Perché solo il Vaticano fa notizia? Vittorio Messori e i preti pedofili

Ah, i quotidiani “indipendenti”! Sulle questoni strettamente politiche (in pratica: guerre, elezioni e televisioni) li trovi spesso schierati, addirittura faziosi. C’è poco da fare: ordini di scuderia. Su questioni un po’ più generiche, invece, adottano una formula scrupolosamente cerchiobottista. Arriva sui mercati la patata transgenica? Notizia, un articolo pro e uno contro gli OGM. E’ in discussione la legge sulle cure palliative? Notizia, un articolo pro e uno contro l’uso dei derivati dell’oppio. Scoppia lo scandalo dei preti pedofili? Notizia, un articolo pro e uno contro…
Sì, avete capito bene: anche un articolo pro preti pedofili. La formula cerchiobottista lo esige e i quotidiani indipendenti si attengono alla consegna. Sono preparati, hanno uno staff di professionisti della penna, gente che gli dai un qualsiasi temino e te lo svolge nei tempi e col numero di caratteri richiesti, senza se e senza ma. E se proprio i professionisti “normali” non ce la fanno – ammettiamolo, per difendere i preti pedofili ci vuole un pelo sullo stomaco davvero fuori dell’ordinario – ricorrono a quelli “super”: i fuoriclasse, gli acrobati delle cause insostenibili, i virtuosi dell’argomentazione paralogica.
Vittorio Messori è uno dei fuoriclasse sul libro paga del Corriere della Sera. La sua specialità è il paranormale – è capace di sostenere l’autenticità delle guarigioni di Lourdes e delle apparizioni della Madonna di Medjugorie senza farsi ridere addosso. Per questa sua indiscutibile abilità gli commissionano la difesa della Chiesa Cattolica Romana su qualsiasi fronte. E così questa volta gli è toccato l’articolo pro preti pedofili, da collocare a destra di quello contro, affidato a Alberto Melloni, sotto la notizia, curata da Danilo Taino – il tutto sul Corriere dell’11 marzo 2010, p. 19.
Compito davvero arduo, povero Messori. Tanto che nemmeno lui, il fuoriclasse, ce l’ha fatta fino in fondo. Gli argomenti addotti risultano pretestuosi, il discorso confuso, gli esempi poco credibili. Messori salta di palo in frasca, si contraddice, finisce fuori tema. Ma vediamo in dettaglio.
L’incipit è a dir poco grottesco: colpa del sessantotto! del sessantotto che ha predicato «libertà di sesso per chiunque e con chiunque!». E poi di seguito – senza nemmeno andare a capo: i difensori dei bambini già nati non difendono abbastanza i bambini non nati! Non voglio nemmeno commentare questo inizio decisamente sgangherato, chiuderò un occhio, abbozzerò addirittura una giustificazione: Messori doveva pur caricarsi per svolgere un tema così difficile. E lui per caricarsi pensa al sessantotto, da cui è rimasto traumatizzato da piccino; pensa alle femministe, alle donnacce che prendono la pillola, magari la pillola del giorno dopo, magari la famigerata RU486 e chissà dove andremo a finire, altro che stupratori di bambini… Eccolo che si arrabbia, gli va il sangue alla testa, sragiona: è pronto, ora può sostenere qualsiasi cosa. Detto tra noi, Messori: d’accordo, ognuno ha i suoi bravi metodi di riscaldamento, ma – dia retta – la prossima volta cestini i due primi capoversi.
Nei capoversi successivi, in effetti, Messori un pochino si ripiglia e segue un’argomentazione più coerente: quella che dà il titolo al pezzo, Il vaticano sembra il solo a fare notizia. Perché prendersela solo con i preti cattolici? chiede ai lettori. Forse che non ci sono pedofili al di fuori della Chiesa Apostolica Romana? Ci sono ambienti laici in cui il vizietto addirittura prospera, osserva. Lui ne ha conosciuto qualcuno, ne parla ai lettori scusandosi di prendere spunto dall’esperienza personale: i collegi per soli maschi in cui fece domanda come assistente dopo l’università, i manicomi «in procinto di chiusura per la legge Basaglia» che visitò come inviato di un quotidiano, le «navi di ogni bandiera che solcano i mari» dove i piccoli mozzi…
I piccoli mozzi, Messori? Dove l’ha incontrato il capitano di mare che le ha raccontato questa storia? Aveva una gamba d’osso di balena? Sedeva sulla cassa del morto con una bottiglia di rum? Si aggiorni: temo siano altri, oggi, i problemi dei lavoratori marittimi. Quanto ai collegi per soli maschi, dove ha scovato quelli laici in cui ha fatto domanda? In Italia sono tutti in mano agli ordini religiosi – oppure ai militari. E quanto ai manicomi: certo, erano luoghi di prepotenze, violenze e soprusi – non certo solo a danno dei minori. Violenze denunciate appunto da Basaglia e da Psichiatria Democratica, tanto che sono stati chiusi. Non mi risulta invece che siano stati chiusi i cori di voci bianche oggi al centro delle denunce a Berlino, a Magonza e a Ratisbona, né gli oratori, i convitti, le comunità gestite da cattolici dove innumerevoli altri scandali sono scoppiati. Risulta invece – ne parla Danilo Taino nell’articolo deputato a “dare la notizia” prima dei commenti – una disdicevole copertura dei fatti e dei colpevoli da parte delle gerarchie vaticane. Lo stesso Joseph Ratzinger, quando era Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, «in una lettera solenne a tutti i vescovi, indicò che i casi di abusi sessuali erano da considerarsi secretum pontificium, cioè questione interna alla Chiesa».
Ma non voglio eludere la domanda di fondo posta da Messori: perché solo il Vaticano fa notizia? «Chi si sdegna per le malefatte di un prete, più che per quelle di chiunque altro, è perché lo lega a un ideale eccelso che è stato tradito», dice Messori. Certo, c’è anche questo: il mestiere di infermieri e marinai non consiste nel fare la morale, l’ipocrisia di chi predica bene e razzola malissimo indubbiamente colpisce, “fa scandalo”.
Ma c’è dell’altro, Messori. Senz’altro esistono – oltre ai preti pedofili – infermieri pedofili, marinai pedofili, suppongo anche dentisti pedofili, idraulici pedofili, notai pedofili, farmacisti pedofili e – perché no? – rabbini pedofili, muftì pedofili… Com’è allora che la pedofilia non viene associata all’ordine dei notai o a quello dei farmacisti – viene invece associata, nel sentire comune, al clero cattolico? Pregiudizi? Calunniose campagne “laiciste”? Temo, Messori, che contino anche i numeri, le statistiche. Voglio dire, farmacisti pedofili e muftì pedofili si possono probabilmente paragonare, quanto a frequenza statistica nelle rispettive categorie, alla classica mela marcia nel cesto. Mentre alla Chiesa cattolica, di mele, glien’è marcito mezzo magazzino! Tanto che perfino gli alti prelati cominciano a chiedersi se non ci sia qualcosa che non va nel modo in cui quelle mele vengono coltivate e conservate. Conservarli celibi a tutti i costi, per esempio… ha provato a dire il cardinale Schönborn, arcivescovo di Vienna. Ma lo hanno zittito subito. Il prete «vive un’intima relazione con Dio», hanno detto (Corriere della Sera del 12 marzo 2010, p. 24, articolo di M. Antonietta Calabrò) – e tanto gli basti.

