Un’iniziativa sul crocifisso

Si segnala che sul sito di Peacelink è stata avviata una campagna dal titolo Una nuova alleanza fra Trono e Altare? Non in mio nome! Vi si può aderire sia come singolo cittadino, sia come associazione. Pur rilevando una citazione un po’ fuori tema del diritto alla libertà di culto per i musulmani, l’UAAR ha deciso di aderire e sostenere l’iniziativa, e invita pertanto soci e simpatizzanti a fare altrettanto.

Archiviato in: Generale, UAAR

65 commenti

#Aldo#

Non so se avete fatto bene.

Si legge: «è reale la pretestuosa negazione in molte parti d’Italia della libertà di culto per i musulmani». Questo è un “cavallo di Troia”. Subito dopo: «è reale il razzismo promosso da politici e amministratori locali». E anche questo è un “cavallo di Troia”, peraltro rafforzato da «Ogni cedimento su questo punto indebolisce la lotta contro il razzismo e per l’uguaglianza dei dirittiı».

Mischiare contenuti tra loro incoerenti è una tecnica tipica per raccogliere consensi anche tra chi, diversamente, il consenso non lo avrebbe magari accordato. Quando poi il consenso si “rastrella” facendo leva su luoghi comuni e anatemi basati su “parole chiave” delle quali è stato precedentemente stravolto il significato (ad esempio “razzismo”) la puzza di strumentalizzazione si fa ammorbante.

Io sicuramente non aderisco a campagne del genere.

Roberto Grendene

Pur rilevando una citazione un po’ fuori tema, l’Uaar ha deciso di aderire, e lo ha fatto mettendo in luce questa citazione fuori tema.

La nostra iniziativa, è bene ricordarlo, e’ stata quella di sostenere e curare il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, che ha detto che le aule della scuola statale non devono essere marcate da simboli religiosi (nè cattolici oggi, nè musulmani domani)

L’appello di Peacelink sostiene in pieno questa nostra battaglia di civiltà, evidenziando ragioni largamente condivisibili. E in un panorama nazionale desolante, per giunta.

rego

NO!
Non parteciperò mai a iniziative a fianco dei fondamentalisti più fondamentali d’Italia: i musulmani.
Con questi tiri l’uaar perderà molte adesioni tra cui anche la mia.
Marcia indietro dove ci sono i musulmani.

Hamvil

l’ateismo (o l’agnosticismo) non sono la sopraffazione dell’altrui diritto a credere o non credere. per quanto mi riguarda l’uaar non rappresenta me, ma bensì il diritto di avere una società che non limiti gratuitamente la mia libertà di agire o di scegliere fintantoché le mie scelte non diventano lesive per il prossimo.

Il fatto che un gruppo di musulmani apre una moschea e` per me indifferente. Quello che e` invece una lesione gratuita dei miei diritti sono campanili e minareti.

Evidentemente vivi in una citta` incapace di far rispettare le proprie leggi gia agli italiani e senti il bisogno di prendertela con le variabili esterne.

paola

si anch’io non capisco il riferimento alla libertà di culto x i musulmani, mi sembra che siano liberissimi di professare la propria fede. x il resto sono d’accordo.

Bruno Gualerzi

Perchè ‘fuori tema’ sostenere il diritto di culto dei mussulmani?
O il diritto di culto vale per tutti, quindi anche per i mussulmani, o non vale per nessuno. O si accetta questo principio vigilando e chiedendo che non si tolleri alcuna deriva fondamentalista (e certamente da questo punto di vista il pericolo maggiore è costituito dalla religione islamica), oppure non si può poi denunciare coerentemente l’ingerenza cattolica.
Questo il mio parere.

Paolo

Colpo basso per l’UAAR. Prevedo un netto calo di iscritti.
Uno sono io.

vico

a) che centra l?UAAR? si è limitato a segnalare una raccolta firme.
b)Se poi lei pensa che sia da atei o da agnostici RAZIONALISTI, consentire che in italia si preghi solo nelle chiese e non nelle moschee, sarò lieto di non condividere con lei l’iscrizione all’associazione.

