Udine, capogruppo leghista fotografa donna con burqa e chiama polizia

Continua la querelle sul burqa in Italia. Lunedì scorso il capogruppo comunale della Lega Nord di Udine, Luca Dordolo, ha fotografato una donna coperta dal burqa in una via del centro che passeggiava assieme ai figli e al marito, dicendole che non poteva girare vestita così. Poi ha chiamato la polizia per denunciarla sulla base della normativa vigente contro il mascheramento. Gli agenti della Digos hanno identificato poi la donna, moglie di un ingegnere ospite di un’industria della zona. Dordolo si è giustificato dicendo che il burqa “genera timori e sospetti” e di aver detto alla donna e al marito, “anche in lingua inglese”, “che non si può circolare in quella maniera, ma loro sono andati avanti e allora io ho chiamato la polizia, anche perché avevo visto un bambino di una famiglia di italiani prendere paura”. L’intento del capogruppo leghista è quello di “lanciare una campagna di sensibilizzazione in città”, affinchè “tutti segnalino episodi del genere, sia perché queste persone siano identificabili e sia perché forse si vestono così perché costrette”. Dordolo auspica una normativa anti-burqa in quanto “stumento di sottomissione”. Il sindaco di Udine Furio Honsell ha affermato che quello del leghista “non è un esempio da imitare”, definendo la questione del burqa “un problema limitatissimo, per non dire quasi inesistente” in Italia.

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149 commenti

Reiuky

Non vorrei dire una cavolata, ma il burka è solo il velo che copre i capelli.

Allora anche noi possiamo fotografare le suore e denunciarle per mascheramento?

Reiuky

Fermi tutti ho detto una cavolata.

scusate.

il burka è quello integrale.

coyotenero

poi esiste il niquab, che lascia scoperti solo gli occhi.
il velo ha un nome che non ricordo.

POPPER

Il sindaco di Udine ha ragione, benché io non ami il burqa, si deve scoraggiare comportamenti di bassa lega e avviare una riflessione comune su cui ognuno potrà dire quello che pensa ma senza diventare dei san babilini leghisti; ci sono altri modi per i cittadini di intervenire sul problema che non sia invasivo della famiglia altrui, sia che si tratti di famiglia atea o mussulmana o di altre convinzioni.

Non è tollerabile che si diventi invasivi in modo leghista, potrebbe poi accadere ad ognuno di noi di essere trattati male come lo è stato per la famiglia Albertin. No, non si deve incoraggiare i cacciatori di taglie formato lega.

robby

questo è il classico clima del pre inquisizione,si comincia cosi e poi……..ìla lega vuole rendere il nord italia come il texas…

rego

Popper! Con gli eversivi si parla con l’eversione.
Basta arabi in vaticali! Lo dico sempre, tra breve saranno loro a comandare, non più i cattotalebani.

POPPER

Non essere così estremista, caro rego, ci sono anche spazi di riflessione, ma non si deve cedere necessariamente alla mentalità leghista per far rispettare le la legge sul Burka e poi ripeto, senza il consenso della persona non puoi fotografarla.

Codice Civile : art.10 relativo all’abuso dell’immagine altrui

Occorre autorizzazione in ogni caso e comunicazione al Garante se la pubblicazione puo’risultare lesiva (legge 633/41), oppure se fornisce indicazioni sullo stato di salute, sull’orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs196/2003).

Quel capogruppo leghista non era autorizzato a fotografarla come non lo erano i fotografi che han fatto irruzione nella scuola Montessori a Roma per scopi politici (pro Polverini) e non educativi, per cui i genitori han giustamente requisito le foto dei propri bambini in nome della legge sulla privacy.

Se si nega alla donna con il burqa il diritto alla Privacy allora ne andremo di mezzo tutti quando non potremo più dire nulla se ci fotografano contro la nostra volontà.

Il burqa può anche essere illegale ma la persona in se stessa non è illegale per via delle proprie convinzioni (dichiarazione universale dei diritti), ci vorranno normative chiare ma non abbiamo bisogno di gossip di bassa lega e la legge sulla privacy vale anche per le donne mussulmane, finché non commettono reati.

Le leggi verranno modificate e migliorate ma non possono contraddire lo spirito della Dichiarazione universale dei diritti in nome dela sicurezza nazionale, semmai ci vorranno altri accorgimenti ma mai abolire del tutto il tratato di Shengen sulla libera circolazione.

Mi dispiace ma non concordo con rego e altri solo in base alle loro argomentazioni seppur rispettabili ma non coerenti con il garante della Privacy

Artemisia

Assolutamente d’accordo… non è che con azioni prepotenti e prive di rispetto di questo genere si risolvano i problemi concreti, tutt’al più se ne generano altri e si inaspriscono i conflitti sociali (del resto, non è questo lo scopo di dx e lega? dividi et impera non l’hanno certo inventato loro)

lacrime e sangue

Facciamo un controesempio:

In Italia la legge vieta di uccidere volontariamente.
Ogni tanto, però, qualcuno fa fuori la zia zitella novantenne che non stirava mai i piedi.
Sono pochissimi casi, 1-2 all’anno.
Visto che sono così pochi, perchè non permetterli?

In Italia la legge vieta la copertura del volto. punto e basta.

LA LEGGE VALE PER TUTTI
LA LEGGE NON HA ECCEZIONI PER CHI SI CREDE DIVERSO E SUPERIORE
VALE PER ME E VALE PER TE
Non mi interessa se vi fanno schifìo i leghisti.
La legge vale per tutti. Niente differenze religiose.

Peppino l'A-Teo

Il Burka non si può mettere in questo paese. Il leghista, per quanto io odi i leghisti, ha fatto il suo dovere di cittadino. Ovviamente avrei preferito se avesse chiamato la polizia e basta, senza intervenire in prima persona!

Simona

Concordo con Peppino, una società civile non può accettare il burqa, simbolo di arretratezza culturale, per quanto riguarda invece la foto, non penso che la donna possa lamentarsi per la privacy violata…

rego

quoto!
Una volta che stà decadendo il cattolicesimo, importiamo l’islam… che forse oggi è peggio.

fiertel91

Il dovere civico non ha uno sfondo ideologico. Ovvero, come si fa a dire che quel leghista ha un senso del dovere di cittadino soltanto se, in un’occasione, ha approfittato di una legge per danneggiare una persona che lui ritiene nemica?

Non è benaltrismo, ma sono piuttosto convinto che se qualche dentista veneto gli avesse fatto un intervento senza fattura sarebbe stato zitto eccome!

robby

questo è solo bigottismo borghese,travestiti di giustificazioni ,basate su distorte percezioni del altro,se una donna porta il velo,puo essere?che sia anche lei che lo voglia,no.o invece bisogna fare la retata,secondo le capre teste leghiste.

Tino

Bigottismo borghese… già perché gli operai sono notoriamente filoislamici e adorano il burqa… altro che marx religione oppio dei popoli.

POPPER

hai ragione fiertel91, e grazie anche a Roby per i suoi interventi.

Barbara

Proprio perché è un problema ancora limitato bisogna evitare che degeneri! Niente burqa in Italia!

enrico mini

Fermato in moto da polizia o carabinieri, mi è sempre stato chiesto “patente e libretto”. Non mi è mai stato chiesto di togliere il casco. Evidentemente ero identificabile!?

Peppino l'A-Teo

il casco è aperto davanti e si vede un minimo di volto… E poi, durante un controllo della polizia, si presume che il motociclista sia in sella alla sua moto. Con il Burka, invece, non si vede una dannata mazza e va fatto togliere!

Ciccio

sì, ma porti il casco quando sei in sella perchè te lo impone un’altra legge (oltre al buon senso, ovviamente) e se un agente ti ferma penso tu non abbia problemi a togliertelo.

Diverso è se vai a spasso per le strade con il casco integrale in testa, non puoi farlo.
Così come voglio vederti ad entrare con un casco integrale in banca, in posta, da un commerciante… vediamo che succede.

San Giovese

No, Enrico ha ragione. Il casco integrale non permette l’identificazione(io personalmente faccio fatica a riconoscere prsone che conosco quando lo indossano).
Questa dei leghisti è solo una crociata da fanatici.

