Bologna: sul prete pedofilo la Curia è “omertosa”

Una richiesta di “trasparenza e responsablità” è stata formulata dalla Rete Laica di Bologna, di cui fa parte anche il circolo UAAR felsineo, nei confronti della locale arcidiocesi. Un comunicato stampa si è soffermato sul caso di un prete, accusato di molestie sessuali su bambine da tre a sei anni e già condannato in primo grado a 6 anni e 10 mesi di reclusione. Il “muro di gomma” delle gerarchie ecclesiastiche, rilevato anche dalle autorità inquirenti, impedisce sinora di sapere dove si trovi attualmente il sacerdote, se continui a svolgere un’attività educativa a contatto con i minori, se vi siano stati altri casi del genere; si lamenta altresì che la Curia non abbia ancora pagato i risarcimenti stabiliti dal tribunale. La Rete, nel denunciare il comportamento “omertoso” della Curia, chiede che di questa vicenda si tenga conto, “quando si andrà a discutere del possibile rinnovo della convenzione tra il Comune e le scuole private cattoliche”. Il coordinatore del circolo UAAR di Bologna, Roberto Grendene, si è tuttavia definito “sbigottito” per il fatto che l’avvocato della parte lesa si sia rammaricato pubblicamente non tanto delle violazioni sul piano giudiziario, bensì di quelle sul piano “pastorale”.

Archiviato in: Generale, UAAR

24 commenti

stefano f.

Bologna: sul prete pedofilo la Curia è “omertosa”

ma và? 😀

rik

La vicenda è inquietante perché tira in ballo il vescovo Vecchi, che fu informato della vicenda e invito i familiari della vittima all’omertà. Quello stesso vescovo che ha detto pochi giorni fa che “la parità scolastica si fa coi soldi” dello stato. Soldi che però non vuole pagare quando è un dipendente dell’asilo a essere condannato.

C’è qualcuno che ancora crede che rivolgendosi ai monsignori si ottenga qualche risultato. E invece sono solo prese in giro.

Mi domando perché nessuno faccia pubblicamente il nome del prete, nemmeno la difesa dei minori.

Si sa il prete come si chiama, si sa in quale chiesa esercita il suo ministero, a Bologna, dove fu trasferito dal paese dell ferrarse. Che aspettano a far fuori il nome? Vogliono ancora proteggerlo dopo il bel trattamento riservato alle vittime?

Maurizio D'Ulivo

Se non sbaglio i dibattimenti penali sono pubblici, e lo sono anche le sentenze giudiziarie, sebbene esse riguardino solo la formulazione di un giudizio di primo grado e dunque ancora suscettibili di revisione.

Se così è mi chiedo il perchè, in questo caso, il nome del prete condannato (ancorchè non in via definitiva) non possa essere reso pubblico e pubblicato, ovviamente con tutte le precisazioni dovute a chiunque non sia ancora oggetto di una condanna passata in giudicato.

rik

In rete ci sono delle risposte ai tuoi interrogativi. C’è chi ha chiesto ai giornali la pubblicità sul nome. E’ stato risposto che bisognava tutelare l’identità delle 9 bambine.

Solo che non si vuole diffondere il nome delle vittime, ma quello del prete.

Ad ogni buon conto seguiamo la vicenda, sappiamo chi è il prete, dove operava e dove opera. E stiano sicuri il card. Caffarra, il vescovo Vecchi e la stampa che al momento opportuno il nome sarà fatto.

Ci domandiamo ancora che senso ha per la difesa appellarsi al “buon cuore” dei monsignori, che nella vicenda hanno dimostrato solo disprezzo per la sorte delle bambine.

Qui occorre diffondere lo scandalo, non soffocarlo, come vorrebbero i monsignori.

Butch.er

chiede che di questa vicenda si tenga conto “quando si andrà a discutere del possibile rinnovo della convenzione tra il Comune e le scuole private cattoliche”.

Conoscendo la situazione a Bologna, non sarà messo in discussione un bel niente…

Triceratops

Straparlano di emergenza educativa e di valori ma sono senza vergogna. Non sarebbe il caso, una volta tanto, di prendersi non solo gli onori ma anche le proprie responsabilità?
La Chiesa è santa, i suoi membri no.

marilena maffioletti

naturalmente non voglio difendere l’avvocato ma nel rammaricarsi per la mancata sollecitudine pastorale, specifica che purtroppo la curia, già al processo si era dichiarata non responsabile dal lato civile(naturalmente stronza) e perciò non rimane altro da fare.

Asatan

Guarda andrebbero condannati in sede penale: nascondere un ricercato è reato e il fuggitivo e condannato ci sono anche le aggravanti.
E’ ora che i vescovi e i membri delle curie che aiutano criminali a fuggire e li nascondano finiscano in galera come meritano.

libero

I tribunali degli Stati Uniti hanno ritenuto la CCAR responsabile civilmente dei crimini pedofili e la CCAR ha pagato somme elevatissime, anche con l’8×1000 a lei destinato dai poveri cattolici italiani.

Kaworu

per avere l’esatta definizione della curia, togliere alla parola OMERTOSA la prima O e sostituire la T con una D.

Dariok

non offendere la materia marrone, che ha unaa sua preziosa funzione biologica 😉

Maurizio D'Ulivo

“…dal letame nascono i fior”.

Dai diamanti e dai rubini, soprattutto se incastonati in preziosi (economicamente) anelli pastorali, non nasce invece un bel niente: ancora una volta Faber è stato buon profeta.

Rete Laica Bologna

Grazie della segnalazione. Sul sito della Rete Laica trovate anche la rassegna stampa, che pubblichiamo a mano a mano che la vicenda va avanti.

libero

La CCAR è una casta che con il cristianesimo ha ben poco a che fare.
Quante e quali altre dimostrazioni si devono dare ?

stefano f.

esattamente, ti quoto in pieno.
anche se il cristianesimo è stato spesso religione prevaricatrice e violenta la base del suo insegnamento è socialdemocratica e certi valori (fraternità, amore verso il prossimo, uguaglianza) possono ritrovarsi anche in certe ideologie come l’anarchia, il socialismo e il comunismo.
il cattolicesimo è una deviazione destroide; nella storia lo vediamo sempre a bracceto con i forti contro i deboli e particolarmente nell’800 e nel ‘900 sempre schierato con i peggiori regimi nazifascisti, contro il progresso e i diritti delle donne.

libero

Si, il cristianesimo è socialdemocratico e condivisibile anche da un laico, il cattolicesimo è una deviazione autoritaria a fini politico-economici di tipo clerico-fascista.
Nei Vangeli Gesù vestiva una tunica ed era povero, il papa siede su un trono dorato e porta abiti preziosi e la Chiesa ha capitali enormi, come si fa a non notare la differenza !

Occorre precisare che il nazismo non era affatto cattolico, Hitler aveva fatto togliere tutti i simboli religiosi dai luoghi pubblici, vietato il matrimonio religioso, chiuso molte scuole religiose, internato molti sacerdoti in massima parte cattolici e pure legalizzato l’aborto.

Alessandra

Eccolo qua il nuovo corso, il rinnovamento della chiesa, le chiacchiere del papa sul proteggere i bambini.
Sono senza vergogna.

libero

Un libro sulla pedofilia dei preti non si riesce a fare ?, con tutte le sentenze pronunciate e i relativi articoli di giornale.
La diffusione del libro sarebbe un aiuto alla causa della laicità.

Commenti chiusi.