Stefano Grassino

Scusa Paolo, mantieni la calma e ragioniamo.
A me viene il mal di denti; vado dal dentista e lì finisce.
Al credente viene il mal di denti, và dal dentista e nel frattempo dice una preghiera; non ci trovo nulla di strano.
Al credente viene il mal di denti e non và dal dentista ma si mette a pregare convinto che ciò basti a guarire. Sai che ti dico? I denti sono i suoi ed il dolore lo sente lui.
Al credente talebano (di qualunque religione sia non importa) viene il mal di denti, si mette a pregare convinto che ciò basti a guarire e pretende, con la forza, che io faccia altrettanto. A quel punto mi arrabbio e non proseguo nel dirti cosa gli faccio per non essere bannato. Tutto questo si può fare in un paese laico dove se qualcuno scambia rispetto per debolezza, gli vengono immediatamente chiarite le idee. La lotta dell’uaar è questa: privilegi per nessuno, rispetto per tutti e nessuna ingerenza nella vita pubblica. Quando in italia avremo ottenuto questo saremo un paese civile ma per fare ciò non c’è bisogno di ghettizzare nessuno. Ciao e ripensa a quello che hai detto prima. Se ti va mi piacerebbe una tua considerazione a questa mia.

Stefano Bottoni

Non è una novità, ma mi trovo perfettamente d’accordo col ragionamento di Stefano Grassino.

Stefano Grassino

Da parte di uno stato che si dichiari di diritto come il nostro, permettere di professare ogni tipo di culto, fa parte delle garanzie costituzionali. Venendo a mancare ciò si va alla dittatura. Detto questo è poi dovere delle istituzioni vigilare affinchè i vari culti non scadano in associazioni sovversive che minaccino l’integrità stessa dello stato che le salvaguarda, ma questo è compito degli organi che si occupano dell’ordine pubblico sottoposti al Ministero dell’Interno ed a quello di Grazia e Giustizia. La nostra è un’associazione di libero pensiero, la quale se pur contrapposta alle religioni, è da un punto di vista etico e giuridico sullo stesso piano. Combattere gli integralismi, i fanatismi, le intolleranze non vuol dire cancellare il diritto al sentimento di chi crede nella preghiera, di qualunque religione esso sia. E’ per me un fattore di civiltà accettare “il diverso” ed un fattore di fermezza combattere l’integralista.

Paolo

Condivido la scelta dell’UAAR di aderire e sostenere l’iniziativa.
Il testo mi sembra largamente condivisibile ed è molto importante che peacelink abbia assunto questa posizione, sarebbe utile che altre associazioni facessero altrettanto.

michmat

La libertà di pensiero filosofico e religioso discende automaticamente da una vera laicità dello Stato. Lavoriamo per la laicità e avremo la libertà di tutti in un sano clima di spontaneo e reciproco rispetto.
Concordo con le argomentazioni di #Aldo# sullo stile della campagna lanciata da Peacelink, legittima, ma per me non condivisibile. Dissento, pertanto, su questa scelta operata da UAAR.

Paul Manoni

Diritto di culto = Art. 18 dei Diritti umani 😉

Non siamo atei per bandire le religioni, ma per limitarne gli effetti, nelle decisioni dello stato e che cosi’ che coinvolgono tutti anziche’ i soli credenti.

Paul Manoni

Grammaticamente osceno il mio post…. 😀
Lo rileggo solo ora perche’ prima andavo di fretta! 😉
Mi scuso pubblicamente.
Comunque il senso di cio’ che ho espresso e’ comprensibile ed intuibile.
Noi atei non “uccidiamo” gli dèi a nessuno…Non bandiamo nessuna religione!
Ogni uomo e’ libero di credere ad Allah, Buddha, Gesu’, babbo natale ed il mostro mangiaspaghetti.
Cio’ che noi atei vogliamo, e’ che le credenze personali rimangano tali e non abbiano risvolti di carattere pubblico. Ognuno si prega il suo “Spaghettimoster” a casa sua e non lo impone agli altri.