Maria Turchetto

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76 commenti

Bruno Gualerzi

“I casi di pedofilia nella Chiesa sono inferiori a quelli registrati altrove. Ma il tema fa presa e c’è chi specula sulla scelta dell’astinenza”

Chi scrive questo? Non un qualche Messori delegato dalla curia e ospitato del quotidiano cerchiobottista, ma l’articolista Filippo Di Giacomo sull’Unità del 10 marzo. E con un rilievo che non mi pare sia stato dato dallo stesso quotidiano per parlare ‘contro’ i preti pedofili.
In questo paese, quando si tratta di venire in soccorso della chiesa, si mobilitano un pò tutti, anche i meno sospettabili.

Alfonso

@gualerzi
….anche i meno sospettabili?
Da Tolgiatti in poi avevi ancora qualche dubbio?
Sveglia gualerzi, sveglia!

Sandra

Filippo Di Giacomo e’ un prete. Comunque anche a me ha dato fastidio che venga ospitato un tipo del genere su un giornale che si pregia di fare battaglie per la legalita’. Chi e’ sul libro paga di chi?

Bruno Gualerzi

@ gero
Non temere: quando si tratta di difendere la ‘verità vaticana’ se ne trova sempre ben più di ‘qualcuno’!

@ Alfonso
Per quanto riguarda Togliatti, data la mia età, non ho certo bisogno di ‘svegliarmi’ (il famigerato art. 7 della costituzione sostenuto dai comunisti pesa ancora come un macigno sulla laicità di questo paese), ma non credevo di trovare un articolo del genere su un quotidiano che, per esempio, non molto tempo fa poneva in grande risalto in prima pagina una dichiarazione molto critica sulla religione di Veronesi.

Mauro Ghislandi

QUelli che sono noti sono i casi emersi, non tutti quelli accaduti. E la CCAR ha sempre fatto di tutto per nasconderli. I pedofili che non godono di queste protezioni hanno ben maggiori probabilitá di essere scoperti e denunciati.

Un po’ come le statistiche sui reati: se diminuiscono i furti denunciati non vuol dire necessariamente che siano diminuiti i furti commessi, puó anche vuol dire che le persone hanno perso fiducia nell’efficacia della denuncia e non denunciano piú nulla, se non ne hanno bisogno per fini assicurativi.

Tino

Sono d’accordo Mauro però questo vale per tutti, ci sono anche altre categorie altamente protette o che operano in paesi dove la protezione la da già la legge. Le Ong per esempio, i militari (nostrani ma anche il caso dei soldati marocchini che abusavano in costa d’avorio). Dunque come non si può dire che i casi di pedofilia è minore nella chiesa cattolica è un po’ abusivo dire che alla chiesa sia marcito mezzo magazzino. Su un argomento del genere dovremmo tenere presente che l’obiettivo è combattere la pedofilia, non utilizzare i casi di pedofilia per abbattere la chiesa. Ovviamente concordo con il fatto che sia normale che faccia più notizia vista le pretese della chiesa di impartire la morale.

faidate

“Il prete vive un’intima relazione con Dio”. Su questo siamo tranquilli: l’Altissimo ha superato la maggiore età da qualche anno.

bardhi

povero Vittorio, questa è una difesa degna di Fabrizio Corona, dato che lo fanno tutti perche beccate solo me.
provi a dire ai tuoi cari pretucci di fare i marinai allora

