Campagna ateobus: terminata la consultazione

E’ terminata pochi minuti fa la consultazione tra i navigatori del sito UAAR in merito al nuovo slogan da proporre alle concessionarie per la pubblicità sugli autobus. Questi i risultati (1365 voti):
43% La cattiva notizia è che Zeus non esiste. Quella buona, è che di Zeus puoi dirlo
33% UAAR – Liberi di non credere
24% Credere in Dio ci costa una finanziaria all’anno. Non crederci, è gratis!

Archiviato in: Generale, UAAR

99 commenti

stefano

in questo momento lo slogan degli ateobus è l’ultimo dei nostri problemi…

noone

Già, stiamo spendendo energie, denaro e tempo per una (scusate eh!) stupidaggine, visto tutto quello che sta succedendo!
PErché non usiamo i soldi per una campagna pubblicitaria contro la legge del biotestamento?!
A mio parere la cosa dell’ateobus sta diventando ridicola e si sta protraendo da mesi, quando nel frattempo la laicità in italia sta andando in frantumi.

Arcturus

Con tutto il rispetto: un arzigogolo retorico incomprensibile ai più. La UAAR, nella migliore delle ipotesi, passerà per una manica di squinternati che non hanno meglio da fare che divertirsi a disturbare l’ordine pubblico con proclami lunari. Chi si aspetta chissà quale reazione alla bizzarra provocazione resterà deluso: inconcludente, il tutto passerà sotto silenzio. Un consiglio: spendeteli meglio quei soldi! Auguri.

capitano666

lo slogan dell’ateobus fa riferimento a quella che è la fonte dei problemi, inoltre tirarsi indietro ora sarebbe vista come un’ammissione di sconfitta

a parte questo sono contento che lo slogan di zeus abbia ricevuto la maggior parte dei voti, era il mio preferito

Andrea Poli

Non concordo sul fatto che la campagna pobblicitaria degli ateobus sia una stupidaggine. Ritengo fondamentale far emergere da questa italia-confessionale tutti gli atei e gli agnostici per creare un movimento che incida realmente nella politica italiana (e la compagna ateobus va in questa direzione).

Perchè gli atei e agnostici prendano coscenza della loro potenzialità, devono contarsi, guardarsi in faccia, essere consapevoli d’ essere una massa critica importante.

Sarebbe inutile o poco incisiva una campagna pubblicitaria contro la legge sul biotestamento prima di una presa di coscenza di un numero considerevole di italiani vaccinati dalla stregoneria razzingherliana.

ignazio

….. Forse, forse il tutto meriterebbe un momento di riflessione.
Spero si riapra la discussione, sul da farsi.

Francesco Paoletti

@ stefano

> in questo momento lo slogan degli ateobus è l’ultimo dei nostri problemi

@ noone

> A mio parere la cosa dell’ateobus sta diventando ridicola e si sta protraendo da mesi, quando nel frattempo la laicità in italia sta andando in frantumi.

Non è che un’attività escluda l’altra e non è che se si inizia una campagna pubblicitaria le altre attività dell’UAAR si fermano (se seguiste un po’ meglio i siti dei circoli UAAR forse sapreste cosa fanno i vertici e cosa fa la base).
Vorrei ricordare che alcuni membri del CC oltre a scegliere gli slogan (lavoro per voi inutile, ma per altri utile), erano ieri in piazza con la COSCIONI e con i RADICALI a manifestare sotto il Senato e vi posso assicurare che se si andrà al refrendum saremo in piazza a raccogliere le firme (attività a cui spero vi possiate applicare anche voi).
La laicità in Italia è andata in frantumi da un pezzo, quello che si sta tentando di fare è resistere al confessionalismo dilagante.

Giorgio

Insisto a suggerire una pausa di riflessione,
– perché questa cosa è diventata molto più complicata e confusa del prevedibile,
– perché i tre slogan finalisti convincono poco,
– perché rischiamo di farci prendere la mano dal nervosismo, dalla fretta, e dal desiderio di aderire comunque all’idea iniziale (“mandiamo sui bus lo slogan più votato”),
– perché alla fine rischiamo di farci male da soli con qualche passo falso, e non è proprio il caso.

Fermiamo tutto per un po’. Chi deve decidere ci rifletta sopra a freddo e sentendo dei pareri professionali, e naturalmente fruendo di tutte le idee che sono state avanzate. Dobbiamo conseguire lo scopo di realizzare una campagna efficace, non una campagna qualsiasi. Non penso proprio che chi abbia a cuore la difesa della laicità e lo sviluppo della nostra Unione possa preferire una campagna poco azzeccata subito piuttosto che una campagna ben fatta tra qualche mese.

rododentro

In questo momento dovremmo fare forme di proteste con gazebo contro l’ imposizione Vaticana sul testamento biologico anche a chi ha una visione diversa della vita, contestualmente a questo, si possono evidenziare una o più scritte attorno ai gazebo.
Non sò se è meglio farlo in tante città, o concentrare le forze, anche economiche, in tre grandi città, ad esempio Milano, Roma e Palermo.

Roberto Grendene

Siamo una associazione pluralista, ci sara’ sempre chi non e’ d’accordo e dice di rimettere tutto in discussione (a volte io fra questi). Questo spazio vuole comunque essere un di quelli in cui ascoltare critiche e suggerimenti. Poi il Comitato di coordinamento si assumera’ le sue resposabilita’.

Questa campagna e’ solo uno dei fronti in cui e’ impegnata l’UAAR
I circoli hanno aderito, organizzato, partecipato ad un sacco di iniziative sul testamento biologico.
L’UAAR sta agendo contro il clericalismo e la discriminazione dei cittadini atei e agnostici, nei limiti delle proprie forze.

