Vignola (MO): il vescovo si augura che il prete omicida “possa tornare a guidare la parrocchia”

Il vescovo di Modena, monsignor Benito Cocchi, visitando domenica le parrocchie rette da don Giorgio Panini, reo confesso dell’omicidio di Sergio Manfredini nonché del ferimento di sua moglie, ha chiesto ai fedeli “di pregare per lui, affinché possa ritrovare la pace nel cuore e perché possa tornare a guidare le vostre parrocchie”.

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L’UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti si unisce allo sconcerto espresso da numerosi cittadini, riguardo le affermazioni dell’arcivescovo di Modena, il quale si è augurato che il parroco don Giorgio Panini, accusato del recente omicidio di Vignola, possa presto tornare a guidare le sue parrocchie.
In questo come in tanti altri casi, come ad es. quelli riguardanti sacerdoti accusati di pedofilia, le gerarchie della Chiesa cattolica non esitano a minimizzare i fatti, tentando di distorcere e nascondere la verità, nel disperato tentativo di salvaguardare l’immagine pubblica della loro confessione religiosa e dei suoi apparati.
Tutto ciò fa suonare come parole vane i mea culpa espressi già varie volte dal papa, se poi gli stessi vescovi tentano di coprire o minimizzare le responsabilità delle mele marce.
L’UAAR si augura che la magistratura faccia presto piena luce sul delitto di natale di Vignola, seguendo rigorosamente il dettato costituzionale, secondo il quale la legge è uguale per tutti e non ammette privilegi e trattamenti di favore verso nessuna categoria di cittadini.

Comunicato stampa del circolo UAAR di Modena (modena@uaar.it)

Archiviato in: Generale, UAAR

105 commenti

denis_1

Purtroppo l’ho letto stamattina di sfuggita al bar, ma il RESTO DEL CARLINO riportava le parole di un alto prelato se non forse il papa, per cui i preti macchiati dalla pedofilia, dovrebbero essere puniti “ANCHE” dalla legge ordinaria. Domanda.. ma per loro la legge non esiste? per i preti pedofili si deve usare solo la legge divina per cui con due padre nostro e due ave maria possono ritornare in pace? E’ SCONCERTANTE LEGGERE TUTTO CIO. oltre che schifoso..

mulligan

Fino alla Rivoluzione Francese il clero aveva il privilegio di essere giudicato solo da Tribunali Ecclesiastici riservati.Forse è rimasta in loro la memoria e la nostalgia dei “bei tempi passati”.

hexengut

il tragico è che i “bei tempi passati” sembrano esser tornati; tra un po’ c’avremo di nuovo anche la manomorta; le decime son già tornate con l’otto per mille…; e così pure il diritto d’asilo per i mascalzoni e la servitù della gleba per tutto un paese marchiato di generazione in generazione dalle strombazzate radici cristiane…

Rothko61

La crisi delle vocazioni è tale per cui devono tenersi stretti anche gli autori di crimini efferati…

robby

ai propio ragione,da qui si vede che in fondo il loro credo è quello degli eletti,dio e solo il loro specchio speculare,da queste affermazioni,si percepisce propio la personalita doppia ,propio a livello di inconscio che secondo me soffrono molti preti.in fondo alcune forme religiose sembrano delle manifestazioni alcolicheìì

POPPER

Siamo a questo punto? beh a Pedis gli hanno dedicato una chiesa, a questo prete che cosa gli dedicheranno? una basilica?

Non ci siamo proprio cari fedeli, adesso dovete pure assorbirvi le omelie di chi predica bene e razzola male con la fedina penale che ormai non sarà mai più pulita, neooure con l’esorcismo.

La disperazione è una brutta bestia quando è la fede che vacilla e perde anche quel poco uso della ragione che le rimane.

#Aldo#

Se fosse opera di fantasia, questa “Ultimissima” sarebbe un eccellente esercizio di umorismo surreale. Siccome temo che riporti qualcosa di concreto, invece, è parecchio tragica. Pazzesco! Un omicidio (confessato, quindi si presume veramente compiuto) che viene sdoganato come una marachella si poco conto.

Sergio

Probabilmente questo povero prete è stato vittima di un raptus ed è quindi in un certo senso innocente. La società non deve demonizzare nessuno, ma ha il diritto di premunirsi contro individui pericolosi o che infrangono le regole. Affidargli di nuovo e presto la parrocchia non è accettabile.

