Crocifissi, il clima è ancora caldissimo

Continuano senza apparente soluzione di continuità le polemiche sulla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche, innescate dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha fatto seguito a un ricorso presentato da una socia UAAR con il sostegno dell’associazione. Un editoriale attribuibile al direttore è stato pubblicato su Famiglia Cristiana: nel testo si lamenta la scarsa conoscenza della storia da parte dei membri della Corte, sostenendo che “le radici cristiane sono così profonde che reciderle rende incomprensibile il patrimonio di cultura, storia, arte e valori del nostro Paese”. Il crocifisso, secondo il settimanale paolino, sarebbe “parte integrante della nostra identità di popolo. Parla al cuore dei credenti, ma allarga le braccia sulle sofferenze di ogni uomo e donna”: “senza i simboli più cari”, si ricorda, “ci si allontana dalla volontà popolare”, e la memoria sarebbe dunque “condannata all’”alzheimer civile””.
Sempre Famiglia Cristiana ha ospitato la lettera di una non credente, che ha ricordato che i cattolici “non sono i detentori assoluti del codice morale”. Le è stato risposto che le posizioni politiche degli esponenti cattolici non sono dettate dalla loro religione: “invece, il fare leggi giuste in nome della dignità della persona e dei suoi diritti è compito di ogni cittadino, credente o non credente”, e “teorizzare l’impossibilità di una morale oggettiva condivisibile, perché tutto è relativo, riduce la società a un insieme di individui o gruppi di individui” e “rende impossibile la società”.
Anche il papa parrebbe aver fatto oggi un accenno alla discussione del crocifisso, nel corso dell’udienza generale, invitando a pregare “perché tutti coloro che hanno a cuore un autentico umanesimo e il futuro dell’Europa sappiano riscoprire, apprezzare e difendere il ricco patrimonio culturale e religioso di questi secoli”. Secondo la diocesi di Padova, nel cui territorio ha avuto inizio l’iniziativa giuridica, il crocifisso “nei secoli è divenuto anche un simbolo umano, culturale, oltre che religioso”, e pertanto “riferimento etico e culturale per quanti – laicamente – in questo simbolo ritrovano quei valori universali che il Cristo crocifisso incarna, a favore di tutti e mai contro qualcuno”.
Prosegue anche la bagarre politica. A Trento, riporta La Voce del NordEst, il consigliere leghista Alessandro Savoi ha appeso di propria iniziativa un crocifisso in aula: si è dovuto sospendere la seduta per consentire la sua rimozione, ai sensi del regolamento vigente e per “evitare strumentalizzazioni”. A Taranto il consiglio comunalesi si riunirà venerdì per discutere un ordine del giorno anti-Strasburgo: secondo il proponente, il consigliere del Partito Democratico Raffaele Brunetti, la sentenza “non è altro che un’interpretazione contro la libertà religiosa aperta a tutti gli uomini”, perché il crocifisso “è dovunque simbolo di pace e amore tra gli uomini, e come tale parte integrante della cultura occidentale aperta a tutti gli uomini di razza e culture diverse”. A Genova un’analoga proposta da parte del centrodestra è stata invece bocciata prima ancora di essere posta in discussione.
Per allegerire la pesantezza della situazione si può ricorrere alla striscia di Stefano Disegni pubblicata sul Fatto Quotidiano che peraltro ricorda anche la campagna oneri avviata dall’UAAR: oppure, per chi è iscritto a Facebook, dare un’occhiata al gruppo La pizza margherita in aula è un simbolo della nostra tradizione, che ha già raggiunto quasi 9.000 membri (“Stando alla Gelmini il crocefisso dovrebbe rimanere in aula in quanto sarebbe ” un simbolo della nostra tradizione”. Vero!!! Giustissimo!!! Ma allora ci voglio pure qualcos’altro: 1 – La pizza; 2 – Foto ritratto di Moana Pozzi; 3 – Il busto del re (uno a caso)… “).

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74 commenti

Anthony Logan

“è dovunque simbolo di pace e amore tra gli uomini, e come tale parte integrante della cultura occidentale aperta a tutti gli uomini di razza e culture diverse”.

infatti si vedono gli effetti:

crociate, autodafè, marranismo, shoah, esorcismi ecc.

Claudio Diagora

Però i cristiani non si sono fatti tanti problemi a recidere le radici greco latine della società in cui si sono infiltrati. Non credo che l’occidente ci abbia guadagnato scambiando le sue radici greco-latine con quelle giudaico-cristiane. Con buona pace per quelli che vorrebbero che fosse inserito nella costituzione europea.

Stefano Bottoni

Ho letto oggi su “La Stampa” che un deputato UDC intende proporre un disegno di legge che renderebbe OBBLIGATORIO il crocifisso in TUTTI gli uffici PUBBLICI del Piemonte (si sta parlando della giunta regionale, dove per fortuna l’UDC è in minoranza, ma alle prossime elezioni potrebbe allearsi col PD).
Ma vi rendete conto??? Come è caduta in basso la terra natia di Cavour???

