Coriano (RN): “la libertà di essere cattolici a scuola”

Ne avevamo già parlato il 4 aprile: a Montescudo, frazione di Coriano, in provincia di Rimini, un preside aveva detto no alla benedizione pasquale in orario scolastico. Ora 150 famiglie hanno formato il “Comitato per una scuola laica e libera”, e chiedono che non sia impedito ai loro figli di professare la propria fede a scuola. Come riporta il sito E’ Tv, hanno anche convocato un incontro pubblico, previsto domani sera presso il teatro Rosaspina di Montescudo, dal titolo Sia benedetta la libertà.
Non è l’unico tentativo di confessionalizzare la scuola pubblica in corso nel riminese: su Vita Pastorale di marzo si poteva trovare la lettera di un sacerdote attivo nel portare filmini biblici a scuola. Un’iniziativa che, a suo dire, non sarebbe “necessariamente un momento da inscrivere nel contesto dell’ora di religione: si potrebbe anche inserire nel progetto di conoscenza della letteratura mondiale”.

AGGIORNAMENTO DEL 23 APRILE. Alla manifestazione di cui sopra si è presentato il candidato PDL alla presidenza della provincia di Rimini, Marco Lombardi. E’ stato letto anche un messaggio di solidarietà inviato dall’On. Elisa Marchioni (PD).

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86 commenti

enrico matacena

Che faccia tosta ! E ola linbertà di non essere rotti le scatole dai preti non è anche quella degnissima ? e poi perchè proprio a scuola che è di tuttie non solo dei bigotti ? . Questa gente confonde i luoghi pubblici con quelli privati!

Emanuela

Oh poveri bambini, gli si impedisce di professare le loro fede…. In Italia i cattolici sono davvero ghettizzati…..

Roberto

Fermo restando che la scuola è un edificio pubblico quindi la religione non dovrebbe entrare altrimenti, vien meno la tanto agognata laicità, ma siamo veramente sicuri che non siano, invece, i genitori a voler che la benedizione pasquale venga imposta ai loro ragazzi? Magari mi sbaglio, ma non credo che gli scolari si facciano in quattro per ricevere la benedizione e soprattutto, sono profondamente consapevoli di professare la propria fede?

rododentro

La Macedonia insegna, la scuola pubblica in quanto tale deve essere laica, scambiamo i nostri politici con quelli macedoni, lo Stato siamo noi.

vico

Propongo all’uaar di rimini di costituire un comitato per la difesa dei presidi laici

vico

però senza volerlo ha fatto un bel doppio senso su presìdi e prèsidi

MARCATEO

“Non sia impedito ai loro figli di professare la propria fede a scuola”? Per PROPRIA FEDE si intende quel corso di catechismo frequentatao OBBLIGATORIAMENTE in cambio di una Plystation o di un ipod? Prete, lasciaci interrompere la tua messa per tenere un saggio sulla laicità nella TUA chiesa. Allora saremo pari. Prima no!

roanzel

come diceva quel saggio: ” non ho nulla in contrario all’insegnamento della religione a scuola, basta che lascino spazio per insegnare l’evoluzione durante la messa “

Giacomo Grippa

Continua la militarizzazione confessionale anche nella scuola.
Per buona pace per i politici accondiscendenti.
La libertà di affossare la laicità delle istituzioni pubbliche.
Hanno l’ora di religione, il crocifisso fisso in ogni luogo, appositi insegnati, presepi, precetti e feste confessionali, finanziamenti tra i più scandalosi ai più compromettenti, praticamente affossando la libertà degli altri.
Cosa vogliono più, i campi di correzione pe i non credenti?

Triceratops

Fuori i clericali dalla scuola pubblica.
Come dice correttamente uno slogan UAAR, il catechismo fatelo in chiesa.

Corrado Luciani

Suvvia una benedizione non ha mai ucciso nessuno. L’importante è che vi siano insegnanti di ogni ideologia che aiuti ad avere una mente più aperta. E se già il preside era “allergico” alle benedizioni…

Alessandro Bruzzone

I soliti ipocriti che vorrebbero far passare la prepotenza per libertà.

Stefano

@ Corrado Luciani

“Suvvia una benedizione non ha mai ucciso nessuno”

Anche una non benedizione…

Markus

D’accordo, ma poi bisogna anche far circoncidere tutti maschi per poter essere anche tutti un po’ ebrei … e infibulare le ragazze…

siete d’accordo bambini ?

Markus

… anzi direi che far sbattere il cranio 5 volte al giorno per terra li farà sentire anche un po’ islamici… in fondo siamo uno stato multiconfessionale … o laico ?

precariatoassicurato

Sarebbe il caso di incominciare a chiamare le cose col loro nome e a smetterla di parlare di scuola laica. Una scuola in cui non si permette a un prete di dare una benedizione non è una scuola laica, è una scuola atea. Non bisognerebbe vergognarsi di dirlo.

Tiziano

Io continuo a sostenere da tempo che la breccia di Porta Pia è stata una delle più grandi fesserie mai fatte dagli italiani: ci siamo dati le martellate sui genitali a portarci in casa i parassiti ed ora questi invadono con l’ondata moralizzante e col lavaggio del cervello fin dalla più tenera età…

Rudy

E dovreste vedere il volantino: quando abbiamo letto “Comitato per una scuola laica e libera” non sapevamo se ridere o piangere. Io dico che dobbiamo piangere.

Mattia_

@Corrado Luciani

Ascolta ho seguito la discussione nella quale cercavi in tutti i modi di ‘profondizzare’ il tema delle cellule staminali con il solito piglio (in ultima istanza) mistificante del perfetto cattolico ‘acculturato’ vale a dire: dando appunto ‘profondità’ alla ‘cose’. Questo è la tipica retorica, quella agghindata tartuferia (presa in prestito da Kant per certi versi) del ‘valore in sé’. Ho persino letto che alcuni ‘affabulati’ dal tuo gergo hanno perso la sensibilità, necessaria, per distinguerti per quello che sei: un prete ‘educato’.