Stefano Bottoni

Essere “vittima di un raptus” è una vecchia scusa, e poi dalle indagini sembra che l’omicidio sia stato premeditato. Quel prete (due volte parassita, visto che viveva da anni ospite di chi poi ha assassinato) merita solo di passare il resto della sua vita dietro le sbarre. Che il vescovo preghi pure per lui, ma mi sembra il minimo che i parrocchiani siano “molto scorcertati” da un suo eventuale ritorno, per usare un eufemismo.
Concordo al 100% col comunicato stampa del circolo di Modena.

POPPER

cioè vuol dire che tornerà a battezzare, sposare, catechizzare i bambini (solo per questo ci sarebbe da essere molto preoccupati) e proferire magari qualche buona parola presso qualche malato terminale.

I fedeli non possono accettarlo, assolutamente, potrebbe uccidere ancora, ormai la sua è una situazione disperata mentalmente, neppure dio può fare miracoli.

andrea pessarelli

“la società non deve demonizzare nessuno”
alla società non interessa il demonio, alla società interessa k lo stato applichi le leggi previste nei codici, ke nel caso di omicidio volontario prevedono la restrizione in carcere x qualke decina di anni. che il vescovo auspichi il ritorno di un assassino alla guida spirituale dei fedeli è una circostanza ke andrebbe forse inquadrata nell’apologia di reato.

hexengut

mai demonizzare chicchessia, d’accordo, basta e avanza la chiesa a farlo. Ma sulla non reità dei soggetti a raptus occorre andarci coi piedi di piombo ed è un problema che da tempo è stato affrontato. Consiglio “Il fascino del male” degli psichiatri Gianluigi Ponti e Ugo Fornari ( il primo, recentemente scomparso, è stato uno dei padri della criminologia italiana). Quanto alla sola idea di riaffidare a un assassino la cura animarum è folle.

Paolo

Sono i casi lampanti che illuminano la distanza tra religione e buon senso.
Ognuno poi deve avere la possibilità di redimersi, ma lasciamogli almeno il tempo di pentirsi e scontare a dovere la condanna (del braccio secolare:-)

i.v.

sono sicuro che i fedeli di Vignola non vedono l’ora di riavere un assassino sul pulpito…e avranno certamente apprezzato le parole di questo personaggio, totalmente privo di rispetto per le vittime dirette e indirette di quel delitto! Confido che siano parole utili ad aprire gli occhi della gente di fronte alla follia di questa gente…

laverdure

@Sergio

“Probabilmente questo povero prete è stato vittima di un raptus ed è quindi in un certo senso innocente. ”

Colgo l’occasione per sottolineare l’incongruenza di un certo modo di pensare,che del resto
e’ quello seguito dalla stessa giustizia ufficiale.
Secondo te il povero prete e’ malato di mente,perche sarai d’accordo che soltanto chi abbia questa qualifica puo’ essere soggetto a raptus di follia omicida,e come tale ha diritto ad un trattamento di favore rispetto ai cosiddetti “delinquenti sani di mente”.
Ora,”delinquente sano di mente” se ci si riflette un solo istante,e’ un perfetto esempio di ossimoro.
Le malattie mentali si possono diagnosticare solo da anomalie del comportamento,
nessuno puo’ essere dichiarato pazzo solo da un’analisi del sangue o da un encefalogramma,e se un comportamento “delinquenziale” di qualunque tipo non e’ un anomalia,cosa diavolo sarebbe?
L’unica definizione decente di “sano” in questo contesto significa un individuo senza nessuna
predisposizione particolare a violenza,furto ecc,spinto quindi a delinquere solo dalle
influenze ambientali,talvolta da vera necessita,per cui la sua personalita “anomala”e’ ancora
“redimibile”,anche se la cosa e’ molto piu’impegnativa e difficile di quanto vorrebbero i
benpensanti.
I cosiddetti delinquenti considerati ufficialmente”malati”dalla giustizia, altro non sono che individui la cui pericolosita e’ dovuta a gravi tare di nascita,o traumi talmente violenti che i loro effetti sono praticamente irreversibili,per cui pretendere di “guarirli” equivale veramente a voler raddrizzare le zampe dei cani!
IL paradosso a cui voglio arrivare,e’ che proprio questi ultimi sono quelli che secondo le teorie politicamente corrette hanno diritto ad un trattamento di favore,che in pratica consiste ad essere rimessi in liberta piu’ facilmente,con le conseguenze che tutti conosciamo,mentre quelli che realisticamente avrebbero qualche seria possibilita di
reinserimento nella societa passano di fatto in second’ordine.
Ma che volete,i dogmi del “politicamente corretto” hanno ben poco da invidiare a quelli delle religioni,come ottusita, dannosita e soprattutto intoccabilita .

