L’ora di religione Reale

Anche il filosofo cattolico Giovanni Reale è intervenuto, sul Giornale, a sostenere le ragioni dell’ora di religione cattolica. Secondo Reale sarebbe questa la materia “più impegnativa”, tanto che può “insegnare veramente religione solo colui che crede e conosce bene ciò in cui crede”. Il suo studio si renderebbe necessario in quanto esisterebbe “una nuova classe di analfabeti”: opinione giustificata citando un aneddoto su uno studente universitario che riteneva che Cristo fosse un autore Mondadori. Soprattutto, secondo Reale, lo studio della religione sarebbe necessario “per chi non crede. Chi crede deve cercare di chiarire e di approfondire le motivazioni e i fondamenti delle proprie credenze. Chi non crede è giusto che si renda ben conto che cosa sia esattamente ciò in cui non crede e che respinge, e che quindi acquisti una visione critica del proprio non credere”. Il filosofo non ha tuttavia precisato se ritenga necessario che per chi crede sia prevista un’ora di ateismo, affinché si renda ben conto che cosa sia esattamente ciò in cui crede e ciò che respinge, e che quindi acquisti una visione critica del proprio credere.

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72 commenti

tomaraya

non credo che un predicatore settario e fondamentalista, misogino, maleducato e mezzo analfabeta sia il figlio di dio e lui stesso dio.

Daniele+

Se un docente “neutrale”, scelto dallo stato, insegnasse storia delle religioni; il discorso avrebbe senso. Ma gli insegnanti di religione insegnano solo quella CATTOLICA, e li sceglie il vescovo.

Alien

Il filosofo sembra appartenere alla scuola cosiddetta “asimmetrica”.

Comunque, solo per cronaca, quando ero al liceo scientifico, nell’anno 1971-1972 (il quinto), l’ora di religione era gestita da un prete piuttosto “liberale”. Chi voleva ascoltarlo, lo ascoltava. Chi non era interessato (io ed altri, non pochissimi per fortuna, diciamo un terzo) poteva pensare ai casi suoi.

Una volta, parlando delle solite fisime riguardanti il riferimento morale illuminante la retta via bla bla bla, si era voltato raggiante, indicando il crocifisso sul muro, e non lo aveva trovato. Lo avevamo tolto noi, avendolo goliardicamente sostituito con il classico “torno subito”.

maxalber

Quindi chi non crede dovrebbe studiare ed approfondire le oltre 5000 credenze che lui ha “respinto” per acquistare una visione critica del proprio non credere.
Ma perchè i cattolici non devono studiare (oltre all’ateismo come giustamente ricorda Carcano) anche le 4999 credenze che hanno *respinto*, per acquistare così una visione critica e consapevole della “scelta” (scelta?…) che hanno fatto?
La spocchia, la tracotanza, la superbia dei cattolici è sempre in primo piano.
E sempre più clamorosamente evidente.

rais

Mmm in pratica Reale vorrebbe una ora di insegnamento di integralismo cattolico durante la quale sbeffeggiare l’ateo di turno e non cattolico.
Sì molto belle veramente, mi ci vedo poi pure l’allestimento di piccoli tribunali dell’inquisizione con tanto di rogo finale della strega.
Ma che vada a quel paese!

ONESTO PRESUNTUOSO

-“può “insegnare veramente religione solo colui che crede e conosce bene ciò in cui crede”.”

Può insegnare veramente Verga solo colui che crede e conosce bene i valori dei siciliani.

-“uno studente universitario che riteneva che Cristo fosse un autore Mondadori.”

Non è più grave del ritenere che Zeus sia una marca di fiammiferi.

-“Chi non crede è giusto che si renda ben conto che cosa sia esattamente ciò in cui non crede e che respinge, e che quindi acquisti una visione critica del proprio non credere”.”

Chi non crede nei valori dell’ateismo è giusto che si renda ben conto che cosa sia esattamente ciò in cui non crede e che respinge, e che quindi acquisti una visione critica del proprio non credere.

