La Gelmini vuole cancellare l’ora alternativa alla religione? La risposta dell’UAAR

Il cattolicissimo ministro Maria Stella Gelmini continua a dare battaglia all’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica. E l’Uaar è già pronto a controbattere come può: con l’informazione e il sostegno a tutti i genitori atei e agnostici del nostro paese. L’ultima mossa del ministro è il modulo lievemente modificato, presentato ai genitori degli alunni più piccoli che non fanno religione a scuola. Quest’anno, come denunciato dalla Flc-Cgil, contiene solo due possibilità: “attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente” e “non frequenza della scuola”, mentre mancano le “attività didattiche e formative”, cioè, appunto, l’ora di educazione alternativa (http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2010/prot427_10.shtml).
Intanto fioccano i gridi di dolore degli istituti che non possono permettersi di pagare i docenti per l’ora di educazione alternativa, visti i tagli ai finanziamenti per le scuole pubbliche. A Roma, a Genova, a Firenze: le cronache locali raccontano di situazioni al limite dell’incredibile, con alunni regolarmente dispersi nelle altre classi o lasciati a se stessi nel corso dell’ora di religione. In certi casi (come in quello toscano) non è nemmeno vero che manchino i fondi. È la spartizione che viene effettuata secondo una strategia precisa che sembra tesa a clericalizzare la scuola pubblica.
Per questo motivo l’Uaar intende tutelare in sede giuridica il diritto costituzionale alla libertà di coscienza e di espressione di genitori e alunni che non hanno scelto l’ora di religione, attraverso il suo sportello SOS Laicità (http://www.uaar.it/laicita/sos) e con il Progetto ora alternativa (http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/). E poi, nei prossimi giorni, con l’invio di lettere ai dirigenti scolastici e ai csa (gli ex provveditorati agli studi), la distribuzione di volantini davanti alle scuole, banchetti informativi e passaparola informatici.

Comunicato stampa UAAR

67 commenti

ateo3

mancanza di fondi che si traducono in aumenti per gli insegnanti di religione.

Non è che qualcuno ha imparato il trucchetto dei pani e dei pesci..? Non riuscirei a spiegarmi questa miracolosa apparizione di soldi laddove fondi non dovevano essercene!

Adesso ho idea che la strategia sia far passare l’ora di religione come qualcosa di curricolare. Della serie cel’hai e te la becchi.

MicheleB.

So che chiedo troppo, ma vorrei vedere la protesta autorganizzata dei genitori.

marcello rinaldi

anzichè star lì davanti al pc a commentare alzate il vostro sedere dalla sedia e dateci una mano a volantinare davanti alle scuole sotto la pioggia e al freddo
marcello rinaldi

POPPER

Marcello, ci vogliono gli uni e gli altri nell’associazione UAAR, sia quelli che volantinano che quelli che scrivono, io per esempio “sono diversamente abile” magari l’attivista non riesco a farlo come vorrei. Comunque ci si deve dar da fare in qualche modo.

rosalba sgroia

Marcello, beh, noi siamo andati a volantinare e se c’è qualcun altro ben venga! Ovviamente, come scrive Popper ognuno partecipa come può, magari invia mail, discute con gli amici, segnala il nostro sito, divulga nel web. 🙂

A proposito, alla prox settimana per informare i genitori! 🙂
Ciao
Ros

Stefano Bottoni

Punto 1: ottima l’iniziativa dell’UAAR (e non è una novità).
Punto 2: cattolicissima la Gelmini? Semmai prona all’oltretevere. Incinta prima del matrimonio (peccato mortale), si è sposata con rito civile a mezzanotte in segreto come i ladri. Dunque tre volte peccatrice.
Ovvio che per una persona qualunque che non faccia la bacchettona la cosa mi lascerebbe del tutto indifferente.
Ma per chi vuole imporre a forza una morale che lei stessa per prima non segue… io non perdono.

Rasputin

“Vorresti farci credere che è in malafede?”

Non ti si può proprio nascondere nulla eh;-)))

POPPER

strana questa mancanza dei fondi quando invece erano disposti a strapagare gli insegnanti di religione (12000 circa) rispetto agli altri docenti a cui per il contratto nazionale facevano fatica a tirar fuori 20 euro in più al mese da dare agli statali.