Lorenzo Galoppini

Quoto!
(scusate se continuo a ripetere che sono d’accordo con quello o quell’altro, ma stasera mi sento poco bene e non ho voglia di scrivere, così mi limito a quotare i post in cui mi riconosco facendo dire quello che penso dai relativi autori! :-))

ethan

per come la intende la Corte Costituzionale la libertà religiosa non riguarda solo il diritto di essere e professarsi cattolici, musulmani, ebrei ecc. ma comprende la stessa libertà e il diritto di non avere alcuna fede e quindi di essere increduli.
Liberi noi Liberi loro.

abc

d’accordo , mica siamo ai tempi dell’unioe sovietica o dell’albania comunista che i cattolici o i musulmani vengono perseguitati … gli atei esistono dalla notte dei tempi , le varie religioni vanno e vengono in base al contesto sociale e culturale .

Fri

A me piace il testo. E’ ovvio che bisogna vigilare attentamente affinchè ad un fondamentalismo non se ne sostituisca un altro.

Alessandra

Non sono convinta. Chi intende sostenere l’iniziativa mette in campo argomenti civili e saggi, ma a me sembra che spezzare una lancia in favore dell’islam che abbiamo in casa, e che non mi piace, sia imprudente. L’unica libertà che i musulmani rivendicano è quella di culto, di un’ortoprassi, anche dove questa sia in contrasto con gli usi del Paese ospitante. Conosco più di un musulmano, anche “integrato”, e vedo i danni che fa una religione così totalizzante e acriticamente accettata: di avallarla non mi sembra il caso.
Dobbiamo già combattere contro la protervia cattolica, che va a sconfinare nel diritto degli altri: perchè dovremmo fare la pappa ai musulmani, per i quali questo diritto neanche esiste?

Stefano Grassino

Il bastone e la carota. Fargli capire che da noi hanno libertà di culto ma come si azzardano a credere che possano metterci i piedi in testa, allora giù botte da orbi.

Asatan

Esatto Stefano. Stessi diritti e stessi doveri per TUTTI. Se infrangi la legge vai in galera, senza indulti e senza sconti. Questo a prescindere dal fatto che uno sia mussulmano, cristiano o marziano.
Vogliono andare a pregare a culo all’aria il venerdì o ginocchioni la domenica? Cavoli loro, è un diritto riconosciuto in qualsiasi paese civile.
Nel momento in cui commettono reati galera per chi ha la cittadinanza, espulsione per chi non la ha.

@Alessandra

Il diritto alla libertà di culto, alla libera professione di religione ed ai luoghi di ritrovo sono garantiti a tutti i residenti su suolo italiano dalla costituzione. Quindi loro hanno già questo diritto, solo che viene calpestato quotidianamente per fare felici i catto-pitechi.
Se non ti sta bene riscriviamo la costituzione inserendo che la liberda di culto ecc sono diritti garantiti SOLO ai cattolici. Questa è la posizione che stai sostenendo. Se neghi il diritto a loro la logica conseguenza è l’estensione del divieto a chiunque sia sgradito alla CCAR.

Paul Manoni

Anche in England gli hanno riconosciuto la liberta’ di culto ma poi questi hanno preteso la “sharia” ed hanno cominciato a fare proselitismo finalizzato al terrorismo…e puntualmente sono stati bastonati!
(Vedi qualche notizia precedente a questa) 😉

@Asatan
Il divieto di culto per chiunque sia sgradito alla CCAR gia’ c’e’ penso….
I SATANISTI gia’ non possono professare la loro religione in Italia…E’ illegale venerare Satana…O almeno cosi’ sapevo!

Il Filosofo Bottiglione

illegale pregare Satana? non mi risulta. sarebbe interessante avere estremi.

di certo è reato uccidere in nome di Satana, così come è reato uccidere in nome di Dio, per il semplice fatto che è reato uccidere.
ma venerare Satana o Dio non vedo che differenza ci sia.