Giovanna

@ Claudio Diagora
Infatti. Per non parlare poi di tutte le radici culturali recise a colpi di croce in tutto il mondo.

Flaviana

a quando una manifestazione a livello nazionale per manifestare contro questi abusi?

Tommaso B.

Bene, evidentemente, quando nell’ immediatezza del caso, sostenevo che difendere
la presenza del Crocifisso nelle aule in nome della tradizione, significava metterlo
sullo stesso piano della Sagra della Salsiccia, non parlavo a vanvera !!!!

Magar, bieco illuminista,

Veramente a teorizzare l’impossibilità di una morale oggettiva condivisibile, perché tutto è relativo sono semmai i cattolicisti, quando ogni tre per due si appellano (incongruamente) alla “libertà di coscienza” per intromettersi nelle coscienze altrui, e chiedono un “diritto speciale” per assecondare le loro credenze religiose.

Come possa una morale oggettivaessere fondata sull’assunto che “fondamentalmente siamo tutti cristiani”, beh, è il caso di dire che Dio solo lo sa…

Se poi la loro “morale oggettiva” non è ristretta al campo delle regole di civile convivenza, bensì pretende di ficcanasare nell’intimità dell’individuo, e uniformare tutti quanti noi ad una “coscienza di stato”, allora la chiamino con il suo nome: totalitarismo.

La risposta di Famiglia Cristiana, peraltro, ha l’ipocrisia di voler ammantare di razionalità e universalismo etico atteggiamenti del tutto ideologici e dogmatici come la “religione pro-life”.

Paul

Secondo me la questione è volutamente mal posta.
La vera domanda è: considerando l’impatto della cristianità in una considerevole porzione della storia del continente europeo (non tutta!), come vivono e vedono le varie nazioni il suo ruolo NEL FUTURO?
Ritengono che sia una eredità di cui essere orgogliosi in toto? SI sentono tutte rappresentate dai valori del cristianesimo, specie i più “precettivi”? Pensano che ci siano altre espressioni culturali ed identitarie altrettanto importanti? L’autorità della Chiesa cosiddetta di Roma è riconosciuta da tutti?

E ancora: L’unione Europea è un organismo che deve guidare il continente nel mondo del futuro o deve celebrare il suo passato? Perché si vogliono riconoscere solo certi aspetti della controversa influenza del cristianesimo, tralasciandone volutamente i più scomodi, per non dire sanguinosi?
Perché L’UE sarebbe persa se non riconoscesse le radici cristiane, ma questo pericolo non si configura per le radici Greco-Romane, per il Rinascimento etc…?

Altro aspetto interessante:I popoli scandinavi, gli islandesi ed i danesi devono disconoscere tutto quel patrimonio di cultura che viene snobisticamente sdoganato come “mitologia nordica” o possono legittimamente chiederne il riconoscimento?

borgarelli

Io non voglio stare tutti i giorni in un’aula sotto quel truce cadavere che mi guarda
ma lo si vuole capire che così com’è il crocifisso è puramente un simbolo religioso?
ci vuole tanto?
è parte integrante della nostra cultura ma lo sono anche le radici greco-latine come dice Claudio Diagora
Gesù,il cristo,il messia o il figlio di dio che dir si voglia non si può negare che sia stato uno dei personaggi in assoluto più importanti della storia dell’umanità:credo sia stato il primo uomo documentato che abbia declamato l’uguaglianza e la fratellanza di tutti,senza contare che è stato giustiziato per ciò che diceva.
se venisse preso in questo senso (cioè di cristo come uomo che voleva portare la pace e non come figlio di dio) sarei favorevole affinchè la sua immagine fosse esposta in luoghi pubblici,ma allora non sarebbe di certo l’unica
infatti vorrei l’immagine (non la rappresentazione del cadavere,che è ai limiti della necrofilia) di gesù come uomo, di gandhi, di nelson mandela……….ce ne sarebbero diversi da esporre. allora propongo:si esponga in un’aula l’immagine di darwin,in un’altra quella di gesù,in un’altra galileo,poi gandhi ecc.
tutti i grandi della storia meritano di essere presenti nelle scuole e di insegnare con la loro vita alle giovani generazioni,non solamente uno che a detta di un libro è il figlio del creatore

faidate

I simboli sono esposti per influenzare chi li vede (altrimenti perché esporli?). Se si vogliono influenzare le giovani menti (gli alunni delle scuole pubbliche) bisogna che preliminarmente si sia concordato, a livello nazionale, come per i programmi scolastici, il messaggio che si vuole trasmettere. Ad esempio, la falce e il martello simbolizzano anche la nobiltà del lavoro nei campi e nelle fabbriche: ma molti obietterebbero alla indiscriminata esposizione di quel simbolo in tutte le scuole italiane, perché vi si possono leggere anche altri messaggi, sui quali non tutti concordano. Come per il crocifisso.

