In calo l’Otto per Mille alla Chiesa cattolica

Secondo anticipazioni diffuse dalla stampa, l’Otto per mille alla Chiesa cattolica sarebbe calato per il secondo anno consecutivo. Dall’89,82% delle scelte espresse sulle dichiarazioni dei redditi 2005 si sarebbe infatti passati all’86,05% del 2006 e all’l’85,01% del 2007. Per fronteggiare il calo, la CEI ha destinato 30 milioni di euro alla ricostituzione del ”fondo di riserva”.
Oggi, su L’Unità, è stato peraltro pubblicato un articolo di Alessandro Capriccioli dal titolo Otto per mille: a chi regali i tuoi soldi senza saperlo?

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41 commenti

FSMosconi

Con i fondi accumulati allo IOR (purchè, e lo faranno, cambino la legge canonica)?

Sai

4.81 % in meno in tre anni! Bene!
Ma adesso dopo lo scandalo pedofilia? Quando si saprà?

Michael Gaismayr

Ho destinato l’8 per mille ai Valdesi, che si dimostrano non-liberticidi, al contrario dell’inquisizione cattolica.
E il 5 per mille?
All’UAAR.

pastafarian

idem, con un po’ di rassegnazione per l’8 per mille e con molto orgoglio per il 5.

Maurizio_ds

Non ce l’ho fatta a dare l’8×1000 ai valdesi, per quest’anno l’ho dato ancora allo stato. D’accordo che anche lì è un pateracchio, ma quest’anno mi sa che i soldi allo stato serviranno eccome…
5×1000 naturalmente all’UAAR

Gabriele

ho evangelizzato almeno un amico per quanto riguarda l’8×1000. Ignorava il fatto che se si lascia la casella in bianco, di fatto i soldi vanno alla chiesa. Ha firmato per i valdesi, quindi quest’anno ho raddoppiato eheheh!!!

5×1000 all’uaar! Yeah! 🙂

Third Eye

Tanto lo stato ridà il grosso al clero sotto varie forme e usa le briciole per interventi caritatevoli…

5permille combattuto, alla fine ho preferito darlo a lavoce.info.

Sai

Molto bello l’articolo.
“Nei prossimi giorni parlerò di come vengono utilizzati i quattrini che la Chiesa e lo Stato ricevono dell’8 per mille: preparatevi, perché ne vedremo delle belle.”
Bravo Alberto!
Menomale che ogni tanto L’Unità si ricorda di dover essere anticlericale.

Third Eye

Basta l’obiettività per denunciare certe cose, non diamo corda al facile vittimismo degli intonacati ;-)!

michele z

“Per molti italiani è tempo di dichiarazione dei redditi. Dunque è anche tempo di otto per mille, questo balzello clericale che arricchisce la Chiesa gerarchica come Mammona e viola sfacciatamente il principio di laicità dello Stato”

Paolo Flores D’Arcais, prima pagina de “il fatto quotitiano” – martedì 8 giugno 2010

e poi continua:

“Sarebbe un bel segnale di civiltà se sul Web si scatenasse una campagna “dal basso” per invitare tutti i democratici a firmare per i valdesi”

vi ricordo che “il fatto” tira 113 mila copie (ma i lettori sono di più)

l’articolo è disponibile anche on-line
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2496565&yy=2010&mm=06&dd=08&title=otto_per_mille_a_chi

nullità

ho come un’impressione che la prima voce a calare non sarà certo quella del sostentamento al clero, costruzione di nuove diocesi, mantenimento delle vecchie e simili, ma quel 17% (meno del 20!!) di opere di carità locali e nel terzo mondo.

chissà che la gente non apra gli occhi sulla reale entità di ciò che si vede negli spot martellanti di questi periodi.

Third Eye

Manco tanto, se poi alla fine consideri che pare siano per lo più stipendi per i preti all’estero e finanziamenti ai vivai di ignoranza e superstizione nei paesi del terzo mondo da cui pescar nuovi pastori per nuovi pecoroni…

Paul Manoni

Sarebbe quasi opportuno disegnare graficamente la parabola discendente, per vedere a che anno arriveranno e si concretizzera’ la fine. 😉

troy

in verità in veritàvi dico… queste cifre sono sbagliate; poichè andrebbero scorporate fra percentuale espressa e non espressa per capire se la diminuzione è un aumento verso altri canali quali stato o valdesi ad esempio, o se è un fatto derivante dal minor numero di voti espresso e quindi una diversa ripartizione dell’inespresso. cioèse c’è ad esempio un 10% in più di non espressi e quindi poi ripartiti anche verso altri enti quali stato ecc..

molti che conosco purtroppo si limitano a togliere alla chiesa e a non scegliere. cosi facendo in verità alla chiesa danno comunque l’80%circa.

troy

in verità in veritàvi dico… queste cifre sono sbagliate; poichè andrebbero scorporate fra percentuale espressa e non espressa per capire se la diminuzione è un aumento verso altri canali quali stato o valdesi ad esempio, o se è un fatto derivante dal minor numero di voti espresso e quindi una diversa ripartizione dell’inespresso. cioèse c’è ad esempio un 10% in più di non espressi e quindi poi ripartiti anche verso altri enti quali stato ecc..

molti che conosco purtroppo si limitano a togliere alla chiesa e a non scegliere. cosi facendo in verità alla chiesa danno comunque l’80%circa.

Sandro

Si hanno i dati degli altri destinatari?
Insomma la Chiesa ha perso quasi il 5%. Ma l’ha preso lo stato (e quindi più della metà torna alla chiesa per ristrutturazioni varie) o a valdesi o chi altro ancora?

libero

I dati sono relativi al 2007, quando usciranno quelli del 2010 ci sarà una sorpresina.

