La proposta UAAR: l’otto per mille ai terremotati dell’Abruzzo

Ecco l’occasione per un decreto legge davvero con tutti i requisiti di necessità e urgenza: modifichiamo la normativa attuale che accantona a esigenze di bilancio 80 milioni di euro dal gettito dell’otto per mille dello Stato (cioè li tiene da parte per coprire esigenze di vario tipo, dalla sicurezza al restauro di edifici religiosi) e destiniamo tutto alle popolazioni colpite dal terremoto. È la proposta dell’Uaar.
«Ufficialmente, una delle finalità dell’otto per mille statale è la gestione di interventi straordinari per calamità naturali. – spiega Raffaele Càrcano, segretario nazionale dell’Uaar –E allora, quei soldi, usiamoli davvero così. Il governo ha già la possibilità di spostare fondi cospicui (almeno cento milioni di euro!) su interventi concreti. Non la sprechi, per favore!». Lo Stato potrebbe comunicare ai cittadini la destinazione dei soldi raccolti con l’otto per mille: «sapendo di contribuire alla ricostruzione di una regione martoriata dal terremoto, in molti sceglieranno di firmare per lo Stato, creando tra l’altro una leva economica consistente».
Nei prossimi giorni, l’Uaar lancerà la sua campagna informativa Occhiopermille e sarebbe molto felice di poter annunciare ai cittadini che i loro soldi potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione dell’Abruzzo, se sceglieranno di mettere la crocetta sull’opzione Stato.

Comunicato stampa UAAR

Archiviato in: Generale, UAAR

59 commenti

Apostata

Qualcosa mi dice che qualcuno sarà poco contento…

Ottima proposta!

Barbara

Abolire l’8x 1000 alle confessioni cattoliche e attuarlo per fondi pubblici e ricerca scentifica!!!

Bruno Gualerzi

Proposta troppo sensata, oltre che giusta. Non verrà recepita… anzi sarà il pretesto per accusare che qui si vuole colpire ancora una volta la chiesa e proprio di fronte ad una tragedia che la vede impegnata in prima fila nel mettere a disposizione la sua lunga e prestigiosa tradizione in opere caritative.
Comunque certamente proposta da fare e da sostenere.

L.a. Cionga

Intanto il montepremi del superenalotto supera i 40 milioni: perchè non azzerarlo “una tantum” e passare anche questo ai terremotati? La contrazione delle giocate (danno per l’Erario) si manifesterebbe solo per i primi concorsi.

Alfio

Ecco così lo stato magari smette di destinarlo alle cosiddette missioni di pace

Stefano Bottoni

La proposta mi trova d’accordo. Peccato che, appunto, dubito che sarà recepita.
Immaginare che tutti i soldi destinati allo stato vengano utilizzati (bene, si spera) per i terremotati è fantascienza.
E visto che ho una mente piuttosto fervida, posso immaginare le reazioni se venisse proposto di destinarvi tutti i soldi destinati alla ccar.
Già, quando si legge del patrimonio artistico danneggiato, vengono nominate solo le chiese, ignorando totalmente musei, pinacoteche, teatri… che pure hanno un valore e un’importanza artistica superiore al 90% delle chiese.
P.S.: mi ricordo che, quando avvenne lo trunami in Malesia, le comunità ebraiche italiane spedirono in beneficenza, facendo le debite proporzioni rispetto al ricavato, ben sei volte ciò che spedì la ccar. In un paese dove non esisteva NESSUNA comunità ebraica.
Pensate un po’…

MetaLocX

Otima iniziativa.
Giusto oggi il Tg ha riferito che il governo deve stanziare 1 miliardo per l’Abruzzo, ma che ancora non sanno dova trovarlo.

Se la finissimo di sprecare e regalare i soldi pubblici, forse far fronte all’emergenza (in termini economici) non sarebbe più così arduo.

