Dalla Regione Friuli, 16 milioni di euro alle parrocchie

16 milioni di euro: è quanto la Regione Friuli – Venezia Giulia si è impegnata a stanziare nei prossimi venti anni per la manutenzione e l’ampliamento di edifici di culto. La parte del leone l’hanno ovviamente fatta le parrocchie cattoliche, riporta il Messaggero Veneto: dei 72 interventi beneficiari già quest’anno del provvedimento due, a Trieste, andranno a favore di ortodossi ed ebrei.

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26 commenti

Mario 47

Poche domande dell’inutile buonsenso:

– le chiese esistenti sono insufficienti per le attuali esigenze dei credenti?
– crescita zero; se c’è è dovuta principalmente a immigrati, prevalentemente non cattolici; calo della frequenza da parte dei cattolici; non ci si può arrangiare con quello che c’è.
– se proprio mancano strutture, perchè non utilizzare tanti seminari praticamente deserti?
– o forse gli stanziamenti servono proprio a costruire (o a trasformare strutture esistenti in)
ostelli, alberghi, sale per convegni a scopo di lucro?

mario

bismarck

Avevo messo un commento ieri su questo argomento 3 agosto 14:23 sulla notizia “nuovo studio sull’impatto della religione sulla società”

bismarck

E meno male che un consigliere a Rimini per non dare appoggio alla proposta uaar sulla sala del commiato ha detto:“..i luoghi di culto sono costruiti dalle Chiese e dai fedeli che attraverso offerte e donazioni contribuiscono al sostentamento delle stesse”.
Meno male!

bismarck

Comunque a Paderno (vicino Udine) se non sbaglio il comune si è attivato per una sala del commiato e per una porzione di cimitero per non credenti e credenti diversi.

Lorenzo T.

Perchè non fondare una finta religione con la quale “conquistare il mondo” e poi, in segreto, devolvere tutti i soldi raccolti (dai fedeli, comuni, stati, organizzazioni, etc) all’UAAR? Ho troppa fantasia? 😀

Paul M.

Non bastavano i soldi dell’8×1000?
Non bastavano le raccolte fondi tra i fedeli?
16 milioni buttati all’aria…

Marco C.

“16 milioni buttati all’aria…”

Già e poi i comuni continuano a lamentarsi che non hanno le risorse.

Se questo è il modo in cui le regioni spendono le risorse, benvenga lo sciopero fiscale.

ilaria

sono uscita da qualche mese dal gregge e forse ho il dente piu’ avvelenato di altri:ma perche’ dare sempre soldi,soldi e ancora soldi
la chiesa mi hanno sempre detto deve ricalcare la poverta’ di cristo!
alla faccia!

strozzapreti

Cristo? Era un povero cristo, la chiesa che ci azzecca, è un’ altra storia, storia de mlioni aah!
mi capisti picciotto, cà ci stanno i piccioli, tanti piccioli che a confronto zio Paperone è un poveraccio.

Roberto Grendene

il Friuli e’ una delle poche regioni in cui non c’e’ una legge regionale che inviti i comuni a dare una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria all’edilizia di culto.
Per la campagna oneri dell’UAAR vedere qui:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/

Ma non dubitavamo che i contributi pubblici per l’edilizia di culto arrivassero, copiosi, comunque.

Lo scandalo e’ che viene finanziato, con le nostre tasse, il piu’ grande proprietario immobiliare italiano (che pero’ ha sede all’estero, in Vaticano)

Alessandro S.

bismarck scrive:
4 Agosto 2009 alle 15:34

E meno male che un consigliere a Rimini per non dare appoggio alla proposta uaar sulla sala del commiato ha detto:“..i luoghi di culto sono costruiti dalle Chiese e dai fedeli che attraverso offerte e donazioni contribuiscono al sostentamento delle stesse”.
Meno male!

bismarck, l’inghippo sta nella scelta del verbo “contribuire” piuttosto che del verbo “provvedere”. Le offerte effettuate in chiesa dai fedeli sono solo un contributo, non la somma della quale la chiesa vive. Evidentemente la chiesa e i suoi solerti pubblici provveditori sa che dovesse questa dipendere da quanto offerto dai fedeli si ridurrebbe a fare vita troppo da… povero cristo, e la cosa non sta bene, nonnonnò!

Asatan

@Lorenzo T
Apriamo la Chiesa Pastafariana Italiana? Troveremmo adepti a frotte.

roberta

che obblighi morali ci sono per gli adepti della Chiesa Pastafariana Italiana?

Alessandro S.

# roberta scrive:
4 Agosto 2009 alle 19:59

che obblighi morali ci sono per gli adepti della Chiesa Pastafariana Italiana?

