Fini e Bersani sulla laicità

Il presidente della Camera Gianfranco Fini e il segretario del PD Pierluigi Bersani hanno partecipato alla presentazione del libro di Rosy Bindi Quel che è di Cesare. I tre hanno discettato a lungo di laicità. Secondo Bindi, “attraverso la categoria di laicità ho cercato di percorrere le nuove sfide della modernità che attendono la politica non dimenticando il mio essere cattolica”. Secondo Bersani, ”A Cesare diamo la moneta, ma non l’uomo. La laicità per me resta la capacità della politica di decidere per il bene comune, e non sulla base di convinzioni religiose”. Sulla legge sul testamento biologico, il segretario PD ha affermato che “nelle norme uscite dal Senato c’è quasi un obbligo di accanimento terapeutico”. Gianfranco Fini ha detto che “chi è autenticamente laico non combatte nessuno, ma semmai i pregiudizi che portano all’intolleranza”, e ha affermato che, nella vicenda di Eluana Englario, si sarebbe comportato come i genitori: “la volontà di quella famiglia merita rispetto. Il progresso non può annullare la capacità di decisione dell’uomo”.

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60 commenti

Emanuela

Peccato che tutti loro abbiano condannato la sentenza di Strasburgo sul crocifisso…

Markus

Insomma appoggio il parere di fini che ormai è l’unico ad avere un’etica di sinistra 🙁

bismarck

Un’etica laica non è di sinistra, è laica punto. Vorrei ricordarti il risorgimento e la classe politica liberale che è riuscita a suo tempo a far prevalere la laicità.

Maurizio D'Ulivo

Sono totalmente d’accordo con quanto ha scritto bismarck: la laicità è un metodo applicabile ai vari schieramenti, solo che lo si voglia fare.

gutul

Evidentemente abbiamo idee molto diverse su cosa sia destra e cosa sia sinistra.
secondo voi, il lider dei liberali tedesco, è di sinistra?

Federico Tonizzo

Il “sinistrismo” di Fini?? glielo vedo intonato come il rossetto su un cammello… Credo lo faccia in questo periodo per mero cercavotismo. Se fosse realmente “diventato di sinistra” si sarebbe distaccato da Berlusconi!!!

Bruno Gualerzi

Tre affermazioni a mio parere più che accettabili. Anche se la più controversa – spero solo sul piano teorico, perchè per il resto sul piano politico della Bindi credo ci si possa fidare – è proprio la sua in quanto cattolica. Questa storia del ‘dare a Cesare quel che è di Cesare’ sempre tirata in ballo quando si parla di laicità, non mi ha mai convinto. Fin che ci sarà un papa, si sentirà sempre in diritto di dare a Cesare solo quanto rientrerà nei suoi disegni. E del resto Cesare (ogni riferimento al nostro ‘piccolo Cesare’ non è casuale) lo sa benissimo e, più che alla separatezza dei due poteri, ha sempre preferito lo scambio.

Manlio Padovan

Scusa Bruno; non ho capito, per miei limiti certo, il tuo commento.
Se le tre affermazioni sono accettabili, ti chiedo: dare a Cesare il solo denaro ma non l’uomo significa che l’uomo lo diamo a Dio?
Io trovo le tre affermazioni del tutto “politiche” e quindi buone per tutte le ricette.

Bruno Gualerzi

@ Manlio Padovan
Ritengo le affermazioni ‘accettabili’ se – cosa di cui per altro dubito coi tempi che corrono – avranno un seguito quando si dovrà decidere con i ballo davvero la laicità.
In quanto al “date a Cesare ecc.” cui si riferisce la Bindi mi è sempre sembrato un nonsenso, quale che fosse l’intento di chi l’ha affermato… cioè nientemeno che il figlio di dio! Quel dio che vorrà avere sempre tutto per sè, e che concederà a Cesare solo quel che deciderà lui di concedere, non quello che gli spetterebbe. Tradotto in pratica, per un cattolico coerente a Cesare (lo stato) spetterà solo ciò che dio (cioè il suo rappresentante in terra, il papa) riterrà opportuno dare. Insomma, niente separazione dei poteri per un cattolico coerente, ma un potere, quello spirituale la chiesa), che dovrà sempre prevalere su quello temporale (lo stato).
Forse tu ti riferisci a quanto affermato da Bersani. In effetti la prima parte della sua affermazione sembra proprio significare ciò che tu dici (Se l’uomo non lo diamo a Cesare, a chi lo diamo, a dio?). Mi rimetto alla seconda parte (“La laicità per me resta la capacità della politica di decidere per il bene comune, e non sulla base di convinzioni religiose”), sperando che quanto affermato abbia un seguito.