Quindi bisogna inserire un’ora di atesimo per i credenti.

tomaraya

a me invece l’insegnante di religione alle medie voleva convincermi che gli omosessuali e i transessuali erano dei miserabili malati di mente, quello del liceo che era inutile perdere
tempo a studiare la natura, mandare gente nello spazio, che la sacra sindrome è autentica con tanto di filmino pseudo-documentarista, e che io non potevo essere ateo perchè anche io credevo in qualcosa, e cosa peggiore demonizzava il sesso consensuale e protetto davanti a 16enni in piena tempesta ormonale, ottenendo in cambio fischi e pernacchie ovviamente.
l’unico studio possibile della religione cattolica si può basare solo sulla lettura diretta ed integrale da parte degli studenti dei testi sacri, e non sulle chiacchiere di un pretino addestrato dal suo vescovo a raccontare quanto è buono il suo dio. se uno si legge già solo il pentateuco diventa ateo per principio, dov’è la misericordia di un dio che manda i suoi killer a sterminare i primogeniti egiziani che non gli avevano fatto niente di male a lui ed agli amici suoi? o che di fronte al massacro di donne e bambini si gode lo spettacolo con l’anima colma di gioia?

fab

Primo: il fatto che Reale abbia dovuto ricorrere a “Il giornale” per pubblicare una simile porcheria dà la misura della sua ragionevolezza.

Secondo: dato che agli atei non frega niente di dichiarare di credere in qualcosa in cui non si crede, basterebbe dichiarare che si crede per evitare l’ora di religione.

Ivo Mezzena

Reale si è laureato con la Settimana Enigmistica,
senza offesa agli autori di quel splendido settimanale

Maurizio

Tutta la questione si risolve eliminando la cosiddetta “ora di religione” camuffata da “storia delle religioni”. Le religioni vengono già studiate in storia, e non vedo alcuna necessità di impartire ulteriori lezioni religiose in aula. Chi ha interesse, sa dove recarsi a fare catechismo.
Che senso aveva dare il voto (che faceva media!) alla fede?
Qual è la necessità per un ateo di frequentare l’ora di religione – ops, di cattolicesimo – per meglio comprendere il suo ateismo?
Sofismi per imbecilli? Masturbazioni mentali parafilosofiche? O leccate di deretano al Vaticano?

At-Z

“Il suo studio si renderebbe necessario in quanto esisterebbe “una nuova classe di analfabeti”: opinione giustificata citando un aneddoto su uno studente universitario che riteneva che Cristo fosse un autore Mondadori.

Ha Ha! Comico!
Io sono ancora più ignorante: credevo che Cristo fosse Jesus Luz, l’ulmino fidanzato in data di Madonna (la cantante)!

Alessandro Bruzzone

Uhm, ultimamente si sta radicalizzando il Giovanni…

Bruno Gualerzi

A parte tutto il resto, veramente penoso l’esempio portato di quello studente che riteneva Cristo un autore Mondadori. Se fosse veramente accaduto una cosa del genere poteva solo trattarsi di una battuta di questo studente (tra l’altro, non male), perchè sfido chiunque a trovare qualcuno, quale che sia il suo grado d’istruzione… e in questo paese poi!… a non sapere chi era Cristo. Figuriamoci uno studente universitario! Ma quando si vuole a tutti i costi sostenere una tesi, le si spara il più grosse possibili, riservando le più inverosimili per quegli allocchi che si trovano sempre.

In quanto al Prof. Reale, ricordo che, quando insegnavo storia e filosofia, circolava un suo manuale, scritto con Antiseri e adottato dai miei colleghi cattolici, in cui, secondo gli autori, praticamente in ogni filosofo, Nietzsche compreso, era possibile cogliere una sua ansia di trascendenza, una sua vena ‘religiosa’ più o meno nascosta. Bastava saperlo leggere.
Ecco perchè, secondo Reale, farebbe bene anche ad un ateo seguire un corso di religione… perchè, prima o poi, si renderebbe conto di quanto invece senza saperlo stesse aspettando ‘l’incontro con Dio’…

Sergio I

Dunque è nostro dovere frequentare l’ora di religione per capire meglio le ragioni del nostro non credere. Perché altrimenti non c’è consapevolezza e serietà (e non si può capire nemmeno l’arte, la storia, la filosofia e blablabla). Insomma, il discorso che faceva ieri Cacciari: ora di religione obbligatoria per tutti per essere uomini, altrimenti siamo bestie e non capiamo l’arte, per es. un quadro a soggetto religioso (la Nunziata di Antonello). Avrei voglia di dire: e chi se ne frega di Antonello e della sua per altro bellissima Nunziata.