Claudio Diagora

A Paul
La questione è che la chiesa ha occupato tutto lo spazio arrogandosi un monopolio morale. Se, per esempio, qualcuno avanzasse timidamente la proposta di inserire l’insegnamento della filosofia nelle scuole e facesse capire che non è così astrusa come si pensa, che i principi logici sono necessari e, soprattutto facili da comprendere. Ma la chiesa ha occupato tutto lo spazio e nonostante non sia all’altezza dei tempi non vuole e non può togliersi di mezzo semplicemente perchè è al centro di un enorme business: la chiesa esiste di per sè. La chiesa è un’azienda che non produce niente ma qualcuno glielo paga…

Alessandro Bruzzone

Non riesco a leggere il fumetto di Disegni, alla seconda vignetta ero già piegato dal ridere… ora riprovo… 😀

Marino Cervetto

Bisognerebbe creare un bel database che registri ed aggiorni tutte le prese di posizione ed iniziative o proposte politiche dei vari soggetti politici (soprattutto locali) su temi “sensibili”.

Poi lo si usa quando ci sono le elezioni .

Paul

@Claudio

Pienamente concorde con te. Il senso delle mie domande è di mettere in luce come vengano trascurati gli aspetti più importanti della questione “radici dell’europa” preferendo la quantità storica alla qualità culturale. E, come dici tu,che quel monopolio culturale la chiesa se lo autoassegna ogni volta, ma che nella realtà dei fatti non le appartiene.

io ho frequentato un istituto tecnico, ma mi risulta che nei licei si studi già filosofia…

TalebAteo

tra non piu’ di un decennio rideremo di questi miserabili colpi di coda da parte della fraudolenta oligarchia di imbonitori

luca t.

Mah, il crocifisso “è dovunque simbolo di pace e amore tra gli uomini” ???

E’ “a favore di tutti e mai contro qualcuno”?

Non per contraddire, ma quest’estate ho visitato il santuario di Santa Maria di Leuca, davanti al quale campeggia un grande (e pare famoso) crocifisso.

Alla sua base una iscrizione, nella quale si legge “questo crocifisso sia di conforto ai credenti e di terrore ai miscredenti”.

sabre03

aspetto con ansia la conferma della sentenza per stappare il Ferrari
ne offrirò poi a scuola per 5000 euri che lo stato italiano cattolico dovrà versarmi dopo la sua inevitabile condanna

AndreA

Vorrei solo sapere che aspetta l’Europa civile a buttarci fuori.

peppe

La Striscia a fumetti di Disegni fa sganasciare ma tristemente riflettere… altrochè…

bismarck

Per sapere quanti cattolici ci sono in italia basterebbe chiedere a bruciapelo alla gente che significato ha la messa. Saputo questo sapremmo anche che significato ha il crocifisso per la gente. Sul valore culturale però mi sembra che gli entusiasti del crocifisso in aula fin qui sentiti prendano in esame solo il 10% di elementi positivi del suo significanto, tralasciando il restante 90% di elementi negativi.

Luca Gambetti

My friends, ricordo a tutti quanti che la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo NON HA VIETATO il crocifisso nelle aule, ma ha DENUNCIATO IL PROVVEDIMENTO ITALIANO CHE LO RENDE OBBLIGATORIO. Il crocifisso è perfettamente lecito se nessuno si lamenta, mentre non può essere imposto a nessuno.
Sono completamente d’accordo con la sentenza, ma per favore non scriviamo – come nella home page del sito – che la Corte dice no ai crocifissi. E’ un falso che serve soltanto ad alimentare un’inutile rissa riducendo l’efficacia di una grande battaglia di civiltà.

Ivo Mezzena

temo ci vorrà la forza per applicare la sentenza UE. Le pecorelle ignoranti sono troppo indottrinate

gianfranco

Io comincio a preoccuparmi… questa iniziativa sta diventando un boomerang.
La campagna mediatica e il lecchinismo elettorale di molti stanno riportando 3 passi indietro quello che sembrava un passo avanti, e rischiamo di ritrovarci i crocefissi pure dove non c’erano mai stati.
E’ di oggi un iniziativa a livello europeo di tutti i partiti (PD compreso) per mettere pressione (chiamiamola intimidazione) ai vari organismi comunitari per rendere “normale” l’anomalia italiana sul tema.
Povera italia…

maxalber

Oggi, fra le lettere anonime di minaccia di morte ricevute, ce n’era una (non molto diversa dalle altre) di don alberto.
Evidentemente roso dalla rabbia della sentenza di Strasburgo e ancor più roso dall’irritazione di non riuscire più ad intervenire in questo blog come cattotroll professionista, non ha resistito alla tentazione di spendere i (nostri) soldi per carta inchiostro e francobollo e scrivere al mio indirizzo di casa per tacciare questo blog (uno dei pochi luoghi in cui si possono confrontare liberamente le idee – provate a parlare in un blog cattolico….) di “MINISTERO DELLA VERITA'” (un richiamo all’ateismo di stato di comunista memoria?) che avrebbe dimenticato cancellare un mio *insulto* nei suoi confronti.

