Olanda, il pastore ateo non sarà espulso

Il pastore protestante olandese Klaas Hendrikse, autore del libro Believing in a God who does not exist: manifesto of an atheist pastor (Credere in un Dio che non esiste: manifesto di un pastore ateo) non sarà espulso: nessuna azione disciplinare, secondo quanto rende noto il portale Ekklesia, sarà dunque intentata contro di lui dalle autorità ecclesiastiche. “Per me Dio non è un essere, ma una parola per ciò che può accadere tra le persone” è la tesi centrale della teologia del pastore ateo.

Archiviato in: Generale

44 commenti

Anthony Logan

Chissà quante pecore avrà dovuto pascolare, prima di capire che Dio non esiste…

Bruno Gualerzi

“Per me Dio non è un essere, ma una parola per ciò che può accadere tra le persone”

Occorrerà uno sforzo non indifferente da parte di questo ‘pastore’ per farsi capire dal suo gregge… ammesso che gliene concedano uno da custodire.
Mi risulta sempre difficile anche solo immaginare un ‘ateo teologo’ o una ‘teologia atea’, sempre che questi termini aspettino di essere sostituiti da altri più appropriati. Ancora di più poi se si tratta di un pastore, sia pure protestante.

Bruno Gualerzi

Aggiugo. Il titolo del libro di questo pastore “Credere in un Dio che non esiste…” rappresenta una bella sfida alla logica. Mi fa venire in mente il titolo più o meno analogo di un libriccino scritto alcuni anni fa da Gianni Vattimo: “Credere di credere”. Anche se in modo brillante, oltre che sofferto, mi era sembrato pur sempre una arrampicata sugli specchi.

Giovanna

Beh forse anche quel fenomeno di b4x4 pensa la stessa cosa, solo che è tanto timido e non osa farlo sapere in giro…

Manlio Padovan

Che sia il fulcro attorno al quale girerà il futuro, certo molto lontano, della religione occidentale per quelli che proprio hanno bisogno di “credere”?
O che sia l’inizio dell’epoca atea più volte auspicata e ribadita da Bruno Gualerzi?

Sbronzo di Riace

ma scusate un pastore ateo è come un comunista che non crede nel socialismo, un imprenditore che non crede nel capitalismo e nel libero mercato

pregare qualcuno a cui non si crede è altrettanto ipocrita di chi dice di credere e poi fa quello che gli pare

non santifichiamo il pastore ateo

Andrea

Distruggere la Chiesa dall’interno? Geniale!

@Bruno Gualerzi
Un pastore ateo è sì paradossale, ma non un ateo teologo. Robert M. Price è un teologo che è diventato ateo proprio studiando teologia e interessandosi ai miti dei racconti di H. P. Lovecraft.

Gundam

Non sapete che la migliore definizione di fede e’ proprio questa:
CREDERE IN QUALCOSA SAPENDO CHE NON ESISTE !

L.a. Cionga

Oops, scusate
bisogna cliccare “Vignette” e “Karol”

Bruno Gualerzi

@ Andrea
So che esitono teologi che sono atei, ma ciò non elimina la mia difficoltà a capire in cosa consista la loro teologia (la ‘teologia negativa’ è un ‘altra cosa). L’esempio da te portato mi sa che si riferisca ad una situazione diversa: che un teologo, proprio studiando teologia e interessandosi di miti e leggende diventi ateo è più che comprensibile (e auspicabile^_^), ma dopo si definirà ancora ‘teologo’?
Definizine, in primissima battuta, da dizionario filosofico: Teologia = termine designante dapprima la conoscenza relativa agli dei, e poi la scienza di Dio e delle cose divine. ‘Conoscenza’, ‘scienza’, non studio, analisi, ricerca ecc.

stefano b

teologi e filosofi credenti dipingono dio in mille maniere diverse e con mille religioni diverse
ma forse mille è ancora poco
insomma, dio è tutto quello che uno vuole credere, ma di certo questo non ne conferma l’esistenza, ma concede solo di crearsi il proprio personalissimo pantheon di divinità costituito da dio e dai santi, permesso dalle diverse chiese del pianeta, che di fatto possono pretendere gli oboli necessari per lavarsi l’anima
poi uno può anche idealizzare un dio che gli permetta di perseguire una vita che moralmente ritiene consona al suo padre nell’alto dei cieli, basta solo che la sua credenza non dia impaccio a chi non ne vuole sentir parlare
tornando alla notizia e a quanto citato nella premessa è evidente che dio sia solo un esercizio mentale che può anche avere esisti favorevoli, ma resta solo un gioco.

