Studio: la fede può compromettere la guarigione

Secondo uno studio realizzato dall’Università dell’Ulster, di cui dà notizia la BBC, la credenza nella guarigione per mezzo della fede può compromettere il recupero dalla malattia. Chi ha queste convinzioni, sostengono i ricercatori, è meno propenso a usare i farmaci e nutre meno fiducia nei confronti dei medici.

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53 commenti

Reiuky

@Kaworu
certo che sei sadico ^_^

Comunque, io pensavo il contrario… Cioè.. l’effetto placebo e tutte queste cose qui.

Qualche dato in più?

Kaworu

@reiuky
sadicA 😉 ma non preoccuparti, il nick trae in inganno.

comunque stando all’articolo, un altro studio (curioso che questo studio sia inglese mentre l’altro irlandese 😉 ) dice che invece i credenti sono più positivi.

io credo che vada indagato il “grado” di fede e di istruzione.

posso supporre che più una persona è ciecamente credente e ignorante, tanto meno avrà fiducia nei medici e più invece in cialtroni variegati o strettamente nelle preghiere.

Werewolf

Probabilmente dipende, e l’articolo della BBC sembra suggerirlo, da ‘come’ si crede.
Se si crede nella guarigione miracolosa, solo con l’aiuto di Dio e senza l’uso di ‘interventi umani’, bè, allora difficile che uno guarisca prontamente, anche con un eventuale effetto placebo.
Se si crede in un supporto divino nella guarigione, senza però disdegnare l’aiuto offerto dalla medicina, allora la fede (come se Dio non avesse nulla di più importante da fare che curare i suoi fedeli in giro per il mondo) può creare quell’effetto placebo che stimola la guarigione, ma che non può riuscirci da solo, senza i farmaci.

gianfranco

il fatto che al policlinico Gemelli c’è sempre una stanza pronta per eventuale ricovero del papa la dice lunga sulla reale fiducia nella fede per la guarigione…

Fri

Io sono atea eppure sono poco propensa ad usare farmaci, se non quelli strettamente indispensabili, e nutro relativamente poca fiducia nei confronti della classe medica che ritengo molto spesso troppo legata all’industria farmaceutica e, in generale, troppo fiduciosa dell’efficacia delle medicine. Spesso anche la medicina diventa una fede che acceca e produce danni anche non indifferenti.

Jan Hus

Ma perchè questi credenti quando stanno male si rivolgono ai medici anziché ai loro dèi??!! Uomini di poca fede!!! Che Zeus li fulmini!!! 😆

Anthony Logan

Se uno rifiuta le cure per motivi di fede, sicuramente compromette la sua possibile guarigione. Ma se uno si fa curare e in più prega, come si può dimostrare che sia meglio o peggio?
A mio avviso è indifferente, le cure avranno il loro effetto in base alla loro efficacia e alle condizioni generali dell’ammalato, comprese le componenti psicologiche che possono derivare da atti di fede o altro.

Vituzzo

@Reiuky

L’effetto placebo puó guarire da un raffreddore o un’influenza al massimo, ma non puó di certo sostituire l’insulina o addirittura una chemioterapia (al contrario di quanto molti credenti, specie in America, pensano).

Paul M.

L’intervento piu’ originale in merito lo fece la SCIENZIATA BRUNA di questo forum… 😉
Per capire meglio la stupidita’ dei credenti in merito alle cure divine….
Se un malato va in ospedale e gli sbagliano la cura, denuncia tutti e se la prende coi dottori.
Se un credente va a Lourdes, in cerca di miracoli per guarire, e come e’ logico il miracolo non accade, perche non se la prende con dio o con la madonna???

GRANDE BRUNA! 😉 ….Ancora me lo ricordo!

Reiuky

@Kaworu
SCUSAAAAAaaaaa….

@Vituzzo
Per questo chiedevo più dati. Sono pienamente d’accordo che se uno non si fa curare, a poco serva l’effetto placebo (anche se in alcuni casi è stato sufficiente a curare dei tumori). Però, come è stato detto sopra, se uno si lascia curare, e, intanto, è convinto che ci sia qualcuno che lo aiuti, è più facile che guarisca, proprio grazie alla concomitanza di medicina e volontà…

certo, c’è pure il terzo caso: uno che crede ed è convinto che dio lo voglia a se, si lascerà morire, e a poco serviranno le cure, per quanto buone che siano.

