Così si preparano gli insegnanti di religione a denigrare gli atei

La questione dei contenuti dell’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, da sempre diffamatorio dei non credenti, ha suscitato un buon interesse fra i nostri lettori. Vorrei tornarvi con una breve riflessione sul come venivano e vengono preparati codesti insegnanti cattolici; su cosa (e come) viene suggerito (ma francamente imposto) loro di insegnare riguardo il credere o meno in dio e riguardo l’ateismo. Per far questo, mi avvalgo di citazioni di uno fra i tanti testi scritti appositamente per gli educatori religiosi, dal titolo eloquente: “Và e insegna! Manuale per i Corsi di Abilitazione dei Catechisti e la preparazione delle lezioni di Religione” del salesiano Umberto Maria Pasquale (Libreria Dottrina Cristiana, Torino, 1963).
Non sorprenda la mia scelta di un testo stampato in un tempo apparentemente così lontano. Mi preme infatti mettere in bella evidenza il clima ideologico nel quale si sono formati non solo i più attempati fra gli insegnanti di religione ancora in attività (fra i quali ad esempio molti predicatori di Radio Maria), ma soprattutto la maggior parte dei regnanti cardinali, arcivescovi, vescovi, che in buona misura sembrano non avere dimenticato toni e contenuti della lezione giovanile. D’altra parte, se è vero che i fondamenti della dottrina cattolica sono immutabili, questo relativamente modesto lasso temporale non può avere mutato le impostazioni di base.
Lungi dal riassumere le settecento pagine complessive dell’opera, mi soffermerò su pochi essenziali concetti che ci riguardano da vicino.
L’impianto dottrinale di questo volume è ancora quello del vecchio catechismo mnemonico di Pio X, basato su brevi enunciazioni di ‘verità assolute’; ma il metodo proposto si avvale di tutti i suggerimenti della psicologia (o, se preferite, dell’arte del vendere).
Tanto per cominciare, all’inizio del volume si spiega con decisione che
“non tutte le religioni sono buone perché non tutte sono vere”,
per cui spesso l’uomo sceglie quella che gli consente
“i capricci e le mal intese libertà che l’individuo vuol prendersi”.
La religione cristiana è la sola buona, mentre dove passò l’Islamismo
“la civiltà si cristallizzò ed entrò il fanatismo”. (p. 5).
Gli atei sono subito affrontarti con decisione:
“Se la religione è naturale, perché molti non sono religiosi? a) Innanzitutto il numero delle persone che si professano irreligiose, non è poi così grande come pare. Molto spesso si tratta di gente che si vergogna di esprimere i propri sentimenti o è tenuta schiava da minacce di caporioni. B) Poi: anche la conservazione della propria vita è un istinto naturale, eppure vi è anche chi si uccide… Come è altresì naturale l’amare e ubbidire i genitori, sebbene vi sia chi non si comporti bene con essi. Cioè: i sentimenti naturali, li possiamo anche soffocare perché siamo liberi. C) Le ragioni di queste eccezioni non sono da ricercarsi nella natura, ma nella anormalità degli individui stessi.” (p. 6)
Dunque chi non crede in un qualche dio è senza appello un anormale! Così al futuro insegnante di religione di consiglia:
“Fa osservare come gli animali non hanno religione. Ha detto bene un filosofo pagano che «l’uomo è un animale, ragionevole, religioso». E’ una sventura e un disonore essere uomini e non essere religiosi cioè non riconoscere Dio come proprio signore.”
(pp. 10-11)
Come da tradizione, a questo punto si invoca come prova la cosiddetta ‘testimonianza universale degli uomini’:
“Non esiste popolo, antico o moderno, barbaro o civile che non ammetta l’esistenza di un Dio. I primi ad ammetterlo sono gli uomini di genio. Per esempio, trai nomi che seguiranno troveremo tanti uomini, anche di religioni diverse e talune false, ma che ammisero tutti l’esistenza di Dio. Ciò valga per tanti ignoranti dei nostri tempi, che si danno aria di grandi uomini perché si dichiarano «negatori di Dio». (p. 16)
