Resoconto video della conferenza di Margherita Hack

Sul canale Uaarit è ora disponibile il resconto video in quattro parti della conferenza stampa tenuta dall’astrofisica Margherita Hack, presidente onorario dell’UAAR, prima del confronto pubblico avuto il 20 gennaio con Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, sul tema Dialogo tra Fede e Scienza.
Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte

Archiviato in: Generale, UAAR

30 commenti

ser joe

L’ho vista anche ieri sera su La7 e anche in quel programma ha risposto ad alcune domande su fede e scienza. Ma il momento clou è stato quando l’intervistatrice è passata a domande sulla situazione politica attuale chiedendogli: “Cosa direbbe a Berlusconi?” e lei ha testualmente risposto: “A Berlusconi gli direi di ……” (e qui ha avuto un attimo di esitazione e mi sono chiesto “oddio adesso da brava toscanaccia chissà cosa dirà) ma poi si è ripresa e gli ha dato un altro consiglio. Peccato! per un attimo mi ha fatto sognare.

lorenzo

Grazie, come al solito, a chi mi farà gli auguri per il compleanno.
Ciao a tutti.

TaK

Madre Teresa di Calcutta come esempio di coerenza cristiana ???
Margherita Hack non ha letto “La posizione della missionaria”.. 🙂
Comunque e’ grande… ce ne vorrebbero !!

chiara

Se è arrivata dove è arrivata, vuol dire che sapeva anche scegliere tra le sue letture evitando le ciofeche.

Asatan

Infatti le testimonianze documentate dall’India Times sono motlo pi affidabili di quel libro e dipingono un quadro persin peggiore.

Se dovessi pensare ad un esempio di cristiano coerente sceglierei Suor Nanci Pereira. NOn sara mai famosa perchè:

– non accumula immensi patrimoni in svizzera perchè i sold li spende veramente per i poveri
– non apre spettacolari lazzaretti lagher…. lei opera per dare alle famiglie la possibilità di emanciparsi economicamente
– la CCAR la cazzia continuamente perchè fa troppa vera carità e troppo poca evangelizzazione.

Bruno Gualerzi

Ma stasera non doveva esserci Margherita Hack da Fazio? Ho appena ascoltato l’annuncio degli ospiti da intervistare e la Hack non c’è. Forse domani sera?

Paul Manoni

Evidentemente siamo in dua ad aver capito male….!
Anchio l’aspettavo ieri e il risultato e’ stato il principe dell’inciucio….D’Alema! 🙁
Mi auguro stasera, ma i giornali non ne parlano…Strana sta cosa!

Bruno Gualerzi

@ Paul Manoni
No, nemmeno stasera (mi correggo): alla fine della trasmissione di Fazio di ieri (che guardo in genere solo all’inizio per vedere chi c’è, e alla fine, dove adesso c’è l’impagabile Antonio Albanese… da segnalare il suo esilarante accenno ai crocifissi nella scuola), tra gli ospiti annunciati per stasera non c’è Margherita Hack.

Giovanni Mandis

Mi dispiace non aver fatto in tempo a rispondere sull’altro articolo (sempre sul confronto Hack-Mons. Zenti) ma è scaduto il tempo; è un pregiudizio (non surrogato dai fatti) di molti che mi hanno risposto che per gli scienziati credenti la fede sia o fosse un fatto marginale o di comodo o di tradizione familiare. I fatti e le loro vite mostrano come invece fossero spesso ferventi credenti e praticanti, che nel caso di scienziati cattolici pregavano assiduamente e andavano a messa tutti i giorni e non tralasciavano le opere di carità per i bisognosi (Giuseppe Moscati viveva in povertà perchè spendeva i suoi guadagni per i poveri di Napoli). In alcuni casi si tratta anche di convertiti (esempio Alexis Carrel ateo-materialista-positivista convertitosi per aver assistito in diretta a un miracolo di una paziente affidatagli a Lourdes; paziente della quale egli stesso aveva confermato la diagnosi di malattia irreversibile, la donna era moribonda e…. guarì del tutto; altro esempio di convertito è padre Agostino Gemelli, stavolta senza miracoli; ma la lista è lunghissima) e la stessa fede era la guida per la loro vita di scienziati. l’elenco che vi ho fatto nei miei precedenti commenti è solo esemplificativo perchè gli scienziati credenti sono molti di più.
Galileo Galilei aveva anche due figlie suore (una costretta dallo stesso Galilei a farsi suora…nessuno è perfetto!).
saluti cordiali

libero

“(Giuseppe Moscati viveva in povertà perchè spendeva i suoi guadagni per i poveri di Napoli). ”

Ti sembra che la CCAR viva in povertà e spenda i suoi guadagni per i poveri ?
L’80×100 dell’8×1000 va per mantenere la struttura della CCAR, altro che vita povera.

