Washington, ultimatum cattolico: niente servizi sociali se passano le nozze gay

Un pesante macigno è stato collocato sulla strada del riconoscimento dei matrimoni omosessuali da parte del consiglio comunale della capitale USA. L’arcidiocesi di Washington ha infatti comunicato ufficialmente che, qualora fossero approvati, interromperà l’erogazione dei servizi sociali da parte delle sue organizzazioni. L’arcidiocesi riceve ogni anno diversi milioni di dollari per fornire i suoi servizi. I sostenitori delle nozze gay chiedono che ci si rivolga a un altro partner: “non rappresentano, a mio parere, una componente essenziale dell’infrastruttura dei nostri servizi sociali”, ha commentato il consigliere David A. Catania, intervistato dal Washington Post.

Archiviato in: Generale

38 commenti

agnese l'apostata

e allora niente più quattrini per le vostre attività caritatevoli
INFAMI

Popper

Ai credenti che scrivono in questo blog, non aggiungo altro a ciò che l’UAAR ha introdotto con questo articolo del Washington Post, tuttavia, sapete come questo ultimatum cattolico vi colloca nell’insieme degli sforzi di separare la chiesa dallo stato e, di conseguenza, gli sforzi di rispettare tutti i diritti dell’uomo, quindi i ricatti non sono cristiani, anche perchè Cristo stesso non ricattava nessuno, a maggior ragione quelli che si ispirano alla sua immensa carità divina.

Ma forse ho chiesto troppo ai credenti? Oppure sono diventati cosi cinici da replicare con cattiveria alle mie ragionevoli perplessità circa l’autenticità della carità che a parole predicano ma nei fatti ganno pesare e ricattano se non ci si adegua alle loro gesta ispirate.

Antonio

Se la Chiesa riceve soldi per i suoi servizi sociali, allora non è carità. Il suo ricatto è semplicemente aberrante. Che Washington esternalizzi i suoi servizi sociali tramite altri partner, allora.

Reiuky

Fatemi capire bene: questi ricevono soldi dal governo per fare assistenza, e ora minacciano di non fare assistenza?????

Facessi parte del governo proporrei di andare avanti comunque, e se loro non fanno assistenza, di chiamarli in giudizio (dopo aver tagliato loro i fondi)

Magar, bieco illuminista,

Questo è quel che succede ad appaltare i servizi sociali ad organizzazioni dichiaratamente ideologizzate.

Popper

Caro Reiuky hai ragione! Tu pensa che anche in Italia questo ultimatum sarebbero disposti a farlo nei coinfronti di Berlusconi se non cacciase fuori i soldi, quindi, al contrario, lo attaccherebbero attraverso i giornali e lo ricatterebbero con il dirgli: adesso sosterremo altri indirizzi politici, per esempio l’UDC o anche il PD, tanto questi basta avere il potere che si calano le braghe davanti al vaticano.

Persino Bersani non saprebbe rispondere in modo laico al papa ma cederebbe al ricatto in nome della sua visione della democrazia, ma una volta andato al potere…. bej potete immaginare come continuerebbe ad erogare soldi alla chiesa, quindi, Bagnasco aveva detto bene qualche giorno fa ad Assisi, nel parlare della presenza dei cattolici in politica, tanto lui lo sa che sono ricattabili se fosse loro dato dalla chiesa un aiutino perchè votino per questo o per quel partito, lui lo sa che in politica la chiesa non è eludibile.

Bruno Moretti Turri

Basta dare i milioni di dollari per i servizi sociali agli atei razionalisti di Center For Inquiry Washington D.C. invece che ai papisti, ed è tutto risolto.

darik

e io continuo a stupirmi del vostro stupore!?
se la religione; anzi, tutte le religioni operassero secondo i precetti da esse predicati, il mondo sarebbe un po’ diverso; ritengo in meglio…(forse?)
esse invece sono delle multinazionali il cui scopo (abbastanza palese) è l’esercizio del potere,
con i relativi benefici ad esso connessi, per raggiungere il quale ogni mezzo è lecito.
il risultato si vede!
quindi meno stupore e più azione!….se non vogliamo essere sopraffatti del tutto.

Rasputin

“L’arcidiocesi riceve ogni anno diversi milioni di dollari per fornire i suoi servizi.”

