Madrid, secondo il giornale della diocesi “se si banalizza il sesso, allora anche lo stupro può essere ammesso”

Ricardo Benjumea, redattore capo di Alfa y Omega, una pubblicazione dell’arcivescovado di Madrid distribuita ogni giovedì con l’edizione madrilena del quotidiano Abc, ha scritto che “quando si banalizza il sesso, dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale”. Lo rende noto un articolo pubblicato sul sito di El Pais. Secondo Benjumea, “questo è il clima culturale in cui viviamo. La stragrande maggioranza degli spagnoli riterrebbe un’aberrazione l’eliminazione dello stupro dal Codice penale: ma, a solo un centinaio di metri di distanza, si potrà trovare una farmacia dove acquistare senza prescrizione la pillola che trasforma le relazioni sessuali in semplici atti per il piacere e il divertimento”. L’arcidiocesi di Madrid è diretta da Antonio María Rouco Varela, presidente della Conferenza Episcopale Spagnola.

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139 commenti

Andrea B.

Propaganda. La tecnica è sempre la stessa: “senza di noi il diluvio”.

chiericoperduto

Mi pare invece che lo stupro, negli ultimi tempi, sia divenuto oggetto di pene più pesanti in parecchi paesi europei, italia compresa. Difatti è considerato un crimine particolarmente odioso.
Il vescovo, prima di aprir bocca, dovrebbe capire la enorme differenza che passa tra un rapporto di coppia frutto di violenza ed un rapporto tra consenzienti.
Il suo problema è che non gli va che i consenzienti lo facciano anche solo per piacere, per divertimento e spesso al di fuori del matrimonio, ma che gli ne frega???

nessie

“quando si banalizza il sesso, dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale”

Fa il paio con questa:
“We all considered sexual abuse of minors as a moral evil, but had no understanding of its criminal nature”

Qui il resto: http://www.jsonline.com/features/religion/45191277.html

Bruno Gualerzi

Ma a consolazione del Benjumea c’è la circostanza che per fortuna quasi tutti i cattolici praticano il sesso solo per procreare… e infatti gli stupri sono solo prerogativa dei banalizzatori del sesso come ad esempio gli atei.
O no?

nemo

Che schifo…
Ti passa perfino la voglia di commentare.
Ma sono sicuro che a momenti, altri commentatori illuminati, che vivono in dio e con dio, ci spiegheranno chiaramente quello che a noi sembra solo tenebra ricoperta di tenebra e indistinto ondeggiare.

Bruno Gualerzi

Chiedo scusa. Volevo fare dell’ironia, ma mi è venuta male. Molto semplicemente volevo solo segnalare ciò che tutti sanno (meno evidentemente il Benjumea) e cioè che da tempo ben pochi anche tra i cattolici praticano il sesso solo per procreare, e che in ogni caso gli stupri non sono certo prerogativa di quanti ricorrono ai contraccettivi. Se mai il contrario.

Luigi De Lauretis Nisii

Ancora una volta la cc AFFERMA che è lei l’unica proprietaria dei nostri corpi.VERAMENTE ASSURDO!!!!!!!!!!!!!!!

Gérard

Se il sesso fosse fatto soltanto per procreare, allora la natura avvrebbe elaborato qualcosa di diverso…

Macklaus71

Ipocriti di bassa statura morale, retrogradi e primitivi nella loro pochezza culturale e morale. Non riesco a farci nemmeno una battuta…

Marco

Ma che c’é di male se esistono relazioni sessuali che sono atti per il piacere e il divertimento?
Dobbiamo passare tutta la vita inginocchiati a soffrire e darci frustate sugli zebedei?

Sull’accostare in qualunque modo il sesso per divertimento allo stupro non ci sono parole, o forse ci sarebbero quelle delle vittime di stupri.

Viano di Vagli

@Bruno Gualerzi: La tua ironia l’ avevo capita, ma hai fatto bene a spiegarTi perché molti dei frequentatori del sito ti potrebbero accusare ancora una volta di essere un cattotroll.

Viano di Vagli

“ben pochi anche tra i cattolici praticano il sesso solo per procreare” (Bruno Gualerzi).
Difatti non fu per quei quattro gatti di atei, che c’ erano anche allora, che Dio mandò il diluvio ai tempi di Noè e la pioggia di fuoco e zolfo sulla Pentapoli. Ma perché la maggior parte dei credenti vivevano come se Lui non esistesse o se ne erano fabbricato uno su misura.

miro99

Viano ,,, mi scusi , ma queste panzane ce le risparmi x cortesia, si ricordi che non siamo in un sito di “cattolici”, (x non dire altro !!!!!!)

alberto tadini

scusatemi ma non posso che meravigliarmi sempre più del fatto che c’è ancora chi crede al diluvio universale e ad altre sciocchezze del genere.
liberissimi di farlo ma la ridicolaggine è imperante.

cullasakka

quando si banalizza il sesso, dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale

Il paralogismo è la loro specialità.

claudio285

la solita “distorsione cognitiva” preferita del cattolicesimo operante: la dicotomia. O c’è il sesso procreativo-familistico o c’è stupro.

Tutti le sfumature emotive le quali possono venir associate alla propria sessualità (anche a seconda della propria maturità, della stagione della vita inj cui si vive, della pesona con cui ci si relaziona in un dato momento) vengono meno, annichilate in sole due opzioni: o famiglia o stupro. Questa da una parte è una tattica persuasiva, dall’altra è un tratto di una pedagogia psicopatogena che tanto male ha fatto in passato (e continua a farne in molti casi).

Ci auguriamo che prima o poi tutte le bizzarre credenze sulla sessualità del cattolicesimo vengano prese per quello che sono: feticci arbitrari privi di valore.

jan hus

viano di vagli scrive

……che Dio mandò il diluvio ai tempi di Noè e la pioggia di fuoco e zolfo sulla Pentapoli…..

Bbbbbbbuhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah

HCE

siamo ancora allo stupro come reato contro la morale. e ne traggono la conseguenza che se non c’è più morale non c’è più reato.

il fatto che le persone abbiano diritto a disporre del proprio corpo, anche all’interno della famiglia, proprio non gli arriva.

meriterebbero che qualcuno disponesse del loro corpo.