#Aldo#

Bravo. Oltretutto ci vuole un certo coraggio per mettere nero su bianco cose tanto “politicamente non corrette”. Già, perché sicuramente per molti passerai per un “mostro”.

laverdure

“Già, perché sicuramente per molti passerai per un “mostro”.

Gia, e fra quei molti ce ne sono parecchi che si scagliano quotidianamente contro le malefatte di personaggi d’alto bordo,che talvolta,come “extrema ratio” per
sfuggire alla giustizia usano proprio la cosiddetta “infermita mentale” !
Ma come dicevo,i dogmi sono dogmi.

Asatan

Concordo solo parzialmente. Molti disturbi della personalità passano non diagnosticati per varie ragioni. Principalmente per ignoranza e pregiudizi verso gli strizzacervelli. Essere “pazzo” (leggi andare da un terapeuta) è ancora oggi un forte stigma sociale.
La maggior parte non sono “tare di nascita” ma disturbi che si sviluppano nel tempo e possono essere corretti. Il “comportamento criminale” non rientra fra questi.
Per fare un esempio c’è una bella differenza fra un compulsivo-ossessivo che deve dividere tutte le penne per coloro per non avere una crisi e qualcuno che non ha problemi a parte il fatto che lavorare stanca.
E non è affatto vero che ciò che è giuridicamente considerato infermità mentale o temporanea infermità mentale sia incurabile. Con una corretta terapia ci si riprende dalla sindrome da strass post traumatico (vedi i sopravvissuti alla guerra dei balcani).

Ci sono disturbi da cui si guarisce, altri con cui si impara a convivere, altri che semplicemente non guariscono.
Vero è che in molti casi la questione dell’infermità mentale è fin troppo abusata, considerando malato chiunque e a prescindere per non affrontare la realtà: c’è gente che sceglie di fare del male agli altri perchè gli conviene e gli piace.

Io sono stufa del politicamente corretto del “bisogna recuperare tutti i detenuti perchè è tutta colpa della famiglia e dell’ambiente”. E’ una delle cose più stupide che io abbia mai sentito ed è anche molto offensiva per tutte quelle persone che pur nati in povertà vivono onestamente…. e non spiega i crimini commessi da gente di buona famiglia.
Nella vita si sceglie, chi sceglie di delinquere deve pagare.

Ok adesso potete iniziare a pomodorarmi 🙂

laverdure

C’e’ una parabola del Vangelo che presenta delle analogie con questa discussione.
“Qual e’ quel pastore che non abbandona il gregge per cercare la pecorella smarrita
finche non l’ha ritrovata ?”

Secondo me nessun pastore con un briciolo di buon senso abbandonerebbe il gregge
incustodito per cercare (senza certezza di trovarla) una pecora smarrito,col rischio
di perderne molte altre per furti,attacchi di lupi eccetera.
Ma che volete,non vorremo mica mettere in dubbio le Sacre Scritture?

Paul Manoni

@Asatan
Di psichiatria non me ne intendo un gran che’, ma quoto in pieno i tuoi pensieri raccolti nelle ultime 6 righe del post. 😉

don Francesco

X laverdure
La tua spiegazione della parabola è esatta: nessun pastore si comporterebbe così.
Infatti Gesù è tutta un’altra cosa dai pastori “normali”.

laverdure

Hai perfettamente ragione.
Infatti,il Gesu letterario,e una lunga successione di suoi seguaci molto piu’ concreti,
che si protrae fino ad oggi,a differenza dei pastori normali considera “sue pecore”
gli esseri umani.
Ora,questa metafora,se da un lato rende benissimo l’atteggiamento della Chiesa
verso i fedeli,e’ estremamente discutibile,se ci si riflette un attimo.
Le pecore vere infatti sono animali molto docili ma anche molto stupidi,che senza
il controllo continuo del pastore sono facile preda dei lupi,cadono nei burroni,
annegano nei torrenti ecc,sono insomma incapaci di sopravvivere da soli.
E questo stato di cose ovviamente e’ assolutamente immutabile.
Detto questo,considerare gli esseri umani,senza eccezione,alla stregua di pecore,
riflette una mentalita a dir poco “minimalista”riguardo alla dignita e
all’intelligenza umana,non trovate?

laverdure

Scusate,ho commesso un’inesattezza.
Una eccezione c’e’:
dopotutto i membri della Chiesa,nella loro qualita di pastori,pur essendo esseri umani
evidentemente vengono elevati al di sopra del gregge,no?
E il santo Padre viene elevato ancora di piu’,dato che gode del dono dell’infallibilita?.