Bruno Gualerzi

@ Manlio Padovan
Avevo già risposto alla tua giusta obiezione, ma poi la rispsota è sparita, come successo altre volte. Forse ricomparirà (come è successo altre volte).
Comunque in breve dicevo questo, argomentandolo. Il “date a Cesare ecc.” per un cattolico che voglia essere coerente (ma l’incoerenza è nel vangelo stesso) non può mai portare alla laicità.
In quanto alle risposte ‘accettabili’ (anche quella di Bersani nella seconda parte), ovviamente saranno tali solo se – cose di cui per altro dubito fortemente coi tempi che corrono – saranno seguite dai fatti quando la laicità sarà tirata in ballo veramente.

bonini giancarlo

Misera proposta da parte mia (che avevo già buttato la all’inizio del nuovo millennio) :
se la piantassimo tutti, iniziando dai politici di “sinistra” o pseudo tale, di citare sempre, per qualsiasi argomento, frasi o detti provenienti da bibbia o vangelo?
Negli ultimi 2500 anni sono state scritte cose ben più aggiornate ai vari problemi che di volta in volta ci si presentano. Costoro credono di fare sfoggio di cultura, ma si tratta solo di”captatio benevolentiae”. Inventiamo invece nuovi modi per esprimere le soluzioni ai problemi attuali e lasciamo perdere una volta per tutte gli scritti bararici dell’età del bronzo nonchè le inutili blaterazioni circolari, senza succo chiamate vangeli.

de beauvoir

Perché la laicità non “combatte nessuno”? Non sono affatto d’accordo. Si vuole ridurla a un buonismo generalizzato della serie “mi va bene tutto, tanto sono tollerante”. E cosa vuol dire, alla fin fine, tollerare?

Stefano Grassino

La laicità può e deve combattere molteplici battaglie, etiche e politiche, importantissime per far uscire questo paese dalle tenebre e dal’oscurantismo clericale in cui versa da infiniti secoli. Tra l’altro vedo davanti a noi anni durissimi e non mi vergogno nel dire che se ne avrò la forza, non mi tirerò indietro nella durezza che sarà necessaria.

Claudio Diagora

“Chi è autenticamente laico non combatte nessuno” Sì, se hai a che fare con gente corretta. Ma qui abbiamo a che fare con gente corrotta… e avida, e lercia fino al midollo, e ipocrita….
Quel che è di Cesare lo abbiamo capito, e soprattutto lo ha capito la chiesa che se ne è riempita le casseforti. Ora vorrei capire cosa è “quel che è di dio”, perche io penso che con quel che è di dio non ci si riempie nemmeno un ditale! (dio compreso!)

Maurizio D'Ulivo

Chi è autenticamente laico non combatte nessuno, è vero, ma si deve pur difendere da quei molti che lo attaccano a titolo personale.

O no?

Flavio

A me questi tre che parlano di laicita’ fanno venire l’orticaria.
In ogni caso hanno detto cose generali e sensate, ma non mi aspetto grandi dimostrazioni di coerenza in futuro.

Near

”A Cesare diamo la moneta, ma non l’uomo. La laicità per me resta la capacità della politica di decidere per il bene comune, e non sulla base di convinzioni religiose”.

Cioè, prima dice che lo stato laico si deve occupare solo dei soldi, poi che si deve occupare del bene comune. A meno che, per bene comune non intenda solamente l’economia…questa la laicità di Bersani, che poi subito si contraddice attaccando le posizioni clericaliste sul testamento biologico e qui non mi pare che il denaro centri qualcosa.

Aiuto, non ci capisco più niente. Questi politici ormai sono schizofrenici e non si rendono nemmeno conto di quello che dicono.