Sandra

Ma perche’ non dovrebbe fare notizia? Sono sempre in tv a predicare. Non c’e’ fatto di una certa rilevanza che non sia condito dall’immancabile opinione di questo o quel prelato. Adesso non cerchi Messori di gridare al complotto. Nessuno si sarebbe scomposto se il vento del 68 avesse agitato l’interno dei conventi, se suore e preti avessero scoperto le gioie del sesso. Il discorso delle mele e’ ottimo, e dopo il coivolgimento del papa si puo’ dire che e’ il cesto stesso ad essere marcio.
La decisione di spostare il pedofilo in Baviera era stata presa di concerto con Ratzinger. Lui sapeva che nella sua diocesi girava un parroco che aveva obbligato un bambino di 11 anni a una prestazione orale. Ora, se io fossi a capo di una associazione di un migliaio di persone e sapessi che una ha fatto una cosa del genere, non gli toglierei gli occhi di dosso. Qui no, Gruber decide tutto da solo di spostarlo dove fa altri danni. Allora le cose sono due, e tutte e due depongono contro Ratzinger: il parroco H. non e’ il solo, e non si possono controllare ne’ converrebbe decine e decine di preti; oppure H. e’ l’unico ma a Ratzinger non sembra cosi’ grave da richiedere una sua maggiore attenzione. I difensori della vita umana!!

barbara r.

Son d’accordo con te!Ed aggiungo che quando un prete,vescovo etc… è reo di pedofilia deve essere scomunicato dalla chiesa e denunciato!!Ma perchè nessun stao si ribella??

Sai

“Il vaticano sembra il solo a fare notizia. Perché prendersela solo con i preti cattolici?”
Perchè sono gli unici che possono evitare la galera facilmente! E comunque non ho mai visto una cittadina o un gruppo di persone mostrare la loro piena fiducia e solidarietà ad un farmacista pedofilo!
Comunque l’articolo è molto bello.

Rothko61

Mal comune, mezzo gaudio.
Sembra questa la linea difensiva adottata dal Vaticano.
La pedofilia è ovunque. Perché ve la prendete con noi?

C’è bisogno di spiegarlo?
1. Perché non si può paragonare una favela di Rio con le navate della cattedrale di Ratisbona.
2. Perché esistono anche responsabilità soggettive, non solo i fatti.
3. Perché lo stupro in nome di un dio misericordioso e onnipotente fa più male.
4. Perché negli altri casi non c’è un’organizzazione potentissima e correa, il cui capo si autoproclama infallibile, che omertosamente copre i fatti.
5. Per mille altri motivi.

barbara r.

Si questo pretesto è scandaloso della serie:LA MIGLIOR DIFESA E’ L’ATTACCO.

Ciccio

bell’articolo, ma aggiungerei che i preti pedofili a differenza delle altre categorie, hanno una protezione “dall’alto”.
Voglio vedere se un farmacista pedofilo viene spostato dall’ordine dei farmacisti in un’altra farmacia e viene coperto dai suoi compari. Idem per operai, infermieri, professori, ingegneri, giornalisti ecc ecc. Non accadrà mai una cosa del genere, questi verranno disprezzati da tutti, dai loro colleghi e dall’opinione pubblica.
Per i preti invece no! Vengono coperti dai loro superiori, che fanno di tutto per insabbiare il caso ed intimidire le vittime e nascondere i colpevoli alla legge. è questo il punto della quale la chiesa e i suoi tirapiedi dovrebbero vergognarsi profondamente!

Barbara

Sono sempre lì a parlare contro la società civile, e non si accorgono che è essa che fa progredire il mondo e non la loro, anzi le trovano pure le colpe per quanto ha causato loro (’68), gli infallibili, poi sulla base dei valori di quella società chiederanno perdono e avanti col carrozzone…

ser joe

Il prete “vive un’intima relazione con Dio”. Adesso capisco perchè quest’ultimo non si fa mai vedere. Ha paura………….

Kurt Godel

“Temo, Messori, che contino anche i numeri, le statistiche”
sarebbe bello conoscerle, queste statistiche…

Sai

Non ce ne sarebbe bisogno, anche se te le mostrassero diresti che sono false.
Anche perchè è pieno di siti cattolici che dicono che ci sono si e no una decina di preti pedofili l’anno.
Comunque prova a predere 100 bambini e a portarli in 100 chiese diverse e vedi quanti di loro riceveranno “attenzioni”.
Secondo “comunque” asd :

“Nel giugno 2009 il cardinale Claudio Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero ha dichiarato al settimanale cattolico spagnolo Vida Nueva che i casi di pedofilia a volte non arrivano nemmeno al 4% dei sacerdoti .”

“Nel 2004 la conferenza episcopale statunitense commissionò uno studio dettagliato (John Jay Report) sul fenomeno.
Da tale studio risulta che il 4% di tutti i sacerdoti in carica negli Stati Uniti dal 1950 al 2002 è stato accusato di crimini a sfondo sessuale con minori.
I dati dello studio provengono dagli archivi diocesani in cui sono presenti schede personali su ogni sacerdote accusato di abusi sessuali e su ogni vittima. Le informazioni furono filtrate in modo da garantire l’anonimato sia del sacerdote che della diocesi d’appartenenza.”

“Per avere un metro di paragone occorre considerare che alcuni dati per la popolazione statunitense, e probabilmente anche italiana, affermano che il numero di accuse per pedofilia è di 1 caso ogni 2000 abitanti. Quindi per la popolazione laica, lo 0.05% è coinvolta in denunce per pedofilia.”