El topo

Un altro studio, meno recente e fatto negli USA rileva come non ci sia una correlzione significativa tra credere e non credere, al più si rilevava (a parità di cure) un leggero svantaggio dei credenti in quanto questi ultimi aspettandosi un aiuto di carattere soprannaturale si trovavano in una attesa passiva della guarigione. Per contro i non credenti mettevano in moto una serie di risorse interiori che li portavano ad uno stato psicologico più reattivo e favorevole al superamento della malattia.

Bruno Gualerzi

Francamente questi ‘studi’ – almeno se queste sono le conclusioni – non credo diano un grande apporto alla conoscenza. O, come qui più d’uno ha rimarcato, si precisa a quale tipo di fede ci si riferisce (cosa a mio parere impossibile da quantificare), oppure ci vuol poco a sostenere, magari con un altro ‘studio’, esattamente il contrario.
Che poi certi credenti (caso limite i testimoni de Geova) per seguire i dettami della loro fede rinuncino ai farmaci e ai medici, o ne diffidino più del necessario… bè, non credo che occorrese un ricerca per dimostrarlo.

giacuomo

non dimentichiamoci che un religioso dovrebbe avere meno timore della morte e che un cattolico dovrebbe avere meno timore del dolore. vabbé… sarebbe meglio che non se lo dimenticassero loro per primi

Asatan

Io credo che bisogna fare una distinzione fra alcune categorie:

– Credenti normali: pensano che dio possa dargli una mano ma si affidano primariamente allamedicina per le guarigione (credo qui non ci siano grandi differenze con atei e agnostici)

– Credenti sbroccati: pensano che dio guarisca tutto per cui ricorrono a farmaci in maniera molto limitata. (Questi direi hanno più probabilità di vedere un malannocune aggravarsi).

– Credenti fuori come lo spunitk: convinti che affidarsi alla medicina sia un offesa a dio e che solo preghiera guarsica. NOn si affidano alla medicina con ovvie conseguenze.

Per la verità nelle categorie 2 e 3 ci metterei non solo i monoteisti,ma anche i fedeli di tutte quelle cavolate omeopatiche, naturopatiche e new age i cui morti riempiono le pagine di cronaca.

Fri

@ Giovanni Bosticco

Non ho alcun dubbio che la psiche abbia enormi effetti sulle possibilità di guarigione (in gran parte non noti). Anche per questo penso che talvolta l’uso dei farmaci sia in realtà abuso. Infatti sono convinta che il nostro corpo, se in generale sano e ben nutrito, sia in grado di fronteggiare molte delle malattie più comuni anche senza l’aiuto di farmaci.

c.j.

…speriamo che i cattolici si affidino TUTTI!!! alle cure spirituali e alla guarigione per mezzo della fede, della speranza e della sacra luce divina. Noi atei (perché infedeli e perfidi peccatori ingrati) continueremo nel peccato e ci serviremo dei medicinali e dei consigli dei dottori (ovviamente sottraendo i medicinali ai fedeli che… oh! non devono cadere in tentazione, aiutiamoli dunque togliendo dalle loro mani questi peccaminosi espedienti laicisti)

Magari aspettando un paio di generazioni… magari… forse… chissà… probabilmente… maybe… perhaps… probably…

…e non dimenticate voi disgraziati atei che gli ospedali operano nel bieco illuminismo, attraverso derive laiciste volte al peccato e l’inseminazione di demoniache cattiverie (laiciste) 🙂

ps.: chissà poi perché quando si beccano il cancro, i religiosi smettono di andare in chiesa ed iniziano ad andare dai medici… non è che forse, sotto sotto, non si fidano neanche loro delle loro fantastiche divinità?

Marco Pisellonio

Ne dubito fortemente.
Io rimango con Dennett: la selezione naturale, probabilmente, ha favorito chi e’ piu’ propenso a credere, perche’ ai tempi degli sciamani e dei guaritori esoterici l’efficacia della cura era legata solo all’autosuggestione. Una sorta di effetto placebo insomma, che non vedo perche’ non dovrebbe efficacia anche oggi (chi crede in un essere amorevole e onnipotente ha sempre un motivo per sperare nella guarigione, e questo l’aiuta a guarire).
Logico, sono esclusi tutti i casi di fondamentalismo stile testimoni di geova, con rifiuto di trasfusioni e cure di vario genere, ma credo che siano una limitatissima minoranza.

bismarck

Speriamo che tutti i religiosi e credenti vari abbiano crescente sfiducia nella medicina. :-))
Non usare “un’aspirina” li seppellirà, speriamo.
Quoto in pieno Kaworu 🙂

strozzapreti

TOH! questo si che è ragionare razionalmente anche perchè qualcuno oltre che non avere fiducia nei farmaci, si butta sulle acque miracolose col rischi o di prendersi qualche infezione virale, ma sia fatta la volontà di dio!?