Come ricorda l’eccellente Aldo Busi “I preti ‘migliori’ sono i peggiori” e “bisogna essere profondamente anticlericale” tout court, soprattutto in questo momento di devastante deriva sociale, politica e persino economica.

Ho letto ad esempio anche di SERGIO I (che diverse volte mi ha colpito per intelligenza e preparazione) abbassare la guardia dinanzi alla tua paventata prestanza gergale, ecco io colgo l’occasione per mettere in guardia gli amici -forse leggermente più giovani è ‘speranzosi’- che un cattolico rimane SEMPRE un cattolico, vale a dire qualcuno che ritiene ci sia un “qualcuno” di più importante di “sé” e della propria “vita” e quindi anche e soprattutto della vostra, e vale a dire il loro “dio” il loro grande fratello copyright made in Vatican.

Cosa significa questo?

Significa “semplicemente” svalutare ed annichilire tutto quanto riguardi questa Vita ‘terrena’ (quindi VOI!) proprio perché la vostra vita, voi siete “inferiori” siete niente un (quasi) errore nei confronti del ‘loro’ dio collage da 4 soldi bucati.

Significa marcare indelebilmente questa nostra vita come ‘passeggera’, volgare, infima a vergognosa. Questa è la più grande e rivoltante menzogna mai inventata da un essere umano contro un essere umano non solo appunto per ottenere denari e potere tramite l’antitesi (speranza – paura), ma proprio perché vi CONDANNA definitivamente ad un ruolo di comprimari insignificanti.

Annienta, annichilisce TUTTA la vostra capacità, bellezza, creatività siderale rinchiudendola nella prigione maleodorante e soffocante della morale ‘cristiana’ del bene vs male. Semplificando, azzerando, riducendo, normalizzando tutte le scale di colori, i grigi e così via che questa unica Vita vi offre.

La morale cristiana è un attentato alla Vita anzi è l’attentato par excellence ad essa. Niente, nulla aveva mai osato, proprio attraverso l’invenzione spregiudicata del ‘peccato’, di ridurre la vita ad una prigione tanto disumanizzante quanto insopportabile.

“Suvvia una benedizione non ha mai ucciso nessuno.”

È VERGOGNOSO quanto riporti proprio perché al contrario le “benedizioni” durante l’epoca delle ondate di cristianizzazione e comunque nei rituali punitivi, ordalie, ecc erano appunto parte INTEGRANTE di torture e punizioni corporali di ogni sorta: VERGOGNATI!!

Le tue belle paroline immacolate grondano sangue ad ogni intercalare: mi fai ribrezzo giovane ‘talentuoso’ ignorante.

nemo

“Una benedizione non ha mai ucciso nessuno”…
E una maledizione?
Se arrivassi io, in una scuola e maledicessi tutti quanti e tutto l’istituto dalle fondamenta al soffitto in nome di qualche demone? Potrei farlo in nome della letteratura mondiale, non mi mancherebbero certo riferimenti e citazioni dotte.

stefano

i preti dovrebbero rimanere fuori da qualunque scuola.
il catechismo si fa in chiesa e non nelle piazze o nelle scuole.
una benedizione non uccide nessuno ma non serve a nulla.
lasciate una buona volta in pace i bambini, se avranno voglia di diventare cattolici che lo scelgano liberamente quando avranno l’età della ragione…allora sarà troppo tardi per la fede 😀

kundalini444

Seguendo un’idea di Dennett, sento di poter dire:

quando un bambino sarà stato messo al corrente, in maniera neutrale, di tutte le religioni e le possibili scelte… allora sarà LIBERO di professare la “sua” religione, nel senso che dovrebbe essere prima LIBERO DI SCEGLIERLA.

Ma chi battezza il proprio figlio a 1 mese, per poi crescerlo con una sola informazione disponibile, non dovrebbe poi venire a parlare di “libertà di essere cattolico”. La libertà di essere cattolico tu a tuo figlio la puoi dare solo se contemporaneamente gli dai anche la libertà di scegliere altro.

Questi bambini che, oh poverini, non sono liberi di professare la loro religione… sono mai stati messi in grado di SCEGLIERE DAVVERO A QUALE RELIGIONE APPARTENERE (o non appartenere)? No: perchè ne conoscono una soltanto… e poi sono “liberi” di professare solo quella…

vico

@precariatoassicurato
ti sfugge che se la vuoi laica e ci vuoi fare le benedizioni ti tocca anche dare lo spazio a me per dire che dio non esiste, agli agnostici, agli islamici, ai pastafariani… scusa, dimenticavo laico è solo se ci possono venire esclusivamente i cattolici…

Pierluigi

una benedizione non ha mai ucciso nessuno: ma ha condizionato molti. Quindi meglio non farla.
Se si permette ad un prete di benedire un luogo pubblico, questo luogo sarà meno pubblico. Altre buona ragione per non farla.
Per par condicio, si dovrebbero vietare le merendine in periodo di Ramadan? Consentire che i testimoni di geova entrino quando desiderano?
La benedizione è meno valida se fatta fuori dall’orario di lezione?
La professione della loro religione non possono farla nei luoghi dedicati alla loro religione?
Doveva succedere quando avevo la figlia a scuola io, tanti anni fa….

Andrea77

Questi non si rendono conto che con queste pretese, fra un pò, avremo la scuola pubblica che sarà un tempio congestionato di culti diversi.
Tutte le religioni pretenderanno allo stesso modo dalla scuola pubblica di poter professare il proprio culto.
Sai che bella confusione!
E poi nasceranno ovviamente ulteriori problemi, perchè i cattolici cercheranno di vietare od ostacolare gli altri culti, e via così…
Proprio intelligenti.

Andrea77

E poi, visto che tirano in ballo la libertà, lo fanno a sproposito.
Non considerano minimamente che la loro libertà finisce dove inizia quella degli altri.
Ma evidentemente, i cattolici possono essere più liberi di altri.