Simona

Il casco lo si porta solo in certe determinate circostanze, non sempre come il burqa, ad ogni modo, i leghisti sono quello che sono, ma come ho già scritto in una società civile per il burqa non ci dovrebbe essere posto.

POPPER

infatti se ti avessero chiesto di toglierti il casco, avresti dovuto dire loro: aspettate che scendo dalla moto, dopo che l’ho spenta, perchè altrimenti mi avreste magari fatto notare che non portavo il casco in moto. Dato per certo che è un posto di blocco almeno non rischio che io fermi la moto in divieto di sosta.

(umorismo) <:o)

#aldo#

Mica tanto… in casi particolari potrebbero anche arrivare a contestarti infrazioni idiote come quelle citate, anche se è più un vezzo da vigili urbani (o da ausiliari del traffico) che da poliziotti o carabinieri. A me è capitato ben due volte di prendere multe a quel modo per divieto di sosta (in un caso ero seduto sulla moto, nell’altro ero in una cabina telefonica e ho segnalato al vigile che avrei impiegato un minuto). La cosa squallida è che in entrambi i casi non mi è stata contestata immediatamente l’infrazione ma, in spregio alla normativa, mi è stato inviata a casa la notifica di infrazione con la clausola “in assenza del proprietario”. A quel punto che fai? Metti in piedi un ricorso? Con quali prove? Diciamocelo: quando i tutori dell’ordine sono scelti tra le persone sbagliate fanno un danno enorme al senso civico della cittadinanza.

Aresio

“avevo visto un bambino di una famiglia di italiani prendere paura”… ma costui è un benefattore! è l’ultimo baluardo dell’innocenza! santo subito!!

mabbaffff

Artemisia

Sì, tra tutte questa è senz’altro l’affermazione più assurda (e razzista) dell’intera faccenda!

sabre03

http://temi.repubblica.it/micromega-online/liberta-contro-il-burqa/

Il burqa non è solo un abito, per quanto funebre e sgradevole, ma un messaggio politico-religioso che esprime la sottomissione, l’asservimento della donna. Talvolta una schiavitù volontaria ma nel diritto italiano non è consentito essere schiavi nemmeno per propria scelta. (da Micromega)

certo questo modo di fare del cretoleghista assomiglia più a quello delle fanatiche guardie religiose e francamente mi da fastidio.

San Giovese

“un messaggio politico-religioso che esprime la sottomissione, l’asservimento della donna”
“una schiavitù volontaria ma nel diritto italiano non è consentito essere schiavi nemmeno per propria scelta”:
Questo discorso potrebbe essere applicato pari pari alle suore di clausura….

robby

questo è ancor piu vero,allore pure la clausura dovrebbe essere,inserita come indizio di stato di schiavitu.

Tino

Pari pari no perché le suore di clausura hanno il vantaggio di scomparire completamente, magari tutte le integraliste sparissero dalla circolazione e si chiudessero in un convento.

Tino

@ robby
insomma abbiamo capito per il tuo equilibrio psicologico devi sempre dimostrare che il cattolicesimo sia peggiore dell’islam.

sabre03

Infatti…..
Che “l’idea” di un Dio porti una persona a chiudersi al mondo ed agli altri mi fa senso…
Giustificazioni?

Che le suore “pregano” per il mondo ossia svolgono un servizio per la collettività là dove la signora col burqa viene celata agli sguardi altrui dal marito o per convinzione della propria impurità

Che “le regole” di convivenza le abbiamo scritte insieme ai cristiani accettando per “buona” quella condizione (è una nostra rinuncia di atei, un punto di compromesso rispetto alla dignità dell’uomo su cui poggia l’ateismo)

altre giustificazioni non mi vengono….

fiertel91

Se la mettiamo sul piano ideologico (e non legale) allora si dovrebbe estendere anche all’anello nuziale.

Ritenta. Vedrai che riuscirai a sostenere le tue opinioni ben oltre i fatti di nuovo.

Andrea

Premesso che la questione del burqa sia certamente delicata e che andrebbe chiaramente presa in seria laica considerazione, ma andare dietro al leghista in questione è davvero troppo.
I miei bambini sono spaventati dal feticcio di un uomo inchiodato alla croce che è esposto in classe, eppure i leghisti fanno il diavolo a quattro perchè lì rimanga, quindi non mi sembra davvero che la preoccupazione per le paure di uno o più bambini sia reale, ma solo una grottesca bugia usata a pretesto.

Ciao a tutti

robby

@tino io non voglio mostrare che il cattolicesimo è inferiore a chicchesia,per me cristianesimo è islam sono speculari,quando si giudicano,si mozzicano la coda,ognuno a qualcosa che l altro non ha piu.se li osservi bene

Marcus Prometheus

Sono speculari se guardi alla intera loro storia, verissimo.
NON sono piu’ speculari oggi. Una delle due religioni ha dovuto tener conto dell’illuminismo che la ha costretta anche alla interpretaszione non piu’ letterale dei testi sacri, ed all’abbandono di alcune pretese totalitarie e sanguinarie.
Se non altro non esiste oggi prete che mandi parabolani o monaci o talibani a farsi esplidere nelle discoteche.
Dobbiamo liberarci del Vaticano ed invece che cosa stiamo facendo?
Lo rafforziamo dandogli dei concorrenti-sostenitori, dandogli uno scopo, quello difendere le nostre tradizioni, consegnandogli la bandiera della identita’ nazionale che finora i clericali hanno sempre combattuto.
40 anni fa nessuno si filava piu’ i preti, oggi tutti corrono sotto le loro gonne spaventati dalla invasione islamista, dal terrorismo, dalla demografia degli immigrati.
Se vogliamo riprendere a progredire dobbiamo spezzare questa alleanza – finta concorrenza dei due fondamentalismi in primo luogo eliminando il comunitarismo antagonista degli islamisti delle moschee UCOII in Italia che come e’ stato dimostrato da coraggiosi giornalisti italo somali con filmati segreti, incitano gli immigrati a non integrarsi, a non mischiarsi con gli italiani (immorali) ed a moltiplicarsi fino a quando saranno maggioranza entro questo secolo grazie a superiore demografia ed immigrazione illlimitata.
Finche’ la sinistra non ridiventera’ patriottica e laicista stara’ all’opposizione, il Vaticano spadroneggiera’ e la demografia islamica in Italia aumentera’.

lacrime e sangue

Marcus,

non ti ascoltano.

Sono assordati dalle grida del terzomondismo:

Tutti i terzomondini sono santi!
Tutti i terzomondini possono fare quello che vogliono!
Tutti i terzomondini devono avere le case europee, anche se non lavorano, anche se si sono tirati qui nonno, nonna, zio, zia, 1, 2, 3, 4 moglie minorenne, 15 figli e 28 nipoti, tutti a carico del sistema sociale del Paese ospitante, ormai al crash.
Tutti i terzomondini devono scorazzare per le strade con le mogli burkate al guinzaglio.
Tutti i maschi terzomondisti devono essere SEMPRE rispettati, ANCHE QUANDO INFRAGNONO LE LEGGI (le donne non contano: loro obbediscono ai mariti)

Legge?

Cos’è la legge?
I primi a non rispettarla sono proprio i sinistri, seguiti dai destri.

LA LEGGE VALE PER TUTTI ED E’ UGUALE PER TUTTI
LEGGE? Chissefrega della Legge

Artemisia

Sono d’accordo. Il punto è proprio questo: stiamo difendendo diritti civili e laicità o la predominanza di un credo religioso su tutti gli altri? Perchè allora, per coerenza, si dovrebbero bandire crocifissi grondanti sangue, cuori di gesù impressionanti, stronzate come la clausura (e anche qui, parlare di “libera scelta” mi sembra piuttosto superficiale), riti di fustigazione vari ecc. ecc. Altrimenti si agisce per altre motivazioni, per l’appunto, come l’affrmazione della superiorità di un credo (sia esso ideologico, religioso o altro), di una razza, di una pseudo civiltà su tutti gli altri. E questo a casa mia si chiama nazismo

Gérard

Ognuno che abbia già letto quanto ho scritto diverse volte su questo sito in merito al nikhab ( chiamato poi in modo sbagliato Burqa ) sa cosa ne penso . Pero non si tratta qua della reazione sana di un cittadino contrario all’assoggettamento delle donne ma invece di una schiffosa reazione razzista da un leghista che, ne sono certo, della condizione delle donne se ne strafotta, anzi…
Percio sono d’accordo con quanto scritto sopra da Popper
(” … poi avevo visto un bambino di una famiglia di italiani avere paura….” ma guarda un po che premura per i bambini… )

Tino

Se sono come le tue sull’anello nuziale che lo portano pure gli uomini stiamo freschi. Anzi generalmente è la donna a imporlo all’uomo 😉 nella società di oggi. Le origini antropologiche poi non ci interessano ormai non ha più il significato di una volta mentre il burqa ce l’ha eccome anche perché è molto più recente.

nullità

fiertel91,
mi sembra di capire che tu la pensi diversamente in merito all’ostilità costituzionale al burqua (niqab)

o sbaglio?