Poche proibizioni:
1) gli immorali che la faranno scuocere si dovranno pentire e fare pubblica ammenda della loro colpa;
2) chi sarà stato tanto empio da condirla con il ketchup che sia bandito dalla comunità!

Gli altri, si delizierano dell’amore della creatura misericordiosa e tentacolosa a suon di canti e di fiaschi de vin in allegra compagnia!

strozzapreti

E se pensiamo che nei prossimi giorni, si terrà in Italia il raduno internazionale dei testimoni di geova che avranno a disposizione diversi campi sportivi ed altre strutture per i loro incontri dal tema : siate vigilanti! si da loro, che ci costeranno tanti soldoni. Vorrei sapere cosa ne pensa di tutti questi miliardi di vecchie lire la corte dei conti, se sarebbe più razionale aiutare i pensionati e tutti quelli che non arrivano a fine mese, o sperperare i soldi per l’ idolatria inconcludente. Nel dubbio, un saluto a Brunaccio.

Magar

@Alessandro S.
Però fare la scarpetta deve essere considerato un sacramento!

roberta

@ strozzapreti
per quello che ne so i TDG costruiscono le sale del regno prendendo dei mutui e pagando
con i propri soldi,e lavorando gratuitamente per la realizzazione
non sono informata sulle modalita’ di uso dei campi sportivi,se ne sai di piu’
gradirei le informazioni. ciao
saluto anch’io Brunaccio

strozzapreti

@roberta,

non ne so molto anch’ io, ma avendoli di fianco ad una mia propietà ( hanno il diritto al passo su un terreno appunto mio ) ho avuto modo di constatare che anche loro, tatticamente infiltrati nei settori chiave, usufruiscono di tutto e di più dalle amministrazioni locali, sono ben infiltrati altre 1.200.000 in Italia, una vera e propia setta, o con loro o contro di loro, le società mafiose che usano falsi ideali religiosi come traino della loro economia, sono sempre più numerose,visto che il governo le agevola in tutti i modi a nostre spese. Se credi, hai tutto e di più, se non credi te la pii n’ tel cù.
CIAO bellissima, un saluto anche a Brunaccio.

Dalila

Il bello è che si parla di crisi e di mancanza di strutture di gran lunga più utili alla comunità.
Della mancanza del sussidio di disoccupazione per i tanti giovani precari in Italia (che in altri paesi arriva a superare i 1000 euro mensili).
Della mancanza di asili nido aperti fino al tardo pomeriggio per le mamme lavoratrici.
Di una vera politica del lavoro e della produttività.
E questi sono solo esempi applicabili, beninteso, in tutte le regioni italiane, non conoscendo io la situazione in Friuli.

wally

sto diventando matto a calcolare quanti appartamenti si potrebbero costruire con quei soldi. appartamenti da dare poi a prezzi simbolici alle famiglie a basso reddito. invece li regalano senza nessun rientro alla chiesa. che schifo.

Ivo Mezzena

scusate se insisto sulla pedofilia,
visto la percentuale di preti pedofili, lo stato finanzia l’organizzazione più grande di quest’ultimi?

roberta

quoto Dalila
oltretutto mi sembra che di edifici di culto non ce ne siano pochi
@ Ivo Mezzena
mi permetto di fare una piccola obiezione: e’ vero che il problema dei preti pedofili
e’ reale e preoccupante,ma non facciamo di ogni erba un fascio…
direi piuttosto che lo stato potrebbe finanziare opere piu’ concretamente utili
e di cui possano usufruire tutti i cittadini indipendentemente dalla religione professata

enrico mini

Su mia richiesta scritta il Comune di Gorizia in data 9 luglio 2008 ha risposto che:”dall’anno 2000 non risulta essere stato attribuito alcun provento derivante da oneri di urbanizzazione secondaria a favore di Chiese, Parrocchie, e altri edifici per servizi religiosi e a Centri Civici e Sociali, Attrezzature Culturali e Sanitarie”.
Ho anche chiesto, verbalmente, se è ipotizzabile la creazione di una sala di commiato laica e mi hanno fatto capire che non se ne parla neanche. Pochi giorni fa sui giornali locali si lamentava l’insufficienza delle sale mortuarie…boh!

silvano

Credo che il finanziamento delle opere di culto in Friuli sia molto maggiore e sarà erogato per i prossimi venti anni.
Penso che la soluzione sarebbe che i costi gestionali delle religioni vengano pagati dai fedeli delle stesse, come avviene in altri paesi europei.
Lo stato dovrebbe solo pagare per la manutenzione dei beni artistici situati in luoghi di culto.

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