinquenziale.

Gérard

Questa commissione esiste da più di dieci anni . Quali sono stati i risultati : ZERO !!!!

Barbara

Io credevo fosse una commissione istituita recentamente alla luce degli ultimi scandali, se questa esiste da 10 anni e le autorità sono intervenute, propendo ancora di più per i soliti insabbiamenti.

Barbara

“b – Resteranno impuniti tutti quei casi che avrebbero potuto essere colpiti dalla legge interna della Chiesa ma non da quella dello Stato per prescrizione, impossibilita’ di provare adeguatamente, “eta’ del consenso” della vittima all’epoca dei fatti.”

Tipo i non vedenti americani a cui Bertone affibiò l’impossibilità di provare i fatti a causa della loro menomazione?

Sì, direi che la giustizia della chiesa è senz’altro più tempestiva, convincente e severa di quella dello stato!

Ratio

Il Belgio sta dando una lezione di democrazia e laicità a tutti, in particolare a noi italiani.

Near

“La magistratura belga, secondo Adriaenssens, avrebbe sequestrato i dossier raccolti dalla commissione istituita perchè riteneva “che potessimo tenere nascosta la verità, mentre la nostra intenzione era di lavorare in piena trasparenza”.”

Multa fides, nihil ratio in costoro. Se veramente sono disposti alla piena trasparenza, non vedo dove sia il problema nel consegnare alla magistatura gli elementi che hanno raccolto.

POPPER

il portavoce della conferenza episcopale Eric de Beukelaer sostiene che la Chiesa non è “assolutamente in concorrenza con la giustizia” ma che “ci sono casi che non arriverebbero mai davanti alla polizia o alla giustizia civile”.

Quali casi non arriverebbero davanti alla giustizia civile? Le vittime sceglierebbero di confessarli alla ccar piuttosto che alla giustizia secolare? Secondo me è perchè la ccar teme che faccia ulteriore rumore sui giornali e tv libere estere, dato che ormai in Italia ogni critica sui MEDIA contro il vaticano è quasi impossibile e gli va bene così che le vittime non abbiano mai ad essere interlocutori liberi ma trattati ancora come sudditi da sacrificare alla censura interna.

Le vittime della pedofilia possono e devono rivolgersi alla magistratura ordinaria, da li si potrà ricorrere ad indagini approfondite perchè della ccar non ci si può fidare.

Questo in sisntesi secondo me è la prassi da seguire, le vittime saranno ascoltate come cittadini di uno stato laico o anche monarcha parlamentare, e non più come sudditi del papa, il quale non è credibile e attendibile ai fini di far luce sui casi anche di vecchia data.

Andrea

Sarebbe come chiedere se è buona l’acqua all’acquaiolo…

rik

Forsi pochi ricordano che in Belgio più di 10 anni fa fu istituita dalla Conferenza Episcopale un’altra Commissione, ben più indipendente di questa, la Cmomisione Halsberghe.

Questa Commissone fu inspiegabilmente chiusa, senza pubblicare i suoi atti. La stessa presidente della Commissione, l’ex giudice Halsberghe, dovette fermare le sue inchieste senza nessuna spiegazione da parte dei vescovi del Belgio. I dossier in possesso dalla Halsberghe non sono mai stati pubblicati e probabilmente contengono verità scottanti che sarebbe il caso di andare a scovare.

Il sequesto dei 475 fascicoli ci fa capire che probabilmente ci sono più di 500 vitime che non hanno mai avuto giustizia e che, ciecamente, hanno preferito denunciare le proprie violenza ai protettori dei loro carnefici.

Trovo quanto mai opportuno questo sequestro, come spero che facciano anche in Italia, a Bolzano, per esempio, dove è stata istituita una analoga Coommissione.

In realtà pare che lo scopo di queste commissioni non sia altro che cercare di sapere dalle vittime cosa sanno e impedire che le vittime si rivolgano a gente molto più seria e pericolosa per i preti: i magistrati nell’esercizio delle loro funzioni.

iging

Si lamentino pure, ma credo proprio che la magistratura abbia fatto bene il suo lavoro appropriandosi di materiale probatorio per catigare dei delitti infami.

Stefano Grassino

In italietta o vaticalia, che dir si voglia, lo possono fare ma in Belgio con un premier Democristiano serio (non alla casini) col cavolo che riescono a demonizzare la magistratura…………

PaoloCap

Cesare b scrive:
28 giugno 2010 alle 23:09

In Italiano: Per colpa dei giudici cattivi chi voleva comportarsi da mafioso e magari lucrare lasciando impuniti i colpevoli ora non lo potrà fare.
Brutti!

Sandra

Non stupisce dunque che, per fare chiarezza, la polizia si sia presentata, munita di mandato, anche alla porta dell’abitazione privata del cardinale Danneels, perquisendo la casa e sequestrando il computer. Stesso iter seguito, del resto, nell’arcivescovado di Malines-Bruxelles, fulcro della chiesa cattolica belga. E a poco è valso che la perquisizione disposta dagli inquirenti sia avvenuta mentre i vescovi belgi erano riuniti per la Conferenza episcopale e per la nomina del nuovo vescovo di Burges. La polizia ha permesso soltanto al Nunzio Apostolico, presente al momento della perquisizione, di lasciare l’edificio utilizzando i privilegi del suo status di diplomatico. Gli altri vescovi presenti sono stati trattenuti per diverse ore, incluso il nuovo primate del Belgio, Andrè Leonard, a sua volta accusato dalla stampa fiamminga di aver protetto un prete pedofilo negli anni Novanta, quando era vescovo di Namur. La presunta vittima, Joel Devillet, in un’intervista al quotidiano belga ha affermato di essere stato ripetutamente abusato, per anni, dal parroco del suo villaggio. Nel 1996 si sarebbe confidato con l’allora vescovo Leonard: “Lui ha però lasciato fare. E’ stato varato un accordo finanziario, in base al quale il sacerdote avrebbe pagato un terzo della mia terapia, il vescovo un altro terzo mentre il resto sarebbe stato a mio carico ma nonostante avesse ammesso i fatti, questo sacerdote è rimasto al suo posto per altri cinque anni e ha continuato a fare vittime: Leonard ha fatto di tutto perché si evitasse un processo.”

da http://viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2504112

Etrusco

Insomma, è sempre colpa dei magistrati… Uhm, queste parole mi rammentano qualcuno di casa nostra: qualche anno fa si sarebbe detto “qualcuno della Casa delle Liberta'”…

Andrea

L’azione della magistratura belga ha abusato delle persone che intendevano portare all’attenzione della commissione le loro storie, senza portarle al tribunale.

E’ stato abuso psicologico, abuso di potere, violenza su quelle persone.

Gérard

Quello che ci raconta non è opinione del ministro della giustizia, un democristiano !

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