SilviaBO

Considerare tutti i leghisti schifosi razzisti è schifosamente razzista.

Butch.er

“perché avevo visto un bambino di una famiglia di italiani prendere paura”.

Ridicolo, assolutamente ridicolo. Che ci volete fare, so’ leghisti.

Leonardo Broseghini

In realtà i bambini dovrebbero prendere paura quando vedono un prete…

agnese l'apostata

io ho paura quando vedo le camicie verdi (mi ricordano tanto quelle nere e brune…), ma a nessuno importa!!!! 🙁

Tino

Quella di Leonardo è una frase assolutamente superficiale che dimostra che tra i leghisti e lui non ci sia poi nessuna differenza, un conto è deunciare la pedofilia nella chiesa cattolica un conto e fare l’equazione prete=pedofilo che altrettanto pericolosa di omosessuale=pedofilo o maestro uomo dell’elementari=pedofilo. A me fa anche paura sapere che diversi giudici del mio paese la Francia sono stati arrestati per pedofilia se poi penso che sono loro a dover combatterla.

Tino

In ogni caso non mando i miei figli in parrocchia, ma non insegno loro ad aver paura dei preti che tra l’altro non vedo quasi mai, o meglio più paura di qualsiasi altro sconosciuto, credo che un genitore sensato non possa minimamente pensare che un prete che gira per la strada sia più pericoloso di un uomo in djeballah o di un uomo vestito normalmente. Stiamo attenti ad abbassarci ai livelli del Vaticano perché poi certe generalizzazioni si estendono anche ad altre categorie.

agnese l'apostata

come ben sottolinea gérad, quello è un niqab (lascia scoperti gli occhi), non un burqa (azzurro, con una griglia sugli occhi). e non capisco cosa centrino i leghisti, non solo con le battaglie per la civilità, con la civiltà in generale… insomma, gente che si vanta di avercelo duro, sofferente di priapismo e il cui sangue sta sempre là dove non batte il sole anzichè su quella sferica protuberanza in cima al collo!
anche i bambini figli di immigrati si pigliano male a vedere irrompere la polizia in casa per controllo documenti, ma di loro chi se ne importa, eh

Leonardo Broseghini

Non esiste un reato di procurato allarme ? Quel leghista distoglie le forze dell’ordine dal loro lavoro unicamente per fini politico/pubblicitari, andrebbe sanzionato!

nullità

così come prendre fotografie di persone in giro.

comportamento piuttosto maniacale.

Rothko61

Bisogna vietare il burqa e anche le cravatte verdi (che sono davvero brutte, soprattutto sull’abito grigio e la camicia rosa).

francesco

grande idea! d’ora in poi girerò con una macchina fotografica… e appena vedo un leghista, lo fotografo e lo denuncio!

comunque ho letto su non mi ricordo che giornale che un’inviata (qualche settimana fa) si era bardata con berretto, cappuccio, sciarpa, eccetere, in modo da lasciare scoperti solo gli occhi. poi si è fatta riprendere mentre passeggiava placidamente in piazza, dove peraltro erano presenti le “forze dell’ordine”, che giustamente non hanno battuto ciglio. al che uno gli viene anche da chiedersi se il senso di tutto ciò è la riconoscibilità o il rompere l’anima agli immigrati.

anche perchè è vero che in italia le donne non portano il velo integrale, ma è anche vero che le donne di una certa età hanno sempre portato il fazzoletto sui capelli (che è anch’esso inviso alla lega, in quanto urta la sensibilità delle persone di razza pura o cose del genere). per non parlare delle suore! anche loro portano il velo per una regola religiosa, eppure nessuno le mette mai in discussione. orwell lo chiamerebbe “bispensiero”, ma senza scomodarlo io direi che “ipocrisia” è più che sufficiente.

Kaworu

non so se hai visto le foto, ma la tipa era riconoscibilissima.

e soprattutto (la faccenda riguardava un ufficio postale) era fuori ed era presumibilmente circondata da telecamere e affini.

una situazione decisamente naturale….

Kaworu

se provi a entrare in posta e ci resti tenendo su un casco integrale oppure sciarpa oltre il naso, cappello e occhiali da sole credo che “come minimo” gli impiegati si inquietino e il tizio della sicurezza ti chieda di identificarti.

Simona

Francesco: Se si parla di burqa che senso ha tirare in ballo il velo che copre solamente i capelli, che in Italia nessuno ha mai pensato di bandire?
Comunque l’ho letto anche io l’articolo dell’Unità che citi, e come giustamente ha fatto presente Kaworu la tipa (un consigliere del PD) era riconoscibilissima e aveva semplicemente indossato un berretto ed una sciarpa, una pagliacciata insomma…

Marcus Prometheus

Bi pensiero assurdo e’ il tuo.
Nessuno in Italia neanche il folle piu’ folle ha mai proposto di proibire il VELO ISLAMICO.
Sto leggendo alcuni folli invece proporre la proibizione del velo delle suore o equipararlo a proposte di proibizione del BURQA e del NIQAB che invece sono delle vere prigioni ambulanti.

Solo quelle vanno proibite per varii motivi:
Sono pericolosi mascheramenti (gia’ usati in Francia e UK per compiere rapine sfuggendo alle telecamere).
Sono discriminatori nei confronti delle donne e sono strumenti chiaramente atti ad asservirle.
( Sono poi anche una bandiera dei terroristi jihadisti ed una sfida alle liberta’ dell’occidente).

bradipo

e se cominciassimo a vedere bambini turbati dall’ immagine di un uomo in mutande, torturato e sanguinante, ci sarebbe la stessa vena di eroismo? 😀

San Giovese

La cosa che spaventa veramente è l’imbarbarimento del nostro paese.
Il fatto che dei fanatici possano andarsene in giro a fare queste caccie alle streghe o crociate dovrebbe spaventare molto più di Niqab. Sembra di sentir parlare dei parabolani di Alessandria d’Egitto, il prossimo passo quale sarà? trascinare Margherita Hack davanti a una Chiesa per linciarla?

(a proposito di niqab, chador, burka, ecc: http://www.terredisrael.com/wordpress/?p=11750 )

POPPER

Signori, se fotografate qualcuno senza il suo consenso andate incontro ad una sanzione, perchè dovrebbe essere diverso per una donna con il burka? Io sono un garantista a 360°, non è giusto che per alcuni si possa atteggiarsi come ha fatto il leghista e per altri invece no.

Sono d’accordo che il burka non va portato ma ci sono modi anche più discreti.

Non passi l’eccezione alla regola o si arriverebbe a giustificare anche Bitonci.

Stefano

Sbagliato. È consentito fotografare la gente in pubblico. Non è consentita la pubblicazione delle foto, nel caso in cui siano ritratti. È consentita la pubblicazione, anche con i volti riconoscibili, se la persona fotografata è parte del contesto (evento o luogo pubblico) e non il soggetto unico o principale della foto. Nel caso della donna col burqua, non essendo riconoscibile, è consentito sia fotografare sia pubblicare la foto ovunque.

#aldo#

Se è per questo, se trattieni in casa un ladro sopreso nella notte sei passibile di denuncia per sequestro di persona. Eppure, anche se si tratta di una applicazione chiaramente distorta della legge, mi risulta che ci siano dei precedenti.

Marcus Prometheus

Intanto perche’ non ledi nessuna privacy dato che non e’ riconoscibile.
Fotografi solo un indumento – strumento di schiavismo.