E poi la costruzione di uoghi di culto inutili pagati con i nostri soldi, e tante altre iniziative di assunzione di sacerdoti capellani ecc…ec….

quanti sprechi che potrebbero essere utili all’ora alternativa, le basterebbe una esigua percentuale di questi inutili regali cultualistici alla chiesa cattolica ec…ec…..

barbara

Hai ragione!Come per la regione Veneto che vorrebbe stipendiare gli assistenti spirituali CATTOLICI nergli ospedali.Usate i soldi per le SCUOLE P UBBLICHEo per più personale negli OSPEDALI.

zel

Ho passato 7 anni (ultimi delle medie e poi superiori) seduta in corridoio a fissare il muro (o a leggere fumetti quando mi auto-organizzavo) mentre i miei compagni facevano religione… w questo paese!

claudio

sempre meglio fissare il muro che farsi riempire la capoccia di cose insulse

andrea pessarelli

ci sono più speranze ke capisca qualcosa il muro ke non un cattolico

Giona sbattezzato

Meglio un’ora con un muro che un minuto con un credente e le sue fiabe allucinanti e barbare.

Toptone

Hai sbagliato. Avresti dovuto utilizzare quel tempo per farti i compiti scritti o un ripassino (anche se è più difficile).

Noi invece, all’ora di religione, facevamo un po’ di casino e di relax mentre il prete omosessuale genetico (l’avevano capito anche le mattonelle) concionava del più e del meno sul sesso degli angeli.

zel

Avevo la fortuna di non aver bisogno di ripassare… ^_^
E poi, i fumetti erano meglio dei paradigmi greci!

Flavio

Speriamo che si possa ristabilire la laicita’ a scuola, in qualche modo. E’ forse la sfida piu’ grande dell’Uaar.

Pero’ vi bacchetto per quel “La Gelmini”: lo trovo colloquiale e un po’ discriminante.

Riccardo

mi ricordo bene: regolarmente 7-8 anni fà a grosseto (toscana), eravamo regolarmente lasciati in un’auletta vuota….o in giro per il liceo. Chiariamoci, non che la cosa ci dispiacesse più di tanto. In fondo si trattava di riposarsi.

Cla87

Io mi ricorderò sempre la prima settimana in quarta superiore lezione di religione io ed altre usciamo visto che abbiamo fatto richiesta d’uscita anticipata, il giorno dopo l’insegnante viene a sgridarci poiché essendoci ancora l’orario provvisorio non potevamo uscire ma DOVEVAMO stare in classe a seguire la sua lezione.
Ottimo lavoro quello che state facendo.

francesco maresca

Intolleranza cattolica. Questi sarebbero i “buoni” e gli “illuminati” che dovrebbero diffondere l’amore del Signore.

paniscus

La strategia mi sembra chiara: non potendo abolire per legge alla luce del sole l’attività alternativa (perché questo creerebbe troppo scompiglio pubblico, non solo con il diritto civile, ma anche con il concordato), allora si è scelta la strategia di farla estinguere per morte naturale, facendo in modo che nessuno la chieda più, e poi, dopo qualche anno, giustificando la sua scomparsa definitiva appunto con l’argomento che “tanto c’erano pochissime richieste, quindi non è vero che gli utenti la vogliono”.

In pratica, quei moduli sono esplicitamente congegnati per far credere alle famiglie che l’attività alternativa non sia più prevista, quando invece questo non è vero. Il che è palesemente gravissimo e indegno di un paese normale, cosa che evidentemente l’Italia conferma di non essere.

Nel concreto, secondo voi, cosa dovrebbe fare un genitore che deve iscrivere il figlio a scuola e che si trova davanti un modulo del genere, sapendo che è sbagliato e che è deliberatamente fuorviante? Richiedere ugualmente l’opzione “materia alternativa”, aggiungendola a mano, magari specificando gli estremi esatti della circolare che la prevede?

Lisa

Paul Manoni

IMPERATIVO ASSOLUTO, NON AVVELERSI! 😉
Se la catto ministra Gelmini, non adegua i moduli per l’iscrizione come previsti, gli rivoltiamo la scuola come un calzino!

Paul Manoni

Un sogno che diventa pian piano realta’…Sono sempre di piu’ gli studenti che non si avvalgono dell’IRC. 😉
Se un ministro e’ costretto a sotterfugi tipo quello citato nell’articolo, la cancellazione della casella sull’“attività didattiche e formative”, un motivo c’e’, o no!?!?
…E se si muovono i sindacati, significa che una qualche ingiustizia sotto sotto c’e’, o no!?!??
Il comportamento del ministro e’ infantile e penoso.