Marco

Religione nelle chiese, istruzione nelle scuole.
Non dovrebbe essere un concetto complicato.

Bimbi liberi di essere cattolici?
Come è già stato scritto, non esistono bimbi cattolici, atei o mussulmani, come non esistono bimbi di destra o di sinistra, solo bimbi a cui sono inculcate le convinzioni deiloro genitori, bimbi indottrinati.
Lasciarli essere bimbi e basta, che poi si sceglieranno le loro strade sarebbe troppo onesto o generoso?

paola

dall’Autobiografia di Darwin:”non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli […]da diventare tanto difficile sbarazzarsene quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura del serpente”.
odio come ribaltano l’uso delle parole libertà e laicità: il comitato per una scuola laica e libera lo dovremmo fare noi, mamme di bambini che non si avvalgono dell’irc, che dobbiamo vivere discriminazioni quotidiane. ai cattolici non bastano le chiese, gli oratori, le piazze,le scuole religiose, le scuole pubbliche dove maestre bigotte fanno fare la preghierina prima di pranzo, dove si insegna la loro religione in ore curricolari….e basta!INVADENTI PREPOTENTI!

El condor pasa

Se io dovessi andare in un loro tempio a diffondere l’ateismo sarei denunciato per vilipendio o interruzione di funzione religiosa. Viceversa non potrei denunciare lorsignori per interruzione di funzione pubblica. Strano concetto di libertà hanno i cattolici. LA SCUOLA E’ LUOGO DI CULTURA NON DI CULTO! Andate retro SATANASSI!

Giovanni Bosticco

Professare la fede a scuola?
Io chiederei di farlo anche nei
cinema e nelle stazioni ferroviarie.
Cattolico (dal greco “catà òlen ghen”)
non significa “su tutta la terra”‘?
Per poter essere liberi ci rifugeremo
su Marte.

El condor pasa

@ Mattia_ 23:56

Grazie per il commento esaustivo. Vorrei solo aggiungere che il “nostro” Corrado Luciani ha inserito il suo piglio buonista perfino nel suo cognome, immagino che l’avrai notato anche tu. Un prete molto, molto astuto, come tutti della sua specie. Anch’io stavo seguendo con particolare attenzione le sue “performance” dialettiche. Pertanto lascio a te l’onore di conferirgli la laurea di ca††o†roll .
Grazie ancora per il tuo notevole intervento.

don alberto

Caro MATTIA_, da quando in qua il cristianesimo “svaluta ed annichilisce tutto quanto riguardi questa Vita ‘terrena’ (quindi NOI!) proprio perché la nostra vita, noi siamo “inferiori” siamo niente un (quasi) errore nei confronti del ‘loro’ dio collage da 4 soldi bucati?”.
(O stavi parlando dell’induismo?)

don alberto

Caro CONDOR, una laurea in Dietrologia, non te toglie nessuno

don alberto

Secondo me la notizia è il ‘nome’ del Comitato: “Comitato per una scuola laica e libera”, che è una risposta ai tanti Comitati “laici”, dove “laici” sta poi di fatto per: “antireligiosi”.

Non sarebbe il caso che si usassero le parole e i concetti per quello che sono, e non come cavalli di Troia per far passare dell’altro?

anna

una scuola laica allora non serve pasti alla mensa durante il ramadan

L.a. Cionga

@ Don Alberto
Comincia ad usare bene le parole e i concetti: laico non significa antireligioso. Oggi in Italia significa anticattolico. E ci obbligate ad esserlo (sai come mi piacerebbe che ti beassi in pace delle tue convinzioni senza essere costretto a fare i conti tutti i giorni con le tue prepotenze?) perchè, come si legge nelle prime righe del sito, “In un Paese migliore, l’UAAR non dovrebbe nemmeno esistere.”

Rudy

don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 12:15

Secondo me la notizia è il ‘nome’ del Comitato: “Comitato per una scuola laica e libera”, che è una risposta ai tanti Comitati “laici”, dove “laici” sta poi di fatto per: “antireligiosi”.
—–

Più che altro usano questi termini (vedi anche Scienza e Vita) appropriandosene per non apparire troppo schifosi.

mocipenso

Il “Comitato per una scuola laica e libera” che vuole fare religione a scuola (come se non gli bastassero le chiese, gli oratori, i catechismi, le croci nei tribunali) fa il paio con la bestialità del crocefisso come simbolo della laicità.

Deficienti!

El topo

@Don Alberto
E vada per i fimini biblici, di cosa si parlerà in questi filmini biblici? Bé innanzitutto si partirà con l’immensa e inimmaginabile potenza del creatore che vede e conosce tutti compreso il futuro di ognuno (mancato rispetto del diritto alla privacy), si proseguirà con la famosa storia della mela che precipita l’umanità nel peccato (e qui viene introdotto un punto fondamentale). A seguire, un omicidio efferato e un cataclisma evocato direttamente da Dio, per rinforzare ulteriormente il concetto di peccato, concetto necessario per rendere condizionabili e ricattabili i nostri cari pargoletti. Passando poi per l’ira di Dio contro chi avversa il suo popolo e culminando con la storia di un’omicidio con tortura di cui la stessa vittima è a conoscenza anticipatamente e il cui scopo sarebbe liberare gli uomini dal peccato. Si parlerà poi di paradiso ed inferno e magari un poco anche di buoni sentimenti.
Questa roba non va fatta vedere ai bambini, gli fa male, può scatenare nel medio lungo periodo comportamenti devianti, se qualcuno vuole avvelenare il mondo interiore del proprio figlio è lui responsabile. E ricorda caro Alberto che il crocifisso è uno strumento di tortura atroce, personalmente se non lo vedo sto meglio, e così vorrei per i miei figli, penso di averne il diritto.
Comunque sui cavalli di troia hai centrato il punto, un comitato che vuole introdurre benedizioni e filmini biblici a scuola e si definisce laico mi sembra che stia facendo un uso perlomeno improprio della lingua italiana. Per cui, usando le tue parole, non sarebbe il caso che si usassero le parole e i concetti per quello che sono, e non come cavalli di Troia per far passare dell’altro?

