Quale laicità nella scuola pubblica

Sono ora disponibili per il download, dal sito della CGIL, gli atti del seminario Quale laicità nella scuola pubblica tenutosi a Roma il 17 febbraio 2009. A pagina 11 c’è anche un intervento di Rosalba Sgroia, responsabile del Progetto UAAR sull’ora alternativa.

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18 commenti

Andrea (Mi)

Meno male che si sta muovendo qualcosa!
L’ingereza della chiesa nella scuola pubblica è intollerabile.
Non gli basta educare coloro che hanno scelto di frequentare i loro istituti!

Il Filosofo Bottiglione

al momento non è chiaro con quali risorse il ministero farà fronte alla mancanza degli insegnanti di ora alternativa causata dai tagli promossi da Tremonti.

la cosa più probabile è che cercherà di far finta di niente.

Manlio Padovan

Questa mattina i papozzani, cittadini del candido villaggio di Papozze in quel de Rovigo no m’intrigo, si sono svegliati dal loro letargo ideologico: la sinistra (!) ha vinto con una differenza di voti mai avuta prima addirittura strabiliante, i manifesti blu della cattiva e della buona notizia sono stati affissi negli spazi pubblici tra le 7 e le 8.
Ciao a tutti

Nicola Faccini

Per Manlio Padovan: a Gavello si è riconfermato Ampelio dei socialisti..

comunque qualcosa si muove, lo sempre detto io che sarebbe molto meglio l’ora alternativa, è molto più utile fare discussioni su temi di attualità invece di studiare assurde credenze nate nell’ignoranza che si protraggono fino ai giorni nostri, morale? le religioni, buone belle fantasiose che siano non portano certo alla pace e alla fratellanza, è un dato di fatto aprite gli occhi

MaxM

perchè non promuoviamo un referendum per ristabilire la “confessionalità” dello stato Italiano, sai che provocazione……

strozzapreti

Non dovrebbere esistere l’ ora alternativa, poichè non dovrebbe esistere l’ ora di religione cattolica nella scuola pubblica di uno stato laico equidistante da tutte le ideologie spirituali, lo insegnamento della religione cattolica con insegnanti pagati da tutta la comunità è un imposizione tipica dei stati teodittattoriali, andiamo a combattere i talebani in Afghanistan e chiudiamo gli occhi sul marcio che c’ è in casa nostra.

takeshi

Strozzapreti ha una visione lucidissima del problema. Specie quando porta l’esempio dell’Afganistan. Avessimo una sola persona obiettiva come lui in questo governo filo-vaticancro.

Lorenzo A.

l’ora di religione dovrebbe servire ad insegnare ai ragazzi che le religioni sono portatrici di intolleranza e sopraffazione. La civiltà può progredire solo se la religione rimane nella sfera del folklore.

Riccardo Beverari

Non sono d’accordo con Lorenzo A. ; pur essendo non credente e fieramente anticlericale, ritengo il fatto religioso (e per l’occidente, in particolare, il Cristianesimo) fondamentale per la comprensione di tutta la nostra cultura. Senza Bibbia niente Messa Requiem di Mozart, niente Cappella degli Scrovegni, niente Dostoevskj, niente Piero della Francesca, Petrarca, ma neppure il Cantico dei Cantici, i salmi, l’Ecclesiaste; nessun duomo di Siena, nessuna Pietà di Michelangelo. l’insegnamento della religione cattolica, con i suoi elementi di profondità e le sue nefandezze, è importante quanto quello della storia e della filosofia. Come la storia e la filosofia, ovviamente, anche la religione, che è pure un prodotto dell’uomo, è piena di grandezze e nefandezze. Tacere le une o le altre è faziosità inaccettabile. Ovviamente la selezione dei programmi, la scelta dei docenti e la formazione universitaria dovrebbero essere effettuati dallo stato. Ma non siamo più dogmatici dei cattolici! E’ disarmante parlare con atei che non sanno neppure chi era San Paolo!
Leggiamo la Bibbia, e poi (ma solo dopo) gli altri testi sacri. A fine ottocento, nei seminari dei Gesuiti, si studiava Marx….

Kanna Shirakawa

sono d’accordo con te, Riccardo, a patto che sia reso chiaramente il concetto che in questo caso si sta studiando un mero fenomeno sociologico, ovvero l’influenza che la fantasia e le illusioni (con annesso bagaglio di profittatori) hanno sulla societa` umana

ecco, se questo significasse “studiare la religione”, allora ben venga … ma a questo punto, per rigore storico, non solo quella cattolica, dato che nella nostra cultura hanno avuto peso notevole anche altre religioni

solo che a questo punto dovremmo avere anche l’ora di trekkologia, visto l’influenza culturale che ha avuto Star Trek nella formazione di molti contemporanei 🙂

Andrea (Mi)

@ Riccardo

Tutte le opere artistiche più grandiose (Pur essendo state costruite dalla chiesaper cifre esagerate a scapito della popolazione che moriva di fame) sono studiate ins toria dell’arte.
Lo studi di Religione è decisamente inutile, infatti se una persona non sa chi è stato S Franceso non è un problema, non gli servirà a nulla ne nella vita privata (se non è un credente ovviamente) ne nella vita lavorativa.
Gli servira invece conoscre la filosofia, l’etica, il diritto civile, la storia.
Queste materie arricchiscono una persona, la rendono consapevole del tipo mondo in cui vive.
Cosa che non fa certo bibbia, un libro che è solamente una leggenda, oltretutto priva di carisma ed elevatezza di forma, totalmente inutile…..anche dunque da un punto di vista letterario!