Se non sprecassimo i soldi non ci sarebbe bisogno di organizzare raccolte fondi con sms da 1 euro l’uno, perché i fondi ci sarebbero di già e sarebbero ugualmente e giustamente soldi di tutti gli italiani.

Alessandro Bruzzone

Ma figurati dai… non la faranno mai. Berlusca a Obama ha chiesto in primis di finanziargli la ricostruzione delle chiese!

rik

Mons. Betori chiede spiegazioni a Dio sul terremoto. Gleile darà?

TERREMOTO: BETORI, LECITO CHIEDERE A DIO UNA SPIEGAZIONE
C’e’ una “dimensione di scandalo” nella “esplosione del male” che nel terremoto dell’Aquila “si e’ abbattuta su bambini, giovani, genitori e anziani nella forme della morte e della privazione degli affetti piu’ cari”. Lo scrive mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza Episcopale Toscana, in un editoriale pubblicato dal settimanale cattolico Toscana Oggi e rilanciato dal Servizio Informazione Religiosa. “Partecipo anch’io – confida il presule – alla domanda ‘perche’?’ che sgorga dalla bocca di molti in questo momento”. “E’ una domanda – spiega – audace, ma lecita che non pone in pericolo la fede, ma la aiuta ad approfondirsi e radicarsi”, mentre “ci troviamo a vivere una Pasqua segnata dal sangue, dal dolore e dalla sofferenza: un contesto di angoscia che non avremmo voluto – prosegue mons. Betori – desiderosi di immergerci subito nella prospettiva di rinnovamento della vita che la Pasqua porta con se’ e facili come siamo a subito proiettarci nella gioia della risurrezione dimenticando le tenebre della croce”. Cosa rispondere, conclude l’arcivescovo, “ce lo insegna Gesu’ stesso, che dalla Croce non teme di alzare verso il Padre il grido ‘perche’ mi hai abbandonato?’. La risposta piu’ profonda a quel ‘perche’?’ e’ nel secondo volto della Pasqua quello che fa seguire alla Croce la Risurrezione”. (AGI)
(09 aprile 2009 ore 11.32)

Fonte. sito de Il Mattino di Padova del 09/04/2009

Anthony Logan

@rik

Per completare la celebrazione della Pasqua, è sufficiente che Dio faccia risorgere tutti quelli morti nel terremoto! Se son tutti figli di Dio…

TylerDurden

BRAVI!!!

Straordinaria proposta!!!!!

purtroppo il sospetto che Bruno Gualerzi abbia ragione è troppo grande…….

c.j.

il Vaticano non rinuncerà mai ai suoi soldi.. puo’ cascare l’intera penisola nel mediterraneo… i preti non rinunceranno mai ai 2 mila miliardi delle vecchie lire (E 1.000.000.000). Statene pure certi.

FabioFLX

Mi sembra un’ottima idea, varrebbe sia da incentivo a specificare lo Stato come destinazione dell’otto per mille (moltissimi credono che sia automatico, mentre sappiamo bene che non è così che funziona), sia a fare qualcosa di concreto per i superstiti (che vorrei fosse il primo fine di questo comunicato UAAR).

lindoro

il nome dell’iniziativa è geniale! occhiopermille… occhio malocchio prezzemolo e finocchio 😉

crebs

@rik
Appena betori riceverà una risposta, possibilmente scritta, direttamente da colui al quale è stata rivolta, penso che lo farà sapere.
Nel frattempo concordo con la proposta.
Non ho però capito se sarà avanzata da qualche parlamentare o da qualche partito.
Se così non è non potrà essere nemmeno formalizzata.

Francesco

Secondo me, prima ancora che la proposta salga in superficie, nasceranno spot pubblicitari a base di preti con sorrisi a 64 denti che chiederanno di destinare l’8 per mille alla chiesa in modo da poter aiutare i terremotati. 😛

sandra.roma

Sarebbe un interessante esercizio di democrazia diretta.