Non vedo il problema. Chiudere il rubinetto, e gestire i servizi direttamente con gli stessi soldi (Scommettiamo che i servizi ne risulterebbero migliorati, senza pretame che ci fa la cresta?)

Roberto Grendene

@ Magar, bieco illuminista

esatto.
e’ quel che succede nel nostro paese: si usano parole altisonanti, quali “sussidiarietà” e “comunità”, ma quel che viene messo in pratica e’ un controllo ideologico di servizi sociali, culturali, assistenziali da parte di associazioni ideologiche, spesso omofobiche, sessiste e nemmeno lontanamente democratiche (si pensi alle parrocchie o, peggio, alle Curie, o peggio, alla CEI)

pincopallino

Significa che l’arcidiocesi mette prima la lotta contro le unioni di persone dello stesso sesso rispetto all’aiuto dei bisognosi… più chiaro di così….

fra

@roberto grandene

stai tranquillo che le parrocchie aiutano tutti, senza chiedere né la religione né l’identità sessuale né niente. Ogni pomeriggio nella mia parrocchia c’è tantissima gente di ogni etnia e di ogni credo che si mette in fila per ricevere dei viveri e roba con cui vestirsi..

Popper

Caro Fra, forse lo non lo farà la tua realtà parrocchiale ma il sindaco del Comune Azzano Decimo, leghista, è intenzionato a mandare la polizia a casa degli immigrati per consegnar loro un questionario ambiguo, oseri dire, perchè posso solo immaginare quali domande prive del rispetto per la privacy saranno proproste per la compilazione.

Non mi sembra che questo gesto sia privo di un pregiudizio di bassa lega, oserei dire.

Flavio

La vera domanda e’ “puo’ la chiesa ricevere soldi pubblici se discrimina i gay?” Insomma sara’ lo stato a tagliare i fondi alle organizzazioni omofobiche. E sono completamente d’accordo, ci sono associazioni civili e laiche che possono fornire servizi senza discriminare nessuno.

Murdega

# fra scrive:
15 Novembre 2009 alle 19:04

@roberto grandene

stai tranquillo che le parrocchie aiutano tutti, senza chiedere né la religione né l’identità sessuale né niente. Ogni pomeriggio nella mia parrocchia mette in fila per ricevere dei viveri e roba con cui vestirsi..
—–
Quello che fai tu lo fanno anche altre assocciazioni non catvat ,quindi la tua opera non è più meritoria di altre .Il fatto di essere un fra non ti fa essere ne peggiore ne migliore.
L’opera onora chi la fa,l’avresti fatta ugualmente senza essere (presumo) un clericale ?
I soldi per la beneficenza chi li sborsa? Se sono i tuoi questo ti rende onore.

Billy Belial

Alcune religioni spesso fanno paura, il cattolicesimo spesso fa schifo

Popper

Si Murdega, hai ragione, i cattolici fanno la carità in nome di dio e con soldi dello Stato ed è millantato credito se poi, invece di ringraziare gli italiani, ringraziono un ipotetico signore senza portafoglio e in croce, brandendolo come se fosse il simbolo della carità cristiana, ma in realtà è stato idolatrato ed è per altro una presenza nelle aule scolastiche che viola la libertà laica.

bismarck

Ah la carità cristiana sempre disinteressata….. (ai problemi della gente).

Federico

Offriteli voi i servizi sociali… così il ricatto diventa inefficace

vittorio

questo comunicato sarà stato fatto dai “capoccia”: chissà quanti dei volontari che lavoreranno perché credono nel vangelo saranno d’accordo.

Nietzsche---

E questa, questa è carita cattolica? Che profondo disgusto.

Kanna Shirakawa

ah ah ah … scusate, ma non riesco a non ridere, la cosa e` grottesca pur nella sua tragicita`

io do i soldi a qualcuno perche` poi questo qualcuno li usi per aiutare .. me, ma “volontariamente”, cioe` come sua gentile concessione (e gia` questo e` abbastanza demenziale), per arrivare a sentirmi dire dopo che glieli ho dati che non mi aiuta perche` gli sto un po’ sulle balle

dai, davvero .. spero che le chiese proseguano su questa strada lastricata di reazioni isteriche, perche` dai e dai qualcuno forse comincera` ad avere qualche dubbio 🙂

Paul Manoni

Ho visto uno spot in TV contro l’omofobia proprio oggi….
Andate a dirlo al Vaticano, ho subito pensato. 😉
Vabbe’….

