Il ‘no’ europeo al crocifisso: intervista alla famiglia Albertin

Segnaliamo anche l’intervista che Marco Imarisio ha fatto alla famiglia Albertin, pubblicata sul sito del Corriere della Sera.

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78 commenti

i.v.

gente con gli attributi. come fece il signor englaro si sono sottoposti, e tuttora lo sono, ad attacchi ed insulti dei cattotalebani pur di arrivare all’affermazione di un principio di civiltà: la laicità dello stato!
tanta stima!

RICCARDO ATEO

UN ABBRACCIO IMMENSO DI SOLIDARIETA’ ALLA FAMIGLIA ALBERTIN, AVETE DIMOSTRATO UN GRANDE CORAGGIO ED UNA FORZA ECCEZIONALE NEL SAPER ANDARE AVANTI NELLA DURA BATTAGLIA PER VIVERE IN UN PAESE LAICO E CIVILE……
GRAZIE TANTE E RICORDATE CHE NON SIETE SOLI, E NON SIAMO PIU’ SOLI GRAZIE ALL’EUROPA L’UNICA ANCORA DI SALVEZZA PER IL FUTURO DI TUTTI NOI!!!!!!

Enrico

Un ringrazimento speciale per il coraggio dimostrato.

Grazie.

Enrico

Attilio

Ma lanciamo una raccolta firme nazionale in difesa della laicità dello stato e contro la presenza del crocifisso negli edifici pubblici!!! La intitolerei “A Cesare quel che è di Cesare”. Massimo rispetto e un abbraccio alla famiglia Albertin

calogero

conosco bene massimo: che mostruosa differenza di stile, di dignità e di solidità rispetto a quel che sono e fanno i denigratori suoi e della sua battaglia !!!

Samael

Ce ne fossero di genitori come questi e vedreste come tra un paio di generazioni……
Grazie per la vostra perseveranza…non demordiamo ora,avanti tutta!

Sandro

Veramente in gamba, tutta la famiglia.
È un piacere avere simili alleati (per non dire condottieri, in quest’occasione) in questa battaglia per la laicità. Avete tutta la mia stima.

Samael

@ Calogero

Mi raccomando,quando lo senti digli che siamo in tanti e che continui a non demordere….
Personalmente gli vorrei stringere la mano.Ringrazialo tanto.

Martina Bianchi

Grande solidarietà, grande stima e una secchiata di complimenti alla famiglia Albertin e alle palle d’acciacio inox che hanno usato per questa battaglia.
In Italia c’è moltissima gente che, pur non praticando o non sentendosi legata al cattolicesimo o dissentendo da culto e riti e posizioni varie, esegue ognuna delle regole prescritte (v. sottoporre i figli a catechismo e sacramenti ecc.) e sta zitta in casi come questo. Perché? Per timore di essere additata o ostracizzata, per poca volontà di crearsi una indentità propria, per mancanza di forza da usare nella lotta per il rispetto della laicità.
Costoro si devono vergognare, non certo lottatori coraggiosi come gli Albertin.

paolo

La sentenza anti-crocifisso della corte europea dei diritti dell’uomo (vedi il post precedente) ha seminato scompiglio nelle scuole italiane.

Ecco qui di seguito come se ne è discusso in un consiglio d’istituto di un non precisato liceo romano. I personaggi:

P: preside,
PA: professore di storia dell’arte,
PM: professore di musica,
PF: professore di filosofia.

*

P: Oggi è venuta a trovarmi la madre di un allievo, un po’ agitata. Mi ha detto che si rifiuta di mandare il figlio a visitare la piazza e la basilica di San Pietro la prossima settimana. Ha sentito della sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo sul crocifisso e sostiene che questa visita sarebbe un condizionamento religioso emotivamente troppo forte per un quindicenne.

PA: Me se devo dare il compito in classe sul Bernini!

P: Io però non voglio prendermi esposti, denunce, eccetera. Ho già troppe gatte da pelare!

PA: Ho capito, ma allora dove li porto i ragazzi? Al Pantheon?

P: Magari. E insisti sul fatto che è una prodigiosa dimostrazione del genio architettonico dei romani.