Markus

GRANDE !!

ANZI, USIAMO TUTTO L’8 PER MILLE, ANCHE QUELLO DESTINATO ALLE CHIESE !! 😛

sandra.roma

Rettifica:

Sarebbe un interessante esercizio di democrazia diretta.
Mi riferisco, naturalmente, alla proposta UAAR di destinare l’8 per mille ai terremotati dell’Abruzzo tramite la scelta dell’8 per mille da parte dei cittadini.

Marco C.

Secondo me destinare l’ 8X1000 allo stato è inutile, perchè sul reale utilizzo di quei soldi non ci sarà alcun controllo e, considerando lo stato attuale di sottomissione dello stato nei confronti della chiesa, quei soldi o verranno comunque regalati alla chiesa, o saranno impiegati sì ma prima di tutto per la ricostruzione degli edifici di culto, come del resto è sancito nell’ accordo tra USA e Italia per gli aiuti finanziari esteri a seguito di questo grave evento.

angelo

Concordo pienamente , ieri infatti ho sentito che Maledetto XVI e tutto il Vaticano premono prima di tutto per il restauro degli edifici religiosi……….non ho parole , in un momento come questo è un’assurdità …bah

fresc ateo

si si tutto l’otto x 1000 ai terremotati ai preti pane secco e acqua , come facevano i veri cristiani e tutte le case e alberghi edi ogni generedi immobile che i preti hanno, devono essere dati agli sfollati. Nelle tende ci vadino loro insieme al pastore tedesco.

Giuliano Leoni

Ottima idea, io ho sempre firmato per lo stato, vedrò di convincere qualche altro.

Leonzio da decimo

Scrivetelo sugli autobus, in tutta Italia, questa non ve la si può negare: “Destinate l’otto per mille dello stato in aiuto ai terremotati!”. e, in piccolo e discreta, la firma dell’UAAR.

crebs

@Leonzio da decimo
Interessante proposta; prendiamola in considerazione.

crebs

Intendevo dire: facciamo in modo che la proposta dell’8 x mille sia presentata da qualche partito e/o parlamentare, articoliamola in modo che non sembri provocatoria (magari valida solo per alcuni anni), che sia legislativamente possibile e pubblicizzare la proposta come suggerito da Leonzio da decimo.

Andrea

Ottima proposta. Ma con questo governo, anche se accettassero mi fiderei poco. Basti vedere che già con Prodi il 5×1000 destinato al FAI e alle opere d’arte fu investito per proseguire le “missioni di pace” all’estero.

infiltrata

Può anche darsi che lo stato accetti la proposta,ma sarebbe solo un’operazione di facciata:figuratevi se avrebbe davvero il coraggio di sottrarre i soldi alla chiesa!Già l’immagino:la maggioranza degli italiani verserebbe l’8×1000 allo stato convinto che vadano ai terremotati, e invece il governo li rigira di nascosto alla chiesa.A questo punto preferisco donarli alla comunità ebraica,chissà che non si comporti con i terremotati come ha fatto con lo tsunami!

Bruno Rapallo, apostata e ateo

Ottima e condivisibile la proposta di destinazione dell’8×1000 dello Stato ai terremotati e alla ricostruzione delle loro case, ma in “Vaticalia” dubito che venga correttamente accolta, se non per destinarli prioritariamente alla ricostruzione delle Chiese, lasciando i cittadini per decenni nei container, …ma così avranno “il conforto della fede e della preghiera”.

p.s. per Rik

In pratica Mons. Betori esprime in forma molto più raffinata e ambigua (e quindi più ipocrita) quasi gli stessi “concetti” espressi con brutale idiozia da quell’escremento umano che risponde al nome di Livio Fanzaga, l’ignorante, arrogante, intollerante e fanatico direttore della demenziale emittente integralista “Radio Maria”

Giuliano Leoni

ottima idea, io ho sempre firmato per lo stato, vedrò di convincere qualcun’altro. buona anche l’idea di propagandarla tramite autobus.