Kaworu

i leghisti utilizzano IMMANCABILMENTE argomentazioni e modi assolutamente I D I O T I.

la motivazione di una persona con un cervello avrebbe dovuto essere “perchè è proibito dalla legge girare mascherati in modo tale da non permettere il riconoscimento”.

tanto che questo si può applicare, se non vado errato, anche a transessuali di cui non si può riconoscere l’identità. forse sbaglio, ma mi pare di ricordare così.

Soqquadro

Nel caso dei transessuali la foto sui documenti corrisponde alla faccia che ti trovi davanti. (Beh, adesso con le carte d’identità che valgono dieci anni qualche problema si potrebbe porre). Una faccia, maschile o femminile che sia, è una faccia.

Kaworu

lo so, ma sono quasi convinta di aver letto ciò da qualche parte (chiaramente si parla di chi ancora non ha cambiato sesso anche sui documenti)

puric

premesso che trovo il burqa un insulto e una violenzanel confronto delle donne, le iniziative della lega sono solo pretestuose e razziste. se fossero coerenti dovrebbero andare al carnevale di Venezia e chiamare la polizia ogni due minuti

antoniadess

La legge 152 del 1975 in materia di “tutela dell’ordine pubblico e identificabilità delle persone”: prevede il divieto di utilizzare “senza un giustificato motivo” caschi o qualsiasi altro tipo di oggetto o indumento che impedisca il riconoscimento della persona; per giustificato motivo finora si intendeva appunto il CARNEVALE per le maschere, la montagna per il passamontagna, il casco per la sicurezza sulla moto…ora il niqab o il burqa per “motivi religiosi”: è questo che non va dal punto di vista laico, la religione non dovrebbe essere un’eccezione all’osservanza della legge; ma questa è ambigua perché può essere applicata in senso permissivo o sanzionatorio, perciò sono favorevole a un esplicito divieto; i leghisti lo sono per esasperazione identitaria e spirito di crociata, ma il problema dell’islamismo radicale, di cui quel tipo di “abbigliamento” è simbolo, esiste, guarda caso è diffuso in Arabia saudita e Afghanistan dove le donne non possono guidare la macchina, non possono andare a scuola, non possono avere un passaporto…è questo che vogliamo? E le donne che in alcuni paesi, anche a costo della vita, lottano per liberarsi anche del velo più leggero, per emanciparsi, per sottrasi alla tutela dei maschi-padroni, non le aiutiamo? non possiamo ignorare un problema reale e delegare la lega ad affrontarlo come sappiamo, non certo in nome della laicità e della secolarizzazione.

POPPER

quoto. antoniadess, hai interpretato bene quel che volevo dire io, ma tuttavia i fotografi della Polverini che han fatto irruzione con i Body guards alla Montessori a Roma, a causa della denuncia dei genitori han dovuto restituire le foto dei figli perchè estorti per scopi politici e per nulla in modo educativo o istruttivo.

Comunque puoi fare delle foto a personaggi politici e vip o pesone pubbliche, ma non a persone che non ti danno il loro consenso, se per caso venisse in mente a loro di accusarti di Stalking stai proprio fresco. Una perona normale non lo farebbe secondo me.

interessante trovo la lacuna nell’attuale legislazione che potrebbe persino interpretare il burka in modo ambiguo e permissivo o sanzionatorio.

Infatti, caro antoniadess, in Afganistan han tentato di avvelenare delle alunne di una scuola, e poi immaignare chi erano: i talebani, per non parlare di uan domma pichiata in Italia perchè non portava il velo.

O la nostra legislazione è chiara e inequivocabile sul Burka e su altre violazioni dei diritti della dinna, o finiremmo per cavillare su molte lacune già a livello di fragile Laicità di Stato.

Federico

Immaggino che i poliziotti abbiano scambiato il leghista che parlava inglese con il buon Clemente e che subito si siano messi in contatto per chiedere il da farsi…

Soqquadro

Io credo che dovrebbero vergognarsi tutti gli altri partiti, a lasciare l’opposizione al burqa/niqab in mano ai soli leghisti (che poi la condiscono con fesserie come loro uso)

Eresiarca

Con tutti i problemi seri che ci sono questo idiota si perde in un burka…girano certi uomini in Italia che definirli tali sarebbe un insulto al processo evolutivo…

Dalila

Sarko una cosa buona l’ha detta:
“Il velo integrale è in discordanza coi valori della nostra repubblica”.
Valori per cui le francesi si sono battute.
Perchè non prendere esempio? Anche le italiane si sono battute per dei valori ma molti vogliono dimenticarsene ed in nome della religione giustificano oramai qualsiasi strana castroneria.
Il burka umilia la donna, è una prigione ambulante e stride con i valori di libertà europei.
Se io devo coprirmi totalmente in Afghanistan, sarebbe auspicabile che in Europa le loro donne vadano vestite all’occidentale.

Kaworu

perchè in italia il cattolicesimo gioca con l’islam a chi ce l’ha più lungo, lo sai…

devono arrivare per lo meno oltre l’adolescenza per capire che senza laicità vera (non quella di crociata, bagnasco e fuffa varia) dove TUTTE le religioni sono uguali di fronte alla legge dello stato e ad essa sottostanno, non si andrà avanti.

Albialbi

In Italia bisogna essere riconoscibili, quindi per la legge e per me il burqa/niqab come le suore bardate e i POLIZIOTTI IRRICONOSCIBILI COL CASCO (CI VORREBBE UNA PETTORINA COL NUMERO,ad esempio) dovrebbero essere vietati in toto.
Anch’io telefonerei ai vigili, giusto per far nascere polemiche e discussioni (e per goliardia) e per vedere anche come i vigili NON intervengono (qui in Alessandira sanno solo fare i divieti di sosta).
Sfotterei (x goliardia) anche certe persone che per religione si mettono un copricapo in testa perchè è un affronto al Dio far vedere la testa scoperta, come se Dio fosse un piccione dispettoso che caga (porta malaugurio) sulle teste scoperte… ma si può considerare Dio un simile essere??!! ma che visione hanno del sistema? bisogna sfotterli simpaticamente così piano piano si smorzano le convinzioni.

E mi associo: è un peccato che per il Burqa la cosa sia messa in mano a leghisti… purtroppo a quelli di sinistra piace solo fare intelletualismi inutili.

puric

condivido, specie per quanto riguarda il numero sulla divisa dei poliziotti

Ratio

Niente nikab e niente burka in Italia. Sono simboli di sottomissione della Donna e io sono dalla parte delle Donne musulmane che lottano per la loro abolizione.
Con dispiacere constato come la sinistra abbia abiurato, in nome di un’errata concezione della correttezza politica, i valori della libertà e dell’uguaglianza dei quali i suoi rappresentanti amano riempirsi la bocca.
Tutto ciò fa crescere il razzismo di cui la lega si fa interprete.

Luca

Ritengo che il burka andrebbe negato in pubblico perchè l’Italia è un paese laico. Se i musulmani avessero il potere nel nostro paese ( come alcuni estremisti sognano) imporrebbero a tutte le donne di portare il burka. Così come farebbero i cattolici con i loro principi. Ma siccome siamo in uno stato laico e dobbiamo difendere la nostra preziosissima laicità, conquistata con il sangue di molti partigiani e uomini che hanno combattuto per la libertà e per i diritti civili, dobbiamo difendere il nostro paese da ogni comportamento che vada contro tali diritti. Portare il burka, a quanto mi risulta ( correggetemi se sbaglio ) è un obbligo nei paesi musulmani, o almeno in quelli più integralisti, dunque non è accetabile in Italia. E’ chiaro che quasi sempre il burka non è una libera scelta, bensì un’imposizione, altrimenti non si spiegherebbero casi avuti di recente di giovani ragazze uccise dal proprio padre o ripudiate perchè hanno rifiutato di portare il burka. Concedere alle donne islamiche di portare il burka quindi non rappresenta un atto di libertà nei loro confronti, bensì un atto di libertà nei confronti della loro religione e degli aguzzini che tengono le redini di quella religione. Ecco perchè il burka dovrebbe essere assolutamente VIETATO!
Per quanto riguarda i modi, sarebbe meglio se fossero le forze dell’ordine a farlo, per evitare la senzazione da parte degli stranieri di sentirsi vittime di episodi di xenofobia.
In ogni modo, se il divieto di portare il burka in pubblico diventa legge, qualsiasi cittadino avrà facoltà di fermare uno straniero e riprenderlo nel caso in cui porti il burka, così come ogni cittadino ha il diritto dovere di riprendere un concittadino che viola le regole del codice della strada, che cerca di rapinare una banca o che viola la costituzione italiana in qualsivoglia modo. Questo perchè siamo in un paese civile, dove la sovranità è del popolo e della legge, che rappresenta la sua libera espressione.
P.S. Se si va in oriente, ma anche in Italia, e si entra in una moschea, ci si deve togliere le scarpe, anche se si è di un’altra religione o di un altro credo in segno di rispetto. Se si viene in Italia, ci si deve togliere il burka, in segno di rispetto per la laicità dello stato.
N.B. Se si va nel casinò di Montecarlo, bisogna indossare giacca e cravatta obbligatoriamente, altrimenti non si può entrare…

