L’assistenza religiosa all’ospedale San Camillo

A pagina 25 dell’opuscolo L’ospedale in tasca. Guida dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma si può leggere quanto segue: “Il Servizio religioso nella nostra Azienda Ospedaliera è garantito dal Vicariato di Roma, tramite i Religiosi Camilliani. Attraverso loro possono essere reperiti Ministri di culto non cattolici”.

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29 commenti

Raffaele Carcano

Non ti sembra una forma di concorrenza distorta? Come se per fare un contratto con Vodafone, anziché Vodafone, dovessi inoltrare la richiesta a Tim…

POPPER

Infatti non ci trovo nessuna ragione logica, menché meno laicia, per discriminare quelli che sono assistenti laici, visto che gli assistenti cattolici ammettono anche la concorrenza che il buon Raffaele chiamerebbe “distorta”.

Ma gli ospedali di carattere relgioso non possono impedire l’assistenza laica se uno ne facesse richiesta, perchè non sono istituti di conversione del dolore in santità o di conversione dell’appartenenza ad una fede in quella cattolica, altrimenti sarebbe davvero grave e anticostituzionale perchè è restrizione delle libertà individuali e coercizione con circonvenzione di incapaci.

Adriano

è una forma di rispetto. Non cercate il palo (!) nell’uovo.
L’appartenenza di un paziente ad una religione diversa da quella cristiana non lo pone automaticamente al di fuori della grazia di Dio. Di conseguenza i Religiosi Camilliani o qualunque religioso cristiano coerente con il Vangelo non si pone in una ottica di concorrenza commerciale nei confronti dei ministranti di altre fedi. La logica è quella della gratuità e del dono, non quella della propaganda.

Scusate … ogni tanto mi piace consultare questo sito dove (è evidente) le convinzioni di fondo paiono essere diametralmente opposte alle mie (sono cristiano) e … non ho resistito al piacere di esprimere quello che penso.
Per ora … buonanotte

hexengut

siamo a Roma:s.Giovanni, s.Camillo, s.Eugenio, s. Spirito, (fu) s.Giacomo, s. Filippo Neri…: tutti pubblici!

hexengut

Adriano. No, siamo alla prevaricazione e agli antipodi del rispetto. Rispetto sarebbe se, chi tra i pazienti lo desiderasse, potesse contattare direttamente qualsivoglia rappresentante di qualsivoglia religione, filosofia o pensiero, compreso quello ateo o agnostico, senza dover passare attraverso il filtro cattolico e senza trovarsi opuscoli o libri non richiesti accanto al letto.

Adele

ehm… non parlerei propriamente di gratuità del dono, dato che le convenzioni con la chiesa cattolica -e molto in subordine con le confessioni religiose di minoranza stipulatrici di intesa- prevedono ben congrui “rimborsi-spese”… Del tutto il contrario di quanto accade per i volontari Uaar.

Adriano

Ciao Adele,

bene per la gratuità dei volontari dell’UAAR … ma ciò non esclude la gratuità dei volontari cristiani: mia madre (e tanti altri) “lavora” da decenni per la Caritas e non prende una lira … anzi direi che dispiace che qualcuno pensi che su questo si lucri.
Ovviamente con questo non voglio sostenere che il mondo del volontariato (quello autentico) è appannaggio dei credenti. Semplicemente ho fiducia negli uomini e nelle donne di buona volontà, credenti o atei che siano.

Inoltre se qualcuno gradisce un conforto “laico”, o ateo o di un’altra religione ben venga, ci mancherebbe. Ognuno ha il suo percorso da compiere, non mi permetto di giudicare, anzi sono convinto che la fraternità e la solidarietà siano valori condivisibili anche senza una fede religiosa.

Saluti,
Adriano

fabrizio

E se uno chiedesse ad ministro di culto del Vicariato di metterlo in contatto con qualcuno dell’UAAR da cui avere assistenza non religiosa? ; )
E magari gli ricordasse che perfino nella ciellina Milano è stato concesso un servizio di assistenza laica?

andrea pessarelli

il sostegno psicologico del paziente è un dovere primario di ogni medico; basterebbe questo. d’altra parte ho già detto altre volte che in tanti anni nessun paziente mi ha mai chiesto l’assistenza di un religioso.