Cio’ che succede a Washington e’ aberrante…Siamo alla LOGICA DEL RICATTO!
Se tu stato riconosci gli omosessuali, io chiesa taglio le mie opere di assistenza…peraltro gia’ largamente pagata con i dollari dei contribuenti!

Che tipo di carita’ e’ quella che viene pagata e strumentalizzata per le ingerenze ed i propri interessi ideologici e pecuniari???

Detto tra noi…la chiamerei IPOCRISIA ma quando si parla di chiesa, la parola diventa assolutamente inflazionata ormai…

Ben gli sta comunque agli IPOCRITI americani, che “in god we trust”, giurano sulla bibbia e poi permettono la pena di morte.

Chiericoperduto

Considerando che la popolazione cattolica, e quindi le sue strutture, in America non arriva al 30%, in Italia tale ricatto sarebbe di gran lunga più efficace, non solo in virtù della maggiore capillarità di parrocchie, confraternite, ecc..ma soprattutto perchè lo Stato Italiano, per comodità politica, necessità economica, pigrizia o che altro dir si voglia, ha di fatto “appaltato” buona parte del welfare alla chiesa, oltre ad altro volontariato.
Immaginate se la chiesa decidesse di fare “sciopero” astenedosi di fornire i suoi servizi tipo ospizi, istituti di riabilitazione, scuole, asili (dove non arrivano quelli pubblici), centri per disabili, comunità di recupero, misericordie,ecc…
Per poter fare scelte politiche libere e “controcorrente” in Italia, bisogna prima rendersi autonomi sotto l’aspetto dei servizi sociali e sanitari.

enrico mini

Lasciamoli DISONORARE il loro dio! Vedremo quale sarà il loro vantaggio.

Dalila

Il problema è che moltissimi americani non sanno neppure che l’ateismo sia un’opzione…

dysphoria_noctis

fra l’altro, Bologna Sette ha appena pubblicato un articolo in cui si lamenta che i preti “giovani” possano guadagnare solo 850 euro netti mensili… contando che, per non fare nulla dalla mattina alla sera, non hanno né tasse né affitto né (spesso) bollette da pagare, direi che a pigliare 850 euro pulite pulite stanno meglio del 90% degli italiani. ah sì, dimenticavo… piangere miseria è lo sport nazionale praticato dai gonnellons…

Marco Uno

L’arcidiocesi interromperà i “SUOI” servizi ai cittadini, che sono pagati dai cittadini stessi?

Questi sono parassiti, ma per dare retta a un ricatto così servono dei de-menti.

Inoltre da notare, nessuno scrupolo a sospendere aiuti a figli di dio pur di negare diritti ad altri figli di dio. Insomma un quadretto cristiano d.o.c.!

Maurizio D'Ulivo

Visto il ricatto, la soluzione mi pare a portata di mano, e la si può attuare in 2 fasi:

1) a partire dalla prima data disponibile (1° gennaio 2010?) si affidano i servizi sociali fin qui svolti dai cattolici (ma pagati, manco a dirlo!, dal municipio) ad un’associazione non confessionale: ovviamente, nello stesso momento, si tolgono ai cattolici anche tutti i finanziamenti pubblici relativi: ci sarebbe anche il vantaggio di non permetter loro di “farsi belli” con i soldi altrui… troppo facile farsi vedere tanto buoni e bravi quando paga pantalone!

2) fatto questo, si sarebbe tolto ai cattolici ogni arma di ricatto: si potrebbero dunque approvare le nozze gay senza correre il rischio di penalizzare chi usufruisce dei servizi sociali.

A questa gente, che usa un servizio pubblico e pagato con i soldi pubblici non solo per proselitismo, ma anche come arma di ricatto, un calcio in culo è l’unico trattamento appropriato.

FloraSol Accursio

Rasputin scrive:
Non vedo il problema. Chiudere il rubinetto, e gestire i servizi direttamente con gli stessi soldi (Scommettiamo che i servizi ne risulterebbero migliorati, senza pretame che ci fa la cresta?)

perfettamente d’accordo!!!

Commenti chiusi.