PA: È vero, ma devo pure far cogliere i motivi di continuità con i successivi sviluppi cristiani, dovrò pure dire che nel VII secolo il Pantheon è stato trasformato in una chiesa, Santa Maria ad Martyres.

P: Ci risiamo! Voglio una visita neutrale, non religiosa!

PA: Ma che significa? Qui tutto ricorda il cristianesimo! Allora stiamocene chiusi in aula e lasciamo perdere! E poi i ragazzi avranno pure diritto a essere istruiti, a sapere.

P: Ma il diritto di chi non vuole subire la non richiesta ostensione di simboli religiosi prevale.

PA: Ah sì? E perché non se ne sta a casa lui, allora?

P: Collega, ma cosa dici? Un diritto è un diritto!

PM (interrompe con ansia): Scusami, preside, ma io domani farò ascoltare Bach: la Messa in si minore.

P: Mamma mia, per carità!

PM: Come “per carità”? È un capolavoro sommo!

P: Ma è una Messa!

PM: E che significa? L’sutore non era neppure cattolico!

P: Era protestante. Sempre cristiano era. Scegli qualcosa di più tranquillo, vai sul Novecento, a Stravinskij.

PM: Bene. Farò ascoltare “Sinfonia di Salmi”.

P: Ma sei un fissato! Metti la “Sagra della primavera”, quella sì, è sufficientemente pagana, non disturba nessuno, ci si può fare pure una lezione di antropologia culturale. E comunque, se proprio devi fare un po’ di Bach, non insistere troppo sul cristianesimo.

PM: Ma se scriveva “Soli Deo Gloria” in calce alle sue composizioni!

P: Ma mica siamo al Conservatorio, che importa agli allievi di questi dettagli?

PM: Pensa che volevamo fare col collega di filosofia un’ora interdisciplinare sull’estetica nel pensiero religioso del Novecento, sull’influsso di Bach e Mozart su von Balthasar e…

P (irato): Ma siamo matti! La teologia si fa nell’ora di religione per chi la chiede, e basta! Mi vuoi rovinare?

PF: Preside, ma cosa dici! Posso parlar bene di Agostino, o no?

P: Ma sì, digli che ad Agostino tutto il pensiero moderno deve molto, anche l’ermeneutica, la fenomenologia…

PF: Però non posso dire che era cristiano?

P: Accennalo appena.

PF: Ma che accenno e accenno! Secondo te le “Confessioni” sarebbero state scritte se l’autore non si fosse convertito al cristianesimo? E poi scusa, quando parlo del concetto di persona in filosofia, come evito un accenno al dogma della Trinità e ai primi concili ecumenici? Non esisterebbe il concetto di persona senza…

P: No e poi no! Questo è catechismo! Prudenza ci vuole…

PF: Ma se persino Benedetto Croce….

P: Basta! Colleghi, dobbiamo capire che viviamo in una società multiculturale, dobbiamo rispettare le diversità, non possiamo pretendere…

PA: Ma abbiamo pure il dovere di istruire, di far conoscere. Se gli allievi guardano il Cenacolo di Leonardo, mica gli possiamo dire che era una cena qualunque tra amici!

P: Ma che esempi mi fai? Qualcosa va detto loro, ma con prudenza, con neutralità…

PA: Ma a me il Cenacolo piace tanto, mi appassiona…

P: Troppa passione nell’insegnamento non va bene. Ci vuole anche un po’ di neutralità emotiva.

PF: E allora mettiamoci un automa, sulla cattedra, e cambiamo mestiere! Ma poi, senti, non sarebbe molto più interessante far capire la grandezza filosofica di san Tommaso collegandolo al pensiero musulmano, ad Avicenna… Non cancelliamo né l’uno né l’altro, li studiamo entrambi.

P: Ma ci sono anche gli atei, gli agnostici…

PF: Ma anche loro dove vivono? Se vivono in mezzo a noi, è giusto che conoscano, che vedano le mille chiese nelle strade di Roma, che rappresentano la città, o dobbiamo demolire pure quelle? Quelle non sono per nulla neutrali!

P: Colleghi, sono sfinito. Aggiorniamoci a domani. Magari la notte ci porterà consiglio…

(Dialogo messo per iscritto da Francesco Arzillo, Roma, 4 novembre 2009).

fresc ateo

GRAZIE GRAZIE GRAZIE..VI VOGLIO BENE.GRAZIE.A DA PORTA PIA CHE SI ASPETTA GIUSTIZIA GRAZIE.