Paul Manoni

Scusate ma l’azienda ospedaliera ha “appaltato”, il servizio religioso esclusivamente al Vicariato di Roma, il quale ha subappaltato tutto a i Camilliani???
Ma, in quanto azienda pubblica, posson farla una cosa simile???

hexengut

Che io sappia, a Roma, i Camilliani sono anche al San Giovanni e in altri ospedali. Per quel che riguarda il San Camillo però vorrei sapere se i Camilliani (che a dire il vero non sono particolarmente invadenti) agiscono in accordo coi Gedeoni (sì, proprio the Gideons International!) o se quest’ultimi fanno un’azione di guerriglia personale, infilandosi furtivamente nelle camere e mollandoti sul comodino una copia della loro bibbia…Non solo uno sta lì non certo in gita di piacere ma è pure circondato su tutti i fronti…

Stefano Grassino

Tu fà che mi debba ricoverare e si avvicinino al mio letto mentre sono sveglio……a parte il fatto che in vista di una probabile operazione, mi stò documentando con la responsabile di soslaicita per legali atti caso mai trovassi santi madonne padri pii croci crocette e quant’altro sul mio letto. Chiederò al circolo una bandiera da sventolare all’arrivo del prete ed uno striscione da attaccare alla parete. Spero che il direttore chiami la polizia, così gli pianto un pandemonio numero uno.

hexengut

Paul Manoni. e i Camilliani, a loro volta, subappaltano e/o gestiscono le altre confessioni cristiane; sì, sembrerebbe proprio di sì; quanto al lecito o illecito serve il parere di un giurista.

Paul Manoni

Servirebbe la denuncia di un rabbino….un imam….un santone induista o monaco buddista!! 😉

Iphia34

Stendiamo un velo pietoso sugli ospedali romani, e sui branchi di suore che alle partorienti in agonia dicono “ti sei voluta divertire? Adesso soffri!” oppure “di che ti lamenti? Potevi tenerle chiuse le cosce!” e altri abominii simili.
Questa cosa succede alle donne al momento del parto da sempre, chiedete a mamme, zie, amiche… ho sentito di casi analoghi in tutta Italia e del resto basta fare una ricerca su google su “ti sei voluta divertire adesso soffri” o parole chiave simili.

Spinoza

Credevo di sapere tutto sulle storpiature delle religioni, ma questo…
“Contro il prete non si hanno argomentazioni, si ha la prigione” (Nietzsche)

Kaworu

dovrebbero cacciare a calci i ministri di culto stipendiati e metterci degli psicologi che sanno cosa fare, cosa dire e come comportarsi.

non dei cialtroni che parlano di fiamme eterne o idiozie.

allo IEO di veronesi, ci sono (gli psicologi), presenza discreta e non insistente. quando mia sorella è stata ricoverata, una psicologa è venuta a chiedere se aveva bisogno di parlare, di qualsiasi cosa. a risposta negativa, è andata senza storie.

un prete si sarebbe azzeccato alla porta.

andrea pessarelli

“un prete si sarebbe azzeccato alla porta”
poi avrebbe telefonato al notaio: “guarda c’è un problema… per quel testamento che ti dicevo mi sa che ho bisogno ancora 1 o 2 giorni… abbi pazienza ti faccio sapere”

Kaworu

fortunatamente non era una cosa così grave XD ma comunque, sanno essere insistenti e sgradevoli

peppe

“Attraverso loro possono essere reperiti Ministri di culto non cattolici”

Ah be’, allora…

amedeo

scusate ma non vedo il problema nella frase citata…
Alcuni di voi vorrebbero eliminare che i preti non entrassero affatto negli ospedali, ok, questo lo capisco, vorreste negare a quelli come me la possibilità di ricevere i sacramenti in punto di morte o di partecipare agevolmente alla messa anche durante il ricovero. Liberi di portare avanti le vostre battaglie nelle sedi opportune.

Ma il punto oggi è un’altro. Si parla COME viene svolta l’assistenza religiosa.

Per come la leggo io la frase incriminata dice solo che se un credente di fede ortodossa vuole confessarsi da un pope, magari che parli la sua stessa lingua, i camilliani sanno dove trovarlo. Tutto qui.
Ma quale filtro? Ma quale concorrenza? siete davvero prevenuti! O forse non vi è chiaro cosa si intende con “non cattolici” e non conoscete il significato di “ecumenismo”.

libero

Classica visione distorta di chi non conosce il significato della parola laicità, cioè libertà dai condizionamenti religiosi o politici predeterminati, bastava esporre una lista di indirizzi con numeri di telefono, senza obbligare al vaglio della CCAR.

Painkiller

No Amedeo significa che se un ortodosso, ebreo, ateo, wiccano, ecc vuole assitenza da uno dei suoi e costretto a chiedere ai cattolici, a sorbirsi le loro menate per evangelizzarlo e a beccarsi un probabile rifiuto.
Nulla in contrario che tu abbia il prete che ti dà l’estrema unzione, molto in contrario che questo servizio sia pagato dai contribuenti. Se fossero volontari, come per l’assistenza laica, o se ve li pagaste voi sarebbe un conto…. ma guarda caso sono gli ospedali e le regioni a dovere stipendiare questa gente.

Toptone

Aggiungo io: sottraendo risorse alla normale gestione dell’ospedale, che di sicuro non naviga nell’oro.

La domanda è sempre la stessa: i credenti possono e devono poter accedere ai sacramenti anche in ospedale, ma perchè il conto lo devono pagare TUTTI?

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