Stefano Bottoni

@ don alberto

“Comitato per una scuola laica e libera”, che è una risposta ai tanti Comitati “laici”, dove “laici” sta poi di fatto per: “antireligiosi”.

AHIAHIAHI, don alberto! Lei mi è cascato sull’uccello!!!
(Nessuna offesa, solo una goliardica citazione di Mike Bongiorno).
Lei confonde “religioso” con “cattolico”. Spiacente informarla che “religioso” è anche un islamico, un induista, un pastafariano… Ma più specifikamente, non so se ha letto i post riguardanti i Valdesi.
I Valdesi sono religiosi, su questo non esiste il minimo dubbio. Ma non esiste neppure un intervento ostico contro di loro. Al contrario, varie persone dichiaratamente atee devolvono a loro l’8×1000. I motivi sono chiaramente espressi.
Io personalmente lo devolvo alle comunità ebraiche, memore del loro intervento per lo tsunami… in una zona in cui non esisteva neppure una comunità ebraica. Ma rispetto comunque i Valdesi. Sono religiosi ma rispettosi della laicità. Io rispetto chi rispetta me (e viceversa).
NON rispetto chi a priori mi prende a pesci in faccia. E se lei, don alberto, non lo fa direttamente, sono i suoi superiori a farlo.
Ovvio che il 5×1000 lo devolvo all’UAAR.
La saluto cordialmente, ma per favore la smetta di fare confusione non solo sui termini, ma soprattutto sui concetti.

don alberto

Caro L.a. CIONGA, forse non ti sei accorto che hai ribadito quello che ho scritto: uso improprio di termini a fine cavalloditroiesco.

don alberto

Caro TOPO,
come forse non sai, delle benedizioni a scuola non me ne importa niente.

Così come riterrei un’opera santa bruciare i film biblici (escluso Il Vangelo secondo Matteo).

Chi ha cominciato a usare le parole per far passare dell’altro sono stati vari comitati “laici”.
Adesso, rilevavo, sono stati ripagati della stessa moneta.
Ma sbagliare tutti, non è di gran sollievo.

Per quanto riguarda il crocifisso faccio un copiaeincolla dal 18 Aprile 2009 alle 14:34:
-All’inizio fu la “croce gloriosa” (senza corpo) ad essere esposta, come segno di vittoria sulla morte,
-poi fu applicato il Cristo trionfante (morto, ma sereno e regale, con gli occhi aperti; magari coronato o riccamente vestito), ancora il Crocifisso di san Damiano (quello che NON ha parlato a Francesco) è così.
-Poi, per vari motivi, è prevalso l’attuale Cristo sofferente.
Grazie al Cielo, ora sta tornando in auge il Cristo trionfante, che, a mio parere, coniuga ottimamente i due versanti della Pasqua: morte e resurrezione.

precariatoassicurato

Vedo che è più difficile di quanto sembra, quindi provo a semplificare: esiste una differenza fra il termine “laico” e il termine “ateo”? Se esiste, qual’è?

@ Vico
La scuola non è una tribuna elettorale dove si deve per forza dare spazio a tutti. Allora se insegno italiano perché non devo insegnare anche l’arabo, il rumeno, il linguaggio dei segni? Evidentemente la risposta si trova nel ruolo, nell’importanza che una certa disciplina ha per la formazione di una persona in un certo luogo e in un certo tempo, senza per questo negare un valore alle altre discipline. Non dubitare che quando sarà il momento si farà anche l’ora di ateismo.

@ Marco
Perché non lasciare i bambini liberi di decidere se parlare l’italiano o l’inglese o il francese? Aspettiamo ad insegnare loro una lingua quando saranno in grado di poter scegliere. E perché condizionarli con le nostre regole igieniche? Mostriamo loro che in certe popolazioni non lavarsi è segno di grande rispetto per la natura e poi lasciamoli scegliere. Devo continuare?

Dedo

Benedizione a scuola? Va bene, però fuori dall’orario di lezione, sapete magari c’è anche qualcuno che non vuole essere benedetto, o che magari crede in Manitù. Ovviamente fuori anche dalle classi, a meno che non vi sia un’assicurazione che tuteli anche per i sinistri al di fuori dell’orario scolastico e con l’autorizzazione, contestuale, del Provveditorato per aprire la scuola al di fuori dell’orario stabilito e per sollevare il Preside da ogni responablità amministrativa, e solo per i bimbi cattolici, ovviamente, che si presenteranno, accompagnati dai genitori in quanto minorenni. Si può fare? E se un rabbino un Imam o un misero agnostico come il sottoscritto chiedessero cinque minuti per parlottare alle classi? si può fare?

Ernesto Di Lorenzo

Ma cosa c’è fa commentare. Solo l’arretratezza culturale italiana.
E qualcuno ancora confonde lo “Stato Laico” ad uno “Stato Etico”
Allora se deve essere presente un insegnamento religioso nel senso storico, perchè non parlare anche dell’islam, ebraismo, induisco buddismo, protestantesimo etc.
Questa si che sarebbe la novità. Allora presentiamogliele tutte!

Dedo

@ precariatoassicurato
Io suggerirei, senza alcuna pretesa di completezza, queste definizioni
ateo: che non ha un dio, che non crede in dio
laico: inizialmente chiunque non fosse sacerdote o tonsurato o comunque avesse ricevuto gli ordini (a seconda delle epoche). Per traslato, soprattutto successivamente alla Rivoluzione Francese, come idea politica/filosofica chi propugna la separazione tra lo stato inteso come ordinamento giuridico e il fenomeno religioso.
Sintetizzando in linea teorica un laico può essere personalmente un credente, terrà tuttavia seprate le due sfere temporale e spirituale (come ci riesce sono problemi suoi). E’ difficile ritenere che un ateo, a meno che non appartenga ad un’ideologia totalitaria che potrebbe essere paragonata ad una fede religiosa, propugni la commistione tra stato e fenomeno religioso.

ateismo

necessariamente un momento da inscrivere nel contesto dell’ora di religione: si potrebbe anche inserire nel progetto di conoscenza della letteratura mondiale (sic)

Ah, la consueta modestia..