Quanto pretestuoso e ben poco convincente sia quest’elenco lo dimostra l’inclusione in esso perfino di alcuni padri della moderna incredulità: Voltaire, Rousseau, Kant, Darwin. Mentre, ovviamente, non si accenna minimamente ai ‘non credenti di genio’, lasciando immaginare che in effetti non ne siano mai esistiti. Perché allora esiste l’ateismo? Non appartiene forse alla natura?
“Si, esiste accanto alla natura, come esiste la febbre e la malattia accanto alla salute, il vizio accanto alla virtù, l’errore acanto alla verità. L’ateismo si spiega dalle sua cause: 1) vizio della mente, ignoranza, poca formazione; 2) vizio della volontà, cioè pigrizia, indifferenza religiosa; 3) vizio del cuore, cioè pervertimento morale.” (p. 17)
E a chi ritiene la fede un assurdo si replica:
“Coloro che così affermano, in generale negano le verità divine per ammettere le ipotesi più assurde. Per esempio: negano la creazione come opera di Dio e ammettono più volentieri di discendere dalle bestie. […] Ricordalo sempre: Non esistono peggiori creduloni degli increduli”. (p. 17-18)
Vediamo dunque qual è il percorso consigliato quale antidoto all’ateismo:
“le anime dei piccoli non hanno ancora dubbi sulla esistenza di Dio. Le prove che presenterai loro, non devono quindi avere tono apologetico (come se dovessi convertire gli atei), presenterai invece la tua lezione su Dio come un invito di tutte le cose e della nostra stessa natura per salire a Lui. Inoltre devi ricordare che i tuoi alunni non sono neppure dei pagani: c’è in loro la virtù della fede che agirà certamente sotto l’azione di Dio; basta che tu la invochi e la faccia invocare; basta che tu sappia creare il clima religioso”. (p.21)
E questo è proprio un esempio di come creare il clima adatto:
“Presenta due cartelloni che tu stesso puoi aver fatto, incollando su un cartoncino figurine tagliate da riviste: in uno vi sia una scena di pagani in preghiera davanti agli idoli; nell’altro una scena di cristiani che pregano in chiesa o in casa. Ricaverai facilmente l’insegnamento: tutti i popoli credono in Dio! I pagani hanno perduto il concetto del vero Dio, ma non hanno perduto di vista Dio.” (p. 23)
Ma evidentemente tutto ciò può non bastare! Ed ecco allora come il futuro catechista apprende il metodo per bene imprimere la fede cosiddetta ‘naturale’ nella recettiva mente dei fanciulli:
“L’intelligenza è aiutata dalla memoria. Quest’ultima è la facoltà che ritiene e riproduce le cose udite o viste. È come una lastra fotografica: fissa nella mente un oggetto, conserva l’impressione attraverso il tempo, la ripro¬duce quando sia opportuno. Vi sono fanciulli che ricordano più facilmente i fatti, altri le persone, altri le parole ecc. Ma in tutti loro la memoria è spiccatissima e soprattutto la memoria delle parole e dei nomi, anche se strani o non compresi nel loro significato. Bisogna approfittarne per far imparare a memoria le formule che serviranno a riportare dalla scuola per la vita di domani i dogmi della Fede. Per facilitare ai bimbi lo studio a memoria: non assegnare nessuna lezione prima di averla spiegata per bene, di averla fatta leggere varie volte; assegnane poca: ogni idea che esponi legala possibilmente a qualche aneddoto, e trascrivila sulla lavagna per farla leggere da uno o più alunni. Se non hai la lavagna, nemmeno quella di plastica, serviti del testo. Non temere di ripetere e di far ripetere la stessa cosa ma senza stancare. Sarà utilissimo far sottolineare certe parole chiave. Non dimenticare però che è necessaria molta benignità e comprensione, perchè non tutti possono avere la medesima dose e agilità di memoria.” (p. 659).
Se dopo cotanto indottrinamento il seme della fede non germoglierà in questi fanciulli, ne sarà certo responsabile (come da premessa) quella stessa incorreggibile tara da cui tutti noi non credenti siamo evidentemente gravati!