Sto pensando che rinuncerei anche al Giudizio universale di Michelangelo. Quel Cristo che maledice dei poveracci destinati a pene eterne per un peccattuccio (di gola, di sesso) non lo posso più soffrire. Come pure tutti quei giudizi universali nei timpani delle chiese romaniche. L’inferno è la più ignobile invenzione della mente umana (ma a questo un Reale o un Cacciari non ci arrivano – sono troppo incollati alle sacre chiappe dei preti).

Jan Hus

Quando si smuove l’acqua dello stagno Vaticano, viene a galla la me…..lma!

fresc ateo

IO DICO NON ESSENDOCI PROVE STORICHE CERTE ,DELL’ESISTENZA DEL GESU’,
E NON MI SI DICA CHEI VANGELI SONO PROVE ,NESUNO STORICO NE CITA LE GESTA DEL CRISTO ED ESSENDO PERSONAGGIO LEGGENDARIO, DI PURA FANTASIA ,SIA INSEGNATO DOVE SI DEVE ,NELLE SEDI CHE GLI SI ADDICONO LE PARROCCHIE.POCO MALE SE NESSUNO O POCHI NE ANDREBBERO A SENTIRE LE GESTA. SI INSEGNI PIUTTOSTO LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALICO ,SI INSEGNI LA LAICITA’ DELLO STATO ,SI INSEGNI DELL’EROE GIUSEPPE GARIBALDI PADRE DELLA PATRIA E DEI VERI REALI MARTIRI CHEPER LEI HANNO DATO LA VITA ,SI INSEGNI COSA HANNO FATTO PER ORDINE DEI PAPI E DELLA SANTA INQUISIZIONE SI INSEGNI CHI HA FATTO L’ITALIA E CHI ANCORA OGGI CERCA DI SFARLA…W L’ITALIA LIBERA LAICA DEMOCRATICA FUORI LE RELIGIONI DALLE AULE DELLO STATO.

bioshock

e stranamente mi trovo d’accordo…
io stesso ho sempre detto che se non fosse stato per le mie ore di religione, ora non sarei agnostico.

tutte le contraddizioni che hanno fatto urlare il mio senso critico, tutti quei tentativi di far passare come buoni concetti senza il minimo fondamento e facilmente attaccabili…

forse non è l’ora di religione il nemico. è la mancanza di uso del senso critico. perchè anche un insegnante che non stimola all’analisi critica di ciò di cui tratta, fa scattare qualcosa nelle menti attive.

roberta

allora dovremmo avere l’ora di paganesimo per poter capire a fondo l’iliade,l’odissea,
l’eneide…

Macklaus71

Una cosa che chiedo sempre in giro e sulla quale nessuno mi ha mai risposto: dato che esiste il catechismo, che senso ha l’ora di religione nella scuola statale quindi, come lo Stato, laica?

Antonio

Ma questo Reale lo sa che chi non crede è in genere chi conosce, e chi crede è colui che in genere ignora la religione a cui si affida? Solo su “Il Giornale” potevano scrivere cavolate del genere.

Fri

@ Sergio I

credo che conoscere la mitologia e la storia delle varie religioni per poterne capire le espressioni artistiche sia ben diverso da quella specie di catechismo ristretto che pretendono di insegnare nelle scuole italiane al giorno d’oggi… d’altra parte se gli egittologi conoscono bene le divinita’ dell’antico egitto, questo non vuol dire che siano seguaci di Horus… prima o poi succedera’ lo stesso anche per questa religione cristiana

Bruno Gualerzi

Proposta per conciliare la Lega e l’Udc, date (ho appena scoltato Bossi al tg3) in forte contrapposizione: rendere obbligatoria l’ora di religione purchè l’insegnante svolga la lezione in dialetto!

bumbum

allora ,se ho capito bene ,nelle scuole cattoliche “ora di ateismo “obbligatoria..insegnanti “atei” assunti dall”‘uuar” e pagati dallo stato del vaticano…bhoooooo

strozzapreti

Ma quanto ha pagato per avere la laurea in filosofia? La questione centrale è una sola: viviamo in uno stato pluralistico e laico, non si può invadere questo spazio con interessi religiosi di parte, a scuola si dovrebbe insegnare l’ etica del vivere civile, l’ indottrinamento verso una specifica religione stravolge la Costituzione Italiana, dando così vita ad uno stato che nulla a che vedere con il principio supremo della laicità.

cartman666

filosofi come questo sono a libro paga della cei, senza che lo stato li foraggi, dovrebbero lavorare seriamente.

cartman666

filosofi come questo sono a libro paga della cei, senza che lo stato li foraggi, dovrebbero lavorare seriamente.