Stefano

@ precariatoassicurato

ateo= senza dio
laico= [lài-co] agg. [pl. m. -ci] 1 (…) 2 che si ispira a concezioni di autonomia rispetto all’autorità ecclesiastica; che s’informa ai caratteri del laicismo: stato laico; idee, tendenze laiche; cultura, scuola laica: che non si ispirano a una fede religiosa (diz. Garzanti)

Attiro la tua attenzione sull’ultima frase. E’ semplice per chi vuole capire….

A Livorno, poi, quando uno porta gli esempi che fai tu si dice che l’ha fatta fuori dal vaso…
Non ci vuole molto a chi non si è bevuto il cervello a capire che c’è una certa differenza tra l’insegnare una lingua, necessaria a comunicare, e una dottrina religiosa.

E no, decisamente è meglio che non continui…

crebs

L’ho già scritto diverse volte: non inventiamo per necessità dialettiche significati nuovi alle parole.
Leggete le definizioni di laico (o laicista o laicismo) sul Vocabolario della lingua Italiana della Treccani, considerata “lo stato dell’arte” e non contestabile, almeno in questa sede.
Ateo non ha niente a che vedere con laico.

@Stefano
La definizione della Garzanti è sostanzialmente corretta, ma la Treccani ha un’autorità incomparabilmente maggiore

@ precariatoassicurato
@ don alberto
leggete le definizioni citate e poi, se volete, contestate la Treccani

Mattia_

@ El condor pasa
@ stefano

Ciao ragazzi ,

GRAZIE a voi per la lettura ed il commento (anzi scusa/te, ora rileggendo il pezzo -forse anche vista l’ora in cui ho postato- avrei dovevo rileggere con più attenzione e ho “notato” delle ripetizioni, ecc, abbastanza stucchevoli, sorry!)

Anyway quello che DAVVERO mi preme sottolineare è l’ASSOLUTA e profonda condivisione nel CONDANNARE la viscida tarfuferia, la -“bonaria”- astuzia nonché la rivoltante superficialità di questi “cattolici”. Come già sottolineato mi ha disgustato in particolare questa bella anima di “Corrado Luciani” (sì El Condor, davvero sofisticata l’allusione del nick.. eheh) con la sua rivoltante “complicazione” intellettualoide-psicotica riguardo le cellule staminali da una parte e la semplificazione imbarazzante del rituale inerente le “benedizioni” che comunque dimostra tutta la sua intrinseca natura di VERO cattolico.

Mi spiego meglio. I cattolici, così come tutti gli idealisti “miglioratori del mondo” sono “così”: si sopravvalutano per vanità e superficialità. Non si conoscono in primis e se si conoscono si “dimenticano”, proprio per “sopportarsi” e giustificare la propria indole truffaldina e perversa.

Sono talmente SCELLERATI da tuffarsi in discorsi scientifici, storici, antropologici senza averne i benché MINIMI requisiti ed è proprio questa la ragione principale per la quale sono “cattolici”: in nome dei loro “valori” per quanto falsi e contro-natura sono pronti al martirio, anzi è QUESTO che cercano!

Scavando, raschiando (non più di quel tanto, intendiamoci) dietro ad un ci@ltrone, uno scellerato, uno scorretto, un vile troveremo MOLTO facilmente un metafisico, un superstizioso, un perverso, in ultima istanza un “cattolico”, magari anche un cattolico che “non è cosciente di esserlo”, ma che appunto a prescindere, una volta vagliato, CONDIVIDE appieno i valori del cosiddetto pastorato cristiano; (“umiltà” = ubbidienza assoluta ad un superiore a prescindere; OMERTÀ, ecc ecc).

Un cattolico fatto e finito è appunto colui che si cala in un discorso per “vincerlo” usando tutti i dispositivi retorici a disposizioni (sin qui per certi versi niente di “male”, -umano troppo umano- aggiungerei), ma appunto ciò che contraddistingue un cattolico è che, quando per ragioni -fisiologiche- questi infelici si stancano viste le capacità intellettuali già risibili e si riducono drasticamente, ma SOPRATTUTTO quando più che spesso che mai vengono incalzati dall’infondatezza lapalissiana, imbarazzante delle loro puerile e perverse farneticazioni, INVECE che cedere il passo, AMMETTERE la propria -umana- erroneità- o comunque la natura parziale interpretativa di “tutto”, proprio per QUESTE RAGIONI e per la loro natura “a darsi” (tradotto a cercare di martirizzarsi a tutti i costi) si RISENTONO, si “incattiviscono” e mostrano per quello che sono:

dei VIOLENTI mistificatori senza vergogna che QUANDO non possono fare violenza sul prossimo -per ragioni di numero o di potere- la APPLICANO su se stessi!

Capito il trucchetto?!?

Ora non vorrei risultare eccessivo, ma la battuta del Buon Luciani (“Suvvia una benedizione non ha mai ucciso nessuno”) descrive appieno quanto ho cercato (malamente) di evidenziare, non era proprio nei dettagli che si nasconde “satana”? (eheh.. povero dio Pan pace all’anima sua! eheh) I cattolici sono così, sono dei boriosi pieni di sé che si “piegano” solo al volere del proprio dio e quindi di chi gerarchicamente gli stato sopra o comunque solo in cambio di denaro e potere.

TRADOTTO sono le peggiori meretrici tra i mercenari.

Nulla è più degradante, falsificante, MORTIFERO del “cristianesimo” in quanto tale, niente.

PS
Pretacci o pseudo tali -tant’è- che perseverate nel “commentare”, voglio solo spendere pochi istanti per esprimere il mio più nobile ed “eupnoico” DISPREZZO per “voi” in quanto preti, AVVELENATORI, PARASSITI par excellence del genere umano.

