Stabile “l’audience” di Benedetto XVI

La Prefettura della Casa Pontificia ha diffuso oggi una nota in merito alla partecipazione dei fedeli alle udienze e agli incontri con Benedetto XVI. Nel corso del 2009 sono state stimate 2.243.900 presenze: nel 2008 erano state 2.215.000. Per quanto riguarda gli anni precedenti, il numero dei partecipanti era stato stimato in 2.830.000 nel 2007, e in 3.200.000 nel 2006.

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62 commenti

Stefano Bottoni

Qundi anzichè quattro gatti erano cinque (una gatta però aveva appena partorito, quindi il conto torna…).

Paul Manoni

Con la “zia-poli” che fa i conti, di solito, le presenza si riducono sempre di un quarto! 😀

laverdure

Stimare 2.243.900 presenze,vale a dire considerare attendibile una precisione di ben 5
cifre in una stima ,mi sembra un vero atto di fede.
D’altronde dalla Prefettura dell casa Pontificia non ci si puo’ aspettare di meno,vi pare?

francesc on

L’udienza è su invito.
Basta contare i biglietti rilasciati.

moreno83

E’ una stima assistita dalla Spirito Santo, dunque anche se avessero dato la stima di 2.243.953 era certamente una stima credibile 🙂

ser joe

Urge un pallottoliere in regalo alla prefettura della casa pontificia (a delinquere).

MicheleB.

Come chiedere il numero di presenze agli organizzatori di un evento qualsiasi.
Ieri ho comprato un paio di scarpe; chi me le ha vendute sosteneva la loro resistenza e durata nel tempo. Disinteressatamente, ovvio!

francesc on

Ribadisco che l’udienza è su invito.
Basta contare i pass.

rideyo

l’hai detto gia tre volte, hai contato pure quelli che non ci sono andati?

Paul Manoni

…Anche “steek huzee” letto con la pronuncia inglese va benissimo! 😀

@El topo
Grazie per il consiglio sul libro in lingua francese! 😉
Non ho fatto in tempo a risponderti per tempo causa impegni e distanza dal pc!

bismarck

Penso questo: finchè c’era la novità (nei 2/3 anni successivi all’elezione) sono arrivati quelli bramosi per vedere un papa nuovo dopo 26 anni, finità la novità si va avanti come prima con le varie “confraternite” che portano tot pellegrini per fare numero e visto che la ccar ha una buona organizzazione tutto è più semplice. Finite le precettazioni però la questione si chiude lì e il numero si stabilizza. Non ci vedo nulla di strano. Poi tolti i curiosi che vanno ad ascoltare comunque un personaggio famoso quando passano per Roma per altri motivi (turistici o altro) mi pare che di veri fedeli ne restano ben pochi. Poi siccome Roma è una città grande penso che comunque siano gli stessi cittadini romani che vanno a far numero alle udienze generali e all’angelus o alle funzioni religiose. Bisognerebbe come su internet contare gli utenti unici durante l’anno. In media comunque ( 2.243.900/365 – anche se 365 giorni come divisore è puramente fittizio ed arbitrario) significa 6.147,67.. al giorno che francamente vista una città di quasi 3000000 di abitanti più il turismo organizzato non mi sembra molto (tolti poi i romani che ci andranno più volte l’anno lascio a voi concludere). Mi sembra quindi che il fenomeno si sia stabilizzato, vedremo più avanti.

Stefano Grassino

Io che vivo a Roma ti posso garantire che se questa città non avesse tutte le opere d’arte che si ritrova e che sono di gran richiamo, così come è avvincente girare per la città stessa, di pellegrini ne verrebbero ben pochi. Le chiacchere del papa non credo interessino più dei monumenti. Sbaglierò………………….

bismarck

No, non credo che sbagli. Il fatto è che il problema principale di questi numeri è che bisognerebbe capire per quale motivazione si formano (turismo, pellegrinaggio, etc.).

libero

Proviamo a contare i romani praticanti, si prendono 3 chiese, una al centro, una semicenttrale e un’altra in periferia, ci vorrebbero dei volontari, in fondo una statistica a vantaggio dell’UAAR e della laicità val bene una messa.

francesc on

Le udienze (a invito) sono una cosa.
Gli angelus (con gli stessi che magari partecipano sempre) un’altra e non penso proprio siano nel conto.
Di precettazione non parlerei.