Paul Manoni

Dopo lo scandalo dei preti pedofili, secondo te quanti cittadini avranno devoluto il loro 8×1000 alla CCAR??? 😉

Third Eye

Grosso modo lo stesso numero di quelli simili al padre di cui parlava sul suo blog (mi pare) il giudice tosti? Parlo di un tipo con figlio minore sodomizzato da prete e cacciato dall’oratorio perché ha testimoniato sputtanandolo e che si lamenta del fatto che gli hanno cacciato pure il figlio maggiore (che quindi altrimenti c’avrebbe lasciato)…

Paolo

molti in ‘buona fede’ (bella questa…). non sanno che se non esprimono una scelta una parte dell’8 se la cuccano lo stesso anche tutte le varie chiesette….

florasol

ragazzi, schiaffeggiatemi…. leggendo il titolo anzichè “in cAlo” avevo letto un’altra cosa 😀
e avevo pure pensato “Oh, finalmente!”

vado a schiaffeggiarmi da sola 😀

SilviaBO

Non sarebbe ora di abolire i vari x per mille? Se si vogliono regalare soldi, lo si faccia volonatriamente di tasca propria, non con fondi da cui si è comunque obbligati a separarsi. Mi pare un sotterfugio per costringere la gente a finanziare enti di vario tipo. Non dico che non esistano iniziative degne di supporto, ma perché rendere obbligatoria la scelta di dare soldi a qualcuno che non sia lo Stato? Quante organizzazioni di dubbio valore campano con questo espediente?

andrea

bella notizia.
sarebbe meglio abolire l’8X1000. oppure imperdire che questi soldi vadano ad altri stati come ad esempio il regime teocratico vaticano.

Toptone

Non avverrà che in caso di guerra o di fallimento totale dello Stato italiano.

Non c’è nessuna forza politica in Italia (di un certo peso) che pensi anche solo lontanamente di abolire privilegi e finanziamento statale al clero.

RobertoV

Si sarebbe da abolire l’8 per mille ed il sostegno ad una chiesa dovrebbe essere fatto su base volontaria. In Germania ed Austria (nonostante che quest’ultima avesse fino al ’71 il 90% di cattolici) hanno un meccanismo più corretto: uno paga se vuole sostenere una chiesa, dai 14 anni in poi può revocare la sua adesione se è stato battezzato (così si evita di usare i dati sul pedobattesimo per sapere se uno è aderente o meno ad una chiesa come in Italia). In ogni momento con l’Austritt, può uscire da una chiesa e non pagare più e quella quota non la deve dare a nessun altro. Se facessero una cosa del genere in Italia si osserverebbe un crollo del sostegno economico alla chiesa, sia perchè gli stipendi degli Italiani non sono quelli dei Tedeschi e degli Austriaci, sia per la riottosità italiana a versare soldi liberamente se non dovuti. Ed è per questo che in Italia è praticamente impossibile che accettino un sistema del genere. Sarebbe, però, interessante promuovere un referendum abrogativo, che perderemmo, però permetterebbe di propagandare queste alternative facendole conoscere al pubblico ed aprirebbe un dibattito costringendo la chiesa sulla difensiva: sarebbe interessante sentire come difendono il meccanismo dell’8 per mille.

RobertoV

Una onlus come per esempio Medici senza Frontiere presenta un bilancio del tipo:
80% spese per aiuti, 11% spese per l’attività di raccolta fondi (pubblicità, rendicontazione, ecc.), il resto spese amministrative
i Valdesi sono probabilmente attorno al 70% per aiuti con un 5% circa di spese di pubblicità, pur accedendo al meccanismo obbligatorio dell’8 per mille,
la Chiesa Cattolica dichiara un 20%, ma chi è andato a controllare ha visto che non sono effettivamente più del 15-17% con parecchi punti non chiari che secondo me potrebbe far avvicinare la quota al 10% effettivo, solo 1% la quota spesa in pubblicità grazie a tutte le agevolazioni di cui gode e accedendo ad un meccanismo obbligatorio come l’8 per mille. E sappiamo bene che le entrate della chiesa sono ben superiori all’8 per mille e l’obolo di San Pietro è solo una piccola quota
Quindi se uno vuole aiutare i poveri a parità di cifra donata ne aiuta 1 con la chiesa, 7 coi Valdesi, 8 con una onlus seria. Se una onlus ci presentasse un bilancio in cui dichiara che da il 10-20 % in aiuti come minimo la considereremmo altamente inefficiente, se non truffaldina. Invece la chiesa grazie a quel 10-20 % è riuscita a far credere ai più di essere quella che veramente aiuta i bisognosi. Ed ha accumulato enormi ricchezze nonostante si lamenti che con la creazione degli stati moderni gliene hanno sottratto un po’.

Massimo

Ho pubblicizzato il consiglio sull’8 per mille ai Valdesi fra amici e conoscenti. Da anni seguo la prassi mea sponte e apprezzo che l’idea sia così ampiamente condivisa (permettetemi l'”autoincensamento esteso”) fra gli… “illuminati”. Di fatto, chi deve/vuole sapere, sa – e agisce di conseguenza. Per non abbassare la guardia, è comunque giustissimo far circolare la notizia. In ogni modo, il mio motto pubblicitario è stato:
“Fatti non foste a dar lor contributi, ma per seguir virtute e canoscenza”.
Sono d’accordo con voi… e con me stesso 😉

PS: avete ricevuto anche voi posta elettronica indesiderata in cui si pubblicizza l’opportunità di devolvere l’otto per mille alla chiesa cattolica? È la prima volta che mi capita… ma mi pare davvero un gran bel “segno… divino” di tempi migliori 😉

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