Un disprezzo maturo, profondo, solido, definito, chiaro, intellegibile ed intellettuale non di “pancia” appunto, non sanguigno e debilitante bensì una forma di forza vitale e spirituale. Una Gentile attitudine coltivata attraverso letture, studi, riflessioni, ricerche, constatazioni, scepsi e continue sistematiche rivalutazioni: il contrario appunto di quanto “rappresentate”.

Vi CONOSCIAMO, vi vediamo per quello che “siete” attraverso la vostra ignobile NUDITÀ di corruttori di tutto ciò che è FORTE e VITALE e che quindi (per natura!) non si piega alla lezzo delle vostre (sacre!) menzogne!

“VOI” siete il PEGGIO, il nulla travestito da “morale” semplicistica e psicotica, voi rappresentate tout-court la metastasi di questo MERAVIGLIOSO paese (sino al pianeta stesso ovviamente, avendolo colonizzato con le più brutali e violente forme di soggiogamento), ve l’ho scritto e chiunque con un poco di sana e lungimirante cultura storica può “prevederlo”: il vostro tempo (in termini di decadi, forse secoli, ma non più) è maturo NIENTE eravate e NULLA tornerete.

Così come imperi economici, politici sono crollati anche la vostra corazzata MULTINAZIONALE di menzogne normalizzanti senza vergogna crollerà PROPRIO per la sua stessa “natura”: MORIRETE per mano del vostro stesso VELENO. Crollare sotto il PESO intollerabile dei propri crimini commessi è una “legge naturale delle cose”.

Il “vostro” dio è MORTO da un pezzo, per le succursali e le concessionarie mantenuto con i NOSTRI SUDORI e DENARI è solo questione di tempo, i vostri privilegi inammissibili hanno i giorni contati: VI ASPETTIAMO AL VARCO!

(Saluti a tutti gli “altri” bloggers e grazie per l’attenzione)

don alberto

CREBS, forse non mi hai capito: contestavo a tutti un uso improprio di “laico”

cefa

per Markus

la circoncisione non è una pratica vietata dalla legge, al contrario – naturalmente dalla infibulazione. Questo per la precisione. I cattolici , o meglio i cristiani, tra cui ci stanno pure i valdesi, non hanno nessuna delle due.

Corrado Luciani

Purtroppo da molti commenti devo constatare che il vostro approccio è “contro” qualcosa (preti, benedizioni, religioni o quant’altro), piuttosto che a favore di qualcosa e sopratutto scientista (mai una critica su metodi di ricerca ed applicazioni pratiche della scienza). La mia era una banale battuta per sdrammatizzare ma è stata presa per provocazione. Benedizione è “invocare la grazia divina per qualcuno o qualcosa”. Preso in se è un atto di buona volontà e sarebbe stato più costruttivo se il preside avesse commentato in maniera laica il suo significato e magari avesse consentito ad altri esponenti religiosi di praticare pratiche analoghe. Ciò avrebbe contribuito ad accrescere la cultura degli studenti. Qualcuno ha tentato di definirmi e allora mi presento: sono un cattolico alla “Vito Mancuso”, personaggio non molto gradito ai cattolici, che come lui crede che una società possa migliorare se ognuno di noi si pone per obiettivo di conseguire il bene altrui e della società, approccio che valorizza e non svilisce la nostra vita terrena. Come lui non condivido molte posizioni della chiesa cattolica ed auspico in una religione universale che prenda il meglio di quanto esistente nelle diverse religioni, esalti la spiritualità dell’uomo e l’armonia con l’ambiente. Visto che ho notato che parecchi di voi hanno preso atto che anche gli animali sono senzienti, perché allora non parlare anche di torture fatte sugli animali, tavolta per futili motivi (provare cosmetici), talvolta per motivi più nobili solo in apparenza (nelle ricerche per la tossicità di farmaci si privilegiano certi animali piuttosto che altri perché danno maggiori probabilità di riuscita).

peppe

@Corrado Luciani
“Come lui non condivido molte posizioni della chiesa cattolica ed auspico in una religione universale che prenda il meglio di quanto esistente nelle diverse religioni, esalti la spiritualità dell’uomo e l’armonia con l’ambiente.”

Pensa io non condivido quasi nulla delle posizioni della CCAR e auspico il declino universale di ogni religione, in modo da esaltare l’uomo e l’armonia dell’ambiente in quanto tali, senza futili e vacue sovrastrutture metafisiche.

Ecco, adesso che ci siamo presentati, così che ti sfugge esattamente nella frase “le benedizioni/visite pastorali in orari di scuola/lavoro sono contro la legge”?

Corrado Luciani

@Peppe. Non avevo capito che il preside avesse applicato una legge o non ho capito la tua domanda. Ben venga la ricerca dell’armonia con l’ambiente da qualsiasi parte provenga. L’esaltazione dell’uomo può assumere valore ambiguo se in contrasto con l’armonia con l’ambiente.

Rudy

don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 14:54
-all’inizio fu la “croce gloriosa”
-poi fu applicato il Cristo trionfante
-poi, per vari motivi, è prevalso l’attuale Cristo sofferente.
-ora sta tornando in auge il Cristo trionfante
——

tipo lezioncina di storia dell’arte…
comunque, mò a quale collezione ti riferisci ora: autunno-inverno o primavera-estate? Sarà ora di pensare al cristo in saldo…o c’è già?

don alberto

Cavo RUDY, il Cvisto non può esseve in saldo, pevchè è gvatis. da sempve.

vico

@precariatoassicurato
il cattolicesimo non è una disciplina ne scientifica, ne umanistica.
Quindi non deve essere insegnata, ne praticata in una scuola laica.

vico

@don alberto

pvoblemi con la evve?