In quanto ai miracoli non si è mai visto un uomo senza un braccio che gli cresce di nuovo, neppure uno sdentato al quale crescono di nuovo i denti, anche uno solo.

Poi ci sono i maracoli che fanno sparire e riapparire i milioni di euro della Santa Casa di Loreto.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/01/15/144572-nove_milioni_spariti_dalla_santa_casa.shtml

Paul Manoni

OT
Loreto….
Vogliamo parlare anche del “sacco del buon pellegrino” durante gli afroraduni di GP2???
10mila lire il sacchetto con dentro, un panino e un rosario, che tutti i cattotalebani hanno provveduto ad acquistare…
Hai un’idea di quanto abbiano incassato solo con quel sacchetto???
Prova a moltiplicare la meta’ delle persone presenti al raduno X 10mila lire… 😉
Ieri poi in Piazza Roma e’ stato eccezzionale distribuire volantini sull’IRC con il Vescovo che parlava al microfono nell’altra iniziativa! 😀
Libidine!!…Si e’ anche fermato a leggere il cartello UAAR sul Darwin Day! 😉
Ciao Lbero. 😉

fdg

Figli del loro tempo. Anche i miei genitori sono cattolici e io non lo sono. La mia stima verso di loro non viene meno. Peccato vadano d’appresso alle favole 🙂

Paul Manoni

Peccato che i “narratori” di quelle favole, siano anche capaci di organizzare dei discreti business, allo loro spalle. 😉

Laikòs

Le capacità di guarigione della mente umana sono molto più elevate di quanto si pensi anche se valutabili con estrema difficoltà e al momento non controllabili a scopo terapeutico. Esistono evidenze da parecchi studi clinici controllati con placebo in doppio cieco (in cui cioè nè medico nè paziente sapevano chi prendeva il farmaco e chi il placebo) dove sono stati osservati (bassi) tassi di risposta al NON trattamento semplicemente perchè il paziente era molto motivato alla cura sperimentale e credeva che questa lo avrebbe guarito.

Quelli che vengono definiti “miracoli” in senso medico derivano pressocchè sempre da: 1) diagnosi errate in origine (in grandissima parte); 2) errori pregressi di trattamento (in parte minore); 3) fenomeni di autoguarigione (in piccola parte). D’altronde MAI un miracolo ha contraddetto uno qualunque dei principii fondamentali della biologia cellulare e della fisiologia umana (come sangue che circola al contrario o rigenerazione di tessuti o organi). Poi è ovvio che potrò anche documentare la risurrezione di un corpo se a priori non accerto con mezzi adeguati lo stato di decesso! E non dimentichiamo che le commissioni mediche che accertano (!) i miracoli medici sono di nomina ecclesiastica. Provi la Chiesa con una commissione nominata ad esempio dall’ordine dei medici sorteggiando tra tutti i professori ordinari di discipline inerenti il presunto miracolo e vediamo se le conclusioni sono le stesse!

Bruno Gualerzi

Il fatto che esistano scienziati profondamente credenti, o convertiti, non ha niente a che fare con la scienza. Se le loro ricerche e scoperte hanno carattere scientifico, se rispettano il procedimento scientifico e la deontologia dello scienziato, se entrano a far parte del patrimonio di conoscenze rese possibile dalla pratica scientifica… ciò che poi pensano in merito alle questioni esistenziali, non ha alcun rilievo. Ovviamente per la scienza.
Un esempio per tutti, Pascal. Grande bigotto come scelta di vita e grande scienziato. Ma non solo – pure se qui il discorso si fa più complesso – a parere di molti (non tutti naturalmente, ma a mio parere senza dubbio) straordinario filosofo per il suo fondamentale apporto alla storia del pensiero, e non certo solo religioso. Paradossalmente proprio nello sforzo di legittimare a se stesso le pratiche religiose che aveva scelto di onorare.