Near

“Gianfranco Fini ha detto che “chi è autenticamente laico non combatte nessuno, ma semmai i pregiudizi che portano all’intolleranza””

Non si possono attaccare i concetti in astratto. Se si vuole combattere contro i pregiudizi e l’intolleranza, vien da sè che bisogna combattere contro coloro che questi concetti li propugnano e li difendono.

etuardu

Ma è anche vero che «ci sono due cose che non possono essere attaccate frontalmente: l’ignoranza e la ristrettezza mentale. Le si può soltanto scuotere con il semplice sviluppo delle qualità opposte.» (Lord Acton)

UssSafidy

Ber-sani.
Speriamo: se bevendo (molto) si rimanesse sani, lo voto subito.

Spinoza

A Cesare diamo la moneta, ma non l’uomo

L’uomo dev’essere di Dio, ovviamente (o meglio, di chi rappresenta Dio)…

vecchio laico

Una società laica è un bene per tutti, soprattutto in una prospettiva di prossimo futuro. Non c’entra nulla destra o sinistra. Immaginate un quadro in cui minoranze non cattoliche pretenderanno anche solo parte di quanto oggi ha la religione concordataria!

ignazio

Ora vorrei raccontare una barzelletta:
qualche anno fa c’erano: un comunista, una democristiana e un fascista che si trovavano d’accordo sul tema di laicità dello stato e …
ma … forse non era qualche anno fa, era ieri!
Ma … allora la barzelletta non si può più raccontare … perché oggi non è più una barzelletta è una tragica realtà per la laicità (quella vera però).

Roberto Bellassai

Bindi,Fini e Bersani,mi danno l’impressione che sui valori della laicità non sono per niente chiari,ma ambigui,dei politici ambigui che minimizzano, sfumano tatticamente sull’argomento e si defilano. Questo loro modo di comportarsi potrebbe passare per una specie di autorevolezza, che nasconde un’autoritarismo passivo.

Stefano Grassino

Hai messo il dito sulla piaga. Questa è sempre stata la politica italiana dal 1861 in poi. Non abbiamo nulla a che spartire con la politica dell’Europa.

libero

Il cattolicesimo più che una religione è un potere e i politici pensano di usarlo, mentre vengono usati.
Comunque: laicità popolare più di ieri, meno di domani, la fondazione critica liberale sta pubblicando il rapporto sulla secolarizzazione in Europa aggiornato.

http://www.criticaliberale.it/Default.aspx

stefano f.

ma quale laicità? stiamo parlando dell’italia, suvvia bimbi, svegliaaaaaaa 😀

libero

Nei periodi di confusione politica e transizione post ideologica ci sono momenti di sbandamento e i vecchi poteri trovano alleati in chi cerca di restare a galla.
L’Europa è fortunatamente laica e in qualche modo ci protegge, forse dovremmo rivolgerci di più alle istituzioni europee e alle altre organizzazioni laiche d’Europa.

Federico Tonizzo

A memoria, l’Europa laica ha “protetto” l’Italia dall’influenza del Vaticano solo secoli fa, con quelle invasioni barbariche che invadevano anche lo Stato della Chiesa (mi dispiace per i morti innocenti), inclusa la breve incursione di Napoleone, e poi soprattutto il 20 settembre 1870 quando i Piemontesi invasero la roccaforte del papa con la famosa “breccia di Porta Pia”; si dovrebbe aggiungere che in precedenza anche il protestantesimo e le eresie a loro modo cercarono perlomeno di contrastare la corruzione del papa. Ai giorni nostri, mi risulta che l’unica occasione in cui l’Europa abbia cercato di difenderci dal Vaticano sia stata la sentenza che chiedeva di togliere i crocifissi dai luoghi pubblici (ma temo non stia finendo bene, considerati i ruggiti selvaggi di La Russa eccetera). Qualcuno ha altre notizie su come l’Europa ci starebbe proteggendo dal Vaticano (se non con l’esempio)??

Maurizio D'Ulivo

Ancora una volta, in una molteplicità di voci, quella di Bersani è stata la meno convincente sul piano della laicità.

Comincio a chiedermi se egli sia davvero in grado di rappresentare anche le mie convinzioni.

Rasputin

Cominciano ad orientare la bandiera a seconda di come tira il vento, nulla più

che ci si può aspettare da dei politici?