il cvisto savà gvatis ma voi cattolici costate un sacco…

ps.aspetto la risposta sugli “scienziati”

precariatoassicurato

Vedo che siamo concordi nel dire che “laico” e “ateo” sono cose diverse. Quello che evidenziavo io, e visti i commenti non posso che ribadire, è che si tende ad usare la parola “laico”, più digeribile per ampi strati della popolazione, al posto della più scomoda parola “ateo”. Così si immagina una scuola senza la religione, dunque per definizione una scuola “a-tea”, ma si continua a parlare di scuola “laica”.
In una scuola laica, come è la scuola statale italiana, nulla vieta che si svolgano celebrazioni religiose, ovviamente non come imposizione da parte della Chiesa ma come libera scelta da parte dell’istituto. Questo è il nodo centrale: stato e chiesa sono autonomi e proprio per questo possono dialogare. In questo risiede la laicità della scuola: nel detenere essa sola il potere di decidere se permettere o meno lo svolgimento di funzioni religiose e non, come sembra emergere da molti commenti, nel vietare a priori ogni manifestazione religiosa.
Da dove nascono allora le polemiche? Certamente dalla presenza, anche nel cattolicesimo, di frange estremiste che gridano allo scandalo ad ogni minima deviazione rispetto alla tradizione. Ma soprattutto le polemiche vengono alimentate dal contrasto che spesso si crea tra una minoranza (o un singolo) che tenta di imporre le proprie decisioni ad una maggioranza che la pensa in modo diverso, e questo approfittando di una posizione di potere. Può trattarsi di un preside, come in questo caso, oppure di un professore, come nel caso di Coppoli.
Nella scuola esistono gli organi collegiali. Sono sicuro che se certe decisioni venissero discusse e condivise certi problemi si supererebbero facilmente. Ma c’è sempre qualcuno che pensa di avere più ragione degli altri e non vuole rischiare il confronto.

@ Stefano – Se ritieni che la religione non sia necessaria, educa i tuoi figli di conseguenza e non tirare in ballo la libertà del bambino. Non siamo più ai tempi di Rousseau.

@ vico – Il rispetto e l’onestà non sono discipline scientifike o umanistiche, eppure si insegnano e, se possibile, si praticano volentieri nelle scuole.

stefano

x precariatoassicurato

ritengo che i bambini in generale non debbano subire lavaggi del cervello fin dalla prima elementare.
se i Tuoi FIGLI vuoi crescerli nell’ambito di una fede fallo pure ma i preti devono restare fuori dalle scuole.
quanto a Rousseau ringrazia che sia esistito, una parte delle libertà civili di cui godiamo (te compreso) le devi al coraggio di uomini come lui e non certo alla SSede.

Andrea

@Corrado Luciani
Se si desse spazio a tutte le religioni per fare benedizioni a scuola, non ci sarebbe più tempo per l’insegnamento.
Ognuno ha diritto di inventarsi il proprio dio ed anche più d’uno, quindi visto che in Italia ci sono all’incirca 60 milioni di abitanti, si potrebbero avere almeno 60 milioni di religioni diverse, tutte uguali davanti allo stato italiano e con pari dignità; con quale raziocinio sceglieresti le religioni che hanno il diritto quindi di fare una benedizione e quali no?

Ciao a tutti

Andrea

@precariatoassicurato
…Ma soprattutto le polemiche vengono alimentate dal contrasto che spesso si crea tra una minoranza (o un singolo) che tenta di imporre le proprie decisioni ad una maggioranza che la pensa in modo diverso, e questo approfittando di una posizione di potere. Può trattarsi di un preside, come in questo caso, oppure di un professore, come nel caso di Coppoli….

Ma stai scherzando o cosa?
Se non usaste la prepotenza nel costringere tutti a subire i vostri comodi con crocifissi, benedizioni, soldi che la chiesa prende a TUTTI gli italiani, continue intromissioni politiche, ecc, non dovrebbero esistere gli EROI come il giudice Tosti, ll prof. Coppoli, ecc.
Il vostro comportamento è l’inquisizione moderna.
Vivete di prepotenza e siete così faziosi da non rendervene nemmeno conto.

Ciao a tutti

Stefano

@ precariatoassicurato

mi chiedo perché si debba trattare o praticare la religione presso le scuole pubbliche.
Se i cattolici ritengono che sia importante essere benedetti a scuola vadano in una scuola cattolica.
Ancora, mi chiedo perché un cattolico non possa andare a farsi benedire in chiesa o a casa sua.
Se si apprezza la benedizione in quanto tale e la si ritiene buona in sé, perché dovrebbe essere ricevuta a scuola o presso il luogo di lavoro?
Non è piuttosto che si vuol presidiare un territorio?
(E’ così, ne sono convinto, ma siccome non lo ammetterete mai, siete costretti a tirar fuori scuse poco trasparenti).

Dedo

La scuola della Repubblica è laica, in quanto la Republica non ha alcuna religione e secondo l’articolo sette primo comma della Costituzione (la parte razionale e spesso dimenticata dai politici) Stato e chiesa (la minuscola non è sfuggita) sono indipendenti e sovrani all’interno dei rispettivi campi.
La Repubblica è quindi laica, secondo la costituzione, in quanto separa la sfera religiosa da quella giuridica dove essa è la sola sovrana. Essendo inoltre la Repubblica una persona giuridica è difficile immaginare (ma questo è l’ABC del liberalismo) che essa possa avere una qualsiasi fede metafisica, sarebbe come chiedersi se un martello è ateo mentre la pinza è cattolica! In più, sempre la Republica si impegna, nella carta costituzionale, al rispetto delle minoranze (non concesso che i cattolici siano maggiornaza, cosa di cui dubito), per cui non può imporre all’interno dei “propri luoghi” una determinata credenza metafisica.
Al di fuori dell’ora i religione, per chi ha scelto di avvalersene (materia permessa dal concordato che comunque regola i rapporti tra Stato e chiesa, con riguardo ai credenti, non l’azione dello Stato) non vi è alcun motivo per tenere celebrazioni religiose di qualsiasi tipo all’interno di una scuola pubblica.

