Procuratore di Milano: “Su pedofilia mai denunce da vescovi”

Il Giornale pubblica oggi una intervista a Pietro Forno, procuratore aggiunto della Repubblica a Milano, sulla questione della pedofilia nella Chiesa e della mancata collaborazione degli ecclesiastici nelle indagini. La lista dei sacerdoti inquisiti, afferma il procuratore, “non è corta” e nonostante l’assenza di ostacoli da parte delle gerarchie una volta avviate le indagini, accade che la Chiesa non denunci. “Nei tanti anni in cui ho trattato l’argomento” chiarisce Forno “non mi è mai, e sottolineo mai, arrivata una sola denuncia nè da parte dei vescovi, nè da parte di singoli preti”. Le indagini partono piuttosto da denunce dei familiari delle vittime, “che si rivolgono all’autorità giudiziaria dopo che si sono rivolti all’autorità religiosa, e questa non ha fatto assolutamente niente”. Il procuratore, che si dichiara cattolico, critica le scelte degli esponenti della gerarchia ecclesiastica: “secondo me non li puniscono [i preti pedofili] perchè li hanno scelti loro, educati loro, allevati loro, e quindi si creano dei legami di difesa, di protezione. E c’è soprattutto la parua dello scandalo”.

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82 commenti

Federico

Anche la lista dei padri divorziati inquisiti non è corta, solo che di fronte ad un affido condiviso molte madri scoprono di aver convissuto per anni con un pericoloso pedofilo.
L’80% delle denuncie di pedofilia in Italia sono fatte da madri separate.
Solo che ben poche sono vere.

Quante delle inchieste iniziate in questi giorni finiranno in condanno oggi è duro a dirsi.
Non sto negando il problema, che evidentemente esiste. Si è evidentemente in preda alla solita onda emotiva che spacca in due l’opinione pubblica così tanto che alla fine non si arriverà a nulla.

Poi viviamo in un paese dove le indagini le conducono Striscia la Notizia e Zelig.
Ma il procuratore se lo potrebbe fare anche lui un esamino di coscienza.

Flavio

Come altri hanno fatto notare su altri post, che altre “fasce sociali” abbiano un problema di abusi sui minori si sa; pero’ non c’e’ il “club dei divorziati” che tace sugli abusi e sposta il colpevole di casa in casa.
Esiste sicuramente una situazione emotiva (che pero’ in Italia e’ quasi totalmente PRO chiesa!) ma quando un’organizzazione si presenta come moralmente ineccepibile, universalmente buona, sopra il giudizio delle leggi, se la va anche a cercare 🙂

Federico

Non c’è una emotività pro Chiesa, ma ci sono due fronti opposti.
Comunque sul fatto che un’organizzazione che si presenta come alto ente morale debba essere quasi incontaminata (immune totalmente lo ritengo impossibile) da questi scandali è una cosa indubbiamente vera. Oppure almeno immune dalla paura di esporsi con denunce di coloro che sono fortemente sospetti di aver commesso tali delitti.

RobertoV

Francamento l’altro fronte io faccio fatica a vederlo qui in Italia. Le uniche dichiarazioni di politici che ho sentito erano sfacciatamente pro chiesa (a prescindere), giornali come il corriere hanno pubblicato difese sfacciate come quelle di Galli della Loggia e Messori, gente ovviamente super partes, l’Unità e Repubblica per tutto il mese di febbraio hanno praticamente ignorato i casi, anzi la prima pubblicava degli articoli di un prete che avrebbe voluto nascondere tutto. Solo ultimamente quando lo scandalo è arrivato ad interessare il papa si riescono a leggere degli articoli un po’ più veritieri, ma spesso sono solo le smentite o i commenti della chiesa. Se avessero riportato ciò che veramente sta succedendo in Germania ed Austria, la gente capirebbe meglio l’entità del problema e perchè si è arrivati a tirare dentro anche il papa ed i vertici della chiesa.
Certo che anche l’emotività gioca un ruolo perchè quando si scopre quanto è stato nascosto e, soprattutto, come, e come è stata mal riposta una fiducia cieca nella istituzione
chiesa la reazione non può essere equilibrata. C’è, però, anche il fatto che l’unione fa la forza e tanta gente che prima aveva cercato di denunciare o non aveva osato farlo a causa di un muro di gomma di protezione, o che era stata colpevolizzata (vedere le testimonianze in cui lo stesso prete confessore intimava alla vittima di tenere il silenzio e diceva
che anche lei era colpevole) adesso si sente incoraggiata dall’essere una moltitudine e di essere chiaramente considerata una vittima: vede la possibilità di ottenere una giustizia che le è stata negata, vede che il potente non è più così protetto, scopre come in tanti sapevano, ma non si sono attivati, ecc. Sta solo venendo fuori quanto per decenni è stato nascosto.
Nessuno nega che nelle altre classi sociali il problema pedofilia sia diffuso perchè
purtroppo su milioni di individui è fisiologico che alcune migliaia delinquano, ma è l’incidenza del fenomeno che deve preoccupare di più ed il modo con cui sono stati gestiti i casi che fa la differenza. Nelle scuole c’è l’obbligo di denuncia, mentre in quei settori dove questo non succede è più facile la reiterazione del reato e l’accumulo di un numero elevato di
casi nascosti come nel caso della scuola laica di Odenwald in Germania, o nelle scuole della DDR di cui si sta parlando in Germania. La chiesa luterana tedesca che non ha una struttura centralizzata come la chiesa cattolica, non si considera una casta ed interagisce a pertamente con lo stato democratico già anni fa aveva chiaramente detto che chi sapeva di casi di pedofilia doveva denunciarli alla giustizia, altrimenti erano loro complici: ed infatti a lei sono ascritti pochi casi. In Francia quasi 10 anni fa un vescovo cattolico era stato condannato perchè sapeva che un prete era pedofilo, ma non l’ha denunciato e nel 2002 la chiesa cattolica francese aveva dato chiare indicazioni di collaborare apertamente con la giustizia e questo ha reso più facile l’emersione progressiva dei casi di pedofilia.

Lorenzo Galoppini

@ Federico

“…Poi viviamo in un paese dove le indagini le conducono Striscia la Notizia e Zelig…”

Il problema semmai non é chi le conduce, ma chi NON le conduce.

“…Ma il procuratore se lo potrebbe fare anche lui un esamino di coscienza.”

In che senso? A me sembra che di questi tempi una dichiarazione di questo genere sia molto significativa e sicuramente da apprezzare.

Flavio

La cosa non mi stupisce per niente! E sarei anche per dire che ogni organizzazione ricca e potente come la CCAR tende a nascondere i fattacci che commette… sta allo stato laico rimettere le cose a posto.
Ma quando il papa afferma che i buoni cattolici possono ignorare le leggi che ritengono ingiuste, intende anche quelle contro le violenze sessuali?

El Topo

I fatti sono fatti.
Casi di pedofilia da parte del clero ci sono stati, sono maggiormente gravi in quanto perpetrati da chi sostiene di essere un’autorità in campo etico e morale e non importa in quale percentuale siano veri, uno sarebbe già abbastanza.
La chiesa ha cercato con ogni mezzo di tenere nascosto il fenomeno ed ha evitato di denunciarlo alle autorità.
I preti responsabili non sono stati allontanati e spesso si sono trovati in breve tempo a contatto con nuove potenziali vittime.