Giuliana

L’affermazione del giornale spagnolo e’ palesemente un’esagerazione, ma io (da vecchietta cinquantenne) ci vedo un fondo di verita’. Quando il sesso viene banalizzato e scollegato dal sentimento e dall’amore (attenzione: NON ho detto dal matrimonio e dalla procreazione – intendo l’amore nella coppia, sia essa sposata, di fatto, etero o gay) diventa difficile, soprattutto per i piu’ giovani, tracciare un confine tra cio’ che e’ lecito e cio’ che non lo e’.
Io vivo in Inghilterra, e gli stupri o presunti tali commessi in stato di ubriachezza dopo le sbornie del sabato sera sono cronaca quotidiana. Ragazzi e ragazze escono con la precisa intenzione di ubriacarsi e fare sesso, magari la ragazza sotto l’effetto dell’alcool dice si’, poi torna in se’ e denuncia lo stupro ….
E la prostituzione, che e’ frutto del sesso vissuto in modo meccanico e animalesco?
Ai miei tempi si diceva: non buttare il bambino assieme all’acqua sporca. In altre parole: non difendiamo certi comportamenti solo per dar contro alla Chiesa!
Bisognerebbe almeno ricondurre il sesso nell’ambito della dignita’ dell’essere umano che ci differenzia dagli animali.

Oxyuranus

Se l’imbecillità uccidesse molta di questa gente non sarebbe più tra noi!

Viano di Vagli

Ossiuro:.. e molti che si ritengono intelligenti avrebebro delle sgradite sorprese.

marcigno

Gira e gira i clerico-cattolici finiscono per parlare sempre di sesso… la lingua batte dove il dente duole!

Giovanni Bosticco

In sostanza:
se violento mia moglie per avere un figlio, non è stupro.
Se faccio l’amore con la fidanzata consenziente, che si
è presa la pillola, questo è stupro.
Non si è mai finito di imparare.

GIONABETA

Il cristianesimo è certamente una religione algocentrica (mi si passi il termine).
Di conseguenza il piacere sessuale è considerato alla stregua di un fastidioso orpello, un diabolico “effetto collaterale” di secondaria importanza rispetto alla sacra potenza procreativa e generatrice.
Il naturale godimento della copula, nella concezione cristiana, deve sublimare attraverso la pratica dell’ astensione o dell’ autopunizione che può e deve compensarne la mancanza. Non è estraneo a questa visione Paolo di Tarso, probabilmente affetto da aberrazioni di natura sessuale.

Zel

“quando si banalizza il sesso, dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale”

… come se la mia libera adesione al sesso sia identica alla forzatura subita se fossi costretta a fare sesso… complimenti ai soliti idioti ecclesiastici.

Paolo Garbet

Dunque secondo Viano di Vagli le calamità che Dio manda sulla terra non sono colpa degli atei, ma dei credenti, che non si comportano come dovrebbero. Beh, sa una cosa signor Viano? sono perfettamente d’accordo con Lei. Ah, e sono ateo.

Cordiali saluti

alberto tadini

io non banalizzo il sesso, non sono sposato, non ho figli e sono anche ateo ma neppure nei miei incubi potrei pensare a stuprare. e comunque non penso al sesso ogni momento.
sono loro che hanno il chiodo fisso del sesso. sembra non pensino ad altro. hanno un atteggiamento patologico nei confronti del sesso, sono malati.

GIONABETA

Comunque sia, sono i preti che banalizzano il sesso, dissociandolo dal piacere.
D’altra parte le psicopatologie sessuali di cui sono affetti quasi tutti i preti la dice lunga sulla natura della concezione cristiana del sesso.
Necrofilia
Feticismo
Pederastia
Sado-masochismo
et similia…..
Capisco solo oggi perchè il nipote di un sacerdote non frequentava la scuola cattolica e le attività ludiche dell’agesci e dell’azione cattolica.
Vuoi vedere che lo zio, consapevole dei pericoli……….

Woland

# Viano di Vagli scrive:
29 Maggio 2009 alle 9:26

“ben pochi anche tra i cattolici praticano il sesso solo per procreare” (Bruno Gualerzi).
Difatti non fu per quei quattro gatti di atei, che c’ erano anche allora, che Dio mandò il diluvio ai tempi di Noè e la pioggia di fuoco e zolfo sulla Pentapoli. Ma perché la maggior parte dei credenti vivevano come se Lui non esistesse o se ne erano fabbricato uno su misura.

Ma, a quanto pare, neanche in quel caso riusci a fare un buon lavoro….

Ivo Mezzena

Stanno cercando un sistema per depenalizzare gli abusi dei presti sui minori???

@ Viano di Vagli
Dio ha voluto il diluvio per uccidere tutti i bambini abusati dai predicatori cattolici per impedire loro di denunciarli.

Neoalfa

@Paolo Garbet

La calamità peggiore che un dio può mandare sulla terra è la schiera dei suoi seguaci.

Angelo

“quando si banalizza il sesso, dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale”
E’ un “non sequitur” clamoroso. Questa frase non trasmette alcun senso. Non esiste nessuna connesione, se non in una mente bacata, tra’ il piacere di fare sesso tra adulti consenzienti e il diritto penale che stabilisce la necesssita’ di punire una violenza. L’unica cosa in comune che hanno queste due cose e’ la parola sesso che viene usata in contesti e con significati completamente diversi. I preti sono illogici e malati marci dentro.
“Quando si banalizza la pratica del nuoto, finisce per avere senso la concezzione dell’omicidio per anneagmento come reato penale” Blu blu blu..

jan hus

x viano di vagli
approfitto della tua presenza in questo blog di senzadio per farti una domanda che può ricevere risposta solo da una grande mente come la tua: come ci entrano 5 elefanti in una cinquecento? (cfr Arca di Noè)

Sailor-Sun

Ma che czo vuol dire?

Questi non hanno il concetto di rispetto della persona: o si rispetta dio e si seguono le sue leggi o non si rispetta niente e nessuno.
Insomma è il solito “senza dio tutto è permesso”.
E chi lo afferma manifesta la sua totale mancanza di morale.

Barbara

Sono proprio anacronistici ed aggiungo inacapaci di raziocinio!!!!!!!

Barbara

Sono proprio anacronistici ed aggiungo inacapaci di raziocinio!!!!!!!

Stefano

Ormai sono abituati a non ragionare più e le conseguenze si notano.
Qual è il nesso causale tra la “banalizzazione del sesso” e lo “stupro”?
Tralasciando il significato di “banalizzare il sesso”, non si può “banalizzare” con persone consenzienti?
Cosa rende inevitabile lo stupro?
Che il troppo incenso provochi turbe cognitive?

#Aldo#

Certo che è proprio da cretini non riuscire a vedere la differenza tra un atto sessuale volontario e uno imposto.

Piuttosto potrebbe essere discutibile che esistano norme specifiche sulla violenza sessuale, ovvero potrebbe essere discutibile il fatto che lo stupro non rientri semplicemente nella normativa generica sulla violenza (la violenza è violenza, e li fatto che riguardi i denti, gli organi genitali, gli occhi, le braccia o le gambe non fa in effetti differenza).