antonietta dessolis

sul tema oggi ho scritto questa lettera a radio3, dove il conduttore informava della quota CEI per il terremoto:
Alla redazione di Prima Pagina
Al direttore dell’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian

“la CEI ha dato la disponibilità di 3 milioni di euro per l’Abruzzo”: caspita che generosità! Complimenti, meglio di un pugno nell’occhio, senz’altro 🙂
Peccato che sia solo la restituzione di qualche briciola di ciò che l’erario statale si priva ogni anno (oltre un miliardo di euro), facendo pagare una “tassa per la religione” a tutti i contribuenti italiani.
Poiché non ci sono politici coraggiosi e buoni difensori della cosa pubblica, sarebbe veramente un atto di coraggio e di giustizia da parte della CEI e del papa se rinunciasse unilateralmente alla quota dell’8 per mille che non deriva dalle firme, come faceva fino a poco tempo fa la Chiesa valdese: si tratterebbe di lasciare allo Stato oltre 600 milioni di euro ogni anno, solo in questo modo la tanto propagandata “sensibilità per i deboli” sarebbe più credibile: con la grave crisi economica e ora anche con il disastro del terremoto, penso che il problema principale sia reperire risorse pubbliche, per il welfare e per la ricostruzione; oltre alla lotta agli sprechi, all’evasione fiscale, ai grandi privilegi, quale migliore azione politica ed economica sarebbe intervenire anche sull’8 per mille? Che si configura sia come grande privilegio anacronistico sia come forma di evasione fiscale legalizzata, nel senso letterale del termine; evasione di risorse dello Stato stabilite da una legge ordinaria, e che quindi potrebbe anche essere ritoccata, la n.222 del maggio 1985 (Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi), che ha fatto seguito al concordato del 1984, il quale tra l’altro stabilisce che la CCAR non è più religione di Stato, o no?
Ho provato a telefonare a Prima pagina, ma non sono riuscita, per chiedere un suo parere intellettualmente onesto, alla luce di un concetto di giustizia non retorico e rispettoso delle prerogative di uno Stato che dovrebbe essere laico, senza aggettivi papalini,
grazie della eventuale attenzione
Antonietta Dessolis – Domodossola

rododentro

Ogni iniziativa di solidarietà è apprezzabile, ma l’ 8 per mille serve ad Acquasanta per pregare per le vittime del terremoto, furba la volpe! A proposito i funerali di stato non dovrebbero essere funerali laici e civili, che ci azzecca il segretario di Stato del Vaticano Bertone le vittime erano per lo più cittadini italiani, mica vaticanensi e quanti soldi costeranno, soldi comunque più utili per i sopravissuti che per i morti, mah! la solita irrazionalità dei credenti.

Stefano Grassino

@ rododentro

In quanto battezzati….sudditi della chiesa. Vedesi sentenza del 58′ tuttora valida.
A Roma la famosa scritta S.P.Q.R. vuol dire in realtà – sempre preti qui regnano –

stefano

ma voi volete la guerra aperta!? 🙂 i soldi sono soldi, i soldi sono dio, dio è il denaro e il denaro ehmmm dio non si tocca, è sacro!

maurice

Vedrete che l’idea di usare l’8×1000 per i terremotati l’adotterà la chiesa.

Il terremoto cade infatti proprio a fagiolo con il periodo dell’8×1000. Quale migliore occasione per farsi pubblicità e dire che la chiesa si darà da fare e verserà una quota dell’8×1000 ai terremotati.
Si è già fatta pubblicità dicendo che una quota dell’8×1000 verrà dato alle famiglie povere con almeno 3 figli (se ne ha meno niente, perchè non ha proliferato abbastanza)

Adesso però ci sarà la gallina dalle uova d’oro e quante uova verranno date a chi ne ha realmente bisogno. Se verranno rispettate le percentuali degli anni scorsi, le fette più grosse saranno per loro.