Roberto Grendene

Ovviamente sara’ consultato un professionista. Altrettando ovviamente non stravolgeremo le proposte che prima sono state avanzate e che poi abbiamo sottoposto ad un parere consultativo (con tutti i limiti dello strumento utilizzato)

Ricordo che lo slogan poi censurato (La cattiva notizia e’ che dio non esiste. Quella buona, e’ che non ne hai bisogno) era frutto di un professionista, e il Comitato di coordinamento aveva deciso di adottarlo tra tanti. Anche in quel caso arrivarono una valanga di critiche. Lo sappiamo, in casa nostra non c’e’ il pensiero unico

Guidus

Mettiamola così.

Ciascuno di noi la può pensare a modo suo sulla campagna ateobus, ma credo – spero – che un punto condiviso sia questo: si devono affrontare i problemi in ordine di gravità degli stessi.

Ora, con la nuova legge sul testamento biologico siamo arrivati ad un punto in cui lo Stato si appropria letteralmente del nostro corpo, della nostra vita e della nostra autodeterminazione. Il prossimo passo che cosa sarà? Che ci impongono quale lavoro fare, con chi sposarsi, carcere a chi non va a messa la domenica?

Quindi, per piacere: non dico di abbandonare la campagna ateobus, ma almeno accantoniamola per dedicarci a questo orrore giuridico.

Anthony Logan

Io lo slogan non lo capisco: peché dovrebbe essere una cattiva notizia il fatto che Zeus (Dio) non esista?

Lukokruco

Queste iniziative non sono mai controproducenti in quanto coerenti con il pensiero ateo, quando finalmente ci sono persone che hanno voglia e tempo di agire e di rispondere con intelligenza a chi ci danneggia, sarebbe sbagliato fermarle.
Lo slogan mi sembra lanci un messaggio chiaro, ironico ma non offensivo, pertanto credo che ne avremo un beneficio.

Nicola Morgantini

Mi auguro che l’Uaar non si presti alla raccolta di firme per l’ennesimo referendum “a perdere”, il quale, dato che appunto non avrebbe nessuna possibilità di superare il quorum, servirebbe solo a decretare la parola fine a una battaglia di civiltà. Anziché pubblicizzare l’inesistenza di zeus sugli autobus, il che ci coprirebbe di ridicolo, spendiamo i soldi raccolti per organizzare una grande manifestazione contro questa nefandezza giuridica.

aleppe

Lo slogan su Zeus è brutto e inefficace ve lo potrà confermare qualsiasi professionista.

1. molti bigotti non sanno nemmeno chi sia Zeus, la maggior parte dei semi-credenti resteranno indifferenti, i qualunquisti non arriveranno nemmeno alla fine della lettura, nessuno sarà TOCCATO in alcun modo
2. il fatto che Zeus non esista non è una cattiva notizia, è indifferente per CHIUNQUE
3. il sillogismo Zeus si può non credere mentre Dio no, entusiasma solo gli intellettualoidi

Meglio qualsiasi altra cosa, mi dispiace per la maggioranza, ma oggi sappiamo che può NON rappresentare il meglio.

Luca

Lo slogan in sé non è male, in fondo è simpatico e se vogliamo divertente.
Ma ha due problemi fondamentali.
-Richiede intelligenza per essere compreso nella sua sottile accusa.
-Richiede conoscenza della precedente censura subita dallo slogan con la parola “dio”.

Sono due condizioni che non si manifesteranno nel 99% dei futuri lettori dello slogan.

In ogni caso, sempre meglio di niente, meglio esserci che non.

Alessandro Bruzzone

La frase su Zeus è carina, e l’ho pure votata, ma col senno di poi bisogna dire:

1) è una frase ambigua: se si parla ora di Zeus possiamo essere facilmente accusati del fatto che il Dio del precedente slogan (quello censurato) non era un “dio generico” ma proprio quello dei cattolici, alimentando confusione e dotando di facili argomenti i nostri avversari.

2) occorre più che mai una campagna contro questo testamento biologico, in cui si spieghi senza arzigogoli che ciò che si sta imponendo è sacralità della vita puramente cattolica, sotto pressione diretta del clero attraverso le sue emanazioni laica. Occorre INFORMARE.

3) forse sarebbe il caso di spezzare una volta per tutte il nesso tra religione privata e politica religiosa, spiegando ai credenti cattolici moderati che non è contro la loro libertà che ce l’abbiamo (è ovvio che sia così ma spesso la nostra posizione è facilmente distorta), ma che neppure debbano lasciarsi manovrare per via della loro fede.

Lo so, sul piano filosofico contro la fede si può dire tutto quel che si vuole, ma al momento attuale avendo contro il grosso dei politici e dei media italiani, ogni nostro passo può risultare falso.

ethan

Non fermiamoci: come per noi oggi è quasi inverosimile la vicenda dei concubini e del vescovo di Prato, così i nostri pronipoti tra quarantanni non crederanno al fatto che per esprimere un pensiero libero su dio la censura impose di ricorrere ad un gioco di parole…almeno spero che sarà così. saluti.

Anthony Logan

Intelligenza a parte, continuo a non capire perché la non esistenza di Dio dovrebbe essere una cattiva notizia. Secondo me la buona notizia è che Dio non esiste, la cattiva è che bisogna fare tutto da soli…

aleppe

La campagna degli ateobus dovrebbe avere la funzione di sensibilizzare l’opinione pubblica su un punto solo ed inequivocabile. Stiamo trattando di uno slogan su un pullman, non so se mi spiego.

Quindi: SEMPLICE, DIRETTO, UNIVOCO.

Quello che dal messaggio si dovrebbe capire è, secondo me:

L’idea dell’ateismo è CREDIBILE, MORALMENTE ACCETTABILE e ha MAGGIOR DIRITTO di circolare delle molte sciocchezze religiose.