Otto Permille

In un paese in ancora si crede diffusamente ai miracoli di padre Pio, alle apparizioni delle madonne di Mediugorje, alle guarigioni di Lourdes, ai segreti di Fatima ecc. che senso può avere sperare in un consolidamento della laicità? La storia del crocefisso ha fatto saltar fuori, come un esercito di sorci dal pavimento, quello che c’era e c’è in questo paese. Anzi, le reazioni, se pur irruente, sono state forse fin troppo contenute rispetto alle attese. Il paese resta nella sua anima profondamente bigotto. Ipocrita e bigotto. E i bigotti hanno una chance in più sui “laici”, anche se sono in minoranza. I bigotti fanno sempre corpo unico e così moltiplicano la loro forza.

bismarck

Concordo con il tema: la minoranza bigotta moltiplica la forza, ma sempre e solo grazie ai politici. Penso però come ho letto in alcuni commenti che da questa vicenda (rispetto a quanto credevo prima) si veda tutta la debolezza della ccar perchè non ho visto folle osannanti nelle piazze, neanche della minoranza, ma solo politici che vanno a baciare la sacra pantofola di ratzinger. Quanto hai commenti della gente comune dobbiamo riordarci l’ampia disinformazione sulla questione. Perciò penso che alla fine tutta questa cagnara clericale abbia un po’ svegliato gli atei dormienti.

Stefano Grassino

I sondaggi one-line dei maggiori quotidiani (La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa) davano i favorevoli alla sentenza di Strasburgo al 68% di media. Vorrà dire qualcosa si o no?

Popper

Siamo alla presenza di una religione politica, anche in aperto antagonismo di “bassa lega” nei confronti della chiesa quando questa apre agli immigrati e alla loro integrazione.

Maroni sembra risultare seccato dall’intervento del papa sull’immigrazione, mi domando se si aspettava che il pontefice applaudisse all’emendamento xenofobo sulla cassa integgrazione, presentato dal suo collega della commissione finanziaria, e dallo stesso Sacconi criticato e respinto da La Russa.

Il laico Fini dovrà prendere una decisione davvero laica, prendere le distanze dalla Lega in tutti i sensi, anche uscire dal partito per coerenza se necessario; non basta darle della stronza per il suo razzismo, lui stesso Fini non deve fare la stronzata di appoggiare il PDL

Dal momento che Fini Presidente della Camera e, quindi, al di sopra delle parti, decida finalmente di essere davvero rappresentativo di uno stato laico.

Popper

Preoccupati per le recenti dichiarazioni razziste del ministro dell’interno Brice Hortefeux, per il dibattito sull’identità nazionale, per l’intolleranza montante, gli immigrati in Francia intendono dimostrare di essere molto utili, cosa che potrebbe cambiare la percezione dei vecchi cittadini francesi sui nuovi cittadini francesi.

Io sento che dovremo affrontare seriamente questa bestia che si chiama razzismo politico o religioso e che si pensava fosse legato al nazismo e al fascismo di altri tempi, ma in Italia e in francia ed in altri paesi dl’Europa vi sono segnali preoccupanti di un risveglio nazionalista che è appoggiato anche dalla chiesa poichè è grazie al nazionalismo nazifascista che la chiesa ha fatto il bello e il cattivo tempo ed è sopravissuta.

Fini, con altri del suo modo di vedere, devono condannare e impedire alla Lega di essere determinante per il governo e il parlamento, è necessario si impongano assieme all’opposizione contro le politiche palesemente e sfacciatamente xenofobe.

faidate

“Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” è solo il parere di un profeta che vuol tenere il piede in due staffe e cerca di tenersi buono il padre e il re. Essa presuppone l’esistenza di dio e la presenza di un dittatore, ma, pur abusato, è un parere come un altro, e forse è ora di smettere di citarlo come fosse una legge universale.

Stefano Grassino

“Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”

Mica male: mettiamo nelle casse dello stati italiano i soldi del vaticano e mandiamo da dio i suoi preti.