Sapete quale sarebbe l’insulto?
Quello di avergli dato del provocatore….!

Certo che paragonato alle lettere dei suoi correligionari che scrivono:
“Spudorata puttana di 1° categoria delinquente vanagloriosa che ti chiami S.L. Ti uccideremo a colpi di coltello da macellaio assieme a quel maiale di tuo figlio e quel pederasta di tuo marito. Noi non scherziamo!!! Siamo i vendicatori della croce! Forse altri arriveranno prima di noi! Non ti azzardare a chiedere protezione a mezzo scorta forze dell’ordine! Ti sbudelleremo – ti faremo a pezzi!.. ecc. ecc.

Paragonato a questi, dicevo, il mio insulto appare degno di un’espulsione immediata dal blog.
Invito quindi i moderatori a bannarmi e a riammettere immediatamente il povero don alberto, vittima di calunnie e di improperi indegni di un paese dalle radici cristiane.

Non so quando sarò riammesso.
Un augurio di buoni interventi al don e ai cattotroll che così brillantemente argomentano la loro difesa al più prezioso simbolo di laicità di questo paese: il crocifisso.

frank

# Alessandro Bruzzone scrive:
11 Novembre 2009 alle 18:56

Non riesco a leggere il fumetto di Disegni, alla seconda vignetta ero già piegato dal ridere… ora riprovo…
_______
Io l’ho aperto con Chrome ‘veramente bello,come dire una sana satira.

sabre03

*gianfranco
qui nel Molise siamo da sempre nella cacca cattolica. Un crocifisso in più non farebbe comunque la differenza.
Scuola pubblica di mio figlio:
intitolata a GP2
Grande dipinto a tutta parete di GP2 con i bambini
ampio androne con altarino alla Madonna (non ricordo quale) e fasci di fiori ai suoi piedi con lumini
In ogni classe:
gigantografia del GP2
piccola foto del Razz
crocifisso

esci dalla scuola:
stradone con 3 statue di PPio
Ogni negozio ha o in vetrina o alle casse crocifisso, foto PPio e santini vari
Quasi ogni auto ha il suo santino o crocifisso appeso al retrovisore

ma è così in tutta Campobasso
dimmi tu….

Roberto Grendene

la striscia di Stefano Disegni e’ eccellente

Contiene un riferimento esplicito alla campagna oneri dell’UAAR.
Il documento che sembra leggere Ratzinger è questo:
http://uaarbologna.altervista.org/files/volantino_oneri.pdf
(seconda facciata)
La cifra e’ un po’ piu’ bassa, circa 700.000 euro per la Curia Arcivescovile nel 2004 a Bologna, ma ci sono poi testimoni di Geova, comunità ebraica, avventisti del 7° giorno, ecc. ecc. che si prendono anche loro più di 100.000 euro
E una spartizione simile avviente ogni anno!

De Sade

Caro Gianfranco non ti devi preoccupare. Ad ogni azione corrisponde una reazione. La sentenza è la causa della reazione dei creduloni e di coloro che sono ammanicati con i Vat. Vedila come una partitina a scacchi, siamo appena alle prime mosse, bisogna essere cauti, iniziare a disporre i pezzi sulla scacchiera, comunque sarà una partita epocale …

Il Filosofo Bottiglione

io non ho ancora capito cosa altro voglia dire il crocifisso oltre ad essere un simbolo religioso, qui i significati si sprecano.
ma mi pare abbastanza simbolo religioso da essere in contrasto, la sua esposizione nelle aule statali, con la laicità sancita dalla Costituzione

De Sade

L’enormità di denaro che fluisce dalle casse dello stato italiano per finire in tasca a queste organizzazioni di venditori di fumo(nel senso di nulla), mentre ci sono persone che restano senza lavoro e famiglie che vanno in malora, mi sembra uno spregio alla vita, questo è un argomento da pubblicizzare. Altro che Ateobus. Affiggiamo manifesti con le cifre esatte del gettito fiscale che finisce nelle tasche del vaticano e di tutte le altre confessioni. Invitiamo il popolo a ribbellarsi. Raccogliamo firme contro il finanziamento statale delle Religioni. Secondo me si avrebbe più seguito che per la pur importante scrocifissione scolastica. Carina come mossa??

Colapesce

Ma perché non si taglia la testa al toro e non si sostituisce il tricolore con il crocifisso?