Corrado Luciani

A giudicare da certi articoli scritti sul sito http://www.disinformazione.it ci vuole più fede a credere alla chemioterapia come possibilità reale di cura che alle guarigioni spontanee. Magari il sito non sarà attendibile ma se qualcuno mi facesse sapere dove trovare una banca dati che metta a confronto le percentuali di guarigione dei malati di cancro, distinguendo chi usa solo la chemioterapia, che ha fatto chemio ed intervento chirurgico e chi non ha fatto uso di chemioterapia (distinguendo anche la gravità della malattia) forse mi convincerei meglio delle potenzialità di questi farmaci costosissimi e con elevati effetti collaterali.
Ritengo poi che per avere una reale libertà di cura dovremmo avere la possibilità non solo di rinunciare alla chemioterapia, ma anche di avere a disposizione un “budget” pari alle spese che facciamo risparmiare al sistema sanitario e rivolgerci alle terapie alternative (numerose e che si possono associare per mancanza di effetti collaterali).
Un monitoraggio di tali pazienti “coraggiosi” ci consentirà di trovare meglio una cura più efficace.

fele

Bruno Gualerzi ha detto:
“francamente questi ’studi’ – almeno se queste sono le conclusioni – non credo diano un grande apporto alla conoscenza. … oppure ci vuol poco a sostenere, magari con un altro ’studio’, esattamente il contrario.”

Approvo in pieno. Secondo me gli studi che prendono in considerazione la fede o la preghiera non hanno alcun valore scientifico, nonostante vengano pubblicati sulle più rinomate riviste mediche. Tutto si riduce agli effetti placebo e di stress, in stretta relazione col tipo di malattia indagata. Ovvero: quando la fede o la preghiera risultano ‘curative’ è evidente l’effetto placebo; se invece risultano dannose (come nel famoso studio del 2006 riportato da Dawkins nell’Illusione di Dio) prevale l’effetto stressante di quelli che sanno che è stato pregato per loro e quindi si sentono oppressi da un senso di ansia da prestazione (del resto si trattava di patologie cardiache per le quali lo stress ha un ruolo importante). Se invece la fede o la preghiera risultano ininfluenti è ovvio che non c’è né l’effetto placebo né quello stressante. Del resto anche una certa percentuale di pazienti affetti da una data malattia, guariscono comunque, anche senza alcuna cura o con la fede o con la preghiera o con la credenza nel famoso mostro spaghettoso spaziale. O in una teiera 😉

Fri

@ c.j.

continuo a pensare che non sia necessario essere religiosi o integralisti cattolici per nutrire dei dubbi sulla medicina o su alcune terapie farmacologiche

roberta

@ Fri
nutrire qualche dubbio mi pare sensato,visto che spesso anche i medici sono in disaccordo
tra di loro…
ma rifutare tutte le cure per affidarsi al divino tanto sensato non mi pare….

DanielaG

per marco pisellonio,
dennett non dice che “la selezione naturale, probabilmente, ha favorito chi e’ piu’ propenso a credere, perche’ ai tempi degli sciamani e dei guaritori esoterici l’efficacia della cura era legata solo all’autosuggestione. Una sorta di effetto placebo insomma, che non vedo perche’ non dovrebbe efficacia anche oggi (chi crede in un essere amorevole e onnipotente ha sempre un motivo per sperare nella guarigione, e questo l’aiuta a guarire).”
Nei sui studi, così come negli studi di Dawkins, egli afferma che la religione è come un meme che si diffonde di persona in persona, virus che le governa e le fare ciò che vuole, perchè antepongono la religione e quindi il virus-meme ai loro desideri, alla loro volontà, alla loro libertà,questo detto in soldoni.
ma non c’entra niente con l’autosuggestione o roba del genere, di cui oltretutto non si mai dimostrata l’efficacia.

mac

vero solo in parte: a volte l’effetto placebo ha ottimi risultati. ma su qst potremmo intavolare una discussione infinita

strozzapreti

E preferiscono bere acqua miracolosa al posto dei farmaci, così oltre a non guarire rischiano di prendersi un’ infezione virale, ma se è la volontà di dio!?