Anthony Logan

“è evidente che dio sia solo un esercizio mentale che può anche avere esisti favorevoli, ma resta solo un gioco”

talvolta molto pericoloso…

Satana

Direi che nella vicenda di questo pastore ci sono tutti gli equivoci del monoteismo. Le religioni monoteiste non sono altro che la base culturale delle ideologie progressiste: concezione lineare del tempo, egualitarismo, autoritarismo dogmatico…
Non a caso la massoneria nasce nel mondo protestante, e il comunismo è stato formulato dall’ebreo Marx. Non esiste propriamente una distinzione fra credenti e non credenti, ma fra monoteismo e paganesimo, ovvero fra concezioni antropologiche riduzioniste e omologanti (quelle del monoteismo) e concezioni differenzialiste e gerarchiche (quelle del paganesimo).

Mi pare che i frequentatori di questo sito abbiano poca dimestichezza con Nietzsche !

TalebAteo

tutti i preti sono atei: uno che sa leggere ed ha tanto tempo per riflettere non puo’ non capire che racconta balle e ci campa bene.

Sai che novita’…

Anthony Logan

Il pastore tedesco, il pastore bergamasco, il pastore della beuce, il pastore scozzese…ecc. adesso una nuova razza il pastore ateo, chissa cosa mangia…!

Bruno Gualerzi

@ Satana
Come fai ad essere così categorico? C’è, per esempio, chi ritiene che l’esponente più vicino in età moderna a questo paganesimo sia stato Hitler… la tragica caricatura dell’oltreuomo nicciano. A meno che a te Hitler vada a genio…
In quanto poi al non avere dimestichezza con Nietzsche… non credo sia una cosa così grave. In ogni caso credo che ognuno abbia il diritto di prendersi il Nietzsche che gli va più a genio… tanto lui non se le prenderà più di tanto.

stefano

un prete o un pastore non possono essere atei perchè la loro figura media tra umano e divino, se negano uno di questi fattori di fatto rendono inutile la loro figura.

Satana

@Bruno Gualerzi

Ovviamente ho fatto un ragionamento un pò semplificato, ma non si può negare che le questioni stiano in questi termini: pensate all’interessato zelo con cui la Chiesa sostiene la società multicriminale ! Quanto a Nietzsche si tratta di un pensatore molto complesso e a tratti contraddittorio, ma l’importanza della sua opera consiste proprio nell’insegnare a demistificare ogni sovrastruttura ideologica.

Sandra

Fa piacere trovare un uomo di chiesa onesto, finalmente!
“la non esistenza di Dio e’ per me non un ostacolo bensi’ una precondizione alla fede in Dio. Sono un ateo credente”.
Per lui la fede e’ una filosofia di vita nei rapporti con gli altri.
Quello che stupisce e’ che in olanda una dichiarazione del genere venga conseiderata come perfettamente normale per tutti! Semplicemente usando il buon senso! Fantastico.

stefano

per me non è molto sensata come dichiarazione.
se lui è un ministro di dio come può negare l’esistenza del suo protettore? un paradosso assurdo.

Bruno Gualerzi

@ Sandra
Ma cosa vuol dire che ‘la non esistenza di Dio è una precondizione alla fede in Dio’ se dio non esiste? Non c’è il gusto del paradosso? Va bene che dio può essere considerato un’esigenza di cui bisogna tener conto… ma poi se dio non esiste questa esigenza va affrontata coerentemente per quello che è, cioè un’esigenza che non potrà mai essere soddisfatta se non alienandosi. Questo, a mio parere, significa (coraggiosamente?) essere atei.
E anche se intendeva dire che in questo vuoto creato dalla non esistenza di dio lui si è inserito per parlare di dio, cosa che potrebbe anche avere un suo significato, credo che finirebbe pur sempre per dire quanto di dio ci sia bisogno. Proprio perché non c’è. Cioè ciò che in sostanza fanno tutti i preti dovendo parlare di un dio che nessuno ha mai visto se non nella propria immaginazione. Cioè – fatta salva la sua buona fede – ingannerebbe in modo ancor più subdolo.

Paolo P.

Dopo gli atei devoti gli atei credenti?
Dio esiste solo nella mente di chi sente il bisogno di crederci e che quindi vive come se ci fosse : quindi per lui Dio ESISTE !
Un ossimoro vivente degno di psicoanalisi!