Dopodiché sono d’accordo con Spinoza.

bismarck

L’angelus è contato, vai al link che è segnato sull’articolo e ti rimanda alla pagina del vaticano con le informazioni.
Riepilogo:
UDIENZE GENERALI (44): 537.500
UDIENZE SPECIALI: 115.600
CELEBRAZIONI LITURGICHE: 470.800
ANGELUS: 1.120.000
TOTALE: 2.243.900

bismarck

“Finite le precettazioni però la questione si chiude lì e il numero si stabilizza”

Ho formulato male la frase, corretta è così:
Finita la novità però la questione si chiude e il numero si stabilizza grazie alle precettazioni (s’intende delle varie conventicole).

Manlio Padovan

…visti i numeri (forniti da loro) mi pare che andiamo bene!

POPPER

Ma dal 2007 è calato l’audiance, non vedo quel successo mediatico che tanto vantano, anzi nei prossimi anni calerà ancora, il mio non è una profezia, è la tendenza progressiva a da abbandonare vecchi cimeli ecclesiali e vechie retoriche ammuffite.

Molte ragioni possono aver contribuito a tale stabilità, per esempio l’ossessiva e opprimente presenza della chiesa sulle televisioni pubbliche e private, a spese dei cittadini. Anche solo perchè magari ci si vuole distinguere orgogliosamente tra i propri amici e parenti nel dire: “ecco che bello, sono riuscito a baciare le mani del papa in udienza”, nn emozionalismo puerile, quasi mistico, tipo maria maddalena che bacia i piedi a gesù.

Avendo viaggiato molto nei luoghi del sacro, per ragioni di studio psicologico sul misticismo, ho visto spesso diversi atteggiamenti mistici: quelli legati alla croce (misticismo molto ombroso e introverso, a tratti delirante), misticismo sdolcinato, puerile, commosso (sacro cuore di Gesù e cuore immacolato di Maria), misticismo esegetico (interiorizzazione del vangelo), misticismo profetico (prsunzione di avere rivelazioni divine), miticismo new age (viaggi in astrale).

Dico questo perchè noto sempre più spesso che il papa si rifà a degli esempi tipicamente medioevali, purtroppo ha ragione, oggi non ve ne sono affatto di riferimenti che valgono per tutti i cristiani, anche qui siamo in un tipico esempio di relativismo dove il culto è diventato sempre più un problema tra il papa e gli ebrei, a seconda che egli santifichi una persona che invece dagli ebrei è considerata negativa, sapete di chi parlo, ma si potrebe estendere questo esempio ad altri santi (medioevali) sempre tirati in ballo dal papa che invece in passato han fatto vedere i sorci verdi agli ebrei e non solo a loro.

Quindi, la retorica cultualistica del papa non sfonda nell’attenzione della gioventù ma neppure di quella degli adulti, che vedono tali esempi di santi molto lontani dalla realtà di oggi e sui quali vi sono ancora molti dubbi, ormai considerati leggende.

Vi è poi l’apertura del papa ai nostalgici conservatori dell’anglicanesimo, insomma, dico io, se già gli anglicani progettano di imporre dottrine in tenera età, mi chiedo allora cosa avranno progettato in pectore questi conservatori ultraortodossi che si rivolgono al papa per essere accettati nella cattolicità, anche se sposati.

Ma è in televisione che la chiesa diventa discriminatoria nei confronti di altre sensibilità, non solo, ma non tutti i cittadini credono anche se devono pagare ugualmente il canone.

libero

Mi sembra che in Francia la Messa domenicale TV sia stata eliminata per scarsa audience, ci sono state proteste e non so come è andata a finire.

POPPER

mi viene il sospetto che il papa abbia scroccato l’audience alle televisioni e in parte ai giornali e riviste; comunque il papa, a seconda della tiratura e della presenza in Tv è solo il complemento oggetto degli interessi degli editori, non ne è il soggetto trascinante. La differenza è tra lui come protagonista dell’audience e/o intorno a lui come tema dell’audience.