Kaworu

e questa sarebbe la religione dell’amore?

m i n c h i a, immagino quelle di odio…

dinuzzo 56

Un abbraccio alla famiglia Albertin e un accorato grazie. Qualche famiglia così in più in Italia e questa nazione di mummificati potrebbe risvegliarsi da questo pantano clericale nel quale macera da 2000 anni.

Gippo

«Dicono che sono un fanatico, ma è solo un modo per ribaltare la verità. Ho fatto una batta­glia civile. Se io a casa insegno ai miei figli che l’uomo è figlio del­l’evoluzione, e poi a scuola un professore sostiene invece che siamo tutti figli di Dio, quel crocifisso che sta alle sue spal­le gli conferisce una autorità superiore al­la mia. Un’ingiusti­zia ».

Mi preme soottolineare che l’argomento che l’autorità del genitore debba prevalere su quella delle istituzioni in materia di istruzione è estremamente pernicioso; questo principio si può prestare, infatti, all’uso distorto di un genitore fondamentalista religioso che voglia impedire che a scuola vengano insegnati ai propri figli fatti e teorie scientifiche in netto contrasto con le proprie credenze troglodite.
L’unica via percorribile in sede giuridica – essendo purtroppo da escludere il merito vero e proprio: la religione è ciarlataneria e asimmetria di potere – deve essere, ed è stato, l’appello alla laicità dello Stato sancita dalla Costituzione.

Stefano Bottoni

@ Gippo

Concordo con quanto hai scritto. Mi ricordo che circa un mese fa si parlò dei manifesti atei a New York, e una donna al riguardo disse: -Se mio figlio legge su un manifesto che dio non esiste, penserà che sua madre stia mentendo!-. Commentai che la madre mentiva in buona fede, il vero bugiardo era colui che la aveva indottrinata.

Paul Manoni

L’intervista del TG5 invece e’ stata una farsa….Come tutto il TG!
Anziche’ mandare in onda domande pseudo serie, hanno chiesto al papa’ della famiglia non credente, se la sentenza potesse valere anche per i simboli natalizzi!!!
NESSUNA DOMANDA SU SENTENZA, CROCIFISSO, TEMPI DELLA GIUSTIZIA, MOTIVAZIONI VARIE…NULLA DI NULLA!!!
La cosa esilarante e’ che nella stessa intervista al TG5, hanno giustamente ripreso di schiena il soggetto che non voleva essere filmato per paura di ritorsioni (giustamente!)…E poi hanno spiattellato nome, cognome e citta’ di residenza!
INCOMPETENTI!

pastafarian

Io in altri tempi (anni 80) mi sono limitato a non battezzare i miei figli e a non farli partecipare all’ora di religione: benché l’esposizione del crocefisso nelle scuole mi avesse sempre dato molto fastidio non avevo mai pensato di poterlo rimuovere.
Un bravo di cuore a Soile Lautsi, a Massimo Albertin e ai loro figli per la loro battaglia, che spero non abbia conseguenze legate ai cattotalebani vaticaliani.

Near

Sovente si sente parlare del crocefisso quale simbolo della tolleranza ed elemento fondante della nostra società così come è oggi.

Ciò è del tutto privo di fondamento. Il cattolicesimo mai ha sancito la democrazia e la tolleranza quali aspetti fondanti della sua dottrina e questi valori non si riscontrano nè nel Vangelo, nè tantomeno nella Bibbia, a meno che qualcuno non sia a conoscenza del fantomatico 11esimo comandamento.

Gesù stesso ribadì che solo chi crederà in lui entrerà nel regno dei cieli. Parimenti, l’azione ben documentata della chiesa nella storia è sempre stata contraria a qualsiasi elemento di innovazione, soprattutto per ciò che concerne forme di governo diverse dalla teocrazia – monachia e per le idee di tolleranza verso le altre religioni (vedi inquisizione, crociate, guerre fratricide tra cattolici e protestanti, ecc.) C’è stata solo una timida parentesi di apertura con il Concilio Vaticano Secondo, ma le posizioni dell’ attuale papa in merito sono di ben altra tempra. Lo stesso Ratzinger, quando era ancora cardinale, sottoscrisse con Giovanni Paolo II un documento in cui si dichiarava che San Pietro avrebbe aperto le porte del regno celeste solo a chi era “protetto” all’ interno delle ali della chiesa e con questo si escludevano anche i protestanti (è successo attorno al 2000).