Francesco D’Alpa (responsabile Osservatorio UAAR sui fenomeni religiosi, osservatorio@uaar.it)

Archiviato in: Generale, UAAR

68 commenti

brunaccio

COMPLIMENTI FRANCESCO D’ALPA…VEDIAMO LE OBIEZIONI IO INTANTO GIAì GIRATO

Celestino V°

“Dateceli dai 3 ai 10 anni Saranno nostri per tutta la vita”

brunaccio

la vedo poi difficile un’obiezione fondante..nel senso che la chiesa nn può negare la tradizione ma rigirarla..come detto da PEPPE poco fa…crolla la Tradizione crolla la Chiesa…direbbero…essendo stati altri tempi allora per quel momento era giusto..poi se qualcuno ha obiezione fondante (non puntiglio che nemmeno mi sembra di vedere..) la porti e qua ci sono buone teste(compreso JAN HUS..scusa io credevo fossi un borghese..perdonami x questo ma dipende dal fatto che ne sai e sono sincerissimo)

con questo nn è ke nn devo andare è ke se leggo belle cose faccio un po’ di ritardo.

don alberto

” … Torino, 1963.
… questo relativamente modesto lasso temporale non può avere mutato le impostazioni di base “.

Infatti il Concilio Vaticano II (1963-1965) non ha cambiato nulla nella Chiesa.
Del resto anche il mondo del 1493 era praticamente simile a quello del 1491, e la società del 1790 non era sostanzialmente dissimile da quella del 1788.

fab

“Innanzitutto il numero delle persone che si professano irreligiose, non è poi così grande come pare. Molto spesso si tratta di gente che si vergogna di esprimere i propri sentimenti o è tenuta schiava da minacce di caporioni.”

Ammazza che coraggio.

roccof2009

la disinformazione di moltissimi genitori sia sulla politica che sulla storia della chiesa cattolica, trasforma i loro pargoli , in fedeli soldatini pronti una volta cresciuti,a continuare l impostura.

Marte

Molto interessante.
Il solito modo di ragionare per compartimenti stagni, condito dalla consueta gag della legge naturale.

stefano

tutti queste idee deliranti partorite da menti contorte e schiave di una fede chiamata Dio Denaro non fanno che rafforzare in me la convinzione che noi atei siamo una specie di homo sapiens più evoluta dei teopitechi 😀 la loro è tutta invidia.

Bruno Gualerzi

Su che basi, in quanto atei, si può aprire un dialogo con chi ha questa concezione dell’ateismo? E si badi che è un testo evidentemente meditato, e approvato dalle alte sfere, per essere introdotto nella scuola pubblica, quindi che riflette la posizione ufficiale della chiesa in materia di ‘educazione’.
Premesso questo, proprio anche per l’esperienza che vado facendo partecipando a questo blog, mi convinco sempre più di una cosa: meglio essere considerati ‘anormali’ e quindi negati a qualsiasi dialogo se non in funzione esplicitamente terapeutica per cui li si manda subito a quel paese, piuttosto che essere richiesti di un ‘confronto alla pari’ da chi, credente, non sconfessa preliminarmente senza mezze misure, questa che – come dicevo – non è un parere di qualcuno, ma il modo ufficiale della chiesa di considerare gli atei.
Mi si dirà che, specularmente, gli atei spesso considerano ‘anormali’ i credenti, ed è inutile negarlo perchè è vero, ma la differenza fondamentale è la solita: mentre l’ateismo non è tenuto a far riferimento ad alcuna ‘posizione ufficiale atea’ perché non c’è, un credente che si rimette esplicitamente al magistero della chiesa, questo deve pensare dell’ateismo.