Fri

@ roberta

Vero, ma nell’articolo non si parla dei religiosi che rifiutano in toto le cure. Per essere convinti che un farmaco non funziona non è necessario essere religiosi. Per altro io credo che anche rifiutare in toto le cure sia un diritto di ogni individuo adulto e consenziente e il motivo per cui lo fa deve riguardare solo lui.

Asatan

@Corrado Luciani

Non ti offendere ma tu hai proprio un talento naturale per trovare i siti peggio documentati è più fraudolenti della rete. Disinformazioni su che basi scientifiche scrive? A parte la fantasia dico?

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=958&tipo=6&lang=1

EUROCARE4 IL PIU’ ESTESO STUDIO SUL CANCRO E LE SUE TERAPIE

http://www.eurocare.it/

Se non hai voglia di leggerti mattonate di medicina e statistica (lo so sono così noiose confrontate con gli articoli dei fuffari alternativi), ti giro anche un ariticolo che riassume bene la cosa.

http://medbunker.blogspot.com/2009/04/il-cancro-oggi-le-statistiche-di-cancro_26.html

Marco Pisellonio

DanielaG: è vero, al centro dell’interpretazione dennettiana della religione c’è la memetica, ma come forse saprai in Rompere l’incantesimo lui cerca di ricostruire l’evoluzione della religione come fenomeno naturale, sotto la luce di diverse discipline.

Verso l’inizio del libro, Dennett si chiede com’è possibile interpretare in ottica darwiniana la presenza di una presunta “area del divino” nel cervello umano. La risposta che si dà è a grandi linee quella che ho scritto io: gli individui con una predisposizione genetica a credere potrebbero aver avuto un vantaggio selettivo rispetto agli “scettici”, visto che i rituali curativi in loro erano più efficaci.

Naturalmente è solo un’ipotesi e probabilmente rimarrà per sempre indimostrabile, ma io l’ho trovata spaventosamente affascinante. Perché quando mi raccontano di quell’aspirazione innata al divino che avremmo tutti dentro di noi, ora ho anche una risposta darwiniana da dare.

fele

@ Asatan

Non ho guardato il sito linkato da Corrado, però Eurocare4 si è occupato delle statistiche di guarigione e sopravvivenza dei tumori, non certo dei confronti tra le varie cure, tra cui anche nessuna cura (cosa di cui si diceva interessato Corrado). Purtroppo non credo che sia granché fattibile uno studio serio (e quindi con una casistica consistente) che metta a confronto le cure con le non-cure; soprattutto per ragioni etiche. Prendendo in considerazione i grandi numeri (come Eurocare4) era piuttosto ovvio che si dovesse avere un miglioramento nel corso del tempo. Si potrebbe opinare, così, aneddoticamente, che rispetto ai miliardi d’investimenti ed alle migliaia di studi degli anni più recenti, forse ci si sarebbe potuto aspettare un miglioramento più marcato. Ma i dati sono chiari e non lasciano adito a dubbi.

Stefano Grassino

@ Fri

Dobbiamo stare attenti e non perdere il senso della misura. Ti dò ragione per molti aspetti in quanto mio cugino, che è stato aiuto primario al Forlanini di Roma è molto contrario ai vaccini; è convinto che dietro vi sia una forte speculazione delle case farmaceutiche e che le malattie virali, in molti casi, non in tutti chiaramente, vengano combattute dagli stessi anticorpi anche se coadiuvate dai medicinali. Certo è che la medicina nellìultimo secolo ha migliorato notevolmente la nostra vita e non le preghiere. Il fatto, purtroppo, che vi siano personaggi dediti più al guadagno che alla ricerca ed al giuramento di Ippocrate, nulla toglie a quello che è stato fatto finora.

peppe

Un monitoraggio di tali pazienti “coraggiosi” ci consentirà di trovare meglio una cura più efficace.

Quando mai ti dovesse capitare (non te lo auguro, è ovvio) offriti volontario e poi facci sapere.