Non è un’onda emotiva, è un’onda di qualcos’altro, qualcosa che arriva fino al collo dei prelati (e di cui solitamente si chiede di non fare l’onda).
Forse non è il procuratore a doversi fare esamini di coscienza, meglio è che faccia il suo lavoro fino in fondo.
E continuo a sostenere che la violenza più grave è l’inculcare il concetto di peccato e i sensi di colpa nelle menti dei bambini per renderli proni e pronti ad essere allevati nella paura, addestrati come cani anzichè educati!
E poi ci si stupisce che ne esca fuori gente come Kurt…

Kurt Godel

“non importa in quale percentuale siano veri”
caso da manuale di panico morale

Stefanormale

Assolutamente no, perché non condannerebbe lo 0%
Ti sei dimenticato di citarla tutta “…uno sarebbe già abbastanza”. Non ha detto che se ne frega della fondatezza, ma che i numeri non aumenterebbero la gravità del singolo fatto o del fenomeno nel suo insieme.

Comunque visto che evidentemente ti preoccupa tanto da vederlo e nominarlo così spesso, definisci “panico morale”, grazie, perché non vorrei fosse lo stesso che muove l’urgenza del vaticano di additare chi non segue i loro dogmi come primo di tutti i mali e pericoli del mondo. In questo atteggiamento intravedo del panico, non in quello di chi vede in chi è sospettato di non segue le leggi dello stato un soggetto su cui legittimamente indagare.

paniscus

Ah, che bello. Ultimamente i cattotappetini hanno scoperto l’esistenza dell’espressione “panico morale” (magari perché gliel’ha spiegata Introvigne) e la usano a man bassa, mentre fino al giorno prima non l’avevano mai sentita nominare, nonostante fosse un’espressione notissima e strausata in sociologia da svariati decenni.

Quando, una ventina d’anni fa, scoppiò la fobia degli “abusi rituali satanisti”, corcavolo che si preoccupavano così tanto di smentirla…

Lisa

Pietro Micaroni

uhm sono certo che nella diocesi di milano ci siano stati e ci siano casi di pedofilia, ma sono pronto a scommettere che siano nella stessa percentuale dei casi di Enna o di Campobasso. Anche le coperture che è possibile ci siano state, non i pare siano un’esclusiva della diocesi di Milano.
Ed allora dove sta lo scoop del sedicente “il giornale”?
Se leggete le pagine interne c’è solo una generica intervista ad un procuratore (ma non erano tutti cattivi e comunisti?), che non fa nomi e che quindi getta solo una cortina fumogena con tanti luoghi comuni.
Ed allora dove vuole andare a parare il giornale famoso per il killeraggio a boffo?
Chi è il vescovo di Milano? Il Cardinale Martini?
e cosa ha di speciale Martini?
che si è distinto con posizioni molto dissonanti rispetto alla posizione ultraconservatrice della chiesa.
Ecco: tutto torna, qualcuno sul cosiddetto giornale fa il lavoro sporco per conto degli altri che nascondono la mano, per far fuori chiunque canti fuori dal coro in questa italia clerico-fascistizzata e lo fa utilizzando un tema sentitissimo dalla gente, come quello della pedofilia, affrettandosi, nella stessa pagina, a lodare ed elogiare il papa, eroe nella lotta alla pedofilia.
Ma i cosiddetti giornalisti del cosiddetto giornale, hanno mai sentito parlare del “crimen sollicitationis”, firmato ratzinger?

Claudio Diagora

Pietro Micaroni,
mi sembra che tu sia riuscito a farla fuori dal vaso standoci seduto sopra…

Lae

Vista la reputazione di Forno, non scevra di dubbi sul suo operato (e vista anche la reputazione del quotidiano in questione) prenderei le dichiarazioni con le dovute molle in assenza di documenti ufficiali comprovanti.

Anche quando sembrano dare (ulteriore?) ragione a chi sostiene ci sia stata omertà da parte della CCAR.

Rudy

Utile segnalazione.
Aggiungo però un parere personale: il sito luogocomune a mio parere è, nel complesso, inquietante per la sua impostazione spesso antiscientifica e millenarista.

Andrea (Mi)

Non c’è proprio nulla di antiscientifico, si cerca solo di comprendere come stanno le cose attraverso l’analisi dei fatti e null’altro, argomenta la tua critica con esempi concreti, altrimenti sono solo parole al vento.

Tommaso B.

Bisognerebbe usare un misuratore di decibel.

Per verificare il “rumore” prodotto dalle ammissioni della chiesa, rispetto al “fracasso”
sollevato per gidare al complotto e all’ attacco al Papa !!

🙂 🙂 🙂

Tommaso B.

Ovviamente “gridare” non gidare

“”Redazione, a quando la possibilità di correggere gli errori ????????????””

Claudio Diagora

La possibilità di correggere gli errori c’è già: rileggere prima di inviare… 🙂

Maciste

La cosa che fa pensare è che la Chiesa Cattolica si sta sgretolando per questi scandali e non per i crimini dell’Inquisizione,
non per le balle mitologiche che ci propina da 2000 anni,
non per la sua doppia morale,
non per la sua sete di denaro e di potere politico…

In una società civile questi ciarlatani sarebbero stati messi alla berlina senza dover aspettare che venissero coinvolti e sfregiati dei bambini innocenti!
Almeno speriamo sia la volta buona!

Ozymandias

Dove si starebbe sgretolando?
Complice il nostro governo fantoccio stanno ristabilendo una vera e propria teocrazia in questo piccolo paese a forma di stivale puzzolente.
A me non sembra proprio che si stia sgretolando…..

Maciste

Sì in effetti il termine è inappropriato… voglio sperare si stia sgretolando quella fiducia incondizionata che molti “poveri di spirito” le hanno sempre concesso a scatola chiusa. Spero che una buona fetta di seguaci cattolici inizi a porsi delle domande…

libero

Sgretolare si può tradurre con esaurendo al ritmo di -2% fedeli all’anno e quei non molti che restano e la metà è anziana, i giovani pochi, quando i fedeli scendono sotto un certo numero si comincia a chidere le chiese, accorpare le diocesi, calare la presenza sul territorio.
Altrimenti la CCAR non si agiterebbe tanto.

Sal

Proprio per combattere le nuove ideologie che stavano nascendo (LeoneXIII) scrisse l’enciclica “Diuturnum” in cui diceva ai pontenti, “i nostri interessi combaciano, lasciate fare a noi che provvediamo a tenerli buoni perchè noi siamo gli inviati di Dio e abbiamo altre armi più efficaci ” Nacque la dottrina sociale della chiesa.
Ora gli interessi non sono più dli stessi, non si possono più combattere guerre in nome di Dio, ora l’economia è globale servirebbe una religone globale che non c’è, quindi la religione diventa un’inutile orpello che non deve più tenere le masse sottoposte ma per farle produrre di più e meglio si scopre che devono essere felici e non schiave, quindi la religione si scarica, e dovrà contribuire pure al reddito altrimenti chiude. (Vedi Grecia – è solo l’inizio)
Ora devono combattere per la loro sopravvivenza, ma Rivelazione 17.16 dice : “la renderanno devastata e nuda. Come le prostitute quando non servono più.