GerardReve

Coloro che così affermano, in generale negano le verità divine per ammettere le ipotesi più assurde. Per esempio: negano la creazione come opera di Dio e ammettono più volentieri di discendere dalle bestie. […] Ricordalo sempre: Non esistono peggiori creduloni degli increduli”

“Se Dio si presentasse di nuovo in Materia Vivente, sicuramente sarebbe un asino, al massimo in grado di formulare un paio di sillabe, sconosciuto e deriso picchiato, ma io lo capiró e subito andró a letto con lui, ma gli lego gli zoccoli, cosí non mi faccio male se si agita quando viene…”

Gerard Kornelis van het Reve

Otto Permille

Interessante. Sono fenomeni da zoo antropologico. Bisognerebbe fare dei test per verificare se coloro che vengono educati a tali sublimi principi, siano ancora in grado di risolvere una equazione di primo grado.

Bruno Gualerzi

A proposito della presunta ‘scorrettezza’ insita nell’analisi di un testo scritto tempo fa.
A parte che è in atto una più che evidente opera di smantellamento di quelli che furono gli ‘adeguamenti al nuovo’ del Concilio Vaticano II, la concezione dell’ateismo che si ricava da questo testo – quale che sia il periodo in cui è stato redatto – non si discosta nella sostanza, cioè solo per un tono non così becero, da quanto contenuto in un altro testo attualmente in adozione di cui si è parlato solo pochi giorni fa.

stefano

“tutte le teorie cosmogoniche sulla generazione dell’universo e dei viventi elaborate da questa massa di ignoranti cristicoli e spacciate da loro per assolutamente vere fanno acqua da tutte le parti; tanto per citare alcuni esempi, secondo loro gli anfibi diventano polvere d’estate per rigenerarsi in forma e sostanza la primavera successiva con le prime piogge e l’universo non è altro che un vassoio di portata con una una piccola oliva nel mezzo (la terra) che fa da perno per tutte le forze magnetiche dell’intero sistema solare stelle comprese! tale assenza di volontà nel progredire del pensiero unita al contempo a quella di zittire la verità delle teorie di Newton e Leclerc, la stupidità della loro filosofia scolastica che manca del tutto di logica, la balordaggine e l’arroganza mi inducono a provare verso questi reietti solo un’ immensa pena …” D’Holbach – lettera a Voltaire (1756).

daniele nobile

Un testo di una grettezza inaudita.
Spero che un giorno vada a finire in qualche museo della storia insieme a testi tipo il Mein Kampf, per dimostrare da che razza di uomini si veniva educati.

barbara

Se questo è il catechismo cristiano…Indottrinare i bambini fin da piccoli,fargli il lavaggio del cervello,far impararare a memoria e a pappagallo,senza spiegare istigare alla commiserazione e peggio di chi è diverso ,di chi la pensa in maniera differente,sentendosi solo loro gli detentori di una verità unica ed assoluta.
Belle cose insegnano ai bimbi invece di insegnare la strada del colloquio aver coscienza dele differenze di cultura e credo religioso,imparare a valorizzarle.

Marco C.

“Innanzitutto il numero delle persone che si professano irreligiose, non è poi così grande come pare.”

E infatti continuano a lamentarsi dell’ eclissi valoriale dell’ occidente e della scristianizzazione.

don alberto

Cmq, per un’analisi aggiornata, è appena uscita una “Lettera ai cercatori di Dio” dell’episcopato italiano (indirizzata a credenti, non credenti “e anche a chi non si sente in ricerca, nel pieno rispetto della coscienza di ciascuno, con amicizia e simpatia verso tutti”).
Chissà quando la leggerò.
Confesso che speravo di trovarne qui la sintesi.

zautern da ikonoblasta

Un perfetto manuale di teocrazia, non certo “fai-da-te”, ma semmai “fa-com’io-ti-dico-e-più-non-dimandare” !
Va a fare giustamente il paio con il famigerato “manuale del confessore”, catalogo che farebbe impallidire persino i Borgia !
Ma si sa che i credulon-credenti sguazzano allegramente tra simonia ed indulgenze plenarie…

peppe

Confesso che speravo di trovarne qui la sintesi.