Claudio Diagora

E attaccare direttamente, personalmente, questi “insegnanti” parassiti privilegiati?
Nessun rispetto per chi approfitta di situazioni vergognose di vantaggi procurati in modo surrettizio. Nessun rispetto per chi si dedica al condizionamento di minori non consenzienti.
Che non possano dire “non lo sapevo…”

libero

La CCAR è un pugile esperto alle corde che però sta rimanendo a corto di fiato.

rosalba sgroia

La situazione è davvero drammatica…Continuo a rispondere a mail di genitori davvero preoccupati.
Il dramma vero è che, a parte i diretti interessati ( a volte neanche quelli) molti cittadini non sanno come stanno le cose e se le sanno non le capiscono e se le capiscono non fanno nulla… giustificando le ore di religione come ore di…morale, di come ci si deve comportare!!!!!

Dramma totale. 🙁

libero

Parere dei cattolici

Secondo il diritto canonico il figlio di due persone non sposate con rito Cattolico non può essere battezzato.
La norma è cambiata ?

paniscus

Credo che questa non sia mai stata vera, francamente. I figli naturali, o i figli di ragazze madri, o i trovatelli, sono SEMPRE stati battezzati, per millenni.

libero

Conosco un caso pratico nella Parrocchia del Sacro Cuore di Ancona circa 15 anni fa dove il parroco aveva rifiutato di battezzare il figlio di una coppia non sposata, poi le suore del vicino istituto hanno accettato organizzando il battesimo con un altro sacerdote da loro chiamato.

andrea pessarelli

(cap. III, can.868): “§ 2. Il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori.”

ecco cosa intende la chiesa quando parla di dialogo e di tolleranza

ugaciaka

io sono uno di quelli che alle superiori (che si chiamano medie superiori comunque) aveva deciso di non frequentare. Non ricordo tanto bene (sono passati più di 10 anni…) ma:

Prima avevo segnato l’ora formativa ma ci veniva dato solo un docente che doveva farci da “cane da guardia” cioè non avevamo docenza di alcuna materia! (poretto: ci avevano messo un precario appena arrivato a tenerci…eravamo in 2…). Anzi…forse all’inizio anche io ero uno di quelli che usciva dall’ora e guardava il muro per poi rientrare-

Poi per qualche anno ho avuto la botta di culo che l’ora di religione cadesse …all’ultima ora! Quindi avevo scelto di uscire da scuola e tornarmene a casa…

Comunque la soddisfazione dei primi anni di essere solo in 2 o 3 a non frequentarla…e arrivare al quinto ad essere quasi metà classe… 😀

paolo

Comunque la soddisfazione dei primi anni di essere solo in 2 o 3 a non frequentarla…e arrivare al quinto ad essere quasi metà classe…
come ti capisco…. queste sono le vere e vitali soddisfazioni della vita… sono commosso per l’alto traguardo!!! Complimenti!

musicateo

@paolo

Spiegheresti, di grazia, il significato profondo della tua ironia (che tale immagino sia)? Trovi proprio così deprecabile e intollerabile che delle persone esercitino in piena libertà un proprio diritto? Sii cortese, son privarci del tuo punto di vista!

Murdega

Che bella soddisfazione,al quinto anno frequenza al cento per cento.
Ma a te che te ne viene ?

Claudio Diagora

Murdega, hai frainteso: Paolo dice che al quinto anno la metà non frequenta l’ora di religione. A lui dispiace che ci sia gente che col tempo maturi… Certa gente assomiglia a quei frutti che rimangono acerbi sui rami fino a marcire, senza mai maturare…

Carlo Ruggeri

Alt, ho controllato l’allegato E dell’opzione A…

http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2010/allegati/all_e_cm4.doc

Non parla di “attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente” ma specificatamente di “attività didattiche individuali o di gruppo con assistenza di personale docente”
O la birbantella l’ha modificato (qualcuno gli ha fatto notare che così si poteva anche far passare ai malcapitati un’ora di hula hop) o è uno svarione.
Sarebbe interessante sapere se quel didattiche è stato aggiunto successivamente.

Carlo Ruggeri

Hellspirit

Io alle superiori sono stata molto fortunata. L’ora si sarà pure chiamata “di religione”, ma con il nostro professore facevamo ben altro: guardavamo film su cui riflettere (come “Philadelphia” e “L’uomo della pioggia”) e discutevamo dei nostri progetti per il futuro, del nostro modo di relazionarci con gli altri, dei diritti umani e civili, del sesso, dei contraccettivi, delle malattie sessualmente trasmissibili, etc… E partecipavano con entusiasmo anche i miei compagni di classe che intendevano usare quell’ora per mettersi alla pari con i compiti o caz*eggiare in cortile.