Aggiungo che l’idea di disperdere le energie votate a questa campagna degli ateobus per reindirizzarle sul tema del testamento biologico, mi pare del tutto peregrina. L’UAAR venendo allo scoperto con una campagna del genere dovrebbe caratterizzarsi per quello CHE E’, e non fare deviazionio generalistiche.

Giovanna

@ capitano666
Sono perfettamente d’accordo con te! Sono anche d’accordo con tutti quelli che pensano sia opportuno non lasciar cadere nel vuoto la campagna ateobus. Coraggio, e che zeus ce la mandi buona!!!!

Lino

A me lo slogan su Zeus piace molto (l’ho votato); a chi si preoccupa che possa non essere capito perché chi lo legge non conosce il precedente (su Dio), ricordo che la stragrande maggioranza dei lettori saranno probabilmente persone che lo vedranno in un servizio in un telegiornale o un articolo di giornale che parla dell’ateobus e nel quale verrà *spiegato* il riferimento allo slogan iniziale.

Il fatto che, a mio modesto parere, sia uno slogan curioso ed anche un po’ spiritoso, aiuterà questa “reazione a catena” mediatica.

Infine, io trovo che un buon modo per fare riflettere i credenti sulla loro religione è sbandierare l’esistenza di altre, soprattutto in Italia dove molta gente ha l’impressione che di religione al mondo ne esista una sola.

vitus

cito “aleppe” in pieno – personalmentel, trovo questo slogan è un’autentica boiata – è in questo momento ogni centesimo va investito contro la legge sul testamento biologico

mp

levate quella virgola dopo buonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

rododentro

Bè il messaggio è rivolto sopratutto ai bigotti e dirgli che ZEUDIO non esiste per loro è una brutta notizia anzi tragica, però si possono consolare che la bella bellissima è che non nè hanno bisogno!
Lo slogan giusto è il primo ( la prima goccia è sempre la più limpida ), per questo ha suscitato, suscita e susciterà sempre polemiche e rifiuti anticostituzionali, dovremmo battagliare legalmente affinchè sia garantito a tutti l’art. 21, non solo alla poltiglia clericale.

per Grendene

in casa nostra il pensiero non è umanamente unico, ma all’ occorenza uno per tutti, tutti per uno, la UAAR fa quel che può, ma lo fa con forza e determinazione perchè giustamente convinta di rispecchiare il pensiero della maggioranza degli atei e degli agnostici razionalisti, quindi avanti a tutta birra!

Fabrizio

Faccio i miei più vivi complimenti al Comitato di Coordinamento che ha deciso di condurre la scelta del nuovo slogan con mezzi moderni e democratici.

Faccio inoltre i miei complimenti all’ideatore dello slogan, che penso dovrebbe essere citato almeno sul sito, in quanto, da concorrente, ho ritenuto questo slogan dotato di una sottile ironia e di un’immediatezza nel veicolare una delle nostre argomentazioni, che sono veramente senza pari.

Sono confidente nell’efficacia mediatica di questo messaggio. E credo che la comunicazione verso l’esterno debba sempre essere il problema principale, non solo dell’UAAR, ma di qualsiasi associazione.

Inoltre permettetemi di essere con Paoletti nel consigliare a tutti i soci di far entrare nel loro ordine d’idee il concetto di attività multitasking: non si fa un’associazione per fare una cosa alla volta, ma per distribuire tra i soci le diverse responsabilità e i diversi compiti che il nostro Statuto definisce.

Francesco Paoletti

@ Nicola Morgantini

La grande manifestazione “contro questa nefandezza giuridica” c’è già stata ed è stata a Piazza Farnese il 21 febbraio.
I risultati si sono visti ieri.
Quindi se non serve un referendum, serve ancora a meno una grande manifestazione.
Prima di qualsiasi iniziativa, c’è la corte costituzionale.
Se poi ci sarà un referendum non sarà l’UAAR a proporlo; ma se il referendum ci sarà, non puoi certo impedire ai militanti UAAR di parteciparvi anche in via personale.

Andrea

Non ho potuto votare perché non ho seguito le Ultimissime in questi giorni, ma sono felice che abbia vinto lo slogan di Zeus.

marco

lo slogan su Zeus è incomprensibile, perchè poi citare Zeus? Non stiamo discutendo di monoteismo?

Nicola Morgantini

A F. Paoletti:

rimane il fatto che il referendum è ormai uno strumento che serve a mettere una pietra sopra alle rivendicazioni per cui viene proposto. Non è dunque inutile, ma dannoso, dato che suggella lo stato di fatto. Le manifestazioni, nella peggiore delle ipotesi, sono solo inutili. Ma non certo dannose.

Bruno Gualerzi

Penso che prevedere il tipo di impatto che avrà, questo come altri slogan, sia impossibile… e che proprio per questo ogni ipotesi può essere valida. E non credo che le cose muterebbero molto ricorrendo ad un esperto. In ogni caso, come ha indicato qualcuno, sarebbe auspicabile un esperto aderente a UAAR, in grado di orientare in un senso bem preciso la sua professionalità
Piuttosto faccio sempre fatica, come altri, a intendere – come nello slogan precedente – questo parlare di ‘buona e cattiva notizia’. Comunque se può servire a far riflettere – come è capitato a me, anche se con scarsi risultati – ben venga.

i.v.

la cattiva notizia è che in Italia è morto lo Stato di diritto, quella buona non c’è….

piersky

Personalmente, penso che l acampagna ATEOBUS, sia PIU’ necessaria che mai…
e’ necessario farasi conoscere e RI-conoscere, abituare la “gente” al fatto che esistiamo!