Ernesto Di Lorenzo

Sarà che non ci ho capito un tubo. Ma un pastore ateo mi sembra veramente un paradosso, o una contraddizione in termini se piace di più. Non riesco ad immaginare una simile chiesa che sposta il valore sulla parola in sè, praticamente senza attribuoire un signifçato alla parola stessa. Boh!

darik

un altro jean meslier!
penso ke tutti conosciate questa importante figura di riferimento per l’ateismo; mai abbastanza elogiata per i suoi meriti.
mi ricordo, da bambino di aver sentito dire ke un prete aveva scritto: dio non esiste e tutte le religioni sono false. tutto qui. solo da poco ho conosciuto jean meslier.

darik

danielen

E’ quello che ho sempre detto, ribadito e sostenuto oltre che proposto come slogan:
“dio non esiste: dunque credo!” . Non è assurdo semplicemente perchè di fatto è la base del dogma, almeno quello cristiano. Quando si parla con un prete e si espongono i propri dubbi cosa ci viene detto da costui? “Abbi fede!”. Il credente è così che dovrebbe onestamente rapportarsi con il fenomeno religioso e con gli altri. Sbaglia invece nel momento in cui cerca di affermare l’esitenza di dio per convertire chi dice “dio non esiste, dunque non credo” secondo una più normale logica causa-effetto. Diciamo che fino a quando il fenomeno del pensiero e dell’educazione di massa non era presente sostenere la semplice tesi dell’atto di fede puro addolcita a qualche pseudo e semplice giustificazione “logico-rafforzativa” (“figliolo se dio non esistesse che avrebbe creato il mondo? Abbi fede…”) era più che sufficiente per far presa sugli animi semplici. Oggi che il dibattito si è innalzato si sente di più la necessità di fare affermazioni forti e di avere la pretesa di dimostrare l’esitenza di dio, questo è davvero il non senso religioso.

Sandra

@Bruno

In una lettera alla sua chiesa Hendrikse ricorda un sondaggio condotto da IKON, una televisione ecumenica olandese del 2006, da cui emerse che un pastore su sei delle chiese affiliate (tra cui la chiesa protestante che e’ la maggiore) nutre forti dubbi o non crede all’esistenza di Dio.

Mi sono guardata l’intervista di Heindrikse
http://www.youtube.com/watch?v=RhSGDex4j8M
e sembra prima di tutto una persona di buon senso.

Lui lancia un sasso nello stagno: dice che per lui a-teismo e’ il non teismo, il non credere che ci sia un’entita’ caratterizzata da onnipotenza, ecc. Parla di bisogno di rinnovamento della chiesa, perche’ la tendenza e’ quella di diventare una chiesa ortodossa fondamentalista. Alla domanda se si vede come un Lutero o un Calvino, risponde che si vede piuttosto come uno che sarebbe stato bruciato! Dice che alle domande da 20mo secolo la chiesa risponde come se si fosse nel 16mo. Dice che la chiesa deve essere aperta a tutti quelli che si pongono domande sul senso della vita, ma senza avere un menu’ di risposte prefatte, senza dogmi, senza paura, che dice e’ ed e’ sempre stata l’arma della chiesa.
Da quello che capisco per lui la fede e’ una filosofia di vita, un riconoscersi intorno a valori comuni, su cui costruire la relazione con gli altri, di tradizioni, di un punto di partenza comune per riflettere liberamente, senza quella che lui chiama una dittatura, cioe’ i dogmi preconfezionati della chiesa.

Bruno Gualerzi

@ danielen
Sono d’accordo, ma non credo che il pastore olandese intenda propriamente questo. Per quel che ho capito io, il suo ‘Dio non esiste’ sembra più che altro una propedeutica per parlare comunque di dio, di ciò che dovrebbe rappresentare.

Sandra

@Bruno,
riprovo togliendo il link che non forse e’ quello che non passa.

In una lettera alla sua chiesa Hendrikse ricorda un sondaggio condotto da IKON, una televisione ecumenica olandese del 2006, da cui emerse che un pastore su sei delle chiese affiliate (tra cui la chiesa protestante che e’ la maggiore) nutre forti dubbi o non crede all’esistenza di Dio.