Ergo, chi dice che il cattolicesimo è una religione fondata sulla tolleranza mente spudoratamente sapendo di farlo.

frank

Piena e solidale partecipazione alla famiglia Albertin per questo risultato,non per ka sentenza,
ma per le ripercussioni che avrà in futuro,poco fà ho assistito ad una trasmissione
su RAI ,la partita è iniziata,Soile siamo in campo con te ognuno con quello che può fare.
Un augurio di sempre migliori risultati.

Stefano Grassino

Grazie da parte mia e di mia moglie Sonia. Fateci sapere se ci può essere un modo per farvi sentire tutta la nostra solidarietà.

RazioCigno

Ho ancora la pelle d’oca per ciò che è successo su RaiUno dopo gli interventi di Carcano, Odifreddi e del professore sospeso da scuola per via del crocifisso…
Il ministro La Russa ha superato ogni limite della decenza!

FloraSol Accursio

o perchè, quando mai LaRussa ha mostrato della decenza? 😀

DanielaG

brava, forte e coraggiosa la famiglia albertin, un grazie a loro e all’uaar.

Ipazia

Cara famiglia Albertin, un grazie sincero per la vostra lotta. Siete fantastici!

Pierluigi

Tantissime felicitazioni alla famiglia per la costanza e la determinazione. Mi auguro che i politici Italiani si decidano a distanziarsi, una volta tanto, dal giogo clericale del Vaticano. Sarà questo l’inizio per far si che i crocifissi spariscano da tutti i luoghi pubblici e sopratutto, da tutte le aule giudiziare, allo scopo di rendere finalmente giustizia anche a Luigi Tosti?
Un plauso a tutte le persone che come lui e la famiglia Albertin-Lautsi lottano con grande costanza e convinzione per liberare il mondo da tutte le illusorie, ipocrite e false ideologie religiose.

alice

scusate l’OT ma ho visto la tragedia avvenuta poco fa su rai uno!!! scandalosa!! LA RUSSA HA MANDATO A MORTE TUTTI COLORO CHE CREDONO GIUSTO POTER VIVERE SENZA L’UOMO MORTO INCHIODATO AL MURO DELLA SCUOLA DEI LORO FIGLI!!, HA INSULTATO VERGOGNOSAMENTE ODIFREDDI E IL GRANDE COPPOLI…ancora mi devo riprendere ho provato un gran senso di frustrazione e impotenza!!! che sconforto….vi prego compagni di sventura tiratemi su il morale!!! 🙁

Gigi

Un gossip su Massimo Albertin: fu anche il primo- anni fa – a prestare il suo corpo per i primi esperimenti sulla Sindone da rifare. (si fece pitturare tutto di liquido rosso viscoso per vedere che tipo di impronta restava su un telo… ! ) 🙂

Doppiamente bravo lui e la sua famiglia.

gigi

@ paul manoni post 18 44
quella che tu chiami incompetenza, io chiamo, scusa il cinismo, delazione
salam aleikum
gigi

Otto Permille

Adesso arriva anche il KKK a dare una mano a crocifissofori. Forse dovremo aspettarci delle aggressioni nei confronti dei non credenti (oltre alle solite aggressioni di routine contro gay e persone di colore). La sentenza europea ha scoperchiato un pentolone che bolliva in silenzio. C’è dell’odio nelle reazioni dei sedicenti “cristiani” e un desiderio di aprire una guerra santa. La difesa dei simboli religiosi porta sempre a lotte sanguinarie.

de beauvoir

Grazie anche da parte mia…
Certe persone ridanno la speranza!

Italico

VERGOGNOSO !!
COSA CI DOVREMMO APPENDERE NELLE SCUOLE UN SALMONE ???

TORNATEVENE IN FINLANDIA !!!

paola

@paolo che scrive del colloquio di docenti in un liceo : ma è finto, stavi scherzando, vero?