Io non mi alambiccherei troppo sullo slogan, bast ache non sia offessivo, o troppo diretto…L’importante e’ iniziare a farsi conoscere e dare un input a tutti quelli che non l apensano come i catto-talebani …..

Lukino

La campagna ateobus è frutto di un percorso piuttosto lungo; i fondi sono stati donati da volontari allo specifico scopo di realizzare la campagna, lo slogan è stato scelto con una votazione. Per tutti questi motivi sarebbe un grosso errore fermare l’iniziativa ora! Al massimo… togliete la virgolaaaaa!

Non credo affatto che sia così incomprensibile, tuttaltro: il fallimento della campagna precedente ha avuto un’ampia eco mediatica, tale che CHI E’ INTERESSATO ALL’ARGOMENTO capirà immediatamente. Non si avevano dall’inizio fini di conversione di “pecorelle smarrite” mi pare, queste cose lasciamole alla Chiesa. Chi pensa con la propria testa capirà certamente.

E non credo nemmeno che sia inutile a fronte dei problemi sul biotestamento, o della disincentivazione dei matrimoni civili (vaticanata molto più subdola) per citarne un altro. Anzi, proprio il suo carattere generalista è il miglior attacco NON ad un singolo evento, che tra l’altro naufraga già nel suo stesso brodo, ma nella totalità del clima di clericoleccaculaggio che sta investendo la politica italiana. Aggiungo che parlo da “professionista” della comunicazione, figura ahimè, abbastanza sopravvalutata nei commenti precedenti (ma qui lo dico e qui lo nego :-).

piersky

Aggiungo che la firma “UAAR -liberi di non credere”dovrebbe essere messa qualunque sia il messaggio…Anche a me non piace troppo il messaggio…pero’ a chi contesta che :
#)I bigotti non sanno nemmeno che e’ Zeus: beh, meglio cosi’ NON SONO I BIGOTTI il nostro “TARGET”

#) Lo slogan puo’ non essere cosi’ diretto e non puo essere capito se non da chi ha un certo “senso critico”, insomma da chi ha le basi per farlo: beh, ma sono prorprio le persone con un minimo di senso critico, di cultura, quelle che “qualcosa sanno” che dovrebbero essere le nostre priorita’…. di certo qualsiasi slogan non farebbe cambiare di una virgola la posizione della “casalinga di Voghera” o del ciellino…Anzi, uno slogan cosi’, apparentemente innocuo, puo’ facilmente penetrare molto barriere fatte di pregiudizi delle persone colte e religiose aventi un minimo di pensiero critico!

Il Filosofo Bottiglione

oggi, in italia, è indispensabile puntare sull’aspetto bieco. lo slgan che ha preso il 24% è quello che più si farebbe ascoltare dagli italiani e con buona ragione!
però è il più pericoloso, poichè attacca il calderone del denaro. sarebbero disposti a passare sui nostri corpi pur di difenderlo?

Marco

Luca scrive:
27 Marzo 2009 alle 9:36
Lo slogan in sé non è male, in fondo è simpatico e se vogliamo divertente.
Ma ha due problemi fondamentali.
-Richiede intelligenza per essere compreso nella sua sottile accusa.
-Richiede conoscenza della precedente censura subita dallo slogan con la parola “dio”.
____________________________________________________________________________

Concordo con Luca.
E’ lo slogan che preferisco dei tre finalisti, ma per chi non consce l’antefatto sarà impossibile comprenderlo.

aleppe

Alle osservazioni di Piersky:

#)I bigotti non sanno nemmeno che e’ Zeus: beh, meglio cosi’ NON SONO I BIGOTTI il nostro “TARGET”.

Ah,no? Credi veramente che l’impennata di iscrizioni all’UAAR ci sarebbe sata se non ci fosse stato lo SCANDALO della primissima versione dello slogan? I bigotti sono nel target eccome, non per convertirli, ma perchè se ne parli!

#) Lo slogan puo’ non essere cosi’ diretto e non puo essere capito se non da chi ha un certo “senso critico”, insomma da chi ha le basi per farlo: beh, ma sono prorprio le persone con un minimo di senso critico, di cultura, quelle che “qualcosa sanno” che dovrebbero essere le nostre priorita’…. di certo qualsiasi slogan non farebbe cambiare di una virgola la posizione della “casalinga di Voghera” o del ciellino…Anzi, uno slogan cosi’, apparentemente innocuo, puo’ facilmente penetrare molto barriere fatte di pregiudizi delle persone colte e religiose aventi un minimo di pensiero critico!

Uno SLOGAN non serve per fare “conversioni”, serve per farsi “conoscere” e quindi “esistere” il più possibile come organizzazione. Sono necessari altri mezzi per “penetrare le molte barriere fatte di pregiudizi delle persone colte e religiose aventi un minimo di pensiero critico”

pino

bel risultato!!!!!!!!
il sondaggio ha fatto emergere – democraticamente – lo slogan più cassssssone !!!!!!!
E’ lo stesso esito delle elezioni democratiche in vaticalia!!!!!!!!!!!!
Quindi accettiamo che l’UAAR spenda i nostri soldi per fare una simile campagna “di alto profilo””””””””
Alla faccia del progresso

ignazio

Mi è sorto un dubbio.
Ma che sicurezza abbiamo che il sondaggio sia frutto esclusivo di soci e simpatizzanti UAAR, e che invece siamo stati vittime di un boicottaggio?
Basta leggere i post delle varie ultimissime per capire chi circola, anche, in questo sito.
Ripeto e solo un dubbio, ma tale risultato non credo passa essere considerato attendibile al 100%; guarda caso è venuto fuori il meno decente, per non dire il più ridicolo.