Tino

Vabbé però già è difficile fare statistiche su queste cose, visto che ci sono molti casi sommersi se prendiamo una statistica americana senza citare la fonte e pensiamo che probabilmente è la stessa cosa in Italia usciamo proprio fuori dal razionalismo e dalla ricerca scientifica. Punterei più sul fatto che la Chiesa si atteggia a moralizzatrice piuttosto che sul far credere che il pericolo della pedofilia è solo nella chiesa, anche perché la maggior parte degli abusi avvengono all’interno della famiglia.

maxalber

Sai,
fatica (nobile) sprecata la tua.
I catto-troll per definizione buttano il sasso, ma poi si guardano bene dal ritornare sull’argomento quando si trovano in carenza di argomenti.

Tino

Maxalber né quelli di sai né quelli di Godel sono argomenti uno attacca la chiesa l’altro la difende sembra che l’importante non sia combattere la pedofilia ma chi sia l’autore del reato. Anche nelle scuole pubbliche o private che siano il corpo insegnante spesso tace e copre. Cerchiamo di limitarci se possibile a mettere in evidenza l’ipocrisia della Chiesa come moralizzatrice non morale, più che stare a discutere se è più pericoloso per la pedofilia un prete o un insegnante.

Paul Manoni

….Quest isarebbero i famosi commenti di Kurt sulla pedofilia????
ah ah ah ah ah ah ah!! 😆
Degli interventi di cui difficilmente si farebbe a meno…

marcigno

Esiste qualcosa di più odioso del fare la morale… stuprare in corsa, tra una messa e l’altra, magari di nascosto dietro all’altare o in sagrestia… rifare la morale alla povera vittima… e poi dire in giro che non è successo nulla? E se ti scoprono dire, con faccia tosta, che in tanti lo fanno e che tanto, male che vada, si è certi che non nessuna punizione ti colpirà?
Questo è quello di uno dei rari momenti in cui mi piacerebbe che esistesse veramente un dio… purtroppo, come sanno bene questi vili, è solo senso di impotente giustizia…

Tino

Sono d’accordo con l’articolo della Turchetto salvo il fatto che i muftì pedofili evolvono in paesi dove o la pedofilia è legale vista l’età del matrimonio o dove è impensabile per una famiglia sporgere denuncia contro un muftì.

Tino

Anche perché se prima del ’68 questi scandali non venivano fuori è perché le leggi non lo permettevano, è dopo il ’68 che leggi sempre più precise hanno potuto permettere l’emergenza di tutto questo squallore. Nel caso dei muftì, non si sa, per ora sono emersi alcuni casi ma solo in Europa.

rolling stone

Quoto Tino.
Bello ed ironico il commento di Maria Turchetto.
Peccato quella stonatura sul mufti pedofilo che sarebbe solo una mela marcia nel cesto.
Anche il magazzino islamico è, riguardo alla pedofilia, completamente marcio. Anzi peggio, poiché la pedofilia è stata legittimata addirittura dal santo profeta (che Allah lo benedica).
http://www.faithfreedom.org/Gallery/16.htm

Tino

Tra l’altro sia in Spagna sia in Francia sono stati arrestati imam pedofili ed è vero che la notizia non ha avuto molta diffusione.

fabrizio

Grande Turchetto! Messori è “partito” da un bel po’: se fossi cattolico mi preoccuperei di essere difeso da uno così.

Hellspirit

Sicuramente il buon Messori, per le sue attività benemerite, prima o poi riceverà anche lui il titolo di “Gentiluomo del Papa” 🙂

bettino

Ragazzi, ma stiamo considerando che si tratta del parere di un individuo che crede veramente -e ci ha scritto pure un libro !- che sia ricresciuta una gamba “amputata” ad un mendicante, nella Spagna della “santa inquisizione” ? è chiaramente un deragliato…Lo scandalo autentico è dare lo spazio a deliri del genere sui quotidiani che si proclamano..”indipendenti” Il corriere della sera è un fogliaccio pessimo, non vedo differenze di sorta con i manganelli mediatici del caimano. il problema vero è l’autonomia e la libertà di stampa. Questo fatto della pedofilia trattata in codesto modo è uno degli esempi che confermano lo stato comatoso dell’informazione in questo derelitto paese

Tino

Il Corriere della Sera è molto apprezzato all’estero, Sergio Romano è anticlericale, poi come in ogni giornale appaiono diverse opinioni, il fatto che abbia dato spazio a Messori, non significa che accolga o accoglierà diverse opinioni sul tema. Fogliaccio pessimo mi sembra esagerato. Inomma per i clericali è troppo laico, per gli anticlericali è troppo clericale, per gli antisionisti è troppo sionista, per i sionisti è antisionista (Sergio Romano è la loro preda preferita). Tutto questo mi fa dire che è un giornale aperto a diverse opinioni e non un fogliaccio del pensiero unico.

rolling stone

se lo afferma Messori non abbiamo alcun motivo per dubitare che nella Spagna del 1600 una gamba amputata sia ricresciuta.
Ma rimane il fatto che tra i vari miracoli scientificamente comprovati al giorno d’oggi manca quello della ricrescita di qualsiasi arto amputato.
Qui si pone immediatamente un profondo problema teologico. Perché Dio non miracola gli amputati?
http://whywontgodhealamputees.com/
Cosa hanno fatto di male per non meritare mai la Sua misericordia? Difficoltà tecniche anche per l’Onnipotente?
Con tutti i problemi che abbiamo, ci mancava anche questo!