Bruno rapallo, apostata e ateo

…tra il prete assassino e il suo vescovo, vien da pensare che il secondo abbia bisogno dello psichiatra quasi quanto il primo

pastafarian

se quanto detto dal vescovo è stato riportato in modo giusto ti quoto in pieno

don Francesco

Purtroppo hai ragione.
Mons Cocchi è aggredito dall’Alzheimer.

Claudio Diagora

Notevole anche il rispetto verso i parrocchiani: il vescovo li tratta per quel che si meritano, ne hanno bevute tante, si berranno anche questa…

roberta

che questo prete ritrovi la pace del cuore passi….ma che sconti la sua pena come gli altri,dietro
le sbarre,non in parrocchia….

Sergio

Bottoni scrive:

«Quel prete (due volte parassita, visto che viveva da anni ospite di chi poi ha assassinato) merita solo di passare il resto della sua vita dietro le sbarre.»

Io e immagino anche tu non conosciamo tutti i risvolti della faccenda. Ho parlato di raptus, posso sbagliarmi (ma che il raptus sia una “vecchia scusa” non è vero, se è davvero un raptus).
Trovo però il tuo auspicio – che il povero prete, o se preferisci il delinquente, passi il resto della sua vita dietro le sbarre – , come dire, poco “cristiano” ovvero crudele. Quel prete non è un demonio , ma naturalmente pericoloso e bisogna vedere che non faccia altri danni. Però demonizzarlo come si fa nemmeno mi piace.
Il presidente della fondazione tedesca Giordano Bruno, Michael Schmidt-Salomon, ha scritto un bel libro: “Al di là del bene e del male”. La tesi di fondo, non nuovissima, è che il libero arbitrio non esiste. Se non esiste, come anch’io credo, crolla tutto l’edificio della Chiesa cattolica che si basa su questo principio. Se davvero ci si rende conto di cosa significhi l’impossibilità del libero arbitrio non si può demonizzare nessuno, ciò che invece ha fatto e continua a fare la Chiesa (senza demoni paradiso e inferno non hanno senso).
Ne consegue che abbiamo sì il diritto di difenderci e di punire le trasgressioni perché non si ripetano, ma faremo anche un passo avanti verso la comprensione dell’altro e saremo anche più disposti a perdonare.
Il paradosso è che – come dice Schmidt Salomon – che Eichmann e Hitler non potevano agire che come hanno agito, per intrinseca necessità. Non vanno assolti e lasciati liberi ovviamente, ma il primo colpevole dei loro delitti essendo il motore primo immobile alias dio che ha messo in moto tutto questo casino, non meritano nemmeno loro un’eternità di pene (come ormai anche un bambino capisce – e non è un caso che la Chiesa abbia messo la sordina alle sue minacce d’inferno).

laverdure

Sono d’accodo con te:il libero arbitrio non esiste.
Infatti se dalla personalita umana eliminiamo la predisposizione di nascita e l’influenza del
l’ambiente ,cosa resta? ASSOLUTAMENTE NULLA!
E’ come se in un coltello eliminassimo il manico e la lama:quello che resta puo’ benissimo
esemplificare il libero arbitrio !
Per questo la moraliata e’ sempre stata e sempre sara’ una semplice convenzione,
soggetta a cambiamenti radicali nel tempo e fra le diverse culture,alla faccia dei
principi di moralita assoluta pretesi dalle religioni.

Kaworu

io credo che la gente non abbia minimamente idea di cosa possa essere inteso come “raptus”…

rideyo

Traslando il tuo pensiero, il tuo post non è una tua scelta ma una tua azione frutto dell’intrinseca necessità poichè non sei dotato di “libero arbitrio” e la responsabilità di questo ciarpame e di dio, cioè del “motore immoto”.

Ma de che stai a parlà?

laverdure

@Rideyo

Immagino che se ti viene la caghetta perche hai mangiato cibi avariati(cioe’ per cause esterne )la cosa non influenza minimamente il tuo potere decisionale, (come invece succede a me!),dato che disponi di LIBERO ARBITRIO.
Beato Te!

Sergio

Dio esclude il libero arbitrio: è così difficile da capire? Su, fa’ un piccolo sforzo. Sia St. Agostino che Calvino hanno detto in pratica la stessa cosa con la predestinazione.
Ma anche in assenza di Dio tutto, assolutamente tutto è necessitato, per il semplice motivo che non c’è effetto senza causa in tutto l’universo. Dire che la mia scelta è libera significa negare la causalità: assurdo. Libera da cosa?
Se non siamo impediti da altri o da problemi fisici e psichici siamo liberi di fare quello che vogliamo. Ma non siamo liberi di volere quel che vogliamo in un preciso momento. L’ha già detto Schopenhauer 150 anni fa e ormai mi sembra una verità lapalissiana alla portata di un bambino.