Otto Permille

E’ una cosa eccessivamente intellettuale. Almeno si sostituisca “Zeus” con Giove! Adesso comunque una campagna di informazione che freni la devoluzione dell’8 per mille alla chiesa cattolica sembra molto più urgente. Ci avvicinamo alla stagione delle dichiarazioni dei redditi. Le persone, che sia il prete o Berlusconi, non vanno mai colpite nelle idee, ma nel portafoglio, se si vuole ottenere qualcosa.

Enrico

Infatti io sono cattolico e ho votato per lo slogan di Zeus, sul quale sono d’accordissimo. E anche un mio amico ha fatto la stessa cosa. E questo mio amico è a capo di un’organizzazione cattolica i cui membri hanno fatto la stessa cosa. E questa associazione è vicina ad una serie di organizzazioni di credenti i cui organizzatori e aderenti hanno fatto la stessa cosa.
Abbiamo scelto e ottenuto gli slogan che più ci piacciono.

Blasfemus

La paura dell'”offendere” sta portando l’Uaar a una sorta di veltronismo…

UAAR: liberi di NON OSARE

Aleppe

Non mi sembra il caso di “delirare”.

Basterebbe più semplicemete ripiegare su qualcosa tipo:

“ACQUA SANTA! LIBERI DI NON BERSELA. Soprattutto in punto di morte …”

Pendendo più piccioni con una sola fava.

G. Soriano

L’insignificanza e la mancanza d’incisività dello slogan “Zeus” è tale che sarebbe mille volte da preferirgli “O si pensa o si crede”, per quanto io lo abbia fortemente osteggiato. Meglio risultare provocatori e polemici che insulsi. (N.B: Parere strettamente personale, non si offensa nessuno).

Giulio

Sono deluso e un po’ scioccato dai commenti che ho letto. E’ totalmente inutile criticare adesso quale messaggio ha vinto. Il momento per farlo era quando il sondaggio e’ stato proposto.

Io non ho votato quello di Zeus, perché ritengo che gli italiani vadano punti sui soldi, ma capisco il perché molti l’abbiano fatto, e rispetto la loro scelta e la scelta della maggioranza.

L’UAAR doveva in quache modo scegliere un nuovo slogan e credo l’abbia fatto nel migliore dei modi. Sì, il rischio che qualche personaggio abbia votato e rivotato uno slogan solo per far vincere il peggiore c’è, ma cosa ci volete fare? Come al solito la maggior parte dei commenti sono di persone che in sostanza dicono “non ha vinto quello che ho scelto io quindi la campagna non si dovrebbe fare”. Pensavo circolassero ben altro tipo di persone in questo sito.

Non sono sicuro l’UAAR dovrebbe fare una compagna contro il DDL sul testamento biologico, e non perché mi piaccia, tutt’altro. Una cosa è una associazione di atei e agnostici (troppo spesso mi sembra ci si dimentichi degli agnostivi) che si batte per la pari dignità anche di chi non è cattolico. Un’altra è una lobby. Poi ogni singola persona può manifestare quando e dove vuole, ma come UAAR non mi sembra il caso.

Di una cosa sono sicuro però. La campagna degli ateobus è forse ancora più necessaria di prima. E soprattutto l’UAAR non può permettersi (e non credo lo farà) di chiedere fondi per una campagna e poi usarli per qualcos’altro. Almeno moralmente sarebbe una truffa bella e buona.

Alessandro Bruzzone

@ piersky

Capisco e condivido il disprezzo verso il popolino bue, ma se l’associazione vuole crescere occorre evitare atteggiamenti snob. Circoli ristretti di intellettualoidi che non incidono nulla ce ne sono anche troppi in Italia.

piersky

@aleppe e’ vero che lo scandalo ha aiutato e molto, ma se si vuole fare passare uno slogan, bisogna contenersi altrimenti nessun agenzia lo accettera’…. e la mossa provocatoria non si puo’ giocare sempre….

Io non mi riferivo di certo a conversioni, ma al semplice fatto che, nella massa, qualcuno puo’ essere invogliato a pensare sulla fondatezza delle proprie convinzioni…. ed, come hai detto, in questa fase, la cosa primaria e’ farsi conoscere…e, aggiungo, dare “coraggio” ai milioni che la pensano come noi…

Nel mio intervento ho gia’ detto che questo slogan non mi entusiasma piu’ di tanto (non ho votato per quello) e credo che il rischio che la votazione sia stata falsata da qualche cattolico e’ altamente probabile…Nonostante questo credo che lo slogan abbia alcune potenzialita’ positive, che gli stessi cattolici che dicono di aver votato non si vedono (del resto sono i meno adatti a giudicare un messaggio diretto a chi e’ gia’ un miscredente…i ferventi cattolici vivono in un mondo loro, che e diverso da quello di chi crede in modo “superficiale e maeccanico”: la maggioranza )…

Lo slogan che Aleppe propone “ACQUA SANTA! LIBERI DI NON BERSELA. Soprattutto in punto di morte …” non verra’ mai accettato e non e’ detto che i media continuino a darci visibilita’ sull’onda dello scandalo…SAnno bene che sarebbe controproducente!

@Alessandro Bruzzone Le persone che pensano non sono solo gli “intelletualoidi”, c’e’ ancora un discreto numero di esseri pensanti…

Comunque, come altri hanno suggerito, penso che l’aiuto di un professionista della pubblicita’ debba essere una starda da percorrere. il fatto e’ che un messaggio comunicativo non puo’ essere giudicato solo in base all’emotivita’ e sensibilita’ di un gruppo di persone, ma passatemi l’espressione, va analizzato “scientificamente”..A volte uno pensa di far passare una idea, e invece sortisce l’effetto l’opposto…

TaK

La cattiva notizia è che Zeus non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno.