Mi sono guardata l’intervista di Heindrikse su YT.
Lui lancia un sasso nello stagno: dice che per lui a-teismo e’ il non teismo, il non credere che ci sia un’entita’ caratterizzata da onnipotenza, ecc. Parla di bisogno di rinnovamento della chiesa, perche’ la tendenza e’ quella di diventare una chiesa ortodossa fondamentalista. Alla domanda se si vede come un Lutero o un Calvino, risponde che si vede piuttosto come uno che sarebbe stato bruciato! Dice che alle domande da 20mo secolo la chiesa risponde come se si fosse nel 16mo. Dice che la chiesa deve essere aperta a tutti quelli che si pongono domande sul senso della vita, ma senza avere un menu’ di risposte prefatte, senza dogmi, senza paura, che dice e’ ed e’ sempre stata l’arma della chiesa.
Da quello che capisco per lui la fede e’ una filosofia di vita, un riconoscersi intorno a valori comuni, su cui costruire la relazione con gli altri, di tradizioni, di un punto di partenza comune per riflettere liberamente, senza quella che lui chiama una dittatura, cioe’ i dogmi preconfezionati della chiesa.

Bruno Gualerzi

@ Sandra
Onestamente non conosco questo che tu dici del clero olandese, molto interessante, ma io cercavo di interpretare, senza conoscere, diciamo, il suo retroterra, le parole di questo pastore, rimettendomi, per altro poco correttamente, al solo titolo del suo libro.
Resto però del parere – riferendomi proprio a quanto tu riporti – che svuotare il messaggio cristiano del suo carattere di rivelazione divina (perché questo mi sembra si tenti) è lo stesso che coglierne – per me meritoriamente – qualla dimensione umana… che però allora non giustifica parlare ancora di cristianesimo. Parliamo, appunto, di filosofia… ma non tanto di ‘filosofia di vita’, quanto di libera ricerca intorno ad una condizione umana che comporta il rifiuto di ogni dogma e di ogni scelta in funzione di qualche dogma. Che senso ha parlare di rinnovamento di una chiesa che è sempre esistita puntando tutto sulla sua pretesa di avere l’esclusiva del messaggio divino e di avere il compito di trasmetterlo attraverso il suo magistero? Se si intende rifiutare questo, a mio parere, si deve rifiutare la chiesa, non ‘rinnovarla’.

Sandra

@Bruno,
la mentalita’ nordica, da quanto la conosco io, e’ poco incline alla divisione nero-bianco, quindi svuotare la religione dell’aspetto trascendente non equivale a un rifiuto. Del resto, piu’ volte mi e’ capitato di leggere che sono verosimilmente gli stessi teologi – cioe’ i credenti che piu’ approfondiscono il tema di Dio – i piu’ scettici tra i “fedeli”. Niente di nuovo sotto il solo, quindi, solo che questo pastore dice proprio di non voler uscire dalla chiesa protestante, che diversamente diventerebbe una chiesa intollerante e ortodossa, ma che per rinnovarla e mantenerla viva lui rimane dentro, e da’ voce a quanti – solo tra il clero uno su sei! – la pensano come lui. Tieni conto che in Olanda come al nord, tutto quello che e’ autorita’ – e Dio sarebbe la massima autorita’ possibile, con la gerarchia ecclesiastica al seguito a rappresentarla – non e’ ben percepito, assolutamente. Quindi una chiesa di membri pari, che si interrogano sulla convivenza non deve poggiare su una struttura piramidale, trascendente o meno. Un’idea di giustizia sociale, di pari espressione di liberta’, tutto si combina per estromettere un ideale autoritario e dittatoriale. E se questa e’ una religione, beh, in un paese come l’olanda avra’ il suo seguito, ed e’ un modo intelligente per riaggregare la parte liberalmoderata della societa’ che sta scappando da una chiesa intransigente.

fresc ateo

e poi si dice che l’evoluzione umana e’ una bufala. da cio’ che scrive il pastore si deduce che l’evoluzione esiste eccome.Da credulone coglione a ateo intelligente.

Fri

Comunque credo che un prete cattolico non avrà mai il coraggio di fare una simile ammissione, nemmeno fra 1000 anni. Soprattutto non in questa Italietta di leccaculi.

Andrea

@Anthony Logan
Il pastore tedesco, il pastore bergamasco, il pastore della beuce, il pastore scozzese…ecc. adesso una nuova razza il pastore ateo, chissa cosa mangia…!

E’ ovvio che il pastore ateo mangerà i bambini come i comunisti. 🙂

Ciao a tutti

Toptone

Il pastore in questione vada subito dallo smilzobeso ateodevoto che alberga quaggiù e faccia una conferenza congiunta.

Tra ossimori o c’è intesa perfetta o ci scappa la rissa.