La Chiesa dichiara di suddividere la grossa quota in tre voci principali: il sostentamento del clero (poco più di un terzo), le esigenze di culto e pastorali (più del 42 per cento) e ciò che resta alle attività caritatevoli.

Grazie alla prima area di investimento la Chiesa copre, nel 2005, il 57 per cento degli stipendi dei sacerdoti. Nella seconda macroarea è concentrato tutto il resto: interventi per l’esercizio del culto, per l’esercizio della cura delle anime, per la formazione del clero e per iniziative di promozione.

Dal bombardamento pubblicitario su tutte le reti televisive pubbliche e private in favore dell’otto per mille alla Chiesa cattolica che gli italiani subiscono in prossimità delle scadenze delle dichiarazioni dei redditi non si direbbe affatto, ma i benemeriti aiuti al terzo mondo usati poeticamente come sfondo per gli spot – che vengono accordati alla Chiesa da tutte le tv pubbliche e private con un non meglio specificato «trattamento di favore» – non prendono più dell’8-9 per cento dei fondi ottenuti.

Quanto potranno sperare di ottenere quindi i terremotati dalla chiesa ?

non possumus

cattivi, cattivi, cattivi che volete togliere il pane di bocca a quei poveri preti…………

Roberto Grendene

@ Marco C
di quale accordo Italia USA parli?

Che io sappia c’e’ stata solo una “sparata” di Berlusconi, che ha invitato Obama a finanziare il patrimonio artistico italiano e le chiese. Non ho avuto notizie di alcuna risposta di Obama.

Sol

INTANTO la zona dipendenti di Linate l’ho riempita dei vostri manifestini del 5×1000, speriamo sortiscano un po’ di effetto sui colleghi… 😉

smok413

La cosa veramente scandalosa è che la pop-star Madonna ha donato 500.000 sterline.. Il Papa… “Oli benedetti”… Che vergogna.

Lukokruco

Secondo me un’organizzazione statale ha l’unico scopo di aiutare i cittadini ed agevolarli per vivere adeguatamente, in tal senso la proposta UARR è assolutamente ragionevole, ma in uno stato caratterizzato da una sconcertante stupidità è facile prevedere che la proposta non sarà accolta. Ho la sensazione che alcuni interventi, tra i quali quelli di Bruno Gualerzi e Maurice, abbiano anticipato gli eventi futuri.

Dalila

@ Lukokruko

Eh si’! Gli atei sono paradossalmente molto profetici!

Bruno Rapallo, apostata e ateo

per Antonietta Dessolis di Domodossola

Bravissima, complimenti per la chiarezza espositiva, il rigore e la sintesi di questa giusta richiesta di restituzione allo Stato (per usi realmente sociali) delle quote dell’8 per 1000, non derivanti dalle firme in sede di dichiarazione dei redditi.
Sarebbe interessante sapere se avrà un seguito anche solo formale, se almeno qualcuno dei destinatari si degnerà di rispondere, con una parvenza di giustificazione del ben noto meccanismo truffaldino di ripartizione dei fondi.
Cordiali saluti.

Stefano Grassino

@ Marco C.

Sei ingeneroso, caro Marco. Non puoi pretendere la luna nel pozzo. Ricordati anche che se gli USA mandassero aiuti al governo del nostro paese per ricostruire ospedali, saremo sempre noi a gestirli………………capito vero?

biondino

per Antonietta Dessolis di Domodossola

Scrivi bene, Antonella, la chiesa valdese rifiutava la quota di ottopermille non derivante dalla firma dei contribuenti.
Poi ha cambiato idea, e adesso i soldi se li prende dallo stato, anche senza le firme.

Marco C.

“Poi ha cambiato idea, e adesso i soldi se li prende dallo stato, anche senza le firme.”

Citasi fonte, prego.

Commenti chiusi.