Spinoza

“le radici cristiane sono così profonde che reciderle rende incomprensibile il patrimonio di cultura, storia, arte e valori del nostro Paese”

Sono miopi proprio i cattolici: non è che esporre un oggetto ce le fa imparare. La letteratura italiana, lo studio di Dante, la filosofia e tutto il resto sono più che sufficienti. Oltre a questo, ci può essere solo l’imposizione…

Mirko

Inizio a pensare sia stata una vittoria di Pirro…
Piu ci penso e piu mi convinco che la laicita’ richieda come argomento un prerequisito di civilta’ che nel nostro paese non c’è assolutamente.
So che è benaltrismo, ma la violenza e la spudoratezza di politici ,forze dell’ordine comuni cittadini non vi (ci) fa sentire un po anime belle?

crebs

Simboli delle nostre radici? Sicuramente Minerva e Venere condividono uno strano destino: hanno più devoti oggi che quando erano dee vive e onnipotenti, sono simboli universali ormai accettati in quasi tutti i paesi; rappresentano sicuramente le radici dell’occidente.
Mettiamo una statuina di Minerva e di Venere in ogni classe per ricordare le nostre radici; sicuramente i cattotalebani saranno d’accordo perchè in linea con quanto da loro sostenuto.

De Sade

Stavo pensando ad una forma di commercializzazione del oggetto crocifisso. Sia in versione per credenti, ma pure in versione contestazione (tipo simbolo dei Bad Religion), con tutta la campagna pubblicitaria in atto si potrebbe far su qualche soldo… che mossa!!

Sandra

Sentite, non ne posso piu’…. che noia sta gente. Perche’ non raccogliere foto di classi di altri paesi europei, di uffici comunali di altri paesi europei, che sono ovviamente tutte sprovviste di crfx e affiancarle ai dati, di servizio pubblico, di efficienza, perche’ e’ proprio evidente che le scuole in francia non hanno i crocifissi, ma la carta igienica in bagno c’e’ e non cascano i soffitti! Che quando in ufficio pubblico le cose funzionano piu’ speditamente. Che gli studenti del nord europa hanno una buona preparazione scolastica, basta guardare i risultati PISA. Mettiamoli fianco a fianco, locali pubblici con e senza crocifisso. Il paragone e’ senz’altro perdente per i secondi. L’europa deve essere una confederazione, con la stessa moneta e direttive comuni. Bisogna pensare alle prossime mosse dell’Italia in questa direzione, che e’ quella del futuro. In conclusione a corredo delle foto andrebbe la domanda:
Con chi ti conviene confederarti: l’Europa o il Vaticano?
Le radici tengono bloccati, l’italia invece deve darsi una mossa, e alla svelta.

Jitka

Dopo la sentenza ho notato che i catolici sono diventati molto agresivi qesto denota PAURA.
Forse é l’inizio della rivoluzione atea.Coniugi Albertin sarano nella storia dell’ Italia.

cartman666

La striscia di Disegni e’ immensa, solo che l’irpeg non esiste piu’, ora c’e’ l’ires (vediamo quanti in questo blog mi manderanno aff……) :p anche i commercialisti hanno un anima?

ANTONIO MAMMOLITI

Negare un simbolo in un luogo simbolico come l’aula di una scuola , giustificando il proprio diritto, E NEGANDO il diritto degli altri, è un atto rivoluzionario e come tale violento, la reazione non può essere che commensurata.
ANCHE UN ATEO DOVREBBE MISURARSI CON IL MESSAGGIO DEL CROCIFISSO, IL SACRIFICIO DI UN UOMO PER GLI ALTRI.
ESSERE ATEI VUOL DIRE, ANCHE, SAPER TROVARE IN QUEL SIMBOLO LA LAICITA’ DEL SACRIFICIO, IL MESSAGGIO EROICO DI QUEL GESTO CONTRO IL POTERE. LA CROCE HA CONTRIBUITO AFFINCHE DIVENTASSIMO LA SOCIETA’ CHE SIAMO.
ESSERE LAICO VUOL DIRE CREDERE CHE UNA SOCIETà DEVE ESSERE GOVERNATA DA CIò CHE è GIUSTO? O GOVERNATA SECONDO I DIRITTO PURO?
Laddove tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa un gran che…
COMBATTETE AFFINCHE’ ANCHE LE VOSTRE IDEE CRESCANO NEL MONDO, E RENDETELO PIù PLURALE.
Occorre pazienza e meticoloso studio per arrivare a negare quanto la morale, le leggi e la filosofia hanno stabilito per la pluralità, intesa come collettività.

Giulia

Scusate l’OT, ma non so dove porre il mio quesito.
Dato che quando si pagano gli oneri d’urbanizzazione secondaria l’8% è accantonato come contrbuto comunale per luoghi di culto, come faccio in quanto atea a reclamare una destinazione diversa? Grazie per le eventuali risposte.

Maurizio D'Ulivo

Mi pare che nelle parole di molti esponenti della CCAR ci sia una sorta di “difetto di giurisdizione”.

Essi affermano di continuo che il crocifisso è un simbolo non solo per i credenti cristiani, ma addirittura anche per coloro che cristiani non sono (usando concetti come “radici dell’Europa”, “cultura condivisa” e via dicendo).

Un’affermazione del genere, se permettete, dovrebbero lasciare la libertà di dirla, o di non dirla, a coloro che cristiani non sono.