Mi dai l’idea di quelli che ancora oggi continuano a dire che il virus HIV (quello dell’AIDS, ndr) non esiste e in nome di questa affermazione rifiutano le cure: i fondatori del gruppo sono quasi tutti morti, ma loro insistono… 🙄

Fri

@ Stefano Grassino

anche l’igiene e l’alimentazione hanno migliorato notevolmente la nostra vita nell’ultimo secolo

Stefano Grassino

@ Fri

Anche gli alloggi che sono notevolmente migliorati, lo sport praticato fin da piccoli e tante altre cose……….Quello che dobbiamo dire è che se vogliamo essere razionalisti e freddi come ci impone la realtà se vogliamo tentare di capirla è che dobbiamo mettere da parte ogni tipo di preconcetto. Tutto serve e tutto può far male: dipende da come usiamo le cose. Dicono a Napoli: la base della vita stà nel buon senso e credo che questa sia la miglior ricetta.

Stefano Grassino

@ Fri

Mi ero scordato (alla faccia dei gonnelloni) che una regolare attività sessuale, oltre ad essere una sana e piacevole medicina, migliora ed allunga la vita; combatte lo stress e con esso l’infarto, l’ictus, la paranoia, la schizzofrenia e tante malattie del sistema nervoso. Non stò scherzando. Ciao Stefano

Fri

@ Stefano Grassino

“una regolare attività sessuale, oltre ad essere una sana e piacevole medicina, migliora ed allunga la vita”

assolutamente convinta di questo fatto da sempre!!!

“se vogliamo essere razionalisti e freddi come ci impone la realtà se vogliamo tentare di capirla è che dobbiamo mettere da parte ogni tipo di preconcetto”

Per quello dico che io spesso dubito dell’efficacia di certe medicine e sono convinta che talvolta si bollino come inefficaci delle terapie semplicemente perchè non rientrano nei canoni della medicina allopatica, senza prove nè a favore nè contro. Come dicevo prima anche la medicina può diventare una fede e nemmeno questo è molto razionalista.

Asatan

@Fele

Le statistiche di remissione spontanea sono note e, purtropo, statisticamente bassissime.
Comunque tu cadi in un errore bello gorsso, ritieni che la chemioterapia sia LA cura.
Non esiste LA cura, perchè non esiste IL cancro. In realtà il cancro è un insieme di malattie diverse con eziologie molto diverse fra di loro. Le tarapie sono molto diversificate: chirurgia, chemioterapia, radio terapia, eccc fino ad arrivare a quelle più innovative come il bombardamento dei tumori con positroni.
Eurocare prendendo in esame i tassi di sopravvivenza include nello studio anche tutte queste terapie.
Purtroppo i vari tipi di tumori rispondo diversamente alle stesse terapie, quindi ogni tipo di tumore viene affrontato con una terapia specifica per quel tipo di cancro.
Ad esempio il linfoma di hodgin, se non ricordo male, è molto sensibile alla chemio che su questo specifico cancro ha tassi di successo enormi…. su altre forme tumorali la chemio è inutile e non si fà.

Le “altre terapie” sono truffe. Diciamo le cose come stanno. Si và da Simoncini che uccide la gente con infiltrazioni di bicarbonato, ai naturopati che “curano il cancro” con impacchi di ricotta ai veri e propri maghi. Il punto è informarsi sui dati scientifici reali e non sù siti il cui scopo è o fare fare soldi al guru di turno oppure soddisfare il desiderio di notorietà di malati di mente.

Le ultime ricerche scientifiche serie sul cancro stanno affrontando la cosa da un punto di vista molto interessante. Per alcuni tipi di tumore si è scoperto che la nascita è dovuta a gruppi di staminali tumorali. Siccome per questi tumori le chemio\radio terapie sono utili solo a diminuire la massa e se con la chiurgia ti scappa una cellula staminale si ricomincia da capo, stanno studiando per trovare farmaci in grado di riconoscere ed eliminare appunto queste staminali tumorali.

Vogliamo parlare delle terapie virali? Terapie che quando avranno finito la sperimentazione saranno rivoluzionare visto che si tratta di virus che riconoscono e distruggono SOLO le cellule tumorali?

#Aldo#

Troppo spesso anche l’atteggiamento che si tiene verso i medici assume un che di religioso, nel senso che troppo spesso si è convinti che siano in grado di compiere miracolii (e a molti “luminari” sta assai bene questa convinzione, perché rende bei soldoni). La religione è senza dubbio fonte di illusioni fuori luogo, ma anche la mitologia costruita attorno alla classe medica (che svolge un mestiere come un altro) non scherza.