Compralo (ehm… scusa, volevo dire “scroccalo”), leggilo e falla tu la sintesi. La leggeremo volentieri.

Leonzio da decimo

@Don Alberto

a) “Del resto anche il mondo del 1493 era praticamente simile a quello del 1491, e la società del 1790 non era sostanzialmente dissimile da quella del 1788.”

Leonzio da decimo

uffa,

Segue dal precedente,

Quelli si erano tempi eh? sai che bei falò, con tutta la gente che c’è qui.

b) “Lettera ai cercatori di dio”, non m’interessa, non è indirizzata a me.

Ciao, e buon inculcamento di bimbini.

stefano

i roghi del 1603 non erano dissimili da quelli del 1601 e le torture del 456 non erano dissimili da quelle del 1557…ganzo questo giochino…la prima crociata non è stata meno sanguinaria della terza, e la quarta non meno stragista della quinta… 😀

Stefano Bottoni

Nulla che mi stupisca. Il sunto è: -Noi abbiamo ragione, gli altri hanno torto e sono così stupidi da non capire di avere torto, ma noi siamo così buoni che se si convertono li accoglieremo a braccia (e portafogli) aperte-.
Non ci si limita certo al catechismo cattolico, del resto: ogni religione più o meno dice le stesse cose. Pure i regimi che qualcuno ancora si ostina a definire “atei” come nazismo e stalinismo erano religiosi: semplicemente si sostituiva un dio trascendente con un dio immanente (il dittatore), che continuava comunque ad avere le stesse prerogative: era infinitamente buono verso il suo popolo, aveva sempre ragione, era infallibile… e pazienza se ogni tanto sterminava qualche milione di persone, aveva le sue ragioni…
Nihil sub sole novi, insomma. Un testo del genere avrebbe potuto essere tranquillamente stato scritto anche oggi.

Mirco

@ Don Alberto

Tu ritieni che il testo del 1963 sia ancora attuale?

se sì, allora non è poi cambiato così tanto.

se no, ammetti che i catechisti sono stati preparati ad insegnare fandonie (al limite della diffamazione) nel recente passato, approfittando di una posizione di autorità e superiorità di mezzi intellettuali rispetto ai bambini indottrinati proprio all’interno della struttura che dovrebbe insegnare loro a ragionare.

strozzapreti

Non so a voi, ma a me capita nel leggere certe cose di sentire veramente puzza di muffa emanata dal vecchiume del mondo cattolico.

tomaraya

una cosa caro don alberto non è chiamata dal 1963 ad oggi, la vostra insana passione per i più piccoli, non solo spirituale ovviamente.

Matteo R.

Ma è assurdo!
Questa è la prova che quello che professa la religione cristiana (rispetto per le persone e per altre culture e religioni) è del tutto falso!
E poi lo afferma un libro per l’insegnamento della religione cattolica!
Che schifo!
Io ho avuto la fortuna di avere a disposizione molti libri scientifici.
Li ho letti e mi sono venute domande che hanno fatto crollare tutta questa merd4.
E’ molto simile al fascismo e al nazismo:
a) Inculcare la propria idea nella mente di bambini.
b) Disprezzo per altre culture e altre idee.
c) Convinzione assoluta del torto delle altre idee, e della verità della propria.

PS: sapete che lo stato del vaticano è nato col fascismo?

MicheleB.

Si può all’insensatezza rispondere sensatamente? Non credo. A certe forme di indottrinamento non si oppone la scienza, ma la bestemmia; all’attacco frontale, il contrattacco “uguale e contrario”. Quindi, soprattutto: basta con l’ora di religione.

don alberto

“scroccalo”

Già fatto (allegato ad Avvenire).
Ma in questo periodo sono un po’ impegnato.