Andrea

Il problema è che qui si sta parlando di catechismo. Lo studio della religione (sel senso di storia del pensiero religioso) dovrebbe essere già inclusa in materie come storia e filosofia. (Anche se in effetti non c’è niente di realmente “storico” nella favola del cristianesimo… forse bisognerebbe includerla in letteratura e filosofia…)

Ma forse Reale, Cacciari & C. sono troppo ottusi per capire. Queste persone si definiscono studiosi ed intellettuali? Fanno un po’ pena.

roby

ma non capisco se uno studia idraulica .perche in futuro deve costruire pozzi tubature ecc,,deve conoscere almeno archimede e suoi principi……ma per quanto ho letto sulle polemiche il credito del insegnamento di religione a una validita di 25 punti poiche leggo che un ora alternativa non puo superare questo limite ..e mi domando ma nel voto finale cioe la media in religione viene stabilto dal credere e mostrare compiacenza nei “progrom”oppure dal la attitudine di ricordare i vari momenti del evulozione della religione cattolica..domanda?se un metodo per comprendere il merito nel alunno nel ora di religione ce? …il reale ci potrebbe dirci come si dimostra…domanda?

Sara

Io non ho mai imparato niente, di religione, nell’ora di religione. Per fortuna ho sempre avuto insegnanti abbastanza indifferenti (anche preti) e durante l’ora studiavo altro, o facevo i compiti per il giorno dopo. Ma a parte questo, mi pare che in questo paese la laurea in filosofia stia diventando una sconcezza: abbiamo di quei filosofi… Sto Reale è orripilante, ma che mi dite di Buttiglione? e non sono gli unici!

stefani f.

“niente mi offenderebbe di più che ad insegnare religione al mio Emilio fosse uno spocchioso e pedante teologo, ma sarebbe ancora peggio se Emilio fosse costretto a seguire quella religione dominante, imposta da un’autorità cieca totalmente priva di buon senso e da quella stessa religione e ai ministri che la rappresentano, senza che gli sia data la possibilità di scegliere se seguire o meno tale insegnamento che se imposto non porterebbe a niente di buono”- Rousseau.

darth wanax

Mammamia, questo reale (vuoi vedere che è anche laureato) usa delle argomentazioni che mio figlio di 2 anni distruggerebe con due risposte. E’ questo il meglio della qultura cattolica? E aboliamola ‘sta ora di cattolicesimo, le religioni vanno studiate durante storia e filosofia e poi, chi vuole, la domenica dopo messa può anche fare un’ora di catechismo.
Ps penosa l’invenzione dello studente ateo ignorante… a quando i neri che mangiano banane?

pps e chi sarebbe il cristo a cui pensa ‘sto reale? Ha idea di quanti cristi e messia hanno infestato la storia ebraica? forse allude all’invenzione sincretistica basata su storie raccontate da ebrei messianici sconfitti?

barbara

Sono d’accordo con Reale:Per combattere il nemico bisogna conoscerlo!!!!!!!!

barbara

Soprattutto, secondo Reale, lo studio della religione sarebbe necessario “per chi non crede. Chi crede deve cercare di chiarire e di approfondire le motivazioni e i fondamenti delle proprie credenze. Chi non crede è giusto che si renda ben conto che cosa sia esattamente ciò in cui non crede e che respinge, e che quindi acquisti una visione critica del proprio non credere”.