Aleppe

PAROLE SANTE! eheh

“il fatto e’ che un messaggio comunicativo non puo’ essere giudicato solo in base all’emotivita’ e sensibilita’ di un gruppo di persone, ma passatemi l’espressione, va analizzato “scientificamente”..A volte uno pensa di far passare una idea, e invece sortisce l’effetto l’opposto…”

Non sprechiamo i soldini, meglio di Zeus è comunque la seconda in classifica “UAAR – Liberi di non credere.

Lì almeno c’è il “brand e un chiaro intento.

Giuliano F.

Concordo con chi sostiene che, visto che si sono raccolti dei fondi, la campagna Ateobus e Manifesti va fatta dando, ove possibile, preminenza allo slogan iniziale “La cattiva notizia è che dio non esiste…..”.
Eventualmente lasciando gli slogan più soft sui bus.
Mai come ora abbiamo bisogno di visibilità.

MetaLocX

Ancora oggi c’è chi sostiene di credere negli antichi dei della Grecia classica.

Se il nuovo slogan inizierà a girare coi bus, dobbiamo aspettarci critiche anche da loro? 😀
(secondo me si… Tanto meglio!)

Livio Rosini

L’UAAR ha cercato di far circolare autobus con scritto che Dio non esiste.

La cosa è stata impedita, in violazione dell’art. 21 della Costituzione.

La campagna dell’UAAR a questo punto non poteva non continuare che con “in Italia non si può dire che Dio non esiste, alla faccia della Costituzione”.

Lo slogan di Zeus non sarà il migliore del mondo, avrà molti dei difetti evidenziati da altri in precedenti commenti, ma è comunque l’unico, dei tre finalisti, che, sia pure in modo indiretto, continua la campagna iniziale.

Gli altri due slogan, e anche lo scartato “o si pensa o si crede”, per quanto possano essere ritenuti pregevoli in sé, avrebbero comunque avuto inevitabilmente un sapore di “cambiamo discorso”, con uno sgradevole retrogusto di “caliamo rispettosamente le braghe alla censura”.

Gli stessi sgradevoli effetti, si otterrebbero seguendo i consigli di quanti suggeriscono di sospendere o rimandare la campagna.

Zukov

Io avrei scelto una delle tanti frasi di un qualche filosofo o scrittore o personaggio politico del passato importante. Voglio vedere come l’avrebbero censurata.

I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l’innocenza – George Orwell

Inferno cristiano, fuoco; inferno pagano: fuoco; inferno maomettano: fuoco; inferno indù : fiamme. A credere alla religioni dio è un rosticciere – Victor Hugo

Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere – Napoleone

Ivano

Ritengo che la campagna Ateobus debba andare avanti ma non con lo slogan che è stato scelto in quanto inefficace e fuorviante. A distanza di così tanto tempo dal clamore di Genova, la gente non metterebbe più in relazione le due cose e dunque il messaggio non produrrebbe gli effetti desiderati. A questo punto, propongo una soluzione che non ha passato il vaglio dei voti ma che ritengo sia la più consona e rispondente ai nostri obiettivi, ossia lo slogan inglese.

Angela

Anch’io penso che non possiamo nè dobbiamo abbandonare la campagna Ateobus, che potrebbe essere considerata una resa. Però non sono affatto soddisfatta dello slogan che ha vinto, che mi sembra assolutamente insignificante e di non facile e diretta comprensione. Tra i tanti messaggi proposti, non capisco con quale criterio siano stati scelti quelli posti in votazione ma se almeno avesse vinto il secondo (UAAR Liberi di non credere) avrei anche potuto condividerlo.

Markus

Io infatti farei votare solo in seguito alle offerte per la campagna.
1 euro, 1 voto.

In questo caso sceglierei UAAR LIBERI DI NON CREDERE come firma di una degli altri due…

E poi penso anche io che il voto sia stato manomesso…a un certo punto una valanga di voti hanno spinto avanti lo slogan più inoffensivo e fraintendibile… che scarterei.

luxio

io concordo con anthony logan… questo slogan non ha senso.
sarebbe meglio dire:
la buona notizia è che zeus non esiste, quella cattiva è che di altri dei non si può dire.

Vinicio

Bhè, Angela……..la pensi come me, quindi sono in accordo.
…. MA CHE SI FACCIA PRESTO A METTERE IN CIRCOLAZIONE GLI “ATEO-BUS”.
Se non si fa presto, in Italia, tornerà il rè ed anche l’ inquisizione, visto che la “tortura”
è stata da poco approvata, quasi definitivamente,con la legge per il testamento biologico.

Vinicio

……. a proposito, sono tutti atei quelli che hanno votato ?
o qualcuno si è (per così dire ) intromesso per rendere inefficace lo slogan ????

MicheleB.

Non capisco la timidezza del lesinare l’azione per risparmiare energie (risparmiarle per quando?). Serve tutto – i bus, slogan votati e professionista, il referendum (se è uno strumento inutile allora spariamoci in testa), la Corte, la piazza, i manifesti, petizioni, scritte sui muri (no: è illecito), conferenze stampa, picchettaggi (autorizzati, ovvio) – TUTTO.
E serve adesso.

Aldo

Abbiamo commentato, abbiamo votato con regole chiare, i soldi sono stati raccolti per la campagna degli ateobus, io ho votatato per “UAAR, liberi di non credere”, ma dico benissimo allo slogan scelto, smettiamola di discutere sul sesso degli angeli ……

E per quanto riguarda la legge contro il testamento biologico, io sono per il referendum, se non avremo il numero legale ci andrà di mezzo prima di tutto il PD (magari spaccandosi), che quindi avrà tutto l’interesse a sensibilizzare gli elettori e anche a prendere posizione contro eventuali interventi alla ruini, inoltre la gente questa volta è molto più coinvolta ed è un argomento che riguarda tutti, e per me noi UAAR dobbiamo esporci partecipando alla raccolta delle firme, questo è un questione che rientra a pieno titolo nei nostri obiettivi.
Se poi non raggiungeremo il quorum la legge verra demolita a pezzetti dalla Corte Costituzionale, ma ci vorrano 10 o 15 anni. Non credo che si possa impugnare tutta la legge alla Corte Costituzionale, e chi lo può fare?