Ho notato, per esempio, che si è data più importanza a ciò che stava intorno al papa quando è stato aggredito amabilmente da una sua fans innamorata, più che a lui in persona, anzi, il suo stesso cardinale ultraottantenne ferito, di cui si ignorava quasi l’esistenza, è emerso come colui che portava anche la croce del papa, oltre che la propria in quel tragico momento.

Quello che invece si riferisce alla liturgia domenicale sulla tv francese soffre di un irrequieto “dietro le quinte” degli stessi arcivescovi di Parigi e di Tolosa, mons. André Vingt-Trois e Robert Gall, che sono contrari alla retaurazione del rito tridentino.

E’ un periodo schizzofrenico per la liturgia cattolica, ovvero la piazza dell’audience del papa su cui si batte da anni per reastaurazioni tridentine, a cui si è opposta la Francia e persino l’Episcopato Lombardo.

Flavio

A me sembra che le cifre potrebbero rimanere tali all’infinito: mai visto l’angelus in TV? Si tratta di fedelissimi, anziani, ragazzini invasati, infermi oggettivamente trascinati li’.
Anche supponendo che siano tutti italiani e ognuno vada una volta sola a un evento, e’ una cifra piuttosto modesta.

LIBERO

Se si contano i romani credo che a volte basterebbero le dita delle mani o poco più.

rideyo

Mi sembrano numeri gonfiati e che non tengono conto della forte incidenza dei turisti.

libero

Se si osserva con attenzione spesso la TV fa inquadrature da basso, cercando di mascherare la carenza di fedeli, mentre quando la piazza è un pò più piena in buona parte sono turisti che vengono da lontano, se poi si prova a contare quanti romani vanno in piazza San Pietro, penso che basterebbe e avanzerebbe un pallottoliere.
In definitiva senza i turisti ed escludendo le grandi ricorrenze, piazza San Pietro sarebbe spesso quasi vuota e questo dato non può essere smentito, ed è per questo motivo che non vengono pubblicate statistiche sui cittadini di Roma cattolici praticanti, sarebbero troppo basse, forse sotto il 10% e per i giovani disastrosamente basse.

libero

Qualche cattolico potrebbe provare a commentare questo dato, ma l’unica cosa che potrà statisticamente confermare è che la tendenza è al ribasso.
Non credo che qualche cattolico vorrà contestare questi dati con altri documentati in base a sondaggi generali seri e non a qualche caso isolato.

Paul Manoni

Anche per un turista di un’altra fede religiosa, quando passa da Roma per un qualsiasi motivo, credo che una “capatina” a visitare il cupolone sia un dovere…Un dovere che ovviamente fa’ numero! 😉
Io sono ateo, ma ammetto di essere andato in Vaticano almeno 4 o 5 volte…
Chiamala curiosita’, chiamala visita informativa, resta il fatto che una sbirciatina a carattere prettamente culturale per vedere la basilica, i musei e la cappella, l’ho data anchio.
Per fortuna non mi hanno riconosciuto altrimenti di me sarebbero rimaste le ceneri! 😀

LIBERO

Visitare monumenti artistici,anche religiosi non può essere considerata una mancanza di laicità, altrimenti diverremmo dei talebani laici e non dovremmo visitare nemmeno i templi greci o le piramidi egizie, laici si ma non fanatici.

Desivo

(((Il premier, nel ringraziare Benedetto XVI per la “vicinanza” mostratagli dopo l’aggressione di Milano e per le parole che “mi sono state di grande conforto”, ha aggiunto: “Il Natale è un momento importante di riflessione per tutti gli uomini di buona volontà. Il messaggio di pace e di fraternità di Cristo, che dovrebbe regnare tra gli uomini, purtroppo viene dimenticato quando alla forza delle idee si risponde con la violenza verbale o financo fisica”.)))
Questi invece sono i numeri di Berlusconi.
Santità, stia attento a non farsi fregare il mestiere!
E’ facile che Berlusconi passi da “papi” a papa. Comunque il papa e Berlusconi rappresentano bene gli italiani: un popolo di falsi devoti e di furbastri veri.