Kurt Godel

@stefanonormale
il panico morale è un fenomeno ben definito in sociologia, non me lo sono inventato io, e non implica affatto l’infondatezza delle accuse, ma proprio la generalizzazione delle stesse, che diventa patente quando si dichiara che le percentuali non contano

Ernesto

Se si scopre un caso (certo) di prete pedofilo coperto dal papa, il fatto che il caso sia solo 1 non conta assolutamente per emettere una condanna, sia penale che morale, nei confronti del papa. E tieni conto ad ogni modo che qui di casi ce ne sono migliaia in tutto il mondo.

Kurt Godel

io la parola ‘certo’ non la metterei tra parentesi, dato che è quella che fa la differenza

nightshade90

quindi più o meno come quando il papa diceva che è una visione senza dio (quindi atea) del mondo a causare lo sfruttamento, l’inquinamento e i regimi dittatoriali (tra cui ha citato il nazismo)?

Kurt Godel

no affatto, non mi pare che ci sia alcun ‘panico’ nei confronti dell’ateismo; inoltre il Papa criticava una visione del mondo, non le persone che la condividono: non penso che si possa criticare la dottrina cattolica in tema di pedofilia

paniscus

“Panico morale” vuol dire la diffusione (che può essere anche spontanea, non c’è bisogno che sia stata indotta deliberatamente da qualcuno) di una fobia sociale incontrollata per un pericolo, vero o presunto, che viene ingigantito e finisce con l’essere visto dappertutto anche dove non c’è proprio.

Ad esempio, una ventina d’anni fa, a partire dagli Stati Uniti e poi anche da noi, ci fu la “moda” di vedere ovunque abusi e violenze commesse a scopo rituale da adepti di sette sataniche.

I numero furono gonfiati fino al ridicolo, a un certo punto sembrava addirittura che, se fossero state tutte autentiche, quasi la metà della popolazione dovesse essere stata torturata e violentata durante una messa nera almeno una volta nella vita… Poi, in effetti, la cosa si ridimensionò, e venne fuori chiaramente che la maggior parte di quele segnalazioni erano frutto di mitomania, di abbagli giganteschi, o di un uso spregiudicato di tecniche psicoterapeutiche molto discutibili.

Il nostro vorrebbe sostenere che si tratti della stessa cosa… e che quindi le denunce di pedofilia ecclesiastica siano quasi tutte false, e che l’apparente vastità del fenomeno sia dovuta a esagerazione indebita, a siteria collettiva, o magari pure al complotto laicista.

Quello che gli sfugge è che la VERA pietra angolare dello scandalo non sta nei numeri, ma sta nella sistematica omertà, inazione e complicità da parte dei vertici della chiesa, che contemporaneamente si presentano come fari di autorità morale…

nightshade90

se uno dice “la visione del mondo di quelle persone è malvagia e pericolosa” indirettamente attacca anche quelle persone e crea un clima di ostilità verso di loro. se poi fa questa affermazione senza avere prove o argomentazioni ma la presenta come dato di fatto. il fatto che il “panico” non sia nato non cambia il fatto che le affermazioni del papa sono anche peggio di quelle dei giornali (che almeno riportano dati e argomentazioni). quanto la dottrina cattolica in tema di pedofilia, è “perseguiamola con ogni mezzo finchè è fuori dalle gerarchie, altrimenti nascondiamola con ogni mezzo alle autorità e ai media finchè non ci scoprono di brutto. in tal caso dare il via all’operazione scaricabarile”. abbastanza attaccabile come visione, non trovi?

Stefanormale

bene, volevo essere sicuro ti riferissi prorpio a questo perché tra tutti i commenti nei quali può intravedersi qualche scintilla del fenomeno di panico morale, quello da te riportato come esempio da manuale mi sembra proprio il meno calzante, proprio perché non ci vedo la generalizzazione che ci vedi tu.
“Non importa quanti casi siano reali, uno solo sarebbe abbastanza”.
Abbastanza per cosa? Per mandare al rogo tutta la gerarchia ecclesiastica? Anche se a più di uno dei presenti ahimè piacerebbe, e forse anche all’autore del commento da te additato, in quella frase io ci leggo solo che un caso solo sarebbe abbastanza… perché abbia valore la prima parte della frase e cioè che questo singolo caso sarebbe comunque in sè più grave di quello compiuto da uno sconosciuto che rapisce e violenta un bambino, in quanto eccetera eccetera.

Quanto al concetto sociologico di panico morale, visto che di quello parliamo, ne leggo nelle parole di papa e prelati maggiori e sui loro organi di informazione almeno tanti esempi se non di più di quanti ne senta in bocca a certi atei guerrafondai e a certa stampa di sinistra.
In sociologia dovrebbe configurarsi come il vedere delle persone in modo sterotipato e generalizzato come minaccia per i valori (morali?) della società.
Più o meno quello che esce dalle labbra di sua santità quando si scaglia contro atei o omosessuali senza fare nomi e cognomi. Ma il panico morale ha una connotazione dinamica, conosce delle precise fasi codificate soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei media. In questo campo i fatti di cronaca scarseggiano e sua santità nicchia un po’, e in mancanza di dati tocca ricorrere ad una bella busta piena di escrementi.
Per fortuna la maggior parte delle persone, di fede e non, sa ragionare con la propria testa e si pone al di fuori di queste dinamiche.

Nel caso specifico, che si è ripetutamente etichettato come fenomeno di panico morale, a me sembrano mancare proprio gli elementi fondamentali perché si configuri il fenomeno:
– non c’è timore di minaccia dei fumosi “valori” della società, ma la preoccupazione per per la salute e l’innocenza dei nostri figli (e scusa se non ci importa quanti siano in pericolo ne’ ci interessa sapere se siano i miei o i tuoi) e la possibile violazione delle concrete leggi della stessa società di cui sopra, violazione manifesta nelle parole e nelle intenzioni e forse nei fatti (si chiede appunto che si proceda civilmente a verificare questo). A questa preoccupazione si affianc la delusione per la scoperta elasticità dei valori di alcuni esponenti del clero, quanto meno dei suoi principali portavoce.
– non c’è generalizzazione. Nessuno ha chiesto di dare l’ergastolo dal papa all’ultimo dei pretini di provincia. Se c’è poi stereotipizzazione riguarda non il fenomeno della pedofilia nel clero, ma quello dell’omertà circa questi reati ed è più che giustificata nel momento in cui i PORTAVOCE si fanno promotori a voce e per iscritto di un criticabile modello CONVENZIONALE di comportamento giustificandolo con una visione cristiana del mondo e del peccato.

A proposito, riporto testualmente una delle definizioni di stereotipo: opinione precostituita, non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e scarsamente suscettibile di modifica. Praticamente la definizione di fede dogmatica come risposta ai misteri dell’universo.
Dio è uno stereotipo, curioso. In parte anche l’aeteismo, ma non avendo basi dogmatiche, nella maggior parte dei soggetti resta suscettibile di modifica.
Felice del mio agnosticismo, anche perché sembra che nessuno si preoccupi di noi, della nostra moralità e della nostra salute mentale.

Otzi

“che si rivolgono all’autorità giudiziaria dopo che si sono rivolti all’autorità religiosa, e questa non ha fatto assolutamente niente” Queste parole del procuratore narrano tutta la tragedia della situazione italiana. Non vedo per le persone intelligenti cosa ci sia da aggiungere. A tutti gli Italiani invece che hanno a cuore il problema Giustizia in questo tragico risvolto dove le vittime sono i minori ed i possibili rei uomini di chiesa, preti-guide spirituali, non resta che riflettere quanto danno si fa al Paese civile rivolgersi alla chiesa cattolica.