Unbelievet

“dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale”
Allora quello che fanno i pedofili, visto che non ha a che fare con matrimonio e procreazione, non è reato penale! Ecco perché la Chiesa li protegge…
Ed io che pensavo che fossero i peggiori abomini dell’umanità!

peppe

Certo che è proprio da cretini non riuscire a vedere la differenza tra un atto sessuale volontario e uno imposto.

Ma di che ti lamenti? In Italia abbiamo delle roBBBe ancora più brillanti…

Perché dire no, oggi, a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell’incesto o della pedofilia tra persone consenzienti?” (Bagnasco, Marzo 2007)

Ivo Mezzena

@ peppe

Grazie delle 2 perle, soprattutto la tua specifica sugli atti sessuali, riassume perfettamente.

claudio

mi sorge il dubbio che al posto dell’incenso usino del pejote

fab

Naturalmente è l’inverso: mi risulta che il motivo primo degli stupratori è imporsi, non godere; perciò, se si demitizza il sesso, gran parte delle incrostazioni simboliche che fanno da motore allo stupro evaporano.
Anche in questo, l’ateismo non può che portare letizia al mondo.

Gabriele (studente)

Vorrei rispondere a queste persone che stuprare una donna è come riempirla di botte: non c’è nessuna voluttà nella violenza sessuale, se non la voglia di sopraffare l’altro.

Markus

Io dire che chi dice davvero queste cose è il primo che potrebbe commettere uno stupro.

Di certo va aiutato!

Kaworu

quando si banalizza il cervello anche certe vaccate possono venir ammesse…

che tristezza questa gente che non sfrutta il pollice opponibile e i meravigliosi doni della corteccia cerebrale…

Kaworu

quando si banalizza il cervello anche certe idiozie possono venir ammesse…

che tristezza questa gente che non sfrutta il pollice opponibile e i meravigliosi doni della corteccia cerebrale…

HCE

sono in sintonia col discorso sul non banalizzare il sesso nel senso di non sganciarlo dai sentimenti, ma questa è una riflessione etica mia (e di molti altri), e quindi vale solo per me e per quanti decidono di adottarla. quando si parla di codice penale, non ha più (né meno) rilevanza del magistero della chiesa.

li il discorso è molto più terra terra: ciascuno è proprietario del proprio corpo e ne fa ciò che vuole, quindi l’unico criterio di accettabilità di un rapporto sessuale è il consenso (possibilmente da sobrio/a, non forzato in alcun modo,…).

Mattia

Lo stupro è violenza, e quindi reato penale.
Il sesso tra persone consenzienti appartiene alla sfera del privato e non è mai stato perseguito penalmente da nessuno stato laico.

Non c’è alcun nesso causale tra le due cose. Chi è sessuofobo non è obbligato in nessun modo a far sesso nè ad interferire con le abitudini sessuali degli altri.

Quando il sesso è “banale”? Questa è solo una questione di punti di vista personali, come i gusti alimentari o artistici.

Fabrizio

Perchè nessuno cita gli stupri commessi dai preti cattolici? Magari hanno detto questo per giustificare la massa di pedofili che popola la chiesa….

Focaral

Oggi ho schiacciato una zanzara che stava per pungermi, se si banalizza l’uccisione di un insetto, anche l’omicidio e’ ammesso.
Mi spiace ragazzi, tra un po’ vi uccidero’ tutti.

🙂

Giovanni Bosticco

@Sailor-Sun
“senza Dio tutto è permesso”
Questo è diventato vero proprio grazie
all’avere predicato Dio per difendere
norme di convivenza civile.
Le tre fondamentali regole di quest’ultima
(non uccidere, non rubare, non mentire)
sono state insegnate come comandamenti
consegnati a Mosé sul Sinai.
Quando tramonta la fede in Dio restano
senza fondamento le norme che ho detto.
Se si fossero sempre presentate come
regole indispensabili al vivere, si sarebbe
continuato a seguirle senza avere religione.
Mosé è stato il precursore dello snow-board:
per primo è sceso dal monte con le tavole.

taraparso

il Diavolo tenta tutti, fa diventare il sesso per il semplice piacere una sua armi contro le povere pecorelle, il Diavolo è talmente forte che tutti ci possono cascare, anche i preti, lo stupro non è sotto la giurisdizione degli uomini ma quella di dio, solo dio può giudicare gli stupratori, quindi solo dio può giudicare i preti stupratori. che ne dite come sillogismo?

viola

Penso che il senso malato del discorso sia che uno che “banalizza il sesso” e lo pratica al di fuori dei giusti valori (secondo loro) da associare alla sessualità, lo farà ogni volta che ne ha voglia con chiunque capiti; segnatamente, cosa pensate che succeda se un tipo così, schiavo dei bassi impulsi della carne, vede per strada un’avvenente signorina in minigonna (che anche lei se le va a cercare..)? E se il sesso è libero, perché condannarlo se obbedisce a questi istinti che gli atei vogliono legittimare?
Che la vittima possa magari preferire di non essere stuprata, è irrilevante ai fini del ragionamento.
Tutto ciò è disgustoso.

Giovanni Bosticco

@taraparso
Il sillogismo fa parte della filosofia aristotelica,
accettata dalla Chiesa con Tommaso d’Aquino,
e poi demolita dalla scienza galileiana.
Quindi la CCAR, per difendere il pagano
Aristotele, processò …il cristiano Galileo.

gianfranco

Andrebbe ricordato a lor signori Monsignori che quando il matrimonio in italia era una cosa seria e il sesso solo per procreare, lo stupro era un reato contro la morale e non contro la persona…
quindi non solo era di fatto banallizzato il sesso, ma anche uno degli attori coinvolti.

Sol

giuro che mi sfugge il nesso tra la prima metà e la seconda della frase.

cosa c’entrano i semplici atti per il piacere e il divertimento con il dolore e la barbarie di un abuso come lo stupro, che non è semplice, nè divertente, nè atto di piacere?

proprio mi sfugge.

kefos93

@ Viano di Vagli ( di Sopra o di Sotto ? )
Certo se credi all’arca di Noè stai bene !!!
Quindi credi che Noè, con le tecnologie in suo possesso, ha costruito un robusto Titanic ( le misure sono nella Bibbia ) in legno!!!
Magari credi pure che il kiwi, tipico uccello australiano non in grado di volare, abbia raggiunto l’arca con un volo low cost, magari anche last minute ( ovviamente A/R ), facendo scalo a Kommodo, per accompagnarsi ai varani che vivono esclusivamente in quell’isola !!
Forse credi anche al diluvio universale che ha sicuramente coperto la cima dell’Hmalaya !
Però mi dovrai spiegare come alcuni pesci non sopportano la salinità siano riusciti a sopravvivere !! ( v. alla voce Evoluzione e lascia stare la Creazione ).
Per quanto riguarda piogge di fuoco e zolfo vedi alla voce Santorini e leggiti quanto scoperto dagli esperti!!
Bye, bye
P.S: lascia stare le favole!!!