Desivo

http://ildisfattista.blogspot.com/2009/12/sullinutilita-delle-religioni.html

amedeo

mah non è che cambi molto sapere questi dati… è solo una presa d’atto e non mi sembra che dal vaticano qualcuno gli abbia dato significato in termini di audience… Certamente ci son i turisti, ma i turisti che vengono a Roma per vedere anche il papa si chiamano pellegrini e ad esempio i gruppi di pellegrini che partecipano all’angelus lo segnalano e possono essere contati (tanto che il papa ne saluta sempre alcuni alla fine).
Insomma il vangelo è chiaro e dice che finché questi numeri sono >= 2 lì c’è anche la presenza di Gesù (tale e quale come nella mia parrocchia) penso che alla maggior parte dei cattolici interessi quest’ultimo aspetto.
Ma a voi non credenti perché interessa il dato?

libero

Perchè il vaticano interferisce nella vita dei laici non credenti, se non rompesse le scatole nessuno si interesserebbe a dimostrare che il cattolicesimo è sempre più televisivo e virtuale.

Bruno Gualerzi

Devo concordare con te… anche perchè i numeri, quando si riferiscono a certe realtà, come dire, sociologiche, o quando dovrebbro fotografare dimensioni difficilmente controllabili (V. gli scarti grotteschi tra le ‘stime’ dei partecipanti ad una manifestazione e quelle della censura), non sono più in grado di rappresentare quell’oggettività che invece è d’obbligo riconoscere loro in altre sedi.
Il numero, nel primo caso, è sempre interpretabile… e quindi la ‘quantità’ che esprime perde qualsiasi valore di fronte alla ‘qualità’ che gli si attribuisce (meglio tanti senza troppi distinguo o ‘pochi ma buoni’?), offrendo quindi il fianco, come minimo, ad una lettura ‘di parte’.
Nel secondo caso – che per altro costituisce un aspetto particolare del primo – quando il numero da stabilire siriderisce a certe dimensioni, o esistono strumenti di verifica veramente oggettivi, non manipolabili, particolarmente sofisticati, oppure i il dato è alla mercè di chiunque è interessato a stabilirlo, anche quantitativamente, in un modo o in un altro

Quindi sono d’accordo con te – anche se con riferimento ovviamente a mondi antitetici (quello dei credenti e quello dei non credenti) – nel ritenere il numero di per sè poco significativo… a meno che assuma dimensioni talmente macroscopiche, talmente evidenti, per cui la quantità diventa immediatamente anche qualità. Ma non credo sia questo questo il caso (almeno non ancora) per quanto riguarda il popolo dei credenti, e quindi, specularmente, per quello del non credenti.

omarateo

O leggo male o nell’articolo c’e scritto 2.215.000 nel 2008 e poi 3.200.000 sempre nel 2008 ,semplice errore o i numeri li si da sul serio (per me sempre troppi in tutti e due i casi)

Stefano Grassino

@ libero

Se vieni a Roma ti porto a fare un giro per le chiese, la domenica mattina. “Quando il gatto non c’è i topi ballano” recita il proverbio ed allora di topi ballare ne vedrai molti perchè con quattro gatti (e pure vecchi e rincoglioniti) per chiesa, la festa è assicurata.

libero

Nel 2001 alla fine di settembre, sono stato a Roma per un corso di aggiornamento e il penultimo giorno siamo andati a vedere S.Pietro nel tardo pomeriggio, c’era poca gente e ho percorso un lungo corridodio sitato a metà della sinistra della basilica, mentre ero all’inizio del corridoio ho sentito una musica verso il fondo del corridoio, era “azzurro” di Celentano, la prima cosa che ho pensato era che qualche turista ateo o irriverente volesse dileggiare il centro della cristianità, quando però sono arrivato in fondo, con una vetrata sulla sinistra ho visto una ragazza che parlava con un sorvegliante sui 35-40 anni, non ho visto chi avesse la radio, ma il suono era abbastanza forte e veniva da lì, probabilemente il sorvegliante aveva un piccolo apparecchio sulla cintura, mentre io guadavo allibito il sorvegliante si è accorto e mi ha fatto un gesto con il viso come a dire “beh che vo’ !”, me ne sono andato e mentre uscivo dal lungo corridoio per rientrare in basilica ho notato un gruppo di sorveglianti che parlavano tra loro con un contegno da piazza, ho chiesto un’informazione a uno di loro che mi ha risposto con aria da burino che la tomba di Giulio II° era vicina a quella di Giulio I° ?
Con tutti i sacerdoti che ci sono a San Pietro neppure uno controllava quello che succedeva, l’impressione è che S.Pietro sia un luogo di rappresentazioni religiose dove calato il sipario finisce lo spettacolo e la recita.