Paul

Il procuratore non avrebbe dovuto affrettarsi a specificare di essere cattolico: ciò dovrebbe essere ininfluente al fine di ottenere giustizia. Forse si sente un po’ in colpa perché, sotto sotto, pensa pure lui che della chiesa si debbano portare a conoscenza solo le luci e mai le ombre?

Viviamo ancora in un paese in cui una legittima accusa alla chiesa viene tramutata automaticamente in diffamazione?

Painkiller

No voleva semplicemente allontanare da se le solite accuse di far parte del complotto pluto-giudaic-massonic-ateo-ecc-ecc.

Sal

oggi ho provato a postare questa storiella a commento del thread Un pensiero di riconoscenza verso tanti buoni preti…sul blog sacri palazzi de “ilgiornale” ma mi hanno censurato, più volte allora lo ripropongo qui e ringrazio per l’ospitalità.

Ci fu un tizio che viaggiava per terre inesplorate e mentre andava, assorto a guardare le meraviglie del paesaggio, si accorse che si era perso. Fortunatamente vide un uomo all’orizzonte; rassicurato gli si avvicinò e chiese se poteva indicargli il cammino.
L’altro rispose subito gentilmente, amichevolmente, e disse che era una guida (ma non era vero, voleva solo tranquillizzare l’amico incontrato). Così si incamminarono, la “guida” avanti e l’altro rincuorato e fiducioso dietro.

Passarono i giorni e i due rimasti senza provviste e senza acqua morirono lì, in mezzo al quella meravigliosa bellezza naturale che in fondo li aveva distratti e aveva fatto perdere loro il non facile sentiero, non avevano neanche la bussola, o meglio la bussola l’avevano ma non sapevano consultarla.

Direste che la guida abbia fornito un utile servizio al povero viandante smarrito ? Avrebbe dovuto esserci della riconoscenza per averlo condotto per giorni e giorni di cammino inutilmente ?

Kurt Godel

@lisa
l’ho scoperta leggendo introvigne, e allora?
@stefanonormale
1) quindi la condanna della pedofilia per te non è un valore morale?
2) l’omertà, specialmente quella di venti trenta o quaranta anni fa, non c’entra niente col discorso sul panico morale, invece c’entrano molto le cifre, che tu dichiari di voler ignorare

Zago

Non capisci o non vuoi farlo. Siccome hai una mente acuta propendo per la seconda e trovo abbastanza frustrante dover rispondere a osservazioni così sciocche, però è bello vedere fino a che punto possiamo arrivare a dar pugni a un muro…

– La condanna della pedofilia non sarebbe l’oggetto del panico morale, se ci fosse, in quanto non è l’aspetto stereotipato e/o generalizzato della vicenda.
– La condanna della pedofilia per me è un valore morale e un dovere civile, entrambi aspetti che i portavoce della gerarchia ecclesiastica hanno dimostrato e dimostrano di voler piegare o ignorare fornendo un aspetto potenzialmente oggetto di panico morale
– L’omertà non c’entra niente, appunto. Ma guarda un po’ è l’unico aspetto stereotipato della vicenda. Tecnicamente non siamo in una situazione di panico morale, siamo solo in una situazione di squallore criminale difeso col sorriso in volto e l’oro al collo.
– Non ho dichiarato di voler ignorare. Almeno non misembra, se non è così chiarisco. Sicuramente non in misura morbosa, ma sono attento alle cifre perché serviranno per dare un’esatta dimensione dei due fenomeni e per indagare e perseguire a rigor di legge ogni singolo caso provato. Tra non porre le cifre come discriminante per il giudizio del singolo caso e ignorarle c’è una certa differenza. Se tutti gli italiani fossero taccheggiatori non farei finta di niente ne’ chiederei l’ergastolo per tutti. Se esistesse un solo taccheggiatore non farei finta di niente e non lo lascerei continuare indisturbato nella sua attività criminale, continuerei in entrambi i casi ad applicare pene e sanzioni previste per il reato di taccheggio.

In sostanza se il panico morale che ti assilla riguarda le accuse di pedofilia, tranquillizzati perché non c’è generalizzazione ne’ stereotipizzazione.
Se riguarda l’aspetto omertoso della vicenda, tranquillizzati perché non è vissuto tanto con urgenza moralizzatrice (quella dovrebbero sentirla loro per primi, ma così non è) ma ancor prima con il desiderio di scoprire e sanzionare eventuali gravi illeciti.

Fammi capire: la frase “non importa in quale percentuale siano veri, uno sarebbe già abbastanza.” non l’hai letta tutta, oppure tu davvero pensi che “dipende dai numeri: se fossero dieci mila sarebbe una cosa, ma se fosse uno solo che male ci sarebbe?” Perché al di là di tante elucubrazioni è di questo che parliamo.

Stefanormale

Zago, mio figlio, ha usato il mio computer per postare qualche cosa ed è rimasto impostato il suo profilo, chiedo scusa

Stefanormale

Scopro ora che ha lasciato impostata la mia email, rischiando di far pensare ad una violazione del regolamento, chiedo venia agli amministratori e assicuro che non si ripeterà.

Stefanormale

ovviamente il messaggio qui sopra a nome Zago è mio, come si evince dalla capacità di sintesi traballante.

Stefanormale

dev’essere ancora in moderazione, spero non venga cancellato, grazie.

RobertoV

Della condanna a parole, non so che farmene. Il mondo è pieno di persone che fanno bei discorsi retorici, dicono belle parole inutili. Quello che mi interessa sono gli atti concreti che permettono di combattere il problema, voglio vedere cosa è stato fatto di concreto ed i risultati (veri non millantati)!
L’omertà è riconosciuta ormai apertamente da tante persone di chiesa in Austria e
Germania e addirittura dai vertici della chiesa stessa: si vedano le dichiarazioni di qualche giorno fa del cardinale Schoenborn di Vienna (era candidato a papa) e quelle del capo dei vescovi tedeschi Zollitsch ed il testo proposto dal vescovo Ackermann (quello incaricato di esaminare i casi) da leggersi in chiesa in tutte le diocesi tedesche. Tutto quello che sta venendo fuori indica che i dati vecchi erano assolutamente inaffidabili e certificano solo quanto bravi sono stati a nascondere i casi di pedofilia. Introvigne può dire le sue cavolate solo perchè si trova in Italia, dove arriva ben poco ed opportunamente filtrato (quanto si parla per esempio dell’Olanda dove l’ultimo conteggio dava 1300 nuovi casi denunciati? o in Germania dove al 1° giorno di apertura della linea telefonica della chiesa per la denuncia dei casi di pedofilia vi sono state 4400 chiamate?).