Cosimo Ancora

@Stefano
“Qual è il nesso causale tra la “banalizzazione del sesso” e lo “stupro”?”

Esatto!!
A tal proposito vorrei citare alcune righe del romanzo “Il Pendolo di Foucault”:
“Non è che l’incredulo non debba credere a nulla. Non crede a tutto. Crede a una cosa per
volta, e a una seconda solo se in qualche modo discende
dalla prima. Procede in modo miope,
metodico, non azzarda orizzonti. Di due cose che non stiano insieme, crederle tutte e due, e con
l’idea che da qualche parte ve ne sia una terza, occulta, che le unisce, questa è la credulità.”

Giovanni Bosticco

@Sol
A me non sfugge.
Ognuno inquadra gli altri nelle proprie categorie mentali.
Se Ricardo Benjumea pensa che per noi barbarie e abusi
siano strumenti di piacere e divertimento, si vede che per
lui sono proprio così.

MicheleB.

Ma cosa sarebbe la banalizzazione del sesso? Un’altra parola che si sono inventati?
Banalizzare significa ridurre -nel concetto, nelle cause e nelle funzioni- e se c’è una banalizzazione sulla sessualità è proprio quella pretesa di ridurla alla mansione procreativa. Ed è proprio questo che ci accomunerebbe alle altre bestie: l’Homo Sapiens è una delle pochissime specie animali che pratica il sesso per una varietà (anche ampia) di scopi. Fare l’amore per condivisione con una persona, per puro piacere, per socialità, per auto affermazione, per consolazione, per mania, per esternazione di status o solo per amore, ci avvicina a creature che sono miracoli dell’evoluzione, come gli scimpanzè bonobo coi quali condividiamo il 98% del corredo genetico. Accoppiarsi solo per procreare ci avvicina al polli.
E’ la religione che banalizza il sesso.

don alberto

Scusa, ma la Chiesa non “riduce” il sesso alla “mansione procreativa”.

norma

Il sesso è una cosa brutta e sporca. Lo si può fare solo con la moglie. Quindi tu individuo sei colpevole se: stupri una donna per strada, fai sesso da solo, tradisci tua moglie con la collega. Se stupri una donna sei colpevole non perché le fai violenza e le causi un trauma, se ti masturbi sei colpevole anche se non fai nulla di male, se tradisci tua moglie con la collega sei colpevole non perché le menti o sei disonesto (se lei fosse d’accordo saresti colpevole comunque).
Arriveranno mai a concepire che un’azione è deplorevole solo se fa del male agli altri? E non perché lo sia per qualche strano principio del cavolo? E quindi un’azione è assolutamente legittima se non fa del male a nessuno?
Evviva il sesso banalizzato, evviva il sesso senza mille sovrastrutture, evviva il sesso demistificato! Il sesso è un’attività estremamente piacevole, emotivamente ma anche soltanto fisicamente. Ognuno lo faccia esattamente come vuole, basta con il moralismo religioso ma anche con il nuovo moralismo del sesso legato ai sentimenti.

(p.s: ecco il mio numero di cellulare 338…. eheh scherzo)

Viano di Vagli

@Jan Hus: molto semplice la risposta: due davanti e tre di dietro.

MicheleB.

Abbia pazienza don Alberto, ma questo è quanto evinco ascoltando i vari esternatori ecclesiastici. Non voglio mettervi in bocca parole non vostre, ma mi pare sia esattamente quel che il clero sentenzia continuamente.

Billy Belial

Ecco perchè ci sono tanti preti pedofili in giro, loro il sesso lo banalizzano tanto da consideralo lecito solo a fini procreativi

norma

E vorrei aggiungere per Bagnasco: la pedofilia fra consenzienti temo che non sia diffusissima, e per quanto riguarda l’incesto, sì, io penso che sia un altro tabù da “banalizzare”.

Viano di Vagli

@Jan Hus: scusa, ci ho messo un po’ perché ho anche altro da fare.

fresc ateo

CHISSA??cosa pensano tutti quei preti pedofili ,quando violentano i bambini o bambine??
chissa’ forse credono di banalizzare il sesso??o lo saprei dove starebbe bene questo personaggio tonacato doc,che setta di maledetti.

jan hus

@ viano di vagli
vabbè perdonato. Noi atei perdoniamo (e aggratis), dio no, lo sai no?
Salutami Noè se lo incroci. Ciao ciao

bright77

Sullo stupro dei bambini loro ne sanno molto.Ma é una notizia che non merita commento.

Gregorio

Assudo…l’arcivescovo parla solo perchè ha un buco dentato in faccia…E’ un paragone che non merita commento.

Rothko61

“se si banalizza il sesso, allora anche lo stupro può essere ammesso”.

La logica non è mai stato il loro forte. Si sa.
Mutatis mutandis è come dire: “se si banalizza il cibo, allora anche il cannibalismo può essere ammesso”.
Non se ne può più.

cris

Penso che Amnesty International abbia qualche credenziale in più rispetto al sig. Benjumea per potere parlare di violenza sulle donne: segnalo questo documento sulla violenza domestica, pubblicato nell’ambito della campagna “Mai più violenza sulle donne”

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.c9915766c9c43294da6f/P/BLOB%3AID%3D507

Alcuni punti da confrontare con le farneticazioni dell’arcivescovado:

La violenza nelle relazioni intime può essere esercitata in varie forme, una delle più
comuni è senz’altro il controllo della sessualità. Il desiderio di esercitare il controllo
sulla sessualità femminile può infatti portare a episodi di violenza di genere all’interno
della famiglia, quali ad esempio:
• rapporti sessuali non consensuali, in forma di stupro o incesto
• negazione dei diritti fondamentali della donna nel decidere il momento,
l’intervallo e il numero dei figli attraverso il diniego all’accesso ai servizi sanitari
e alle informazioni relative alla sfera riproduttiva
• impedimento dell’accesso alla contraccezione per evitare gravidanze
indesiderate o la trasmissione del virus dell’AIDS e di altre malattie
sessualmente trasmissibili
• imposizione di pratiche tradizionali dannose per l’integrità fisica e psicologica,
come le mutilazioni genitali femminili
• imposizione di limiti al diritto della donna di scegliere con chi avere relazioni
sessuali, inclusa la scelta del partner (uomo o donna, all’interno o all’esterno
del vincolo matrimoniale).