Leonardo Broseghini

Il casino di Montecarlo è un luogo privato, non pubblico, esattamente come la moschea o la chiesa. In pubblico la gente si veste come vuole, nei luoghi privati invece deve sottostare a quanto stabilisce il proprietario.
I principi di laicità a cui fai riferimento, dovrebbero garantire ad ogni persona il diritto di vestirsi come desidera, non l’imposizione o il divieto di un certo tipo d’abbigliamento.
Quindi, se è vero che è nostro dovere opporci a chi eventualmente cercasse d’imporre il burka in Italia, per gli stessi identici motivi è nostro dovere opporsi a chi cerca di vietarlo.
Il tuo ragionamento si basa sul presupposto che il burka sia sempre e comunque un’imposizione (da noi, in Italia): se fosse vero, allora bisognerebbe aiutare le donne che desiderano ribellarsi a farlo.
Però questo dev’essere dimostrato: tutti quelli che sono favorevoli al divieto parlano di multe alle donne, nessuno propone, ad esempio, che le forze dell’ordine facciano degli accertamenti per verificare la liberà volontà di chi lo indossa e, nel caso, la lascino vestire come crede.

Dalila

Sai, il tuo concetto sarebbe condivisibile se non fosse che a nessuna donna, che non sia in contatto diretto con uomini di religione islamica verrebbe mai in mente di mettersi un burka.
Per cui il sospetto che dietro ci sia un serio terrorismo psicologico nonchè fisico, c’è.

nullità

in realtà io sarei d’accordo sia per i divieti, sia per gli accertamenti.

le sanzioni pecuniarie alla donna non sono efficaci.

è necessairo coordinare una politica di divieto con una di assistenza.

sabre03

* Leonardo
Il tuo ragionamento si basa sul presupposto che il burka sia sempre e comunque un’imposizione (da noi, in Italia)……

Momento…..
Si parte dalla CERTEZZA che per gli Stati sottoscrittori dei diritti dell’uomo e del cittadino islamico la donna è INFERIORE all’uomo.
A questo si dice un NO chiaro e vorrei che Tu lo dicessi
Non mi sembra comunque per quello che ho letto che il tuo relativismo ti porti a giustificare ora ed in futuro questo stato di inferiorità dichiarata ( non di fatto che lì c’è ancora molto da fare)

Si prosegue poi col dire che molte autorità religiose islamiche si sono pronunciate CONTRO il burqa riconoscendone il carattere coercitivo ed addirittura la sua estraneità ai precetti religiosi pur non avendo rinnegato quella carta dei diritti

Ed ancora che lo stesso re d’Arabia Saudita lotta per l’emancipazione della donna nel SUO regno dal burqa come da altri veli. Un re dunque la massima autorità politica che ovviamente trova oppositori validi se ancora si può affermare che L’Arabia Saudita è ancora uno degli Sati più conservatori

Detto questo NON è possibile che NOI si riconosca una giustificazione al burqa e concederlo a chi lo volesse portare per ragioni sue perchè esso ha un contenuto ideologico negativo ineliminabile. Se per assurdo togliessimo quel contenuto il burqa diverrebbe una maschera di carnevale…. e la discussione scivolerebbe su di un livello diverso.

Dalila

Poi è ovvio che i leghisti ci ricamano parecchio e male con la loro improbabile caccia al diverso…

Leonardo Broseghini

Non lo so cosa ci sia dietro la follia d’indossare volontariamente un burka, come non so che motivazioni possa avere una donna per diventare suora di clausura.
Ma in entrambi i casi non si può assumere per certo che ci sia una costrizione e, soprattutto, non ha senso punire con una multa chi quella costrizione è supposto debba subire.

Tino

Sono sinceramente stupito dal disprezzo che dimostrano i difensori del libero burka in libero stato su questo blog per chi ha opinione diverse. Confondendo abilmente velo e burka riescono con arroganza a parlarci dell’anello nuziale, che è portato pure dagli uomini o delle suore di clausura. Le suore di clausura o certi ordini monacali sono persone che scelgono liberamente di ritirarsi dalla società (per paura per incapacità perché sono semplicemente fuori di testa?), senza mettere al mondo figli e far loro sopportare scelte così estreme. Magari tutti gli integralisti di qualunque religione si chiudessero nei conventi e ci lasciassero in pace. In tutte le società ci sono regole nel vestirsi. Come una donna e teoricamente un uomo non possono andare in giro a torso nudo, così non si può girare in passamontagna o con il burqa. Un minimo di buon senso ogni tanto non farebbe male no? Possiamo poi discutere se si tratti di un problema così urgente, quale sia la maniera migliore di affrontarlo, ma vi rendete conto che state facendo di tutto utilizzando argomenti ridicoli per difendere una pratica che è imposta (o dall’uomo o dalla cultura) alle donne? E solo a loro? No questo non vi interessa e io ne aggiungo una il burqa è una mancanza di rispetto per gli altri: che cosa abbiamo di così schifido noi infedeli da non poter guardare in faccia una persona? Allora organizzate un burqa-pride quello che volete portate per un anno il burqa per solidarietà ma perfavore evitate di disprezzare in questa maniera chi non è d’accordo con voi, con argomenti arragonati e tra l’altro finti (vedi anello e suore di clausura)

SilviaBO

L’ideologia politica acceca quanto la religione. Se il capogruppo in questione fosse stato del PD, non si leggerebbero certi commenti. Con gli invasati non ha senso tentare di discutere razionalmente.

Marcus Prometheus

Splendide parole.
Aggiungo per i folli che vedono razzismo in chi semplicemente vuole difendere i progressi dell’illuminismo e della Costituzione italiana che RAZZISMO vero e’ la imposizione del burqa alle donne immigrate in europa per impedire loro contatti con noi indigeni.
Razzismo vero sono le istruzioni anti – integrazione date dallo imam della moschea di viale Jenner a Milano filmato e registrato con camera nascosta da una coppia di coraggiosi giornalisti italo somali.

La lega ha presentato anche candidati di origine extraeuropea in varie elezioni.
A parte qualche inevitabile sprovveduto che da in escandescenze stupidamente razziste, anche da parte della lega si tratta di difendere le conquiste civili post illuministiche, quelle che le sinistre non difendono piu’ in omaggio ad un male inteso terzomondismo.

esperantio

Altro che medioevo è questo! Finchè nel mondo i popoli non riusciranno a capire che le religioni sono solo un falso,che servono soltanto per dominare e sottomettere le genti e schiavizzarle,niente sarà mai possibile contro i tiranni.( dei cattolici-romano-apostolici)poi non se ne parla!!!!!!

At-Z

Luca ha scritto:
Portare il burka, a quanto mi risulta ( correggetemi se sbaglio ) è un obbligo nei paesi musulmani, o almeno in quelli più integralisti, dunque non è accetabile in Italia

—–>
No scusa ma ti sbagli, di grosso:
Inanzitutto un po’ di chiarezza:

1)hijab: velo o foulard islamico, termine generico. Può essere portato con abiti occidentali.
Obbligatorio in Iran (dal 1979) e Arabia Saudita anche per le donne straniere.

2)niqab: copre il viso con apertura sugli occhi. E’ portato sovente con l’hijab e abiti tradizionali. Abbastanza diffuso in Medio Oriente e Africa, meno in Asia.