Sono d’accordo con Reale:Per combattere il nemico bisogna conoscerlo!!!!!!!!!!!!

rosaria

@ stefani
Complimenti! Ottima citazione. Purtroppo dobbiamo andare indietro nel tempo per sentire qualcosa di buon senso… Siamo messi proprio male!! Insegnare religione a bambini è vergognoso, non ha alcun senso, serve solo a confondere loro le idee.
Quest’anno ho insegnato storia in terza elementare, il big bang, l’evoluzione…, bene in religione hanno studiato la Bibbia e non ci hanno capito più nulla. Io, per dovere, ho provveduto a dissipare ombre irrazionali ^_^ , ma chissà tra oratorio, catechismo e corso chierichetti non so se sono stata presa in considerazione.
Lascerei lo studio del fenomeno religioso in storia e filosofia quando saranno abbastanza grandi, nei licei. La scuola dovrebbe sviluppare il pensiero critico e razionale che corre seri pericoli, minato dalle agenzie esterne sopra citate e dalla tele.

#Aldo#

Stefani, ma quello è bieco illuminismo! Insomma, un po’ di buona creanza! (è ironia, sia ben chiaro)

roberta

@#Aldo#
ma in italia si puo’ liberamente citare Rousseau??^_^

antonietta dessolis

“Il filosofo non ha tuttavia precisato se ritenga necessario che per chi crede sia prevista un’ora di ateismo, affinché si renda ben conto che cosa sia esattamente ciò in cui crede e ciò che respinge, e che quindi acquisti una visione critica del proprio credere.”
impeccabile commento! 🙂

#Aldo#

Roberta: “ma in italia si puo’ liberamente citare Rousseau?”

Penso di sì, se opportunamente “spinto” da chi di dovere quale giudice potrebbe rifiutare d’occuparsi della querela? (battuta: querela => citazione)

roberta

@ antonietta dessolis
se si facesse l’ora di ateismo gli studenti verrebbero scomunicati? ^_^

stefanogio

Ho sempre avuto molte riserve sui “filosofi”, di qualunque corrente fossero, ma questo dice tali sciocchezze che convincermi che una laurea in filosofia non vale + di un permesso per la raccolta di funghi

Marco Zanini

Che acrobazie intellettuali! Mettere sottosopra la logica mostrando la realtà in negativo. Ad ascoltare lui siamo nel mondo di Odifreddi e lui un genio incompreso, orgoglioso nel suo microcosmo denso di saggezza e verità.

Sandra

@Bruno Gualerzi,
la tua proposta dell’ora di religione in dialetto – a parte la tristezza di essere costretti ad ascoltare le idee di questa classe politica – non e’ niente male, in fondo Troisi ci aveva gia’ pensato con l’annunciazione e l’arca di Noe’, e non erano niente male! Anche Dario Fo, aveva rappresentato scene del vangelo con grande efficacia, e molto divertimento, nel suo dialetto.

Lo studente non e’ poi cosi’ ignorante come vorrebbe farci credere Reale, si e’ solo confuso attribuendo il ruolo dello scrittore al proprietario della Mondadori, l’unto del Signore.

marco.g

Ovviamente Reale non dice se lo studente che credeva che Cristo fosse un autore Mondadori avesse frequentato l’ora di religione e quanti crediti aveva ottenuto.

Markus

@ Barbara

ma così finisce che per non credere ci dobbiamo studiare tutte le scemenze possibili (preparati allo scintoismo, qualcuno dopo un migliaio di divinità potrebbe portarti un paio di calzini da venerare).

Io direi che bisogna andare alla radice del meccanismo neurologico della religione e di quello psicologico e sociologico dei gruppi di potere a sfondo religioso e neutralizzarli con adeguate riflessioni culturali e in certi casi interventi farmacologici (quelli che vedono abitualmente madonne e santi per capirci, talora complici talora vittime dei volponi della fede).

Poco importa che me lo chiami inferno, karma, malocchio ecc se qualcuno cerca di manipolare gli altri per ottenerne qualcosa con la paura della morte, della magia o della vita ultraterrena è un truffatore e basta. Bisogna invece spiegare che la morte è un fatto naturale, spesso indolore e da accettare con disinvoltura, che si gioca tutto qui e ora e che le relazioni umane vanno basate sull’empatia emotiva ed il riconoscimento dei diritti e doveri degli altri nella situazione concreta piuttosto che su un fantasmagorico giudice esterno e delle regole rigide.