MicheleB.

Le Tigri di Arkan, i cui valori (esplicitati nel loro motto) erano Dio, Patria e Famiglia, usavano lo stubro come strumento bellico; e non solo come tattica di guerra psicologica: ma soprattutto come metodo di “soppressione etnica”, affinchè il sangue dei nemici si “colonizzasse” di sangue serbo.
Se lo ricordino gli idioti che paragonano l’ateismo allo stalinismo.

roby

se si banalizzano questi deliri di vampiri morenti e li si dimentica forse la madre degli scemi faranno meno figli uguali al ricardo benjumea..che insieme a gesuiti in fiore come il s vagli fanno ironia su queste sparate da mediocri perdenti

roberta

@don alberto
vero,la chiesa non riduce il sesso alla procreazione,e io sono la prima a pensare
che la sessualita’non dovrebbe essere scissa dall’affettivita’,questo e’ naturalmente
un mio modo di pensare,e trovo che ogni adulto consenziente possa agire
in proposito come meglio crede.
quello della violenza sessuale mi sembra un discorso totalmente diverso,
perche’ per quanto ne so non e’ legato al piacere ,neanche banalizzato,
ma nasce piuttosto dal desiderio di dominare e sminuire la vittima,
e’ piu’ uno strumento di potere su una persona piu’ debole
che una ricerca di godimento.
accostare il sesso”disinvolto “alla violenza sessuale mi sembra forzato

Asatan

Supercazzora preaturata con scappellamento a destra, come se fosse Antani.

Che altro dire a parte il fatto che le società più religiose sono anche quelle col più alto tasso di stupri (fra cui il dovere coniugale condito di mazzate) e violenza di ogni genere contro donne e bambini.

Tazio da Velletri

Dire che “se si banalizza il sesso, allora anche lo stupro può essere ammesso” mi sembra coerente con il catechismo dell’inquisizione, secondo il quale lo stupratore e lo stuprato commettono lo stesso peccato.

Sandra

Come dire “se si banalizza l’acquisto, allora anche il furto puo’ essere ammesso”.
Sono completamente scollegati dal mondo, ecco quello che succede quando un organismo raccoglie gli elementi piu’ mediocri: invecchiando peggiorano piu’ vistosamente degli altri: neanche mio nonno se fosse ancora vivo direbbe un’assurdita’ del genere. E nemmeno sapeva di latino!
Questo solo il prete poteva fare per sopravvivere.

norma

Scusate, io non intervengo spesso e non lo so: è normale che un post rimanga bloccato in attesa di approvazione per ore?

Giol

“se si banalizza il sesso, allora anche lo stupro può essere ammesso””

Ecco, questa frase è esattamente ciò che banalizza sia il sesso che lo stupro.

Giol

Ma vi rendete conto della grande mistificazione che stanno mettendo in opera i giornali cattolici?
Adesso vorrebbero pure farci credere che slegare il sesso dalla procreazione significhi giustificare gli stupri!!
Ma come si fa a dire una stronzata del genere?? Solo Berlusconi poteva dirne una più grande!

Loryz91

Purtroppo sì Norma, se il filtro, piuttosto benpensante, del sito mette in approvazione il post, devi attendere che un mod preposto legga il tuo intervento, e visto che essi sono tutti fuori lì nel mondo crudele a battersi per noi, possono passare scariate ore ;).

Macklaus71

Nell’Italia cattolica, frustrata, privata di tutto, umiliata, scippata, annullata nei diritti e nella dignità, si applaude uno che si è impossessato del paese e fa i festini con 30 giovani donne.
La gente imprigionata lo ammira. Lui rappresenta il riscatto.
E’ lo stesso meccanismo psicologico della madre delusa dopo essersi adeguata alle leggi sociali non scritte che spinge la figlia a fare quello che a lei non è riuscito di fare.
La colpa è della Chiesa che ha intossicato il paese d’ipocrisia.
Un cattolico bigotto praticante è un individuo vuoto, svuotato, non ha niente dentro, cerca tutto al di fuori se; è completamente proiettato all’esterno dove rispecchia gli alti ideali indotti e i più bassi sentimenti di rivalsa.

Viano di Vagli

C’è un commento di Norma alle 17,08. Se rimangono bloccati, ricompaiono all’ ora in cui sono stati “spediti.”

Viano di Vagli

@MackLaus: mi sembri un tantinello ottenebrato dall’ odio.

Amadiro

“se si banalizza il sesso, allora anche lo stupro può essere ammesso”

Questa esternazione merita di essere esaminata accuratamente, perché rivela molte cose.

Per loro “banalizzare” il sesso significa peccare, cioè commettere una sorta di reato contro la legge divina da loro inventata.
Anche lo stupro è un peccato, dal loro punto di vista lo è allo stesso modo del sesso libero; entrambi sono punibili con l’inferno… da qui nasce l’equivoco ed il malinteso: noi laici parlando di stupro intendiamo il reato, loro invece alludono al peccato.
Introducendo la parola “peccato” la frase espressa dai vescovi assume il suo vero significato: “se non fosse peccato il sesso libero, non lo sarebbe neanche lo stupro”

Questo esternazione è un lapsus, che lascia intravedere il loro modo di concepire la società e la legge: loro vogliono una teocrazia di stampo komeinista, dove non c’è differenza tra reato e peccato, in quanto tutti i peccati sono considerati reati perseguibili per legge.
La loro idea della giustizia coincide con la Sharia islamica; e se non fosse per la medicina che cura i loro corpi e per la radio che diffonde i loro sermoni sarebbero felici che tutto il mondo retrocedesse per una buona volta all’ VIII secolo.

Ma c’è di più: equiparare lo stupro al sesso libero come peccati ugualmente esecrabili, rivela una concezione molto sciovinista della donna, vista semplicemente come un utero che cammina.
Poco importa che nel normale rapporto di coppia la donna sia consenziente mentre durante lo stupro sia vittima di una aggressione: quel che conta è l’atto; se il pene è stato introdotto nella vagina per puro diletto (del maschio), sia anatema!

peppe

No, perchè? L’analisi di Macklaus mi sembra lucida e corretta.