3) Burqa: velo integrale con griglia sugli occhi: originario di Pakistan, Afghanistan e certe regioni dell’India: rivalutato in epoca recente dai teologi salafisti e imposto dai talibani.

Nei paesi del magreb (Nord-Africa) l’hijab NON è obbligatorio, ma la pratica avanza nella società. Il velo integrale è poco diffuso.
Le donne straniere, nei luoghi turistici, possono vestirsi come vogliono ( O.K. al bikini in spiaggia e all’alcool nei ristoranti etc.). Durante le visite nei luoghi pubblici abiti non vistosi sono consigliati.
In Europa invece abbiamo il fenomeno burqa come segno di provocazione: talvolta segno di appartenenza ai gruppi salafisti , oppure espressione del fervore** religioso sincero fra i nuovi convertiti (**MA…il delirio mistico è una forma grave di narcisismo direbbe uno strizzacervelli!! 😉

Contrariamente alle prescrizioni del Corano il burqa o il niqab in Europa è tutt’altro che una tenuta destinata a proteggere il pudore femminile. Non si tratta di evitare gli sguardi maschili, ma di farsi notare, di rivendicare la differenza.
Tra l’altro ho notato che le donne con il niqab hanno spesso occhi e unghie truccatissimi, con anelli e collane a profusione e smalto.
Il burqa l’ho osservato raramente in Île de France, in due versioni: in nero versione spettro, oppure in versione azzurro chiaro, un colore orrendo simile ai sacchi della pattumiera venduti al supermercato.
Sono tollerante verso il niqab, ma il burqa NON ce la faccio: non si vedono gli occhi e la persona non è identificabile.
Ma il futuro è incerto.
La legge proposta dal governo francese non è stata ancora approvata e potrebbe essere dichiarata incostituzionale. Inoltre il sindacato dei poliziotti francesi ha già emesso delle riserve a proposito dell’applicazione della legge.
Nelle banlieues francesi i poliziotti non sono i bienvenuti e già mancano uomini e mezzi: vedremo bene se troveranno il tempo libero per rincorrere e multare le donne con il burqa… tanto per creare nuove tensioni e sommosse popolari.
La sinistra invece qui in Francia ha adottato il metodo della critica facile: socialisti, komunisti & compagni di merenda pur di racattare voti si mettono a difendere gli integristi religiosi a spada tratta: mi domando se in Italia il PD oserà fare lo stesso? Forse no.
Lasciar fare i leghisti non mi pare una buona idea comunque…
Sarebbe come affidare la politica dell’immigrazione al FN di Jean Marie Le Pen o a sua figlia.
Ricapitolando:
tranquillo Luca! Puoi partire in vacanza con la tua ragazza, mamma, sorella, figlia etc. nei paesi del Magreb e nessuno imporrà alle donne il velo islamico, né tantomeno il burqa.
Sono in Iran dovrebbero coprirsi, ma non si tratta di una destinazione turistica alla moda.
E in Arabia Saudita.
Quanto all’Afghanistan e al Pakistan, almeno di essere stanco di vivere, il turismo è sconsigliato per il momento.
Saluti dalla Francia.
At-z

Luca

Laicità e libertà sono due cose diverse. Se la libertà prevarrà sulla laicità allora fra 10 anni in Italia avremo farmacie che non vendono preservativi, a causa del farmacista cattolico che liberamente farà obiezione di coscienza; medici che rifiuteranno di praticare l’aborto, perchè faranno obiezione di coscienza; medici che rifiuteranno di fare trasfusioni di sangue, in quanto testimoni di geova; ospedali che rifiuteranno di fare trapianti di organi, in quanto anche loro testimoni di geova; la ricerca sulle cellule staminali sarà sermpre vietata; le mucche cammineranno libere per strada ed in autostrada, provocando incidenti come avviene in India, perchè rappresentano la reincarnazione di persone già vissute, secondo l’induismo, e noi saremmo ” cattivi e prepotenti” se decidessimmo di continuare a chiuderle in recinti e mangiarle, come facciamo adesso; le macellerie non venderebbero carne di maiale, perchè è un animale impuro; a bologna smetterebbero di produrre mortadella, prosciutto di parma e salsicce, perchè ci sarebbero le proteste dei lavoratori islamici pronti a scioperare in difesa dell’islam; posso andare avanti così per tutta la mattina, ma mi fermo qui per ora. Ma se credi che questo sia una buona prospettiva per l’occidente, cioè che il regresso sia migliore del progresso, allora continua a scrivere quello che vuoi e fatti anche tu portavoce delle culture orientali, ma anche di quella africana, perchè no, che sicuramente sarà bella ed interessante da studiare, ma chissà perchè in quelli stati muoiono di fame e fanno guerre tutti i giorni mentre in Italia, grazie anche all’intervento degli Statunitensi c’è la pace. Io preferisco ispirarmi a questi ultimi, gli Americani degli Sati Uniti, che per quanto imperfetti, certo ci hanno insegnato la democrazia ( sono la più grande democrazia ed il primo grande popolo ad essere diventato indipendente con un atto di forza e ribellione), il progresso ( sono in grado di costruire grandi grattaceli, hanno internet da molti molti anni prima di noi, ecc ecc.), l’uguaglianza ( anche il presidente degli Stati Uniti, capo del governo e delle forze armate, può essere processato “solo” per aver fatto sesso orale con una sua assistente, lo stesso non è valso, per esempio, per Saddam o i suoi figli quando violentavano le donne Irachene a loro piacimento), ecc. ecc. ecc., e dunque sono un popolo da imitare, almeno negli aspetti positivi. Saluti dall’Italia.
Luca

Tino

Ciao AT-Z
Tu non puoi ridurre l’europa alla regione parigina, sempre che tu la conosca in lungo e in largo. Anche io nella provincia francese ho visto delle ragazze dal tabacchino con il velo, ma ce ne sono anche tante altre che lo mettono per passare inosservate, oppure perché è una prescrizione coranica senza neanche conoscerne il significato, e poi quando le senti fare certi discorsi ti accorgi che comunque ci sta dietro una visione della donna come essere impuro. Non fidarti della sociologia della gôche il mondo è molto più complesso.

ser joe

Mi sa che hanno preso più paura la donna e il marito mussulmani sentendo il leghista parlare inglese con accento veneto.

vincenzo sisto

Premesso che trovo ridicolo indossare qualsiasi capo d’abbigliamento per motivi religiosi – figuriamoci il burqa – mi pare che, da atei ed agnostici razionalisti, e quindi da persone che dovrebbero rigettare qualsiasi forma di xenofobia e razzismo, non si possa fare a meno di condannare il leghista. Quest’ultimo, ne sono convinto, sarebbe ben contento di prendere a calci nel sedere tutt* noi, perchè miscredenti: come si fa a dire che ” ha fatto il suo dovere di cittadino” ed altre baggianate simili?
In casi del genere, a mio avviso, non si può fare a meno di valutare ciò che sta dietro azioni del genere: la volontà di costruire una società basata sull’odio verso il diverso, sull’esaltazione delle nostre ” radici cristiane” ecc. Stiamo attenti ad essere superficiali nel commentare fatti come questo.
Se la legge impone ad un persone di farsi riconoscere che si applichi la legge.
A me però il fatto di “segnalare” le persone con il burqa mi sa tanto di caccia alle streghe.
Altra cosa serebbe stata se un pubblico ufficiale, nell’esercizio delle proprie funzioni, avesse chiesto alla donna di farsi riconoscere, agendo , per così dire, di moto proprio.

Marcus Prometheus

Ma proprio a te anima bella non risulta che l’Europa sia sotto attacco dell’estremismo jihadista fondamentalista?
Davvero difenderesti un nazista in divisa che entrato in una sinagoga tanto per dare una occhiata innocente?
Ma questo e’ quello che fai se proteggi le provocazioni dei nazi- islamisti ed attacchi chi senza aggredire nessuno le vuole limitare, e le segnala alla forza pubblica come ha fatto con intervento civico il leghista.
Ma poi leghista vuol dire untore? Nazista? Comunista? Islamista?
Ma un leghista ha mai aggredito fisicamente qualcuno?
A me non risulta.