FabioFLX

@Stefano:
“presidiare il territorio” non l’avevo mai sentito dire; mi piace e lo condivido.
La presenza incessante della religione (in particolare cattolica) nelle istituzioni è un presidio necessario al mantenimento dello status quo. Una religione di stato ufficiosa e tangibile nell’ingerenza almeno quanto non ufficiale sulla carta.
Per questo resto a favore di una scissione totale tra stato e chiesa, ad oggi persino impronunciabile.

Rudy

Cara Don(na) Albertoa,
a dire il vero dopo duemila anni (e lasciamo perdere tutte le accuse di plagio che tanto sono cadute in prescrizione…) stiamo ancora pagando salatissimi diritti su quelle fiabe che, edizione dopo edizione, sono di un rimaneggio da cestone delle offerte. Ma mica questi cestoni a 1 euro, macchè!, costano miliardi di euro!
Alla faccia delle edizioni economiche.

don alberto

Caro VICO, la “scienza” ognuna li tira dove vuole.
Quanti “scienziati del presidente” (quelli che hanno preso il posto dei “teologi del re”) hanno teorizzato che “quello” o “quell’altro” non erano “uomini”?

don alberto

VUDY, VUDY, cosa ti vode?
(se poi per “vimaneggio” intendi dire che i sacvri testi sono stati vitoccati di qui e di là, sappi che è una delle tante vostve leggende, che non covvisponde pev nulla a vevità.
(Poi ciascuno si illude come pvefevisce)

Dedo

@ don Alberto
io ci andrei piano con le leggende, infatti perlomeno un “pochino” i testi sacri sono stati ritoccati, pensa solo alla traduzione delle scritture di San Girolamo, tra i tanti esempi, oppure al fatto che l’ordine dei dieci comandamenti non coincide nelle versioni cattolica, protestante ed ebraica e questi sono solo alcuni esempi…

don alberto

Che c’entrano le traduzioni: Traduttore-traditore, si sa.
Quanto ai 10 comandamenti già nel pentatuco ce ne sono due versioni (es e dt),
poi l’ebraico di fatto ha due testi, il masoretico e la LXX.
Piccole discordanze ce ne sono a bizzeffe (ma non mi risulta che in qualche versione il figliol prodigo venga preso a mazzolate da suo padre o che il buon pastore arrostisca per dispetto la pecora perduta -questo sì sarebbe rilevante), il testo di Isaia è travagliato la sua parte, … (ma “ritocchi INTERESSATI”, vere e proprie falsifiçazioni … di epoca costantiniana … ), come qualcuno afferma, o lascia intendere, no.
Non è possibile sostenere che gli attuali testi non coincidono più con gli originali, persi per sempre (a una vostra conferenza si è dato, p. es., come taroccamento del 4° secolo quella che era invece la versione dei LXX!).

don alberto

Caro DEDO: terzotentativo.
Che c’entrano le traduzioni: Traduttore-traditore, si sa.
Quanto ai 10 comandamenti già nel pentateuco ce ne sono due versioni (es e dt);
poi l’ebraico di fatto ha due testi, il masoretico e i Settanta.
Piccole discordanze ce ne sono a pacchi (ma non mi risulta che in qualche versione il figliol prodigo venga preso a randellate da suo padre o che il buon pastore arrostisca per dispetto la pecora perduta -questo sì sarebbe rilevante), ma “ritocchi INTERESSATI”, vere e proprie falsifiç@zioni (… di epoca costantiniana … ), come qualcuno afferma, o lascia intendere, no.
Non è possibile sostenere che gli attuali testi non coincidano più con gli originali, persi per sempre (a una vostra conferenza si è presentato come una “riscoperta” di Qumran quella che era invece la versione dei Settanta! e come taroccamento quello che era il testo masoretico).

Dedo

ç don alberto
Le traduzioni c’entrano perché è dalla fedeltà di una traduzione che si misura la buonafede o semplicemnet la cultura del traduttore. da un errore di raduzione sventurati cammelli sono fatti passare per strettissime crune d’ago!
Del resto la cristianità ha subito perlomeno un paio di scismi basati sull’interpretzaione delle traduzioni, pensa a Lutero (e qui non voglio dire che avesse ragione lui, bada, a me non importa molto) che sosteneva che si fossero tradotti male ed interpretati peggio i sacri testi.
Di falsificazioni di un testo, che per me non è un testo storico ma solo religioso non si può, in effetti, strictu sensu parlare.
Diciamo che nel corso dei secoli, soprattutto nei primi, si sono avute varie versioni, per esempio dei Vangeli, che esistono varie versioni dei Vangeli storici (intesi come documenti storici non come testimonianze di verità storiche) che non coincidono con le attuali e via dicendo e non è solo Qumram l’esegesi biblica moderna e laica (tedesca soprattutto) esiste da ben prima dei manoscritti.
Costantino impone una severe regolata ad un gruppo di vescovi che aveva la tendenza a litigare tra di loro. L’imperatore aveva interese a mantenere la pace dell’Impero e non la voleva turbata da beghe di frati; per cui intervenne durante il concilio ed interviene anche sulle scritture.

Carlo

@don alberto

“leggende” ?!? ahahah

e lei sarebbe uno che ha studiato? mi complimento per la sua crassa ignoranza!

mai sentito parlare di Constantin von Tischendorf, Bibbia del Sinai? Tanto per dire le prime cose che mi vengono in mente…

si faccia una bella ricerca, si divertira’ molto

Asatan

@don albevto

Guavdi che basta sfogliave del ultime 4 edizioni della bibbia cei, ci avete fatto tanti di quei taglia e cuci…. non pavliamo delle diffevenze abissali dalle pvime vevsioni scvitte a quelle odievne!!! In pvatica ongi “edizione” della bibbia e un libvo a se stante…. basta confvontave i testi… poi magavi lei è il pvimo caso di esseve umano con diotvie che hanno davanti il sgno segativo.

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