MicheleB.

Aldo, mi hai letto nella mente o stanotte hai fregato i miei appunti? Avrei potuto firmarlo io, parola per parola.

Vinicio

Scusate se mi ripeto : ……. a proposito, sono tutti atei quelli che hanno votato ?
o qualcuno si è (per così dire ) intromesso per rendere inefficace lo slogan ????

non possumus

da genovese penso che gli ateobus siano una spesa eccessiva per la visibilità ottenuta, personalmente l’ho visto solo 2 o 3 volte e se non ci avessi fatto particolarmente caso forse mi sarebbe sfuggito

Guido

E l’ Uomo creò Dio a sua immagine e somiglianza.
Questa è la verità.

Pablo

Che vuol dire la domanda “sono tutti atei quelli che hanno votato”?
Prima promuovete un sondaggio aperto a tutti in un forum aperto a tutti, nel nome della libertà di pensiero e di espressione,e poi, a cose fatte, vi chiedere “sono tutti atei quelli che hanno votato”??
Ah, Orwell Orwell…
Io non sono ateo (né agnostico, né razionalista), e ho votato.

lindoro

la frase vincente è oltremodo vittimistica, e mi sembra davvero il caso di evitare di esporci in questo modo. Inoltr la può capire solo chi ha seguito gli avvenimenti precedenti, e con la volatile memoria degli italiani non possiamo avere molte speranze.

La seconda è molto istituzionale. “UAAR – liberi di non credere” almeno è “autocontenuta”, ci presenta senza complicazioni inutili, anche se senza un grande effetto. Preferirei che la sigla fosse scritta per esteso. “Liberi di non credere – UAAR, Unione degli atei…”. tra le tre la meno peggio.

La terza ci fa scoprire il fianco a una risposta semplicissima: la religione (per la gran parte degli italiani) non è questione di soldi. è qualcosa che va oltre e i soldi sono il mezzo. il messaggio quindi è secondo me completamente ineffiçace se non controproducente. Dà l’idea che noi non siamo credenti solo perché è più economico (o perché non ci vogliamo svegliare la domenicamattina per andare a messa!!!). Inoltre noi critichiamo tutte le religioni, non solo quella che ci domina e che succhia i nostri amortizzatori sociali. Ma questi sono argomenti sensati in un dibattito, non in uno slogan.

Aggiungo che il metodo democratico per la scelta di uno slogan non mi pare il modo migliore. Al limite una rosa di possibilità tra le quali scegliere, ma comunque messi insieme da professionisti ( o quasi) della comunicazione. rischiamo di fare un buco nell’acqua clamoroso, se non dannoso per noi stessi.

credo abbia ragione chi sostiene che dovremmo inventarci qualcosa di nuovo e usare quei fondi magari per publicità mirate su argomenti specifici di attualità. (non ce n’è certo penuria)

stefano

non entro nel merito della qualità dello slogan e della sua immediatezza ma insisto nel dire che sarebbe bastato mettere una semplice frase di 4 parole “io non credo in dio” molto più diretta e comprensibile per tutti che un sofisma inutile abbastanza retorico, poi smettiamo con questi ateobus che ci stiamo facendo ridere dietro…

Pablo

Non mi immaginavo che nella Chiesa dell’Uaar ci fossero così tante sette ed eresie. Secondo me si rischia uno scisma tra coloro che ritengano che sia meglio dire “Zeus non esiste” (chiamiamoli Zeusisti) e quelli che pensano sia meglio “Liberi di non credere” (chiamiamoli Libernoncredisti). Sarebbe il primo scisma della storia dell’Uaar, con tanto di scomunica reciproca fra le due sette, proprio durante il primo Concilio Ecumenico dell’Uaar in cui si stabiliva quale slogan fosse più ispirato. E tutto questo mentre contiuerete a riempire pagine e pagine su quale sia lo slogan migliore, mettendolo al voto democratico, salvo ignorare il voto di chi la pensa diversamente da voi. Mentre nel resto del mondo…
Tutto questo mi ricorda qualcosa… mmmhhh…

giorgio dal friuli

Ragazzi, ricordatevi anche che molti di noi leggono e seguono il forum, ma non intervengono pur condividendo o nò i vari argomenti : anche per non creare ulteriore confusione.
Per dire la mia, comunque, mi sembra strano,dopo aver seguito attentamente la votazione, che non abbia avuto più voti la seconda. Anche perche adeso sta salendo di quota!
mandi

eridanus

Che corsa al ribasso! Che gioco di difensiva!
Cosi non si va da nessuna parte.

Nicla

Mi piace “La cattiva notizia è che Zeus non esiste. Quella buona, è che di Zeus puoi dirlo”. Penso che la gente possa dire quello che vuole su qualsiasi dio e che un credente non debba sentirsi attaccato per questo. E credo che anche un Dodecateista mi darebbe ragione.

bruno dei

Dico anch’io la mia sugli slogan.
Quello su Zeus non funziona assolutamente (scusate, ma sono apodittico).
‘UAAR – liberi di non credere’: eccolo, è quello giusto: immediato, essenziale, diretto. Porta l’associazione in primo piano, all’attenzione di tutti e la carica della forza di un messaggio schietto, semplice, non aggressivo e direi addirittura invitante.
Lo voterei cento volte, e lo sosterrei comunque, anche in un momento in cui altri scottanti problemi sembrano volerci sopraffare.