Dopo che LORO si sono scelti i loro simboli, come è loro sacrosanto diritto fare, vorrebbero dunque scegliere anche i NOSTRI (oltretutto imponendoci i loro)?

cartman667

La striscia di Disegni e’ immensa, solo che il papa non veste scarpe prada, ma se le fa fare su misura da un calzolaio (vediamo quanti in questo blog mi manderanno aff……)

😉

antonietta dessolis

a Giulia
qui trovi tutto sulla campagna oneri: http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
piuttosto puoi reclamare che non vengano proprio dati, perchè non c’è l’obbligo, è a discrezione dell’amministrazione, se ti attivi con altri cittadini magari riesci (?) a farli spendere per le scuole; se ti governa una giunta baciapile però sarà molto molto difficile.
Intanto però puoi dare un contributo informativo alla campagna uaar: chiedi in comune le delibere relative per sapere di quanto si priva per darlo alle chiese, segui le istruzioni

Rinaldo

Oggi ho visto il question-time al parlamento “sull’oggetto crocifisso”, purtroppo c’è molto da preoccuparsi, un delirio a 360 gradi. Spero che l’Europa ci ponga 1 ultimatum: Europa o vaticano. Si vada al referendum e chiudiamola una volta per tutte!

Sandra

Un altro argomento caro ai crocifissati e’ tra l’altro proprio quella che ritengono una diminuita preparazione degli insegnanti per colpa del fatidico 68 e in generale un abbassamento del livello dell’istruzione. Ora, nelle scuole italiane prima del 1923 l’educazione religiosa non c’era e nemmeno il caro segno delle radici alle pareti, eppure mi sembra che qualche bella mente sia anche uscita da questa scuola! Perche’ non cercare tra i vecchi documenti scolastici i prorammi ministeriali del tempo, come prova del nostro passato? E confrontarli subito con quelli della riforma Gentile?

Stessa cosa si potrebbe fare con la scuola francese di oggi per esempio, confrontando le ore dedicate a scienza, matematica, informatica, lingue con le nostre (visto che santa mariastella stia rivedendo le ore dei licei). Davvero, le persone dovrebbero informarsi un po’ di piu’ su quello che accade fuori di qui, in questo paese che sta perdendo contatto con la realta’ del mondo, per rincorrere un passato che tra l’altro le ha dato ben poco. Su una news di qualche giorno fa, a me aveva un po’ colpito la faccenda della casa dello studente costruita sul terreno della curia (a un costo spaventoso tra l’altro, grazie agli amici di formigoni): in una situazione del genere, la curia avrebbe potuto regalare questo terreno, visto che lo stato provvedera’ a restaurare le chiese, sarebbe stato un gesto generoso. Ma quando c’e’ da dare, il braccino diventa corto. L’europa almeno ridistribuisce le tasse che prende da tutti i paesi, e noi ne abbiamo un vantaggio: qual e’ il vantaggio di stare appiccicati al vaticano?

alberto tadini

per sandra:
il vantaggio di stare appiccicati al vaticano è … tutto del vaticano.
(e non so che faccina mettere, quella che ride sarcasticamente o quella che piange per la triste realtà della cosa)

strozzapreti

Simbolo umano culturale…si bel simbolo uno strumento di morte e tortura alla stregua della forca, della ghigliottina e della moderna sedia elettrica, osannare un oggetto che ha torturato ed ucciso decine di migliaia di persone fa parte del macabro rituale dei credenti ossessionati dalla morte. A sentir loro, sembra che ci sia finito solo Gesù sulla croce, dimenticandosi che ci sono morti poveri schiavi e semplici mariuoli, un barbaro strumento da condannare e dimenticare, non da esaltare…pazzi furiosi!

sabre03

* Mammoliti
Il crocifisso è ANCHE il TUO simbolo religioso…… come può rappresentarci?
Come puoi pensare che i non cattolici si riconoscano in esso? E’ come dire che il Loro Dio è di serie B che la Verità in cui credono è menzogna
inaccettabile…. e sono 60 anni che ve lo si ripete.
L’Italia NON è cattolica
Il popolo italiano NON è cattolico.
Non si fa coincidere l’identità di un popolo con la religione di alcuni

enrico mini

LA CROCE HA CONTRIBUITO AFFINCHE DIVENTASSIMO LA SOCIETA’ CHE SIAMO.

Meglio: ” NONOSTANTE la croce siamo riusciti a diventare la società che siamo!”

Giancarlo Niccolai

La nostra società è marcia. Lo dimostra il fatto che la punta più alta di essa è rappresentata da affaristi criminali.

E’ vero, essa affonda radici cristiane. Se le foglie sono marcie, non può che dipendere dalle radici marcie.

stefano f.

ieri ho sentito in tv un parlamentare italiano pronunciare queste parole (non dico il nome) “il crocefisso è un simbolo laico di sofferenza insostituibile” !!!

ho spento la tv e sono uscito a farmi una birra.

🙁

Third Eye

Ancora con ‘sta balla che apre le braccia al dialogo?