… Bei tempi. Tra l’altro, credo di essere stata tra le ultime generazioni ad aver studiato l’evoluzione e l’educazione sessuale (sia alle elementari che alle medie e superiori)

paniscus

E per quale motivo, a promuovere queste gradevoli e utili attività, deve pensarci un insegnante scelto dalla curia vescovile, che lo fa solo perché gli va di farlo per sua iniziativa personale, quando in realtà sarebbe assunto e pagato per fare tutt’altro?

Allora, se proprio si vuole stabilire che è giusto e opportuno introdurre un’ora alla settimana di “riflessione e dibattito sui problemi sociali”, facciamola organizzare e gestire da personale specializzato, psicologi, educatori, operatori sociali, abilitati da istituzioni pubbliche e scelti con criteri di trasparenza da strutture pubbliche…

Lisa

Toptone

MAGARI noi avessimo avuto un docente così!!

Purtroppo nella nostra scuola avevamo ausili didattici degli anni ’40 mentre i nuovissimi (per l’epoca) computer Olivetti M24 marcivano nelle scatole nei seminterrati umidi.

Nessuno sapeva come collegarli, accenderli e usarli (intendo professori e assistenti scolastici).

Facevamo dattilografia con Olivetti e Facit meccaniche tutte scassate mentre negli uffici del mondo reale c’erano già quelle elettroniche o la videoscrittura.

Kaworu

si sa che per quelli come te la libertà è un optional non gradito, marionetta

Sledge

Tu parli di libertà? Vallo a chiedere alla tua M.H. quale idea ha di libertà e come intenda applicarla: gulag, stermmio, campo, rapimento ???? quale destino pensa di dare ai propri avversari? e tu cosa fai….copi da lei perchè è prof. e laica ? VERGOGNATI !!!!

Toptone

Accendi il cervello prima di parlare, e rimuovi l’antenna collegata a Radio Maria.

Così, forse, potremo conoscere il tuo pensiero, speriamo più lungo di 9 parole.

O forse il Vaticano ti ha pure precaricato in memoria le frasi da dire e ripetere, a litanìa?

paolo

@ musicateo

Non trovo deprecabile e intollerante che delle persone esercitino in piena libertà un proprio diritto (ovvero di non avvalersi), ma trovo deprecabile e intollerabile che altre persone trovino deprecabile e intollerante il diritto che hanno altri di avvalersi di un proprio diritto (ovvero di avvalersi)… e gli interventi fin qui sentiti vanno proprio in questo senso… scusa se il mio intervento nei confronti di ugaciaka ti è sembrato ironico… ma mi è sembrato riduttivo per uno che probabilmente non ha frequentato l’irc perchè non credente provare soddisfazione nell’abbandono dei suoi compagni di classe dell’ora di religione… comunque ognuno è libero di fare le sue scelte e dare a queste la/le motivazione/i che vuole… ciao!

musicateo

Grazie del chiarimento! Davvero illuminante: non poteva essere più illuminante. L’avvilluppamento semantico è evidentissimo: “Sono costretto ad accettare che qualcuno che eserciti un proprio diritto ma in fondo proprio non mi va giù…” Tipico di una certa mentalità che vuole che i propri diritti (avvalersi) siano un poco “più diritti” di quelli degli altri (non avvalersi). I diritti in quanto tali soprattutto quando costituzionalmente sanciti si rispettano e basta. Ma è lo stesso discorso della religione cristiana cattolica di fronte al povero Stato Italiano: “Tutti abbiamo il diritto di praticare la nostra religione ma il nostro diritto di farlo in quanto cristiani cattolici deve essere un po’ “più diritto” di quello degli altri”. E da qui nascono i crocifissi sui muri ovunque tranne che in casa propria. E guai a far notare la contraddizione: oddio, il laicismo!

Losna

@paolo
fermo restando il fatto che la religione cattolica dovrebbe essere insegnata solo nelle parrocchie, ma ammesso e non concesso che fosse una materia di studio, onestamente credi che l’avvalersi o meno dell’IRC siano messi sullo stesso piano? Esiste una vera possibilità di scelta? Non ci sono una marea di ostacoli per chi non intende avvalersene? Se credi questo significa che non vedi o non vuoi vedere!

Toptone

La vexata quaestio è proprio il contrario di quello che hai detto.

Noi ci stiamo lamentando del fatto che chi non sceglie religione è vessato in ogni modo nell’esercizio del suo diritto, sancito per Legge.

Chi sceglie religione problemi non ne ha, specie se annuisce a tutto quello che dice l’insegnante.