Ma capirai, per chi si sciroppa 700 pagine di roba inattuale, cosa vuoi che siano poche paginette appena edite?

MetaLocX

Non avendo ragione non gli rimane altro che insultare e denigrare… Che bella gente questi religiosi.

marcigno

Faccio notare la data: 1963. La Chiesa si preparava ad affrontare la riforma della Scuola Media e, quindi, preparava le truppe…

mocipenso

Grazie, Francesco. Queste lezioni ci servono per ricordarci con chi abbiamo a che fare OGGI e a non cedere anche quando davanti ci sorridono.

#Aldo#

Rilevo solo, con un certo sollievo, che al mondo ci sono molti campi che necessitano di concimazioni.

c.d.

“Del resto anche il mondo del 1493 era praticamente simile a quello del 1491, e la società del 1790 non era sostanzialmente dissimile da quella del 1788.”

ah, vedo che quando fa comodo si ricorre allegramente al relativismo altrui, dimenticandosi delle proprie pretese di assolutismo nello spazio e nel tempo. ma per fortuna a smentirti c’e’ herr ratzinger in persona, che nega categoricamente che l’ultimo concilio abbia portato ad un qualsiasi genere di discontinuita nella chiesa. il concilio invece va interpretato come “continuita nella riforma”, ed infatti anche nella mia esperienza personale e’ stato meramente “riformato” il modo in cui si “continua” ad indottrinare i bambini.

giovanni1986

Se penso che mi hanno rincoglionito con questa roba dai 5 ai 18 anni mi viene un po’ di rabbia, cmq se io sono riuscito a capire che erano tutte cazzate spero che lo capiscano anche altri.

fritz

almeno voltaire e kant “ammettevano l’esistenza di dio”, quindi cosa stai dicendo?!!

fresc ateo

Distribuire volantini davanti la chiese la domenica e tutti i giorni alle scuole con la verità che dice:
i vangeli sono tarocchi; DIO GESU’ NON SONO MAI esistiti, sono una invenzione dei satrapi e del faraone che abita in Vaticano e se lo sono inventato a Nicea nell’anno 345 per ordine di un IMPERATORE ,che voleva un DIO SOLO PER UN IMPERO CON MIGLIAIA DI DEI . lui stesso era pagano.

kefos93

Se un dio è Dio, non può avere desideri, bisogni ecc., ( altrimenti che dio è ? ) tantomeno quello di creare ed in quanto Perfettissimo, creare degli esseri imperfetti, destinati a soffrire ed a morire:
o è un dio burlone od un dio sadico!!!!!!!!!!
E chi lo adora è un ciarlatano od un sadico !!!

biondino

Sono un po’ deluso dalla scelta di D’Alpa di analizzare un testo che, al più, può essere letto come documento storico. Poteva anche tirar fuori gli scritti di quelli che già vedevano i cavalli dei cosacchi abbeverarsi nelle fontane di piazza san pietro a Roma: citazioni assolutamente pertinenti con il dibattito pubblico odierno? E i bei scritti di Luther sugli ebrei, vuoi tralasciarli se si parla dell’atteggiamento della Comunità Europea nelle questione mediorientale? E le leggi razziali dello Stato Italiano (leggi bene: non del fascismo, furono proprio leggi dello stato) esprimono i valori della costituzione italiana in vigore (finchè dura)?

Se D’Alpa vuole contestare qualcuno che ancora ragiona (vabbè, si fa per dire) in quella maniera, perchè non cita direttamente costui e lo analizza, contesta, sconfessa?
Io nel 1963 non ero ancora nato, della chiesa prima del concilio vaticano 2 ho solo sentito parlare…

biondino

“Così si preparano gli insegnanti di religione a denigrare gli atei”

Se la grammatica ha un senso, sarebbe il caso di usare almeno il tempo imperfetto: così si preparavano…

Marco C.