Ricordo un utente, mi pare Kaworu, che commentò giustamente in passato: “sta lì perché l’hanno crocifisso… Se lo impalavano cos’è che apriva al dialogo?”

Dalila

LA CROCE HA CONTRIBUITO AFFINCHE DIVENTASSIMO LA SOCIETA’ CHE SIAMO.

Essevede aho!

Alien

Viva la pizza Margherita!! Quella con il basilico e la vera bufala, pero’, neh?

Nata a Napoli per onorare una regina piemontese. E che cosa abbiamo di piu’ nobile per simboleggiare l’unita’ tra Nord e Sud? Questa e’ la nostra radice, l’unita’ d’Italia vera. Io per esempio sono fiero di Garella: ve lo ricordate? ragazzo torinese che vinse lo scudetto con il Napoli.

Sto scherzando, ma non troppo, badate.

giorgio

penso che gli italiani,visto chi mettono a governare il paese,e visto che secondo gli ultimi sondaggi il pdl prenderebbe ancora il 38%dei voti,siano meglio rappresentati dall’esposizione del bue e dell’asinello.

Otto Permille

Ma perché il crocifisso non se lo appendono al collo? Nessuno avrebbe niente da dire e non avrebbero modo migliore di proclamare le proprie radici cristiane. Ma preferiscono impataccarlo sui muri di casa altrui. Forse perché non vogliono fare la fatica di portarlo?

MastroTitta

E’ successo qualcosa al gruppo Facebook “La pizza margherita in aula è un simbolo della nostra tradizione” (che aveva già raggiunto quasi 10mila persone):
ora si chiama “Pizza ….il piacere delle nostre tradizioni” e nella sezione INFO dice solo “Italia, paese di santi, poeti e navigatori…difendiamo la nostra cultura le nostre tradizioni …”. SONO STATI CANCELLATI TUTTI MESSAGGI CHE ERANO SULLA BACHECA….
Non lo so cosa sia potuto succedere, ma noto che nel frattempo si trovano gruppi facebook sui mafiosi, sul fascismo etc etc….
Ragazzi, qui anche l’ironia, la satira non trovano modo di esprimersi….
Nel frattempo il gruppo facebook “Difendiamo le radici cristiane! NO ALLE CIFRE ARABE NELLA SCUOLA!”

http://www.facebook.com/group.php?gid=187341756312

ha già raggiunto quasi 8mila iscritti. Troppo ironico?

Spero che si iscrivano in molti per dare un segno civile di come una bella fetta di italiani si dissocia dalla maggioranza cattolica e sa farlo non solo evitando di prendere esempio dagli isterici filocattolici, ma bensì con umorismo e ironia.

MastroTitta

….CONTINUA (PARTE 2)

Qui sotto riporto cosa c’è scritto nella presentazione del nuovo gruppo (quasi 8000 iscritti)
“Difendiamo le radici cristiane! NO ALLE CIFRE ARABE NELLA SCUOLA!”

http://www.facebook.com/group.php?gid=187341756312

Troppo ironico?

“Rimediamo all’errore commesso dai nostri antenati quando, con il loro permissivismo, hanno lasciato che l’Islam venisse a minare le profonde radici CRISTIANE! dell’Europa e dell’ITALIA!, imponendoci le sue CIFRE ARABE! (Poi, poco importa se il sistema di numerazione decimale-posizionale ha avuto origine in India, non mi sembra il caso di alzare inutilmente il livello della dissertazione e fare, chessò, della cultura.)
Essì! EBBRAVI! Ieri le cifre arabe, domani il BURQA? Meglio un uovo oggi che una GALLINA domani? Perché ogni tanto enfatizzo parole alla cazzo scrivendole in GRASSETTO?
Sono venuti ad instillare il veleno del numero zero nelle nostre menti, ma io dico che è ora che BASTA!!! TORNIAMO AI NUMERI ROMANI!!! Per svariate ragioni:

I – così posso scrivere “primo” con UNA LETTERA SOLA;

II – è un sistema di numerazione additivo, e “addittivo” ti fa capire che non può che diventare sempre PIU’ GRANDE!;

III – l’hanno inventato i ROMANI!, che si sa, sono i fondatori della nostra GRANDE PATRIA! (Tutti sanno che Cavour era Primo Ministro di GIULIO CESARE!);

IIII (anzi, no IV, via, ma quant’è ganza ‘sta numerazione!) – che i ROMANI! sono anche i fondatori del CRISTIANESIMO!, infatti se non fosse stato per loro Gesù non l’avrebbero crocifisso, magari l’avrebbero lapidato e adesso anziché farci il segno della croce ci tireremmo I SASSI! (E chissà poi cosa ci sarebbe appeso NELLE AULE!);

V – per Vendetta!;

VI – perchè con i numeri ROMANI! esami come Analisi Matematica non sono più fattibili e ce li togliamo DALLE PALLE!