Laurentia

E’ tardi anche stavolta. Gli argomenti sono interessanti. Alla mia età faccio fatica a ricordare che anche io ho attribuito quasi tutte, se non tutte, le colpe della condizione femminile in Italia alla chiesa cattolica. Mi piacerebbe parlare del perché ho capito che questa visione era parziale, manichea e, soprattutto, portava la mia vita verso il sentiero dell’ errore. Non potrò mai riconciliarmi del tutto con la chiesa, ma oggi posso riconoscere il bene che c’è anche in lei e la verità che c’è anche nella religione cattolica. Sul tema della discussione: loro credono che sul sesso sia data via libera ai demoni di portare gli uomini fuori strada, per quello arrivano a scrivere concetti errati come questo. Io credo che il male sia nel maschio che ha perso la sua identità e vede nelle donne uno strumento di piacere, da consumare.Ma è anche nella donna che pur di piacere al maschio si adatta a essere non come è, ma come i maschi vorrebbero che fosse. Macklaus la tua analisi è in buona parte vera, ma il bersaglio unico è sbagliato: il male è già dentro di noi e dobbiamo colpirlo prima dentro di noi. Se riscopriamo cosa vuol dire essere uomini e donne e che entrambe le nature, femminile e maschile, vivono e si integrano negli induividui e nell’ universo; se impariamo a non farci condizionare e a dare fiducia ai cambiamenti individuali; forse non ci sarà bisogno di altro sangue per progredire.

GIONABETA

@Viano di Vagli
MackLaus: mi sembri un tantinello ottenebrato dall’ odio.
Come al solito scivoli e svicoli senza argomentare, rifugiandoti nella battuta.
L’analisi di Macklaus rispecchia fedelmente la mentalità dell’italiano, plasmata da secoli di dominio cattolico.
Vatti a rileggere Macchiavelli.

Woland

# Viano di Vagli scrive:
@MackLaus: mi sembri un tantinello ottenebrato dall’ odio.

Chi opprime non si puo’stupire dell’odio che suscita….

Giol

Non so se l’avete capito, ma VIANO DI VAGLI, oltre a fare battutine idiote e inutilmente provocanti, non è che sappia poi fare molto di più. Ha solo del tmpo da buttare via, e lo fa cercando di fare innervosire quelli che lui reputa i suoi nemici ideologici, ovvero gli atei. Se dovessimo considerare solo i post in cui ha detto qualcosa di costruttivo, non credo che rimarrebbe traccia della sua partecipazione qui…

Odino

Non dobbiamo indignarci di fronte a queste dichiarazioni, dobbiamo rallegrarci.
E per mezzo di idiozie come queste che la chiesa sta perdendo fedeli.
Più ne dicono e meglio è.

Giovanni Enrico

@Giol
Il problema di fare battutine idioti e provocanti non è solo di Viano, ma di molti altri. Sembra che molti credano di partecipare al concorso per l’Ateo dell’anno. Chi gli ha chiesto, diversi post precedenti, come far entrare cinque elefanti in una cinquecento riferendosi alla storia dell’arca di Noè ha ricevuto una risposta più intelligente della domanda.
Altrimenti finiamo con il diventare integralisti come la ccar o fare i mangiapreti ottocenteschi in tabarro nero e l’ “asino” in tasca. E se Machiavelli lo si fosse letto anche solo una volta, forse ci si ricorderebbe di come si scrive il nome.
Cerchiamo di essere razionali, almeno noi

patri

Non capisco…..ma perchè?…non è forse divertente e piacevole fare l’amore? Penso che se così non fosse, la vita umana si sarebbe estinta da un pezzo. Non mi sembra che provare piacere faccia tutt’uno con l’esercitare violenza, coercizione e sopraffazione sull’altro (a meno che uno non sia malato, deviato etc etc). Non vedo proprio cosa c’entri la considerazione banale o meno del sesso con i reati contro la persona. In ogni caso mi sembra che considerare reato penale lo stupro sia civile, doveroso e giusto, non vedrei altra definizione che reato penale e grave per giunta. Non so….a questo punto direi evviva la banalizzazione del sesso perchè non capisco se, secondo Benjumea, considerandolo sacrosanto atto nel matrimonio e per la procreazione giustifichi lo stupro, boh! Per me sono alla frutta o io sono proprio “fuori”.

Cosimo Ancora

@Macklaus71

Purtroppo hai ragione. Aggiungo che Berlusconi non è altro che l’Italiano medio ipocrita elevato alla ennesima potenza. L’Italiano che non ha valori nè cultura e che ritiene la furbizia, la capacità di fregare gli altri, una manifestazione di intelligenza.
E a proposito di ipocrisia ricordo ciò che disse un utente di questo forum tempo fa: “L’immagine dell’ Italia è un crocefisso in mezzo a due tette rifatte”.
Saluti

Marco C.

“quando si banalizza il sesso, dissociandolo dal matrimonio e dalla procreazione, finisce di avere senso la concezione dello stupro come reato penale”

Peccato che la stragrande maggioranza degli stupri e delle violenze contro le donne e i bambini avvengano proprio all’ interno di quelle famiglie cattoliche e tradizionali che il mentecatto chierico di turno tanto difende ed elogia, tanto da adoperarsi in ogni modo per nascondere la verità e far sì che i loro istituti e le loro ideologie becere e marce non siano oggetto di scandalo.

“l’Italiano medio ipocrita elevato alla ennesima potenza”
l’ italiano cattolico medio ipocrita elevato all’ ennesima potenza

Marco C.

“Peccato che la stragrande maggioranza degli stupri e delle violenze contro le donne”

Ah, già, scusate. Ora mi ricordo che quando la chiesa benedice un’ unione tra uomo e donna la violenza contro la medesima non ha più ragione d’ essere, in quanto l’ unica cosa che diviene importante e che conta è mettere alla luce quanti più figli possibili.

GIONABETA

@GIOVANNI ENRICO
Mai sentito parlare di refuso? Sai quel tipo di errore di stampa dovuto ad uno scambio o ad uno spostamento di carattere?
Di Nicolò Machiavelli (pardon Niccolò con 2 c. Proprio non riesco a convivere con la 3 lettera dell’albabeto!) ti consiglio de leggere o rileggere l’edizione critica a cura di Federico Chabod. Un po’ datata forse, ma ancora attuale nell’analisi del grande storico valdostano.
Comunque, seguiamo il filo del tuo ragionamento.
Io i preti non li mangio, mi sono purtroppo indigesti. E se anche non lo fossero non credo siano così numerosi da poter debellare definitivamente la fame nel mondo…….
Conosco invece molto bene l’Asino del buon Podrecca. Ne ho fatto studio per la mia tesi di laurea. Insieme al Travaso delle Idee, il Becco Giallo, Pasquino, Capitan Fracassa e via discorrendo.
Io , fossi in te, non mi fermerei solo alla satira ottocentesca.
Don Basiglio ( nel 2° dopoguerra) e più recentemente il Male, Tango, Cuore, per raggiungere infine il grande Vauro.
Biechi ed intabarrati anticlericali nel profondo delle viscere, nevvero?
Non riesco a capire cosa poi c’entri la razionalità con la battuta.
Che forse l’idiozia si palesi con l’incapacità di capirla?

stefano

più sesso, meno guerre

più sesso, meno religioni e dogmi annessi

più sesso, meno gonnelloni

Marco C.