GRAZIE alla famiglia Albertin di avere avuto il coraggio di andare contro l’ipocrisia e il conformismo di questo stato concordatario ( la russa l’ha ricordato x ben 2 volte!)

Giacomo CRISTIANO

Io non riesco a credere ai miei occhi leggendo apprezzamenti da esseri umani con un cervello evoluto…
abbiamo lottato per millenni per raggiungere un equilibrio, e per avere un livello di civilta’ degno di esser visuto grazie alla nostra religione CRISTIANA !
Sono morti i nostri nonni e bisnonni nel credo e nella speranza…
e adesso vedo questo… persone LAICHE… che elogiano di togliere un simbolo di pace dalle nostre scuole italiane!???
Dovvreste tutti vergognarvi e nascondervi… e meritate di essere mandati a vivere nello YEMENO o in OMAN.. o meglio ancora in AFGHANISTAN e cercare li’ di farvi voce della vostra LAICITA’ che a casa mia fa’ rima con altro… che non voglio scrivere qui perche’ voglio restare educato e corretto…!
VERGOGNA! ALTRO CHE ELOGI… VERGOGNATEVI ! E ANDATEVENE VIA DA QUESTO PAESE CHE NON LO MERITATE DI VIVERCI… !

barbara

Come il bi­snonno. Il giovane Sami invece controlla le notizie e aggiorna il padre. «Papà è un moderato. Mamma è molto dura, io e mio fratello ancor di più. In classe, alle medie, c’erano tre crocifis­si. Ovunque ti giravi, ti sentivi osservato».

SII DETERMINATO!!

PIU’ E’ PROFONDA E’ LA NOTTE PIU’ E’ VICINA L’ALBA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

paniscus

E soprattutto, grazie alla famiglia Albertin per aver avuto la costanza di portare avanti questa battaglia per ANNI, anche quando non li toccava più personalmente!

Questo è un semplicissimo esempio di cosa voglia dire “agire per ragioni di principio”!

ciao
L.

Maurizio D'Ulivo

Grande stima per la famiglia Albertin e un ringraziamento per quanto hanno fatto e stanno continuando a fare.

Paolo

Grazie alla famiglia Albertin un po’ di civiltà arriva in Italia!

sin.night.

Salve, è la prima volta che scrivo su questo blog, anche se lo seguo da un po’ di tempo. Volevo congratularmi con la famiglia Albertin per il risultato raggiunto e per la coerenza con cui riescono a vivere il proprio pensiero.

Purtroppo è stato un duro colpo per i cristiani. Dico purtroppo perché colgo una fortissima intolleranza alla sentenza e temo che si chiuderanno ancora di più nel loro non fare uso della ragione.
I miei famigliari sono cattolici praticanti e, benché siano leggermente “aperti” su certi temi (ad esempio sono favorevoli ad avere il diritto di divorziare o abortire anche se loro non lo farebbero mai… e comunque non sono di quelli che dicono il rosario ogni sera… anche se sono convinti che i problemi si risolvano con la preghiera o che quantomeno sia un gran aiuto), la notizia del crocefisso l’hanno presa male. Ho provato a spiegare a mia madre che è una questione di laicità dello stato, col risultato che si è inalberata con argomentazioni estremamente argute e significative del tipo “una Finlandese”, “io non avrei mai fatto tutto questo polverone per il crocefisso, ci sono problemi più importanti a cui pensare”, “potevano comunque fare a meno di perdere tempo con queste cose” e via dicendo… Ieri, appena aveva udito la notizia, aveva osato il paragone con il velo islamico: secondo lei in base alla sentenza dovrebbe essere vietato a scuola come il crocefisso al muro (ho replicando facendole notare che il velo è qualcosa in testa alle persone mentre il crocefisso è sul muro e che la sentenza non vieta di tenersi un crocefisso al collo).

I credenti sono a dir poco scandalizzati per questa cosa: la mia grande preoccupazione è che di colpo si sveglino e si mobilitino contro “l’infedele” che ha osato tanto, recuperando posizioni reazionarie e bigotte più o meno sopite… Toccategli tutto, ma non il crocefisso. Ho l’impressione che l’abbiano presa come una “profanazione”, per cui non c’è verso di parlare con loro e provare ad argomentare, neppure con quelli che sono “credenti a parole” e vanno in chiesa solo a natale e pasqua. Per loro il crocefisso ci deve essere “perché di sì” e basta. Provare anche solo ad esporre la tesi opposta alla loro (non dico fargliela accettare, solo esporla) è impossibile, scattano come un gatto impaurito che si appresta per uno scontro.