Stefano Grassino

Ma perchè su questo sito scrivono persone che in nome della libertà a tutti i costi giustificano tutto e tutti? Non vi rendete conto che la vera libertà ha bisogno del rispetto e che questi non sempre, se conoscete la natura umana, quasi mai è insito nell’essere umano ma occorrono leggi chiare precise e soprattutto severe seguite da adeguate punizioni? Non capite che con gli integralismi non si ragiona????????? Non capite???? Ma dico, avete tutti la stessa quantità di materia grigia di veltroni dentro la vostra scatola cranica? Come diceva mi nonno contadino: sannà bene costè capoccie.

Fri

Sono d’accordo con te Stefano. Pero’ il punto e’ che in Italia una legge chiara e precisa sull’argomento ancora non c’e’. O quanto meno non viene fatta rispettare come dovrebbe. Sulla porta degli autobus a San Francisco c’e’ un cartello che dice “se non porti le scarpe non sali.”. Ecco, questo ci vorrebbe: quando uno straniero fa domanda per il visto gli si dovrebbe dire chiaramente che col burka o il niqab in Italia non si entra e non si passeggia. Non si possono cambiare le regole quando il gioco e’ gia’ iniziato, soprattutto non a piacimento del primo consigliere comunale a cui viene lo sghiribizzo improvviso di “far rispettare” una legge che non e’ chiara nemmeno agli italiani… (PS: il sindaco stesso di Udine ha dichiarato “non mi sembra ci siano in Italia delle leggi che vietino di indossare burka o niqab”…)

vincenzo sisto

@stefano,
secondo me l’errore cha fai è non capire che ad un integralismo – in questo caso quello islamico che si materializza ad esempio con il burqa, che ripeto, trovo ridicolo indossare- non si risponde con un altro integralismo. I leghisti sono razzisti e xenofobi, nonchè aperti sostenitori delle nostre presunte radici cristiane. Per questo dico: nè con i fondamentalisti – e più in generale con i teisti- nè con i leghisti razzisti a xenofobi.
Oggi cominciano con i musulmani, i gay, gli extracomunitari ecc : non vi lamentate quando toccherà a noi atei.

Tino

Ci sarà una fase precedente, come in Francia i musulmani cominceranno ad attacarsi agli Ebrei ed ai Gay.

Artemisia

Il punto è proprio questo qui, ribadisco: il motivo per il quale un leghista fa una cosa simile non coincide con la laicità ma con la supremazia territoriale, con un distorto senso di civiltà, con l’intolleranza nei confronti del diverso da te. Se così non fosse non difenderebbero le radici cristiane a ogni piè sospinto, non difenderebbero l’indifendibile crocifisso nei luoghi pubblici… E’ così che sono cominciate le dittature, o no? Perseguitare i diversi usando motivazioni strumentali che molti difendono in nome di un laicismo che non c’entra niente con quanto avvenuto; finchè non toccherà pure a noi

Fri

Premesso che anche secondo me burka e niqab dovrebbero essere vietati in Italia, trovo l’azione di Dordolo incivile e pericolosa (anche per gli italiani, non solo per gli immigrati mussulmani). Vorrei ricordare che il Dordolo e’ uno di quelli che ha sollevato un gran polverone per quel fazzoletto di terra di un cimitero destinato alla sepoltura dei mussulmani bollandolo come «irrispettoso dei sentimenti più intimi della maggioranza delle popolazione».
Per altro, la signora in questione non e’ residente in Friuli, ma temporaneamente ospite in quanto il marito frequenta un corso di aggiornamento. Insomma, non che i turisti non debbano rispettare le leggi italiane, ma un po’ piu’ di elasticita’ da entrambe le parti credo che sarebbe d’uopo.

nullità

concordo con te soprattutto sulla prima parte.

Divieto per burqa e niqab (esclusione del motivo religioso tra i giustificati motivi della legge sopra citata), regole ferree e precise.

e nello stesso tempo levare a quei primati di leghisti la competenza sulla cosa, dato che la loro è una battaglia chiaramente ideologica.

Stefano Grassino

Rispondo a te ed a Fri.

Demandare alla lega ed alla sua “non cultura” la difesa dai talebani, è come far difendere un asilo, dall’assalto di preti pedofili, dal Pacciani. Se non vogliamo che questo accada (cosa che purtroppo sta già avvenendo in buona parte di questo triste paese) dobbiamo internare in Siberia pannella e veltroni. Il razzismo alla rovescia (essere buoni e comprensivi per forza) genera il razzismo alla KKK in maniera esponenziale, considerando che molte persone non sono in grado di fare una analisi fredda e calcolata dei fenomeni che si sviluppano in una società complessa come è oggi il mondo occidentale, alle prese con se stesso e la globalizzazione. L’islam è un mondo retrivo che può scatenare i falchi cattolici e far esplodere una guerra di religione, guerra desiderata dai leghisti, convinti come sono che ciò li aiuterebbe ad ottenere una secessione. Il loro piccolo cervello e la mancanza di conoscienze storiche non li fà minimamente ricordare la battaglia di Vienna e quello che l’Europa ha rischiato tre secoli addietro. Sono, e purtroppo anche noi in parte, nelle mani, pensate un pò der “trota” er che è tutto un dire. Per “levare ai leghisti la competenza” lo si può fare solo con un forte stato laico e qui si pone il problema: abbiamo la forza di crearlo in Italia?

nullità

ho paura a rispondere all’ultima domanda.
la storia insegna che l’italiano si sveglia solo quando sta per annegare nello sterco.

l’italiano è capace di grandi cose, ma lo fa solo all’ultimo minuto, e calcolando che questa specie di guerra sileziosa va avanti rapidamente, si rischia di avere qualche reazione solo quando sarà tardi.

Artemisia

Visto che ne parli, aggiungerei anche l’atto del civile Calderoli – onorevole e ministro della Repubblica italiana – (i maiali a pascolare sul terreno destinato a moschea), che sicuramente fuga ogni sospetto di razzismo da parte di cotanti personaggi!

Near

Dordolo ha fatto bene a denunciarla ma non certo a fotografarla.

Poi non vedo la Lega Nord certo come un baluardo dei diritti delle donne.
Stiamo infatti parlando del partito più reazionario, rappresentativo della destra più conservatrice e integralista, il cui esponente Mario Borghezio si è vantato dei finanziamenti da loro elargiti ad organizzazioni integraliste cattoliche eversive, in primis il Sacrum Imperium di Verona, sul quale proporrei agli ottimi redatori UAAR di scrivere un bel dossier, per far meglio comprendere a tutti la triste realtà del “ricco” e “progredito” nord-est.

vincenzo sisto

Perfettamente d’accordo con te, anche se ribadisco la mia contrarietà a denuncie di questo tipo.

Near

Per rendere chiara l’idea, il segretario del Sacrum Imperium è quello che, a Buona Domenica, in un dibattito sugli omosessuali, ha acceso gli animi e scatenato una rissa che per poco non si trasformava in una vera e propria zuffa con Cecchi Paone.

Paul Manoni

Secondo me ha fatto benissimo, se lo ha fatto perche’ reputa il Burqua un simbolo di sottomissione….Peccato che sappiamo tutti bene che le menti illuminate leghiste, fanno tutto questo con ben altri scopi.
Scusate ma Dordolo chi sarebbe, il nano Leghista razzista e xenofobo di Biancaneve????

enrico mini

Sul fatto che sia legittimo fotografare chicchessia anche senza preventiva autorizzazione, che sarebbe necessaria solo nel caso della pubblicazione della foto, nutro i miei dubbi.
Mi risulta che ci siano popolazioni e/o persone che non vogliono essere fotografate perchè, per loro convinzioni religiose (non meno assurde di tutte le altre convinzioni religiose), temono che la foto sia la loro anima che in tal modo viene “rubata”.
Se uno di costoro spiegasse a suo modo all’incauto fotografo la sua opinione … cosa succederebbe?

Ralph

Se ci avete fatto caso, la notizia è perfettamente invertibile.