Tino

Vorrei aggiungere un ultima considerazione, un conto è parlare della situazione italiana e su quello è normalissimo mettere in evidenza l’ipocrisia della chiesa, quando però, come è stato fatto qui, si fa riferimento agli Stati Uniti, non dimentichiamo che, senza negare l’ampiezza del fenomeno e inventarsi non so quale complotto, o addirittura parlare di menzogna protestante come fanno certi difensori del Vaticano, non possiamo non dimenticarci che c’è un offensiva protestante negli USA nel convertire i latinoamericani cattolici e non vorrei che determinate statistiche statunitensi non fossero viziate anche da questo obiettivo, (le statistiche sono spesso purtroppo politicizzate) quindi bene riportare le fonti.

brendan

anche certi documentari della BBC non sono esattamente un esempio di correttezza

stefano f.

chi si sogna di attaccare frontalmente un’istituzione che tanti VOTI procura ai partiti !?!?!?!!?!? povera italia di dolore ostello…

Laikòs

Poniamo che io sia un medico e contravvenga gravemente alla mia missione attuando in modo volontario e consapevole su una persona ammalata e indifesa pratiche improprie che provocano un enorme aumento delle sue sofferenze con conseguenze irreparabili. Vengo denunciato all’ordine dei medici che promette e garantisce alla persona offesa che verrò messo in condizioni di non creare più danno a nessuno. Dopodichè, magari dopo una ramanzina dal presidente dell’ordine, vengo trasferito in un altro ospedale distante migliaia di chilometri dal precedente e stabilito nello stesso ruolo. La cosa si ripete e tutto segue ancora una volta lo stesso copione. Anche se questo fosse un caso isolato la posizione morale e penale del medico e ancora di più di chi ne dovrebbe controllare l’operato sarebbe indubbiamente indifendibile. Ma poniamo che questa cosa accada decine di volte in una piccola nazione come ad esempio l’Irlanda. Sarebbe minimamente accettabile che l’ordine dei medici si difendesse dicendo: “Perchè accusate noi? La maggior parte dei casi di sadismo e violenza non riguardano i medici…” Ognuno può trarre le conseguenze che crede.

Ciccio

esempio lampante, ma probabilmente è necessario che molti fedeli si tolgano le fette di salame che hanno sugli occhi, prima di riuscire a comprendere appieno le tue parole…

bettino

per Tino:
certo che se mi porti Sergio Romano come esempio di anticlericale…questo è un campione dell’aria fritta, condita da una effettiva inusuale capacità di parlare e scrivere decentemente in lingua italiana…tutto qua. Egli è anzi proprio il prototipo del cerhiobottista!
il fatto poi che il corriere sia “apprezzato” al’estero, è tutto da verificare; cosa significa “apprezzato”? un tempo aveva una credibilità ed una autorevolezza che si guadagnava dall’ospitare firme di vaglia e anche di “rottura”… Lo vedresti al giorno d’oggi il corrierone ospitare gli articoli di un Pasolini ???Appunto oggi ospita Romano e Messori.

Laikòs

o con gli interventi di Leonardo Sciascia, Ennio Flaiano o Dino Buzzati? Quanto mancano a questa povera Italia personalità del genere! Trenta o Quaranta anni fa un Messori al corriere avrebbe portato i caffè in giro per gli uffici…

Tino

Bettino sei incredibile in un post dove si parla di pedofilia riesci a tirare fuori Pasolini che non sarà stato pedofilo ma lo sfruttamento sessuale lo sapeva bene cos’era e lo praticava alla stregua di chi fa turismo sessuale oggi. Mi rincresce vedere che per molte persone che scrivono qui le vittime di pedofilia sono uno strumento per attaccare la chiesa cattolica e basta. Sarei anche curioso di sapere cosa pensava all’epoca pasolini delle leggi che permettono oggi di incarcerare giustamente i preti. Perché sai molti intellettuali (maschi) anche di sinistra non hanno mai visto di buon occhio le leggi sulla maturità sessuale (Foucault, Deridda e tanti altri che firmarano petizioni contro quelle leggi).

Maurizio

Pasolini praticava lo sfruttamento sessuale?
E questa dove l’hai letta, sul quotidiano di comunione e liberazione?
Pasolini era omosessuale e viveva la sua sessualità nei confronti dei ragazzi con passione e sofferenza. Chi pratica lo sfruttamento sono i mafiosi e i papponi, che guadagnano sulla prositutuzione minorile. Informati prima di parlare.

bettino

Tino, scusa sai , ma mi sembri un poco confuso.
In un post dove il tema è la pedofilia, a quanto sembra sufficientemente diffusa tra i prelati di ogni sorte e ad ogni latitudine, io rivendico forte il diritto di parlare di PierPaolo Pasolini, che viveva la sua omosessualità(e non la pedofilia) in modo sofferto ma mai ambiguo.
Il problema, che forse tu non riesci ancora a cogliere, è la enorme, gigantesca, grottesca ipocrisia di quell’istituto che ritiene di dettare regole “morali” al prossimo,e poi coltiva al suo interno (proteggendole e scusandole)le inclinazioni sessuali che altrimenti inibisce severamente agli altri.
Hai mai sentito parlare dei “legionari di cristo”? e tu mi vieni a dire che forse in U.S.A. il parlare di questi temi avrebbe come fine nascosto la conversione al protestantesimo di porzioni di cattolici turbati da questi fatti? Tino, ma ci sei o ci fai?
una precisazione importante: la sessualità dei religiosi della ccar è un tema importante; come non nutro alcun pregiudizio nei confronti delle persone omosessuali, così non ne nutro nei confronti dei preti che avessero il coraggio di dichiararsi tali…ma la realtà è un’altra!
la pedofilia è un altro argomento , e le cose sono alquanto complesse…
Per quanto riguarda certi COSIDDETTI intellettuali italiani di sinistra, e proprio Pasolini lo provò di persona,il bigottismo del p.c.i., sul tema sesso, era fratello di quello della d.c.; e per questo ci vorrebbe un altro ’68!!!!!!!!