Alessandro S.

Sergio risponde:
mercoledì 13 gennaio 2010 alle 20:48

Ma anche in assenza di Dio tutto, assolutamente tutto è necessitato, per il semplice motivo che non c’è effetto senza causa in tutto l’universo.

Non vedo come dall’assunto (dio non c’è) derivi la deduzione (tutto è necessario). Tutto nel mondo interagisce con il suo ambiente; cionondimeno esiste il libero arbitrio, che non vuol dire volontà deterministica, ma è l’intervento della propria psiche che apporta un elemento indeterminabile a priori se non probabilisticamente, frutto esso stesso di un processo che è influenzato dall’ambiente e dalla storia dell’individuo, ossia in breve dalla sua cultura, educazione ed esperienze passate. Influenzato da, ma non determinato da.

rideyo

@Sergio
Vediamo se ho capito ciò che sostieni:
vorrei fare un volo su Marte, poichè non posso significa che non sono dotato di libero arbitrio.
Ergo dio c’è oppure no!

Bah, mi sa che continuerò a scegliere tra le possibilità che man mano la vita mi presenterà.
Ed a considerare il problema “libero arbitrio” pura fuffa.

Stefano Bottoni

Una notevole disquisizione sul nulla, Sergio. Ma ti è sfuggito un piccolo particolare: l’omicidio è stato premeditato. Tutto il resto viene di conseguenza.
Dici poi che sono “poco cristiano” ossia crudele? Beh, non sono cristiano, sono ateo. Non sono crudele di natura, proprio per nulla, ma non per questo voglio vedere in giro libera una persona che ha ammazzato a sangue freddo.
In quanto a Hitler e Eichmann (strano che pochi si ricordino di Reynard Heydrich, la vera mente del terzo reich) che avrebbero agito come hanno agito perchè dio lo voleva… questa è proprio da caso clinico. Che fossero figli del loro tempo e delle condizioni politiche di allora, su questo possiamo essere d’accordo. Ma non ti rendi conto che stai dicendo che il tuo dio ha creato mostri del genere apposta? Il dio tanto amorevole? Dunque stai bestemmiando? E non importa se lo ha detto qualcun altro. Sempre di bestemmia (per chi crede) si tratta.

Sergio

L’omicidio è stato davvero premeditato? Sei sicuro? Be’ in questo caso non si tratta più ovviamente di un raptus, è chiaro.
Non vuoi vedere in giro una persona che ha ammazzato a sangue freddo? Come ti capisco, nemmeno io.
Hitler e Eichmann. Essendo ateo non credo in dio (frequentando il blog da un paio d’anni pensavo fosse chiaro). Non hai capito quello che ho detto, ma adesso rettificare e spiegare mi costerebbe tempo e spazio e non vogliamo rompere le scatole agli altri. E grazie del caso clinico. La questione del libero arbitrio è fondamentale, decisiva (per sbugiardare la Chiesa cattolica). Strano che non ci s’intenda nemmeno da noi su queste cose.

laverdure

“(strano che pochi si ricordino di Reynard Heydrich, la vera mente del terzo reich) ”

Guarda che ti confondi con Himmler,il capo delle SS. Heydrich che ne era il vice,
fu eliminato dalla resitenza cecoslovacca molto prima della fine della guerra.

fiertel91

Anche secondo me trattarlo in modo speciale per via del suo ruolo confessionale, che alcuni disprezzano, è antiliberale. Che sia sottoposto allo stesso iter dei suoi concittadini.

ateo3

confessione:

– Padre io ho peccato molto…
– Racconta figliolo.
– Io ho desiderato la donna d’alt… oh aspetta un momento, che c@##0 ti racconto, tu hai ucciso!

Otto Permille

E’ probabile che intendesse ” … dopo avere scontato la pena”. Altrimenti ha poco senso la frase.

lacrime e sangue

Quanto mi piace la Chiesa!
Solo i preti possono considerarsi così puri da uccidere, stuprare, rubare, torturare e pretendere di tornare sul pulpito, puliti con Dash-lava-più-bianco, ovvero la confessione, senza passare per la prigione…

rik

Ma che rapus e e pazzerie!

Don Panini ha agito travestito, con dei guanti, alle 3 di notte. La sveglia della sua stanza era alle 3 di notte!

Altro che omicidio per raptus! Il prete vuol farsi passare per pazzo (“Sergio era il mio miglior amico, non so cosa ho fatto”). Ed è la stessa tesi della Curia e della difesa.