Bruno Gualerzi

E allora cosa si dovrebbe fare con i mussulmani? Proibire di esercitare il loro culto in modo da compattarli ancor di più e vanificare le sia pur timide forme di integrazione puntando soprattutto sulle nuove generazioni? Espellerli in quanto mussulmani? Proprio perchè si tratta di una religione con contenuti fortemente integralisti (nelle forme più estreme con militanti disposti al suicidio per l’affermazione dell’islam), la repressione – quale sia la forma che assume (per es. proibire l’esercizio del loro culto) – crea molti più problemi di quanti ne risolva.
Vigilanza, certo, e severa, perchè si rispettino le leggi vigenti,, ma nessuna ghettizzazione.

Stefano Grassino

Bruno, ti rispondo con una banalità: invece di chiudere in un ghetto i mussulmani li invitassimo ogni tanto a casa nostra, preparando una cucina per loro ma con accanto un maialino arrosto (con un piccolo ventilatore che spinge il profumo verso i loro posti) ed un buon bicchiere di vino rosso, dissertando sul perchè Maometto proibì loro tale cibo, forse capirebbero il lato scientifico del problema e magari una fettina ed un sorso niente niente…………no perchè io di mussulmani che trincano ne conosco. Insomma, volenti o nolenti il mondo è destinato ad essere sempre più piccolo e l’integrazione inevitabile. O si usa l’intelligenza o si usa borghezio con tutti i guai che ne possono derivare.

Bruno Gualerzi

@ Stefano Grassino
Stava lavorando per il comune piastrellando un marciapiede di fronte a casa mia. Siccome anche il mio cortile aveva bisogno di una sistemazione, gli ho chiesto se fuori orario poteva provvedervi, ovviamente dietro compenso. Lui – che solo dopo seppi essere un mussulmano – fu ben lieto di cogliere l’occasione per integrare la paga. Finito il lavoro, tra l’altro eseguito in modo molto accurato, accaldato, mi chiese se potevo portargli dell’acqua. Avevo in frigo del lambrusco e glielo offesi come alternativa certo più gradevole dell’acqua. Mi sorrise mestamente e mi disse che la sua religione glielo impediva. Naturalmente non insistetti, ma era più che evidente dalla sua espressione quanto ritenesse stupido questo divieto. Ebbi cioè la netta sensazione che sarebbe bastato molto poco per… ‘abiurare’.
Ciao

gigi

un venditore ambulante marocchino si presentò alla porta di una mia conoscente. Quando questa le disse che non aveva bisogno di niente, l’ altro rispose che era digiuno da due giorni. Ignorando i precetti dell’ islam, la tizia gli preparo un panino con pane e prosciutto. subito il marocchino tentennò, poi MANGIO’….
piu che la religion potè la fame…
salam aleikum
gigi

Luciano47

quoto Grassino e Gualerzi. Non si può pretendere rispetto se non si porta rispetto. Condivido l’operato dell’ UAAR.

Lorenzo Galoppini

“Non si può pretendere rispetto se non si porta rispetto.”

Parole che potrebbero essere uno slogan per una delle prossime campagne Uaar.

Stefano Bottoni

Il fatto che si discuta apertamente su tali temi e che ci si possa non trovare d’accordo mi rende sempre più orgoglioso di far parte dell’UAAR. Il pensiero unico non esiste, può solo calare dall’alto e farlo accettare a forza. Questo fanno le dittature e le religioni. Io sono d’accordo con l’iniziativa dell’UAAR e contemporaneamente rispetto (anche se non la condivido) l’opinione chi la pensa in maniera diversa. Certo, condivido le perplessità riguardo ai musulmani, ma credo non sia un motivo per buttare a mare l’iniziativa. Non mi sembra ci sia nulla di strano, no?

Lorenzo Galoppini

Anch’io non condivido le opinioni di chi non é d’accordo, ma le rispetto perchè comprensibili e razionalmente argomentate.