Ivo Mezzena

Queste stupide cose accadono perchè non viene promossa una vera cultura scientifica.

fele

@ Asatan, che ha scritto:

“Le statistiche di remissione spontanea sono note e, purtropo, statisticamente bassissime.”
Non lo metto in dubbio, non mi riesce difficile crederci e mi pi pare anche ovvio.
“Comunque tu cadi in un errore bello gorsso, ritieni che la chemioterapia sia LA cura.”
Mai detta una cosa del genere: la chemio non l’ho neppure nominata..
“Eurocare prendendo in esame i tassi di sopravvivenza include nello studio anche tutte queste terapie.”
Sì, ma si tratta di studi eminentemente statistici su vari tipi di tumori e varie cure. La remissione spontanea non mi pare sia stata minimamente presa in considerazione. Quello che – probabilmente spiegandomi male – volevo dire col mio precedente intervento, era la poca applicabilità etica di studi comparativi (seri) su neoplasie ben precise, prendendo in considerazioni due gruppi di pazienti: quelli sottoposti a terapia e quelli no.

roberta

miscredenti!
per guarire basta andare a lourdes e/o da san pio o in altro luogo miracoloso!^__^

Corrado Luciani

@Asatan 21.18. Come ha già messo in evidenza qualcun altro erano ben altri i dati che cercavo e non credo siano impossibili da ottenere, basta solo qualche piccolo investimento, irrisorio rispetto a quello che assorbe la nostra spesa sanitaria per tali farmaci dai notevoli effetti collaterali. Ti ringrazio comunque per i siti che mi hai dato che ho messo tra i preferiti (questo per dire che non cerco di limitare la mia informazione). A vantaggio del sito disinformazione devo però dire che è lì che ho saputo che si danno vaccini a bambine a spese della collettività per “prevenire” il tumore al collo dell’utero. Siccome tale vaccino funziona solo con chi non ha mai avuto rapporti sessuali (soggetti che non sono a rischio) dubitavo sulla sua reale efficacia e ho ricercato informazioni sui dati relativi alla sua sperimentazione (e sopratutto sugli effetti collaterali che, sia pure in rari casi, sempre secondo un articolo pubblicatato su tale sito, possono portare alla morte), chiedendo anche al Ministero della Sanità, ma ovviamente nessuna risposta. E’ stato sempre su questo sito che ho saputo che, sempre a spese della collettività, diamo anfetamine ai bambini irrequieti e ho perfino scoperto che vi è un sito istituzionale che lo pubblicizza.
Riguardo poi l’aumento delle percentuali di guarigione penso che possano essere dovute sia all’aumento degli esami diagnostici che consentono di scoprire la malattia in una fase iniziale (ed in questo caso la sopravvivenza a cinque anni si sarebbe avuta comunque e, se in età avanzata, anche la guarigione completa), sia da terapie complementari, che si affiancano sempre più spesso a quelle tradizionali per una maggiore cultura degli ammalati.
Ritornando all’argomento principale concludo dicendo che una certa “fede” può effettivamente aiutare a guarire ed è quella che induce l’ammalato a ricercare una sorta di “natura superiore” dentro di se, che lo può aiutare ad arrivare alla guarigione. E’ la ricerca di un armonia col proprio corpo e la propria mente, nonché con l’ambiente circostante. E’ una fede razionale che può avere anche l’ateo. In questo caso occorre aiutarsi da soli perché la maggior parte dei medici (a parte i naturopati che qualcuno vede come truffatori) ci vedono come macchine rotte e per cui la mia opinione, per costoro, è totalmente priva di fondamento.

roberta

@ #Aldo#
quello che dici purtroppo e’ vero:si tende a volte a mitizzare dei medici anche solo con il passaparola tra pazienti,e magari si spendono soldi e tempo inutilmente,e ai medici in questione non dispiace quasi mai spennare i pazienti
non che siano tutti cosi’,ci mancherebbe,ma sono in molti ad approfittare della fiducia
che i malati ripongono in loro

Nicla

d’accordo… ma se una persona prende tutti i suoi farmaci e in aggiunta ha fede, ha più possibilità di riprendersi, specialmente laddove la mente può influenzare il corpo.

fele

@ Nicla

Ma fede in cosa? in Dio? e perché un eventuale Dio dovrebbe avere a cuore la mia guarigione e non quella, per esempio, di altri milioni che hanno la mia stessa malattia? Solo perché loro hanno meno fede?
Spero che il tuo intervento fosse ironico…

GMF

Relativamente al fatto che la fede comprometta la salute mentale non avevo il minimo dubbio.

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