Vogliono farlo assolvere per incapacità di intendere e volere (ma un tizio che agisce premeditatamente non è incapace di intendere e volere). E quindi farlo tornare in parrocchia, magari per squartare qualche altro parrocchiano.

stefano b.

del resto Costantino scelse i cristiani perchè avevano un Dio che perdonava…
nessuna delle religioni convocate a Nicea gli davano questo bel mezzo per lavarsi dei peccatacci suoi
dopo aver bollito viva la sua prima moglie e aver ucciso il figlio su istigazione della seconda gli occorreva qualcuno che potesse assolverlo e garantirgli ancora la guida del suo popolo
solo i cristiani, che divennero ben presto la religione c..o e camicia con il potere, fino al giorno d’oggi

Roberto Grendene

ricordiamoci dell’ennesimo privilegio che hanno le gerarchie religiose:
…proprio perchè in questo delitto è coinvolto un sacerdote, il procuratore
capo della Repubblica Vito Zincani ha dovuto ufficialmente comunicare al
vescovo di Modena Benito Cocchi l’apertura dell’inchiesta. Un atto puramente
formale ma previsto sulla base dei Patti Lateranesi, gli accordi tra Stato e
Chiesa che risalgano al 1929.

cito: http://www.viaemilianet.it/notizia.php?id=3646

A mio avviso l’atto non è mica tanto “formale”: il vescovo viene a sapere in anticipo rispetto a tutti gli altri (magari anche degli stessi incaricati alle indagini) che un suo collaboratore (che gli ha prestato una sorta di giuramento di fedeltà) sarà indagato. Non e’ che potrebbero veriicarsi “inquinamenti” delle prove? Non e’ che eventuali indagini ambientali possono essere compromesse? E soprattutto perche’ cavolo questo “atto puramente
formale” c’e’ solo per la casta sacerdotale??? I cittadini non dovrebbero essere uguali di fronte alla legge?

libero

Un sacerdote di Vicenza è stato espulso dalla CCAR perchè ha avuto un figlio e voleva sposarsi regolarmente, alla luce del sole, come nella chiesa si faceva fino al XIII° secolo.
Poi la stessa CCAR si esprime a favore del ritorno alla parrocchia di un omicida.
Che cosa si può pensare ?
La CCAR si considera una casta di eletti, che forse anche in buona fede ritiene di godere di un occhio più benevolo anche dal Dio cattolico di riferimento, sono queste in buona parte le teste clericali.

gianfranco

Scusate. approfitto del post a tema per un quasi OT.

Pochi minuti fa la trasmissione di italia1 “le iene” ha mandato un servizio su un pree che palpava e donne con la scusa di “guarirle”

da segnalare che, mentre una volta tanto la curia è intervenuta subito rimuovendo il parroco, i suoi parrocchiani si sono mostrati vergognosamene a favore del prete di fronte all’evidenza arrivando anche a minacciare e danneggiare l’auto di un giornalista, e arrivando ad accusare e denigrare le molestate.
Riguardatevi le immagini fra qlc giorno sul sito delle Iene e valutate voi…

ateo3

l’articolo era comparso sul tgcom e un sacco di persone, uomini e donne, difendevano l’operato del prete adducendo cose come “combatte i demoni” “voi non capite” “sei sempre il migliore”…

vabbè, contente loro di fargli erigere il “pastorale”…

redicoppe72

Caro Carcano,
quando si trasmettono notizie, si riportano le fonti. Che non vedo.
Dove sono?
Grazie dell’attenzione

Paul Manoni

Magari si prendono gli “estremi della notizia” e ci si va a documentare a modino. 😉
Se metti le fonti ti criticano perche’ magari sono di parte e quidi faziose…
Se non le metti ti criticano perche’ pensano che le inventi…
ALLORA!?

fritz

immagino che dobbiamo credere per fede che quel prete abbia detto quelle cose…

ateo3

il meccanismo è semplice. io sulle prime non ci ho fatto caso e un utente ha giustamente fatto notare una mancanza piuttosto grave in un sito che riporta notizie da fonti esterne.
allora il percorso è stato semplice. sono partito con l’idea che Carcano non si inventerebbe mai le notizie e così ho cercato con google le fonti.
se non avessi trovato nulla, avrei contattato chi di dovere per provvedere a citare le fonti.
se le fonti non fossero esistite o non fossero state affidabili, avrei criticato chi l’ha postata per negligenza, avrei ritenuto falsa invalidata la notizia e mi sarei ricreduto sull’opinione riportata sopra.
questo si chiama fiducia critica.

la fede mi avrebbe soltato fermato all’opinione in incipit e lì non sarei andato a cercare nulla, nella convinzione che “se l’ha detto Carcano, è così e basta.”

non ricorda qualcosa un atteggiamento del genere?