Per lo studio delle religioni basterebbe una cosa comparata alla Zeitgeist the movie … una serie di schede con tutte le divinità nate da una vergine, crocifisse, risorte ecc così sappiamo tutti come va ecc. distinguere la storia (di cui c’è poco) dal mito (accorpare miti greci, cristiani, islamici, nordici) dalla morale (questioni sociologiche, psicologiche, implicazioni e conflitti individuo gruppo). Far studiare queste cose sarebbe molto più serio dell’ora di religione, ma siamo in Vatikanistan e non possiamo avere i prodotti migliori della cultura moderna. Per me va bene, andrò presto a vivere in germania.

Il sig. Reale si dica pure filosofo ma forse era Rousseau che diceva “il dubbio non è una posizione comoda, ma la certezza è assurda”… noi abbiamo uno che ha passato la vita a studiare platone e a cercare di ricostruire le dottrine non scritte del filosofo (su cui non esiste nulla) mi pare (non ne sono sicuro, sarebbe da chiedere a lui) sostenendo che platone (l’allievo di socrate il sofista che scrive dialoghi in cui si riporta il pensiero di tutti gli interlocutori) fosse pure dogmatico (tipico di chi non mette nulla per iscritto tipo benedetto xvi)… mi astengo dal giudicare il lavoro di reale, non ne avrei i mezzi tecnici e lui sarebbe ben armato di argomentazioni dottissime, ma per la mia sensibilità reale non è Betrand Russell nè Popper e dubito che con il suo lavoro possa essere messo a fianco a loro e le sue ultime dichiarazioni me lo confermano. Ciascuno si consola e cerca conforto dove può. Come essere umano ha il mio rispetto, ma le sue opinioni decisamente no.

Ok mi rendo conto che il sole di ferragosto ha brutti effetti pure su di me… adios.

Markus

Errata Corrige

Era Voltaire.

Idem dicasi per chi truffa gli altri con promesse assurde tipo vita ultraterrena e benefici attraverso la preghiera salvo possa confermare il nesso causale tra richiesta e risultato.

Asatan

Qualcuno ha mai detto che di solito atei e agnostici conoscono i testi sacri molto meglio dei cattolici? Sono state proprio le incongruenze enormi e la crudeltà contenute nei testi sacri monoteisti ad allontanarmi da tali religioni.

Asatan

Il dio della guerra slavo Cernoglov (celebre perchè ammazzava i nemici a martellate in testa) è Ghandi paragonato a Javè.

marco.g

L’affermazione secondo cui la religione cattolica sarebbe la materia più impegnativa, ovviamente, può solo fare sbellicare dalle risate tutti gli studenti della scuola italiana passati, presenti, e anche futuri in quanto figli di quelli passati.

Ma evidentemente la maggior parte di loro non sa che tale affermazione in Italia può essere pubblicata su un Giornale da una persona che si definisce filosofo. Agli studenti di filosofia più attenti questo potrebbe persino far sorgere qualche dubbio anche sulla serietà della loro materia, in particolare nel cogliere… il Reale!

fresc ateo

IL BUON DIO DELLA BIBBIA, CELEBRE X ESSERE MITE E BUONO;CACCIATA DEI PRIMI DAL SUO REGNO,DILUVIO UNIVERSALE,DISTRUZIONE DI INTERE CITTA’,PIAGHE D’EGITTO,CON STRAGE DEI PRIMI GENITI,40 ANNI DI GIROVAGARE NEL DESERTO DEL SUO BENE AMATO POPOLO, GUERE E STRAGI COMANDATE DI INTERI POPOLI DEL SINAI DEL NEGHEV E DELLA PALESTINA.
APPARIZIONE E MESSA INCINTA FORZATA DI MINORENNE , CRESCITA DEL PROPRIO FIGLIO TRA STENTI VARI, DA GRANDE;TORTURATO CROCIFISSO,MORTO E RISORTO X LA SUA GLORIA.
ALLA FACCIA DEL BOSS, PIU’ CHE RELIGIONE MI SEMBRA UNA STORIA DI MAFIA.

Paul M.

Quest’uomo non ne ha uno…ne ha 7 di cervelli!…il suo REALE problema e’ che deve scegliere di volta in volta quello con cui parlare, con il risultato che si perde nella meditativa decisione e quindi in cio’ che vuole esprimere.