@ Francesco.

E’ il sito ufficiale dei testimoni di Geova, questo dice già tutto.

Fri

@ Laurentia

“Ma è anche nella donna che pur di piacere al maschio si adatta a essere non come è, ma come i maschi vorrebbero che fosse.”

Certo, ed è colpa della donna che si mette la minigonna o il bikini se poi l’uomo non sa resistere alle sue pulsioni naturali (certo, suggeritegli dal diavolo, logico e comprensibile) e la violenta!
Oltretutto il tuo discorso storicamente non ha molto senso, visto che proprio le donne che cercavano di essere loro stesse in passato erano quelle più soggette a violenze (di ogni genere) da parte dei pii uomini (vedi streghe, ma anche manicomi e conventi forzati).

“le colpe della condizione femminile in Italia alla chiesa cattolica”
Sono d’accordo comunqhe la chiesa cattolica non è l’unica responsabile della condizione femminile. Tutte le religioni, in particolare quelle del libro, considerano la donna serva e succube (quando va bene) dell’uomo, e l’oppressione della donna è iniziata ben prima che quel cristo iniziasse a spargere il seme cristiano per il mondo. Diciamo che la dottrina cristiana non ha fatto proprio niente, nel corso della sua storia, per alleviare la condizione della donna. Direi proprio il contrario. La chiesa cattolica poi, fra le cristiane, è una delle più antifemministe e sessuofobiche. Moltre altre confessioni, quantomeno, ammettono il sacerdozio femminile già da molti anni e in ben poche la castità (perpetua) è considerata una virtù.

peppe

Dopo l’incesto (a fondazione della razza umana, con Caino che si fa Eva), dopo la pedofilia (crimine d’elezione del clero) adesso anche sullo stupro compare il bis-pensiero del pretume…

S.Paolo, 1 lett. Timoteo 2,11-15: La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.

S.Paolo, 1 lett. Corinzi 11,7-10: L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli.

S.Paolo, 1 lett. Corinzi 14,34-35: Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.

S.Paolo, 1 lett. Corinzi 7,4-5: La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione.

Ecco la parola del santo: cosa deve mai pensare uno che la legge se non che la donna sia un essere di serie B e che (occhio al passo in neretto) può farsela quando vuole anche se lei non è daccordo?

giulia

le persone che si drogano vorrebbero che anche i loro amici facessero altrettanto. così ragionano questi ipocriti cattolici: se loro non possono fare sesso allora non possono farlo nemmeno gli altri..ma vi rendete conto? e il bello è che il drogato sicuramente è fuori di testa e sbaglia invece loro sì che hanno ragione! che schifo…

GIONABETA

@don Alberto.
Hai rilevato l’errore.
Basilio volutamente senza g.
Solo che non volevo fossi tu a rispondere.

GIONABETA

@on Alberto.
Ops,volutamente con la G.
Cavolo, le palatali mi confondono.

Tafano

Il punto è che esiste una differenza abissale tra la concezione cattolica del sesso e quella “moderna”: e tale differenza si basa su un altro contrasto più generale, quello tra due visioni dell’uomo.

Per la cultura moderna, figlia dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese, l’uomo è “padrone di sé”, caratterizzato da “autonomia e “autodeterminazione”: in campo sessuale, questo significa che a demarcare ciò che è lecito da ciò che non lo è, è solamente il consenso. Insomma, ogni atto sessuale è lecito purché sia un atto di autonomia, non imposto.
La cultura cattolica invece si basa su assunti molto diversi. L’uomo non è affatto artefice di sé: la sua natura è stata decisa all’inizio dei tempi dal progetto del Creatore. Si può ammettere il processo evolutivo, ma non che questo sia motivato solo dal caso e dalla necessità: è Dio, infatti, ad aver stabilito ciò che l’uomo ed il suo corpo devono essere. Questo “progetto divino” (o “legge naturale”) si riflette anche nella sessualità. La sessualità è il processo attraverso cui gli sposi, donando tutto se stessi (tutta la propria vita, in un matrimonio esclusivo e indissolubile, che riecheggia la totalità del dono di sé dato dal Cristo, che accettò persino la morte sulla croce per amore dell’umanità) si aprono ad una dimensione trascendente, attraverso la quale vengono elevati da Dio al rango di cooperatori della Creazione, ottenendo il dono incommensurabile di generare nuove persone. Ogni violazione di questo Progetto, ogni violazione che nega alla sessualità la sua dimensione oblativa (dono totale di sé) e trascendente (pro-creativa), per farne semplice strumento di trastullo, o anche solo mera manifestazione di sentimenti, è male perché nega la natura creaturale e al contempo trascendente dell’uomo. Atti sessuali fuori dal matrimonio, oppure pratiche non “naturali” (omosessuali ma anche eterosessuali), o l’impedimento artificiale alla procreazione, oppure lo stupro sono peccati di diversa gravità, ma – in ottica cattolica – originano tutti dalla stessa radice: la pretesa dell’uomo di essere padrone (e non semplice amministratore per conto di Dio) di se stesso, il che comporta – tra l’altro – la negazione di ogni significato ultramondano nella persona umana e nel suo corpo e l’appiattimento totale alla dimensione terrena.

Marco C.

“Questo “progetto divino” (o “legge naturale”)”
Sono due cose completamente diverse. La legge naturale è la legge del più forte, ma forse in ottica cattolica le due cose potrebbero anche coincidere.