Magar, bieco illuminista,

Se, una volta scontata la pena nelle forme e nei tempi previsti dalla legge italiana, la CCAR vorrà di nuovo quel prete alla guida della parrocchia, tanto meglio: il reinserimento degli ex-detenuti nella società è uno degli scopi (purtroppo spesso solo teorici) della detenzione.

Mi preoccupa di più l’obbligo di avvisare il vescovo delle indagini, a norma di Concordato: un’altra delle nequizie dei Patti-Capestro Lateranensi.

Paul Manoni

I fatti sconcertanti sono due:

Il primo e’ che si voglia far passare questo prete per schizzoide paranoico in preda ad un raptus omicida, quando nella realta’ dei fatti, non sembra proprio. Nessuno si mette i guanti se e’ in preda ad un raptus! 😉
Soprattutto tutti questi raptus andrebbero verificati in qualche modo, e non sulla base delle dichiarzioni dell’omicida!

Il secondo e’ che il vescovo stia facendo pressioni (perche’ di questo si tratta!) affinche’ il prete omicida venga dichiarato incapace di intendere e volere, oppure che abbia il minimo della pena.
Se si chiede ai fedeli:”di pregare per lui, affinché possa ritrovare la pace nel cuore e perché possa tornare a guidare le vostre parrocchie”
Si ha l’auspicio o la speranza che un omicida la passi il piu’ liscia possibile.
Questo cozza un pochino con il buonsenso e soprattutto con la legge italiana.
SCONCERTANTE e aggiungerei VERGOGNOSO.
Mi auguro anchio come gli amici Atei di Modena, che la giustizia faccia il suo corso e che il sacerdote venga giudicato nello stesso modo con cui si giudicherebbe un altro qualsivoglia cittadino.

Felipefelice

CRI-MI-NA-LE

Ma quando la smetteranno di essere impuniti? Questo si chiama istigazione a delinquere e apologia di reato

Meno male che non abito piu’ in VAticalia…

Felipefelice

Comunque, raptus un par di b.a.l.l.e.

Secondo il racconto della donna, messa in salvo dal figlio Davide allertato dalle urla, il parroco aveva il volto travisato da cappellino e sciarpa, tanto che lei in un primo momento l’avrebbe scambiato per un ladro.

Capito, lui si era anche mascherato…

A me comunque piacerebeb sentire i commenti della gente. Il vescovo: candidato per una bella seduta di psicoterapia…e per la reclusione.

Mi chiedo con che faccia vadano in giro a sparare c.azzate di questa portata!

enrico mini

Torniamo ai preti che possono uccidere impunemente?
Erano tutti “fuori di testa” gli inquisitori?

#Aldo#

Laverdure: “C’e’ una parabola del Vangelo che presenta delle analogie con questa discussione.
«Qual e’ quel pastore che non abbandona il gregge per cercare la pecorella smarrita
finche non l’ha ritrovata?»”

C’è anche quell’altra storiella del “porgi l’altra guancia“. Orbene, non ricordo più dove, né da parte di chi, ma mi ha molto colpito una replica arguta che m’è capitato di sentire: «Sì, va bene, ma le guance sono solo due».

Paul Manoni

Meglio….
Ho detto io stesso al mio vecchio parroco che a furia di insegnarci a porgere l’altra guancia, persone come lui, CI HANNO RIEMPITO DI SCHIAFFONI!! 😀

Ovviamente non ci sono state repliche da parte sua… 😉

fritz

io ho sentito una frase del tipo
“anche se è vero che gesù ci ha detto di porgere l’altra guancia, Egli, molto giudiziosamente, ce ne ha dato solo due”

nel film “Il divo”, pronunciata da “andreotti”…non se è vera (o… apocrifa?)

laverdure

Vera o no e’ esattamente il tipo di battute tipico di Andreotti,ma anche se vera sarebbe molto probabilmente,come la maggioranza delle sue battute,inventata o
ripescata chissa dove dai suoi passacarte per essergli poi consegnata subito prima
delle sue “folgoranti” interviste.

laverdure

«Sì, va bene, ma le guance sono solo due».
Dov’e’ il problema?
Il Vangelo non specifica mica di porgere le PROPRIE guance !
Basta porgere le guance (e parecchie altre parti anatomiche) degli altri !
Che e’ esattamente quello che fa il Santo Padre quando pretende amnistie e indulti
che rimettono in circolazione stupratori,pedofili,rapinatori e compagnia bella,che se
sono una minaccia per milioni di italiani nopn lo sono certo per lui!

rik

Oggi la Gazzetta di Modena ha un articolo dal titolo “Al setaccio i 40 conti di Don Giorgio”. L’articolo sarà liberamente consultabile domani sul sito della Gazzetta.