@strozzapreti
QUOTO…come sempre 😉

@Redbear17
Secondo me si e’ laureato ad “Azkaban” con Harry Potter, Gargamella, Buttiglione e la Binetti….ed anche li lo prendevano in giro perche’ BABBANO!!

antonino flammia

una mia nipotina, ritornando a casa dopo un’ora di religione alla scuola materna, terrorizzata riferivana alla mamma del dolore, delle sofferenze, della passione e della morte in croce di gesù. che cosa avviene nell’animo della piccola. terrore per la violenza , sviluppo di un animo triste e traumatizzato, blocco delle capacità creative, espressive ed umoristiche. da grande difficilmente si libererà da tali condizionamenti. sarà facilmente obbediente agli assurdi precetti della chiesa. la sue capacità critiche e creative saranno molto limitate. la nostra condizione, mi riferisco in modo particolare al sud, da dove scrivo, continuerà a restare la stessa sine die.
in considerazione di ciò -a parte il fatto che l’ora di religione per tanti motivi non dovrebbe proprio esserci- gli insegnanti dovrebbero avere una buona preparazione culturale e dovrebbe essere accertata da un pubblico concorso.

Paul M.

@antonino flammia
Appena sara’ piu’ grande, consiglia alla piccolina l’UAAR… 😉

stefani f.

questo “filosofo” usa argomentazioni a dir poco ridicole.

la religione è utile a chi non crede perchè deve credere (in soldoni il succo è questo), ed è utile a chi crede perchè lo rincretinisce ancora di più 😉

se questi sono i filosofi italiani stiamo freschi.

stefani f.

x Markus

bello il tuo post 🙂

Platone (di cui non è certo nemmeno il luogo di nascita) allievo di Socrate (un punto interrogativo nella storia! platone dice di esserne stato l’allievo ma non esistono prove della sua effettiva esistenza) ha pensato tutto e il contrario di tutto 😉 peccato che come molti filosofi illuministi e post hanno scritto (Voltaire in primis) eminentemente della fisica matematica astronomia ecc. non ne aveva capito assolutamente nulla!
pensavo che nel 2009 platone fosse superato dai 27 secoli che ci dividono da lui (se è mai esistito realmente) e dai suoi iperuranici pensieri 😉

io mi tengo stretto l’Illuminismo, poi Nietzche Stirner e Russell.

Oreste Golinucci

Risposta a Tomoraya, che il 14 agosto scrive parlando della Sacra Sindrome (sic!) tuto minuscolo in realtà… segno che forse doveva fare qualche ora di religione in più per vijncere la propria ignoranza sulla… Sacra Sindone!

Bruno Gualerzi

@ stefani f.
Già mi era toccato ‘difendere’ Aristotele, ora Platone. A me francamente non interessa un tubo se Platone sia mai esistito o se sia o meno stato allievo di Socrate, mentre mi interessano, e come, gli scritti che gli vengono attribuiti, l’impatto che hanno avuto, e che qualcuno deve pur aver elaborato.
Precisato questo, ma come si fa – come già avevi fatto con Aristotele – ad attaccarsi a quelle concezioni di natura scientifica e filosofica formulate 27 secoli fa, appunto, privandole di ogni importanza perchè oggi prese a sè, non sono più valide? E in quanto al dire tutto e il contrario di tutto, ma hai presente gli scritti di Nietzsche – anche per me autore fondamentale nella storia del pensiero moderno – che, se presi alla lettera, essi pure dicono tutto e il contrario di tutto? E ancora una volta – come dicevo per Aristotele, ma come per qualsiasi altro pensatore ‘classico’ – se poi pensatori, o sedicenti tali, successivi vi si sono accostati come ad una sorta di bibbia non cogliendone la grande forza speculativa, la grande capacità argomentativa che avrebbe dovuto stimolarli a pensare in proprio, magari per criticarlo anche aspramente, e hanno invece solo cercato di portarne avanti l’esegesi, come i teologi con la bibbia… ebbene, cosa c’entra Platone o chi per lui?
E per entrare un pò più nel merito, basta essere un minimo dialettici per rendersi conto che solo di grandi pensatori che hanno prodotto pensieri importanti, in grado di incidere fortemente sulla cultura del loro tempo e del tempo successivo, merita portare una critica serrata (cosa che con pensatori mediocri, privi di influenza, non servirebbe a nulla) e magari proprio – come con Platone – per l’impatto fortemente negativo che i suoi scritti, per quei motivi che dicevo, hanno provocato. E da questo punto di vista, per entrare ancora di più nel merito, penso che sia legittimo, per esempio, rintracciare una linea di continuità tra Platone, Kant, Schopenhauer e infine Nietzsche, ‘costretti’ in qualche modo a confrontarsi con lui, o quanto meno con quel platonismo che, non elaborato e, appunto, non criticato, tanti danni ha prodotto.
E infine, sempre per non rifare gli stessi errori, perchè non rapportarsi anche a Illuminismo, Nietzsche, Stirner, Russell – per richiamare solo quelli da te citati, e che comunque anch’io, assieme ovviamente ad altri, ritengo capaci di provocare grandi stimoli – con la necessaria autonomia di giudizio e disposizione alla critica?
Ti saluto