Flaviana

Capisco la posizione dell’UAAR, anche se resto dubbiosa sugli esiti a cui potrebbe portare.
Gli sviluppi non sono cosi’ prevedibili e mi auguro non sia stato un errore strategico, forse era meglio “passare” in questo caso.

Stefano Grassino

Io penso di no. Occorre affrontare queste prove se vogliamo diventare sempre più partecipi della vita sociale e culturale italiana. E’ vero che che può essere rischioso ma è anche vero che in ogni cosa che fai corri sempre una buona parte di rischi.

Alessandra

@ Asatan

Mi accorgo che hai ragione, portato avanti il mio discorso porta a questo, e non volevo. Il fatto é che mi sembra che le religioni siano sempre antagoniste al vivere civile: un prete cattolico che venga a conoscenza di un reato in confessione, per es., non lo denuncia, neanche sapendo che può essere reiterato; un musulmano, come succedeva nella fonderia dove lavorava mio padre, va al lavoro sfinito dal digiuno del Ramadan, diventando un pericolo per sè e per gli altri; e non c’è soluzione. Le leggi dovrebbero unire un Paese, in democrazia, ma chi ha una religione le scavalca, gratis nel caso dei cattolici.
Comunque: io dico la mia, e intanto qui imparo da tutti, e vi ringrazio.

Anthony Logan

Se il prete denunciasse, non ci sarebbe più nessuno che confesserebbe un reato, lo stesso vale per gli avvocati. Uno che va al lavoro non in condizioni sufficienti a garantire l’incolumità altrui è un pericolo comunque, sia questo derivi da pratiche religiose, sia derivi da comportamenti non consoni, quali ubriachezza droghe o altro, ( e questo è molto frequente, purtroppo). Non vedo nessun antagonismo tra le religioni ed il vivere civile, io vedo piuttosto l’antagonismo con il “vivere” e questo è tutt’altro discorso.

Stefano Grassino

Alessandra, nessuno qui ti vuol fare da maestro. Non abbiamo il pulpito da cui illuminare le pecorelle e ce ne vantiamo. Si tratta solo di portare le proprie esperienze e far funzionare il cervello cosa che in questo paese è diventata un delitto. Credo anche che avere una buona dose di dubbi sia alla base di una sana democrazia e questo vale per tutti noi. Ciao ed a presto.

Gérard

Cara Alessandra

Non tutti gli musulmani fanno Ramadan e pregano quando non sono con i loro “fratelli” . Anzi !
E poi nei paesi musulmani, la non osservanza del Ramadan viene punito con la prigione . Inoltre quando sono bambini vengono terrorizzati con la paura dell’ inferno se non osservono il digiuno . In Marocco, durante l’ultimo Ramadan, gruppi di giovani hanno mangiato per protesta davanti a moschee . Risultato : sono finiti in prigione ! Proteste da parte degli intellettuali occidentali ? Nessuna ! E facile indignarsi per certe pratiche ma bisognerebbe anche aiutare chi vuole sbararsene .

Aldo

Ho firmato, sono daccordo anche sul paragrafo relativo ai mussulmani, anche se è un po’ fuori tema rispetto dei crocefissi.

Asatan

@Paul Manoni

Primo: i satanisti non venerano lucifero… non venerano proprio nessuno. Quelli che venerano il diavolo si chiamano luciferiani (e non chiamarli satanisti che si offendono).
Venerare lucifero osatana che dir si voglia non è illegale, infatti in italia esistono tutt’oggi diversi gruppi di luciferiani che praticano il loro culto. Che poi ci sia chi li denuncia solo per rompergli i cocones è un paio di maniche. Ma si risolve si norma in una bolla di sapone se non ci sono di mezzo crimini reali.

In italia non esiste, al momento, alcuna legge che vieti un qualche culto. Direi che non è proprio il caso di iniziare a introdurne.