Dal canto mio sono molto contento di questa sentenza, così come lo ero dell’assenza del crocefisso ai tempi del liceo (benché la prof di religione insistesse ogni anno per l’acquisto, il preside regolarmente trovava un modo per non farlo :-D), e spero che riesca a diventare esecutiva; però mi duole constatare che forse una buona parte della popolazione non è pronta culturalmente a tutto ciò. Purtroppo il crocefisso a scuola è una “forma mentis”, uno stereotipo molto duro da levare anche per quelli che sono credenti solo di nome.

Ho paura di come reagiranno i cristiani, non mi attendo nulla di buono. Già gli atei non sono molto ben visti in ambiente cattolico (sto usando un eufemismo), c’è lo stereotipo “ateo = male” per cui qualsiasi iniziativa che abbia a che fare con tale pensiero è cestinata a prescindere (a casa mia la giornata dello sbattezzo è stata bollata più o meno come una buffonata appena hanno sentito il titolo al tg e poco conta far notare che si tratta di un atto di coerenza con le proprie convinzioni per un non-credente); non oso immaginare come reagiranno ad un simile “affronto”… temo quasi certamente in malo modo ed in grandi (s)proporzioni.

NB: considerate anche che nelle discussioni avute in famiglia di cui ho scritto sopra, i miei famigliari non credono di parlare con un ateo, altrimenti penso non si sarebbe neppure iniziata una pseudo-discussione (purtroppo per adesso non posso permettermi di fare outing sul tema, non riuscirei a sopportare le pressioni in casa e nel tessuto sociale… benché mi disgusti fingere ed usare mezzucci per evitare le messe – e sono maggiorenne! – al momento non sono indipendente per poter sopportare il peso sociale che comporta il dichiaraesi ateo… e comunque non so se potrò mai dirlo a casa!).
Vado a dormire (dovrebbe essere un pezzo), spero di non aver divagato troppo, però volevo tratteggiare bene come vedo la situazione e descrivere bene il mio punto di osservazione… ah, giusto per completezza aggiungo che scrivo dal Veneto (giusto perché qualcuno non pensi che stia parlando di qualche lontano stato teocratico quando parlo di pressione sociale).

enrico mini

@ Italico,

se non te ne fossi accorto, nelle aule c’è già appeso un salmone! Una grossa salma debitamente torturata,e poi morta ammazzata graziosamente inchiodata ad una croce!

Per quanto riguarda il tornarsene in Finlandia, glielo auguro.Se solo potessi ci andrei anch’io piuttosto che vivere in questa povera itaglia che raglia!

Fri

@ Italico

COSA CI DOVREMMO APPENDERE NELLE SCUOLE UN SALMONE ???

dobbiamo proprio appenderci qualcosa? L’alfabeto e la carta dell’europa non bastano?

@ Giacomo CRISTIANO

E ANDATEVENE VIA DA QUESTO PAESE CHE NON LO MERITATE DI VIVERCI… !

tu si che hai il senso della democrazia! (nonchè della tolleranza, del perdono, dell’amore per il prossimo, ecc, ecc)

enrico mini

@ Giacomo CRISTIANO,

“abbiamo lottato per millenni per raggiungere un equilibrio, e per avere un livello di civilta’ degno di esser visuto grazie alla nostra religione CRISTIANA !”

Per avere una lettura più storicamente corretta andrebbe letta così: “abbiamo lottato per millenni per raggiungere un equilibrio, e per avere un livello di civilta’ degno di esser vissuto NONOSTANTE la nostra religione CRISTIANA !”

Per quanto riguarda i nonni e bisnonni e anche genitori, sono sì morti ma in quanto al credo … ognuno parli dei parenti suoi!