Giovanni Mandis

però che uno dei più grandi geni che l’umanità abbia conosciuto fosse anche un fervente cristiano dovrebbe far riflettere chi come voi si definisce ateo.. definire Pascal bigotto mi sembra eccessivo e riduttivo…
(dovrebbe farvi riflettere anche il fatto che Pascal non è un caso isolato…)

Bruno Gualerzi

@ Giovanni Mandis
Mi pare di aver già riflettuto (naturalmente secondo le mie capacità), e di aver anche replicato al tuo argomento secondo cui, dal momento che ci sono tanti scienziati credenti, non c’è necessariamente contrapposizione tra scienza e fede. L’apporto dei credenti alla conoscenza perseguibile col metodo scientiico va valutato del tutto indipendentemente dalle loro convinzioni religiose. Questo non toglie che poi si possa, anzi si debba, porsi in atteggiamento critico anche di fronte alla scienza… ma non certo rifacendosi a dogmi religiosi.

Per quanto riguarda Pascal – al di là degli apporti straordinari alla scienza (che non credo siano valutabili mettendoli in rapporto con la sua fede) – proprio rifacendosi al suo celebre argomento del ‘parì’, della scommessa sull’esistenza di dio, così misero come argomento soprattutto se paragonato alla profondità delle sue riflessioni sui problemi esistenziali, se ne deduce come poggino su ben povere basi le sue pratiche devozionali (che sono tutt’altra cosa dalla sua religiosità)… per cui, da questo punto di vista, lo si può più che legittimamente definire ‘bigotto’. Detto nei suoi confronti senza malanimo. anzi perfino affettuosamente.

Laikòs

Ho visto l’incontro Hack-Zenti su yt. Più volte ho avuto la tentazione di chiudere tutto davanti agli enormi e grossolani errori sul significato della conoscenza e della scienza da parte di quel vescovo. E vi assicuro che ho fatto di tutto per mantenere un atteggiamento distaccato ed equidistante (anche se ammetto di essere un simpatizzante della prof.ssa Hack).

Prima la predica da parrocco di campagna dell’Ottocento e poi quelle vere castronerie del vescovo sul rapporto tra razionalità-scienza-fede (facendo di tutto una marmellata grondante ignoranza) mi hanno veramente convinto che non c’è alcuna possibilità di dialogo vero. Alla fine il vescovo ha finalmente tirato fuori l’atteggiamento sprezzante e di superiorità ideologica e morale (!) della chiesa cattolica. Per non parlare dei 4 intervistatori assolutamente pietosi (a parte la prof.ssa di filosofia politica, l’unica ad aver colto il vero spirito della discussione).

Margherita Hack mi è sembrata a tratti un po’ affaticata (e ovviamente mi dispiace) anche se il livello della sua dialettica si è mostrata di tutt’altro livello rispetto alla paccottiglia del vescovo che è un misto del catechismo di Pio X e dei discorsi di papa Ratzinger con qualche nozione da libro di scienze dele scuole medie. Qualunque studente di una seria facoltà di filosofia verrebbe istantaneamente bocciato ad un esame di filosofia della scienza se dicesse solo la metà di quanto detto dal vescovo Zenti.

libero

Il vescovo ha accettato un confronto che comunque vada è pubblicità per l’UAAR, perchè farlo ?
Penso abbia capito che per una religione è meglio essere contestata che dimenticata.

ser joe

Non ho resistito alla prosopopea becera del vescovo e dopo un po’ ho spento il video anche perchè è una persona così umile come si è definito che rivolgendosi alla Hack l’ha sempre chiamata signora e mai professoressa, facendo emergere inconsciamente il disprezzo e l’intolleranza di chi non la pensa come lui.

marilena maffioletti

ho visto il video hack-zenti e anch’io ho trovato un po’ affaticata margherita, non ha mai fatto il minimo accenno all’organizzazione della chiesa e alla laicità non rispettata dello stato: forse sarebbe stato fuori tema? I quattro intervistatori non erano in par-condicio, solo la donna è stata imparziale. Mi ha un po’ deluso, aspettavo qualcosa di più.