dysphoria_noctis

al di là del dato numerico, in effetti penso contino di più l’età media dei visitatori e la loro posizione sociale. chiaro che se sono tutti pensionati, suorine o infermi, potrebbero essere anche 20 milioni che il dato sarebbe irrilevante.

così come un organizzazione numericamente risibile e residuale come la P2, rappresentante dello 0,000001% della popolazione italiana, è da più di 30 anni che ne sta condizionando la vita economica, politica e sociale. dipende, dipende…

#Aldo#

dysphoria: “se sono tutti pensionati […] il dato sarebbe irrilevante”

Oh. poveri pensionsati! Che t’hanno mai fatto per denigrarli così? Un giorno, se le “manovrine” multicolori dei vari governi smetteranno di sfasciare lo stato sociale, potresti addirittura essere tu uno dei pensionati. Che penseresti se ti dicessero che sei “irrilevante”? Mah…

Laikòs

In fondo, se si considera che al plebiscito post-20 settimbre coloro che nella città di Roma votarono a favore del Papa Re furono circa lo 0.1%, direi che l’audience del papa nella sua città non sia mai stata troppo elevata! E se pur si considerasse quella votazione non propriamente democratica secondo i nostri standard moderni, quanti romani oggi secondo voi vorrebbero essere GOVERNATI dal papa? E’ la solita storia del cattolicesimo italico tutto basato sulle intenzioni e ben poco sui fatti.

ateo3

quella piazza sarà pur vuota….

…ma stracciano la fava in maniera molto efficiente.

dysphoria_noctis

Aldo, irrilevante non a livello personale, ma a livello di dato “politico” da una parte e socio-culturale dall’altra.

Una chiesa cattolica che ha un’età media dei dipendenti (vescovi, preti) di 72 anni ed un’età media del pubblico non pagante (alle messe domenicali, che sono il fulcro dell’attività ecclesiastica, visto che non tutti possono recarsi con assiduità a Roma) di 76 anni non ha molta strada dinnanzi a sé, ed affermarlo mi sembra d’una banalità sconcertante.

enrico mini

Non ricordo bene quanti, a livello mondiale, hanno cercato di prenotare, a caro prezzo, un biglietto per il concerto di riunione dei Led Zeppelin di qualche anno fa. Mi pare non molti meno di quanti vanno annualmente dal papa. Anche i mitici Led sono una fede!

Mario 47

Commento un po’ OT.

La Rai riporta l’invito all’umiltà espresso nell’omelia di oggi da parte dell’individuo in questione.
Espresso da uno che si presenta ufficialmente come rappresentante di dio in terra e che considera sua prerogativa l’infallibilità su questioni di fede, l’invito all’umiltà mi sembra al di là del limite della decenza e del ridicolo.

mario

dany

Tanto più alto è il compito, tanto maggiore deve essere l’umiltà.

Claudio Diagora

A Mario
Lui conosce i suoi polli e li tratta come meritano!

LIBERO

La RAI da al Vaticano e alla religione uno spazio che non ha uguali negli altri paesi, ma quale è l’audience ?
Come cittadino che paga il canone dovrei avere diritto a sapere se i soldi sono buttati perchè le trasmissioni a sfondo religioso vengono seguite da poche persone.

nessie

Ma perdere il 30% di presenze in quattro anni viene considerato un trend stabile?

Lunga vita a B16 🙂

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