“Sono un po’ deluso dalla scelta di D’Alpa di analizzare un testo che, al più, può essere letto come documento storico”
1963, certo, documento storico, manco che stessimo parlando del Codice di Hammurabi.

“Se la grammatica ha un senso, sarebbe il caso di usare almeno il tempo imperfetto: così si preparavano…”
Gli insegnanti di religione vengono formati anche al giorno d’ oggi, prima di insegnare, ma forse per voi il “duro” Brunetta ha fatto un’ eccezione.

Marco C.

“Io nel 1963 non ero ancora nato, della chiesa prima del concilio vaticano 2 ho solo sentito parlare…”

Anch’io non ero nato nella URSS quando c’era il dopoguerra e ho solo sentito parlare della intolleranza verso i credenti, chissà, magari è solo propaganda vaticana.

Giol

Sinceramente, non ho ancora capito se gli attuali insegnanti di religione si attengano tuttora a quelle disposizioni oppure no. E’ possibile saperlo?

In ogni caso, è davvero raccapriciante constatare il modo in cui, solo 40 anni fa, la chiesa cattolica diffamava, demonizzava, derideva e discriminava le persone non credenti.

frank

Don Alberto, chiudi la tua scuola di catechismo,rinuncia al tuo 8 per mille.
Le cose buone non nascono dal tuo essere prete.

francesco d'alpa

biondino scrive:
“Sono un po’ deluso dalla scelta di D’Alpa di analizzare un testo che, al più, può essere letto come documento storico”.

Che dire allora dei Vangeli, pura preistoria del cristianesimo attuale?
Oggi i toni sono smorzati ed i contenuti accusatori vengono per quanto possibile mimetizzati, ma la sostanza è sempre quella. Non potrebbe essere diversamente.

ONESTO PRESUNTUOSO

Anche ammettendo l’ammodernamento del catechismo rispetto a 40 anni fa, resta il fatto che i frutti maturi di questo ammodernamento si vedranno fra altri 40 anni e che, quindi, la maggioranza degli educatori cattolici del 2009 è allineata ancora su precetti al limite della violenza psicologica.

rosaspina

Siete andati a pescare un libro del 1963, che io non ho mai visto nè sentito nominare: eppure ho 65 anni e sono cresciuta nel mondo cattolico. Una decina di anni fa ho pure frequentato l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, quello che prepara gli insegnanti di religione cattolica, e non ho incontrato testi del genere, nè li ha incontrati uno dei miei figli che ha frequentato la stessa scuola ed è diventato insegnante di religione.
Non dubito che tale libro esista – la carta si lascia scrivere – se però vi informaste su quello che realmente si insegna in quell’Istituto, vi trovereste un’apertura che non sospettate.
Peccato che molti si abbeverino a fonti – come questa – parziali e tendenziose.
La chiesa è fatta di un pluralismo di posizioni che voi nemmeno sospettate. Basterebbe leggere non Avvenire ma Micromega (sezione “altrachiesa”) o Adista, che a sua volta riporta molti altri link di cristianesimo “dal basso”.

MicheleB.

Rosaspina, il vostro cristianesimo “dal basso”, a mal fatica lo percepiamo purtroppo e, comunque, non è il protagonista dei nostri incubi. Quel che ci preoccupa inquanto condiziona la nostra vita pubblica e sociale è il cattolicesimo “dall’alto”, di cui qui discorriamo quotidianamente. Ce ne fosse di pluralismo, che non è mai abbastanza da nessuna parte! Ma quel che mi busco in continuazione è il sentiero unico e monocratico del papato e dei suoi sgherri. Tra Avvenire e Altrachiesa c’è una bella differenza quantitativa, oltre che qualitativa.

Marco C.

“Peccato che molti si abbeverino a fonti – come questa – parziali e tendenziose.”
Le vostre invece sono imparziali e neutrali – leggasi Famiglia Cristiana, Avvenire, ecc.