Giovanni Mandis

questa dell’ “autoguarigione” non avrei mai creduto di poterla leggere in un sito di “razionalisti”; io come più o meno chiunque nella vita ho avuto io miei piccoli (grazie a Dio) problemi di salute, ma vi assicuro che per quanto potessi desiderarlo non mi sono auto-guarito.

libero mantenere la struttura della Chiesa universale (presente in tutto il mondo) costa, è naturale che servano risorse. la chiesa non è solo la gerarchia (papa cardinali vescovi) ma anche il resto (sacerdoti religiosi/e e fedeli): sono tanti che vivono con pochissimi mezzi materiali. ognuno nella chiesa ha una sua funzione, c’è chi ha bisogno di più c’è chi di meno.
quando si parla di strutture al plurale, che vanno pure mantenute, parliamo invece di scuole ospedali università centri di ricerca o di formazione che la chiesa offre spesso e volentieri a tutti senza distinzione di religione; con particolare attenzione ai poveri.

libero e laikos, invece i fatti accertati e documentati mostrano proprio che fiori di luminari hanno ammesso che il corso naturale delle cose è stato modificato inspiegabilmente, dalla scomparsa improvvisa di tumori, alla rigenerazione di tessuti, alla crescita di arti (due casi accertati) alla remissione improvvisa completa e duratura di malattie allo stadio terminale.
le consulte di medici che accertanto i “miracoli” sono composte da scienziati di varia estrazione, compresi non credenti o credenti di altre religioni; la tua obiezione laikos non è molto solida come vedi.

fdg i tuoi genitori saranno pure figli del loro tempo, ma tanti credenti lo sono diventati pur non essendo stati cresciuti nella fede cattolica; molti convertiti avevano un passato di atei o anticlericali accaniti che improvvisamente hanno cambiato vita; in effetti nemmeno gli apostoli sono stati cresciuti nella fede cattolica eppure… (e saulo di tarso era un “killer” di cristiani).

Laikòs

@Giovanni Mandis

Non entro troppo approfonditamente nel merito prettamente scientifico delle cose per rispondere alle tue osservazioni (contestazioni?) ma da “tecnico” molto addentro alle questioni della medicina ti informo solo che esistono evidenze scientifiche pubblicate su riviste di rilievo internazionale ad esempio di autoregressioni di metastasi da tumori renali dopo rimozione della neoplasia primitiva, probabilmente mediante attivazione di risposta immunitaria cellulo-mediata contro la metastasi (cito solo una referenza bibliografica giusto per dimostrare che non dico bufale: International Journal of Urolology 2007 Jan;14(1):75-8). Non mi risultano che esistano evidenze di tale livello pubblicate su riviste scientifiche internazionali dei casi che mi citi. E queste pubblicazioni sono le uniche cose che per me e per tutta la comunità medica assurgono al livello di dato scientifico e non di discussione da sala d’attesa del medico.

E avevo ben precisato che l’autoregressione o il miglioramento di patologie talvolta anche gravi è un fenomeno di interesse scientifico (tutt’altro che metafisico), osservato in modo costante in molti studi clinici randomizzati in ambiti molto diversi tra loro ma allo stato attuale delle conoscenze poco conosciuto nei suoi meccanismi e non controllabile intenzionalmente.

Quanto al discorso delle commissioni mediche per l’accertamento dei miracoli, consta a me personalmente della causa di beatificazione di una suora basata sulla guarigione (presunta) inspiegabile da un tumore metastatico di un prete che tale suora aveva pregato. La commissione medica era informata del fatto che il prete aveva ricevuto un ciclo completo di chemioterapia e che la remissione completa delle metastasi, seppure rara, è comunque costantemente documentata dagli studi scientifici in una percentuale intorno al 2-3% di tutti i pazienti trattati in tutto il mondo (e non tutti credo si fossero affidati alla suora). La commissione ha ritenuto non sufficiente questo fatto e ha comunque proclamato l’inspiegabilità (!) della guarigione.

Solitamente non intervengo in discussioni che non riguardano le mi conoscenze specifiche perchè non mi trovo a sparare alla cieca ma mi piacerebbe che chi mi muove osservazioni (più che legittime, s’intende) lo facesse almeno con cognizione tecnica di quello di cui si parla.

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