RU486

ultimissima:
CITTA’ DEL VATICANO – Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in una dichiarazione alla Radio vaticana, ha denunciato i tentativi, fatti anche “con un certo accanimento” da taluni di “coinvolgere personalmente il Santo Padre nella questione degli abusi” e dello scandalo della pedofilia in Germania. Tuttavia, ha rimarcato, “per ogni osservatore obiettivo, è chiaro che questi sforzi sono falliti”.

“accanimento” .. “questione” e “sforzi falliti” !!!
fonte:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/13/news/pedofilia_il_portavoce_della_santa_sede_falliti_tentitavi_di_coinvolgere_il_papa-2633954/

accanimento —> non contro le vittime !! ma contro l’estensore del “De delictis gravioribus”
questione —> la pedofilia in vaticANO la praticano, la coprono, ma non la nominano !!!
sforzi falliti —> benito16 è innocente… a prescindere .. mi ricorda qualcuno..
che questo padre Federico Lombardi non sia un novello ghedini..

difendere l’indifendibile a prescindere…..

robby

l ipocrisia è il mestiere piu pagato al mondo,poi immaggino ma quanti preti finiscono in galera,paragonando i non preti che scontano reati di pedofilia,?e poi chi ti dice che gia guardare una donna è commettere peccato..e in piu viene pagato per dirlo tutta la vita nella comunita?e chi ostenta castita è la insegna come via per la purezza?ecc….ecc…..ecc…..ecc….ecc…..ecc….ecc….ììì

Kurt Godel

@sai
il problema fondamentale è che un prete accusato di pedofilia negli USA (ma non solo) è con alta probabilità (troppo alta) innocente: i preti accusati secondo il john jay report sono stati più di 4000 (ma meno di mille per pedofilia, il john jay report considera tutti gli abusi su minori, cioè fino a 18 anni), le condanne sono state solo un centinaio, quelle per pedofilia molte di meno (una sessantina mi pare): quindi i casi di pedofilia accertati tra il clero cattolico sono poco più di 1 su 2000; riguardo alle statistiche sulla popolazione ‘laica’ sarebbe interessante innanzitutto sapere che statistiche sono, poi quanti sono i condannati, non gli accusati (sicuramente però sono in proporzione molto più alta, non comparabile, rispetto a quella tra i preti); infine si può notare che i pedofili sono in massima parte maschi, quindi tra la popolazione maschile adulta i casi di pedofilia sono verosimilmente molto di più di 1 su 2000.

Kurt Godel

quelle sui preti non sono per niente congetture, invece sui laici sì, non avendo i dati

Tino

Ma neanche sui preti i dati sono affidabili perché c’è molto sommerso non tengono conto degli arrangiamenti trovati con le famiglie tramite denaro per evitare la condanna che esistono. Comunque non mi piace questo dialogo in generale e nonostante condivida l’articolo della Turchetto sulla chiesa, mi sembra che minimizzi un po’ la presenza della pedofilia in istituzioni come le scuole pubbliche o private, gli eserciti all’estero, ong, la polizia ecc dove meccanismi di protezione dei colpevoli simili a quelli operati dalla chiesa esistono.

Tino

Ma neanche sui preti i dati sono affidabili perché c’è molto sommerso non tengono conto degli arrangiamenti trovati con le famiglie tramite denaro per evitare la condanna che esistono. Comunque non mi piace questo dialogo in generale e nonostante condivida l’articolo della Turchetto sulla chiesa, mi sembra che minimizzi un po’ la presenza della pedofilia in istituzioni come le scuole pubbliche o private, gli eserciti all’estero, ong, la polizia ecc dove meccanismi di protezione dei colpevoli simili a quelli operati dalla chiesa esistono.

Sai

LOL kurt!
io lo avevo gia scritto:
“Non ce ne sarebbe bisogno, anche se te le mostrassero diresti che sono false.”

murdega

Anche fosse uno solo in tutta l’umamità, che cosa giustifica un
prete dall’essere pedofilo ? Anche una sola condanna a morte dell’inquisizione
che cosa la leggitima un prete ad essere opera del signore ?
Andate a lavorare alzatevi la matttina alle cinque e ritornate la sera a casa
alle otto, altro che spirito santo e salvare l’umanità dal peccato.

Tino

Questo sarà il mio ultimo intervento perché il dibattito secondo me non è molto sano in questo filo di discussione. Secondo me l’unico punto è la chiesa è moralizzatrice ed è normale che in una situazione del genere sia sotto accusa più degli altri. Invece sembra strano, ma proprio in Francia il dibattito è più serio e moderato. Perché nella scuola pubblica laica di casi di pedofilia ce ne sono stati e coperti anche dall’istituzione e presidi. Senza parlare (Roman Polanski insegna) che quando si tratta degli artisti parigini salta fuori tutta un élite laico-liberal a difenderli apertamente. Quindi nessuno si impegna a voler dimostrare che i preti tanto meno sono più pedofili degli altri o adirrittura come la Turchetto dire che la metà sono mele marce. Come nessuno salta fuori con discorsi poco chiari perché se il celibato è responsabile della pedofilia dei preti come si spiega che la maggioranza dei casi di pedofilia avvengono in famiglia?