Giorgio

Agli Albertin un forte abbraccio e tanta solidarietà e riconoscenza.

fresc ateo

@ITALICO , CI POSSIAMO METTERE UN PANETTONE .MA FORSE TE NON HAI COMPRESO BENE
IL VALORE DI UN PAESE LAICO, IO PERSONALMENTE METTEREI UN ELENCO NELLE CLASSI ,
UN ELENCO CON I MILIONI DI MORTI CAUSATI DALLA CCAR, TRAMITE LA SANTA INQUISIZIONE.
A MONITO X I POSTERI.IL MISERICORDIOSO DIO CATTOLICO CI LIBERI DALLA SETTA DEI PARASSITI
NULLA FACENTI DETTI PRETI.

Federico

Premesso che a me se nelle aule delle scuole italiane c’è o non c’è il crocefisso, non mi cambia molto, a me sembra che questi gentili signori hanno un po’ di manie di persecuzione.

Jena

Nessuna solidarietà alla famiglia Albertin. Sono ateo e fiero di esserlo. Però mi fa rabbrividire il pensiero che una famiglia normale riunita a tavola discuta dell’importanza di combattere per togliere il crocefisso dalle aule scolastiche. Vogliono essere liberi dal condizionamento? Liberi di educare i figli come vogliono? E chi lo impedisce? Il crocefisso? Semmai l’ora di religione che possono giustamente non fare. Il crocefisso è lì e nessun bambino durante le lezioni si fa intimorire da quel simbolo né tantomeno ci pensa. Al limite se non ascolta la lezione pensa a giocare di nascosto con la Nintendo DS o a mandare un sms o a leggere un fumetto. A me non piacciono le religioni, trovo l’Islam feroce e intollerante e non sopporto le gravi ingerenze nella politica italiana da parte del Vaticano. Ma le battaglie (7 anni!!) dovrebbero essere fatte su temi più seri, su argomenti che condizionano davvero la laicità di una Nazione, aborto, eutanasia, lotta all’Aids, convivenze parificate ai matrimoni eccetera. Un ateo sereno non si fa certo condizionare da un crocefisso, che peraltro ritrae un personaggio carismatico che per le sue idee bizzarre c’ha rimesso la pelle, al limite ci s’incazza se la Chiesa si occupa delle nostre vite e se lo Stato costruisce Moschee a spese del contribuente perciò ribadisco la mia personale contrarietà a questa battaglia fatta da chi evidentemente non ha niente di meglio da pensare. Vi ricordate come si chiamava quell’altro fenomeno italiano convertito all’Islam che aveva perorato questa causa? Ecco, un altro onanista della religione come questi due coniugi che vogliono farci credere che i figli tornassero da scuola sconvolti e turbati.

sin.night.

Volevo fare un’aggiunta al mio intervento precedente (sfumature, niente più)… sembra che oggi, un po’ più a freddo, forse il discorso della motivazione della laicità stia venendo compresa anche in casa mia (che sono cattolici praticanti)… Non che ritengano importante la sentenza (anzi, sembra l’abbiano presa più come una cosa che “resterà sulla carta e non avrà alcun effetto), però il discorso della distinzione tra ambito dello stato ed ambito della religione sembra essere in parte compreso (o quanto meno udito)…

Quello che un po’ mi rassicura è aver constatato una sorta di fastidio per certe manifestazioni esasperate che ci sono state alla sentenza (tipo un’ordinanza che obbliga ad affiggere il crocefisso in tutti gli edifici pubblici pena 500 € di ammenda)… mi fa ben sperare, forse non tutti i cristiani faranno muro compatto contro la sentenza, anche se temo sarà più una sorta di “inerzia/non agire”… o forse è solo fastidio verso i “cristiani a parole”… boh…

Ilidor

@Jena

Questo è il primo passo, se tutto va bene otteremo un precedente e allora le nostre cause (legali) avranno maggiore successo^^ La motivazione dell’eduzione dei figli non può essere condivisa/accettata nemmeno da tutti gli atei ed è per questo che noi “puntiamo” sul fatto che viviamo in uno stato laico^^

@sin.night.