Kurt Godel

-se della condanna a parole non sapete che farvene, perché c’è un post sul fatto che il Papa non ne parla?
-perché c’è un altro post dove i risultati concreti sono di un’evidenza per voi imbarazzante?
-magari leggerlo introvigne non ti farebbe male, tra le altre cose ti accorgeresti che cita sempre ricerche fatte all’estero;
-ottima scelta di parole: dati vecchi, nuovi casi…. tipico esempio di disinformazione

nightshade90

se il papa condanna (ma soprattutto ammette le sue colpe) fa solo il suo dovere (che comunque sta facendo parzialmente e in ritardo) e non ha motivo di essere lodato per questo (non più di un burocrate che va in ufficio e timbra documenti), se svia l’attenzione, non chiede scusa, usa giustificazioni per nascondere le colpe e dà la colpa ai sottoposti e ai pontefici precedenti (che guarda caso dovevano diventare “santi subito”) e con ogni parola minimizza le colpe e l’importanza dei fatti, non fa il suo dovere (peggio, si comporta da delinquente mafioso) và criticato.
se uno fa il proprio dovere (fino in fondo) non merita elogi, fa quello che dovrebbe fare, se uno non fa il proprio dovere (o lo fa parzialmente) merita critiche.

Stefanormale

“-se della condanna a parole non sapete che farvene, perché c’è un post sul fatto che il Papa non ne parla?”
Forse perché intende dire non che non interessa ma che non sarebbe di per se’ sufficiente, e il fatto che sia addirittura inesistente è gravemente insufficiente.

“-perché c’è un altro post dove i risultati concreti sono di un’evidenza per voi imbarazzante?”
Forse perché gli amministratori non sono così totalmente faziosi come piacerebbe a qualcuno.
Forse perché in quei documenti così imbarazzanti, si sottolinea chiaramente come premessa la scarsità e frammentarietà dei dati a disposizione, e visto le dinamiche emerse è lecito supporre che il sommerso coinvolga percentualmente di più l’ambito ecclesiastico che non quello familiare o scolastico.
Forse perché ancora non vuoi capire che i numeri non è che non ci interessano, ma che ogni caso fa storia a se’ e porta in se’ tutta la gravità e il disgusto possibile, e per la solita storia della gravità maggiore eccetera eccetera.

Stefanormale

-se della condanna a parole non sapete che farvene, perché c’è un post sul fatto che il Papa non ne parla?
Magari anche perché non avendo dei dettami dogmatici da rispettare, frequentatori diversi del sito possono avere opinioni diverse tra loro e, tieniti forte, da quelle di un amministratore del sito. Questo per dire che può anche darsi che a lui effettivamente non interessi minimamente che il papa si pronunci in merito, all’aministratore magari sì. Stai forse confondendo opinioni personali con fatti di cronaca. Fraintendendo e generalizzando le prime, sottovalutando e interpretando faziosamente i secondi. Ti chiedo il buon senso di non ribattere sostenendo che è un comportamento simmetrico di quello del frequentatore medio di queste pagine, perché mi sembra di aver già risposto e argomentato a sufficienza e rischieremmo di stancare non poco chi passa di qua.

RobertoV

Kurt
E’ lei che fa disinformazione perchè sostiene che i casi sono vecchi. Per gli Stati Uniti è vero, ma sono stati i primi ad aver affrontato il problema, già da dieci anni e ci sono i tempi perchè i processi giungano a conclusione ( e gli avvocati sperano che ciò che sta venendo fuori in Europa li rafforzi nelle loro richieste), ma per l’Austria e la Germania sono a stragrande maggioranza nuovi perchè solo adesso sono saltate le coperture. Vada sui siti tedeschi ed austriaci, e non si basi sulla realtà virtuale fornita dal foglio ed Introvigne (ed in parte anche da tutti i giornali italiani), vada alle fonti e scoprirà un altro mondo.Come ho scritto in Austria e Germania gli stessi vertici della chiesa si muovono ormai apertamente ed ammettono molte delle colpe, ma evidentemente qui le notizie non arrivano e non si possono dire.
Introvigne l’ho letto e per questo lo critico.
Sui risultati ho già fatto diversi interventi, ed altre persone pure, ma evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Le analisi dei dati bisogna saperle fare e mi sembra che lei (e non solo) abbia delle grosse difficoltà a capirlo visto anche i suoi interventi “scientifici”!

enrico mini

Il panico morale mi lascia abbastanza indifferente. Io ho più paura degli UFO (Unione Fondamentalisti Organizzati)!

amedeo

Come dice Tarquinio su l’Avvenire di oggi, “Meno male che la gente conosce bene i suoi preti. Meno male. Altrimenti chi legge il Giornale e abita a Milano ieri avrebbe avuto un mezzo colpo al cuore”
Ci sono almeno 2 scorrettezze nell’intervista, ognuno giudichi.

Per il resto auguro buon lavoro a Forno e a tutti gli altri magistrati che se ne occupano sperando che riescano sempre ad accertare la verità e a condannare i sacerdoti colpevoli.

AndreA

Ma i cattolici non gli viene mai da vomitare quando si guardano in faccia? Come fanno a riconoscersi in una setta di omofobi, razzisti, leccaculo, illiberali, pedofili, mesterianti ipocriti, ecc.., ecc… senza avere un minimo di rigurgito della coscienza?

Bonifacio

Ma quello che succede nei collegi femminili, conventi, sempre femminili, nessuno ne parla?

Kurt Godel

@stefanonormale
guarda che la gravità della pedofilia non è mai stata in discussione, anche se solo i cattolici la possono argomentare. che sia un caso o diecimila non cambia nulla, ma che migliaia di casi ci fossero stati lo si sapeva anche prima di questa campagna di stampa contro la CCAR, che spaccia casi vecchi di quarant’anni come attuali e cerca qualsiasi pretesto per attaccare un Papa che evidentemente non ha mai voluto l’insabbiamento dei casi di pedofilia.

Kurt Godel

p.s.: ‘non so che farmene’ a casa mia non significa che non è sufficiente, ma che vale zero

RobertoV

Per me invece voleva dire, come a me sembra di aver detto nelle righe successive, che senza gli atti concreti sono solo parole al vento, di belle parole è pieno il mondo. Io mi aspetto che il papa condanni la pedofilia e che dica chiaramente di collaborare con la giustizia (non solo quando vengono beccati, ma anche prima per scoprire quelli nascosti) e che dia i mezzi “trasparenti” per combatterla in piena sintonia col potere giudiziario. Se non lo fa allora i discorsi diventano retorici ed inutili parole di facciata.
I dati li conosco e conosco anche quelli dell’Austria e della Germania e per questo dico che i dati italiani sono imbarazzanti perchè certificano quanto è stato nascosto e quanto c’è ancora da scoprire in Italia a meno di non ipotizzare che l’Italia sia un paradiso dove i criminali sono pochi, proprio nel paese dell’omertà e dell’ipocrisia, degli evasori fiscali, del sommerso, ecc.
Introvigne scrive quelle cose in Italia perchè se le scrivesse all’Estero verrebbe subisssato dalle critiche e da persone che gli smonterebbero pezzo a pezzo le sue tesi tipo quella che tra i protestanti (quali ? visto che sono più di 20000 chiese) c’è più pedofilia e si arriva anche a situazioni in cui quasi il 50% è pedofilo. Proprio oggi c’è un’intervista al responsabile della chiesa protestante luterana in cui chiedevano perchè la chiesa luterana tedesca ha così pochi casi di pedofilia. Sarei proprio curioso di vedere le sue affermazioni fatte in Germania.
O la cosa ridicola sull’80 % di omosessualità perchè dai dati sono stati più colpiti i bambini (i dati generali tedeschi indicano in un 15% la quota di bambine, ma sono concordi nel dire che questa distorsione è dovuta alla maggiore difficoltà a fare emergere questo tipo di pedofilia ed inoltre forniscono anche le spiegazioni psicologiche che portano pedofili maschi a preferire maschi). Introvigne fa riferimento solo allo studio americano che è stato il primo ed è valido per la realtà americana ed ha tirato fuori quello che faceva comodo a lui, dovrebbe studiare la situazione europea che è differente e tutte le novità che stanno uscendo e che sono uscite dopo. Analoghe considerazioni sull’assurda tesi che sia colpa di una cattiva interpretazione del Concilio Vaticano II e della rivoluzione sessuale. E’ grazie a quest’ultima se negli ultimi anni si pone attenzione al problema degli stupri e della pedofilia perchè il mondo è diventato più trasparente ed è più difficile nascondere i crimini.
Io continuo a rimandare all’estero perchè qui in Italia si vive in una realtà ovattata, che lei ovviamente preferisce. Riguardo ai valori assoluti, incidenza dei fenomeni e, soprattutto, coperture mi sembra di essere intervenuto già diverse volte a riguardo, ma vedo che continua a non voler capire.