Maurizio

Il punto vero della questione è quello indicato nell’articolo della Turchetto. Non è in discussione il fatto che la pedofilia esista in tutta la società, ma un prete pedofilo fa molta più impressione perché i preti si sono arrogati una funzione di guida morale per la società, come ribadisce la chiesa in ogni momento. Mentre gli idraulici, ad esempio, non si sognano di svolgere questa funzione.
Per lo stesso motivo, ad esempio, in occasione del G8 di Genova hanno fatto più impressione le violenze della polizia che quelle dei black block, perché da loro nessuno si aspetta che si comportino bene mentre chi porta una divisa ha il dovere di comportarsi bene.

MetaLocX

A me sembra che nessuna istituzione più della Chiesa protegga chi al suo interno commette certi reati. Non per simpatia verso chi commette stupri, ma solo per tener nascosto “il marcio”.
Eppure c’è questa sorta di abitudine che i fatti negativi che riguardano la Chiesa debbano per quanto possibile essere taciuti. Uno dei tanti privilegi (ritenuti naturali) che spettano alla Chiesa. Sono talmente convinti di questo fatto che non accettano che si parli di questi reati, addirittura la prendono sul piano personale, come se lo si facesse con la mirata intenzione di fargli un dispetto, tanto sono convinti di essere dei santi!

La Chiesa è una istituzione che basa la sua autorità sul nulla e che più di qualsiasi altra istituzione riceve mille privilegi particolari, soprattutto dallo stato. Forse è proprio per questo che lo stato dovrebbe mostrare maggiore attenzione a questi fatti.

Roberto Grendene

Protocollo addizionale al concordato del 1984:

“La Repubblica italiana assicura che l’autorità giudiziaria darà comunicazione all’autorità ecclesiastica competente per territorio dei procedimenti penali promossi a carico di ecclesiastici.”

Questa strada privilegiata conferita alla Chiesa Cattolica nei procedimenti penali e’ una cosa rivoltante.
Vi sembra una cosa normale che siano obbligatoriamente da avvisare i responsabili dell’organizzazione di cui un membro è indagato dall’autorità giudiziaria?
Se un responsabile di una organizzazione commette illeciti penali, l’autorità giudiziaria dovrebbe indagara anche sui suoi superiori, non avvisarli in anticipo!

libero

Questo è un privilegio di casta che va abolito, come il Pienonte Sabaudo aveva abolito il “Foro Ecclesiastico” che sottraeva i sacerdoti alla competenza dei tribunali del re.

Sergio

La chiesa è totalmente marcia non solo pedofilia ma massoneria, economia,mafia: ma il loro dio è così per i credenti?

libero

Ripetere giova.
Se la CCAR fosse una associazione come tutte le altre, la pedofilia pur essendo un grave reato, sarebbe considerata nella dovuta misura.
Ma la CCAR si proclama portavoce di Dio in terra e i sacerdoti ministri di Dio che danno il corpo e il sangue di Dio ai fedeli, con queste prenesse è gravissimo non solo il reato di pedofilia, ma qualsiasi tentativo di nascondere o insabbiare la faccenda per il presunto bene della Chiesa, che il realtà sarebbe il suo male, da un punto di vista religioso.
Rimane quindi chiaro che la CCAR è una casta che pensa ai suoi interessi e che si sente al di sopra degli altri e della legge penale e civile dello Stato, pretendendo di applicare la sua “giustizia interna” come un ordine paramassonico quale in effetti è.
A questo punto il fedele medio, intellettivamente dotato, le sue considerazioni dovrebbe farle, e le fa, ogni anno la CCAR perde il 2% dei fedeli e tra 20 anni non ne resteranno più tanti.

antonio

i giornali indipenenti fingono di presentare due opinioni… in realtà tutti , con tecniche di persuasione occulta, ne promuovono solo una.,… quella più cara alla destra conservstrice.

brendan

Visot che il rapporto del john jay college è stato citato, riporto quello che scrive Introvigne.

Dallo studio del John Jay College si può concludere, come si legge spesso, che il quattro per cento dei sacerdoti americani sono “pedofili”? Niente affatto. Secondo lo stesso studio il 78,2% delle accuse si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà. Dunque i sacerdoti accusati di pedofilia sono 958 in cinquantadue anni, diciotto all’anno. Rispettando le stesse proporzioni le condanne dovrebbero essere 24: in realtà sono di più, perché i tribunali dello Stato (giustamente) perseguono più severamente i pedofili che di chi ha rapporti con minori dopo la pubertà (un’attività, ripetiamolo ancora a rischio di sembrare noiosi, gravemente immorale e spesso anche criminale, ma che non è pedofilia). Ma anche così le condanne penali di preti (veramente) pedofili negli Stati Uniti sono state nel periodo 1950-2002 poco più di una all’anno, il che ci dice quanto seriamente vadano prese certe affermazioni televisive.

Jenkins aggiunge un altro elemento, tutt’altro che poco importante. Per sapere se la Chiesa cattolica sia un ambiente particolarmente favorevole alla pedofilia – e il sacerdozio sia uno stato di vita “a rischio” – occorrerebbe paragonare le statistiche sui sacerdoti cattolici a quelle sui pastori protestanti, i rabbini, gli imam e i maestri delle scuole e degli asili statali. Per tutte queste categorie non risultano a Jenkins dati sulle accuse raccolti con la stessa sistematicità con cui si è studiato il caso dei sacerdoti cattolici; ma i dati sulle condanne mostrano che la percentuale è simile, e in alcuni casi più alta, rispetto ai preti della Chiesa cattolica. Per Jenkins questo dato smonta, tra l’altro, la tesi più volte ripetuta secondo cui è il celibato sacerdotale a essere responsabile della pedofilia. I pastori protestanti e i maestri di scuola e di asilo sono in maggioranza sposati, eppure tra loro c’è una percentuale di pedofili condannati analoga o più alta rispetto ai sacerdoti cattolici. Come ha ricordato il cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell (e i dati di Jenkins lo confermano), il novanta per cento dei pedofili sono sposati. Semmai – per quanto non sia politicamente corretto dirlo – i dati confermano che il rischio pedofilia è maggiore tra gli omosessuali. Mentre sarebbe ingiusto e assurdo sostenere che tutti gli omosessuali sono pedofili, è un dato di fatto che molti pedofili sono omosessuali. Secondo il rapporto del John Jay College l’81% dei sacerdoti accusati di rapporti con minori nel periodo 1950-2002 avevano un orientamento omosessuale

brendan

Padre Lombardi:

Solo per fare un esempio, i dati recentemente forniti dalle autorità competenti in Austria dicono che in uno stesso periodo di tempo i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti. E’ bene preoccuparsi anche di questi.

libero

La sproporzione è evidente, in Austria ci sono 8.316.000 abitanti che diviso 510 fanno 1 caso di pedofilia su 5.500 abitanti in ambienti non clericali.
In ambienti clericali i casi sono 17 ma i religiosi sono circa 4.000, quindi un caso su 235 !
Negli ambienti clericali austriaci la pedofilia è 16 volte maggiore che in ambienti laici e la matematica non è un’opinione.

brendan

Maurizio

Il punto vero della questione è quello indicato nell’articolo della Turchetto. Non è in discussione il fatto che la pedofilia esista in tutta la società, ma un prete pedofilo fa molta più impressione

Hai letto troppo in fretta: questo lo dice Messori.
La Turchetto dice che c’è anche questo ma per lei il punto è che metà magazzino della Chiesa è marcio.
Non conoscevo la Turchetto: si occupa di fantasy?

Paul Manoni

….Fantasy??
Tipo gente che cammina sull’acqua, guarisce con l’imposizione delle mani, resuscita, moltiplica, ecc,ecc???

Maurizio

Mi sembra che in parecchi degli interventi qui sopra si citino statistiche che dimostrano come la pedofilia sia statisticamente più presente nella chiesa che tra i laici.

L’affermazione sul fatto che la pedofilia dei preti colpisce più di quella dei laici la fa Messori, è vero, e la Turchetto lo riconosce: infatti è una delle poche cose serie che Messori dice. In realtà è una constatazione di buon senso: anche chi è ateo, come me e tanti altri, trova maggiormente riprovevole il fatto che di un reato così odioso si macchi chi si autodefinisce, e ribadisco, SI AUTODEFINISCE, portatore di un messaggio morale di PRESUNTA SUPERIORITA’ rispetto a tutti gli altri.

Io non credo in nessuna divinità di alcun genere, non voglio imporre la mia filosofia a nessuno, e trovo maggiormente disgustoso il fatto che ci siano molti che predicano bene (nei confronti degli altri), volendo imporre un certo stile di vita e di pensiero, e poi in privato razzolino malissimo, pur continuando a emettere giudizi.

brendan

Dal Corriere

BERLINO – Una prestigiosa scuola tedesca, non religiosa e legata all’Unesco, ha ammesso che suoi allievi sono stati vittime di abusi sessuali tra gli anni ’70 e ’80. La rivelazione giunge proprio mentre il paese è scosso da uno scandalo che vede coinvolti istituti cattolici tedeschi. La scuola Odenwald (Oso) di Heppenheim, nell’ovest della Germania, nota per il suo metodo pedagogico basato sul «libero sviluppo di ogni allievo», ha riconosciuto «anni di abusi commessi da suoi educatori ai danni degli allievi», riporta il quotidiano Frankfurter Rundschau

CandyFruit

Non sanno più come difendersi. Ovviamente ci sono pedofili anche tra le persone non appartenenti al clero (e non certo a causa della “liberazione sessuale” e del movimento del ’68, visto che la pedofilia è un vizio antico quanto il mondo), ma bisogna ammettere che il clero proprio per la fiducia che ispira nei genitori (cattolici) e per i suoi compiti nell’educazione dei minori gode di una posizione privilegiata nel commettere questi crimini e per di più di forme di copertura e di difesa nei confronti delle autorità giudiziarie di cui un comune cittadino non godrebbe.

libero

Un prete pedofilo non crede in Dio e chi lo difende neppure.
La CCAR ha fede solo in sé stessa.

libero

Mi chiedo se un prete si scopra pedofilo con il tempo oppure se entri nella Chiesa con il preciso intento di vivere una sessualità deviata, quindi da non credente attirato dai bambini indifesi sotto il suo potere.
Se fosse vera la seconda ipotesi sarebbe mostruoso.

JSM

non ho voglia di leggere tutta la pappardella e mi limito a rispondere alla domanda del titolo.
si parla tanto dei preti pedofili prchè sono i preti che pretendono di avere una levatura morale superiore e si arrogano il diritto di istruire i nostri bambini.
eppoi, un pedofilo laico lo pigliano e lo sbattono in galera mentre un prete pedofilo godedi ogni forma di diplomatica impunità. se la chiesa, invece di preoccuparsi di nascondere gli scandali, avesse collaborato pienamente e fin da subito con la giustizia forse la polemica sarebbe meno accesa…
ratzi e i suoi picciotti sono velocissimi a scomunicare bambine che abortiscono ma si limitano a trasferire da una parrocchia all’altra i preti che abusano dei bambini

Maurizio

Senza contare che in galera i preti pedofili sarebbero fatti a pezzi dagli altri carcerati, come succede ai pedofili in genere.

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