Ora non ti resta che fare outing^^ io consiglio il compromesso in tali questioni (anche se capisco perfettamente a cosa si va in contro)… segli la linea morbida ed accetta più compromessi possibili poi, piano piano, liberatene^^ O almeno questo è il mio consiglio^^

P.s. però è un passo che devi fare e rimandarlo non serve assolutamente a niente u.u

don alberto

“… Toccategli tutto, ma non il crocefisso. Ho l’impressione che l’abbiano presa come una “profanazione” …

magari il cd “crocifisso” non è semplicemente una suppellettile come le altre, ma è gesù.
forse questo fa la differenza.

puric

@ giacomo cristiano:

“E ANDATEVENE VIA DA QUESTO PAESE CHE NON LO MERITATE DI VIVERCI… !”

considerando come scrivi in italiano, forse non sei la persona più indicata per cacciarci dal paese…

paniscus

“magari il cd “crocifisso” non è semplicemente una suppellettile come le altre, ma è gesù.
forse questo fa la differenza.”

———

E allora perché proprio i suoi più strenui sostenitori ce la stanno menando da anni con l’argomento esattamente opposto?

Ovvero, con la curiosa teoria che il crocifisso ci debba stare “proprio perché NON E’ un simbolo religioso”….

….ma nooooo, è solo un simbolo generico della nostra identità e della nostra cultura e delle nostre radici, e sono solo sono quei fanatici esagerati di laicisti a volerci vedere per forza un simbolo religioso, ma sbagliano, eh!

Lisa

francesco maresca

Il mio sostegno e ringraziamento a tutta la famiglia Albertin per la lotta che hanno condotto e per l’importante successo che hanno ottenuto anche per tutti noi.
Io padre di due bambini piccoli e con una moglie straniera, mi trovo nella stessa loro situazione ed intendo dare battaglia per la libertà mia e della mia famiglia.
Grazie Grazie Grazie

Alberto

…quanto livore, quanta cattiveria, quanta invidia… sembrate tanti cani rabbiosi in gabbia… vi lamentate di tutto e tutto criticate. Chissà quale fastidio…. quel crocifisso (simbolo di tutto quello che non siete) che vi guarda…

don alberto

lisa,
stiamo parlando della gente “semplice”,
capito?

don alberto

cmq, devo ritenermi onorato
per essere stato l’unico ad avere il privilegio
di essere insultato da te?
(anzi: da “lei”. bisogna stare attenti con queste nuove star)

Paul Manoni

@Giacomo CRISTIANO
L’art. 18 della carta dei diritti umani GARANTISCE a tutti gli individui la LIBERTA DI CULTO…di credere e non credere.
L’Italia l’ha firmata. 😉
La Costituzione Italiana sancisce la LAICITA’ dello Stato.
L’Italia deve garantire il rispetto delle sue leggi. 😉
Il tuo nickname spiega abbastanza bene la tua tolleranza verso le liberta’ degli altri.
Dopotutto se ci vuoi sbattere fuori dal nostro paese, un motivo c’e’. 😉

Paul Manoni

@don alberto
Forse sara’ proprio il non imporre i vostri simboli, che la persone potranno ricominciare a fidarsi del vostro operato e della vostra religione, non credi? Le persone non vogliono sentirsi costrette a pensarla necessariamente come dite voi…
Se non cominciate a dare una vera liberta’ di scelta alla gente, prevedo tempi bui…e poi, se fossi io un prete, preferirei avere 1 milione di fedeli veri, piuttosto che 30 milioni di credenti, solo sulla carta. Dopotutto la realta’ dei fatti e’ questa.
Ciao 😉

fresc ateo

DI COSA SI LAMENTANO????? LA CROCE E’ UNA INVENZIONE DI SOFIA LA MADRE DI COSTANTINO,
ESISTEVA ANCHE LA FESTA DELL’INVENZIONE DEL CROCIFISSO .TOGLIERE IL CROCIFISSO DALLE PARETI;
E’ TOGLIERE IL NULLA ,CRISTO E’ E RESTA UNA INVENZIONE. NON ESSENDO MAI ESISTITO ,CRISTO E’ INSIEME AL CROCIFISSO UNA BUFALA ,LA PIU’ GRANDE BUFALA MAI INVENTATA.

don alberto

“E’ possibile che anche a “casa mia” devo ricevere offese e insulti senza ricevere tutela?”

quella della “è casa mia e facciuo quel che mi pare” l’ho già sentita.
dove? da chi?

PS: è possibile che a casa propria si insultino gli ospiti dando loro gratuitamente dei provocatori?

passo e chiudo

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