Ostacolare l’esercizio di un diritto e una vecchia tattica politica.

paniscus

paolo, abbi pazienza:

se ti dessi la pena di leggere, con un minimo di disponibilità mentale, alcune delle risposte date qui, ti renderesti conto che la critica contro l’IRC non è fondata su basi vendicative, rancorose o goliardiche, ma su ben precise questioni di principio.

L’IRC, alla maggior parte di noi, appare assurdo e ingiusto, NON perché “abbiamo paura dell’indottrinamento” o perché “proviamo un piacere morboso a vedere che un cattolico rosica”…

…ma perché l’istituzione dell’IRC, in sé, costituisce un ingiustificabile privilegio economico e sociale concesso alla Chiesa cattolica (come ORGANIZZAZIONE, non come ideale comunità di fedeli) all’interno delle strutture pubbliche dello Stato.

Io personalmente lo considero ingiusto, ma NON perché abbia paura della sua presunta tremenda potenzialità di condizionamento (che a mio parere oggi è quasi nulla… agli alunni di oggi non si riesce a far rimanere in testa per più di una settimana nemmeno le nozioni di matematica, figuriamoci quelle di religione).

Lo considero ingiusto perché trovo inaccettabile che la scuola di Stato debba prestarsi bovinamente, a spese del contribuente, a fare da ufficio di collocamento per raccomandati delle curie vescovili, conferendo alla Chiesa cattolica un vantaggio economico ingiustificato, e un potere di visibilità sociale ancora più forte di quello che avrebbe già comunque.

Tutto qui. Nessun rancore sadico contro le scelte di coscienza altrui, te lo assicuro.

Sono i cattolici che dovrebbero rendersi conto una buona volta che il loro “diritto di avvalersi” di quello che gli pare… non dovrebbe affatto essere considerato un diritto, bensì un PRIVILEGIO ingiustificato e sproporzionato, che ha fatto il suo tempo da un bel po’.

saluti
Lisa

Losna

Come neo nonno ho già dato disponibilità a “badare” mio nipote quando andrà a scuola e sono anche a fare da “badante” per i suoi compagni. Naturalmente tratterei con loro di Darwin e affini. Con i duri tempi che corrono può essere un’idea, no?
Nonni pensionati atei d’Italia unitevi!

Giorgio Villella

Mi raccomando, tanti bei libri ben illustrati sui dinosauri: i bambini anche piccoli si appassionano moltissimo e poi imparano la loro estinzione.
Gia’ questo e’ un primo passo per il dubbio: per cosa li ha fatti dio se poi si sono estinti, prima che apparisse l’uomo?
Poi si arriva naturalamete al darwinismo e a quel punto, a cascata, si puo’ affrontare l’esistenza di dio, di babbo natale, della befana.

roberta

e’ vero:i bambini adorano i dinosauri…..mio figlio,quando era piu’ piccolo,
era un fan dei T-rex….non scherzo

Danx

Hanno i soldi per qualunque cosa che puzzi di religione e poi neanche una lira per garantire un’ora di istruzione ai diversamente credenti o non credenti.
Che Stato clerico-fascista (non è certo solo questo Governo a fare così!).

Ipazia

Io sono dell’idea che, vista l’impossibilità delle scuole di organizzare le ore di attività alternativa per mancanza di fondi, sarebbe DIRITTO dei genitori richiedere di mettere la religione all’inizio o al termine delle lezioni.
Sono convinta che nel giro di qualche anno le richieste di esonero si raddoppierebbero!!!

paniscus

Per favore, BASTA con l’uso della parola “esonero”!!!!!!!!

E’ una zappata sui piedi masochistica e controproducente!

L’esonero era un’istituzione che aveva senso quando la religione era materia curricolare obbligatoria come tutte le altre… e al massimo si poteva CHIEDERE di esserne esentati per ragioni ECCEZIONALI, e SPIEGANDO dettagliatamente la rava e la fava delle motivazioni per cui lo si chiedeva, e si doveva aspettare che venisse CONCESSO, potendo anche verificarsi il caso che ti dicessero di no.

Oggi non c’è più obbligatorietà, quindi non c’è più esonero: semplicemente, si sceglie se farla o no, senza dover giustificare il motivo a nessuno, e senza chiedere il permesso.

Dire “io faccio esonerare mio figlio perché sono laico” è altrettanto contraddittorio e controproducente che dire “in casa mia c’è la parità dei sessi perché sono così fortunata da avere un marito che mi dà una mano in casa”.

Se sono i laici stessi i primi a interiorizzare la convinzione che la scuola “gli stia facendo un favore” a esonerare i loro figli, la battaglia è persa in partenza!

Lisa

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