“Udine, capogruppo leghista fotografa donna con burqa e chiama polizia”

“Udine, donna con burqa fotografa capogruppo leghista e chiama polizia”

Non si tratta di ironia di bassa “lega”; se il capogruppo leghista si sente in diritto di chiamare la polizia per aver visto una donna in burqa, allora anche la donna in burqa ha tutto il diritto di chiamare la polizia per aver visto un capogruppo leghista (tipo quelli che parlavano di 300.000 bergamaschi armati di Kalashnikov o proponevano di piantare un proiettile nella schiena del magistrato che indagava sulle tangenti leghiste).

libero

In Francia prendono provvedimenti per evitare gli aspetti estremi della religione musulmana, che poi forse non è nemmeno un fatto islamico, ma tipico di alcune aree islamiche.
Trovo giusto che si faccia qualcosa per impedire l’uso del burka, si possono trovare altre soluzioni, come un velo semitrasparente, che veniva portato anche fino agli anni 50.

Marcus Prometheus

Non hai centrato per niente il problema, secondo me, in quanto il Burqa ed in Nikab soprattutto in occidente (ma anche in Africa ed Asia) NON sono un problema religioso, ma una bandiera del fondamentalismo e jihadismo politico -religioso che e’ una altra cosa diversa dalla religione.
E’ una bandiera ed una sfida, un insulto voluto alla nostra civilta’ laica ed allora come puoi credere di risolverla con modalita’ tecniche tipo il velo semitrasparente?

La religione islamica tradizionale ed ufficiale non impone per niente ne’ burka ne’ nikab.
Pareri degli imam della Moschea ed universita’ di el Azhar del Cairo per i sunniti, chiedono il VELO e non BURQA O NIQAB ed addirittura proibiscono il nikab (o il burka) alle lezioni della universita’.
Per quanto riguarda gli sciiti poi neppure gli Ayatollah piu’ trogloditi del regime di Teheran richiedono il burqa o il Nikab, bensi’ solo il CHADOR che deve coprire tutti i capelli, MA NON IL VOLTO. Copre anche tutti gli abiti essendo un mantello leggero che va fino a terra, ma non il volto.

Il Burqa e’ una invenzione di un re Afghano di cento anni fa. Inizialmente limitato all’uso per il suo harem, si e’ diffuso piano piano fra le donne di corte e dell’alta societa’, eppoi coi talibani divenne obbligatorio.
Eppure con altri re progressisti l’Afghanistan stava progredendo.
A Kabul 40 anni fa c’erano per strada ragazze in gonna sopra il ginocchio.

Il Nikab invece (con sola fessura per gli occhi – o tutto di tessuto o con mascherina di cuoio o metallo) era usato tradizionalmente solo presso alcune delle tribu’ della Arabia Saudita ed Yemen. MA NON e’ OBBLIGATORIO NEPPURE IN ARABIA SAUDITA dove e’ obbligatorio solo il velo.
Insomma fra burqa e nikab solo per i Talibani ed Al qaeda c’e’ stato obbligo.
E solo per gli ultra fondamentalisti questa e’ una bandiera ed una sfida anti occidentale.

Stefano Grassino

@ nullità

Hai centrato il problema che mi pongo da molto tempo nella sua interezza. Anche io, essendo realista, credo che si stia camminando sul ciglio del baratro.

@ vincenzo sisto

Spero che il secondo intervento ti abbia chiarito meglio il mio punto di vista.

ilaria

se capita guardate le foto delle suore negli anni 30/40; brutte e mascherate! roba da far terrore ma l’odierna padani aaffidava loro l’educazione dei bambini!

Marcus Prometheus

ARIDAJE.
Si’ brutte, bruttissime, orribili
MA SI VEDEVA IL VOLTO, come col VELO ISLAMICO, perfino col chador della folle dittatura religiosa iraniana
ed a differenza di BURQA e NIQAB, coi quali non si vede una beneamata cippa.

La capite la differenza?
Mi possono dispiacere sia i veli da suora cattolica che i veli islamici, ma ognuno e’ libero di vestirsi (purche’ identificabile) come vuole.
ALTRO problema e diverso sono burka e nikab
si chiama IDENTIFICABILITA’
si CHIAMA SCHIAVIZZAZIONE e discriminazione femminile
si CHIAMA SFIDA POLITICA ANTI LIBERTA’ E DEMOCRAZIA.

Ma prima di parlare vi fa proprio schifo documentarvi un pochino?

Artemisia

Io penso che questa sia la tua interpretazione di un mondo ben più complesso di: burqa = imposizione = schiavismo. Non per questo lo difendo, ovviamente, nè mi piace constatare che parte del mondo ancora viva queste umilianti disuguaglianze, ma penso che ogni popolo – ancorchè aiutato e sostenuto dalla comunità mondiale – debba arrivare da solo alle proprie regole e a liberarsi attraverso elaborazione ed evoluzione delle cose più retrive.
In Francia, aggiungo, oltre a combattere il burqa con divieto sono vietati TUTTI i simboli religiosi perchè la cosa non deve essere ideologica nè interpretativa (il burqa è peggio del velo delle suore, le donne coperte sono più schiave e oggetti di quelle che girano col c… di fuori nei programmi televisivi occidentali e via discorrendo). non si può ragionare in questi termini, si tratta soltanto un’affermazione di superiorità religiosa di una parte o dell’altra, per cui la laicità dello stato dovrebbe essere difesa con più coerenza, forse.

Alien

Proprio ieri ero all’aeroporto di Birmingham e ho visto una donna con il burqa integrale (quello nero che lascia solo gli occhi scoperti). Ma, mi domando, al controllo passaporti come ha fatto?
Deduco quindi che in Gran Bretagna non sia fuorilegge. Ma ho anche qualche dubbio sull’Italia… cioe’, voglio dire, e’ poi vero che “in Italia non poteva girare cosi'”?

Alessandra

L’episodio è antipatico, specie la pelosa giustificazione del bambino spaventato, però rimango contraria al viso coperto: mi avvilisce come donna e mi contraria come discendente di donne che hanno dovuto lottare per la parità.

brikko89

Non capisco perchè ci siano atei(specialmente a sx)che condanano tantola cheisa poi però quando si trovano bigotti ancora peggiori bisogna tollerarli perchè stranieri…

W GEERT WIDERS

puric

temo che se il burqa verrà vietato, la conseguenza sarà la segregazione in casa delle donne islamiche. Doppio carcere

Soqquadro

Lascia che i mariti islamici debbano quindi smazzarsi: la spesa, le commissioni in banca e in posta, i bambini all’asilo e tutte quelle attività della casalinga perchè segregata che vedi come gli passa subito l’idea.

Federico Tonizzo

Cosa accadrebbe in un paese islamico integralista se una turista italiana vi girasse per la strada con sandali, minigonna e canottiera scollata e corta di sotto, con visibilità dell’ombelico? E se vi girasse un turista italiano con sandali, calzoncini corti e canottiera equipollente?
E cosa accade comunemente nelle chiese in Italia se un turista, uomo o donna, vi entra vestito/a come detto sopra?

ale

Sono assolutamente daccordo con il comportamento del capogruppo leghista.
Non voglio vedere persone che girano a volto coperto nei paesi o nelle città.
Non ditemi che indossare il casco si la stessa cosa!
Non tollero che il burka venga indossato nei luoghi pubblici.
Non lo tollero neppure che venga indossato nelle proprie case, ma questo certo è una questione ancora più delicata. Il burka è imposizione schiavismo ed “impedimento” anche da un punto di vista fisico.
Dirsi tolleranti è a mio parere essere veramente sciocchi cioè non aver capito nulla, equivale ad essere ciechi e banali.
Ditemi quale persona può sentirsi a suo agio o meglio diciamo felice e libera dietro un burka.
Ve lo dico io nessuna!
Questi comportamenti non vanno tollerati, perchè sono comportamenti irrispettosi, imposti, discriminanti.
Premetto che la mia opinione è basata su considerazioni che non hanno ispirazione di natura politica.
Ciao a tutti.

Chiara

La cosa più divertente è che in Italia giochiamo a fare i fari della civiltà quando siamo agli ultimi posti per pari opportunità e ai primi per violenze maschili su donne e bambini, fino al femminicidio…La mentalità che gira non è poi tanto diversa da quella dei talebani. In Turchia il velo nei luoghi pubblici era proibito e molte donne hanno fatto il diavolo a quattro per reintrodurlo.Il masochismo purtroppo è libero…

pippo

un conto è far rispettare la legge, un altro è fare la spia!

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