Lino

Io non credo in migliaia di religioni, me le devo studiare tutte?

E, per la cronaca, anche il Papa NON crede in migliaia di religioni, solo che lui non crede in una in meno di me. Forse.

libero

Se gli insegnanti di religione insegnassero senza compenso perché la loro è una missione, quanti lo farebbero ?
Perché non proporre l’insegnamento religioso senza compenso e l’equivalente alle famiglie italiane che fanno e hanno più figli ? Sarebbe più cristiano.

libero

Purtroppo vedo che molti cadono nella trappola della religione, credente o non credente, tutto questo serve soprattutto a buttare fumo negli occhi e a nascondere il potere politico-economico della Chiesa.
Non cadete nella trappola ideologica con “liberi di non credere”, molti ai vertici della Chiesa e del Vaticano non credono, ma fanno uso del potere della religione e delle banche senza controlli.
Dare questa impostazione all’UAAR potrebbe essere più utile, anche per i credenti (pochi) in buona fede.

daniele nobile

…. Ne ho talmente piene le scatole di questi filosofi e teologi dell’ultima ora che a volte invidio i tempi dell’inquisizione…. Ma non si potrebbe solo per una decina di anni replicare al contrario quel periodo? Così giusto per il gusto di farlo e per vedere questi moderni eretici bruciare sul rogo per difendere le loro idee come fece Giordano Bruno.
Un pò di occhio per occhio e dente per dente.

Quanto è difficile la via della ragione!

stefani f.

x Bruno Gualerzi

come per aristotele così con platone non riesco a cogliere la speculazione che si fa su questi antichi pensatori.
io comunque continuo a preferire la filosofia “fisica” a quella speculativa; Euclide, Aristarco, Leucippo, Democrito e successivamente Lucrezio, Plinio il vecchio e il giovane, Celso ecc. hanno dato impulso alla vera conoscenza fisica dell’universo e del nostro pianeta.
questione di punti di vista cmq io non sono certo la bocca della verità.

fresc ateo

DANIELE NOBILE; LA VIA DELLA RAGIONE E’ SEMPRE STATA DIFFICILE PER CHI NON VUOLE VEDERE E CAPIRE,
OPPURE PER CHI NON VEDENDO E NON CAPENDO VIVE DI CATTOLICESIMO (CRISTIANESIMO).
QUI IN VATICANDIA MOLTI SONO I COSI DETTI TEOLOGI ,PAPISTI ,FILOSOFI ,E SERVI, CHE CAMPANO DI QUESTA ROBACCIA LA RELIGIONE INVENTATA DA POCHI X DOMINARE MOLTI.

tiziana

RICORDO CHE QUANDO STUDIAVO ALL’UNIVERSITà IL MANUALE DI STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA DI G.REALE PROPONEVA UN CAPITOLO DAL TITOLO ‘PLATONE PROFETA’ (DELLA CRISTIANITà NATURALMENTE). UN PAGANO BISESSUALE INTRISO DI POETICA PROFEZIA: EVVIVA IL RIGORE STORIOGRAFICO, LA LUCIDITà CRITICA E L’ONESTA’ FILOSOFICA.
EVVIVA EVVIVA EVVIVA.

A PLATò… NUN DA’ RETTA, VAI COI TRENINI NELL’ADE!!!! PPEPPE PPEPPE PEPEPE

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