Nicla

Però devo ammettere che per quando lo slogan su zeus sia carino e batta sul tasto “libertà di espressione” (fondamentale, secondo me), “UAAR – liberi di non credere” soddisfa meglio le condizioni base di uno slogan pubblicitario: dev’essere immediato, di facile comprensione e semplice da ricordare.

Francesco Paoletti

@ Pablo

> Non mi immaginavo che nella Chiesa dell’Uaar ci fossero così tante sette ed eresie.

Tra quello che immagini tu e la realtà c’è più o meno la stessa differenza che passa tra un’incudine ed una trota.
Devi sapere caro Pablo (sempre che tu sia Pablo e non “una certa persona”) che gli scismi nell’UAAR ci sono già stati e non per queste questioni, ma per altre.
E vuoi sapere come si sono conclusi ? … tutti (in un modo o nell’altro) si sono ricostituiti con l’UAAR.
Quindi queste tue considerazioni da liceo lasciano il tempo che trovano.

CONSIGLIO DA AMICO: cerca di essere più originale, queste sono tecniche di scherno che puzzano un po’ di muffa !

vinicio

Scusa, Pablo…
non volevo offendere chi ha votato, ma intendevo dire che la valutazione del voto
cambia se; appunto, il voto dato è la libera espressione di tutti .
Comunque , lo slogan per gli “ateo-bus” serve ad essere incisivo proprio nelle coscienze
di chi è credente o di chi ha delle titubanze nei confronti della/e religione/i .
… insomma, serve per creare dibattito al di fuori di questo sito e farlo entrare nelle case,
nelle strade, nelle scuole, sugli autobus… e perchè no, anche nei luoghi di culto.
Quindi (a mio parere) il voto dato da alcuni è, forse, servito anche per “distrarre” il risultato.

Entomos Zena

Io ancora non capisco perchè (viste anche le preferenze) non abbia prevalso
“O si pensa o si crede”
UAAR – Liberi di non credere

mah…

TaK

@ Entomos:
Carcano lo ha spiegato il perche’…. finche’ si pensava che la frase fosse di Schopenhauer la speranza era che avesse maggiori difficolta’ ad essere censurata.

MASSIMOBO

suvvia ragazzi!! Ma realmente c’è chi pensa che lo slogan su zeus possa essere efficace?!?premetto che sono agnosticamente ateo, ma insomma solo gente interessata all’argomento può capire..nn la gente comune!(prima destinataria della campagna). Messaggi più semplici!!sembra uno slogan più x intellettuali che x i reali destinatari: La MASSA!!!
Lungimiranza chiarezza e umiltà!!! No????????

mocipenso

A me non piace. Non spenderei dei soldi per questo slogan.

Preferivo: “Homo Ateus: l’evoluzione della specie!”

Ciao.

zagorba

io sono per farci conoscere da chi la pensa come noi, ed aumentare il numero degli iscritti,
e scriverei semplicemente :

ANCHE TU NON CREDI IN DIO
O HAI MOLTI DUBBI IN PROPOSITO?
Allora visita il nostro sito :
http://www.uaar.it(unione atei ed agnostici razionalisti)

mauro

ma siamo proprio sicuri che la gente sappia chi è Zeus ?
Lo slogan e’ molto intelligente, ma mi sembra troppo raffinato per un popolo di ignoranti come il nostro

MicheleB.

Secondo me non è importante quel che viaggia su 2-3 autobus in una città: in un’altra potrebbe starci uun secondo slogan, un terzo sui manifesti murali, e così via.
La pluralità di messaggi aumenterebbe (credo) un eventuale dibattito nazionale sull’UAAR.

MaxM

a proposito di forme di protesta, che cosa rischio legalmente se riempio la mia città (in occasione della pasqua) con dei volantini? Magari messi anche dentro le chiese… pensandoci bene anche i cattolici ci riempiono di volantini ovunque e comunque

Luca

@MaxM:
Per appendere volantini su mura ed edifici comunali serve un permesso, che solitamente costa X€.
Però la distribuzione per strada, a mano, non è vietata.

don alberto

Beh, noi non abbiamo avuto bisogno di cercare slogan più o meno cervellotici.
Ci è bastato riferire, in una sola parola, la realtà: “Anesti!”

Angela

A proposito della scelta dello slogan per votazione anonima, condivido le obiezioni sollevate da alcuni. Chi la controlla? Chi sa chi c’è dietro? Non credo che sia il metodo migliore per decidere quale slogan vince e quale perde. All’inizio, infatti, prevaleva il secondo poi improvvisamente è balzato al primo posto quello di zeus. Non è strano?

piero

Mi è piaciuto moltissimo lo slogan di zagorba:
“”ANCHE TU NON CREDI IN DIO
O HAI MOLTI DUBBI IN PROPOSITO?
Allora visita il nostro sito :
http://www.uaar.it(unione atei ed agnostici razionalisti)”””

Non offende nessuno, è comprensibile a tutti e sopratutto ci pubblicizza senza che veniamo visti con “sospetto” dalla massa “nazional popolare”.
Boccio quello su Zeus….. ci rideranno sopra.

Blasfemus

UAAR: liberi di aver paura di offendere chi crede nelle favole.

eridanus

Francamente mi sa che è l’idea dell’ateobus a questo punto che deve essere rivalutata in toto. In fondo un popolo creativo come quello italiano non può scoppiazzare un idea presa pari pari da altre esperienze casomai buone per altro contesti ( sociali ed urbanistici). Anche perchè con il traffico caotico delle città italiane ( Genova con le sue vie strette mi sembra che sia un bel caso) questo povero bus passerebbe piuttosto inosservato.

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