“La chiesa è fatta di un pluralismo di posizioni che voi nemmeno sospettate.”
Vero, Micromega lo leggo anch’io. Ma tu parli della chiesa popolo, della maggioranza silente, non di quella ufficiale che detiene il potere mediatico.

don alberto

“il concilio invece va interpretato come “continuita nella riforma”, ”

Certo, ma questa frase è diretta ai vecchi sclerotici (modello Lefebvre) che urlano al concilio “reteico”. Il che non è.

don alberto

“… i frutti maturi di questo ammodernamento si vedranno fra altri 40 anni … ”

No, il Vaticano II è stato “preparato” un bel po’ prima.
Basta avere la buona volontà di leggersi i testi dei grandi della prima metà del ‘900 e non la paccottiglia che vi piace tanto.

don alberto

“chiudi la tua scuola di catechismo”
Con tutta la fatica che faccio a non servire roba fritta e rifritta,
non ci penso nemmeno!

“rinuncia al tuo 8 per mille.”
Praticamente sarebbe il 30% ca delle mie entrate.
Sta’ tranquillo che ho sempre trovato il modo di impiegarlo dignitosamente.

frank

Don Alberto è molto tempo che intratteniamo rapporti epistolari e non riesci a capire o
fai finta di non capire (propendo per la seconda ipotesi visto che sei arguto ed attento
alle risposte, mai fuori contesto,frutto di rigoroso controllo emotivo), il senso reale
delle mie affermazioni.
Penso che verrà meno in futuro il piacere di risponderti.
Mi sono mai sognato di criticare il modo in cui impieghi il tuo 30 %.quello che critico
è il principio.
La legge attuale rende legale questa eredità che non è mia,questo non signfica
che non potrà essere cambiata.
Ti dispenso dalla risposta.

Marco C.

“Basta avere la buona volontà di leggersi i testi dei grandi della prima metà del ‘900 e non la paccottiglia che vi piace tanto.”

Certo, le vostre fonti sono verità assolute, quelle degli altri paccottiglia. Sei ridicolo e puerile come al solito.
Immagino che tra i grandi sicuramente annoveri quei genialoni che hanno fatto la puntata di Vojager in cui si affermava che i catari non sono morti per colpa della chiesa ma di dispute feudali.

Nebo

Questo testo non sarebbe poi tanto preoccupante….in fondo, è naturale che una religione racconti ai prorpi fedeli di essere quella che lava più bianco…se non fosse che questo tipo di insegnamento è stato ricevuto da una buona aprte, se non dalal maggioranza, dei cittadini italiani. Per noi atei, significa essere circondati da persone alle quali, da bambini, è stato insegnato a giudicarci in maniera fortemente negativa.

Oggi, il clima di “dialogo tra le religioni”, ha smorzato forse i toni negativi verso i credo diversi dal Cristianesimo, ma ha lascaito indietro gli atei. In una scala, veniamo descritti come peggiori di quelli che credono in altre religioni: quelli seguono un cammino sbagliato, ma almeno ne seguono uno. Noi senzadio neanche ci sforziamo di camminare.

Mauro

Se la religione è naturale, perché molti non sono religiosi? a) Innanzitutto il numero delle persone che si professano irreligiose, non è poi così grande come pare. Molto spesso si tratta di gente che si vergogna di esprimere i propri sentimenti o è tenuta schiava da minacce di caporioni. B)
al mondo si trovano più agnostici e satanisti altro che atei.

Mauro

Basta avere la buona volontà di leggersi i testi dei grandi della prima metà del ‘900 e non la paccottiglia che vi piace tanto.”
questo è vero.Dopo che nel mondo sono entrati gli illuminati il mondo è andato nella fogna più totale.Hanno cambiato le menti delle persone grazie ai famosi messaggi subliminali incitando alla droga,satanismo,sesso esagerato ecc.Uno tra di loro è george bush e credo che c’era truman,carl johnson insomma,moltissimi illuminati si trovano nella politica americana.

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