“ogni violazione che nega alla sessualità la sua dimensione oblativa (dono totale di sé) e trascendente (pro-creativa), per farne semplice strumento di trastullo, o anche solo mera manifestazione di sentimenti”
Anche qui la concezione cattolica rivela tutta la sua falsità ed ipocrisia. Dono totale di sè e trascendente sono cose che nulla hanno a che fare con la produttività biologica della specie che, anzi, è favorita proprio dalla mancanza dei sentimenti e del rispetto altrui e cioè dall’ istinto animalesco che porta ad accoppiarsi solo per riprodursi, esattamente come avviene per gli animali, che in sè hanno conservato questo instinto. Pertanto la riproduzione è una cosa puramente materiale e propria di tutti gli esseri viventi (soprattutto degli animali) che nulla ha a che fare con la concezione trascendenete dell’ amore che dovrebbe essere cosa immateriale e puramente spirituale. Basti pensare al fatto che la chiesa e tutte le religioni in genere considera lo stupro un atto contro la morale e non contro la persona e, nonostante la chiesa si ostini ad affermare la centralità dell’ uomo, in un certo senso ammette lo stupro all’ interno della famiglia tradizionale, in quanto la priorità per la chiesa non è il rispetto del più debole (della donna in questo caso) ma la promozione della produttività biologica, in quanto la messa al mondo di più individui per lei significa avere a disposizione più materiale umano da utilizzare per i suoi sporchi fini di potere (si pensi ale guerre sante, ai latifondi di un tempo e, ancora oggi, allo sfruttamento e al furto di denaro che la chiesa opera ai danni dei contribuenti).

In questo senso, la chiesa ha una concezione del sesso molto più materiale e meschina di quella laica. Invito a riflettere anche sui disastri che la propaganda cattolica sulla necessità dell’ aumento indefinito della natalità ha causato nel mondo, al boom demografico che ha causato milioni e milioni di morti per fame e lo sovrasfruttamento delle risorse energetiche con tutte le guerre che ne sono scaturite (e che sono ancora in corso) per il loro possesso.

roberta

OT
vorrei chiedere a Laurentia a quale chiesa appartiene
scusami ,Laurentia,la mia e’ solo rispettosa curiosita’

roberta

a proposito di sesso e procreazione
pochi minuti fe in un tg e’ stato mandato in onda un servizio
su una famiglia neocatecumenale con dieci figli
vi lascio indovinare i toni del commento (reverenziali e’ dire poco)
da notare che prima c’era stato il solito servizio sulle attivita’ papali

Marco C.

@ roberta

L’ ho visto anch’io.
Ovviamente non poteva trattarsi che del TG5. Sarebbe molto interessante analizzare la situazione quando i figli avranno 15-16 anni e vedere come i genitori riusciranno a mantenerli e ad affrire a tutti le stesse opportunità e gli stessi diritti.
Ma quando il giornalismo non è giornalismo d’ inchiesta ma di becera propaganda familista e clericalista, c’è ben poco in cui sperare.

Fri

@Roberta

Principianti! Mai sentito parlare della famiglia Duggar? Il loro 18esimo figlio ha pochi mesi (e il più grande, 20 anni, si è da poco sposato). Sono seguaci di un movimento cristiano evangelico chiamato Quiverful secondo cui i figli sono dono di dio e marito e moglie devono accogliere con gioia ogni figlio che viene loro donato (dal sito della msnbc che ha dedicato loro un servizio televisivo). Hanno anche il loro sito internet con tanto di foto e dove spiegano come avere 18 figli e vivere felici (e senza debiti pare).

roberta

@Fri
i figli vengono donati? e io che pensavo che si concepissero facendo sesso!!

Fri

@ Roberta

perchè tu sei un’atea insensibile e senza dio che non capisce l’aspetto meravigliosamente ultramondano dell’unione fra uomo e donna. Come diceva il tafano qui sopra “gli sposi… si aprono ad una dimensione trascendente, attraverso la quale vengono elevati da Dio al rango di cooperatori della Creazione, ottenendo il dono incommensurabile di generare nuove persone.”

peppe

i figli vengono donati? e io che pensavo che si concepissero facendo sesso!!

Sì vengono donati, per cui quando il regalo esce rotto non c’è diritto di recesso.

(preciso per i catto-subnormali: è una battuta che non vuole far ridere bensì riflettere)

Magar

Quando si banalizza la bocca, dissociandola dal cervello, finisce di avere senso qualunque cosa…

Magar

Ah, dimenticavo:
La cultura cattolica invece si basa su assunti molto diversi.

“L’uomo non è affatto artefice di sé”…”Si può ammettere il processo evolutivo, ma non che questo sia motivato solo dal caso e dalla necessità”… “è Dio, infatti, ad aver stabilito ciò che l’uomo ed il suo corpo devono essere.” … “dimensione oblativa” … “natura creaturale e al contempo trascendente dell’uomo” … “significato ultramondano nella persona umana”.

Tafano, qui l’unica cosa che va assunta per concepire una simile “cultura” è una forte dose di LSD!

Tafano

Il fatto è che ciò che l’ateo materialista vede come mero biologismo (istinto di sopravvivenza, riproduzione della specie), nell’ottica della dottrina cattolica ha invece un significato metafisico: non dunque “riproduzione”, ma “pro-creazione” (creare facendo le veci di Dio); non “attività sessuale”, ma “dono coniugale” inscritto in una cornice sacramentale. Premessa di tutto ciò è che l’uomo sia qualche cosa di ontologicamente
diverso dalle specie animali: e ciò che rende “speciale” l’uomo è proprio il fatto di non essere un prodotto del caso, bensì di un Progetto definito fin dall’alba dei tempi. E’ questo, tra l’altro il motivo per cui – per la Chiesa – non importa se un essere umano sia o meno cosciente di sé, se sia o no in grado di “pensare”: la sua vita è sacra comunque, perché voluta in primo luogo da Dio, e non da altri soggetti umani. Si tratta di una visione che attribuisce ipso facto carattere ultramondano ad ogni vita umana, elevandola allo status di “creatura di Dio”. Ma tale onore comporta pesanti oneri: proprio questa dignità “metafisica” fa sì che tutto ciò che, della vita umana, è semplicemente “terreno”, senza cioè riferimenti a Dio, sia automaticamente negativo, in quanto “svilisce” l’uomo.

Così, per esempio, non importa quanto insoddisfacente sia la vicenda terrena di un individuo: ma il semplice fatto di anteporre considerazioni circa la vita biografica (auto-creata, o formata attraverso dalla società) alla vita biologica (decisa da Dio) significa vedere, nell’esistenza umana, qualche cosa di “soltanto” terreno, effimero, morituro… senza alcuna speranza che sappia andare oltre questo mondo. Allo stesso modo, non importa quanto un amore sia sentimentalmente coinvolgente: se non si traduce nel sacramento del matrimonio indissolubile e fecondo, esso resterà mero sentimento, effimero, volubile, instabile…

Fri

“se non si traduce nel sacramento del matrimonio indissolubile e fecondo, esso resterà mero sentimento, effimero, volubile, instabile…”

e di tutto questo l’italia è piena di esempi: i cattolicissimi berlusconi, fini, casini, pivetti (per citarne solo alcuni) dimostrano tutti l’indissolubilità del matrimonio e la stabilità dei loro sentimenti…

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