@Alessandra

Devo dire che con tuo padre lavorano de mussulmani parecchio cretini. Scusa i francesismi ma sono proprio pirla.
Io ho lavorato con diversi mussulmani che si regolavano, come corano comanda, così:
– cibo solo dopo il tamonto
– acqua bevuta anche durante il giorno

Perchè? Perchè se per ragioni valide (tipo non svenire al lavoro rischiando la pelle) un mussulmano infrange uno dei comandamenti comportamentali (niente porco, niente liquidi di giorno durante il ramadan, saltare le 5 preghiere diurne ad esempio) può rimettere i conti in pari con il suo dio andando alle preghiere notturne del venerdì. Fossi stato il loro capo li avrei spostati all’illustre compito di lavare cessi oppure che prendano le ferie!!

Torno a ripetere la mia posizione fintanto che non commettono reati hanno gli stessi diritti di tutti quanti, se commettono reati li si espelle. Niente calate di braghe pro-sharia come in UK, uguaglianza di diritti e doveri per tutti. Chi non ci sta, se ne và.

Sui preti cattolici lasciamo perdere che è meglio. I privilegi di cui godono sono OSCENI compresa la totale impunità per i loro crimini dallo IOR alla pedofilia. Anche qui se TUTTI avessero gli stessi diritti e gli stessi doveri il problema non si porrebbe.

Quando si iniziano a calare le braghe concedendo privilegi a questa o quella confessione iniziano i guai.

Spero di non averti offesa coi miei interventi, non era mia intenzione, volevo solo ampliare la discussione… dare e ricevere spunti di riflessione.

Paul Manoni

@Asatan
Hai anche tu ragione….
Mi sembrava di aver sentito parlare di una proposta di legge in tal senso.
Se e’ stato pubblicato(mod), ti invito a leggere i link che ho trovato in materia e postati venerdì 22 gennaio 2010 alle 7:19 . 😉
Ciao

lacrime e sangue

Perchè non si fa chiarezza su muslim e provenienza geografica?
Un Algerino, un Tunisino, un Marocchino etc. è muslim nel momento stesso che accetta il Corano. O lo accetti integralmente e quindi sei membro della Umma e di nient’altro, e quindi nessuna legge costituzionale o statale ha per te valore; oppure non sei muslim e quindi hai “abitudini” di derivazione religiosa, ma non ne hai i contenuti religiosi, quindi sei Algerino, Tunisino, Marocchino… ma non membro dell’Umma.
Con i secondi puoi dialogare finchè ti pare. Coi primi è un monologo e un rapporto opportunistico volto ad infiltrare e contaminare la democrazia.

L’islam è incompatibile con la democrazia e sono gli stessi imam a dirlo.

Il cristianesimo – e qui difendo i vari preti e cattolici di mente lucida – è invece chiarissimo: cesare con Cesare, Dio con Dio. L’attuale gerarchia cattolica è chiaramente devota a Mammona e non al loro dio, ma questo è un altro problema.

Concludendo: aprire all’islam è suicida, perchè l’islam è esplicitamente – coranicamente – antidemocratico e genocidiario (di cultura e di infedeli).

Qualunque Costituzione è incompatibile con la prassi cultuale islamica che è PUBBLICA e non privata per volontà di allah.
Ma santiddio! Maometto lo ripete fino alla noia che l’islam deve conquistare il mondo con la violenza, con il sangue, uccidendo e mentendo, mentendo e uccidendo a seconda della convenienza politica…
E li volete accanto a Ratzinger?

E chi parla di mancanza di libertà o di tolleranza – fortuna che non berciano “razzisti” – dovrebbe sapere che per andare d’accordo bisogna essere tolleranti tutti e due, altrimenti il tollerante le busca…

Bruno Gualerzi

Quindi, cosa suggerisci di fare con i mussulmani che accettano il Corano?
Per quanto mi riguarda a ‘berciare’ fino ad ora ho sentito più che altro i leghisti… non ‘i razzisti’, per carità!

lacrime e sangue

Soluzioni legislative ce ne sono e sono perfino nella Costituzione stessa: libertà finchè si resta nei limiti definiti dalla Costituzione stessa.
Il COrano va fuori legge su molti punti:
1) schiavitù autorizzata
2) disuguaglianze giuridiche (uomo-donna; muslim-infedeli) autorizzate anzi proclamate
3) incitamento all’omicidio singolo e di massa (genocidiario, appunto)
4) incitamento alla disubbidienze verso le leggi di altri Stati (illegalità proclamata)
5) approvazione della violenza, della forza armata e della guerra per risolvere ogni questione con gli infedeli
e così via.