Stefanormale

Che solo i cattolici possano argomentare in merito mi sembra un’affermazione un filino presuntuosa e discutibile. Ma proprio un filino.
Come farebbero a legiferare in tal senso stati non cattolici? Sparando leggi a cacchio per sentito dire?

Fammi capire, ma ‘ste cifre alla fine vuoi che le ignoriamo o no? Perché prima rinfacci che vogliamo a tuo dire ignorarle, adesso dici che non sono ininfluenti e comunque non attuali. Sono confuso.

Uno scandalo vecchio anche di mille anni resta attuale finché morale, sensibilità e senso di giustizia non vengano completamente ribaltati. Per fortuna la maggior parte delle persone non ha cambiato approccio a questi fatti e continua a scandalizzarsisi, mentre a certo clero sembrano siano scivolati addosso come acqua fresca.
Se ti riferisci all’attualità “legale” in parte ti do ragione, ma casi vecchi di quarant’anni se non risolti o minimizzati dalle persone direttamente interessate restano a mio avviso sempre attuali.
Magari il reato andrà in prescrizione ma la sua gravità resta tutta e mi sembra lecito parlarne anche (qualcuno direbbe “soprattutto”) se tirano in ballo persone specialissime e santissime.
Se salta fuori che la persona sospettata magari ingiustamente di un reato, ha la faccia tosta di teorizzare, giustificare e motivare il comportamento contestatogli, la preoccupazione per l’esistenza delle condizioni in cui casi vecchi di quarant’anni si possano ripetere tali e quali è degna di manifestarsi con attacchi sdegnati e ben più duri di quelli che vedo qui e sulla stampa nazionale.

Non posso negare che ci sia chi ha fatto dell’anticlericalismo il proprio sport preferito, ma non mi pare si cerchi QUALSIASI PRETESTO per attaccare il papa: gli spunti sarebbero molti di più e i pretesti sono motivi non veri.
Semmai si riporta la notizia secondo la quale sono state portate davanti a dei giudici accuse e documentazioni che sembrerebbero coinvolgere un papa che prima di essere tale avrebbe apparentemente giocato più di una carta proprio nella direzione che tu con tanta evidenza vedi non incontrare mai la sua santissima figura. Spero apprezzerai gli abbondanti condizionali.

P.S. “Non so che farmene” a casa mia può voler dire anche “non è sufficiente”.
Devo imbiancare una parete di 12mq e tu mi passi un pennello piatto da 5cm. Ti rispondo “non so che farmene”: non intendo dire che è completamente inadatto al mio scopo e vale zero in tal senso, ma che forse con uno più grosso il lavoro sarebbe più semplice e verrebbe meglio.
Devo fare benzina e mi allunghi dieci centesimi. Non valgono zero ma non sono sufficienti. Non so che farmene.
Purtroppo il significato sta sempre nelle orecchie di chi ascolta e soprattutto negli occhi di chi legge.

Stefanormale

se mi garantisci che ci sono stati in passato migliaia di casi e guardiamo le statistiche, a tuo dire per noi imbarazzanti, che vedono il fenomeno come praticamente inesistente, le migliaia di casi erano riferite ad un arco temporale di millenni? O erano tutti all’estero e le parrocchie della nostra bell’Italia sono sempre stati paradisi per bimbi? Oppure la chiesa ha messo in atto una miracolosa politica a riguardo? Quale? Perché si tengono stretto un così salvifico segreto?
Forse è quella imbarazzante proposta di escludere gli omosessuali dai seminari? No, perché non vorrei che proponessero allo stato italiano di deportare all’estero una decina di miei cari amici.

RobertoV

C’ è un mio commento in moderazione in cui spiego cosa intendevo visto che sembra aver suscitato diverse reazioni. Ne anticipo la parte iniziale.
Per me invece voleva dire, come a me sembra di aver detto nelle righe successive, che senza gli atti concreti sono solo parole al vento, di belle parole è pieno il mondo. Io mi aspetto che il papa condanni la pedofilia e che dica chiaramente di collaborare con la giustizia (non solo quando vengono beccati, ma anche prima per scoprire quelli nascosti) e che dia i mezzi “trasparenti” per combatterla in piena sintonia col potere giudiziario. Che riveda le regole omertose di comportamento che hanno favorito le coperture. Se non lo fa allora i discorsi diventano retorici ed inutili parole di facciata, vuoti discorsi politici. Se da l’idea di voler gestire in proprio le cose come prima allora non mi va bene. E’ così difficile da capire?

RobertoV

In Austria e Germania il vescovo Zollitsch ed il cardinale Schoenborn parlano di nuovo inizio per la chiesa cattolica e riconoscono le coperture e di aver pensato troppo a proteggere la chiesa più che alle vittime ed hanno chiesto scusa alle troppe vittime. Evidentemente riconoscono che il passato non è stato molto limpido e che bisogna cambiare qualcosa e che quello fatto finora era insufficiente.
Ma qui in Italia si preferisce pensare che ci sia solo “panico morale”, tutta roba vecchia e riciclata, che la chiesa più di così non poteva fare e che la colpa sia dei media, della rivoluzione sessuale e del mal interpretato Concilio Vaticano II, che tornando al bel mondo antico (ipocrita, omertoso, falso, violento) tutto si risolva: un mondo in cui l’assenza di denunce vuol dire assenza del problema (sarei curioso di vedere il numero di denunce per tanti tipi di reati dell’800 o dei primi ‘900), così qualcuno sosterrà che occhio non vede cuore non duole. Lo stesso cardinale Kasper pochi giorni diceva che la chiesa e la società non percepivano fino a qualche decennio fa il problema pedofilia (ma il problema purtroppo c’era).

murdega

Kurt, ma da quale pianeta provieni ?
Ma tu pensi veramente che B16 sia stato nominato da qualcuno che ci osserva
da qualche parte la fuori,una specie di UFO per intenderci e che questa
entità si serva di questo individuo per farci sapere le cose e che tramite lui
ci faccia sapere cosa fare e non fare?
Se questo è la tua base di partenza adesso capisco il tuo discutere.
Kurt noi siamo quì sempre presenti affidati a noi possiamo darti una mno,
abbiamo aiutato molta gente e senza 8 per mille.