Federico Tonizzo

Bisognerebbe almeno che, invece di DELIRARE di supposte “radici cristiane dell’Europa”, l’Italia si premurasse almeno di VERIFICARE (p. es. ogni 5-10 anni, magari con questionario anonimo via posta, tipo i censimenti) le consistenze numeriche ATTUALI E REALI di coloro che dichiarano di essere delle varie religioni (con le dovute sfumature di reale partecipazione mentale e non bigotta – questo è il difficile) e della non credenza, e poi di PUBBLICARE I RISULTATI.
A parte il fatto che le “radici” religiose dell’Europa erano politeistiche o totemistiche e che il cristianesimo fu poi impiantato a forza su tutto quello che c’era (al massimo fu quindi innesto forzato e non radice), il punto ora è: CHI SE NE FREGA delle “supposte radici”? Se un popolo restasse ancorato alle radici o supposte radici, allora non si schioderebbe eternamente dal suo angusto sasso e non progredirebbe in niente (fosse stato per la chiesa, la medicina sarebbe ancora al “Se sei malato è una punizione di Dio” o tutt’al più al “Prega che ti passa”). E pensare che in questi anni quasi tutti i politici (compresi molti FINTI-laici) e il Vaticano vorrebbero riportare indietro la società… ORRORE INFINITO!!!

rossana

Qualche decina di anni fa io mi consideravo di sinistra, ora che sono diventata molto più critica e desiderosa di correttezza, democrazia e soprattutto RISPETTO dell’individuo non saprei dire se ancora ha senso: destra e sinistra.
Vedo molte sfaccettature alle posizioni politiche. Quello che non vedo è la volontà di garantire all’individuo uomo ma anche animale la dignità della vita. Voto ancora la “sinistra” ma non nascondo che le dichiarazioni di Fini spesso mi sorprendono positivamente.
Io cercherei di cogliere quanto di positivo viene da qualsiasi parte venga, poichè credo nel dialogo e non nello scontro con il “diverso”(in tono ironico).
Buona fine settimana a tutti!

Claudio Diagora

La penso come tè, solo che mi considero non di sinistra, forse dovrei considerarmi un liberale nel senso filosofico del termine. Quindi mi trovo nell’impossibilità di votare perchè vorrebbe dire sottoscrivere un personaggio farsesco come berlusconi. Avevo pensato perfino di votare Boselli perchè nel suo programma aveva promesso di ridiscutere il concordato… Sapete tutti come è finita…. Buon week-end anche a te.

Federico Tonizzo

Il “sinistrismo” di Fini?? glielo vedo intonato come il rossetto su un cammello… Credo lo faccia in questo periodo per mero cercavotismo. Se fosse realmente “diventato di sinistra” si sarebbe distaccato da Berlusconi e da Bossi!!!

Federico Tonizzo

E invece di distaccarsi, proprio recentemente Fini ha fuso il suo partito con quello di Berlusconi… Figurarsi se Fini “pensa” realmente “a sinistra”!!!

rickygl

Fini non pensa a sinistra. Lui pensa secondo una logica liberale europea. Il fatto è che in Italia non esiste una sinistra vera e propria. Le uniche sinistre che abbiamo sono quella neo e post comunista e quella cattolica. Ovvero l’assenza totale di una sinistra liberale. Dunque è per questo che Fini sembra di sinistra, perchè è l’unico che parla in senso liberale, anche se di destra.

Paul Manoni

Bersani: “La laicità per me resta la capacità della politica di decidere per il bene comune, e non sulla base di convinzioni religiose”.

Fini: “chi è autenticamente laico non combatte nessuno, ma semmai i pregiudizi che portano all’intolleranza”

Qualcuno puo’ spegare a questi signori, che le leggi devono essere fatte secondo le esigenze di tutti i cittadini e non su quelle della CCAR!?!?

robby

ancora si crede,a tutte queste parole,che non sono che polvereìì..durano il tempo che conviene a chi le afferma,guardate bersani,quando nella sua classica mediocrita ,di chi fa splendere valori solo per chi,cerca voti e caduto in una spudorata superficialita ,”ma il crocefisso non lede nessuno “,da qui si capisce che il loro proclami sono solo,spot costruiti,per chi crede in demagogia,sermoni.dichiariazioni,(cioe l oppio dellle pecore)..poco tempo fa ho letto un libro,si chiama dichiarazia,e il promo sulla copertina dicè cosi:l italia e cosa pubblica fondata sulle dichiarazioni..se leggete?questo libro tutte le dichiarazioni ad esempio di fini,altro che liberale ,ma gran paraculo di destraììe ruffiano di sinistra.leggete i discorsi di fini tra il 1991-1995,e poi tornate qua a giudicarlo…

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