Riccardo Beverari

Andrea, come fai a contestare la validità letteraria di alcuni libri della Bibbia? Ho citato il Cantico dei Cantici e l’Ecclesiaste, ma avrei potuto continuare con Il libro di Ester e quello di Giobbe; alcuni di questi pongono questioni, come la giustioficazione del male in un mondo regolato Dio, o l’ipotesi di un Dio esistente ma indifferente, sconcertanti e stimolanti per credenti e non. Il salmo Super Flumina Babyloniae è stato tradotto da circa 10 poeti inglesi del ‘600 e ha ispirato una splendida poesia di Quasimodo; San Giovanni della Croce e Teresa D’avila hanno scritto brani emozionanti anche per un non credente come me. alcuni passi di Paradise Lost fanno venire il capogiro.. Poco importa che ciò che dicono sia vero o falso, l’importante è l’innegabile valore storico e artistico di queste espressioni. Dovremmo smettere di leggere Omero perchè Mercurio non è mai esistito? E la Divina Commedia? Andrea, spero che le tue tesi siano dovute solo a gravi e personali lacune culturali (hai letto la Bibbia?) e non a mala fede.

brunaccio

@ riccardo
straquoto e aggiungo che la bibbia,anzi i diversi canoni biblici appartengono a culture diversissime…la cultura etiope(con il suo canone),il mondo dei maroniti,drusi,i samaritani che ancora esistono..lo stesso islam senza la sua reinterpretazione biblica non sarebbe nato…
magari meglio anzi forse sarebbe stato meglio un mondo diverso…ma i popoli con le loro religioni esistono e studiare un popolo vuol dire studiarne anche i testi sacri,ma con la ragione e la critica..studiandone cioè contemporaneamente la storia,dove se non ci sono altri testi oltre quello sacro si usa l’archeologia,la paleoantropologia e le varie scienze.
altrimenti non riusciremo mai a capire le altre culture e riuscire a cercare,prima di rimandarli a casa o sbatterli in galera,di capire chi viene da altri lidi.
che sia compito della scuola? visto il cambiamento sociale senz’altro

anche a me piacciono molto i passi citati,e ti dico che il salmo i fiumi di babilonia,tradotto in inglese,è alla base anche di un grande pezzo (per me) del reggae original.. pre.suprematista-fyahbun come ormai è la dancehall jamaicana musica buff boff per me…cioè RYVERS OF BABYLON dei MELODIANS.
ciao buona serta a tutti

daigoro

x riccardo
tutte le meravigliose opere d’arte che citi appartengono a ad una cultura universale. io infatti non ho una cultura cattolica che mi faccia sentire più affini le opere di piero della f. rispetto a quelle degli antichi egizi, romani, aztechi ecc. ecc.

non nutro riconoscenza per gli adoratori del dio leopardo, o altro perchè ci hanno lasciato dei capolavori artistici, la mia ammirazione va solo all’artista, che evidentemente ben pagato dal committente ha svolto il suo lavoro.

e poi questi stessi artisti se non avessero avuto il capestro del cattolicesimo si sarebbero potuti esprimere anche facendo altre cose, per esempio mozart non ha fatto solo la messa da requiem.

Nicola Faccini

Per MaxM: ma non era scritto nella costituzione che l’Italia è un paese laico?
non si fanno referendum per far rispettare la libertà, bisognerebbe parlarne molto di più soprattutto in tv

Andrea (Mi)

@ Riccardo

D’accordo, alcuni pasi dell’antico testamento, posso avere un valore letterario ma, con tutte le opere di letteratura che esistono, che bisogno c’è di previlegiare lo studio della bibbia?
E’ evidente che lo scopo di fondo è l’indottrinamento religioso,.
Io purtoppo ho sempre frequentato scuole cattoliche fino alla 2′ liceo quando ho deciso di non volere avere più nulla a che fare con il clero ma la bibbia non l’ho mai letta anche se ce l’hanno sempre consigliato fortemente, perchè in realtà non ho mai creduto veramente (se non quandoero davvero piccolo 6- 11 anni) e lo trovavo tempo perso.
Sarebbe certamente più formativo leggere le opere di Rousseau, Marx, Neitsche , Aristotele epotrei andare avanti per ore, pittosto che la bibbia..

Riccardo Beverari

Il mio discorso è molto semplice: per apprezzare il valore storico e quello estetico delle opere citate è necessario conoscere la Bibbia. La conoscenza di altre religioni è importante, ma non quanto quella cristiana, in occidente, perchè, volenti o nolenti, la cultura cristiana, insieme a quella greco – romana, a quella umanistico – rinascimentale e poi illuminista ha plasmato la storia dell’Europa. Ergo, urge l’introduzione a scuola di più ore di Storia e filosofia delle religioni (in primis quella cattolica, anche con le sue nefandezze) insegnate da docenti scelti dallo stato italiano. Odifreddi, la Hack ed Eco hanno evidenziato la stessa necessità. Ma mi pare di dire cose ovvie….
Ricordate: i primi ad opporsi ad una lettura diffusa della Bibbia sono stati i padri conciliari del Concilio di Trento; treatene voi le conseguenze…

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