Stefanormale

“è così difficile da capire?”
Assolutamente no, a patto di voler capire. Sigh!

Zago

sì sì, ha proprio scritto “evidentemente”.
Deve avere la luccicanza.

Soqquadro

Il procuratore si ritrova gli ispettori, il direttore dell’Agenzia del Farmaco si è sentito ventilare la rimozione…. “Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nella vita nell’asprezza … “

gero

Tanti di preti non ne capiscono niente. I preti pedofili ci hanno traditi e hanno fatto terribilmente del male su chi è stato abusato. Ma io conosco tanti preti che lottano per gli altri, lavorano, sono vicino alla gente. E il tentativo di delegittimare tutti è ignobile. E voler attaccare ad ogni costo il Santo Padre è ignobile. Ma il motivo è chiaro: come ho avuto modo di dire è l’unica voce che sa andare controcorrente. Bisogna metterla a tacere, anche con la calunnia. Imparate a conoscerli i preti, ma sul serio. Del resto questo è stato lo stesso metodo usato con Gesù. Chi parla, chi dice una verità scomoda va messo a tacere…è un troll: non ha diritto di parola. Ecco perch dico ad AndreaA che proprio non mi vergogno di essere cattolico. Ho molto le idee chiare, prima di diventarlo c’ho penato molto a lungo, anzi c’è stata una conversione… e so di essere al posto giusto.

murdega

Del resto questo è stato lo stesso metodo usato con Gesù.
_____
Gesù è mai esistito,quindi il tuo costrutto è falso,mi auguro,per te, per la tua pace interiore
che tu sia in buona fede.
Anche il mio dio Gareomn ha subito la stessa sorte del tuo,siamo nella stessa
barca gero,incompresi e derisi,ma la vendetta non tarderà a giungere ,resisti gero
e non cadere in tentazione.

Zago

Non mi sembra che ci sia un’orda di barbari in piazza san pietro che si scagla contro la vera essenza proposta dai vangeli del cristianesimo.
Nessuno rinfaccia al papa di dire fate la pace, voletesse bbene, consigli che anche il non credente di buon senso ha fatto propri e con tutta umiltà potre dare anch’io dal mio balconcino senza bisogno di tirare in ballo lo spirito santo.
Il motivo di lagnanza è il comportamento dell’autorità ecclesisatica, in troppi aspetti tanto distante dal messaggio del loro cristo quanto lo è il nostro da quello di hitler al quale qualche cattolico ci accomuna. Credi davvero, sinceramente, con tutto te stesso che il gesù di cui ti riempi la bocca condividerebbe la realtà ecclesiastica che tanto strenuamente ti senti in dovere di difendere sempre, comunque, a priori e a prescindere da fatti e parole documentati?
Se il tuo percorso di conversione è stato lungo, fai un altro sforzino e trova una tua dimensione privata di rapporto col dio del tuo vangelo: farai sicuramente meno danni che dando retta ciecamente ad un manipolo di uomini che, ti assicuro, di santo e di divino hanno ben poco. Sono solo uomini e non necessariamente della migliore pasta. Non sono depositari di nessun segreto che non puoi trovare autonomamente dentro di te.
Pensa con la tua testa, guarda con i tuoi occhi, parla con la tua bocca.

Zago

chi è pronto a mettere in discussione le presunte radici culturali del proprio paese perché intravede la possibilità di un miglioramento e sente la necessità di giustizia non è una voce che va abbastanza controcorrente?

“l’UNICA voce”… e che è? Mandrake? L’unico e il solo. Ian Solo. Giuseppe, usa la forza! Prot.

Sal

Caro Gero, la tua difesa è encomiabile, ma è la chiesa che dice che il Vangelo è Sacro. Il Vangelo dice:

“Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa? 7 Eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa, secondo che siete liberi da fermento” (1Corinti 5.6-7)

“Un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa” (Galati 5.9)

Perché non l’hanno fatto ma li hanno coperti per 30 /40 anni ?
Vedi io credo che mentre il prete colpevole è spinto dall’istinto che non può controllare, i menzogneri della curia non avevano nessun istinto che li spingeva ad essere complici e bugiardi e non hanno seguito l’indicazione del Vangelo.

Il loro peccato è più grave di quello del prete.
E quando se n’è cominciato a parlare, invece di provare vergogna e invocare il perdono hanno parlato di “inutile chiacchiericcio che non li avrebbe intimiditi”

Ti sembra un atteggiamento cristiano ? E senti che gli dice Dio tramite Geremia “Provarono essi vergogna perché avevano fatto qualcosa di detestabile? Per prima cosa, non provano positivamente nessuna vergogna; e poi, non hanno saputo nemmeno come sentirsi umiliati. “ (Geremia 6.15)
Rifletti Non parlo dei poveri preti parlo della Gerarchia.

Zago

Geremia 5:26: Poiché fra il mio popolo si trovan degli empi che spiano, come uccellatori in agguato; essi tendon tranelli, acchiappano uomini.
Geremia 5:27: Come una gabbia e piena d’uccelli, così le loro case son piene di frode; perciò diventan grandi e s’arricchiscono.
Geremia 5:28: Ingrassano, hanno il volto lucente, oltrepassano ogni limite di male. Non difendono la causa, la causa dell’orfano, eppur prosperano; e non fanno giustizia nei processi de’ poveri.
Geremia 5:29: E non punirei io queste cose? dice l’Eterno; e l’anima mia non si vendicherebbe di una simile nazione?
Geremia 5:30: Cose spaventevoli e orride si fanno nel paese:
Geremia 5:31: i profeti profetano bugiardamente; i sacerdoti governano agli ordini de’ profeti; e il mio popolo ha piacere che sia così. E che farete voi quando verrà la fine?

Geremia 6:13: Perché dal più piccolo al più grande, son tutti quanti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna.
Geremia 6:14: Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: “Pace, pace”, mentre pace non v’è.
Geremia 6:15: Saranno confusi perché commettono delle abominazioni; non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quand’io li visiterò saranno rovesciati, dice l’Eterno.

Kurt Godel

@robertoV
vorresti farmi credere che in queste ultime settimane la tua percezione del problema è cambiata? (l’equazione prete=pedofilo era già luogo comune ben prima di tutto questo polverone) o forse è cambiato il fatto che adesso hai più frecce al tuo arco per denigrare la Chiesa e il Papa? quello che si è ‘scoperto’ è che la CCAR si è comportata esattamente come tutti gli altri (ad esempio l’ONU, che tra l’altro dà lezioni di moralità in modo ben più invasivo della CCAR), il che è GRAVISSIMO ma non giustifica il ‘panico morale’
p.s.: se i casi sono di trenta o quarant’anni fa perché lo scandalo scoppia adesso? sicuramente non perché la CCAR ha perso potere, visto che in quel periodo era al suo ‘minimo storico’; perché allora?

Stefanormale

Vedi che piano piano le capisci le cose?
I numeri in se’ non ti interessano e non cambiano la gravità dei singoli episodi, il comportamento passato della chiesa è stato gravissimo.
Condanni le violenze e condanni l’omertà. Cosa resta che ti da fastidio delle accuse avanzate?Ancora la generalizzazione? Ho già argomentato.
Basta un ultimo piccolo sforzino e ti renderai conto che il comportamento attuale della chiesa è praticamente lo stesso di quando era gravissimo, che non è una caccia alle streghe (per qualcuno sì ma non generalizziamo, non sono i portavoce di nessuno, di sicuro non i miei) e che la storia del panico morale è una forzatura.