DIFENDIAMO LE RADICI CRISTIANE! TUTELIAMO LE NOSTRE TRADIZIONI! RESPINGIAMO I MOSTRI DI VEGA! COMBATTIAMO LE DOPPIE PUNTE! Non vogliamo le cifre arabe, ISLAMICHE! E nemmeno la filosofia greca, PAGANA! E neanche la geometria di Euclide, GRECO quindi PAGANO! E neppure la chimica, che gli alchimisti sono ADEPTI DI SATANA! E nemmanco la scrittura, inventata dai Fenici ADORATORI DI BAAL!

ONORE E GLORIA!
STATO E FAMIGLIA!
CASA E CHIESA!
SALSA E MERENGUE!
DUNGEONS E DRAGONS!”

erasmus

Per meglio difendere le “nostre” radici cristiane, propongo di affiancare alla croce due
di quei cristianissimi attrezzi di tortura in uso duranteil Medioevo e la Santa inquisizione.

Near

Veramente a teorizzare l’impossibilità di una morale oggettiva condivisibile, perché tutto è relativo sono semmai i cattolicisti, che non perdono occasione per promuovere iniziative anticostituzionali, come appunto pretendere di appendere solo il crocefisso anche negli edifici pubblici d uno stato laico, in questo modo andando contro la costituzione che afferma che non vi deve essere discriminazione di pensiero.

La morale condivisibile in un stato laico è fondata sulla costituzione e su principi laici e razionali e se è vero che i religiosi non si appellano alla religione ma a questi principi, come si evince dalla risposta di Famiglia Cristiana alla commentatrice non credente, semplicemente non sarebbero religiosi e pertanto dovrebbero condividere le sentenze di una corte che opera nel rispetto di una convenzione laica, sottoscittta anche dall’ Italia.

Near

Da sottolineare poi l’ orripilante rimozione della verità storica che si evince dalla retorica ottimista sulla storia del cristianesimo fatta da Famiglia Cristiana.
Provino a pensare all’ orrore delle dichiarazioni negazioniste degli ultrà fascisti e neo-nazisti e ne traggano le dovute conclusioni, cercando di mantenere un minimo di onestà intellettuale, se ne sono capaci.

libero

Solo i Savoia in Italia hanno fatto uno Stato Laico per 68 anni, ed è dura ammetterlo per chi è repubblicano.
Perchè Ratzinger non chiede al “cattolico” Sarkozy di esporre i crocifissi nelle aule e negli uffici francesi e di finanziare la Chiesa Francese con l’8×1000 sottraendo soldi alle famiglie francesi, e già che si siamo gli chiede anche gli effetti civili del matrimonio religioso e l’insegnamento religioso nelle scuole francesci con nomina degli insegnanti e stipendio a carico dello Stato Francese ?
Chissà che cosa gli risponderebbe Sarkozy ?

Flavio

Che patetici i clericali, pur di giustificarne la presenza devono dire che e’ non e’ piu’ un simbolo religioso?! Dei veri cattolici non si dovrebbero sentire offesi da questa teoria??

peppe

In altro post a tema, adesso chiuso, l’utente Max ribadiva imperterrito la solfa che la Corte Costituzionale ha autorevolemente affermato che il crocifisso simboleggia valori universali validi per tutti… bene farebbe l’utente a dedicare un po’ del suo tempo a leggersi qualcosa in proposito, invece di scrivere le solite sciocchezze ( http://www.democrazialegalita.it/marco/scuolacrocifisso.htm )

Premesso poi che, per i creduli, le corti sembrano essere autorevoli solo quando emettono sentenze a loro favorevoli (vedesi sentenza Englaro, sentenza sull’IRC, ed altre… che invece non erano autorevoli) ma, perchè non entra in testa a costoro, che almeno 1/7 della popolazione italiana (fonte Caritas) è fatta da atei/agnostici e che una buona fetta della restante popolazione non è cristiano-cattolica? Anche questi fanno parte del “tutti” e affermano a gran voce che il crocifisso NON li rappresenta. Punto.

Questa storia che, quando si parla di religione cattolica, siccome la “maggioranza” lo vuole allora automaticamente “tutti” devono volerlo ha francamente stufato.

E, a proposito di autorevolezza, faccio presente che considero grandemente più autorevole la Corte UE per i Diritti Umani che il parere fazioso e disonesto dell’utente Max.

sabre03

peppe
Max è evidentemente fra quelli che confondono Il voto a maggioranza, strumento di democrazia, con la democrazia stessa ossia con i principi pattuiti come fondamentali nell’accordo costituzionale.

Decidere a maggioranza di eleggere Hitler capo dello stato non ne ha fatto una persona democratica. Poteva però essere eletto… era nel suo diritto

Se si stabilsce l’uguaglianza e la libertà religiosa quali principi a cui attenersi non si può stabilire a maggioranza (e non lo si è neppure fatto!) di imporre agli altri un simbolo nel quale da un punto di vista religioso non ci si può riconoscere
NON è nel loro diritto farlo

Murdega

Messaggio ai cattolici,siete stati e siete la vergogna dell’umanità.

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