Che ci fa un prete con 40 conti correnti e numerosi immobili sparsi per l’Italia?

alessio

vorrei aggiungere una mia riflessione in merito. ieri sera nel programma le iene hanno fatto vedere un prete che cercava di circuire diverse ragazze.molte persone lo difendevano nonostante le prove televisive fossero evidenti. io penso che sia difficile capire per una persona normale un simile comportamento.tutto questo grazie a chi per anni ha sempre perdonato tutto ai sig.preti.

Claudio Diagora

L’ho visto anch’io e non so se mi faceva più ribrezzo il prete, o la madre di una ragazza, anch’essa oggetto degli “innocenti” palpeggiamenti, che lo difendeva…
Dagli articoli di giornale si apprende della durissima e severa punizione: verrà mandato a impoltronire e mangiare a sbafo in un altro monastero!

Sara

Oddio, se esistessi, almeno potresti fulminarli… o ti conoscono davvero, e sei cattivo? (comunque, nomen omen, sto vescovo si chiama pure Benito…)

giancarlo

sono sempre io P.S. i brandelli di carne poi li farei mangiare alle iene e agli sciacalli! Ipocriti degenerati.

don Francesco

Spero di non violare troppo la privacy, ma mi risulta che mons Cocchi (il vescovo di Modena, che si è già dimesso per età e salute), abbia l’alzheimer.

don Francesco

non so quanto si sappia in giro.
la sorella di don Giorgio sicuramente non lo sa.
mi ha detto che il vescovo è andato a trovare i genitori ed era normalissimo.
forse è la malattia che va e che viene.

Paul Manoni

Scusate ma come’e’ possibile allora che abbia esortato e chiesto ai fedeli, quelle cose???
O sono fuori di melone quelli della curia che ancora gli affidano il compito di parlare ai fedeli….
O sono fuori di melone i fedeli a dare ascolto e credito ad un uomo con l’alzheimer…
Le scelte non sono tante ed in entrambi i casi controproducenti. 😉

Paul Manoni

…E no scusate ma vorrei capire.
O si da credito a cio’ che dice il Vescovo o ex presunto tale….
O altrimenti non si puo’ lasciarlo sparare certe cavolate e poi giustificarlo dicendo che non ci sta con la zucca!…Che cavolo!
Su, un minimo di ritegno, no?!?!

Forse e’ la stessa tattica che vuole usare il nostro premier…. 😀
Le spara grossissime e poi su finire della cariera si fa’ internare dicendo che era matto da tempo. 😀

Bruno Rapallo, apostata e ateo

…a proposito di preti fuori di testa, vescovi con l’alzheimer e pastori cerebrolesi, leggetevi un pò le dichiarazioni demenziali e tragicamente grottesche di questo tele-predicatore sull’immane tragedia di Haiti (come ama le sue creature il loro dio immaginario !!!):
http://www.antoniolombatti.it/b/Blog07-09/Voci/2010/1/14_Televangelista_cerebroleso.html
Sembra la fotocopia di don Livio Fanzaga, ma se possibile riesce ad essere persino peggio
(a proposito, il nostro beneamato don Livio non si é ancora pronunciato su Radio Maria ? ma come, si fa “rubare la piazza” da un predicatore evangelico ?)

roberta

ma come si fa a sparare simili sciocchezze?
di fronte a una tragedia cosi’ grande,la normale reazione e’ di essere rattristati,sgomenti,
di pensare con dolore alle vittime….come si fa a tirare in ballo un patto col diavolo?
questa gente e’ malata davvero..mi auguro solo che quelli che ascoltano siano
un tantino piu’ sani….

lorenzo

mmmh.
tutto pur di non mettere in gioco se stessi.
pur di non dire che è, misteriosamente, anche a causa dei “propri” peccati.

don Francesco

Gazzetta di Modena di oggi
«Personalmente ho due conti correnti e un deposito postale, 7mila euro in tutto – ha aggiunto il sacerdote – Probabilmente avranno messo nel numero anche i conti intestati alle mie cinque parrocchie, agli asili e alle strutture che fanno capo alle parrocchie stesse. Ma non sono certo quaranta».
Quanto alla visita della GdF al “villaggio turistico” di Vieste, don Giorgio ha fatto notare: «Vero che è stato pagato 400mila euro, ma la cifra è tuttora gravata da un mutuo di 290»

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