Un simile libro si può equiparare all’apologia del Nazismo, alla ricostituzione del partito nazista e quindi ci sono già gli strumenti per dichiarare l’islam ideologia nazista e i neo-islamo-nazisti come stranieri non graditi e quindi espulsi.

Insomma, espulsione e divieto di ingresso nelle democrazie.

TaK

Appoggio la UAAR.. come c’e’ libertà di culto per i cattolici, ci deve essere anche per i mussulmani.
E’ chiaro che gli estremisti vanno presi a calci in culo.

gigi

grazie roberta
mi sembra di vederli…. come nel film il dottor stranamore di kubrik: dimitri puoi abbassare il volume del giradischi…non sento bene
ma forse a villa cetrosa si trattano ancor meglio…
ciao
salam aleikum
gigi

Fiorenzo Nacciariti

Io ho firmato con il seguente commento.
Non si può pretendere che un testo sia condiviso al 100% da tutti, l’importante è che, tra tante cose condivisibili, non ci siano cose inaccettabili. Io preferisco non-confessionalità a laicità e diritti individuali a diritti delle minoranze, ma non pretendo che le petizioni fatte da altri si adeguino, altrimenti, probabilmente, non avrei la possibilità di firmare alcuna petizione.

Nota: Il sinonimo “laicità o non-confessionalità dello Stato” è stato stabilito dalla Corte costituzionale e ribadito in decine di sue sentenze. Tuttavia io sono convinto che laicità e non-confessionalità non siano intercambiabili. Laicità, lascia ai maestri dell’aria fritta grandi possibilità di girare e rigirare la frittata. Mentre non-confessionalità, si presta molto meno ai virtuosismi dei maestri dell’aria fritta: chi è contro la non-confessionalità dello Stato si sa bene cosa vuole. Forse la Corte costituzionale avrebbe fatto meglio a dire “laicità intesa come non-confessionalità dello Stato”.

stefano f.

non me la sento di appoggiare una religione peggiore dei fondamentalisti nostrani.
abbiamo già le nostre gatte da pelare con i gonnelloni teverini, per favore non importiamone altri (e peggiori) dall’estero.

Fiorenzo Nacciariti

Non ho conoscenze di ermeneutica, la mia lettura del testo della petizione non vede appoggio a religioni peggiori. L’accenno all’impedimento della libertà di culto per i musulmani probabilmente si riferisce a episodi come la passeggiata di Calderoli con maiale sul luogo dove doveva sorgere una moschea e altri simili.
Come ateo io non conosco religioni peggiori, per me tutte le religioni sono false. Uno stato che impone una religione impone una falsità, uno stato che impone più religioni impone più falsità. Mentre invece gli individui devono avere la libertà di credere in ciò che vogliono; senza pregiudizio della libertà altrui.

stefano f.

problema spinoso quello dei musulmani.
in italia ce ne sono milioni, molti solo nominalmente come tunisini e marocchini in quanto dei precetti maomettani se ne impippano alla grande ma molti sono fondamentalisti convinti, vedi pakistani e altro, e con questi il dialogo è impossibile.

Fiorenzo Nacciariti

Comunque, la petizione che si sta commentando non riguarda il dialogo con i musulmani ma la non-confessionalità dello Stato.

Alessandra

@ Asatan

Ma no! Non mi offendo. A confrontarsi non se ne perde mai. Da qui esco sempre con un passettino in più. Sono solo un po’ maldestra.

Dariok

ho aderito;
oltertutto trovo molto più sopportabili i musulmani che ho conosciuto in Iran, Siria; Giordania etc. che molti dei nostri cattolici (specie se politici o clerici)

Commenti chiusi.