Bella la domanda che poni. Perché dopo tanti anni? Perché proprio ora?
Non ho una risposta certa.

Forse soltanto perché i tempi sono maturi e le teste della gente non sono ancora del tutto marce.

Forse perché contestando oggi un comportamento di decenni fa ci si sente teorizzare giustificazioni sinceramente imbarazzanti, allora ne contesti un altro e la giustificazione si rafforza e diventa teoria e regola. Più fanno muro con teorizzazioni comportamentali al limite della legalità, più gli accusatori battono forte sul muro. Se lasciassero fare il loro lavoro alla forza di gravità e ai crocifissi ai loro colli, e abbassassero il capo le cose inizierebbero forse a cambiare.

Forse perché quello che clero e genitori fedeli non hanno osato fare lo stanno facendo oggi le vittime di allora, dopo un vissuto che non posso neanche lontanamente immaginare, per fortuna.

Forse perché, a voler pensare male come qualcuno farà, con la crisi qualcuno ha pensato di monetizzare un po’ battendo cassa a chi è messo meglio di tutti.

Forse per tutto questo ad altro ancora.

Se nessuno di questi scenari ti soddisfa (ma credo che l’ultimo ti faccia luccicare un po’ gli occhi), puoi sempre consolarti pensando che faccia tutto parte di un misterioso e salvifico progetto divino, o magari che sia un “dono di dio” come il terremoto in abruzzo.

Kurt Godel

in effetti quello che succede è in qualche modo provvidenziale: se non ci fosse stata la volontà di attaccare in questo modo la CCAR la condanna della pedofilia, che in una società secolarizzata sopravvive semplicemente come taboo, avrebbe rischiato di essere messa in discussione (vedi l’appello degli anni ’80 su Liberation firmato tra gli altri da Cohen-Bendit o l’articolo del 1998 sull’American Psychological Bulletin in cui si sostiene che il sesso con un bambino non è traumatico per un ragazzino), come avveniva e avviene nelle società non cristiane: l’India è il paese dove ci sono più abusi, nel mondo islamico ci sono le spose bambine, mao si faceva le ragazzine senza che nessuno minimamente lo criticasse etc..
P.S.: io sono sicuro che l’abuso su minori vi fa orrore quanto lo fa a me, ma anche l’infanticidio faceva orrore a tutti qualche decennio fa, oggi il più importante filosofo morale del mondo lo giustifica, nella nostra società i taboo sono molto fragili
P.P.S.: ovviamente per me non si tratta di taboo ma di peccati gravissimi, che non sono mai giustificabili

RobertoV

Io non faccio l’equazione prete = pedofilo, ma chiesa = casta privilegiata omertosa che si protegge a tutti i costi. Io critico pesantemente i suoi vertici (soprattutto gli ultimi due papi conservatori) e dei cattolici critico l’atteggiamento di devozione incondizionata verso il capo che fa dire loro che ha ragione anche quando ha torto. Io constato le differenze tra le chiese austriache e tedesche e la situazione attuale italiana, peggiorata rispetto a dieci anni fa, io constato le differenze con la chiesa luterana che conosco (mia madre è austriaca e luterana, ma io ho avuto un’educazione cattolica anche se dai 13 anni non sono credente, ma non sono socio UAAR). Io sto cercando di far conoscere quello che sta succedendo in Austria e Germania e resto sconcertato da quello che vedo qui in Italia, da come vengono riportate le notizie, da come ci si difende e si nega il problema specifico della pedofilia nella chiesa. I casi non sono solo degli anni ’60 e ’70, ma per esempio in Austria fanno spesso riferimento agli anni ’80 e ’90. Ma quello che è sconcertante è vedere le coperture di cui hanno goduto, la sottovalutazione del problema, la volontà di nascondere, minacciando anche le vittime, le situazioni del tutti sapevano, ma nessuno denunciava, ecc. Per questo sono parecchie le situazioni in cui un prete ha abusato anche fino a 20 bambini su un lungo arco di tempo: com’è possibile che nessuno se ne sia accorto? Se avessero fatto qualcosa ci sarebbero state meno vittime. Se si guardano le denunce generali tedesche il rapporto è di 1.3/1.4 denunce per sospetto pedofilo, mentre per la chiesa il rapporto è molto più alto. Questo spiega in parte perchè le denunce arrivano con così tanto ritardo. Già il ritardo è normale per la rielaborazione del trauma, ma nel caso della chiesa i tempi sono più lunghi perchè ci sono stati molti più ostacoli. Se la chiesa si fosse gestita in modo diverso e più trasparente non si sarebbero accumulati tutti questi casi nascosti e non si troverebbe in questo casino. Il papa attuale non è stato un oscuro personaggio catapultato improvvisamente a capo della chiesa nel 2005, ma è ai vertici della chiesa dal 1981 in un ruolo piuttosto delicato e, quindi, al di là di quello che (non) si riuscirà a fare nei processi (visto com’è andata con Cheney) ne porta come minimo una responsabilità morale perchè la diffusione ed omogeneità dei comportamenti tenuti nelle varie nazioni fa fortemente sospettare che non potesse non sapere qualcosa.
Non sono tanti anni che nella società si fa attenzione al problema pedofilia e, questo spiega perchè solo ora vengono fuori i casi, venti anni fa il problema era sottovalutato, ma mentre nella società la consapevolezza è lentamente cresciuta la chiesa ha faticato ad aggiornarsi pensando ancora di godere in Europa del potere degli anni ’60. Certo anche altri sistemi chiusi ed intoccabili soffrono di questo problema ed infatti in Germania stanno parlando adesso delle scuole della DDR, ma quello più grosso che era soppravvissuto qui in Europa era la Chiesa Cattolica. Io spero che tutto quello che sta succedendo serva a migliorare i nostri sistemi di lotta contro il problema pedofilia.

Kurt Godel

– su che basi affermi che non è cambiato quasi niente?
– tutti sapevano, ma nessuno denunciava: appunto. questo era l’atteggiamento di tutta la società
– la CCAR è stata lenta nel rispondere? dal punto di vista, quello che a me preme maggiormente è la prevenzione: oggi le istituzioni cattoliche sono tra i posti più sicuri per un bambino;
– essere ai vertici del Vaticano non è come essere ai vertici del PCUS: possibile che non vi rendiate conto che Ratzinger faceva parte del ‘partito della fermezza’ che ha prevalso solo recentemente? la cosa più assurda è che tutto questo va a colpire proprio questa parte della CCAR, e non quella maggiormente coinvolta negli abusi;
– confermi che ciò che si contesta alla CCAR è di non essere stata migliore di altri: questo è corretto, perché la CCAR deve essere migliori di altri, ma è assurdo che porti a farne un capro espiatorio;
– quello che sta succedendo senz’altro ostacolerà la lotta alla pedofilia, perché la caccia alle streghe genera naturalmente omertà: secondo te quante possibilità ha un prete innocente (in america su 1000 processi le condanne sono state 300) di salvarsi da un’accusa di pedofilia? grazie al Cielo è la CCAR stessa che sta combattendo il fenomeno
p.s.: hai centrato il punto vero della questione: il problema per voi è l’esistenza stessa della CCAR, come istituzione libera e indipendente dal potere politico

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