Melzo (MI), primario anti-abortista si scusa e paga risarcimento

Il dottor Aleandro Aleti, primario di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Melzo (MI) vicino a Comunione e Liberazione, che lo scorso ottobre (Ultimissima del 28 ottobre) si era scagliato contro alcune donne che avevano intenzione di abortire gridando loro “assassine”, porge le sue scuse. Denunciato, ha scritto una lettera di scuse e ha versato un risarcimento. Le parti sono giunte ad un accordo attraverso il giudice di pace: le donne hanno accettato per non dover rievocare la loro dolorosa esperienza in tribunale.
Il primario ha sostenuto che il suo grido “era solo l’espressione dell’angoscia” e che non era sua intenzione criticare la “dolorosa scelta” delle donne. L’Azienda ospedaliera locale di Melegnano aprirà un’indagine interna per eventuali sanzioni disciplinari verso il primario.

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33 commenti

roberta

e il segreto professionale non ha valore in questo caso?
la privacy di queste donne e’ andata a frsi friggere….
ho idea che in mancanza di una denuncia non sarebbero arrivate nemmeno le scuse..

Stefano Bottoni

Per parafrasare Luciana Littizzetto quando parlava delle “scuse” di Feltri a Boffo: prima, primario delle mie ghette, getti addosso a quelle donne una tonnellata di letame, e poi vorresti ripulirle con un cotton fioc???

nemo

E poi si blatera tanto di chi “istiga alla violenza”… ovviamente additare pubblicamente e con rabbia qualcuno come “assassino”… non significa affatto esser violenti, fomentare odio e risentimento…

Andrea (Mi)

Scuse fasulle, fossi stato in loro sarei andato in tribunale e gli avrei fatto sputare sangue, altro che accordo!!!

maresca

uno spiraglio di luce in questa terra martoriata dalla piaga del bigottismo

Giovanni

Che faccia tosta che hanno queste persone, prima inquisiscono poi chiedono perdono.

#Aldo#

A proposito di scuse, m’avete fatto venire in mente questo: «Il mio nemico non ha divisa / ama le armi ma non le usa / nella fondina tiene le carte Visa / e quando uccide non chiede scusa.» (D. Silvestri)

Maurizio D'Ulivo

Il contenzioso fra le pazienti e il medico si chiude qui, visto che un accordo fra le parti è sufficiente in questo caso.

Resta però aperto un altro punto: un ginecologo, addirittura primario di un reparto, di un ospedale pubblico, può permettersi un comportamento simile senza incorrere in un procedimento disciplinare avviato dalla sua azienda di appartenenza?

E, inoltre, può essere ritenuto idoneo allo svolgimento della funzione di aiuto nei confronti delle pazienti? E a ricoprire il ruolo di primario?

Chiusa la vicenda giudiziaria, resto convinto che la sua ASL di appartenenza dovrebbe intraprendere iniziative in questo senso.

Stefano Grassino

Hai ragione anche se nutro seri dubbi sul fatto che l’azienda prosegua l’iter sul piano disciplinare. L’italia è un paese marcio dove la giustizia, almeno fino ad oggi, viene automaticamente soppiantata dalla politica. Credi davvero che la mafia sia a Palermo? Credi davvero che comunione e liberazione……………………………………………

Maurizio D'Ulivo

Probabilmente sono anch’io convinto di quanto lasci intendere tu: ed è solo la ASL in questione che potrebbe dimostrare che i nostri timori sono solo pregiudizi, adottando le iniziative e i provvedimenti appropriati al caso.

Ma da ritenere indispensabile che ciò avvenga a ritenerlo probabile, ce ne corre…

#Aldo#

Questo dovrebbe essere particolarmente opportuno in un momento di caccia alle streghe come quella avviata dal brunetta contro i presunti dipendenti (sempre e solo pubblici, ovviamente, ché nel privato è tutto rosa) “fannulloni”. Che è, esistono streghe più streghe di altre? I primari sono “esenti” dal rogo mediatico in virtù di qualche incantesimo dirigenziale? Fosse stato un infermiere a gridare quella frase, come sarebbe andata a finire secondo voi? Mamma mia. che puzza!

POPPER

OF topic, scusate.

La messa in radio disturba il traffico aereo e il parroco di Asolo, don Giacomonei, nei guai, denunciato, gli è stata sequestrata l’antenna del Duomo.

Colpa delle interferenze: la sua radio usava le frequenze riservate ai piloti per comuni­care con la torre di atterrag­gio. Don Giacomo Lorenzon, denunciato per danneggia­mento di sistemi informatici e telematici, martedì non se ne fa­ceva una ragione: «È una cosa improvvisa, non so neppure io cosa dire».

Eh Eh caro parroco, la tua era una radio pirata, ora sovvertiamo anche le regole dell’etere in nome di dio? Ma per favore!

Gabriele

come non seguire le orme di radio vaticana che entra nei citofoni delle abitazioni? Beh perchè non entrare anche nelle torri di controllo e nelle cabine degli aerei? Figlioli redimetevi è per una buona causa!!! Ma speriamo che questa causa finisca davvero in tribunale!!!

pastafarian

Capisco benissimo la tua arrabbiatura, che è anche la mia, capisco anche l’uso liberatorio della parolaccia che spesso sgorga dal cuore, ma ti prego, visto anche che ci hai dovuto pensare per mascherare ciò che forse il moderatore non ti avrebbe passato, cerchiamo di non scadere a un tono di basso livello negli interventi.
Con simpatia (provare le stesse passioni) 🙂

Stefano Grassino

E’ vero. Mai prestare il fianco, anche perchè chi stà in alto (vedi il caro ministro La Russa) può dire tutto quello che vuole, mentre noi se usciamo di un millimetro dal seminato…………….apriti cielo.

Crudo Goriziano

Aleti in fonderia!…Aleti in fonderia!…così si risana l’eco-no-mia! E tutt’un d’un tratte…il coro…

marco

di solito i malati patologici chiedono scusa al loro dio più che ai loro simili.

Claudio Diagora

Se tutti i medici obiettori sono dei galantuomini come quelli di Ischia: obiettori in ospedale e abortisti nello studio privato…

gutul

Già, questi andrebbero denunciati ed espulsi dall’ordine dei medici.
Mi fanno aggrovigliare lo stomaco…farabutti!

Eusebio Pancotto

Perché “dolorosa esperienza”?
Non viene forse praticata l’anestesia?

Mirko

Il fatto che abbia preferito un accordo vuol dire che il suo avvocato gli ha ha fatto capire chiaramente che avrebbe perso la causa.
Almeno iniziano a sondare che ci sono ancora dei limitioltre i quali neppure loro possono andare… è gia qualcosa.
… per il resto,chi non risiede e lavora in lombardia,non puo capire sino a che punto realmente CL ha potere e ramificazioni in ogni direzione.

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