Stefano Bottoni

Nessun prete, nessun teologo, nessun papa può essere credente. Proprio perchè sono edotti, conoscono benissimo la realtà. Ma sono costretti a nasconderla per non perdere il proprio posto di lavoro (e non hanno neppure la cassa integrazione, poverini…).
Ogni tanto ne salta fuori uno che dice la verità.
Ma tanto se ne parla qui e in pochi altri luoghi.
Chiedete alla vecchietta che esce dalla chiesa chi sia Klaas Hendrikse, e cosa abbia sostenuto.
Non voglio sembrare classista, ma davvero le persone si dividono fra quelle colte e informate e quelle analfabete (nel senso che magari sanno leggere, ma non capiscono quello che hanno appena letto).
Il gregge appartiene alla seconda categoria. Basta vedere certi interventi di credenti: non hanno neppure un’idea originale. Il papa (o chi per lui) dice una cosa: loro la ripetono parola per parola, senza nulla d’altro. Berluska dice una cosa: loro la ripetono parola per parola etc. etc.
(Sinceramente non riesco a distinguere il culto della personalità del berluska dalla religione. Lui parla, lui ha ragione. Addirittura l’inno ufficiale del pdl è “Per fortuna che silvio c’è”… Roba che neppure ai tempi di Craxi!)

Toptone

Per Stefano Bottoni.

Urgh, quindi quando Berluska finalmente si toglierà dagli zebedei, che metteranno come inno?

“Silvio non c’è, è andato via, finalmente fuori da casa mia…

Io sto da dio e, credimi, questo vorrei…

‘Sto pirla s’è fatto i ‘azzi suoi…”

Telefona a Nek, che continui lui.

😀

Anthony Logan

@Andrea

E’ ovvio che il pastore ateo mangerà i bambini come i comunisti.

solo quelli “buoni” naturalmente…

Sandra

Stefano Bottoni,
probabilmente la vecchietta italica non ha mai letto nemmeno il vangelo dall’inizio alla fine. La vecchietta olandese invece ha avuto modo di ascoltare Hendrikse, da quanto leggo qui: http://www.nieuwamsterdam.nl/gelovenineengoddienietbestaat – almeno in sei interviste a programmi televisivi, e due radiofonici.
Dove c’e’ informazione plurale c’e’ liberta’, anche per le vecchiette 😉

Bruno Gualerzi

@ Stefano Bottoni
D’accordo sul culto della personalità che vale allo stesso modo sia che sia rivolto a B16, a Berlusconi o a chi altro, ma mi sembra troppo drastico, in fondo non vero, che ‘nessun prete, nessun teologo, nessun papa possa essere credente’. Naturalmente si potrà sempre discutere sulla consistenza di questa fede, su cosa poggia e fino a che punto riescano ad essere coerenti con ciò che comporta, ma non perchè sia sempre scientemente finta. Se mai li acceca di fronte ad una realtà che si sforzano continuamente di rimuovere (e per questo sono ancora più pericolosi in misura del potere di cui dispongono), ma sarebbero veramente ‘diabolici’ (o da premio Oscar per la recitazione) se riuscissero a fingere con tanta disinvoltura.

Stefano Bottoni

@ Toptone e Bruno Gualerzi

Beh, non so se siete lettori almeno occasionali del blog di Vittorio Zucconi su Repubblica.it, ma pochi giorni fa ha scritto una cosa molto sensata, almeno per chi conosca la Storia (con la “S” maiuscola). In parole povere diceva di guardare bene le facce di chi acclamava il berluska: fra di loro si nascondono i Berja, i Cruschev, coloro che, quando il capo non ci sarà più, diranno che in realtà lo hanno sempre odiato e gli hanno obbedito solo perchè costretti. Tutto, pur di prendere il suo posto.
Terminava affermando di dubitare delle “elezioni” in cui il vincitore ottiene il 100%. Non si otteneva neppure in Bulgaria (qualche astenuto era tollerato). Anche gesù ebbe 11 voti a favore e uno contro: appena il 92%.
Ah, Bruno… non è che siano “diabolici”… si tratta di molto più terreni giochi di potere. Vari papi sono stati osannati in vita e maledetti (riesumati, scomunicati e gettati nel Tevere) post mortem. Ora non si usa più, ma scommetto che a qualcuno non dispiacerebbe fare lo stesso con giovanni xxiii. Viene trattenuto giusto dalla devozione popolare verso il papa più amato del XX secolo (alla faccia di Woytila).

Commenti chiusi.